Definizione di Legge Naturale
La Legge o Diritto Naturale è semplice: l’UOMO è nato libero, sano e senza debiti, anzi prepagato e con tale deve vivere sulla Terra.
La Legge naturale è un termine costituito da varie teorie legali e dai concetti di etica e morale che sono collegati alla nozione di legge naturale e legge universale.
La parola legge naturale deriva dal latino ius – che significa “giusto”, naturalis, che si riferisce alla “Natura“, e il suffisso – ismo, che significa “dottrina”.
Pertanto, la legge naturale è una dottrina filosofica la cui teoria parte dall’esistenza di una serie di diritti propri e intrinseci alla natura umana.
https://www.studenti.it/filosofi-naturalisti-ionici-e-pitagorici.html
Questi diritti sono legati all’etica e alla morale, intesi come quelle regole dei buoni costumi che tutti conosciamo e che dobbiamo rispettare.
Allo stesso modo, la legge naturale afferma che le leggi positive, quelle che governano le norme di uno Stato, sono anche correlate in parte alla legge naturale che, in un modo o nell’altro, cercano di imporre l’ordine dell’esistenza umana e della giustizia in modo coerente.
In altre parole, la legge naturale è governata dai principi che partono dal carattere universale che hanno i diritti universali, è razionale e cerca il benessere generale della società.
La contraddizione o la non applicazione di questi diritti sarebbe ed è illegale ed è un’ingiustizia.
Tra i suoi rappresentanti principali possiamo menzionare i seguenti pensatori e teorici come Platone nel IV secolo a.C., Tommaso d’Aquino nel Medioevo, Hugo Grocio che fece la differenza tra la legge naturale classica e la legge naturale moderna, Thomas Hobbes nel diciassettesimo secolo, tra gli altri.
Quindi la Legge naturale designa piuttosto un FATTO che una teoria: il fatto che l´uomo per sua natura è un essere morale e che la ragione umana è, di per sé, luce che rende accessibile ad ogni uomo la realtà morale (cfr. Elio Sgreccia, Manuale di bioetica, Volume 1 p.210).
Per comprendere cosa sia la legge naturale, innanzitutto dobbiamo capire cosa si debba intendere per legge.
Tommaso d’Aquino afferma che la legge è un ordine della ragione (ordo rationis) verso il bene. Ordo significa orientamento, orientare ad un fine: la ragione che ordina al fine (teleologia) prende il nome di legge.
Teleologia: Qualsiasi concezione filosofica secondo la quale l’universo intero è organizzato in vista di un fine, sia che esso dipenda da una volontà divina o provvidenziale, sia che esso sia immanente alla natura, come principio attivo che mette in movimento la totalità del divenire.
E così quando un individuo pensa: «Voglio andare al mare», si sta orientando ad un fine, si dà una legge d’azione, imprime a se stesso un comando di volontà.
Chiarito nei suoi termini più essenziali il concetto di legge, prima di trattare della legge naturale è necessario accennare alla legge eternamente sovrana, sopra ogni cosa.
Nella umana razionalità il finalismo impresso dalla lex aeterna (l’ordine della Natura e dell’UniVerso) prende il nome di Legge o Diritto naturale. Dunque quando la legge eterna riguarda l’uomo si chiama legge naturale.
In altri termini la legge naturale è quella parte della legge eterna che riguarda l’uomo. Dato che la persona umana è una forma di materia, che contiene, cioè tiene dentro lo Spirito, con il suo corpo bioelettronico di Plasma che lo anima e che di conseguenza anima anche il corpo di energia più densa, il corpo dell’individuo, ossia l’unione strettissima di un principio materiale (il corpo di materia gassosa, liquida e solida) e lo Spirito (con il suo corpo di energia, cioè di Plasma), questo finalismo impresso in noi dalla Natura stessa è sia di ordine materiale che spirituale.
Così avremo un finalismo intrinseco anche a cellule, tessuti, organi e organismo (pensiamo alla riproduzione, alla regolazione temperatura, al sistema immunitario, all’adattamento alle condizioni di vita automatico entro certi limiti, ecc.) ed un finalismo intrinseco dello Spirito che contiene la nostra personalità, che ci inclina alla conoscenza del vero, del giusto, quindi alla socialità, cioè che segue la Neghentropia, cioè l’accumulo e l’elaborazione delle informazioni, ecc.
L’insieme di queste finalità, sia materiali che spirituali, l’insieme di queste inclinazioni, assieme all’ambiente, corpo fisico compreso, prende il nome di “Natura“, intesa come fascio di inclinazioni. La Natura allora è il fine, come diceva Aristotele.
Qual è il fine dell’uomo per Aristotele?
Il filosofo sosteneva che il fine principale dell’uomo fosse la felicità, la quale non derivava dal piacere, ma dalla coscienza razionale di uno sviluppo della propria specifica essenza nell’ambito delle attività.
La Metafisica di Aristotele. Iniziando dalla tendenza naturale dell’uomo alla conoscenza, Aristotele inizia a disegnare l’ideale di una scienza suprema totalmente libera, che lui stesso chiama “sapienza” o “filosofia prima”, ma che i suoi discepoli inizieranno a chiamare appunto “metafisica”.
vedi: https://www.skuola.net/filosofia-antica/aristotele-natura.html
Va da sé che oltre alle inclinazioni buone esistono anche le pulsioni negative, che derivano in primis dal fatto che nello Spirito esiste il tutto quindi anche l’ignoranza delle Leggi naturali, che se non applicate, consciamente o meno portano a comportamenti che creano dolore ins e stessi o fuori di noi, invece di mettersi in armonia con le Leggi Naturali che portano piacere ed annullano o ridimensionano il dolore e in tutto ciò che non porta piacere per se e per gli altri, sono inclinazioni disordinate: pensiamo alla pulsione di rubare, di avere rapporti non con il proprio compagno, di sopraffare gli altri, di mentire ecc.
Il diritto naturale (latino: ius naturale, lex naturalis) è un sistema di diritto basato su un’attenta osservazione della natura umana e su valori intrinseci alla natura umana che possono essere dedotti e applicati indipendentemente dal “diritto positivo” (le leggi espressamente emanate da uno Stato o da una società).
Secondo la teoria del diritto naturale (chiamata giusnaturalismo), tutte le persone hanno diritti intrinseci, conferiti non da un atto legislativo, ma da “dalla natura o dalla ragione”
La teoria del Diritto naturale può anche riferirsi a: “teorie dell’etica, teorie della politica, teorie del diritto civile e teorie della morale filosofica”.
A causa dell’intersezione tra legge naturale e diritti naturali, la legge naturale è stata rivendicata o attribuita come componente chiave dell’Atto di abiura (1581) dei Paesi Bassi, della Dichiarazione di indipendenza (1776) degli Stati Uniti, della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789) della Francia, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (1948) delle Nazioni Unite e della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (1953) del Consiglio d’Europa.
Nel pensiero laico del giusnaturalismo, si afferma che secondo cui nella Natura (ossia nello spontaneo accadere dei vari fenomeni naturali tra i corpi reali, e i differenti risultati di comportamenti distruttivi o cooperativi tra individui) sono iscritte delle leggi morali universali antecedenti (temporalmente e gerarchicamente) alle leggi “morali” stabilite dall’uomo.
Ciò stabilisce una indipendenza dalle successive leggi umane, istituzionali e sistemiche, razionaliste.
L’etica sarebbe implicita nella natura stessa, e ciò renderebbe libero dai vincoli legislativi in contrasto con questi principi per favorire il libero individuo ovvero la Persona stato.
Vedi nel sito https://mednat.news nelle pagine della:
Sovranita individuale
https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_morale_naturale
Tutto ciò che è in contrasto con queste Leggi e Principi naturali, non rientra nella Legge naturale.
Nei Diritti Umani, accettati da quasi tutte le nazioni del mondo, sono accennati alcuni dei principi della Legge e dei Diritti Naturali
“Dichiarazione Universale Diritti Umani” – Art.1
“Tutti gli Esseri Umani nascono liberi in dignità e diritti, essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
Visionate questo video illustrativo a grandi linee sul tema di questo articolo:
E qui si innestano anche le 5 Leggi Biologiche del dott. Hamer
Il pensiero di coloro che invece sono contrari a questi Assiomi è chiamato in genere: iuspositivismo
Il positivismo giuridico o positivismo legale è una corrente di pensiero giuridico la cui tesi principale è la separazione concettuale tra morale e diritto, che implica il rifiuto di un legame logico o necessario tra i due. Allo stesso tempo, lo iuspositivismo definisce le istituzioni giuridiche come un tipo particolare di istituzioni sociali.
Considera l’insieme delle regole valide evitando qualsiasi tipo di interpretazione morale o di valore.
La disciplina che la studia è la teoria del diritto, che si occupa della dimensione normativa nell’ambito della tridimensionalità giuridica (norma, fatto e valore).
Non importa quanto sia giusta o ingiusta l’applicazione di una norma: il giurista si attiene semplicemente ai dettami della norma stessa. Tuttavia, è anche un tema ampiamente studiato e trattato dalla Filosofia del diritto, e viene sempre analizzato accanto a temi come lo iusnaturalismo, lo iusmarxismo o lo iusociologismo, tra gli altri.
Però quando queste leggi chiamate diritto positivo, sovrastano e calpestato i diritti Naturali, vanno non solo disattese, ma anche divulgare il NON doverle applicare, perché profondamente ingiuste !
E con ciò ci rivolgiamo a giudici che quasi sempre non applicano i diritti e le Leggi naturali, non solo perché non le conoscono, se sono in buona fede, ma tralasciando la morale le disapplicano…nelle loro sentenze, a favore di leggi inique o sbagliate, oppure da loro stessi mal interpretate nell’esprimere i loro giuduzi nelle sentenze….
Togliendo quindi la morale e quindi l’Etica dalle Leggi del diritto positivo, si snaturano le Leggi stesse della Libertà, giustizia, pace ed armonia che invece la Legge Naturale persegue ed indica a tutti.
Agendo senza morale quelle leggi sono schiaviste, dittatoriali e quindi creano schiavitù, ingiustizia, guerra, e disarmonia, ovvero odio e quindi malessere nel singolo e nella collettività, come si potuto osservare recentemente dal 2020 ed a tutti i livelli ed in tutte le nazioni del mondo, dato che le aspirazioni delle libertà dei popoli sono state e vengono soffocate e calpestate a favore di elite SCHIAVISTE, addirittura con la violenza usando militari e polizie dei vari paesi, ciò si è reso molto evidente negli anni 2020-2022 con la scusa della fasulla e FALSA epidemia della cosiddetta sindrome del covid19, una influenza stagionale spacciata per infettività di un virus inesistente in natura il Sars-cov2, virus sintetico, preparato e creato al computer nei laboratori di Big Pharma per fare i Vaccini (tossici e pericolosi) e così spaventare medici impreparati e popolazione ignorante, si da permettere a questi CRIMINALI SCHIAVISTI, di togliere le poche libertà che si erano nel frattempo conquistate i popoli della Terra….dopo la 3° guerra mondiale !
– vedi: Come sottrarsi a questi dominatori schiavisti + I veri Padroni del mondo