PARASSITI – ANTIPARASSITI e TOSSINE CHIMICHE
(Terapia naturale per deparassitare l’organismo)
Sindrome della permeabilità intestinale ed autismo
Parassita
Il parassita è un organismo che non è in grado di sopravvivere in modo autonomo, ma ha bisogno di un altro organismo cui appoggiarsi per estrarre l’energia necessaria ai propri scopi. Il parassitismo è la forma di sostentamento utilizzata da queste forme di vita.
Tutti i parassiti generano infiammazione !
La Medicina Naturale insiste sul fatto che i parassiti giocano un ruolo fondamentale nelle cosiddette “malattie” croniche.
Ora vari studi confermano questo fatto.
L’articolo qui sotto, dimostra che “tra i vari agenti infettivi, i parassiti elminti sono considerati i maestri manipolatori del sistema immunitario dell’ospite, spesso inducendo una forma asintomatica di lunga durata d’infezione”.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1618732/
L’articolo cita il modo in cui i vermi parassiti sono in grado di stabilire e riprodursi in ospiti mammiferi, spegnendo la risposta immunitaria infiammatoria e inducendo una risposta tollerante agli antigeni del parassita.
È un grande errore pensare che i parassiti umani siano solo i vermi classici.
Esistono anche un’altra grande quantità di parassiti diversi che possono colonizzare e vivere in tutti i tessuti degli organi del corpo. e che comportano le conseguenze più variegate.
Ovviamente i vermi, in particolare i “gelminti” sono quelli più pericolosi, perché possono comportare anche la morte. Però va detto che sono molto difficili da trovare e quindi da distruggere, se non si fanno le giuste indagini/analisi e le tecniche opportune di deparassitaggio..
Oltre a loro esistono tuttavia migliaia di altri parassiti che possono vivere nel vostro stomaco, fegato, polmoni, cervello, sangue, e praticamente tutti, possono anche uccidere. Una parte di loro inizia ad agire subito in maniera aggressiva e possono distruggere piano piano l’organismo, perché agiscono in maniera silenziosa, finché non sarà troppo tardi. L’organismo non sopporta più l’infiammazione e l’ospitante muore.
Video di uno scienziato indiano: TUTTO QUELLO che STANNO NASCONDENDO sul CORONAVIRUS e Virus in genere…
I batteri di Lyme si nasconde all’interno di vermi parassiti, causando importanti problemi cerebrali cronici
La recente scoperta è stata confermata da sonde di DNA Molecular Beacon allo stato dell’arte
Washington, DC – WEBWIRE – Thursday, May 19, 2016
L’esame di tessuti cerebrali autopsied da pazienti che sono morti di gravi condizioni neurologiche, ha rivelato che molte infezioni da zecche, come la malattia di Lyme, non sono diagnosticate e non sono state trattate.
Board-certified patologo, Alan B. MacDonald, MD, dice che la sua ricerca mostra “le infezioni da zecche non sono facilmente rilevabili con test di routine, né sono facilmente curabili con brevi cicli di antibiotici”.
MacDonald presenterà le sue scoperte Giovedi sul Campidoglio, nel Rayburn House Office Building, in un forum per esplorare le sfide scientifiche, economiche e politiche poste dall’epidemia di malattia di Lyme e malattie associate trasmesse da zecche.
MacDonald trovato due patogeni Borrelia, tra cui B. burgdorferi l’agente della malattia di Lyme, prospera all’interno di vermi nematodi parassiti, uova di vermi o larve nel tessuto cerebrale di diciannove pazienti deceduti. Questi vermi microscopici sono endosimbionti, il che significa che i batteri Borrelia abitano all’interno dei vermi. Un morso di zecca fornisce il nematode nel corpo umano.
“Sia i vermi che i patogeni Borrelia possono causare danni cerebrali devastanti”, ha detto MacDonald.
“I test attuali, come ELISA e Western blot, non rilevano adeguatamente la presenza del batterio Borrelia”.
MacDonald dice che la sua scoperta mostra anche “mentre i pazienti sono erroneamente dichiarati liberi da Lyme e altre infezioni da zecche, in realtà, troppo spesso contraggono gravi malattie neurodegenerative che possono ucciderli”.
La The Rocky Mountain Multiple Sclerosis Center Tissue Bank ha fornito a MacDonald dieci campioni di pazienti deceduti con SM; tutti e dieci i campioni hanno mostrato prove di nematodi infetti da Borrelia. Vermi infetti sono stati trovati anche in cinque campioni di tessuto di pazienti che hanno ceduto al tumore cerebrale altamente maligno Glioblastoma multiforme, lo stesso cancro che ha preso la vita del senatore Edward Kennedy (D-MA). Ironia della sorte, nel 1993, il senatore Kennedy ha presieduto un’udienza del comitato per il lavoro e le risorse umane dal titolo: Lyme disease: A Diagnostic and Treatment Dilemma (Malattia di Lyme: Un dilemma diagnostico e di trattamento).
Infine, quattro campioni di pazienti che sono morti di demenza Lewy Body, la stessa malattia che ha afflitto il comico Robin Williams, ha mostrato anche la presenza di nematodi infetti.
Il lavoro di MacDonald’s apre nuovi orizzonti, basandosi su studi precedenti.
Nel 1984, Lyme pioniere Willy Burgdorfer, Ph.D. ha scritto di trovare i nematodi in budella di zecca.
Nel 2014, University of New Haven ricercatore Eva Sapi, Ph.D, ha esaminato le budella delle zecche raccolte nel Connecticut meridionale e ha trovato il 22% delle ninfe e il 30% delle zecche adulte Ixodes zecche trasportate nematodi nei loro sistemi.
MacDonald ha identificato i nematodi infetti usando una tecnica nota come FISH: Fluorescent In Situ Hybridization che prevede l’uso di sonde molecolari di DNA a radiofari. FISH identifica pezzi di materiale genetico di Borrelia che fluoresce al microscopio con una corrispondenza del 100% del DNA.
Il Dr. MacDonald, un collega dell’ Academy of American Pathologists, conduce le sue ricerche attraverso la Dr. Paul Duray Research Fellowship Endowment Inc.
La presentazione di MacDonald’s può essere consultata qui:
https://vimeo.com/166688480
Elementi essenziali della glicobiologia – 2a edizione.
By Richard Cummings e Salvatore Turco
Mostra dettagli – Contenuto
Versione cartacea presso la pressa da laboratorio Cold Spring Harbor
Molti protozoi parassiti e elminti sintetizzano insoliti glycan strutture e proteine glycan-binding (Gbps) che sono spesso antigenica e coinvolto nell’invasione host e parassitismo. Questo capitolo discute questi parassiti e il ruolo dei glicoconiugati nel processo della malattia. I parassiti dei protozoi hanno evoluto stili di vita unici: si muovono tra vettori di insetti e ospiti vertebrati, incontrando ambienti estremamente difficili progettati specificamente per tenere a bada gli invasori microbici. Le loro strategie di sopravvivenza spesso implicano la partecipazione di glicoconiugati che formano una barriera protettiva contro le forze nemiche.
La diversità del glicoconiugato le strutture e la gamma di funzioni che sono state attribuite ai glicoconiugati parassiti, dall’invasione delle cellule ospiti all’inganno del sistema immunitario dell’ospite, sono notevoli.
Continua QUI – vedi Zapper + Intestino
vedi: Intestino motore del corpo + Cosa è un Parassita + Cura dell’Aglio contro i parassiti + flora batterica intestinale + Cura per Diarrea + Vermi e Parassiti Intestinali
COMUNQUE
Un corpo sano immunitariamente non debilitato, è molto ma molto DIFFICILMENTE aggredibile dai parassiti esterni al corpo ! ….ma i Vaccinati NON lo sono, perché sono tutti immunodepressi !
Un intestino sano e con il pH digestivo adatto e non in disbiosi, NON permette lo sviluppo di parassiti endogeni od esogeni !
es: cimici dei letti o bed bugs
http://www.uky.edu/Ag/Entomology/entfacts/struct/ef636.htm e NON serve pulire il materasso con l’aspirapolvere o con gli insetticidi, occorre al massimo cambiare il materasso ! ed eliminare la fonte della produzione dei parassiti nella casa e/o nel luogo ove essi si riproducono.
vedi: https://calgary.com/home-bed-bug-guide.php
Un ingrediente proveniente dall’artemisia usato per secoli nel sud della Cina per combattere la malaria, è ritenuto per ora la migliore cura naturale per questa malattia, dopo che alcune ricerche hanno dimostrato che è in grado di rimuovere velocemente i parassiti.
Esempio:
Meningoencefalite causata da Toxocara Canis
La Dr. Clark era stata derisa e oggetto di attacchi continui per le sue ricerche sui parassiti e su come agiscono in relazione alle nostre malattie.
Oggi sono disponibili sempre più articoli riguardo agli studi fatti su questo argomento.
Il link sotto (in inglese) ne contiene alcuni riguardo alla toxocara canis (ascaride del cane) e spiega come é coinvolto nella meningo-encefalite e altri problemi cerebrali sia nei bambini che negli adulti.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed?cmd=Link&dbFrom=PubMed&from_uid=14628955
Utile in questi casi l’utilizzo dello Zapper
I Pidocchi sono i parassiti che vivono ed attecchiscono ai capelli /peli. Essi trovando un Terreno adatto si insediano apportando notevole disturbo ! essi infestano soprattutto i bambini delle scuole materne ed elementari specie durante i mesi freddi.
I pidocchi sono piccoli insetti grigio-biancastri, che parassitano il corpo umano, cibandosi del sangue. Di solito vivono abbarbicati sui capelli e pungendo il cuoio capelluto depositano un liquido che provoca prurito.
Si riproducono attraverso le uova che si chiamano lendini. La femmina del pidocchio vive 3 settimane e depone circa 300 uova.
Le lendini sono attaccate tenacemente al capello, specialmente all’altezza della nuca e sopra e dietro le orecchie.
I Pidocchi, si insediano sugli umani ed animali SOLO perché trovano un terreno adatto, alterato ed immunitariamente debole.
Cio’ avviene principalmente perché sono vaccinati, e sono anche figli di vaccinati, che hanno avuto problemi latenti trasmessi ai figli, ma anche se i vaccini sono responsabili per il 90 %, non solo l’unica causa dell’indebolimento immunitario o del terreno nutrizionale; vi sono mamme che hanno per esempio, le amalgami dentali in bocca e che quindi hanno intossicato con il mercurio i loro figli che è passato dalla placenta e/o con il latte materno nell’allattamento al seno; oppure per l’allattamento artificiale, vi sono problemi nutrizionali delle cute del bambino/a, la quale essendo “disordinata” emana certe sostanze che attirano i pidocchi e/o altri parassiti; oppure vi sono problemi genetici sul cromosoma 5 (il braccio corto) e/ 6, che soprassiede al sistema immunitario ed a altre funzioni.
Ciò può derivare da problemi, esistenti nei genitori, nonni, insomma avi, che si trasmettono per la via materna.
Bimbi: è allarme “super pidocchio” – 20 Set. 2012
La Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) ha nuovamente segnalato il riemergere della pediculosi che presenta un picco di diffusione proprio in questo periodo dell’anno e che colpisce soprattutto i bambini in età scolare, dai 3 agli 11 anni.
La professoressa Susanna Esposito, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione Policlinico di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) fornisce alcuni consigli: “Un trattamento scrupoloso risolve facilmente il problema, ma non garantisce infestazioni successive, poiché nessun prodotto ha effetto preventivo – spiega l’esperta – I trattamenti con insetticidi sono efficaci, ma l’uso ripetuto e prolungato può dare problemi, primo fra tutti, la loro aggressività sulla cute dei bambini e quindi sulla loro salute”.
Si nota inoltre una crescente resistenza degli insetti alle sostanze utilizzate, con la comparsa di quello che oggi si definisce il Superpidocchio: “Per arginare il problema della resistenza e non rovinare i capelli dei nostri bambini, si può usare il metodo della pettinatura a capelli umidi, senza trattamenti insetticidi”. È sufficiente lavare i capelli con lo shampoo normale, usando tanto balsamo. Quando il capello è ben bagnato occorre pettinare dalla radice con un pettine a denti fini, assicurandosi che i denti del pettine entrino tra i capelli alla radice ad ogni colpo. In questo modo, i pidocchi bagnati faticano a scappare e il balsamo rende i capelli molto scivolosi impedendo alla lendine di mantenere la presa e rendendo la rimozione con il pettine più facile. La procedura va ripetuta ogni tre o quattro giorni per tre settimane, così che ogni pidocchio nato dalle uova venga rimosso prima che possa riprodursi.
Da tenere sempre presente che i soggetti Vaccinati (specie i bambini) sono individui più a rischio anche per i parassiti, per le immunodepressioni e l’alterazione di pH, enzimi, flora batterica e molto altro, indotte dai vaccini.
Cura locale per i Pidocchi:
A) Prendere una bottiglia da 1,5 lt. e versargli dentro:
– mezzo litro d’acqua
– mezzo litro di aceto rosso
– 30 gocce di olio di Neem
– 30 gocce di olio essenziale di timo
– 30 gocce di olio essenziale di tea tree
– 30 gocce di olio essenziale di origano
– 30 gocce di olio essenziale di lavanda
– 30 gocce di olio essenziale di menta piperita
– foglie di rosmarino, alloro, salvia
– un cristallo tipo quarzo ialino in immersione.
- B) Agitare e lasciare riposare per 24 ore prima della prima applicazione.
C) Spruzzare ogni mattina la soluzione sulla testa del bambino.
Gli olii essenziali e l’olio di Neem si trovano o nelle erboristerie, nelle parafarmacie o nei negozi di alimentazione naturale. Lo stesso dicasi per il cristallo che si può reperire anche presso i negozi che vendono pietre dure minerali.
Fare dormire il soggetto, se lo fate alla sera, con un cuscino ricoperto da un lenzuolino in modo da raccogliere i pidocchi morti o moribondi in modo che no vadano a spasso…
Altra cura naturale per i Pidocchi
Fate bollire, a fuoco lento, due manciate di edera in 1,5 l d’acqua per 45 minuti. Lasciate raffreddare e lavate il capo con il decotto appena preparato, sciacquate con cura successivamente.
Preparate un impasto di farina e acqua, l’impasto deve essere acquoso. Una volta preparato l’impasto applicatelo sulla parte colpita dai pidocchi e lasciatelo per circa 45 minuti, sciacquate con cura –
Non pratico per i Bambini
Prendete gli oli essenziali alla lavanda 5 cl, menta 5cl e dell’alcol a 30° 20cl, miscelate con cura e frizionate con delicatezza – Attenzione se ci sono ferite sul capo, brucerà.
Prendete gli oli essenziali (in parti uguali da 5cl – un cucchiaino): Anice, Coriandolo, Lavanda e aggiungete 3 parti di olio d’oliva (15cl – tre cucchiaini). Miscelate con cura, frizionate delicatamente e lasciate riposare per 5/10 minuti, sciacquate bene.
Ottimo per i Bambini:
Bagnate i capelli del bambino con acqua tiepida e applicate del balsamo liquido. Prendete un pettinino (da usare per 1 solo bambino) a denti fitti, e passate con cura tutta la testa del bambino, ricordatevi di sciacquare il pettinino in un composto di aceto di vino (scaldato leggermente) e bicarbonato;
Finito di “raccogliere” i pidocchi, sciacquate la testa del bambino con acqua tiepida.
Ripetete il trattamento ogni due giorni per 10 giorni – se i pidocchi non dovessero andar via, rivolgetevi al farmacista di fiducia.
Per altre terapia antiparassiti vedi più sotto.
Poi vi sono i parassiti della pelle, che si contraggono per mezzo di punture di insetti, alle volte solo portatori di uova altri parassiti
– vedi Morgellons + Miasi ecc.
Oltre a questi altri parassiti che si introducono nei corpi umani attraverso le carni (pesce e carne terrestre) e che si insediano nei globuli rossi, nelle mucose intestinali ed alle volte anche in quelle di altri organi, che possono generare malattie che iniziano con forti febbri che non passano, ma che possono portare anche alla morte del soggetto portatore di quei parassiti, se questi non vengono eliminati.
Ovviamente i soggetti Vaccinati, sono più facilmente aggredibili da tutti i tipi di parassiti (anche quelli della Pelle) in quanto il loro pH dell’intestino e quindi quello della pelle, sono alterati, e non hanno gli antagonisti adatti (batteri autoctoni nei giusti rapporti) oltre ad avere anche e non solo il sistema immunitario leso irreparabilmente dai vaccini che hanno subito !
PARASSITI nei VACCINI
In passato, ho trovato libri che hanno ammesso che le uova dei parassiti sono state messe nei vaccini, quindi abbiamo acquisito fiale di vaccino e io e il mio marito biologo abbiamo aperto le fiale e sotto ingrandimento anzi abbiamo trovato non solo muffe, funghi, canne di Lyme e uova parassiti, ma anche sostanze che sembrava pelle ? DNA di altre persone o specie ?
Un sistema immunitario forte può eliminare facilmente le uova dei parassiti, ma una volta indebolito il corpo, le uova dei parassiti possono entrare, sviluppare e prosperare.
Ci sono stati studi sui bambini che hanno dato loro un sacco di uova parassiti e avrebbero tempo quanto tempo ci voleva prima che il bambino si prendere la malattia dalla larva parassita che si evolve nei loro polmoni. Se il bambino è morto, è stato considerato un successo.
By Robin Goffe
Se vuoi aiutare i bambini autistici e non….. fai uscire i parassiti.
Ed ecco un video:
https://m.youtube.com/watch?feature=youtu.be&v=B2N35yVQcSk
PARASSITI ed allergie, derivanti dalle disbiosi indotte anche dai Vaccini, che preparano il terreno all’insediamento dei parassiti !
– Roumanian Archives of Microbiology and Immunology 2001 Oct-Dec;60(4):359-69, autori Varga M1, Dumitraşcu D, Piloff L, Chioreanu E;
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12561678.
– Manifestazione simile all’orticaria caratterizzata dal gonfiore della zona di pelle interessata.
European Review for Medical and Pharmacological Sciences 2004 May-Jun;8(3):117-20, autori Pasqui AL, Savini E, Saletti M, Guzzo C, Puccetti L, Auteri A;
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15368795.
– Journal of Immunology 2001 Sep 15;167(6):3146-55, autori MacKenzie J R, Mattes J, Dent L A, Foster P S;
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11544300.
– Eosinophils: role in asthma, allergy and parasite immunity – New England and Regional Allergy Proceedings 1985 Fall;6(4):341-5, autore Kay A B,
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3870502.
– Parasites and asthma–predictive or protective ? – Epidemiologic Reviews 1985;7:49-58 , Masters S, Barrett-Connor E;
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/4054238. .
– American Journal of Gastroenterology 1978 May;69(5):605-6, autori Kayhan B, Telatar H, Karacadag S;
Sui fermenti lattici è importante una premessa: il nome.
Vengono chiamati fermenti lattici, perche il prodotto di degradazione principale è l’acido lattico. Questa sostanza si ricava dalla fermentazione di zuccheri di varia origine (anche le fibre e il cotone come il lino sono composti da zuccheri). Il latte non c’entra nulla !
Il fatto che alcuni batteri vengano usati per trasformare gli zuccheri del latte in acido lattico producendo quello che noi chiamiamo yogurt ha creato questo fraintendimento.
PROMEMORIA:
quando le feci NON galleggiano nel W.C. significa che vi sono oltre al pH errato e non adatto nel colon, anche la mancanza di Fermenti autoctoni (i vari tipi Bifidus, Ramnosus, casei, ecc.), quindi integrare subito con le apposite capsule.
vedi: Fermenti e batteri autoctoni + Le frequenze dei parassiti + Trasmissione Patologica + Sistema Ontogenetico dei microbi + Cura per Diarrea + Umeboshi ed altri prodotti naturali + Zapper antiparassita
Foto di parassiti da sx verso dx: ascaridi – tenia – physaloptera
I Parassiti Intestinali
“Parliamoci chiaro, i vermi sono le presenze più velenose nel corpo umano. Sono una delle principali fonti di malattie e una delle cause primarie di indebolimento del sistema immunitario” molti condividono questa opinione della dottoressa Hazel Parcells. “ Dopo 18 anni di attività medica sono convinta che una delle principali cause degli stati di malessere cronico nell’uomo del nostro tempo non possono essere altro che i parassiti” così scrive la dottoressa Ann Louise Gittlemann.
Il termine parassita deriva dal greco: “Para” significa presso e “sitos” cibo. Un parassita e, dunque, un organismo che vive a spese di un altro. Nel nostro organismo possono insediarsi più di 130 tipi diversi di parassiti, dai microscopici protozoi, monocellulari, alla tenia che, invece, può essere lunga vari metri. L’idea di poter ospitare nel nostro corpo dei parassiti provoca grande ribrezzo nella maggior parte delle persone, che preferiscono rimuovere il pensiero di questa eventualità o credono che osservando le normali norme igieniche in uso presso i paesi industrializzati sia impossibile cadere vittime di una parassitosi. Questa convinzione, tuttavia, è pericolosa perché porta a non individuare i fattori di rischio ed a sottovalutare i sintomi che potrebbero identificare una infezione parassitaria.
Secondo gli esperti, molti problemi cronici di salute, dipendono da una mancata diagnosi di parassitosi. Si tratta di un’epidemia nascosta, sconosciuta alla maggior parte dei medici, il cui riconoscimento, alla fine, potrebbe chiarire il segreto di numerose malattie croniche. Risale al 1976 la prima indagine a livello nazionale del CDC (Center of Disease Control) in USA sull’incidenza delle parassitosi.
I risultati hanno indicato che, mediamente, che una persona su 6 ospita uno o più tipi di parassiti. Il dottor Louis Parish, invece, ha individuato un’infezione parassitaria in 8 pazienti su 10. Sulla base delle proprie esperienze ha valutato che, attualmente, il 25% degli abitanti di New York è portatore di parassiti. Secondo altre valutazioni la metà degli americani verrebbe colpita da parassitosi almeno una volta nella vita.
In Europa, secondo le informazioni a nostra disposizione, non sono state effettuate analisi confrontabili con quelle americane; tuttavia i motivi che hanno portato a un rapido aumento delle infezioni parassitarie negli USA possono essere gli stessi anche in Europa:
– L’aumento del traffico internazionale. I viaggi hanno trasformato il nostro pianeta in un villaggio globale, mettendo le “ali” anche ai parassiti, (NdR: trasportati dai viaggiatori nei loro intestini e dai prodotti alimentari importati in Europa);
– Il flusso di rifugiati e immigrati in determinate aree;
– Gli animali domestici che condividono le nostre abitazioni e spesso il nostro letto. Gli animali domestici sono portatori di molti parassiti, (NdR: che pero se il soggetto è sano non attecchiscono);
– L’uso di antibiotici e di altre medicine (NdR: i Vaccini) che sopprimono le funzioni immunitarie, soprattutto intestinali; sostanze che ingeriamo anche involontariamente attraverso la carne ed il latte con i suoi derivati;
– Il maggior numero di neonati e bambini (NdR: VACCINATI) in tenera età affidati agli asili nido e alle scuole materne.
– La rivoluzione sessuale, con la pratica frequente dei rapporti anali;
– Le errate abitudini alimentari, come quella di bere il latte con i suoi derivati, il consumo massiccio di zucchero, caffè, cioccolata e alcolici, tutte sostanze in grado di squilibrare l’intestino indebolendone le sue capacità di difesa nei confronti dei parassiti ed il consumo di carne cruda o poco cotta che direttamente può contenere i parassiti;
Il raggio di azione dei parassiti è inaspettatamente vasto. I principali intrusi si insediano nell’apparato digerente e nel sistema vascolare e linfatico.
Nel tratto intestinale possono provocare problemi digestivi come: flatulenza, stitichezza o diarrea. Inoltre, i parassiti si fissano sulle mucose intestinali “cibandosi” del proprio ospite. Non è quindi solo la tenia a provocare uno stato di malnutrizione, con conseguente stanchezza, apatia, depressione, disturbi di concentrazione e problemi di memoria, ma anche molti altri parassiti più piccoli. Inoltre i parassiti possono irritare, infiammare e addirittura perforare le pareti intestinali aumentandone la permeabilità e permettendo a grandi molecole non digerite di attraversarle, per finire poi nel flusso sanguigno scatenando, così, le conseguenti allergie o intolleranze alimentari.
I parassiti possono stabilirsi anche nelle articolazioni e nei muscoli formando cisti e provocando infiammazioni. I dolori che si avvertono vengono spesso attribuiti superficialmente all’artrite. I parassiti possono anche arrivare al cervello o formare granulomi nei polmoni, nel fegato, nell’utero e in altri organi. Le tossine del loro metabolismo possono aggredire il sistema nervoso centrale provocando irrequietezza, depressioni e paure. Se i parassiti penetrano nella pelle possono favorire l’insorgere di esantemi, eczemi, gonfiori, noduli cutanei (papule), ulcere o dermatiti pruriginose.
I parassiti possono costituire uno dei fattori di sviluppo dell’AIDS.
I ricercatori della University of Virginia School of Medicine, ritengono che esista un legame tra un’epidemia infettiva da ameba scoppiata due anni prima che i primi casi di AIDS si manifestassero a San Francisco e la successiva diffusione di questa temibile malattia. Le amebe producono una sostanza in grado di distruggere le cellule difensive del sistema immunitario preposte alla neutralizzazione del (falsamente detto) virus HIV (virus inesistente in natura, ma preparato, creato al computer nei laboratori di Big Pharma).
Se queste sostanze vengono immesse nel sangue, i virus possono essere moltiplicati senza limiti, rilasciando il proprio potenziale mortale.
La dottoressa Hulda Regehr Clark, ricercatrice e scrittrice americana, ormai deceduta, ha scoperto che diversi trematodi, tra cui il distoma intestinale e quello epatico, che generalmente sono presenti nel nostro organismo in forma adulta, possono portare a termine le sei fasi del proprio sviluppo se nell’organismo sono presenti solventi, In questo modo possono lasciare l’organo nel quale normalmente risiedono e portare a termine il proprio sviluppo in un altro organo o in qualsiasi altra parte dell’organismo. Secondo le ricerche effettuate dalla dottoressa Clark, una volta iniziata la riproduzione possono insorgere numerosi tipi di tumore. Anche la malattia di Alzheimer, il diabete, il morbo di Hodgkin e molte altre malattie possono essere attribuite al distoma ospitato.
Nella medicina popolare la cura delle parassitosi venne affidata, da sempre, a delle sostanze vegetali come l’aglio (noto storicamente, anche, per proteggersi dalle pestilenze, mettendo delle teste d’aglio nei lunghi “becchi” dei cappucci dei medici cinquecenteschi) usato, anche, come collana o legato sulle porte delle case come prevenzione delle malattie (vampiri).
Tutt’oggi, a nostro parere, l’aglio, nella sua formulazione liquida, rimane uno dei rimedi più efficaci per combattere o prevenire la parassitosi intestinale.
Tratto da “L’erborista” gennaio-febbraio 1999 – Ediz. Tecniche Nuove
Commento NdR: Tutti i parassiti nel loro lavorio contro la salute, hanno un sintomo facile da individuare (ma ve ne sono altri secondari): la stanchezza continua, la stanchezza cronica ecc., in medicina naturale ribadiamo che ogni tipo di grave o media ma cronica stanchezza è da attribuirsi sopratutto, ma non solo, ai Parassiti ed alle micotossine, per cui è da quel livello che occorro partire per recuperare la salute.
vedi in:
http://www.metodomc.it/eliminare_stanchezza_cronica
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Uno dei più noti parassiti è la: GIARDIA
I più colpiti dalla Giardia sono i bambini da 1 a 4 anni di età (soprattutto se Vaccinati per la moria ed alterazione della flora batterica che i Vaccini producono), i giovani ed adulti dai 20 ai 50 anni, per abitudini legate ai viaggi (bagni, cibo e bevande contaminati). Nei Paesi in via di sviluppo la prevalenza nei pazienti che presentano diarrea è del 20%.
Cio’ significa che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
Molto utile è il prodotto chiamato Umebosci (prugne asiatiche)
Nei Paesi industrializzati la prevalenza è invece variabile dal 3% al 7%. Questa differenza è dovuta soprattutto alle condizioni di salubrità dell’acqua.
Gli animali rappresentano una fonte di infezione solo parziale. Si è visto infatti che la giardia è presente in 40 specie animali diverse, ma con diversa tassonomia. Solo un ceppo di giardia è in comune tra cane e uomo (genotipo A), ma non si hanno studi definitivi che documentino il passaggio di infezione dal cane all’uomo. Al contrario sembra che sia possibile l’infezione nell’uomo a seguito di contaminazione delle acque da feci di topo. Le epidemie sono causate più spesso da contaminazioni delle acque, in particolare in assenza di interventi di bonifica, o quando la disinfezione delle acque avviene senza microfiltrazione, oppure quando la microfiltrazione non è funzionale.
Lavare il cibo con acqua inquinata, bere acqua contaminata, fare il bagno in piscine contaminate (la giardia resiste al cloro), una scarsa igiene personale nel cambiare i neonati e i bambini sono i veicoli di infezione principale. Si sono verificate epidemie anche in seguito ad assunzione di acque minerali. In quei casi il problema si è manifestato per la scarsa igiene nei passaggi dalla raccolta dell’acqua alla commercializzazione. Spesso queste acque non rispondevano a caratteristiche di salubrità nemmeno per la quota dei coliformi fecali. Ma in altri casi non si è riusciti a identificare il punto di fragilità igienica nel meccanismo industriale, e anche la quota di coliformi fecali era nella norma. Si sta valutando quindi di considerare la giardia un possibile indicatore di salubrità dell’acqua più efficiente della quota di coliformi.
Non viene attualmente consigliata ai viaggiatori nessuna chemioprofilassi.
Tratto da:
http://www.epicentro.iss.it/problemi/giardia/epid.asp
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Ameba è il nome comune di genere di Protozoi appartenenti alla classe dei Rizopodi.
Le amebe sono organismi unicellulari caratterizzati dalla variabilità della forma. Si muovono emettendo dal corpo dei prolungamenti chiamati pseudopodi, questo tipo di movimento, con continuo cambiamento della forma del corpo, viene detto movimento ameboide.
Si nutrono assorbendo sostanze nutritive disciolte nel liquido in cui vivono o inglobando organismi più piccoli, ad esempio alghe, che vengono circondati dagli pseudopodi e rinchiusi in uno spazio detto vacuolo digestivo all’interno del quale avviene la digestione, conclusa l’assimilazione delle sostanze nutritive il vacuolo si apre all’esterno per eliminare i residui solidi.
All’interno del citoplasma si possono osservare numerosi granuli di varia natura, alcuni sono scorte di sostanze nutritive, altri sono residui del metabolismo cellulare.
Sono presenti anche dei vacuoli, detti vacuoli pulsanti che hanno la funzione di espellere dall’interno della cellula l’acqua in eccesso.
Le amebe possono essere trovate sul fondo di raccolte d’acqua ricche di sostanze nutritive, alcune specie sono parassite dell’intestino dell’uomo e di animali e possono causare malattie quali la dissenteria amebica.
Le dimensioni variano da qualche decina di micrometri sino a 5 mm.
Tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Amoeba
CANDIDA e BATTERI INTESTINALI – per COMBATTERE i MICOBATTERI ETEROLOGHI = ESTRANEI
– per RICERCA di CCSVI
– per PREVENIRE CURARE STENOSI e RESTENOSI purificando il sangue.
Tratto da “Collana Farmaceutica & Cosmetica”, By Franco Bettiol, Titolo libro, MANUALE delle PREPARAZIONI GALENICHE, II EDIZIONE, ED. TECNICHE NUOVE, pag. 415
“In farmacia è possibile preparare l’OLIO ESSENZIALE di ORIGANO CRETICO od ORIGANO di SPAGNA, (TYMUS CAPITATUM od ORIGANUM FLORIBUNDUM) è MOLTO ATTIVO nei confronti di Candida Albicans e praticamente IRREPERIBILE in COMMERCIO, NdR: per poter far vendere gli antimicotici…
È PREFERIBILE USARLO sotto forma di CLISTERI, OVULI o CAPSULE per un TRATTAMENTO di 7-8gg (Prof. Belaiche).
1) Un enteroclisma, ogni sera, posologia: e/o di origano di spagna, di santoreggia, di timo, di garofano chiodi, anag 5 e olio di mandorle q. b. a 100ml .
2) Una capsula, 2 volte al giorno a metà pasto: e/o di origano di spagna, di santoreggia, di timo, di garofano chiodi, borneolo, anag 0,01 e silice micronizzata q. b. per 1 capsula.
3) Un ovulo la sera, e/o di origano di spagna, timo e cajeput , aa gtt 3; + e/o di geranio e santoreggia aa gtt 1; + T. M. di saponaria, g 0,05, + calendula, centella, consolida aa g 0.10, argilla verde g 0,50 e eccipienti (P.E.G.) quanto basti per un ovulo.
By Ruggieri – ruggierifp@alice.it
Alcune erbe ed estratti hanno anche proprietà vermifughe. Aumentare il consumo di queste erbe in cucina od assumere integratori.
– Aglio: gli studi hanno dimostrato che mangiare 1-2 spicchi d’aglio al giorno può combattere i parassiti intestinali. Questo perché l’aglio contiene allicina, un antibiotico ad ampio spettro che uccide i parassiti.
– Olio di cocco: l’olio di cocco contiene acido caprilico che racchiude acidi grassi a catena media con componenti antiparassitarie e antibatteriche.
– Olio di origano: questo estratto ha due proprietà antimicrobiche, il timolo e il carvacrolo, che aiutano contro le infezioni parassitarie.
– Uva ursina, le compresse, 800 mg al dì durante i pasti, contengono una sostanza chiamata arbutina. Ha effetto battericida sui vermi, facendo morire vermi e altri microrganismi cattivi.
– Semi di Papaia, contengono carpaina, benzilisotiocianato, benzilglucosinolato, glucotropaeolina, benziltiourea, entriacontano, sitosterolo, caricina ed un enzima myrosin, che aiuta a uccidere i parassiti intestinali. Essi, inoltre, aiutano l’intestino a ridurre l’infiammazione causata dai vermi.
– Semi di Zucca, contengono cucurbitacina che paralizza i vermi, attaccandone il sistema nervoso, che se compromesso, arresta la crescita accelerando la loro morte, contengono molte altre sostanze nutritive con proprietà vermifughe come i flavonoidi, l’acido palmitico, oleico e linoleico.
– Ananas, contiene un enzima della digestione chiamato bromelina, che combatte specificamente la tenia; l’acidità dell’ananas riduce anche le quantità di glucosio a disposizione del verme di cui si nutre.
– Succo di Melograno, bere cinque bicchieri da circa 250 ml di succo di melograno al giorno per purificare l’intestino ed eliminare i parassiti.
– Echinacea, 500 mg al dì, contribuisce a liberare il corpo dai microrganismi, alimentando le cellule del sistema immunitario, le quali vanno a uccidere i parassiti. Promuove la produzione dei globuli bianchi, che combattono parassiti e altre infezioni.
– Curcuma, 500 mg due volte al dì, è una spezia che aiuta a purificare il corpo e a liberarlo dai batteri e vermi intestinali; essa contiene la curcumina, che elimina vermi e batteri mutageni.
Bibliografia:
– Martin RJ.,Modes of action of anthelmintic drugs. Vet J. 1997 Jul;154(1):11-34.
– Aravind. G, Debjit Bhowmik, Duraivel. S , Harish. G : Traditional and Medicinal Uses of Carica papaya, Journal of Medicinal Plants Studies Vol. 1 No. 1 2013
– Yadav M1, Jain S, Tomar R, Prasad GB, Yadav H; Medicinal and biological potential of pumpkin: an updated review.Nutr Res Rev. 2010 Dec;23(2):184-90.
– Martínez R, Torres P, Meneses MA, Figueroa JG, Pérez-Álvarez JA, Viuda-Martos M. Chemical, technological and in vitro antioxidant properties of mango, guava, pineapple and passion fruit dietary fibre concentrate.Food Chem. 2012 Dec 1;135(3):1520-6
– Watthanakulpanich D, Maipanich W, Pubampen S, Sa-Nguankiat S, Pooudouang S, Chantaranipapong Y, Homsuwan N, Nawa Y, Waikagul J. “Impact of hookworm deworming on anemia and nutritional status among children in Thailand”, Southeast Asian J Trop Med Public Health. 2011
– Wang J, Huang HH, Cheng YF, Yang GM,Structure analysis and laxative effects of oligosaccharides isolated from bananas, J med food 2012)
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Studio mostra che i parassiti si adattano al sistema immunitario dell’ospite – 21/10/2010
Una nuova ricerca finanziata dall’UE rivela che i parassiti che causano malattie come l’elefantiasi e la cecità fluviale si sviluppano e si riproducono più velocemente e in numero maggiore quando si imbattono in ospiti con un sistema immunitario forte.
Scrivendo nella rivista PLoS Biology, scienziati provenienti da Francia, Regno Unito e Stati Uniti fanno notare che le scoperte potrebbero avere conseguenze per i tentativi di sviluppare vaccini contro queste malattie debilitanti.
Il sostegno dell’UE per questo lavoro è venuto da una sovvenzione Marie Curie oltre che dai progetti VARBO (“Vaccination against river blindness”) e SCOOTT (“Sustainable control of onchocerciasis today and tomorrow”), finanziati nell’ambito delle linee di bilancio della cooperazione internazionale rispettivamente del quinto e del sesto programma quadro (5° PQ e 6° PQ).
Alcune specie sono in grado di adattare il proprio sviluppo e le proprie strategie riproduttive all’ambiente.
Ad esempio, la Daphnia, una pulce d’acqua, modifica l’età e la dimensione alle quali diventa matura in risposta alla presenza di pesci predatori. Per parecchio tempo, gli scienziati hanno sospettato che le filarie, i minuscoli parassiti responsabili di malattie che rovinano le vite di milioni di persone in tutto il mondo, potevano avere una strategia simile.
Per scoprirlo, i ricercatori hanno alterato in vari modi il sistema immunitario di alcuni topi e li hanno quindi infettati con i parassiti della filariasi. I loro esperimenti hanno rivelato che i parassiti sono effettivamente in grado di adattare il loro sviluppo e le strategie riproduttive alla presenza di cellule immunitarie chiamate granulociti eosinofili che attaccano i parassiti invasori.
Quando la risposta del sistema immunitario dell’ospite è forte, e quindi i livelli di mortalità dei parassiti saranno probabilmente alti, le filarie si riproducono prima e in maggiore quantità. Inoltre, il parassita determina quale strategia applicare entro poche ore dall’infezione.
Secondo i ricercatori, sono necessari ulteriori lavori per comprendere pienamente i meccanismi coinvolti nella capacità del parassita di adattare la propria strategia riproduttiva alla forza del sistema immunitario dell’ospite. Nel frattempo, le loro scoperte forniscono un importante contributo a un progetto internazionale per la creazione di un vaccino per queste malattie.
I parassiti come le filarie infettano circa 200 milioni di persone nel mondo, causando malattie devastanti come la filariasi linfatica e la cecità fluviale. I minuscoli vermi vengono trasmessi da mosche e zanzare.
Nella filariasi linfatica, i parassiti si localizzano nel sistema linfatico dove causano una grave ipertrofia che rende difficile lavorare e avere una vita sociale a chi ne è colpito. Secondo la Global Alliance to Eliminate Lymphatic Filariasis, oltre 120 milioni di persone nel mondo sono infettate dal parassita, e 40 milioni di esse sono rese inabili o deturpate dalla malattia.
La cecità fluviale (oncocercosi) è causata da un verme parassita chiamato Onchocerca volvulus che si diffonde nella pelle e negli occhi dei soggetti colpiti. Quando i vermi muoiono, essi causano lesioni nell’occhio oltre che un terribile prurito. Alla fine, queste lesioni possono condurre alla cecità mentre i problemi alla pelle possono lasciare i pazienti sfigurati.
Gruppo di ricerca di Simon Babayan presso l’Università di Edimburgo:
http://babayan.bio.ed.ac.uk/
ARTICOLI CORRELATI: 31044, 31383
Categoria: Risultati dei progetti
Fonte: PLoS Biology
Documenti di Riferimento: Babayan, S. A., et al. (2010) Filarial parasites develop faster and reproduce earlier in response to host immune effectors that determine filarial life expectancy. PLoS Biology 8(10): e1000525. DOI: 10.1371/journal.pbio.1000525.
Tratto da: cordis.europa.eu
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VERMI e PARASSITI INTESTINALI (ossiuri, cestodi, ascaridi, ecc.)
Ci sono diversi tipi di vermi parassiti che possono vivere nell’intestino umano. Tra questi i più comuni sono gli ossiuri, i cestodi, i vermi della famiglia degli strongiloidi e gli ascaridi. I vermi irritano il rivestimento delle pareti intestinali e causano di conseguenza uno scarso assorbimento delle sostanze nutritive. Tra i sintomi che indicano la presenza di vermi troviamo, prurito rettale (diffonde il disturbo), diarrea, colite, crampi da fame, perdita di appetito, perdita di peso e anemia. I vermi sono causati dal consumo di carne infetta poco cotta, dal contatto con feci umane, e dall’ingerimento o il contatto con la terra contaminata.
La diagnosi può essere stabilita osservando le feci o a volte, provocando il vomito. L’ampiezza del disturbo intestinale viene quindi determinata individuando di quale tipo di vermi si tratti, quali dimensioni abbiano e in quale quantità siano presenti.
Gli ossiuri sono i vermi intestinali più comuni negli Stati Uniti. Il sintomo principale di questi piccoli vermi filamentosi è il prurito rettale, specialmente la notte. Gli ossiuri si trasmettono attraverso le uova, che si annidano sotto le unghie di chi si gratta, e che contaminano il cibo. L’igiene personale è della massima importanza per il controllo degli ossiuri. Si raccomanda di passare l’aspirapolvere sui tappeti, soprattutto intorno ai letti.
Gli ossiuri si possono contrarre mangiando carne cotta poco, specialmente manzo, maiale e pesce.
L’ossiuro più comune negli Stati Uniti, la tenia inerme, può crescere nell’intestino sino ad arrivare ad una lunghezza di circa 6 metri.
I vermi della famiglia degli strongiloidi si trovano nella terra o nella sabbia nei paesi con climi miti. Possono entrare nel corpo praticando dei fori nella pelle dei piedi nudi o dalla bocca insieme al cibo contaminato dalle mani sporche.
Gli ascaridi sono comuni soprattutto tra i bambini e danno pochissimi sintomi sino a quando non si sono moltiplicati. Questi vermi possono lasciare l’intestino e stabilirsi in diverse parti del corpo causando malattie come polmonite, ittero o periodontite.
Una dieta ricca di carboidrati raffinati, che fornisce poche sostanze nutritive, aumenta la predisposizione alle infestazioni di parassiti. È necessario seguire una dieta ben equilibrata a base di alimenti integrali, ricca di calorie e di sodio (per 1 o 2 settimane).
L’aglio, le cipolle, i fichi, i semi di zucca e i semi di sesamo creano un ambienti inabitabile ai parassiti. Dato che l’assorbimento intestinale è limitato, è necessario assumere abbondanti quantità di tutti gli elementi nutritivi.
Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. In caso di infestazione, l’apporto di sostanze nutritive al corpo è talmente ridotto da rendere necessaria l’integrazione di tutte le sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno per ritrovare la salute. Gli elementi nutritivi più importanti sono la vitamina A, le vitamine del complesso B, soprattutto tiamina, riboflavina, B6, B12 e acido pantotenico, le vitamine C, D e K, il calcio, il ferro e le proteine.
Gli animali alimentati con diete carenti di proteine, vitamina A e alcune vitamine del complesso B hanno avuto infestazioni di diversi tipi di parassiti tra cui trichina (proveniente dalla carne di maiale poco cotta) e tricomonas che si sviluppa nei polmoni, nell’intestino o intorno alla vagina. Col miglioramento della dieta i parassiti sono gradualmente scomparsi.
L’acidophilus è specialmente importante per la dissenteria amebica e per tutti i parassiti intestinali. L’acido dello stomaco, se presente in quantità sufficiente, distrugge i parassiti presenti nel cibo.
Le erbe e gli altri ingredienti naturali efficaci contro i vermi sono: i chiodi di garofano, la corteccia o l’estratto (gli impacchi sono efficaci contro il verme solitario) di noce nero, l’enula campana, l’assenzio maggiore e il chenopodio, la curcuma, la spigelia, l’infusione di felce maschio, l’origano, il frutto dell’areca, l’iperico, le alghe e l’infusione di larrea divaricata. I rimedi omeopatici sono Teucrium 6C e Cina 6C.
SOSTANZE NUTRITIVE che POSSONO ESSERE EFFICACI nella CURA dei PARASSITI INTESTINALI:
Organi | Sostanza |
Corpo/Intestino | Vitamina A |
Vitamina B1 | |
Vitamina B2 | |
Complesso B | |
Vitamina B6 | |
Vitamina B12 | |
Acido pantotenico | |
Vitamina C | |
Vitamina D | |
Vitamina K | |
Calcio | |
Ferro | |
Potassio | |
Zolfo Fior di Zolfo | |
Zinco | |
Proteine | |
Acidi grassi insaturi | |
Acido cloridrico | |
Acidophilus | |
Aglio |
Tratto da: http://laleva.cc
Premessa
Occorre capire perché gli stadi microscopici dei parassiti (microbi mutati, parassiti tipo: Ascaridi, Ossiuri (Piccolo verme bianco-trasparente di circa 1 cm, è detto anche “Enterobius vermicularis”, vive esclusivamente nell’intestino umano del bambino, ma anche nell’uomo adulto, si infesta ingerendo le microscopiche uova del verme. Queste uova, dopo essersi dischiuse nell’intestino, danno origine in circa 1 mese al verme adulto, la cui femmina depone le uova a livello dell’orifizio anale), le microscopiche apatologiche spore dell’anaerobio batterio di Nicolaier o “Clostridium tetani“, presenti nei cibi (e nei vaccini per il tetano), nella polvere casalinga, insediate nei tessuti necrotici, nelle ferite lacere e anfrattuose, nelle escoriazioni, nei canali delle radici dentali, trasformarsi in batteri e moltiplicarsi, con relativa produzione di una tossina micidiale come la stricnina: la tetanospasmina (contenuta nei vaccini); ecco ancora fra i denti, nelle unghie, nei foruncoli vari, nelle ghiandole pilosebacee (Comune infiammazione delle ghiandole pilosebacee, caratterizzata da comedoni, papule, pustole, cisti superficiali suppurate, noduli infiammati e, nei casi estremi, fistolizzazioni e raccolte tuberose suppurate, a forma di vere e proprie sacche), lo “Staphylococcus aureus“, che può scatenare flebiti e setticemie; il virus (proteine) della cosiddetta varicella contenuto anche nei Vaccini, che si nasconde nei gangli dei nervi cranici e rachidei, nel tempo magari rispunta fuori col nome di “Herpes zoster” e si propaga di cellula in cellula lungo neuroni e nervi periferici e attraverso il sangue fino a giungere alla zona cutanea; della famiglia enterobatteriacea i due bastoncelli a rima, “Salmonella” e “Shigella“, che possono portare tifo e dissenteria; nei polmoni invece troviamo lo “Pneumocystis carinii“, un protozoo che provoca dispnea grave e polmonite che può diventare letale; e poi, ecco la “Candida parapsilosis”, una delle varie mutazioni della “Candida Albicans“, e disseminarsi ovunque tramite le vie sanguigne: nelle mucose vaginali, orali, faringee, esofagee, intestinali; il Verme solitario -Tenia e Botriocefalo: verme dei Platelminti (Diphyllobothrium latum), sottoclasse Eucestodi, parassita dell’intestino umano. Misura, in media, da 2 a 8 m, ma alle volte è anche più lungo, che infesta il tratto intestinale.
Le uova del parassita, eliminate per via fecale dagli individui infetti, vengono ingerite da piccoli crostacei, nell’intestino dei quali si sviluppa una larva.
Quando il crostaceo è mangiato da un pesce, la larva matura migra dall’intestino ai tessuti del nuovo ospite. Ci si puo’ infettare mangiando pesce crudo.
Dei cinque vermi facilmente parassiti del sangue, soltanto uno vive nella vescica e negli ureteri (i canali che portano l’urina dai reni alla vescica), il Schistosoma haematobium
La maggior parte delle infezioni è asintomatica o comporta lievi disturbi addominali. Il problema maggiore causato dalla botriocefalosi è la carenza di vitamina B12.
Le diagnosi per tutti i parassiti si ottengono mediante esame delle feci e controllo della goccia di sangue con un vetrino esaminato al microscopio, anche in campo oscuro.
Trematodi, Candida Albicans, ecc.) scelgono e si insediano in parti dell’organismo, ad esempio l’intestino, la cervice uterina, il cervello, il midollo spinale, la prostata o il polmone, ecc., per stabilirsi e per riprodursi; questo perché le cellule e cioè i tessuti e quindi l’organo interessato è stato precedentemente inquinato e stressato, ha perso forza, energia vitale, immunità – è di fatto intossicato, infiammato (i liquidi del terreno locale hanno un pH, flora batterica autoctona e quindi un sistema immunitario alterati), e l’organismo non riesce quindi a bloccare i microscopici invasori che dal tubo digerente ove si sono introdotti, producendo anche le loro uova, nascono e si riproducono, alcuni arrivano e/o vanno nei/dai liquidi circolanti (sangue, linfa – liquidi extracellulari); alcuni colonizzano e si insediano in cellule – nel citoplasma – altri principalmente pero’ colonizzano tessuti ed organi.
Le “metacercariae” che si sono attaccate come ventose nei nostri tessuti, che svegliandosi approfittando del sonno dell’uomo per inserirsi nelle cellule e tentando di modificare i cromosomi e quindi il DNA, per il fatto che noi, favoriamo la loro riproduzione con le nostre abitudini errate; i baccelli pronti ad andare in ogni direzione a colonizzare verie parti del corpo, sono le “miracidiae” piene di “rediae” e di potenziali “metacercariae” che aspettano di aprire la loro foglia vischiosa e collosa come quella di un baco da seta o come una ragnatela, per rilasciare veleni e uova.
Le tossine accumulate nelle zone infiammate, sono sostanze tossiche derivanti in genere da prodotti chimici contenuti nei cibi, acque, e/o quelle endo prodotte dall’intestino stesso, per le alterazioni della flora + gli escrementi, od in zona (cellule, tessuti, organi), dagli stessi parassiti: vermi, tenie, funghi, microbi mutati, ecc.
“Le alterazioni degli enzimi, della flora e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo”. By dr. Jean Paul Vanoli
I parassiti hanno un ciclo di riproduzione che in genere è attorno ai 30-40 giorni.
Altre sostanze tossiche:
Esistono altri solventi da cui siamo avvelenati dall’industria in generale, come lo xilene (o xilolo o dimetilbenzene, usato come solvente per lacche e nell’industria dei poliesteri), il toluene (o toluolo, derivato da frazioni del petrolio; usato come solvente per vernici, e materia di partenza per produrre anche tritolo e saccarina), che si accumulano coi loro vapori tossici nel cervello, ed anche lì il parassita intestinale può fare la sua covata, che può svilupparsi fino allo stadio di “rediae” e “cercariae”, ed eventualmente anche quello di adulto, causando il morbo di Alzheimer.
L’alcool isopropilico, derivato dall’acetone o dal propilene, usato come antisettico, anticongelante e disidratante oltre che come solvente, si accumula nel fegato, dove pure i parassiti possono diventare adulti, provocando il cancro; l’alcool etilico (metanolo), presente in molte bevande gassate e carbonate, in certi dolcificanti e altri cibi, va in primo luogo nel pancreas, ma si accumula anche negli occhi, ed entrambi questi organi possono diventare zone di allevamento, causando diabete e congiuntivite: ipoglicemia e stanchezza cronica sopraggiungono, gli occhi si infiammano, bruciano, pizzicano e diventano facile covo di sviluppo per parassiti come quello del gatto, il “Toxoplasma”, e poi diagnosticate allergia da pollini…..
E così anche altri solventi usati anche come estrattori e diluenti nelle industrie di vernici, lubrificanti, esplosivi, fibre tessili, benzine, farmaci in fiala, e nei processi di lavaggio a secco, si depositano in altri organi, quali l’utero, causando endometriosi, la prostata, causando prostatite cronica, i reni, causando il morbo di Hodgkin; ed infine gli adulti del “Fasciolopsis” che preferisce installarsi nel timo per la presenza di benzene, sono coinvolti anche nel sarcoma di Kaposi e/o nell’Aids !
L’etilbenzene, che passando dallo stirene arriva al polistirolo; il clorobenzene, implicato nella produzione del famigerato DDT; il nitrobenzene, usato per profumare saponi, e il suo derivato amminobenzene (o anilina), usato in coloranti e prodotti farmaceutici; il fenolo (o acido fenico), velenoso, caustico, usato per preparare nylon, coloranti, acido salicilico, erbicidi, disinfettanti, ormoni vegetali, oli minerali, ecc., ecc….
Non vi fate ancora incantare dalla pubblicità di prodotti sempre più nuovi, migliorati, vantati come sbiancanti, pulenti che meglio non si può: forse i vostri piatti sono splendenti o forse le macchie sono rese invisibili dal cobalto aggiunto !
Forse il vostro caffé o the sarà fragrante o forse avrà solo aromi aggiunti, e tutto quello che è estratto da qualcosa è estratto tramite un solvente: se no la caffeina come credete che la tolgano dal caffé ?
E il basso contenuto di nicotina vi convince ora ? E l’aroma di menta può darsi che sia estratto dalle foglie di menta ma forse non con i costosi metodi della distillazione ma con il benzene !
NON comprate perciò i prodotti sospetti !!!!
+ Cura per Diarrea + Umeboshi ed altri prodotti naturali
Per deparassitare l’organismo utilizzare in certi casi capsule multi erbe (liofilizzate o micronizzate) tipo:
Noce nero (guscio) – Assenzio – Pau d’Arco – Semi di Zucca – Chiodi di Garofano – Estratto di semi di Pompelmo – Chamaelirium luteum – Gomma di Mirra – Polvere di bulbo di Aglio – Issopo – Curcuma longa – Genziana – Polvere di foglie di Menta – Polvere di semi di Fieno greco – Inula helenium – Romice – Zanthalene, ma principalmente l’Aglio e Zapper antiparassita
Contemporaneamente utilizzare altre caspule, per pulire le pareti intestinali, tipo quelle qui indicate
vedi anche qui altre indicazioni antiparassitarie:
http://www.attivotv.it/abbiamo-tutti-questi-parassiti-pericolosi-nel-nostro-intestino-ecco-come-eliminarli/
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Con rispetto parlando, dovremmo dire che anche noi siamo definibili un’enorme cloaca: perché pensate che, a parte quelli nostri, noi ospitiamo anche gli escrementi dei miliardi di microrganismi che ospitiamo, che abbiano o no la cittadinanza umana !
E non solo escrementi sono i prodotti di rifiuto dei parassiti: secondo la scoperta pubblicata dal dr. Clark nel 1991, i parassiti hanno anche la loro urina, che sarebbe l’ammoniaca, che viene seminata dappertutto in quantità enormi intossicando l’organismo, specialmente il cervello, provocando di giorno ansietà e di notte insonnia e altri problemi di sonno: ma assumendo ornitina prima di andare a dormire e arginina la mattina si può ovviare al problema aiutando il cervello a rendere inoffensiva l’ammoniaca trasformandola in urea tramite l’intervento indispensabile dell’enzima ornitina carbamiltransferasi.
Se i filiformi vermi nematodi “Strongyloides” possono portare un’apparentemente semplice emicrania ma che Hamer chiama “una specie d’equivalente attenuato dell’epilessia”, la presenza di parassiti nel cervello è così grave che può portare non solo alla depressione ma anche alla schizofrenia, ed un singolo verme rotondo come l'”Ascaris“, se localizzato nei polmoni può causare asma, ma se localizzato nel cervello può addirittura causare un colpo apoplettico !
Le uova crude
Ma torniamo al “Fasciolopsis buskii“, che appartiene alla famiglia dei vermi piatti, piatti come una fogliolina (platelminta, classe trematodi), parassita non proprio sconosciuto: è “schedato” dalla polizia scientifica dal 1925, da C. H. Barlow che gli dedica un articolo su tutto il suo ciclo di vita. E ha la residenza nel nostro intestino, dal quale però spesso evade, o almeno i figli.
Sono milioni e milioni le uova che produce, ma non tutte si schiudono, poiché buona parte (per fortuna!) vanno via coi movimenti peristaltici, mentre gli adulti stanno ben incollati e aderenti alle pareti intestinali, sulle quali appunto, quando si verificano ferite anche minuscole si vanno a depositare le microscopiche uova, che all’occasione passano nel flusso sanguigno, insieme alle uova di altri parassiti beninteso, cosi che alcune di esse si schiudono direttamente nel sangue, nel quale nuotano con i loro minuscoli peli natatori !
Ma non hanno scampo normalmente: appena arrivano al fegato, se questo funziona bene e non è distratto, vengono eliminati !
Come abbiamo accennato, il “Fasciolopsis buskii”, non è il solo parassita intestinale, generalmente ne ospitiamo almeno una dozzina dei circa 120 possibili: siamo abbastanza grossi per fornire vitto e alloggio a questa massa di mangia-pane-a-tradimento: molto comune è l'”Eurytrema“, verme pancreatico del vitello, che può alloggiare anche nel nostro pancreas, comune è anche il verme di fegato di pecora, c’è poi il “Prosthogonimus“, parassita dei polli, il “Paragonimus Westermanii” dei polmoni, il “Cryptocotyle” del gabbiano, il “Platynosomum“, parassita del fegato del gatto: ma non allarmatevi ! È normale avere una dozzina di parassiti intestinali !
Per non parlare di tutti quelli che abbiamo in generale, sopra e sotto la pelle, dappertutto: se Rick Moranis ci prestasse il suo sofisticato apparecchio che ingrandisce e rimpiccolisce potremmo vedere un’orda di animaletti bofonchianti, striscianti, nuotanti, mordicchianti, succhianti, masticanti, defecanti, urinanti, proliferanti.
Abitualmente comunque, per quanto riguarda i parassiti del nostro intestino, le migliaia di uova che quotidianamente producono vengono spinte verso l’uscita dai movimenti peristaltici ed espulse con le feci.
Il parassita emigrante
Mantenendo coerentemente il nostro atteggiamento francescano-hameriano possiamo immaginare una possibile azione positiva di questi parassiti nei nostri riguardi pensando che semplicemente divorano qualche altro microrganismo a noi più nocivo in caso di moltiplicazione: perché andiamoci piano con l’aggettivo “nocivo”: non fa parte della nostra filosofia: il buono e il cattivo dipendono in questo caso soltanto da fattori di numero e di ambiente. Infatti i problemi arrivano quando le uova dei parassiti si schiudono in numero esagerato e la loro popolazione emigra negli altri organi ! Siamo noi che, colpevoli o solo ignoranti, causiamo quei mutamenti numerici e ambientali che portano a ciò !
Anche Clark ipotizza per es., in questo perfettamente d’accordo ed in sintonia con Hamer senza saperlo (se no la sua ipotesi sarebbe certezza !), che le cellule morte degli organi danneggiati siano cibo per i parassiti nella fase “infantile”: ma questo è il ruolo di “spazzini” che appunto attribuisce loro Hamer tanto da farceli considerare nostri amici ! Se poi, la situazione diventa o ci appare patologica per il persistere o per il moltiplicarsi dei microrganismi, non ne sono colpevoli essi, ma noi che continuiamo a far sì che la situazione non cambi o anzi peggiori, mentre i microrganismi non fanno altro che il loro dovere !
E spesso, i nostri interventi maldestri, interrompono e alterano quella catena, quell’equilibrio di rapporti fra i microrganismi (microbi e funghi) che garantiscono il controllo della densità demografica degli uni sugli altri.
Tratto in parte da:
http://www.laleva.cc/laleva/elogiodelvirus.html
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La Schistosomiasi (detta anche bilharziosi) è una malattia che affligge oggi nel mondo circa 200 milioni di persone.
È prevalente nei paesi tropicali e sub-tropicali; in alcune regioni d’Italia (ad es. la Sardegna) sono presenti le condizioni climatiche che ne permetterebbero l’esistenza e sono presenti gli ospiti intermedi (molluschi d’acqua dolce) che trasmettono l’infezione, ma non esiste un ciclo di trasmissione che comprenda l’uomo come ospite definitivo. Sono comunque sempre più frequenti in Italia casi di schistosomiasi importati da paesi extracomunitari.
I parassiti che causano la schistosomiasi appartengono a tre specie principali: Schistosoma mansoni, S. japonicum, S. haematobium. Allo stadio adulto sono dei vermi lunghi più di un centimetro, differenziati nei due sessi, che vivono permanentemente accoppiati all’interno di quelle vene che raccolgono il sangue dall’intestino (per le prime due specie) o dalla vescica (per la terza specie). Ogni coppia di schistosomi produce un gran numero di uova (da uno ogni 5 minuti a più di 2 al minuto) secondo la specie, e un individuo infetto può avere alcune centinaia di coppie di parassiti nelle proprie vene.
Una parte delle uova prodotte riesce a perforare vene e tessuti e ad uscire fuori dell’organismo con le feci o con le urine; se queste vengono a contatto con una raccolta di acqua dolce (fiume, lago, pozzanghera) si schiudono e rilasciano nell’acqua una larva nuotante (miracidio) che è capace di penetrare e di incistarsi nel mollusco acquatico che funziona da ospite intermedio.
Dopo circa un mese il mollusco parassitato emette nell’acqua decine di migliaia di altre larve infettanti (cercarie) che sono capaci, in questo caso, di penetrare in circa 3 minuti la cute sana di esseri umani che vengono a contatto con l’acqua. Le larve così penetrate crescono, si differenziano nei due sessi e si stabiliscono nella loro sede definitiva (intestino o vescica) dove chiudono il ciclo vitale cominciando a loro volta a produrre uova.
Ciclo SchistosomiRappresentazione schematica del ciclo vitale degli Schistosomi
La malattia è causata da quella parte di uova (più della metà) che non riescono ad uscire all’esterno e rimangono intrappolate o nel fegato o nel sistema urinario.
Ogni uovo stimola nell’ospite una reazione immunitaria che consiste in un accumulo di cellule (il granuloma) che col tempo si trasforma in tessuto connettivo, scompagina la struttura dei tessuti e provoca cicatrici fibrose che impediscono la funzione del fegato o del sistema renale. Uno dei quadri finali della schistosomiasi intestinale è rappresentato da una costrizione dei vasi sanguigni che attraversano il fegato, con conseguente ipertensione portale e versamento di siero nell’addome che si ingrossa enormemente (ascite).
Nella schistosomiasi urinaria, invece, uno dei sintomi precoci è rappresentato dalla presenza di sangue nell’urina (ematuria), dovuta alle numerose piccole rotture di vasi nella vescica a seguito del passaggio delle uova. È difficile stimare la mortalità per schistosomiasi perché questa dipende moltissimo
dalla quantità di parassiti e da altri fattori, ma è stato calcolato che ogni anno muoiono probabilmente parecchie centinaia di migliaia di individui e parecchi milioni soffrono le conseguenze invalidanti della malattia.
Tratto in parte da: fi.cnr.it
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TENIA ed IMMUNODEPRESSIONE
Abbiamo tutti stadi di tenia nel nostro corpo, probabilmente per il fatto che da piccoli abbiamo mangiato della terra. Non è normale che questi stadi producono uova e si sviluppano ulteriormente. Il loro scopo è di restare in uno stato inerme. Probabilmente in questo modo causano pochi danni.
Ma si è scoperto che tutti i malati di AIDS hanno la candida e la “malattia di tenia”. Gli stadi producono uova. Queste espellono le loro piccole larve e cisti, assieme con le uova non fecondate e i loro batteri in tutto il corpo, facendovi sentire molto ammalati. Forse la grande quantità di solventi accumulata nel corpo, li rende idonei per la covatura; oppure la bassa immunità li permette di produrre uova. Il syncrometro rivela le scolici (teste) e uova in quasi tutti gli organi vitali: il timo, la milza, il midollo spinale, il cervello e il fegato.
Gli stadi di tenia non vengono da soli. Portano con sé batteri e virus nocivi. Streptomyces fungus è uno dei peggiori. Uno stadio di tenia è nelle vicinanze, ovunque trovo uno streptomyces.
L’eliminazione delle larve di tenia non significa necessariamente la fine della malattia !
Qualche varietà di tenia, come per esempio l’echinococcus multiocularis, hanno le larve nelle larve ! E perfino queste larve possono contenere altre larve.
Ma quanti danni possono causare le rimanenze degli stadi di tenia ?
Sicuramente lo stato di salute migliorerà notevolmente dopo l’eliminazione della maggioranza.
Infatti da soli causano pochi danni. Ma lo streptomyces, i quali accompagnano le larve, causano molto danno. Gli streptomyces possono espandersi in tutto il corpo come un virus e attaccare gli organi indeboliti, come il timo. Lo streptomyces non è semplicemente fastidioso come la candida. Lo streptomyces fa proteasi (un enzima) !
Usa le basi del nucleo della cellula, adnin e hypoxantin; trasforma nitrato in nitrito, acido urico in ammoniaca, e ha un effetto debilitante sul potere di soppressione immunitaria delle cellule T.
Il programma antiparassitario a base di erbe non è efficace per tutte le tenie.(La dr. Clark raccomandava di usare Rascal per le tenie). Pure lo zapper non li può raggiungere tutte. Altre erbe tradizionali come semi di zucca oppure felci possono aiutare, ma il trattamento più efficace che è stato trovato è il Co-Enzym Q 10 con i Prodotti della Vittoria (n. 30 e 31).
Strangolate i Ritardatari !
Questo è un programma supplementare per eliminare gli stadi di tenia come pure le uova di ascaridi:
Olio d’oliva ozonizzato, 3 cucchiai al mattino.
L-cystein, 500 mg, 3 capsule, due volte al giorno. Aspettare 5 ore dopo
aver preso l’olio ozonizzato, perché altrimenti Annullerebbe l’effetto dell’olio.
Tratto da:
http://www.drclarkinfocenter.com/ita/cleanses_clean-ups/mopup_program.php
ZECCHE – Acari
Spesse volte si tende ad associare le punture di zecca solamente alla malattia di Lyme, perché la più conosciuta, ma cio’ non si rivela sempre corretto. Infatti, le zecche possono causare molti altri disturbi, più o meno gravi, in base allo stato di salute del paziente, al tempo impiegato per la rimozione dell’aracnide, al sistema immunitario del soggetto e, chiaramente, al tipo di zecca.
Esse vanno eliminate (dagli umani e/o dagli animali) a mano, se in superficie della pelle, va fatto con attenzione per non lasciare nel sotto pelle parti di essa.
Gli indumenti e/o i panni nei quali il soggetto è venuto a contatto con le zecche, vanno sempre lavati a secco per minimo 5 minuti a temperatura di poco inferiore ai 50°.
Malgrado le zecche tendano a pungere l’uomo durante tutto l’anno, nelle stagioni intermedie (autunno e primavera) si registrano sempre moltissimi casi di soggetti infettati. A tal proposito, è utile porre particolare attenzione in questi periodi, soprattutto durante le passeggiate nei boschi e nelle regioni montane, luoghi ideali per la replicazione delle zecche.
Tra le regole precauzionali essenziali non può mancare un abbigliamento corretto per le escursioni: sconsigliati i pantaloncini e le magliette corte, preferibile piuttosto un vestiario stretto e calzature lunghe, in modo da impedire un eventuale ancoraggio delle zecche alla pelle. Anche i vestiti chiari rientrano tra le norme precauzionali: la tinta chiara, infatti, permette di mettere in risalto più facilmente l’eventuale presenza delle zecche.
Al fine di accertare l’assenza di zecche sul corpo, al termine dell’escursione, è utile ispezionare scrupolosamente la cute ed il cuoio capelluto.
Quella più rischiosa per l’uomo è la zecca dei boschi od Ixodes ricinus. Con la sua puntura può trasmettere malattie infettive alcune delle quali, come la malattia di Lyme, possono avere serie conseguenze se non vengono curate tempestivamente.
Dove si trova la zecca dei boschi ? Nell’erba e nei cespugli. Ama gli ambienti umidi ed ombreggiati con vegetazione bassa ed un letto di foglie secche, meglio se boschivi e con erba incolta, come pure le zone di confine tra prato e bosco soprattutto se con presenza d’acqua. È presente in molte aree del nostro territorio, più in collina che in pianura, ed è resistente a condizioni ambientali sfavorevoli.
Come si presenta ? La zecca dei boschi è scura e molto piccola, quindi difficile da vedere: negli stadi di larva e ninfa non è più grande di una testa di spillo e l’adulto è di poco più grande.
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Ossiuri: È un piccolo vermicello “Enterobius vermicularis”, bianco-trasparente, hanno l’aspetto di piccoli filamenti bianchi, lunghi circa 1 cm, sottili, mobili (se non si muovono sono più probabilmente frammenti di carta igienica o di filo) verme che vive esclusivamente nell’intestino umano. Il bambino, ma anche l’uomo adulto, si infesta ingerendo le microscopiche uova del verme. Queste uova, dopo essersi dischiuse nell’intestino, danno origine in circa 1 mese al verme adulto, la cui femmina depone le uova a livello dell’orifizio anale.
Si possono vedere nella zona anale o tra le natiche; nelle bambine si possono trovare anche nella zona vulvare, tra le piccole e grandi labbra; raramente si vedono nelle scariche.
Si tratta della più comune parassitosi intestinale dell’uomo (interessano il 10-15% dei bambini); gli ossiuri si localizzano nell’intestino crasso e nell’ampolla rettale; le femmine, soprattutto di notte o al mattino presto, escono dall’ano e depositano migliaia di uova.
Alle volte per scoprirli è necessario ricorrere allo “scotch test”: al mattino, prima che il bimbo evacui e venga lavato, si applica del nastro adesivo per qualche minuto sull’apertura anale. Se è in corso un’infestazione da ossiuri, le uova rimarranno attaccate al nastro adesivo e potranno essere evidenziate al microscopio. È un esame di laboratorio semplice ma le uova non sempre si evidenziano al primo esame. Per essere più certi del risultato bisognerebbe effettuare almeno 3 test, se i primi danno risultato negativo
Anche dagli studi della dottoressa E. U. Clark (USA) si evidenzia e si registra per esempio, la presenza dell’alcol propilico nel tessuto canceroso e di altre tossine, metalli tossici tipo: mercurio, alluminio, rame, nichel, metalli lantanidi come l’ittrio e l’afnio e comuni tossine come l’arsenico dei pesticidi di uso domestico, il PCB, il freon, ecc.
Non è una coincidenza che i parassiti sopravvivano e si riproducano meglio nei tessuti e quindi negli organi più intossicati; anche secondo il dott. Hamer essi (i microbi, funghi, probiotici) si “recano” in quei tessuti (negli organi bersaglio del Conflitto Spirituale) per aiutare l’organismo a riparare cellule e tessuti, ma se non trovano le condizioni adatte (malnutriti e/o perché aggrediti da farmaci, radiazioni, vaccini ecc.), non riescono nel loro lavoro salutare, riparatore, ed alle volte si mutano divenendo un ulteriore aiuto nella disgregazione, anche per le tossine prodotte.
vedi Zapper
Ma la cosa più importante da dire è questa: SOLO se vi è un organismo NON sano e cioè con un Terreno in disordine (pH + rH + ro’ – vedi Bio Elettronica – i germi e/o i parassiti avranno il potere di scatenare dei problemi, altrimenti essi non potranno che uscire dall’ospitante e non renderlo malato, oppure non attecchiranno facilmente !
Occorre quindi seguire il Protocollo della Salute:
1. Eliminare il più possibile le tossine e gli alcoli; drenaggio del corpo in genere con appositi chelanti e/o vitamine-minerali antagonisti – micro diete; idro colon terapia per pulire e disinfiammare l’intestino.
2. Riportare il pH digestivo al neutro o leggermente alcalino, anche con l’alimentazione appropriata (per quantità e qualità) ciò per aiutare tutti i processi di riordino.
3. Impedire ed eliminare la proliferazione di parassiti, microbi mutati, vermi (ossiuri, trematodi, ecc.) e funghi (candida albicans, ecc.) con implementazione della flora autoctona con preparati multi batterici, enzimi, alghe, amminoacidi, ecc. Ciò serve a ripristinare l’assetto biologico della flora batterica intestinale in modo da incrementare l’azione probiotica della stessa flora autoctona, in funzione anti parassitaria in genere, ma e sopra tutto della candida albicans e di altri vermi e funghi patogeni che si eliminano in certi casi anche con la soluzione di bicarbonato.
4. Risolvere ed eliminare i comportamenti errati che hanno portato l’essere alla malattia, imparando, conoscendo, quali sono le vie della Perfetta Salute, con la Medicina Naturale.
Queste azioni se effettuate contemporaneamente, rinforzano immediatamente il sistema immunitario e portano alla guarigione completa.
Nella medicina ufficiale si pensa di uccidere i parassiti solo con azioni mirate utilizzando specifici farmaci, questo è un grave errore !
Non si riesce nell’organismo a mirare tanto specificatamente senza interferire comunque anche sulle specie simbiotiche e probiotiche, uccidendole e/o riducendone quindi l’azione antipatogena per mezzo del loro antagonismo biologico. Il corpi viventi sono unità biologiche altamente parassitate da flora probiotica; è quindi il giusto rapporto fra le varie specie viventi microrganismi: flora batterica, funghi, microbi probiotici DEVE essere mantenuto in ogni caso ed a tutti i costi, per impedire che i microrganismi patogeni introdotti e/o le mutazioni batteriche e fungine, che avvengono quando il terreno è disordinato, prendano il sopravvento, non avendo antagonisti ormai distrutti (pH + flora batterica alterata) e colonizzando l’organismo e generando le più svariate patologie.
I rimedi a base di erbe
Gli antichi e gli Indiani d’America sapevano che gli uomini possono essere parassitati dai microrganismi che a seconda delle specie e del luogo ove essi si localizzano divengono bio vitali o patogeni.
Per eliminare quelli patogeni, essi avevano trovato e preparato numerosi rimedi depurativi per provocare diarrea e/o il vomito e sbarazzarsi così dai microscopici parassiti patogeni.
I ns. nonni, molto semplicemente somministravano un cucchiaino (da te’) di fior di zolfo, melassa e cipolla cruda come pappa antiparassitaria – oppure utilizzavano anche forti dosi di aglio crudo mescolato con latte non pastorizzato.
Perché si sono abbandonate queste sagge, semplici oltre che naturali pratiche terapeutiche ?
Per poter vendere i farmaci a costi elevati e non risolutivi in modo che il malato debba sempre rivolgersi ai medici, ai farmaci e quindi incrementare sempre più i fatturati delle aziende farmaceutiche !
Anche l’acido maslinico è utile, esso è presente nelle bucce delle olive ed altri frutti.
Per deparassitare l’organismo utilizzare in certi casi capsule multi erbe (liofilizzate o micronizzate) tipo:
Noce nero (guscio) – Assenzio – Pau d’Arco – Semi di Zucca – Chiodi di Garofano – Estratto di semi di Pompelmo – Chamaelirium luteum – Gomma di Mirra – Polvere di bulbo di Aglio – Issopo – Curcuma longa – Genziana – Polvere di foglie di Menta – Polvere di semi di Fieno greco – Inula helenium – Romice – Zanthalene
Contemporaneamente utilizzare altre caspule, per pulire le pareti intestinali, tipo quelle qui indicate.
AGLIO anti Parassiti (ossiuri, tenia ecc.) – Alla sera 30 minuti prima di coricarsi:
Far bollire in un bicchiere di latte, da 1 a 3 spicchi di aglio, per 7 minuti, lasciare in infusione per altrettanto tempo, indi bere e masticare gli spicchi di aglio. Bere ogni sera questo infuso per almeno 7 giorni, successivamente la 2° settimana, passare ad un giorno si ed uno no; alla 3° settimana, bere ogni 3 sere; alla 4° settimana una volta alla settimana.
Assumere durante il giorno e dal primo giorno, delle capsule di aglio e biancospino oppure di solo aglio, 9 capsule – 3 alla volta per 3 volte al di’, per 7 giorni; 2° settimana, ridurre la quantità di capsule di una, ogni volta; 3° settimana. ridurre di un’altra capsula, ogni volta, sempre 3 volte al di’; 4° settimana una sola capsula per 3 volte al di’.
Importante dal primo giorno fare clistere di caffe’ e/o di bicarbonato ogni due giorni, per la prima settimana; 2° settimana fare fino alla 4° una volta alla settimana quel tipo di clistere.
La Quassia è tossica nei riguardi di artropodi e vermi. È impiegata nell’ossiuriasi, sia per via orale che sotto forma di clisma e nella pediculosi. Applicata (infuso) sulla cute, previene le punture degli insetti. La Quassia è controindicata in gravidanza. Ad alte dosi provoca nausea, vomiti, irritazione gastro-intestinale, cefalea, agitazione motoria, diarrea, crampi muscolari.
Oltre all’aglio per via orale e la Quassia, anche il Lupino seme secco gr 30: Lasciato a macerare per 2 ore in 1 litro di acqua tipida, meglio se saponata al 10%, si somministra per clistere.
Vi sono altre 4 erbe che se utilizzate assieme in un unico trattamento, possono eliminare i parassiti:
1 – Anice
Anche l’anice può essere utile per un’azione preventiva, grazie alla sua capacità di riequilibrare le funzioni intestinali.
2 – L’Assenzio, in capsule (Artemisia absynthium – foglie prese dal cespuglio di Artemisia) – queste due erbe agiscono sui parassiti adulti (vermi) e quelli in accrescimento; è possibile utilizzare le capsule o la polvere dell’erba come per il mallo verde; l’Assenzio è conosciuto fin all’antichità ed è menzionato anche nella Bibbia.
Una pianta medicinale amara, come le altre erbe usate dagli ebrei durante la cena pasquale a simboleggiare l’antica schiavitù d’Egitto, è l’Assenzio (Artemisia absintium). Si tratta di una pianta erbacea ricordata anche nella Bibbia, spontanea anche in alcuni luoghi del nostro Paese, ed utilizzata per la cura dei vermi intestinali
In passato, l’uso medico dell’assenzio era molto diffuso, soprattutto grazie alle sue proprietà antisettiche e vermifughe. L’estratto della pianta veniva ingerito dopo essere stato diluito in acqua. L’omonimo liquore, invece, ha avuto una storia particolarmente tormentata, tanto da essere vietato in numerosi paesi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, a causa del massiccio consumo che se ne registrava e degli effetti nocivi per la salute.
Oggi i divieti sono caduti, anche perché tutti i prodotti in commercio, per quanto riguarda il vecchio continente, devono rispettare i parametri di sicurezza stabiliti dalle direttive dell’Unione Europea.
Per gli scopi medicamentosi, l’assenzio è può essere preparato come infuso, come decotto oppure diluendo in acqua alcune gocce dell’estratto: l’importante è non superare mai le dosi consigliate
3 – Aglio – cura dell’Aglio
Come ben sapevano i nostri nonni, è un alimento dai molteplici benefici, tra i quali troviamo delle notevoli proprietà antibatteriche.
Per questo, ingerire 2-3 spicchi di aglio crudo ogni giorno contribuisce a combattere funghi, infiammazioni, senza alterare la flora batterica intestinale
I componenti dell’aglio uccidono i batteri mutati in patogeni e/o quelli che resistono ai più potenti antibiotici.
È ormai noto che negli ospedali, ove i malati vengono “curati” con farmaci e quindi sono immunodepressi, le infezioni pericolose dei pazienti stanno crescendo a dismisura !
Quindi una buona cura a base di aglio (vedi qui sotto) è da considerarsi assolutamente adatta per tutti i malati; questo è il dato che è affiorato da una indagine con test che hanno dimostrato come un componente dell’aglio l’allicina, ha eliminato le varietà di MRSA (Stafilococco Aureo) e tutte le nuove mutazioni batteriche in “superbatteri e batteri estremi” che sono intervenute nel corso degli anni proprio per l’uso di antibiotici.
Lo studio verrà pubblicato sul J.B.S (Journal Biomedical Science nel 2004 – (fonte Indipendent, UK, 30 Dic. 2003)
Lo si trova anche sotto forma di succo, estratto idro alcolico, in compresse, in capsule od ovuli per impedire il solito “alito da aglio”); come succo od estratto, 15 gocce 2 o 3 volte al dì; in pillole od ovuli da 2 a 12 pillole od ovuli oppure 2 o 4 spicchi di aglio al giorno sono uno dei più antichi rimedi contro: infiammazioni in genere, intestinali, sia dei villi che della parete viscerale, anche se queste sono croniche; parassiti, funghi (candida ecc. – vedi anche aceto di mele, mirra, estratto di semi di pompelmo e stevia), vermi e verme solitario; previene la dissenteria; preventivo per l’arteriosclerosi.
Cipolla:
Come l’aglio, anche la cipolla cruda ha proprietà antibiotiche e antibatteriche ed è pertanto indicata nei casi di parassiti intestinali.
4 – Carote
Ricche di beta-carotene, precursore della vitamina A, concorrono a riequilibrare la flora intestinale, più in generale, a rinforzare le difese dell’organismo, contribuendo ad ostacolare l’eventuale annidamento di parassiti.
5 – Chiodi di Garofano in capsule (parti dell’albero del Garofano) agisce sulle uova.
Per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche, i chiodi di garofano possono contribuire a debellare i parassiti intestinali. Possono essere utilizzati in infusione oppure sottoforma di olio essenziale. Occorre impastare la polvere delle erbe, con del miele per poter ingerire il tutto.
6 – Curcuma
È considerato un buon antinfiammatorio e utilizzato soprattutto nella medicina orientale. Basta consumarne un paio di cucchiaini al giorno, magari aggiungendoli ai cibi a fine cottura.
7 – Fichi
Non sono considerati un rimedio specifico contro i parassiti. Tuttavia, grazie all’alto contenuto di fibre, possono essere molto utili per combattere i disturbi intestinali, oltre ad avere un effetto energizzante e tonificante sull’organismo.
8 – Mallo di noce nera (mallo verde è una parte dell’albero della Noce nera)
Tintura di mallo di Noce nera (*), un estratto alcolico di mallo verde (per chi non tollera l’alcol, la stessa ricetta a base di acqua).
Nella medicina antica, l’estratto del mallo acerbo di noce nera veniva utilizzato per il trattamento di parassiti, funghi, virus e batteri. Questo perché il mallo contiene, tra gli altri elementi, juglone, tannino e iodio, sostanze dalle elevate proprietà antisettiche e antibatteriche. Oggi sono reperibili in commercio integratori a base di estratto di noce nera.
9 – Origano
L’origano ha numerose proprietà, in particolare analgesiche e antisettiche: il suo estratto – da non assumere senza prima aver consultato uno specialista – può avere effetti benefici contro funghi e parassiti intestinali.
10 – Semi di pompelmo
L’estratto di semi di pompelmo, generalmente reperibile nei negozi di alimenti naturali, è considerato un antimicrobico naturale e quindi utile nella lotta ai diversi tipi di parassiti intestinali.
11 – Semi di sesamo
Alimento piuttosto calorico, i semi di sesamo hanno la proprietà di rafforzare il sistema immunitarioe costituiscono un ottimo ricostituente, soprattutto in caso di disturbi gastrici e intestinali (e quindi anche per combattere gli squilibri determinati da eventuali parassiti). Possono essere aggiunti all’impasto di panee dolci, usati per arricchire le insalate o gustati nello yogurt. È preferibile non tostarli.
12 – Zenzero
Lo zenzero è generalmente considerato un toccasana per i problemi intestinali e digestivi ed è particolarmente indicato per combattere nausea e vomito, anche in caso di infezioni dovute alla presenza di parassiti.
13 – Zucca (semi)
È un rimedio tradizionalmente utilizzato contro vermi intestinali quali la tenia, grazie alle sue proprietà antiparassitarie. I semi possono essere consumati previa tostatura o essiccatura.
14 – Oli essenziali
Il libro Modern Essential dice :
I Parassiti intestinali sono quelli che colpiscono il tratto intestinale, entrando che dalla bocca tramite cibo non lavato o crudo, Acqua contaminata e mani sporche. Tra i sintomi che causano vi sono diarrea, dolore addominale, perdita di peso, spossatezza, flatulenza o gonfiore, nausea, vomito, mal di stomaco, presenza di vermi nelle feci, feci miste a sangue e muco, eruzione o prurito intorno al retto o alla vulva.
Gli oli più importanti sono Limone e Origano. sia ad uso topico che ad uso interno, poi anche la camomilla Romana sia ad uso topico che ad uso interno
Miscela:
6 gocce di camomilla, 6 gocce di lavanda
6 gocce di arancia in 2 cucchiai di olio di cocco frazionato.
Applicare 10-15 gocce sull’addome come impacco caldo e applicare 1-2 gocce sui punti riflessi dei piedi dell’intestino e del colon.
USO INTERNO :
Versare 2-4 gocce di olio essenziale in una capsula vuota e deglutirla, oppure aggiungere 1-2 gocce in 120 ml di latte di riso o di mandorle e bere
USO TOPICO :
Applicare come impacco caldo sull’addome aggiungere 2-3 gocce a 1 cucchiaio di olio di cocco frazionato e applicare come clistere a scopo ritentivo per 15 minuti o più.
Diluire come consigliato e applicare all’addome e ai punti i riflessi dei piedi
– Quello permesso dai 6 anni in poi puro x ingestione è solo Cilantro.
– Quelli da diluire molto bene sono : Cannella, Cassia, Origano, Timo.
– Quelli vietati sono Abete bianco e Douglas, betulla, gaultheria, legno di cedro, nardo, tuja cipresso, eucalipto.
– tutti gli altri hanno bisogno di moderata diluizione
È possibile utilizzare anche il metodo Zapper che consiste in un apparecchiatura elettronica per aiutare il deparassitaggio.
vedi: L’invisibile mondo dei Microbi + Pseudovirus + VIRUS: Cosa sono ? + Somatidi + Umeboshi ed altri prodotti naturali + Morgellons + Sistema Ontogenetico dei Microbi + Pleoformismo + DIGESTIONE + Parassiti e Veleni + Alterazione dei batteri autoctoni
Il Protocollo delle Erbe contro i parassiti è altamente efficace, però alle volte può rendersi necessario procedere anche con l’ausilio di una apparecchiatura elettronica.
Si può costruire una piccola apparecchiatura per uccidere elettronicamente i parassiti o acquistarla.
La dott.essa Clarck nei suoi libri, consiglia un tipo di protocollo per l’uso dello Zapper:
“Questa apparecchiatura è alimentata da una batteria di 9 volt. Durante l’uso qualche persona può avvertire un piccolo formicolio, altre non avvertono nulla. Dopo 7 minuti sospendere per 20-40 minuti.
Durante questo periodo i virus e i batteri fuoriescono dai parassiti morti; una seconda applicazione e poi si sospende per un’altra pausa di 20 – 40 minuti. Infine ripete una terza volta.
Si applica 3 volte al giorno lo Zapper, fino a quando si sta bene”.In questo modo si uccidono, batteri e parassiti. “I pochi rimasti sono localizzati nei calcoli biliari o renali o negli ascessi o nel contenuto intestinale. L’aumento del voltaggio non aiuta. Li può raggiungere soltanto una dose di 2 cucchiaini da tè di Tintura extra forte di mallo di Noce nera”.
5 – L’ornitina, questa sostanza assunta alla sera prima di dormire, migliora la ricetta, nei casi di insonnia ed assumendo anche l’arginina al mattino si può ovviare al problema aiutando il cervello a rendere inoffensiva l’ammoniaca che alle volte può arrivare fino ad esso.
La dott.essa Clark, USA (dal suo libro: ” Il Cancro – prevenzione e cura ” di Hulda Regehr Clark), indica questo tipo di assunzione, se vi sono problemi di sonno:
“Ornitina, 2 capsule, la prima notte prima di andare a letto; 4 capsule la seconda notte; 6 la terza notte; e si continua con le 5 capsule fino a quando si prende sonno facilmente poi si sospende l’assunzione delle capsule.
L’ornitina si trova in capsule da circa 500 mg”.
Cure alternative al precedente rimedio:
– Fiori di Trifoglio rosso (2 capsule per 3 volte al dì).
– Pau D’Arco (2 capsule per 3 volte al dì).
– Vitamina C (10 o più grammi al giorno).
– Laetrile.
– Succo di germogli di grano
– Uva o succo d’uva (succo fatto in casa, da utilizzarsi solo se non si mangia carne).
– Echinacea (2 capsule per 3 volte al dì).
– Enzimi e fermenti lattici + micro diete, come consigliato dal Protocollo della Salute
– Dieta macrobiotica – possibilmente più crudità, che cibi cotti.
Protocollo di Terapia anti Parassiti (per adulti)
Come indicato dalla Dott. Essa Clark nei suoi libri:
Tintura extra forte di Mallo di noce nera
1° Giorno: una goccia, si mette in mezza tazza d’acqua, sorseggiare a stomaco vuoto, prima del pasto.
2° Giorno: Due gocce in mezza tazza d’acqua, come sopra
3° Giorno: Tre gocce in mezza tazza d’acqua, come sopra
4° Giorno: Quattro gocce in mezza tazza d’acqua, come sopra
5° Giorno: Cinque gocce in mezza tazza d’acqua, come sopra
6° Giorno: Due cucchiaini da tè in mezza tazza d’acqua, sorseggiare e distribuire il tutto in 15 minuti..
A seconda del peso corporeo (più si pesa) si deve aumentare i cucchiaini fino a 3, per ogni dose giornaliera.
Capsule di Assenzio (dal contenuto di 200-300 mg di Assenzio.
1° giorno: assumere 1 capsula prima di cena (con acqua).
2° giorno: 1 capsula prima di cena
3° giorno: 2 capsule prima di cena
4° giorno: 2 capsule prima di cena
Aumentare fino al 14° giorno arrivando a 7 capsule in una sola volta.
Proseguire con la stessa dose per altri 2 giorni; dopo di che si prendono 7 capsule una volta alla settimana
Non interrompere il trattamento prima del 6° giorno.
Le persone con stomaco delicato, possono fermarsi più a lungo su ciascuna dose invece di aumentare seguendo il programma. Scegliere l’andamento personale, solo dopo il 6° giorno.
Coloro che vogliono sveltire la terapia, possono iniziare con i 2 cucchiaini da te già dal primo giorno.
Chiodi di Garofano
1° giorno: assumere 1 capsula 3 volte al giorno prima dei pasti
2° giorno: 2 capsule 3 volte al giorno
3°-4°-5°-6°-7°-8°-9°- 10° giorno prendere 3 capsule 3 volte al giorno
Dopo il 10° giorno: prendere 3 capsule tutte assieme una volta alla settimana.
Anche l’acido maslinico è utile, esso è presente nelle bucce delle olive ed altri frutti.
Programma di mantenimento antiparassitario
Assumere i prodotti in diversi momenti della giornata od insieme:
1 – Tintura extra forte di Mallo di noce nera: 2 cucchiaini da tè in acqua a stomaco vuoto, prima del pasto o di coricarsi.
2 – Capsule di Assenzio: sette capsule (con 200-300 mg di Artemisia ciascuna) una volta al giorno a stomaco vuoto.
3 – Chiodi di Garofano: 3 capsule (circa 500 mg ciascuna) una volta al giorno a stomaco vuoto.
4 – Si prenda l’Ornitina, se si soffre di insonnia.
Per i bambini
I bambini devono seguire lo stesso programma antiparassitario degli adulti per la durata di 5 giorni.
Al 6° giorno invece che i 2 cucchiaini da tè devono prendere la seguente dose:
La niacinamide (no la niacina) serve per disintossicare dall‘alcol della tintura.
Si può smorzare, se necessario, il sapore forte della tintura mescolandola con miele.
Occasionalmente una piccola quantità di niacina entra nella compressa di niacinamide e provoca un arrossamento; è innocuo e passa presto.
I bambini vanno deparassitati 2 volte all’anno o tutte le volte che si ammalano.
In caso di tumore nell’infanzia, si deve seguire un programma molto più energico.
Il dosaggio dovrebbe essere aumentato fino a 16 cucchiaini da tè – di tintura di mallo -, se necessario.
Prima di prendere la dose di 16 cucchiaini da tè – vedi: Teniasi
altri particolari su:
http://www.drclark.net/ita/drclark_protocol/cancer/children.php
Assenzio e chiodi di garofano:
Si somministra la dose in ragione di tanti giorni quanti sono gli anni del piccolo.
Esempio: a 4 anni di età si segue il programma dell’adulto fino al 4°giorno e poi ci si ferma.
Non è consigliabile per i bambini, sottoporli ad un dosaggio di mantenimento di Assenzio e di chiodi di Garofano.
È meglio farli assumere durante il periodo parassiticida o quando il bimbo è malato.
Nel caso di cancro nell’infanzia, non è necessario aumentare la dose come con la tintura di mallo di Noce.
Per gli animali domestici
Gli animali domestici vanno soggetti agli stessi parassiti dell’uomo, (anche perché mangiano facilmente cibi cotti) compresi gli ascaridi (i comuni nematelminti), l’anchilostoma duodenale, la trichina, gli strongiloidi, la dirofilaria che è una varietà di Tenia.
Tutti gli animali domestici che vivono nella casa dovrebbero essere deparassitati e tenuti costantemente in un programma antiparassitario. L’alimentazione non deve essere cotta e/o industrializzata.Non è necessario sbarazzarsi degli animali domestici per rimanere esenti dai parassiti.
Anche quando sono ammalati è meglio lasciarli fuori casa fino alla guarigione. L’animale domestico quando fa parte della famiglia va tenuto, pulito e sano come le persone, ma fuori casa.
1° Decotto di prezzemolo: bollire per 3 minuti, un grosso cespuglio di prezzemolo fresco in un quarto di gallone d’acqua. Quando si è raffreddato, si toglie il prezzemolo, si congela la maggior parte in diversi piccoli contenitori. Questa quantità serve per un mese e si mette ogni giorno 1 cucchiaino di decotto di prezzemolo nel cibo dell’animale domestico. Non serve controllare se lo mangia; qualsiasi quantità è sufficiente.Tutte le dosi sono basate sul cane o sul gatto di 5 kg. Raddoppiare per animale domestico di 10 kg., e così via. Gli animali domestici sono così infestati dai parassiti da non riuscire a liberarli troppo velocemente.
Lo scopo. del decotto di prezzemolo è appunto quello di mantenere i reni funzionanti così da eliminare prontamente i parassiti morti. Gli animali prendono assumono volentieri il decotto di prezzemolo, forse avvertono il beneficio che gli reca. Così per 1 settimana prima di iniziare con la tintura di mallo di Noce nera.
2° Tintura di mallo di noce nera (normalmente forte): 1 goccia sul cibo. Si trattano i gatti 2 volte a settimana, i cani invece ogni giorno a seconda del peso, per esempio un cane di 30 kg., 3 gocce al giorno (per arrivare a tale dose sì cresce una goccia al giorno). Non si usa la tintura extraforte.
Se l’animale vomita o ha la diarrea ci si può aspettare la presenza di vermi. Sullo sporgo agire con una manciata di sale e iodio; si lascia agire per 5 minuti prima di pulire. Lavarsi bene dopo aver pulito l’animale, all’aperto.
L’Assenzio una settimana dopo.3° Capsule di Assenzio: (200-300 mg di assenzio per capsula); aprire la capsula e versare sui cibi dell’animale la polvere; solo una piccola presa. Si faccia questo per una settimana prima di iniziare con i chiodi di Garofano.
4° Chiodi di Garofano: la più piccola presa possibile sui loro cibi secchi.
Si procede lentamente, così l’animale può imparare a mangiare di tutto. Ripeto:
– 1° settimana: decotto di prezzemolo.
– 2° settimana: decotto di prezzemolo e noce nera.
– 3° settimana: decotto di prezzemolo, noce nera e assenzio.
– 4° settimana: decotto di prezzemolo, neo nera, assenzio, chiodi di garofano.
Conservare questi prodotti per averli continuamente a disposizione. Gli animali diventeranno felici.
Alcuni consigli per chi tiene animali ed ha problemi di reazioni allergiche a certi animali, ma sono comunque consigli utili da applicarsi anche per chi non ha reazioni allergiche ad essi:
Gli animali apportano un grande sollievo alla vita umana, ma devono stare e mangiare preferibilmente fuori casa, nei giardini. Non devono dormire sui letti. Non si devono baciare. Lavarsi le mani dopo aver giocato con loro.
Mai e poi mai spartire il cibo con l’animale nello stesso piatto. Non tenere la cassetta del gatto in casa che deve stare fuori casa.
I solventi sono dannosi oltre che per l’uomo anche per gli animali domestici. I cibi per gli animali domestici industrializzati sono sempre aromatizzati, sono inquinati con solventi come il tetracloruro di carbonio, il benzolo, l’alcol propilico, l’alcol metilico, ecc.
Non acquistare cibi aromatizzati ed additivati per gli animali.
Teniasi
Se non si migliora, nonostante si faccia ogni cosa con cura e secondo le indicazioni della dott.essa Clark, e nonostante si prendano 2 cucchiaini di tintura extra forte di mallo di Noce Nera 2 volte al giorno e nonostante si usi lo Zapper, significa che si soffre di teniasi.
Le tenie sono molto più difficili da uccidere degli altri parassiti. Ciò richiede una grande quantità di Tintura extra forte di mallo di Noce nera.
Protocollo:
1: 8 cucchiaini di Tintura extra forte di mallo di Noce nera.
2: 3 tavolette da 500 mg di niacinamide (non niacina) per aiutare ad eliminare l’alcol della tintura.
3: Si aspetta un’ora (facoltativo).
4: Ulteriori 8 cucchiaini di tintura extraforte di mallo di Noce nera.
5: Ancora 3 tavolette da 800 mg di niacinamide.
6: Si usa lo Zapper per 7 minuti per uccidere con l’elettricità i germi che emergono dai parassiti morenti.
Attendere 20 minuti e poi azionare di nuovo lo Zapper per 7 minuti. Sospendere per altri 20 minuti e poi di nuovo lo Zapper per la terza volta per altri 7 minuti.
Bere molta acqua per deglutire la Tintura di mallo di Noce Nera. Sorseggiare lentamente per evitare la nausea. Questa eccezionale erba è completamente innocua, ma l’alcol no, per cui conviene prendere subito dopo la niacinamide. Non guidare l’auto nelle ore immediatamente successive.
Se non si è in grado di usare lo Zapper per uccidere elettricamente o di prendere la niacinamide si assuma comunque la tintura extra forte di mallo di Noce Nera. Questo è il trattamento per una sola volta.
I segni del miglioramento dovrebbero comparire già dal giorno successivo.
Continuare ad assumere la dose di due cucchiaini da tè al giorno come prima. Anche la dose di 16 cucchiaini di tintura extra forte di mallo di Noce Nera non uccide tutte le fasi (latenti) di tenia nel corpo, ma soltanto quelle schiuse.
Evitare i solventi come il benzene, l’alcol isopropilico, l’alcol metilico per prevenire lo schiudersi di molte altre; forse nel giro di 2 settimane, vi potrebbe essere una nuova chiusura di uova di parassiti.
Se si pensa che ciò possa accadere si ripete la dose di 16 cucchiaini da tè.
SOSTANZE TOSSICHE
Oltre ad eliminare i parassiti occorre disintossicare l’organismo anche dai metalli pesanti e dai prodotti chimici, in particolare l’alcol iso propilico
1 – Controllare in casa se avete prodotti dell’industria che contengono metalli e/o alcol iso propilico, se li avete eliminateli.
Leggete con attenzione tutte le etichette dei prodotti per il corpo che dovete acquistare, portate una lente una lente di ingrandimento illuminata prima di fare acquisti.
2 – Disintossicare l’organismo dalle tossine accumulate, con appositi prodotti omeopatici chelanti e/o altri prodotti naturali adatti allo scopo.
Ciò favorisce l’eliminazione delle tossine dai tessuti danneggiati ed infiammati e blocca la proliferazione dei parassiti (es. trematodi + funghi, ecc. – per la variazione del pH tissutale e cellulare) che generano anche i tumori.
L’alcol propilico è un antisettico comunemente usato nei cosmetici.
Controllare sull’etichetta dei cosmetici la parola “propanolo”, o “isopropanolo”. Controllate anche se vi sono questi altri prodotti: propamide, propacetamide, propigallate, propionato di calcio; Non usare nessuna sostanza che abbia un nome che inizia per: “prop” nell’elenco degli ingredienti contenuti in una determinato prodotto industriale.
Il 100% dei pazienti di cancro ha accumulato l’alcol propilico nel fegato e nei tessuti cancerosi.
Le persone senza cancro non hanno alcol propilico nel fegato.
Vi sono numerosissimi prodotti comunemente usati per la cura del corpo che possono contenere l’alcol propilico: cosmetici, shampoo, lacca per capelli, collutorio, mousse, lozioni per il corpo, prodotti per la rasatura e, naturalmente, alcol per frizioni. Viene utilizzato anche negli aromi o per i coloranti dei cibi – per estrarli si usano questi solventi – “oleoresina della spezia” !
Prodotti inquinati all’alcol propilico
– Shampoo, qualsiasi tipo.
– Lacche per capelli e mousse.
– Cereali conservati, qualsiasi tipo, salvo i biodinamici.
– Zucchero bianco (quello scuro va bene).
– Cosmetici.
– Collutori.
– Caffè decaffeinato, attenzione alle miscele di tè, salvo quelli biodinamici.
– Acqua imbottigliata: acqua distillata o acqua sorgiva.
(Le bottiglie, i distributori e le tubazioni sono spesso disinfettati con alcol propilico).
– Alcol per frizioni.
– Tutti i prodotti per la rasatura compreso i dopo barba.
– Bevande gassate industriali.
– Succhi di frutta industriali, salvo i biodinamici.
– Vitamine, minerali e complementi alimentari, a meno che siano stati testati e/o dichiaratamente estratti senza aIcool propilico. Utilizzare quelli derivanti da frutta e verdure micronizzate – cioè non estratti.
(*)- Preparazione della: Tintura di guscio di noce nera (forte), dal Libro di U. Clark: “La cura di tutte le malattie”
Usate una pentola smaltata o di ceramica quella più grande che avete (non di acciaio, né alluminio), che contenga preferibilmente 10 litri.
Noci nere, ancora nel guscio, ognuna ancora almeno al 50% verde, in quantità sufficiente per riempire completamente la pentola.
Alcol etilico, circa al 50% per coprire tutte le noci.
Cucchiaino di vitamina C.
CeIlophane o foglio di plastica trasparente.
Bottigliette o barattoli di vetro.
In autunno l’albero di noci nere produce grandi palle verdi. La noce si trova al loro interno, ma useremo tutta la palla senza aprirla dato che l’ingrediente lo si trova nel guscio verde esterno.
Sciacquate le noci con cura, mettetele nella pentola e coprite con alcol. Cospargetele con metà della vitamina C. Chiudete con una copertura di plastica coprite. Lasciatele lì per tre giorni.
Versate nei barattoli o nelle bottigliette, togliendo le noci e dividete la restante vitamina C nelle bottiglie.
Se le bottigliette od i barattoli hanno un tappo di metallo, prima copritelo con un foglio di plastica trasparente poi chiudetelo.
La potenza di questa tintura rimane efficace per anni se non viene aperta, anche se diventa scura.
Avete appena fatto la tintura extra forte di noce nera. Non diluitela prima di usarla.
Quando preparate le noci, sciacquatele solo con acqua fredda del rubinetto, Magari vi servirà una spazzola per i punti sporchi. Se non usate tutte quelle che avete acquistato potete surgelarne una parte in un sacchetto di plastica con chiusura ermetica. Il fatto di tenerle semplicemente in frigorifero non impedisce loro di diventare nere ed inutili.
La pentola dove le noci vengono tenute a mollo non deve essere messa al freddo. E neppure la tintura finale ha bisogno di fresco.
L’esposizione all’aria la fa diventare nera e le fa perdere potere. Per ridurre tale esposizione riempite il barattolo il più possibile stando attenti a non toccare la plastica di rivestimento del coperchio che deve chiudersi combaciando perfettamente. Ancora più importante, i barattoli o le bottigliette che usate per mettere la tintura devono avere pochissima aria dentro, solo quella che serve a far sì che la tintura non tocchi la plastica di rivestimento del coperchio.
Il contenuto di un barattolo grande deve essere diviso in tanti barattoli piccoli quando si è pronti per usarlo.
L’idea è quella di non avere barattoli usati a metà, con molta aria dentro, che rimangono aperti per un mese o più.
Ci sono vari modi per ottenere una soluzione di alcol etilico al 50%.
Mescolate tre parti di alcol con una parte d’acqua.
Oppure un altro metodo è di acquistare della vodka con gradazione 100. In questo caso avrete già una soluzione al 50%.
Ricordate non usate mai, nessun tipo di acqua acquistata per fare la tintura.
Tintura di guscio di noce nera (normale)
È inclusa qui in caso la preferiate oppure desideriate fare seguire la terapia ad un ragazzo e/o animale domestico. La ricetta extra forte è quattro volte più potente di quella originale perciò deve essere diluita in quarti (allo stesso modo se vi è rimasta molta tintura normale e volete usarla al posto di quella extra forte, prendetene semplicemente il quadruplo della dose).
Tintura extra forte di guscio di noce nera Alcol etilico, circa al 10%
Mescolate una parte di tintura extra forte con tre parti dell’alcol al 10%. Conservate in contenitori di vetro come descritto sopra; utilizzate l’alcol come sopra indicato.
Tratto da: http://www.drclark.net + Zapper
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Non tutti i parassiti sono benefici
Sebbene alcune infezioni parassitarie sembrino promettenti per il trattamento delle malattie, non si tratta di una carta bianca per andare a infettarsi con quanti più parassiti possibile.
Le infezioni parassitarie sono responsabili di milioni di morti ogni anno in tutto il mondo. La malaria è una delle più note e uccide circa 1 milione di persone all’anno, molte delle quali sono bambini piccoli nell’Africa subsahariana.
Inoltre, le malattie tropicali trascurate (NTD), che comprendono malattie parassitarie come la filariosi linfatica, l’oncocercosi e il verme di Guinea, uccidono ogni anno circa 500.000 persone, soprattutto nelle aree rurali dei Paesi a basso reddito.
Anche nei Paesi sviluppati, i parassiti possono contribuire a malattie come la sindrome dell’intestino irritabile e altri problemi digestivi, e forse anche al cancro.
Quindi, se volete aumentare la resistenza del vostro sistema immunitario e di quello del vostro bambino senza ingerire uova di parassiti, potete aiutarlo:
– Lasciare che il bambino sia un bambino. Permettete ai vostri figli di giocare all’aperto e di sporcarsi.
– Non usare saponi antibatterici. Basta acqua e sapone.
– Servendo carni locali o biologiche che non contengano antibiotici (che uccidono i batteri buoni).
Infine, i segni e i sintomi di un’infezione da parassiti intestinali di tipo non benefico includono
– Noduli sottocutanei
– infiammazione degli occhi (congiuntivite e retinite)
– cecità
– Dissenteria
– Orticaria
– Diarrea
– Tosse o respiro affannoso
– Ingrossamento del fegato e della milza (epatosplenomegalia)
– febbre
– Dolore addominale
Se sospettate di aver contratto l’infezione, rivolgetevi a un esperto di salute naturale e, nel frattempo, il consumo di aglio crudo (schiacciando prima gli spicchi per attivarne le proprietà benefiche) e di semi di zucca crudi vi aiuterà a liberarvene.
Link correlati:
Tradotto con www.DeepL.com/Translator (versione gratuita) Could Worm Eggs Treat MS?
The Dirty Truth About Allergies You Need to Know
RAW Garlic For Parasites and Viral Infections
Tratto da: mercola.com
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In alternativa alla terapia della dr.essa Clark, si possono utilizzare le gocce di Macerato di Aglio (cercare Aglio): 4 al giorno per i bambini; 10 per gli adulti; 13 per gli anziani, al dì per 15 e/o a seconda 30 gg.
Questa “ricetta” serve solo per piccole colonizzazioni di parassiti.
Altra terapia preventiva e curativa, più semplice, che alle volte è sufficiente:
Assumere fermenti lattici multibatterici + capsule di verdura e frutta + mangiare aglio, cipolla, carote, fragole, noci e semi di Zucca ben tritati e cataplasmi di fango (argilla o ricotta) fredda sulla pancia per 45 notti + mangiare riso semi integrale + frutta e verdura CRUDA.
– timo e origano in oli essenziali: sono tra gli oli più potenti e più ad ampio spettro d’azione (con azione antibatterica, antimicotica, antivirale, antiparassitaria).
Anche l’acido maslinico è utile, esso è presente nelle bucce delle olive ed altri frutti.
Trattamento:
Per 3 giorni di seguito cibarsi con carote crude, cipolle, aglio crudi, con riso semi integrale; assumere timo ed origano in olio essenziale giornalmente.
Al mattino del 4°giorno, dopo 12 ore di assoluto digiuno, assumere una pasta di semi di Zucca, freschi e sbucciati, pestati e ridotti in poltiglia con aggiunta di miele ed allungata con acqua tiepida e/o orzata.
5 ore dopo prendere una oncia di olio di ricino. Dopo l’effetto della purga fare un clistere di mezzo litro di acqua fresca ed osservare che la testa del parassita sia veramente espulsa. Qualora non si ottenesse il risultato ripetere il trattamento il giorno successivo o dopo due giorni.
Per far uscire i grossi parassiti dalla pelle è utile avere a disposizione e/o utilizzare delle apparecchiature Bio elettronica, Zapper, altro es. certe tecniche che usano una bacinella per pediluvi o maniluvi, con acqua caricata elettronicamente in modo particolare per far fuoriuscire dalla pelle i parassiti.
vedi:
Le frequenze dei parassiti + Trasmissione Patologica + Sistema Ontogenetico dei microbi + Morgellons + Zapper
TUTTI i parassiti, funghi, batteri, virus, sostanze, si possono detettare – sequenziare con la:
Spettrofotometria ed eliminare con la BioElettronica
Commento NdR: pur segnalando i vari pericoli degli antibiotici e sono tanti ed intensi, essi possono e/o debbono essere utilizzati quando NON vi sono altre alternative, che in genere i medici allopati NON conoscono e che la Medicina Naturale invece conosce da sempre.
Per i Parassiti casalinghi (letti, divani, poltrone, ecc.):
https://www.nestmaven.com/care/how-to-get-rid-of-bed-bugs/
Anche se in certi casi occorre utilizzare dei prodotti chimici, in questo sito si forniscono dei dati per usare tecniche anche non chimiche.
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I parassiti dell’intestino per battere le allergie
Dei parassiti dell’intestino, chiamati hookworm o anchilostomi, potrebbero aprire la strada a nuove terapie contro l’asma e altre allergie, secondo uno studio condotto in Vietnam.
Le infezioni da anchilostomi e altri parassiti dell’intestino sono molto diffuse nel Paese, ma l’incidenza di asma e allergie è bassa.
Una equipe di scienziati britannici e vietnamiti ha perciò cercato di capire se vi fosse una connessione e ha curato un gruppo di bambini locali con farmaci (antiparassiti) che debellano i vermi intestinali.
Il risultato è stato un aumento delle allergie.
Le “buone” condizioni igieniche hanno praticamente debellato i parassiti intestinali nell’uomo nei Paesi sviluppati.
Tuttavia, gli esperti ritengono che in milioni di anni di co-evoluzione, i vermi abbiano trovato un modo per sopravvivere a lungo indisturbati ospiti dell’uomo.
Il rapporto è così complesso che senza alcuni vermi dell’intestino il nostro sistema immunitario risulta squilibrato e esposto a asma e allergie.
Il nuovo studio è stato condotto in un’area rurale del Vietnam centrale dove un bambino su tre ha infezioni da hookworm o altri parassiti dell’intestino, ma le allergie sono estremamente rare.
Hanno partecipato alla ricerca più di 1.500 bambini e ragazzi, dai 6 ai 17 anni. Una parte dei bambini è stata curata con farmaci per liberare l’intestino dai parassiti. In questo gruppo, è risultato aumentato il rischio di sviluppare l’allergia alla polvere, agli acari e ad altri allergeni dell’ambiente.
Secondo i ricercatori ciò indica che i vermi dell’intestino possono regolare il sistema immunitario in modo da ridurre la risposta allergica.
Come spiega il Dr. Carsten Flohr, della University of Nottingham: “Il prossimo passo sarà capire esattamente come e quando i parassiti intestinali programmano il sistema immunitario umano in modo da proteggerci dalle allergie. Dovremo prevedere un nuovo studio con un follow-up dalla nascita”.
La speranza è che tale ricerca aiuti a sviluppare nuovi farmaci capaci di funzionare come i vermi dell’intestino, riportando equilibrio nel sistema immunitario e evitando le reazioni agli allergeni e gli attacchi di asma.
Tratto da: paginemediche.it
Commento NdR: questi “ricercatori” non si sono resi conto che l’aver utilizzato dei farmaci antiparassitari hanno alterato anche il sistema enzimatico e la flora batterica autoctona dei soggetti esaminati e quindi è evidente che le allergie siano aumentate !
“Ricordiamo anche che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo”.
By dr. Jean Paul Vanoli (naturopata)