ENERGIA e INFORMAZIONE
Riflessione sull’essenza dell’energia che, sulla base delle conoscenze della fisica delle particelle, mette in evidenza come questa entità, programmata e coordinata dall’informazione, costituisca aspetto essenziale di ogni forma di vita e quindi della realtà.
Immaginate di vedere gli atomi e quindi la composizione microscopica del nostro organismo. La forma degli atomi nella materia ne determina le proprietà macroscopiche. La capacità di vedere gli atomi, guidata dalle previsioni teoriche della meccanica quantistica, ridurrebbe la biologia alla fisica fondamentale della struttura atomica e molecolare della materia. Gli atomi si comportano come nient’altro può comportarsi nel macroscopico, perché essi obbediscono alle leggi della meccanica quantistica.
Il concetto di energia
Ogni cellula del corpo umano è in grado di effettuare dalle 30.000 alle 100.000 trasformazioni molecolari ogni secondo. Le informazioni del DNA cambiano continuamente nel momento in cui l’uomo stesso interagisce con l’UNIVERSO, con la materia, i minerali, i vegetali, gli animali ed i suoi simili.
Le onde e le oscillazioni proprie dell’organismo costituiscano aspetti essenziali di ogni forma di vita.
L’energia dei campi elettromagnetici rappresenta l’energia basilare da cui dipende l’organizzazione vivente ed in grado di incidere sui processi atomici e molecolari. Ne consegue che un qualsiasi sbilanciamento a livello energetico e frequenziale non può che ripercuotersi a livello delle reazioni enzimatiche, biochimiche e metaboliche.
Le continue correnti elettriche che avvengono dentro le cellule generano un campo magnetico endogeno. Inoltre le cellule e le sue componenti sono caratterizzati da campi elettrici particolarmente intensi ed in continua variazione provocando la vibrazione delle membrane biologiche. In aggiunta sappiamo che la concentrazione di potassio, sodio e cloro tra dentro e fuori la cellula danno origine ad un potenziale elettrico di membrana pari a 70-90 mV, che deve essere conservato il più possibile costante per un buon funzionamento cellulare.
L’energia dei campi elettromagnetici rappresenta l’energia basilare da cui dipende l’organizzazione vivente ed in grado di incidere sui processi atomici e molecolari. Ne consegue che un qualsiasi sbilanciamento a livello energetico e frequenziale non può che ripercuotersi a livello delle reazioni enzimatiche, biochimiche e metaboliche.
Il concetto di informazione.
Nell’organismo ogni sistema piccolo o grande necessita di un certo grado minimo di informazioni al fine di renderlo pienamente funzionante ed attivo. Inoltre ogni cellula emette segnali altamente specifici e caratteristici di quella parte o tessuto cui appartiene.
In parole semplici lo spettro di segnali emesso può essere immaginato come una vera e propria impronta energetica. In generale le cellule si scambiano informazioni tramite interazioni ondulatorie, cioè utilizzano un linguaggio energetico per la trasmissione di informazioni in codice.
Ma la fisica quantistica ci ha dimostrato che nessun fenomeno nell’infinitamente piccolo avviene senza una relazione con il contesto globale, che la realtà cioè non è altro che una fitta rete di relazioni al di fuori delle quali non possono esistere singoli enti. Inoltre ha sottolineato che l’atto stesso del conoscere modifica e, in un certo qual modo, determina il conosciuto.
Il bio-campo energetico consente il mantenimento dell’ordine e della struttura dell’organismo diffondendosi dalle cellule ai tessuti agli organi ed ai loro sistemi. Il corpo è fatto da miliardi e miliardi di cellule, le quali in uno stato di salute comunicano continuamente tra di loro con lo scopo di organizzarsi e far funzionare i vari apparati in modo rapido ed efficiente.
È possibile perciò affermare che gli aspetti energetici e frequenziali garantiscono una continua condizione di equilibrio.
Sulla base di questi concetti ogni disturbo e generazione di malattia è caratterizzato da un blocco o interruzione delle vie di comunicazione presenti nel corpo a causa di vari fattori come per esempio: infezioni, alterazioni metaboliche, accumulo di sostanze nocive o tossiche.
Inizialmente tutto ciò ha ripercussioni solo sulla cellula, la quale per esempio potrebbe andare incontro ad un’alterazione del fondamentale potenziale elettrico di membrana (-90 mV). Poi queste anomalie possono tradursi in un’alterazione biochimica, che apre le porte al disturbo o alla malattia conclamata. Pertanto uno dei fattori più importanti nelle condizioni patologiche è proprio un evento fisico di tipo informazionale e frequenziale elettromagnetico.
Le malattie sono caratterizzate da un’alterazione di questo potenziale elettrico a cavallo della membrana biologica, che rappresenta una vera e propria regia di comando per le attività della cellula.
Riassumendo, ogni disturbo o malattia determina un blocco delle bio-frequenze, che presiedono naturalmente ai processi di regolazione del corpo. Questa anomalia energetica ed informazionale provoca effetti a cascata sullo stato di salute delle cellule, poi dei tessuti ed infine a livello sistemico.
Gli effetti principali dei campi energetici a livello cellulare avvengano a livello della membrana biologica, che rappresenta un’interfaccia essenziale per la vita delle cellule ed i suoi processi come per esempio l’equilibrio ionico, il trasporto delle molecole e la captazione dei segnali esterni tramite i recettori.
Ing. Giuseppe Reda, già ricercatore presso Dipartimento di Chimica UNICAL, membro del Patto Vera Scienza.
L’ENERGIA e le SUE FORME di ESISTENZA.
Descrizione sintetica del contenuto del nuovo Libro dell’Ing. Giuseppe Reda, ricercatore.
L’autore: «Cerco di chiarire concetti e idee che derivano dalla classica visione dei sistemi considerati come macro unità e non in riferimento alla loro costituzione microscopica. Cerco di chiarire nozioni e significati che si sono diffusi come una sorta di virus pedagogico in tutta la società, producendo una vera pandemia.»
“La meccanica quantistica dimostra che l’oggettività è un fantasma prodotto dal mondo macroscopico, ma che nel microcosmo gli oggetti esistono in modo diverso in funzione del tipo di osservazione cui sono sottoposti. Essi non hanno esistenza oggettiva, ma soggettiva, il loro mostrarsi dipende dal soggetto che li osserva.
La nostra conoscenza della realtà non potrà più pretendere di essere perfetta. Dobbiamo accettare la necessità di una ‘naturale’ indeterminazione, dietro la quale si nasconde una porzione di realtà attualmente per noi inconoscibile.”
Prefazione
Ogni teoria fisica stabilisce una relazione tra due livelli di descrizione del mondo naturale, uno fondamentale e un altro fenomenologico, e cerca di spiegare come il secondo possa emergere dal primo. Così ad esempio, nei primi decenni del novecento la meccanica quantistica ha assunto come livello fondamentale quello degli elettroni, dei nuclei e del campo elettromagnetico, e come livello fenomenologico quello dei sistemi materiali condensati: molecole, cristalli, liquidi, gas ecc. In tempi più recenti il livello fondamentale è stato spostato nel mondo dei leptoni, dei quarks, del campo elettro-debole e cromodinamico, e quello fenomenologico è stato spostato sul vecchio livello fondamentale dei nuclei atomici e degli elettroni.
Diamo per scontate senza riserva alcuna le proprietà macroscopiche della materia mentre essa è costituita di entità che obbediscono a leggi fisiche completamente diverse da quelle che regolano il mondo macroscopico. La descrizione del mondo microscopico richiede una logica profondamente diversa da quella che ci basta per ragionare sui fatti della nostra vita quotidiana.
Proviamo a spiegare come possa formarsi il livello dei fenomeni macroscopici a partire dal livello descrittivo di particelle quantistiche e delle leggi che ne governano il comportamento, ragionando solo quantisticamente. Come possiamo risalire dal livello strutturale fondamentale a quello dei fenomeni macroscopici? Come possiamo spiegare il fatto che da un mondo uniformemente popolato di pochissime specie di entità elementari, che interagiscono secondo leggi tutto sommato estremamente semplici e altamente simmetriche, possa generarsi l’immensa varietà e l’indescrivibile complessità di tutto ciò che si osserva in natura?
Lo scopo primario di questo lavoro è quello di presentare una nuova suddivisione dell’energia in “tipi” e “forme”.
Si cercherà di analizzare la composizione dell’energia interna posseduta da un sistema. Inizieremo a considerare l’energia interna che viene considerata in termodinamica (assenza di fenomeni chimici e nucleari), successivamente considereremo l’energia dovuta ai legami atomici e a quelli subatomici.
Verranno svolte alcune considerazioni sullo scambio di energia.
Verrà effettuata una analisi semantica delle grandezze che vengono usate in termodinamica: Entalpia, Exergia, Temperatura, Entropia, Energia Libera.
Verrà svolta una analisi energetica ed exergetica di un dispositivo termodinamico nel quale si verifica conversione oppure trasferimento di energia, sia che in esso un fluido percorra un ciclo o un circuito aperto, sia che la conversione o il trasferimento avvengano senza che alcun fluido percorra cicli o circuiti aperti ossia in modo diretto.
Il fine è quello di dare una nuova definizione di rendimento termodinamico (energetico) che sia applicabile a qualunque dispositivo termodinamico, sia che in esso avvengano scambi di energia disordinata sia che in esso avvengono scambi di energia ordinata, senza che venga contraddetta la stessa semantica di rendimento termodinamico.
Viene poi effettuato un confronto fra le due analisi.
Verranno dati, sulla base delle conclusioni ottenute, dei nuovi enunciati dei Principi della Termodinamica.