L’ANTIBIOTICO – By Ing. Giuseppe Reda
Tra gli errori più comuni legati all’uso di antibiotici vi è la falsa idea che è fomentata dal modo in cui vengono chiamati: il termine antibiotico significa letteralmente «contro la vita» e che porta molti a pensare che siano efficaci contro batteri e patogeni bloccandone la loro crescita o causandone la loro morte.
Storia
L’uso di muffe e piante particolari nella cura delle infezioni era già noto in molte culture antiche greca, egizia, cinese la cui efficacia era dovuta alle sostanze antibiotiche prodotte dalla specie vegetale o dalla muffa; non si aveva però la possibilità di distinguere la componente effettivamente attiva, né di isolarla. Le ricerche moderne iniziarono con la scoperta casuale della penicillina nel 1928 da parte di Alexander Fleming. Oltre dieci anni dopo Ernst Chain e Howard Walter Florey riuscirono a ottenere gli antibiotici in forma pura. I tre per questo conseguirono il premio Nobel per la medicina nel 1945.
Cronologia dell’immissione sul mercato dei diversi antibiotici
1935 prontosil (precursore orale della sulfanilimmide)
1936 solfanilammide
1939 sulfacetammide
1940 sulfametizolo
1942 benzilpenicillina
1942 sulfadimidina
1943 sulfamerazina
1944 streptomicina
1947 sulfadiazina
1948 clorotetraciclina
1949 cloramfenicolo
1949 neomicina
1950 ossitetraciclina
1950 penicillina G procaina
1952 eritromicina
1954 benzatina penicillina
1955 spiramicina
1955 tetraciclina
1955 tiamfenicolo
1955 vancomicina
1956 fenossimetilpenicillina
1958 colistina
1958 demeclociclina
1959 virginiamicina
1960 meticillina
1960 metronidazolo
1961 ampicillina
1961 spectinomicina
1961 sulfametossazolo
1961 trimetoprim
1962 cloxacillina
1962 acido fusidico
1963 fusafungina
1963 limeciclina
1964 gentamicina
1966 doxiciclina
1967 carbenicillina
1967 rifampicina
1968 clindamicina
1970 cefalexina
1971 cefazolina
1971 pivampicillina
1971 tinidazolo
1972 amoxicillina
1972 cefradina
1972 minociclina
1972 pristinamicina
1973 fosfomicina
1974 talampicillina
1975 tobramicina
1975 bacampicillina
1975 ticarcillina
1976 amikacina
1977 azlocillina
1977 cefadroxil
1977 cefamandolo
1977 cefoxitina
1977 cefuroxima
1977 mezlocillina
1977 pivmecillinam
1979 cefaclor
1980 cefmetazolo
1980 cefotaxima
1980 cefsulodina
1980 piperacillina
1981 amoxicillina-acido clavulanico
1981 cefperazone
1981 cefotiam
1981 cefsulodina
1981 latamoxef
1981 netelmicina
1982 apalcillina
1982 ceftriaxone
1982 micronomicina
1983 cefmenossima
1983 ceftazidima
1983 ceftirossima
1983 norfloxacina
1984 cefonicid
1984 cefotetan
1984 temocillina
1985 cefpiramide
1985 imipenem/cilastatina
1985 ofloxacina
1986 mupirocina
1986 aztreonam
1986 cefoperazone/sulbactam
1986 ticarcillina/acido clavulanico
1987 ampicillina/sulbactam
1987 cefixima
1987 roxitromicina
1987 sultamicillina
1987 ciprofloxacina
1987 rifaximina
1988 azitromicina
1988 cefaclor
1988 flomoxef
1988 isepamicina
1988 midecamicina
1988 rifapentina
1988 teicoplanina
1989 cefpodoxima
1989 enrofloxacina
1989 lomefloxacina
1990 arbekacina
1990 cefozidima
1990 claritromicina
1991 cefdinir
1992 cefetamet
1992 cefpirome
1992 cefprozil
1992 ceftibufene
1992 fleroxacina
1992 loracarbef
1992 piperacillina/tazobactam
1992 rufloxacina
1993 brodimoprim
1993 diritromicina
1993 levofloxacina
1993 nadifloxacina
1993 panipenem/betamipron
1993 sparfloxacina
1994 cefepime
1999 quinupristina-dalfopristina
2000 linezolid
2001 telitromicina
2003 daptomicina
2005 tigeciclina
2005 doripenem
2009 telavancin
2011 fidaxomicina
2013 ceftarolina fosamil
2017 delafloxacina
Fondamentalmente, l’accettazione della “teoria del contagio“, presuppone l’accettazione della “teoria dei germi” come causa delle malattie, esse continuano ad essere propagandate dal moderno sistema medico, il cui prestigio, i cui profitti e il cui potere dipendono largamente dalla fiducia in questa assurda teoria, inventata da Big Pharma ed insegnata nelle università di medicina come “verità”, teoria mai dimostrata a livello clinico e di laboratorio.
La cosiddetta “Teoria dei germi” è una teoria elaborata dal chimico e microbiologo francese Louis Pasteur (1822 – 1895) secondo la quale la malattia infettiva sarebbe causata da tipi di batteri immutabili capaci di invadere il corpo da una sorgente esterna. Più in generale, a seguito del lavoro del microbiologo tedesco Robert Koch (1843 – 1910) – che nel 1880 completò quello di Pasteur, e successivamente anche alla scoperta dei cosiddetti “virus” (1890), la Teoria batterica sostiene che microorganismi tanto piccoli da potersi vedere solo al microscopio, e definiti “agenti patogeni”, invaderebbero dall’esterno gli esseri umani, gli animali, le piante e altri host viventi causando la malattia (definita infettiva).
L’idea che in Natura esistano degli animaletti terrificanti che vogliono la morte fine a se stessa di persone, animali, piante e altri esseri viventi, non è solo un’idea opinabile, ma anche assurda, e soprattutto insensata da un punto di vista biologico: i virus attaccherebbero gli altri esseri viventi solo per ammazzarli, per poi morire anche essi stessi con loro: un’assurdità biologica.
Infatti, se ci si pensa bene, tale condizione antibiologica, non solo ci condannerebbe alla paura perenne verso la vita, ma guarda caso anche alla dipendenza perpetua dai rimedi prodotti dall’Industria Farmaceutica. Quest’ultima, per conto suo, cosa avrebbe potuto desiderare di meglio dell’esistenza di malattie provocate da animaletti maligni non visibili ad occhio nudo e capaci di essere uccisi solo dai veleni chimici da essa prodotti?
La teoria dei germi viene affermata e imposta alla gente solo perché la Medicina è una Istituzione di potere, la quale, come ogni altra Istituzione di potere, non è mai neutrale, ma difende interessi (economici, politici, di supremazia culturale) e ha obiettivi (di potere economico, politico, di supremazia culturale) diversi da quelli che ufficialmente proclama e dietro ai quali si nasconde. Essa, cioè, non si preoccupa di accudire premurosamente le persone, ma di governarle.
IL CORPO FA SCATTARE E CONDUCE UN PROCESSO DI DISINTOSSICAZIONE, batteri, germi e virus non sono i padroni della situazione, né gli agenti causativi.
LE TOSSINE DA ESPELLERE, sono il terreno per batteri e funghi. I batteri e i funghi, proliferano solo DOPO che il loro cibo è per loro assimilabile, non prima. Il corpo, è sempre il PERNO nei processi di malattia e li termina quando gli obbiettivi sono compiuti.
IL MICROBO APPARE SOLO DOPO L’ INSORGENZA della MALATTIA (in realtà si tratta solo di sintomi).
SOLO IL CORPO è in grado di dare inizio a un tale PROCESSO RISANANTE (crisi di disintossicazione o malattia), poiché il CORPO è la SOLA ENTITA’ INTELLIGENTE IN GRADO di CONDURRE quei PROCESSI FISIOLOGICI che vengono chiamati impropriamente “MALATTIE”.
Le vere cause DI GENERAZIONE DI MALATTIE DA PARTE dell’ORGANISMO, esse derivano da interazioni con l’ambiente esterno e che sono di natura chimico fisica e il cui risultato provoca: carenza di nutrienti, carenza di energia e tossicità.
Ora cerchiamo di capire come funzionano ? Qual è il bersaglio ? Qual è il meccanismo d’azione ?
– Inibiscono lo sviluppo e la crescita delle cellule ammalate attraverso meccanismi di azione differenti, agevolando conseguentemente la loro rimozione da parte dell’organismo:
– inibiscono la sintesi della parete cellulare
– alterano la membrana citoplasmatica
– inibiscono il meccanismo di replicazione e di trascrizione degli acidi nucleici
– interferiscono con la sintesi proteica
In base al bersaglio colpito, gli antibiotici sono raggruppabili nelle seguenti classi principali:
– le penicilline (come penicillina e amoxicillina, amoxicillina+acido clavulanico): agiscono inibendo la sintesi della parete cellulare e sono considerati gli antibiotici di prima scelta delle infezioni più frequenti, in particolare di quelle delle vie aeree (otite, faringite);
– i macrolidi (come claritromicina e azitromicina) sono la seconda classe in ordine di utilizzo: inibiscono la sintesi proteica e sono particolarmente utili nella cura di infezioni respiratorie come alternativa alla penicillina;
– i fluorochinoloni (ad esempio ciprofloxacina e levofloxacina) inibiscono la replicazione del DNA e sono utilizzati per curare un’ampia varietà di infezioni in particolare del tratto urinario, respiratorio, gastrointestinale;
– le cefalosporine (come la cefixima, il ceftibuten) agiscono, come le penicilline, sulla sintesi della parete cellulare e vengono utilizzate per curare diversi tipi di infezioni ma anche per la terapia di infezioni più gravi come la meningite o la setticemia;
– le tetracicline (come tetraciclina e doxiciclina): agiscono bloccando la sintesi proteica e sono prescritte ad esempio per curare l’acne grave.
By Ing. Giuseppe Reda, ex ricercatore presso Dipartimento di Chimica UNICAL, membro del Patto Vera Scienza.
L’ENERGIA e le SUE FORME di ESISTENZA.
Descrizione sintetica del contenuto del nuovo Libro dell’Ing. Giuseppe Reda, ricercatore.
L’autore: «Cerco di chiarire concetti e idee che derivano dalla classica visione dei sistemi considerati come macro unità e non in riferimento alla loro costituzione microscopica. Cerco di chiarire nozioni e significati che si sono diffusi come una sorta di virus pedagogico in tutta la società, producendo una vera pandemia.»
“La meccanica quantistica dimostra che l’oggettività è un fantasma prodotto dal mondo macroscopico, ma che nel microcosmo gli oggetti esistono in modo diverso in funzione del tipo di osservazione cui sono sottoposti. Essi non hanno esistenza oggettiva, ma soggettiva, il loro mostrarsi dipende dal soggetto che li osserva.
La nostra conoscenza della realtà non potrà più pretendere di essere perfetta. Dobbiamo accettare la necessità di una ‘naturale’ indeterminazione, dietro la quale si nasconde una porzione di realtà attualmente per noi inconoscibile.”
Prefazione
Ogni teoria fisica stabilisce una relazione tra due livelli di descrizione del mondo naturale, uno fondamentale e un altro fenomenologico, e cerca di spiegare come il secondo possa emergere dal primo. Così ad esempio, nei primi decenni del novecento la meccanica quantistica ha assunto come livello fondamentale quello degli elettroni, dei nuclei e del campo elettromagnetico, e come livello fenomenologico quello dei sistemi materiali condensati: molecole, cristalli, liquidi, gas ecc. In tempi più recenti il livello fondamentale è stato spostato nel mondo dei leptoni, dei quarks, del campo elettro-debole e cromodinamico, e quello fenomenologico è stato spostato sul vecchio livello fondamentale dei nuclei atomici e degli elettroni.
Diamo per scontate senza riserva alcuna le proprietà macroscopiche della materia mentre essa è costituita di entità che obbediscono a leggi fisiche completamente diverse da quelle che regolano il mondo macroscopico. La descrizione del mondo microscopico richiede una logica profondamente diversa da quella che ci basta per ragionare sui fatti della nostra vita quotidiana.
Proviamo a spiegare come possa formarsi il livello dei fenomeni macroscopici a partire dal livello descrittivo di particelle quantistiche e delle leggi che ne governano il comportamento, ragionando solo quantisticamente. Come possiamo risalire dal livello strutturale fondamentale a quello dei fenomeni macroscopici? Come possiamo spiegare il fatto che da un mondo uniformemente popolato di pochissime specie di entità elementari, che interagiscono secondo leggi tutto sommato estremamente semplici e altamente simmetriche, possa generarsi l’immensa varietà e l’indescrivibile complessità di tutto ciò che si osserva in natura?
Lo scopo primario di questo lavoro è quello di presentare una nuova suddivisione dell’energia in “tipi” e “forme”.
Si cercherà di analizzare la composizione dell’energia interna posseduta da un sistema. Inizieremo a considerare l’energia interna che viene considerata in termodinamica (assenza di fenomeni chimici e nucleari), successivamente considereremo l’energia dovuta ai legami atomici e a quelli subatomici.
Verranno svolte alcune considerazioni sullo scambio di energia.
Verrà effettuata una analisi semantica delle grandezze che vengono usate in termodinamica: Entalpia, Exergia, Temperatura, Entropia, Energia Libera.
Verrà svolta una analisi energetica ed exergetica di un dispositivo termodinamico nel quale si verifica conversione oppure trasferimento di energia, sia che in esso un fluido percorra un ciclo o un circuito aperto, sia che la conversione o il trasferimento avvengano senza che alcun fluido percorra cicli o circuiti aperti ossia in modo diretto.
Il fine è quello di dare una nuova definizione di rendimento termodinamico (energetico) che sia applicabile a qualunque dispositivo termodinamico, sia che in esso avvengano scambi di energia disordinata sia che in esso avvengono scambi di energia ordinata, senza che venga contraddetta la stessa semantica di rendimento termodinamico.
Viene poi effettuato un confronto fra le due analisi.
Verranno dati, sulla base delle conclusioni ottenute, dei nuovi enunciati dei Principi della Termodinamica.