MATERIA e SPIRITO – 1
http://la-voce-della-coscienza.blogspot.it/2018/04/la-prova-scientifica-che-la-coscienza.html?m=1
Cosa è la MATERIA ?, ed anche molto varia… principalmente è suddivisa in 4 stati: Solida, liquida, gassosa, plasmica, stati interreagenti, quest’ultimo stato è la parte della quale è composto il corpo bioelettronico immortale, fatto di plasma, contenuto nel corpo fisico una come crisalide che prepara la farfalla, il corpo di luce, di plasma, che contiene L’Essenza InFinita = l’Io sono, (che è un buco nero/bianco con duplice vortice centromosso (Ynn e Yang) – vedi foto sotto – a forma toroidale) ed è il punto di osservazione dell’InFinito sul Finito (tutta la manifestazione dell’Universo), e quindi anche la mente dell’individuo che egli personalizza con le sue esperienze vissute con l’incarnazione del suo corpo Bioelettronico in un corpo fisico sulla Terra.
vedi: Energia-Materia + Materia-Spirito – 2 + Spirito + Forme di energia + Modelli mentali + Scienza razionale
Cosa è quindi la Materia ?, ed è anche molto varia…
Vi sono, così abbiamo imparato a scuola, 4 stati della materia: quello liquido, solido, gassoso e plasmico, però artificialmente ne hanno “scoperto” un’altro:
Conosciamo bene gli stati della materia che incontriamo quotidianamente, come quelli solidi, liquidi e gassosi, ma in condizioni più esotiche ed estreme possono comparire nuovi stati, e gli scienziati statunitensi e cinesi ne hanno appena trovato uno.
Lo chiamano stato di bose-liquido chirale e, come ogni nuova disposizione di particelle che scopriamo, può dirci di più sul tessuto e sui meccanismi dell’Universo che ci circonda, in particolare sulla piccolissima scala quantistica.
Gli stati della materia descrivono il modo in cui le particelle possono interagire tra loro, dando origine a strutture e a vari modi di comportarsi. Se si bloccano gli atomi, si ottiene un solido. Se li lasciate fluire, avrete un liquido o un gas. Se si forzano le associazioni cariche a separarsi, si ha un plasma.
Il paesaggio quantistico offre alle particelle modi ancora più strani di interagire, consentendo comportamenti unici meglio descritti in termini di possibilità ed energia.
I ricercatori hanno scoperto il nuovo stato attraverso un sistema quantistico frustrato. In parole povere, si tratta di un sistema con vincoli incorporati che impediscono alle particelle di interagire come potrebbero fare di solito (da qui la parola frustrazione).
Questi vincoli – e la frustrazione che ne deriva – possono creare risultati entusiasmanti per gli scienziati. In questo caso, i ricercatori si sono concentrati sugli elettroni e hanno usato l’analogia di un gioco di società per spiegare cosa sta succedendo.
“È come un gioco di sedie musicali, progettato per frustrare gli elettroni“, spiega il fisico teorico della materia condensata Tigran Sedrakyan dell’Università del Massachusetts Amherst.
“Invece di avere un’unica sedia, ogni elettrone deve fare i salti mortali e avere molte possibilità di sedersi“.
Il sistema messo a punto dai ricercatori era un dispositivo semiconduttore con due strati: uno strato superiore ricco di elettroni e uno strato inferiore con molti buchi disponibili in cui gli elettroni possono naturalmente spostarsi. Il problema? Non ci sono abbastanza buchi per tutti gli elettroni.
Banda di fossato
Illustrazione di una banda di fossati, il tipo di sistema frustrato creato dagli scienziati. (Tigran Sedrakyan)
Sebbene questo tipo di sistema rimanga difficile da osservare, il team ha utilizzato un campo magnetico ultra-forte per misurare il movimento degli elettroni, rivelando la prima prova del nuovo stato di bose-liquido chirale.
“Sul bordo del bilayer di semiconduttore, gli elettroni e le buche si muovono con la stessa velocità“, spiega il fisico Lingjie Du dell’Università di Nanjing in Cina.
“Questo porta a un trasporto di tipo elicoidale, che può essere ulteriormente modulato da campi magnetici esterni, in quanto i canali di elettroni e buche si separano gradualmente sotto campi più elevati“.
Questo nuovo stato ha rivelato alcune proprietà piuttosto interessanti. Per esempio, gli elettroni si bloccano in uno schema prevedibile e in una direzione di spin fissa allo zero assoluto e non possono essere interferiti da altre particelle o da campi magnetici. Questa stabilità potrebbe trovare applicazione nei sistemi di archiviazione digitale a livello quantistico.
Inoltre, le particelle esterne che colpiscono un elettrone possono influenzare tutti gli elettroni del sistema, grazie all’entanglement quantistico a lungo raggio. È come se una palla da stecca colpisse un gruppo di palle da biliardo e tutte le palle, in risposta, viaggiassero nella stessa direzione: un’altra scoperta che potrebbe rivelarsi utile.
Anche se tutto questo coinvolge la fisica di alto livello, ogni scoperta come questa – queste stranezze e casi limite che si verificano al di fuori dei confini delle comuni interazioni tra particelle – ci avvicina a una comprensione completa del nostro mondo.
“Gli stati quantistici della materia si trovano molto al di fuori di queste frange e sono molto più selvaggi dei tre stati classici che incontriamo nella vita di tutti i giorni“, spiega Sedrakyan.
La ricerca è stata pubblicata su Nature.
La Materia per convenzione, noi diciamo che è tutto ciò che occupa spazio: le gocce d’acqua e le particelle di polvere sono tipi di materia, così come le piante, gli animali, i pianeti.
La materia ha una massa, che è una misura delle particelle (atomi/particelle subatomiche e molecole) di cui è costituita.
(NdR: In realtà la cosiddetta “materia” è solamente ciò che noi osserviamo dei diversi stati, livelli dell’energia, che sono null’altro che varianti della sua propria vibrazione / frequenza = pulsazione che si esplica solo in due sensi-modi: concentrazione-espansione continua, detto anche respirazione, senza spostamento reale dell’energia da un punto all’altro, del punto od Ente energetico potenziale, che è sempre statico, nell’InFinito Etere (che alcuni chiamano impropriamente “Dio“).
Tali particelle possono aggregarsi in modi diversi, realizzando strutture diverse: per questo esistono molti tipi di oggetti materiali.
Tutte le forme di materia possono trovarsi però normalmente in tre stati: solido, liquido, aeriforme, ma anche nello stato di plasma.
La materia è quindi formata da atomi uniti tra loro da legami elettronici e chimici. Gli atomi a volte sono disposti in perfetto ordine, altre volte no.
Quando gli atomi formano una schiera ordinata si parla di “cristalli”; l’esempio più noto sono i minerali, in cui l’ordine atomico si riflette nelle forme geometriche regolari che questi cristalli assumono. In altri materiali gli atomi si dispongono un po’ a casaccio, in maniera disordinata, e in questi casi si parla di “amorfi”. Il vetro è uno degli esempi più noti.
Fino al 1984 si credeva che non ci fossero vie di mezzo tra il perfetto ordine e il totale disordine. Invece non è così.
Dan Schechtman, premio Nobel per la chimica nel 2011, ha scoperto nei primi anni ottanta materiali in cui gli atomi si dispongono in un modo che non si può definire ordinato, ma neppure disordinato: potremmo dire “quasi” ordinato oppure “quasi” disordinato. Per le loro proprietà questi bizzarri materiali sono stati chiamati “quasicristalli”.
Materia quindi è tutto ciò che occupa spazio: le gocce d’acqua e le particelle di polvere sono tipi di materia, così come i minerali, le piante, gli animali, l’uomo, i pianeti, le stelle e le galassie…
La materia ha una massa, che è una misura delle particelle (atomi e molecole) di cui è costituita.
Tali particelle possono aggregarsi in modi diversi, realizzando strutture diverse: per questo esistono molti tipi di oggetti materiali.
Tutte le forme di materia come abbiamo già detto, possono trovarsi però in 4 stati: solido, liquido, gassoso, plasmico (plasma che compone tutto il corpo bioelettronico degli esseri viventi).
La materia è quindi formata da atomi uniti tra loro da legami chimici. Gli atomi a volte sono disposti in perfetto ordine, altre volte no.
Quando gli atomi formano una schiera ordinata si parla di “cristalli”; l’esempio più noto sono i minerali, in cui l’ordine atomico si riflette nelle forme geometriche regolari che questi cristalli assumono. In altri materiali gli atomi si dispongono un po’ a casaccio, in maniera disordinata, e in questi casi si parla di “amorfi”. Il vetro è uno degli esempi più noti.
Fino al 1984 si credeva che non ci fossero vie di mezzo tra il perfetto ordine e il totale disordine. Invece non è così.
Cosa è lo SPIRITO
vedi anche: INFORMAZIONE, CAMPO UNIVERSALE e SOSTANZA – Campi MORFOGENETICI
Lo Spirito crea attraverso il Verbo che si manifesta attraverso il Suono = Linguaggio
La parola Spirito deriva dal latino “spiritus” (letteralmente: soffio, respiro, alito, dal verbo latino “spirare” che significa “soffiare”).
Il termine latino a sua volta deriva dalla radice indoeuropea *(s)peis- (“soffiare”).
Il termine riveste diversi significati; tra questi:
– In ambito filosofico e nelle religioni (differentemente dall’essenza metafisica del tempo eterna e non ubiqua dimorante all’interno dell’uomo chiamata anima) la parola latina spiritus traduce il sanscrito prāna (राण) e l’ebraico ruach (רוח) attraverso il greco pnéuma (πνεύμα), mentre anima più propriamente traduce il sanscrito Ātman (आत्मन्) e l’ebraico nephesh (נֶּפֶשׁ) attraverso il greco psyche (ψυχή).
In particolare:
– nella filosofia il termine spiritus è traduzione latina di quello greco pneuma, ma è andato soggetto a numerose e differenti definizioni. Come concetto filosofico moderno esso è il punto centrale della filosofia di Hegel, teorizzato nella Fenomenologia dello spirito, sostanzialmente mantenuto in tale significato nel pensiero idealistico posteriore a lui facente riferimento;
– nella tradizione giudaico-cristiana Spirito Santo è termine presente nella Bibbia e quindi nella religione cristiana ed ebraica;
– spirito o demone è una creatura soprannaturale nelle culture che presentano elementi di animismo;
– gli spiriti sono delle intelligenze evocabili durante una seduta spiritica secondo la dottrina dello spiritismo;
– il fantasma o spirito o lucifero è una entità Biblica e delle religioni cristiane
– la aiteria nell’esistenzialismo ateo postmaterialistico noto come dualismo antropico reale;
– Lo spirito indica anche l’animo dell’uomo in generale o una sua inclinazione o attitudine, e in particolare la vivacità intellettuale e la disposizione all’ironia (vedi Umorismo).
– Inoltre, attraverso il significato di esalazione, indica anche una sostanza alcolica ad alta gradazione, e in particolare l’etanolo (alcool etilico) ed i distillati.
– Lo spirito è un segno diacritico dell’alfabeto greco.
– Lo spirito dolce e lo spirito aspro sono segni grafici usati per indicare l’aspirazione vocalica, ad es. nel greco antico.
Tratto da wikipedia.org, con varianti del Redattore
Studio finlandese rivela come le Emozioni si manifestano nel corpo modificandolo
Citazioni di noti personaggi:
– “NON è la MATERIA che GENERA il PENSIERO, BENSÌ è il PENSIERO che GENERA la MATERIA.” (By Giordano Bruno)
– “Siete voi stessi che con il potere del pensiero forgiate il vostro destino.” (By Swami Sivananda)
– “Siamo ciò che pensiamo. Tutto ciò che siamo sorge con i nostri pensieri. Con i nostri pensieri formiamo il mondo. Parla e agisci con mente pura e la felicità ti seguirà come ombra, inamovibile.”
(By Osho)
– “Tu sei ciò che è il tuo desiderio più profondo. Com’è il tuo desiderio, così è la tua intenzione. Com’è la tua intenzione, così è la tua volontà. Com’è la tua volontà, così è la tua azione. Com’è la tua azione, così è il tuo destino.”
(By Testi vedici: “Brihadaranyaka Upanishadantichi”)
– “Ogni tuo pensiero è qualcosa di reale, una forza.” (By Prentice Mulford)
– “Ricorda, attrai nella tua vita qualsiasi cosa a cui tu presti attenzione, energia e concentrazione, sia che tu lo voglia o che tu non lo voglia.” (By Michael J. Losier)
– “Siamo della materia di cui sono fatti i sogni.”
(By William Shakespeare)
– “Le cose sono unite da legami invisibili, non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.” (By Galileo Galilei)
– “Chiedete e vi sarà dato.” (Un verso del Vangelo di Matteo)
– “La legge dell’Affinità è una delle più grandi chiavi della realizzazione spirituale.” (By Omraam Mikhaël Aïvanhov)
Universi paralleli….
Le esperienze della Vita a cui siamo sottoposti, rilasciano segni chimici e bioelettronici, anche sul DNA di un individuo, permettendone la trasmissione ai discendenti.
I ricercatori della McGill University hanno mostrato che esperienze maturate nell’arco della vita, come alcolismo, mal nutrizione o l’esposizione alla violenza, possono provocare dei mutamenti a livello epigenetico. Esistono, infatti, gruppi di molecole deputati all’attivazione dei geni, che stanno appunto “sopra” il DNA (dal gr. epì). Sottoposti allo stress delle esperienze che viviamo, queste molecole cambiano posizione, provocando un cambiamento dei geni attivati, senza che avvenga nessuna mutazione del DNA, se l’esperienza contro natura non diviene cronica, cioe’ continua a ripetersi.
Uno dei principi della Medicina Naturale è questo: “Cio’ che NON si Esprime, si Imprime sull’organismo” !.. significa che una volta impresso nel fisico il Conflitto Spirituale va risolto, contemporaneamente al riordino delle funzioni metaboliche cellulare nei tessuti colpiti dal Conflitto Spiritual-Biologico.
Il Conflitto Spirituale Irrisolto blocca l’entrata e l’uscita delle energie Universali (informazioni) dai 7 Ciakra, e da e per il DNA, quindi la vera Terapia e’ l’eliminazione del blocco risolvendo il Conflitto e quindi riattivando l’entrata e l’uscita (la ccomunicazione dell’informazione e quindi la respirazione energetica) dell’organismo per mezzo dei Ciakra.
La “malattia” e quindi la sofferenza, come abbiamo già affermato, sono la conseguenza dei Conflitti Spirituali irrisolti, che “scendono dal cielo dello Spirito” nella ”terra fisiologica” e quando trovano il Terreno adatto (la matrice), proliferano generando il corpo del conflitto, la malattia, in altre parole l’azione del male, cioè dell’ignoranza. Ciò significa che ogni conflitto irrisolto quindi, tende a scendere nel corpo fisico ed a fissarsi nell’organo bersaglio collegato all’archetipo conflittuale.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il mondo Spirituale esiste si o no ?
Il mondo spirituale non è un luogo vuoto, in cui non esistono le forme e dove gli Spiriti vagano oziosi senza sapere il loro destino. È un mondo reale, palpabile, che è esistito ed esisterà sempre (NdR: fatto di energia/Luce vibrante); è l’autentica dimora dello Spirito, visto che, a differenza del mondo fisico (NdR: più denso), che ha un principio e una fine, non potrà mai essere distrutto.
Già, ma se è così reale, perché non possiamo vederlo?
– Il fatto che sia invisibile ai vostri occhi non significa che non esista. Quando siete incarnati le vostre percezioni sono limitate a ciò che possono captare i vostri sensi fisici. Per esempio, definite la luce come un insieme di onde che vibrano a differenti frequenze. Lo spettro della luce visibile che potete vedere è limitato ai sette colori dell’arcobaleno, captando la frequenza vibratoria della luce dal rosso fino al viola.
(NdR: Il mondo o dimensione dello Spirito è fatto di materia plasmica ed è il 4° stato della materia che normalmente si presenta qui sulla Terra allo stato solido, liquido, gassoso e anche plasmico in tutto il corpo.
Ogni Spirito ha il suo corpo plasmico BioElettronico, un micro UniVerso di frequenze sottili, avvolte in un campo toroidale bifasico, cioè un vortice toroidale biVortice avvolto su sé stesso, appunto il corpo Bioelettronico personalizzato dalle esperienze spirituali che ha vissuto dalle vite passate a quelle presenti, di ogni essere vivente, che però non contiene in quel corpo Bioelettronico, ciò che noi chiamiamo materia (solida, liquida, gassosa), che esso anima, rende vivente questo corpo bioelettronico è una emanazione sotto forma di onde stazionarie vibratorie centromosse dal micro buco nero, punto di incontro che collega il Vuotoquantomeccanico = infinito in continua ed eterna vibrazione = creazione del Progetto di Vita eterna, con il corpo bioelettronico dell’individuo, entità incarnata, che è rappresentato da esso e che anima quello fisico).
Ma esiste una luce al di sopra e al di sotto della gamma di frequenza che voi potete vedere e che voi siete stati capaci di riconoscere solo grazie ad alcuni apparati. Oltre la frequenza del viola, c’è la luce ultravioletta, i raggi x e i raggi gamma. Al di sotto della frequenza del rosso ci sono gli infrarossi, le microonde e le onde radio. Qualcosa di simile succede con la percezione del mondo spirituale.
(NdR: L’Energia Luce compresa, comprende tutte le frequenze possibili a qualsiasi tipo di vibrazione sottoforma di onde stazionarie eternamente vibranti nell’InFinito).
Continuando l’analogia con le onde luminose, si potrebbe dire che il mondo spirituale si trova in un rango di frequenze che i vostri sensi non possono percepire ed al cui interno ci sono frequenze di vibrazione anche maggiori o minori.
Però se esiste deve essere composto da qualcosa. Noi sappiamo che la materia del nostro mondo è composta da differenti tipi di atomi raggruppati, in distinti gradi e forme e che dalle combinazioni di questi atomi sorge la materia che possiede delle sue proprietà specifiche. Ma nel caso del mondo spirituale, esiste una materia prima a partire della quale si formi tutto il resto?
– Si, e si può chiamare essenza vitale o principio spirituale.
E qual è la sua natura?
– È difficile spiegarlo però vi darò delle tracce per capirlo. Grazie ai lavori di Albert Einstein e allo sviluppo della Fisica Quantica, sapete che la materia non è altro che una forma di energia concentrata e che gli atomi si possono scomporre in particelle più semplici e che da questa scomposizione, una parte della materia si trasforma in luce. Perciò anche se la luce e la materia hanno proprietà così differenti, fino al punto di sembrare indipendenti l’una dall’altra, la loro differenza non risiede nella loro essenza, ma nella struttura e nel grado di condensazione.
Se vi risulta difficile capirlo pensate, ad esempio, all’acqua che possiede proprietà così differenti a seconda del suo stato: solido (ghiaccio, minerale), liquido (NdR: acqua, sangue, linfa) e gassoso (vapore ed altri tipi di gas), anche se la sua composizione di base è sempre la stessa, solamente grazie al cambiamento della mobilità (stato vibrazionale dei suoi elettroni, atomi), quindi delle sue molecole, che sono più statiche nel ghiaccio e nei minerali e via via meno nello stato liquido e meno ancora nel gassoso.
Prendendo questo esempio come modello, possiamo dire che l’universo fisico è la forma più condensata che esiste dell’essenza vitale (NdR: l’energia dell’Etere, il mare universale dell’InFinito), che manifesta in questo stato una serie di proprietà e di leggi che la fisica cerca di conoscere.
Però ci sono dei livelli di condensazioni intermedi tra l’universo puramente spirituale e l’universo fisico e possiamo raggrupparli dal più sottile al più denso in: spirituale, mentale, astrale (o energetico) e materiale (o fisico). (NdR: questa ultima definizione è fuorviante ed imprecisa, in quanto sono tutti compenetrati uno nell’altro senza nessuna suddivisione netta)
Ciascuno ha delle proprietà e delle leggi particolari. Questi mondi non sono separati l’uno dall’altro ma sono perfettamente correlati, visto che non possono esistere le forme più condensate indipendentemente dalle più sottili. (NdR: li abbiamo tutti anche dentro di noi perché formano il nostro corpo bioelettronico)
(NdR: Purtroppo, l’unico modo per acquisire la certezza dell’esistenza di un mondo spirituale oltre quello fisico è avere un’esperienza di pre-morte ed è solo l’unica esperienza che lo possa certificare con sicurezza.
È solo durante una NDE (Esperienza di preMorte) che la tua concentrazione sul mondo fisico è talmente ridotta da aprirti gli occhi ad una dimensione completamente nuova della tua vita).
Tratto da: leleggispirituali.blogspot.com – Commenti in “corsivo” da parte dello Admin di questo sito
“Così ci si aprirà un’altra delle vie che, dalla vita quotidiana, conducono a ciò che può essere per noi, per la nostra anima e il nostro spirito, l’antroposofia o scienza dello spirito.”
(By Rudolf Steiner).
Se si considera l’indagine nel mondo dello Spirito, allora essa ci apparirà come una scienza nella quale la scienza naturale in certo modo deve sfociare, al cui livello la scienza naturale deve arrivare. Come la scienza naturale ha additato all’umanità delle mete materiali e spirituali in embrione, come essa ha trasformato radicalmente la vita degli umani, cosí la Scienza dello Spirito, man mano che la si compenetra e la si applica, feconderà e trasformerà quella che deve essere l’esperienza spirituale dell’umanità, conforme alle attuali e future mete dell’evoluzione umana, verso la riConoscenza di sé e dell’InFinito.
Da questa coscienza della verità e della conoscenza del mondo Spirituale, si è anche in grado di far fronte ai malintesi o alle false accuse sollevate coscientemente contro la Scienza dello Spirito. D’altro lato essa porta anche alla vita vissuta con il mondo spirituale nella Legge dell’ “Amore che tutto regge”, in ogni momento della vita Terrestre.
Lo spirito lo ricordiamo, è il centro dell’uomo Psicoelettronico nel suo Corpo bioelettronico, ove è presente la sua mente ed il suo Io Sono e quindi la sua personalità, che si in-forma ad ogni istante nella vita anche Terrestre; il corpo fisico denso, è il tramite attraverso cui lo Spirito osserva e conosce il mondo fisico e opera in esso, raccogliendo dati per sé e per l’InFinito.
La dimensione spirituale non è separata dalla nostra realtà, bensì la compenetra in ogni suo aspetto, sta a noi imparare a riconoscerla….
Note:
Un medico cardiologo olandese dott. Pim Van Lommel che da oltre 20 anni aveva raccolto le testimonianze dei suoi pazienti che avevano vissuto una NDE, “Near Death Experience”, un’esperienza di pre-morte, sono riportate nel suo libro “Coscienza oltre la Vita”. Il fatto che un cardiologo, un uomo di scienza, abbia approfondito l’argomento e lo tratti in profondità, fa molto riflettere.
Altri chirurghi trovano prove che lo Spirito vive dopo la morte, dopo che il paziente ha descritto la sala operatoria e dopo essere stata dichiarata morta per 20 minuti
Certo è che nel momento in cui viene lasciato il corpo fisico, ci si libera dei vincoli del tempo e dello spazio. Di conseguenza le percezioni sono molto più intense e, soprattutto, si attiva quella facoltà che a noi sfugge del tutto: la possibilità di essere in uno stato di contemporaneità. Poiché il tempo lineare e il concetto di spazio non esistono più su quella dimensione, tutto può accadere contemporaneamente. Nella nostra vita quotidiana è impossibile concepire il termine di “contemporaneità”. Però se pensiamo ai sogni, questo concetto è molto più semplice da afferrare e immaginare.
L’aldilà può essere a un passo da noi (traPasso, ovvero tra un passo), in una dimensione parallela di cui non abbiamo alcuna consapevolezza, in quanto i nostri sensi fisici, del tutto limitanti, non hanno accesso a questa o queste dimensioni.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
IMPERDIBILE: il MACROFAGO e la FELICITA’…
“… E’ stato fatto un interessante studio. Hanno fatto vedere sullo schermo una goccia di sangue al microscopio, prelevata da una persona. Ecco i batteri: si muovono lentamente nel flusso di sangue; ed ecco i macrofagi, il loro compito è di pulire i vasi e di rimuovere ciò che è estraneo.
Ma… sembrano addormentati… I batteri si muovono come se stessero facendo una passeggiata, ma i macrofagi dormono, non li vedono.
Successivamente, alla persona cui è stata prelevata quella goccia di sangue (nell’altra stanza) viene fatta vedere una commedia, e il suo umore migliora.
Il macrofagi al’improvviso si svegliano e iniziano a fare ciò che devono fare: si avvicinano ai batteri e li ingoiano con appetito.
Sarà arrivata l’ora di pranzo e si è svegliato l’appetito?
In realtà è tutto molto più interessante !!! Le cellule del sistema immunitario reagiscono prontamente al nostro umore, questo è noto.
Ma la cosa apparentemente più strabiliante era questa: la goccia del sangue era ovviamente separata dal suo padrone; lui stava nell’altra stanza, pur tuttavia il suo umore influenzava UGUALMENTE la goccia che si trovava in un altro locale.
La spiegazione è una ed una soltanto: esistono dei canali informazionali e che le onde della coscienza umana possono influenzare un oggetto che è separato dalla fonte, quale che sia la distanza, allo stesso modo del fenomeno dell’ENTANGLEMENT tra due elettroni che sono stati sullo stesso orbitale e restano sempre CONNESSI…
E c’è dell’altro.
Alla persona del test hanno poi fatto vedere un film horror. E sono successe cose mai viste. I batteri! Si sono risvegliati. Sembravano di essere aumentati di numero, e facevano ciò che volevano, attaccando persino i poveri macrofagi i quali hanno fatto la marcia indietro per scappare. Non tutti ci sono riusciti.
Il principio è chiaro: lo stato della coscienza è fondamentale per lo stato del nostro ambiente interno. Ma non solo. Le onde della coscienza si spargono in giro e influenzano le cellule del sangue separato dalla fonte. Anche i miei figli sono il mio sangue.
Quindi, il mio umore influenza i macrofagi dei miei figli, che siano accanto a me o in America.
La mia coscienza ha a che fare con quella che potremmo definire la “immunità di famiglia”.
Lo stato della nostra coscienza è responsabile dello stato del sistema immunitario dei nostri figli, parenti, dei nostri cari. Siamo tutti figli della stessa Madre, nelle nostre vene scorre lo stesso sangue.
Come migliorare lo stato della coscienza?
Se la felicità è capace di rafforzare il sistema immunitario umano, una grande felicità è capace di renderlo incrollabile. Occorrerebbe trovare un modo di creare la felicità, e ci vorrebbe produrne tanta…”.
By Elena Gribova
https://www.youtube.com/watch?v=TE54mGMEhMo
Entanglement: https://youtu.be/h11UMR6ShQk
MORALE :
Si dà il caso che queste cose siano note maggiormente a chi, al contrario, crea tutte le occasioni: PANDEMIE FALSE e PSEUDOEPIDEMIE INCLUSE, per generare la PAURA e per farci ammalare e restare nella malattia…
By Barbara Forghieri
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Dopo la recente scoperta del CERN di Ginevra – 07 giugno 2015 – Un nesso tra antimateria e spiritualità ?
Con la scoperta dell’antimateria, è iniziata la “rivoluzione della fisica”, che porterà ad osservare fenomeni completamente nuovi. L’antimateria ci permette ad esempio di ricevere informazioni dal futuro, che attiveranno il DNA nelle sue potenzialità di espressione animica.
Lo scorso aprile 2015, il laboratorio di ricerca svizzero CERN ha rilasciato una dichiarazione di risonanza mondiale: nel loro acceleratore di particelle, il Large Hadron Collider (LHC, il più grande del mondo), dopo le prime collisioni avvenute all’energia record di 13.000 miliardi di elettronvolt (13 TeV), è stata rinvenuta l’antimateria sotto forma di un flusso di positroni (elettroni a carica positiva) all’interno dei raggi cosmici. – Fritz Zwicky (1898-1974).
In ambito scientifico questa scoperta stabilisce inequivocabilmente l’esistenza della materia oscura, dopo decenni di speculazioni teoriche, iniziate nel lontano 1933, allorché Fritz Zwicky, noto astronomo svizzero, compì particolari rilevazioni sulla velocità di rotazione delle stelle intorno ai nuclei galattici. Infatti Zwicky notò una esagerata velocità di rivoluzione stellare, che poteva essere giustificata solo ipotizzando un surplus di forza di gravità, calcolata sulla base della teoria di gravitazione universale di Newton.
Dal momento che la gravità è direttamente proporzionale alla massa di un corpo fisico, occorreva ipotizzare l’esistenza di una massa aggiuntiva di materia dalle proprietà sconosciute, che aveva un effetto sulla gravità stellare, spiegando così l’aumento di velocità del moto dei corpi celesti osservati. Così l’antimateria venne semplicemente teorizzata e molti fisici si cimentarono da allora in calcoli matematici che ne dimostravano l’esistenza. Tuttavia sino a poche settimane fa nessuna evidenza scientifica aveva messo a tacere le logiche argomentazioni dei suoi detrattori.
Dalla scienza allo spirito
Il fatto che per noi svela aspetti squisitamente spirituali, aprendo il campo ad un arguto filosofeggiare che impegnerà certamente le più brillanti menti del nostro tempo, è la peculiare composizione fisica dell’antimateria rinvenuta: un flusso di positroni.
La materia oscura presenta una carica elettrica opposta rispetto a quella della materia luminosa e quindi non si vede.
I positroni infatti sono materia a carica positiva, bilanciata dalla consueta materia elettronica con cui ci confrontiamo in ogni istante.
Fin qui, nulla da eccepire, dato che appare logico ed opportuno che questa materia oscura presenti una carica elettrica opposta rispetto alla materia luminosa.
Ma Richard Feynman, fisico statunitense Premio Nobel nel lontano 1965, in un suo celeberrimo lavoro volto a schematizzare il comportamento delle particelle subatomiche attraverso la teorizzazione dei Diagrammi di Feynman, dimostrò che nel preciso istante in cui un flusso di materia positronica incontra materia elettronica, gli elettroni di quest’ultima, stravolgendo il loro naturale “spin di rotazione“, misteriosamente si accordano ai positroni ed iniziano a viaggiare a ritroso nel tempo !
Il Premio Nobel per la Fisica Richard Feynman (1918-1988).
Quindi occorre abbandonare l’idea che dall’incontro tra materia e antimateria ne sarebbe risultata solo una colossale esplosione denominata processo di annichilazione. Piuttosto bisogna accettare l’idea che sia possibile invertire il flusso temporale e viaggiare a ritroso nel tempo. Quest’assunto non è affatto nuovo, poiché è il caposaldo dell’interpretazione transazionale della fisica quantistica (annunciata nel 1986) di John Cramer, fisico della Washington State University, che si basa sul concetto di ordine sintropico divergente dal futuro.
Un campo di coscienza ed energia
Facciamo un passo indietro, per ultimare il posizionamento di tutti i tasselli del domino che ci permetteranno interessanti riflessioni di carattere spirituale e filosofico, intendendo l’aggettivo spirituale nella sua classica accezione, “ciò che è proprio dello Spirito”, intendendo quindi lo Spirito come un agente creativo.
Il matematico Luigi Fantappié (1901-1956).
Nel 1941 un matematico italiano, Luigi Fantappiè, coniò il termine sintropia, il cui significato è tendenza alla convergenza. Fantappiè partì da studi sulla relatività ristretta e sull’equazione di Schrödinger, che volevano giustificare le osservazioni empiriche negli esperimenti sulla doppia fenditura, nei quali l’elettrone si comportava in accordo all’idea dei soggetti sperimentatori.
L’equazione di Schrödinger era relazionata all’interpretazione di Copenaghen della quantistica, in base alla quale l’uomo poteva vantare poteri quasi divini sulla natura, semplicemente osservando e trasformando l’oggetto della sua attenzione.
Fantappiè invece smentisce tale possibilità, che peraltro non trova riscontro alcuno a livello macrocosmico, ed introduce un concetto rivoluzionario: l’esistenza di un ordine implicito codificato in un campo di coscienza ed energia, che dal futuro accorda ogni aspetto del creato ad una volontà di massimizzazione delle forme di vita, volta al trionfo della biodiversità.
In altre parole il nostro Fantappiè, seguito da David Bohm e da una pletora di fisici che sposarono i suoi assunti, dimostrò l’evidenza di un ordine implicato superiore, ove tutti i potenziali quantici esprimibili sono contenuti. Il processo di osservazione a questo punto non crea realtà, bensì seleziona tra infinite possibilità codificate in linee temporali future ciò che si vuole collassare nel presente, manifestandolo in questo mondo.
La teoria transazionale della fisica quantistica prova inconfutabilmente che le onde quantiche possono viaggiare a ritroso nel tempo.
Se interpoliamo questi assunti con le tesi di noti biologi molecolari quali Rupert Sheldrake, oppure genetisti del calibro di Glen Rein, che affermano l’esistenza di un campo informato di coscienza che accorda il comportamento di tutto ciò con il quale è in risonanza, allora possiamo serenamente accogliere l’idea che questo campo informazionale intelligente contiene informazione vibrante nel futuro che condiziona la realtà espressa nel presente. E forse l’antimateria è proprio il mezzo usato da questo campo per trasmettere alla materia finalità e compiti, tra infinite variabili esprimibili. Come se la materia oscura fosse la bacchetta del direttore di orchestra che sincronizza i musici per la realizzazione di una melodia il cui fine è massimizzare l’espressione della vita.
vedi questo link: ……che e’ importante sulle scoperte russe sul DNA programmabile con il linguaggio ! + DNA antenna + DNA
Entrare in risonanza con la sapienza iniziatica
Tale prospettiva ridimensiona nettamente il nostro ego, che invece risultava forse eccessivamente esaltato dall’interpretazione di Copenaghen, e ci mette nella posizione di ascoltarci seriamente, in un’introspezione volta a conoscere come possiamo sintonizzarci con quest’ordine implicito dal sapore divino. Tanto più che coloro che si sono permessi l’accordatura alla sintropia, ravvisano l’azione di una sorta di forza sottile, che silenziosamente muove i tasselli e combina ogni sincronicità affinché vengano realizzati gli aneliti più profondi, i desideri animici che raramente riusciamo a manifestare.
Allora forse dovremmo entrare in piena risonanza morfica (parafrasando Sheldrake) con il campo informazionale colmo di intuizioni da un futuro nel quale abbiamo espresso pienamente ogni volontà animica, sperimentando una felicità illimitata.
Ma come fare ? La chiave è nella sapienza iniziatica di alchimia trasformativa, piuttosto che nella visione olistica della tradizione orientale, che alcuni fisici come David Bohm hanno avuto a cuore di approfondire, per trarre il massimo vantaggio dalle antiche conoscenze portate alla ribalta dalla fisica quantistica.
Al fine di entrare in risonanza con un campo di coscienza impersonale e collettivo dobbiamo sentire di essere come lui, per sintonizzarci sulla sua stessa lunghezza d’onda. Essere come questo campo significa lasciare andare l’inutile identificazione con la personalità, somma del nostro passato e del nostro carattere ed attitudini nel presente, senza temere la perdita dell’individualità, che è invece memoria della splendida peculiarità animica di ognuno di noi.
La memoria del nostro passato è codificata nella materia elettronica che tutti conosciamo. Tale materia è il rallentamento frequenziale di una luce informata con il nostro karma collettivo, affinché in questo gioco si possa sperimentare l’illusione della solidità.
L’antimateria invece rappresenta il rallentamento e la condensazione in forme manifeste di un’informazione proveniente dal futuro, ove il karma non esiste ed in suo luogo sono presenti intuizioni potenti, finalizzate alla nostra più autentica felicità.
Dobbiamo quindi accettare di affrancarci dalla personalità per riposare nella certezza che la nostra anima immortale potrà avere ogni strumento per spiccare il volo, trovando il giusto equilibrio di attenzione tra materia ed antimateria. Siamo stati troppo a lungo vincolati all’osservazione di ciò che era espresso, perdendo la poesia della sintropia trasmessa dall’antimateria.
Osservando coscientemente i nostri potenziali quantici esprimibili, nella certezza animica di non voler più indossare fittizie maschere personali, possiamo essere Uno con il campo informazionale ed integrare tutta l’antimateria di cui l’anima necessita per la piena realizzazione di sé !
By Emiliano Soldani -Tratto da: karmanews.it
Parlare con le proprie cellule ed i propri atomi:
https://www.dionidream.com/guarire-parlando-alle-cellule-del-corpo/?utm_source=browser&utm_medium=push_notification&utm_campaign=PushCrew_notification_1486461751&pushcrew_powered
Ma se a questi colloqui (giusti ed utili) non seguono le tecniche adatte per depurarle e nutrirle nel modo adatto, esse si incaricheranno, a costo di morire per voi, di crearvi assieme ai batteri autoctoni (che muteranno forma e funzione), virus (proteine inerti complesse di lipidi a DNA/Rna), macrofagi, globuli bianchi (leucociti), melanina, ecc., i sintomi necessari affinché vi ammaliate e soffriate, affinché capiate e ricerchiate la via della guarigione o della sofferenza e morte prematura, magari anche vaccinadovi ….a voi la scelta !
vedi: Uomo PsicoBioElettronico
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
MATERIA e SPIRITO nei sistemi biologici – By Sergio Stagnaro – 19 Nov. 2005
All’inizio, forse, l’energia si è trasformata in materia.
Tuttavia, prima dell’energia era l’Informazione, o swjia, come l’intendevano le tribù aramaiche e il popolo ebreo-giudaico prima dell’età greca-aurorale, manifestatasi nella Creazione e, successivamente, nella sua continua evoluzione.
Pertanto, tutto il creato, inclusi i sistemi biologici, deve conservare evidenti segni della sua duplice natura, materiale e spirituale, che la ricerca scientifica evidenzia.
Nel campo medico, originale, vasto ed affascinante, reso possibile dalla Semeiotica Biofisica, ancora ben lontana dall’avere raggiunto i limiti del suo dominio, la Microangiologia Clinica svolge un ruolo di primo piano, dal punto di vista sia teorico sia operativo, per i risultati conseguiti al letto del malato, in modo singolare, elegante ed affidabile, confrontati in una lunga esperienza clinica con quelli delle semeiotiche sofisticate
Per ulteriori informazioni:
http://www.semeioticabiofisica.it/microangiologia
Infatti, dopo oltre quarantanove anni di ricerca e di pratica applicazione di questa semeiotica medica, siamo sempre più d’accordo con quanti affermano che una teoria deve possedere valenze molteplici di efficacia e di bellezza per pretendere di raggiungere la verità scientifica.
Fino all’inizio del terzo millennio, lo studio della microangiologia era riservato purtroppo a pochi addetti ai lavori, che potevano disporre di adeguata strumentalità sofisticata, mentre con l’aiuto della Semeiotica Biofisica sicuramente diventerà patrimonio culturale di qualsiasi medico dotato di apertura mentale, che al letto del malato raccoglierà rapidamente numerosi, originali ed attendibili dati, ottenendo eccellenti informazioni anche sul piano biologico-molecolare, con positiva ripercussione sulla diagnosi, diagnosi-differenziale, ricerca clinica e monitoraggio terapeutico.
La Microangiologia Clinica rappresenta lo studio clinico del caos deterministico della vasomotility (= sfigmicità delle piccole arterie ed arteriole, secondo Hammersen ) e della vasomotion (= motilità dei capillari e delle venule post-capillari, “secondaria” alla precedente attività microvasale) di tutti i sistemi biologici, com’è riferito in precedenti articoli nel sito (“Scienza”).
Questa nuova disciplina della Medicina è fondata esclusivamente sulla valutazione “clinica”, che utilizza cioè il semplice fonendoscopio, dei movimenti autonomi ed autoctoni, attivi (paramicrocircolo, secondo l’indimenticabile Maestro Franco Pratesi) o passivi (microcircolo, secondo lo stesso Autore), di tutte le singole strutture delle unità microvascolotessutali, tra cui le anastomosi arteriolo-venulari (AVA), tipo I e II, gruppo A e B, secondo Bucciante, funzionalmente intese, di qualsiasi apparato, ghiandola e tessuto.
In condizioni fisiologiche di base, l’attività motoria del sistema microvascolotessutale presenta il più alto grado di caos deterministico, mostrando, quindi, la più intensa dimensione frattalica o dimensionalità, che ne rappresenta la misura. Il calcolo del valore di questo parametro, essenziale nella Microangilogia clinica, può essere realizzato in modo estremamente facile e pratico, sebbene meno elegante e raffinato di quello fondato sulla diretta osservazione delle oscillazioni microvasali.
In realtà, la valutazione del tempo di scomparsa del riflesso (= dilatazione) ciecale e/o gastrico aspecifico informa sulla dimensione frattalica: in pratica, si quantifica in sec. il valore del tempo di latenza differenziale (tld) del riflesso, cioè la durata della sua scomparsa prima del successivo riflesso ciecale e/o gastrico aspecifico; questo valore, espresso in sec., corrisponde esattamente al tempo necessario di attuazione della Riserva Funzionale Microcircolatoria locale, espressione delle condizioni anatomo-funzionali delle relative unità microvascolo-tessutali e corrispondente esattamente alla dimensione frattalica: NN > 3 sec. < 4 sec., e, precisamente, 3,81
Quando un sistema biologico – per esempio, il cuore nel lento instaurarsi della Cardiopatia Ischemica, a causa di fattori patologici di differente natura – lentamente evolve verso una condizione patologica, funzionale e/o strutturale, anche se funzione e struttura si devono considerare come i due poli di una stessa equazione, secondo Leuckart (Curri S. B., Rapporti tra vasomotilità, periangio, sostanza fondamentale del connettivo e linfatici.
Minerva Angiol. 17 (Suppl. 2 al N. 2), 181, 9, 1986), compaiono caratteristiche modificazioni del caos deterministico della vasomotility e vasomotion locali (nell’esempio citato, i microvasi coronarici) e, a livello macroscopico, delle fluttuazioni volumetriche dell’organo, ghiandola e tessuto, sede della malattia: il cuore “sano”, indipendentemente dai movimenti sisto-diastolici rapidissimi, mostra sei oscillazioni/minuto del suo volume, il cui comportamento è caotico-deterministico.
Infatti, queste fisiologiche fluttuazioni o traiettorie risultano significativamente modificate sia a livello microscopico sia macroscopico, con conseguente e progressiva diminuzione della loro dimensione frattalica, o misura della complessità delle suddette dinamiche, che dal valore di 3,81, nel “sano”, scende a valori varianti intorno a 2,57, come nel caso del pancreas endocrino nella sindrome metabolica, classica e “variante”, quest’ultima descritta da chi scrive, evolvente verso il diabete mellito (Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Sindrome di Reaven, classica e variante, in evoluzione diabetica. Il ruolo della Carnitina nella prevenzione del diabete mellito. Il Cuore. 6, 617 [MEDLINE] 1993).
A questo punto, appare interessante che il rapporto tra la dimensionalità fisiologica e la dimensione frattalica nel nostro esempio, cioè nel corso della lenta evoluzione del pancreas endocrino (isole di Langherans) verso il diabete mellito, o altra malattia naturalmente, è un valore oscillante intorno a 0,681, inverso della sezione aurea, f.
Si tratta di numeri magici, riconosciuti con l’indagine microangiologica clinica, meritevoli di una particolare attenzione perchè evidenziano la duplice natura, materiale e spirituale, dei sistemi biologici.
Come ormai sostenuto anche da altri autori, la “struttura” biologica, fisiologica e patologica, mostra la sua natura caotica (Rambihar V.S. A chaos theory for health care The Medical Post. Vol. 36, April 25, 2000) e lo studio del “singolo” paziente non deve essere condotto soltanto secondo i concetti validi per il “gruppo” di individui, la popolazione, i “grandi numeri”, secondo i principi della Medicina Basata sull’Evidenza (EBM), ma anche sulla EBM basata sul Caos (Rambihar V.S. A New Chaos Based Medicine Beyond 2000., Vashna, Toronto, 2000) e, pertanto, sulla Single Patient Based Medicine o SPBM, illustrata nei volumi “Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Le Costituzioni Semeiotico-Biofisiche.Strumento clinico fondamentale per la prevenzione primaria e la definizione della Single Patient Based Medicine.
Travel Factory, Roma, 2004. http://www.travelfactory.it/ e Stagnaro S., Stagnaro-Neri M., Single Patient Based Medicine.
La Medicina Basata sul Singolo Paziente: Nuove Indicazioni della Melatonina. Travel Factory, Roma, 2005. http://www.travelfactory.it/, raccomandata dalle Network of Competent Authorities Health Europe: website http://www.epha.org
Appare ormai chiaro che per la migliore comprensione delle condizioni fisiologiche e patologiche di un individuo è necessario procedere con un metodo fondato sulla sensibilità alle condizioni iniziali, sull’interazione, sulla varibilità, sull’iterazione, sulla complessità, cioè sulla filosofia della SPBM, proprietà che esulano dai compiti dell’EBM, con cui la SPBM deve interagire per completarsi.
In questo articolo, scritto nel modo più semplice possibile, utilizzando nella formulazione del testo codici facilmente decodificabili anche da parte dei non addetti ai lavori, e finalizzati ad un sicuro apprendimento dei concetti generali, appare chiaro che nel sistema biologico microvascolare, variabile per struttura da tessuto a tessuto, è sempre presente la traccia della spiritualità dentro la materia, quasi una cifra o tessere che rinvia ad una realtà oltre la fusis. Questo vale anche per quanto riguarda il parenchima, sebbene la sua valutazione sia indiretta.
Infatti, in condizioni sia fisiologiche sia patologiche, l’attività funzionale della componente parenchimale di un sistema biologico è strettamente correlata con il modo di essere e di comportarsi del relativo microcircolo, secondo il concetto tischendorfiano di Angiobiotopie, il cui ruolo è fondamentale nella Microangiologia Clinica, coniato da chi scrive per completare il concetto tischendorfiano di Angiobiopatia.
Per approfondire l’argomento si rinvia il lettore al sito http://www.semeioticabiofisica.it ed alle numerose pubblicazioni in “Bibliografia”.
Di seguito, sulla base di un esempio singolare, sarà riferito brevemente il percorso che ha permesso di scoprire uno dei tanti numeri magici incontrati, per la prima volta clinicamente, nel corpo umano, a dimostrazione della ineffabile presenza di una Causa che crea, ma provvede anche alla evoluzione ed alla conservazione del creato.
In un sistema dinamico non-lineare, aperto, dissipativo, possono verificarsi raddoppiamenti dei periodi quando è modificato il rifornimento di energia al sistema stesso, vale a dire, variando le forze applicate al sistema.
Nel caso delle cellule muscolari lisce microvasali, alla base della vasomozione, correlate con cicliche variazioni della concentrazione di elettroliti, ATP, ADP, AMP, Creatin-fosfato, pH, etc., si possono osservare contrazioni cellulari (= oscillazioni dei riflessi ureterali) con periodi oscillanti tra 9 e 12 sec. ed intensità – convenzionale – tra 0,5 e 1,5 cm., in condizioni fisiologiche; le fluttuazioni massime, highest spikes, HS, sempre presenti, sono precedute da fluttuazioni con massimo periodo (12 sec.).
Questi raddoppiamenti dei periodi sono regolati rigidamente dal rapporto
Rn – Rn-1 / Rn+1 – Rn = 4,66920… numero di M. Feigenbaum.
Rn rappresenta lo stato iniziale del sistema dinamico.
A questo punto, appare interessante il fatto che, se si moltiplicano le fD da 1,9 a < 3 (= sistema biologico in lenta evoluzione patologica, ma ancora reversibile sotto opportuna terapia) per il numero di Feigenbaum si ottiene:
fD 1,93 x 4,67 = 9
fD 2 x 4,67 = 9,4
fD 2,56 x 4,67 = 11,9
valori che corrispondono ai periodi delle oscillazioni microvasali in condizioni fisiologiche di riposo.
Analogamente, fatto di grande rilievo, se si dividono questi periodi di 9 – 12 sec. per la fD della lenta evoluzione patologica (1,9 a < 3), si avrà:
9 / 1,95 = 4,61538…
11 / 2,36 = 4,661016…
12 / 2,57 = 4,66926…
numeri oscillanti intorno a 4,66920… o numero di Feigenbaum.
Da quanto sopra riferito ne consegue che, moltiplicando il numero di Feigenbaum per le fD comprese tra 1,9 e < 3, vengono alla luce i periodi, compresi tra 9 e 12, delle fluttuazioni proprie della vasomotility e della vasomotion fisiologiche, espressione di una ineffabile armonia sottostante.
A questo punto, osserviamo la dinamica di Verhuls
Xn+1 = Xn l ( X – 1 ) 1)
dove l = fD, mostra che la trasformazione verso il caos ed il raddoppiamento dei periodi si verificano in punti ben precisi, disposti con ordine (Fig. 1).
Definiamo Rn il valore del parametro di crescita, in corrispondenza del quale si presenta la ennesima biforcazione (vedi foto): raddoppiamento, quadruplicazione…..caos.
La lunghezza di due eventi consecutivi di biforcazione è pari a
Sn = Rn – Rn-1 / Rn+1 – Rn 2)
se, per esempio,
Sn = 2,5 – 2,3 / 2,57 – 2,5 = 0,2 / 0,07 = 2,857 3)
Vale la curiosità di riferire una personale osservazione di alcuni anni or sono: nel racemo che porta i fiori del Clerodendron Trichotonum, una Verbanacea, abbiamo osservato lo stesso numero di Feigenbaum evidenziato nelle bi-, tri-forcazioni: 6,4 – 0,66 – 0,41666…
Infatti, in base alla 2), dalle misurazioni da noi fatte nei segmenti della nervatura di queste foglie, abbiamo ottenuto i seguenti rapporti:
1,8 – 5 / 1,4 – 1,8 = 3,2 / 0,5 = 6,4
1,4 – 1,8 / 0,8 – 1,4 = 0,5 / 0,6 = 0,66
0,55 – 0,8 / 0,02 – 0,55 = 0,25 / 0,53 = 0,471698…..
Se portiamo avanti il processo sopra descritto, il rapporto Sn si avvicina sempre più ad un numero irrazionale, fisso: 4,66920166…, che è il numero di Feigenbaum, in realtà scoperto da Grossmann. un numero decimale illimitato, non periodico, costante universale, presente nelle transizioni che ricorrono in natura ed anche, quindi, nei sistemi biologici, come da noi dimostrato clinicamente con l’aiuto della Semeiotica Biofisica.
Nella Microangiologia Clinica, come abbiamo illustrato nel capitolo precedente, accade che, se la fD è 1, la trasformazione di Fourier è del tipo “a colonna vicina”, o tipo IV; quando la fD è 1,3, la trasformazione è del tipo “a colonna lontana”, o tipo III, mentre la fD compresa tra 2,21 e 2,52 corrisponde alla trasformazione del tipo II,”a tetto”.
Pertanto, in base alla 2) facilmente si ottiene un risultato interessante:
1,3 – 1 / 2,21 – 1,3 = 0,3 / 0,18 = 1,666… 4)
dove il numero frattale 1,666… si avvicina alla sezione aurea, f,
come abbiamo già messo in evidenza nel rapporto esistente tra fD fisiologica (fD fis.) ed fD della lenta evoluzione verso la patologia, per esempio, diabetica (fD l.ev.):
fD fis. / fD l.ev. = 3,81 / 2,36 = 1,614 5)
Nel passaggio da oscillazioni “ordinate”, espressione di malattia sottostante, con periodo fisso, monotono, di 10 sec. a quelle fisiologiche, caratterizzate da un periodo oscillante tra 9 e 11 sec., con una fD di 2,36 – sistema biologico in lenta evoluzione patologica, al momento senza fenomenologia clinica – si osserva un tipico rapporto dividendo il massimo periodo (11 sec.) per la fD (2,36)
11 / 2,36 = 4,661016… 6)
per cui, all’inizio della prima biforcazione incontriamo il numero di Feigenbaum, come ad esempio passando dalle trasformazioni “a colonna vicina” o “a colonna lontana” alla trasformazione “a tetto”.
Quando, poi, la fD sale, spontaneamente o sotto opportuna terapia, da 2,36 a 2,57 e l’attrattore diventa un “attrattore strano”, con l’aumento del caos deterministico, il periodo si allunga (9 – 12 sec.) ed allora il rapporto
12 / 2,57 = 4,6692607…
con un chiaro movimento “ondulatorio” e non-lineare, si avvicina ulteriormente al numero “mitico” di Feigenbaum, 4,66920166…, superandolo prima di identificarsi momentanemente con esso.
Per riassumere, nello studio accurato dei sistemi biologici, incontriamo un ordine superiore, ennesima espressione della coerenza interna ed esterna della teoria semeiotico-biofisica, e cifre che sottolineano la duplice natura del creato, materiale e spirituale.
Infatti, a sostegno di quanto precede, il test delle Resistenze Periferiche Arteriose (RAP) e quello della Compliance arteriosa (ibidem) evidenziano la biforcazione della dinamica non-lineare dei sistemi biologici. In modo analogo a quanto accade nei sistemi chimici e fisici, i sistemi biologici dinamici, dissipativi, lontani dal punto di equilibrio, oscillano secondo traiettorie, solo apparentemente caotiche, ma in realtà attratte da differenti “attrattori”, all’interno dei quali – sotto-spazi dello spazio delle fasi – esse si muovono senza uscirne nè cadervi dentro (V. i precedenti articoli nel sito). Questo fenomeno, ben noto nel modo chimico e fisico, con l’aiuto della Semeiotica Biofisica è stato messo in evidenza per la prima volta bed-side con il semplice uso del fonendoscopio, durante il test delle RAP e della compliance arteriosa, come dimostra la seguente evidenza sperimentale.
In un soggetto sano, supino e psicofisicamente rilassato, la pressione digitale intensa, applicata sopra l’arteria brachiale in modo da occludere il vaso con conseguente scomparsa del polso radiale, provoca immediatamente a valle, a livello del microcircolatorio distale, diminuzione della fD, trasformazione di Fourier del tipo III, “a colonna lontana”, attivazione associata di tipo I.
Dopo un tl variabile (tl X), però, la fD scende a 1, dimensione topologica, la trasformazione di Fourier diventa di tipo IV, “a colonna vicina” e l’attrattore è “a punto fisso”, a causa della critica riduzione del rifornimento di materia-energia-informazione.
In altre parole, il mancato rifornimento energetico alla periferia provoca inizialmente una reazione di difesa, con pronta e massima attivazione della riserva funzionale microcircolatria, ovviamente senza risultato in questa condizione sperimentale, che esita inesorabilmente nell’equilibrio caratteristico dei sistemi termodinamicamente isolati: le oscillazioni del pendolo, quando manca la somministrazione di energia dinamica, a poco a poco si riducono d’intensità ed il pendolo si ferma.
Tuttavia, a questo punto, è sufficiente ridurre leggermente la pressione digitale sopra l’arteria omerale che, con l’immissione di sangue nel sistema biologico, compare un lieve polso radiale e le fluttuazioni microcircolatorie, per esempio nel polpastrello, sono attratte da due attrattori: attrattore “a ciclo limite”.
Infatti, “a valle” il sistema biologico da termodinamicamente isolato ridiventa un sistema aperto, dissipativo, che si allontana subito dall’equilibrio.
Pr. occlusiva sull’arteria…..(tl X)……..> fD 1 ; Pr. non-occlusiva……(tl Y)….. > fD 2,54
Infine, interrotta completamente la presione sopra il vaso arterioso, a seguito della cosiddetta fisiologica iperemia reattiva post-ischemica, le intense oscillazioni, il cui monotono periodo è caratterizzato dal tipo “a colonna lontana”, tipo III, ritornano ad essere quelle caratteristiche del tipo I, “a sella”, cioè fisiologiche, caratterizzate dall’attrattore strano.
Detto altrimenti, in caso di equilibrio, i sistemi biologici sono lineari; quando, invece, in essi viene introdotta sufficiente energia e, quindi, sono opportunamente stimolati, mostrano il caratteristico comportamento non-lineare proprio dei sistemi dinamici lontani dall’equilibrio.
Per attuare i caratteristici meccanismi dissipativi, alla base del caos deterministico, fondamentali per la loro conservazione, sopravvivenza e creatività, i sistemi biologici necessitano ininterrottamente di un variabile rifornimento di energia, trasformata poi in materia, secondo precise informazioni partecipate da Chi è Informazione assoluta ed assoluta swjia.
Tratto dal I Vol. di “Semeiotica Biofisica. Microangiologia Clinica”, in avanzata preparazione.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
ESPERIMENTO di LORY e CRISI DEI FONDAMENTI della MEDICINA OCCIDENTALE
17 Febbraio 2008 – Inizio della Crisi del tradizionale Pensiero Medico.
Esattamente nell’autunno del 1955, nella Clinica Medica di Genova allora diretta dal mio Maestro, il Prof. Lorenzo Antognetti, ho iniziato originali ricerche cliniche nel campo della Semeiotica Fisica, che tuttora continuano e dalle quali, nel novembre del 2008, è nata la Semeiotica Biofisica Quantistica, grazie a conoscenze scientifiche essenziali fornitemi dall’amico prezioso Paolo Manzelli [**], al quale si deve la definizione della nuova disciplina semeiotico-biofisica.
In realtà, sulla base di numerose osservazioni e dei dati di alcuni esperimenti condotti recentemente, riferiti da famose riviste mediche straniere – Bibliografia la trovare in www.semeioticabiofisica.it – alla maniera di Zaratustra, bisognerebbe proclamare a gran voce, per essere uditi anche dai ciechi-sordi-muti Maestri del Pensiero Medico, che l’Era dei Lumi Spenti caratteristica di questo Medio Evo della Medicina, sta fortunatamente per finire (vedi miei articoli critici su Il Pungolo.com, in Scienza).
Infatti, infiniti sono gli argomenti che rivelano la debolezza teorica della Medicina Occidentale, contrastante in modo paradossale – ma solo apparentemente ad una attenta riflessione – con i tanto celebrati “passi da gigante” compiuti da questa scienza negli ultimi decenni: un gigante dai piedi di argilla (ibidem).
L’Esperimento di Lory
L’esperimento di Lory è fondato sul fatto che “tutte” le componenti subatomiche e quindi atomiche e molecolari strutturate a formare una cellula e l’insieme cellulare o parenchima, sono correlate sia tra loro sia con “tutte” le altre di identica derivazione embriologica, in uno spazio quadridimensionale, volutamente ignorato dalla Medicina Tradizionale, come quello in cui sono appunto “Intrecciati” (entanglement) due elettroni osservati da Aspect nel suo celebre esperimento.
L’ effetto dell’ entanglement comporta che la informazione assume una dimensione “non-locale”. Infatti, i due elettroni staccati ed allontanati nello spazio (dis-entangled), si comportano in modo identico di fronte a qualsiasi misurazione o perturbazione apportata su uno soltanto di loro, come se fossero ancora a contatto, infatti essi mantengono la capacità di effettuare una azione di comunicazione simultanea a distanza. Pertanto, la spiegazione semplice di questo apparentemente strano comportamento – noto come Esperimento di Aspect – risiede nell’esistenza di una realtà “non-locale” accanto a quella più nota, la realtà locale, in cui viviamo, e da chi scrive dimostrata di decisiva importanza anche nell’attività di sistemi biologici.
Se pensiamo alla natura degli elementi sub-atomici, componenti del nostro stesso corpo, come insegna Schrödinger, fatti simultaneamente di particelle e di onde, comprendiamo che soltanto la prima è localizzabile, mentre la seconda sfugge a qualsiasi localizzazione. Ne consegue il “principio di indeterminazione”, infatti di un elettrone in movimento possiamo “separatamente” calcolare prima la posizione (P) e poi la velocità (V), mentre non risulta possibile misurare entrambe le variabili (P e V), contemporaneamente. Se però associamo a ciascuna particella dell’esperimento di Aspect, una onda e nel mentre le particelle si separano le due onde associate rimangono intrecciate allora tra le due particelle rimane attiva una comunicazione simultanea di informazione coerente. Se l’intreccio tra le onde associate a particelle “entangled”, risulta attivo in una dimensione universale, allora e possibile concepire che l’universo si auto-organizza attraverso l’ entanglement delle particelle, collegando le singole parti di questo ologramma cosmico che si evolve in comunicazione simultanea tra le sue parti .
L’esperimento di Lory, si può così riassumere, offrendone una esemplare descrizione operativa: la pressione digitale applicata sopra una parotide oppure una ghiandola salivare sottolinguale, di una sorella gemella “monovulare” (l’esperimento è stato eseguito la prima volta su due gemelle, ma ovviamente è valido indipendentemente dal sesso !) “simultaneamente” si osserva l’attivazione microcircolatoria tipo I, associato, del pancreas dell’altra sorella gemella, indipendentemente dalla distanza che le separa: metri o chilometri (vedi gli articoli citati: Stagnaro S. e Manzelli P.).
E’ noto che una volta il pancreas era definito e conosciuto come la ghiandola salivare intestinale. Uno dei miei esperimenti è stato condotto con successo su due gemelle, di cui l’una era a Pavia e l’altra a Riva Trigoso !
La “simultaneità” appartiene alla realtà “non locale”, che presenta una matrice Spazio/Tempo a 4 Dimensioni, ma con coordinate 2 D S + 2 DT, cioè bidimensionali nello spazio e nel tempo, come insegna Paolo Manzelli.
A questo punto, appare oltremodo interessante l’analogia dell’esperimento “macroscopico-biologico” di Lory con quello “microscopico-subatomico” di Aspect.
E’ evidente che la Medicina Ufficiale, teoricamente debole, ma dai risultati pratici apparentemente epocali, compie passi da gigante, dai piedi però d’argilla (ibidem), incapace di offrire soddisfacenti spiegazioni a questi FATTI, a causa dell’inesistenza di collegamenti nervosi tra le strutture sopra citate, che potrebbero giustificare al massimo la trasmissione di informazione a partire dai tessuti stimolati. La Medicina ufficiale ed in realtà, è impotente nell’offrire verosimili spiegazioni all’esperimento, da me compiuto per la prima volta, ed a numerosi altri segni della Semeiotica Biofisica Quantistica. I casi sopra descritti, infatti, non sono spiegati con la “trasmissione” di informazione, che richiede Tempo e dispendio energetico.
Il termine “simultaneità” dell’informazione, concetto ignorato dalla Medicina tradizionale, tanto orgogliosa di trionfi facilmente criticabili, quanto inadeguata, si riferisce ad una concezione della matrice spazio/tempo estranea ai Medici di questa Era dei Lumi Spenti, Medio Evo della Medicina (vedi i miei articoli nel Pungolo.com, in Scienza).
Un solo esempio a sostegno della mie affermazioni: il trapianto di cuore in un malato di cinquant’anni, diventato lentamente cardiopatico perché colpito da reale rischio coronario dalla NASCITA, non diagnosticato a causa del fatto che nessun medico e cardiologo italiano conosce (meglio dire, vuole conoscere) il congenito rimodellamento microcircolatorio coronarico, caratterizzato dai Dispositivi Endoartericolari di Blocco, tipo I, sottotipo b)- aspecifici, da me scoperti: vedi Bibliografia nel mio sito citato sopra, 156. Stagnaro Sergio. Role of Coronary Endoarterial Blocking Devices in Myocardial Preconditioning – c007i. Lecture, V Virtual International Congress of Cardiology.)
Ricordo che l’esperimento di Lory può essere attuato secondo molte varianti, il cui meccanismo fisio-patologico di base però è identico. Per esempio, i medici conoscono – meglio dire, dovrebbero conoscere – la cosiddetta vasodilatazione flusso-mediata, ovviamente nel sano, cioè la dilatazione di una arteria causata dall’aumento del flusso ematico all’interno del vaso, indipendentemente dalla causa dell’incremento dello shear-stress, provocante la fisiologica liberazione di NO radicalico da parte dei locali endoteli.
In realtà, i meccanismi di questi affascinanti eventi biologici sono molto più complessi e conosciuti a pochi medici. Infatti, non si tratta affatto soltanto di “vasodilatazione” ma di intensificazione delle fluttuazioni vaso-parietali e, soprattutto, di attivazione microcircolatoria tipo I, associato, che i medici non conoscono ancora.
Se in una gemella, o gemello, monovulare improvvisamente è aumentato il flusso ematico in una arteria brachiale mediante la riduzione rapida della pressione di un bracciale da sfigmomanometro, opportunamente collocato e precedentemente gonfiato al massimo, anche nell’altra gemella, o gemello, “simultaneamente” e temporaneamente raddoppia l’ossigenazione dei tessuti distali (ad es., nei polpastrelli digitali), indipendentemente dalla distanza, ancorché chilometrica tra gli esaminandi.
A questo punto io chiedo ai Maestri del Pensiero Medico (disposto, come sempre a confrontarmi con loro in pubblico, alle mie condizioni, naturalmente !) come spiegano i meccanismi fisio-patologici alla base dell’Esperimento di Lory mediante le conoscenza di Fisiologia, Biologia, Fisiopatologia della Medicina Occidentale, fondata sulla sola fisica classica, il meccanicismo deterministico cartesiano, al servizio del Potere costituitosi durante l’ era della produzione industriale.
Ancora una volta estremamente chiaro ed illuminante è il pensiero di P. Manzelli (Comunicazione personale): “Il determinismo meccanicista, è stato funzionale in epoca industriale nel definire un valore oggettivo alla produzione di beni tangibili.
La probabilità quantistica ha avuto la funzione di svincolare la tradizione deterministica in favore del cambiamento di valore economico tra la produzione di oggetti e l’ampliamento del mercato consumistico, la dove nella fase economica post-industriale, il valore economico dei beni tangibili viene determinato dall’uso reclamistico della conoscenza umanistica (psicologia, gestalt-pshycologie, sociologia, marketing.).
La fase storica attuale risiede nel più completo rovesciamento del potere dal produttore al consumatore, e ciò implica la necessità di dare sviluppo strategico ad una elevata capacità cosciente dei giovani laureati e diplomati, in ragione dello sviluppo futuro della economia del sapere determinata dal valore dei beni intangibili.
Purtroppo la capacità mentale degli attuali lavoratori della conoscenza, e’ ancora deprivata, proprio a causa della struttura specialistica delle professioni di lavoro, da una logica organica allo
sviluppo della futura società della conoscenza. In particolare la conseguente ignoranza del processo di sviluppo tecnologico/sociale, rende incapaci i lavoratori della conoscenza a far valere il valore di rielaborazione cognitiva in senso trans-disciplinare, così da saper e poter agire sul mutamento radicale del rapporto storicizzato tra conoscenza e potere.
La prova di questa incapacità risiede nel fatto che il potere della società post-industriale è riuscito a trasformare la flessibilizzazione del lavoro in precarizzazione dei lavoratori dell’intelletto”.
Oggigiorno siamo in cospetto ad una epoca di profondo cambiamento della produzione da meccanica a BIOLOGICA, nel passaggio epocale verso la società e la economia del sapere.
Di conseguenza è necessario riflettere attentamente sul riduzionismo della scienza, per superare le obsolete e riduttive concezioni meccanicistiche, e contemporaneamente liberare il pensiero umano verso una nuova comprensione della vita e della sua auto-organizazione cosmica.
By Dott. Sergio STAGNARO – Fondatore della Semeiotica Biofisica, Riva Trigoso (Genova)
www.semeioticabiofisica.it
[**]-Paolo MANZELLI – Coordinatore del Laboratorio di Ricerca Educativa c/o Dipartimento di Chimica –Università di Firenze – www.edscuola.it/LR
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Sintesi: Anima o Spirito ?
In sintesi: l’anima è ciò che anima, fa muovere il corpo fisico e quando il corpo muore non esiste più. Perché e una creazione del corpo fisico, praticamente è il movimento (lavoro) che esso produce.
Lo Spirito invece è immortale ed è un punto di osservazione dell’InFinito che si incarna per fare esperienza sulla Terra e perfezionare la sua personalità.
Lo Spirito quando di incarna nella sua Persona fisica umana, ha un suo Nome e Cognome che gli danno i suoi genitori dai quali discende, per poter essere identificato.
Alla morte/trapasso, del corpo fisico, lo Spirito esce con il suo corpo di plasma e si reca nelle dimensione adatta al suo livello di conoscenza, per accrescere la sua conoscenza verso la Legge dell’Amore e per poi ricominciare….e così all’infinito ..vedi: lo Spirito questo sconosciuto: .https://mednat.news/2023/10/05/26721/