AGRICOLTURA Naturale, Allevamenti – 1
Introduzione, Info, Articoli e Studi
“L’agricoltura naturale è basata su una natura libera da intromissioni e interventi umani. Si batte per ricostruire la natura dopo la distruzione causata dalla conoscenza e dalle azioni umane e per far rivivere un’umanità allontanatasi da dio”.
(By Masanobu Fukuoka, in: La Fattoria biologica; agricoltura secondo natura)
ITALY – Bari – Luigi Monti è stato rinviato a giudizio per avere arrecato un danno enorme al patrimonio dell’umanità e dello Stato italiano, danneggiando i semi conservati dal Dott. Perrino, nelle celle refrigerate dell’Istituto di Germoplasma a Bari dal 1969.
Culla della biodiversità mondiale, il tesoro è stato distrutto da questo individuo (il 40% degli 80000 semi morto, il restante moribondo).
Dovrà rispondere solo di “abuso di ufficio” !?
Prima di introdurvi nell’argomento trattato, sarebbe utile che leggeste queste pagine, per comprendere successivamente e bene ciò che esponiamo su questo argomento molto importante !
Ambiente, Natura, Universo Naturale
Clima strano ed UFO, fotografati
In IRAK i contadini DEVONO acquistare i semi SOLO dalle Multinazionali USA – vedi qui nel sito Semi delle Multinazionali
Links associazioni su Terra
Progetto per Realizzare un VILLAGGIO della SALUTE
(ricerca dell’Autosufficienza)
Le origini dei Cavalli: About The Origins Of Horses: https://www.simplehorselife.com/origins-of-horses/.
Vuoi avviare una Fungaia ?
http://www.eurosurveillance.org/ew/2006/060601.asp#2
(lingua inglese – la notizia dal sito di Eurosurveillance)
Allevamento Polli: Biologico-Biodinamico – vedi: Allevamenti +
Compostaggio + Concime naturale + Lombrichi
Gli OGM ammalano ed uccidono:
http://it.youtube.com/watch?v=dlYLsJdZJJU
ALIMENTI Animali ed Umani CONTAMINATI da TOSSINE
Pesticidi_in-Agricoltura
http://www.sapereeundovere.it/pericoli-ogm-rivelati-da-un-ex-scienziato-del-governo-degli-stati-uniti/
Moria di Api con i prodotti della Monsanto
http://www.lifeme.it/2016/04/formiche-geneticamente-modificate-api-robot-Monsanto.html?m=1
Monsanto condannata in Francia per avvelenamento !
http://www.greenews.info/rubriche/sentenza-storica-in-francia-monsanto-condannata-per-lintossicazione-di-un-agricoltore-20150914/
Lista delle aziende che nel mondo utilizzano i prodotti della Monsanto:
http://edgytruth.com/2016/05/26/printable-list-companies-use-monsanto-products/
Dite a tutti quelli che vogliono alimenti biologici…..
La Camera e il Senato degli Stati Uniti stanno per votare (tra una settimana e mezzo) una legge che metterà fuori legge l’agricoltura biologica (proposta di legge HR 875).
C’è un’enorme fretta di far entrare in vigore questa legge entro le prossime 2 settimane, prima che la gente si renda conto di ciò che sta accadendo.
Il principale finanziatore e lobbista è la Monsanto – gigante della chimica e dell’ingegneria genetica (e anche la Cargill, l’ADM, e la società di produzione di prodotti agricoli).
Cargill, ADM e circa altri 35 giganti dell’agricoltura). vedi più sotto per altri particolari.
NON VOGLIAMO NESSUN BREVETTO sui semi agricoli
http://www.no-patents-on-seeds.org/index.php?option=com_content&task=view&id=93&Itemid=56&lang=fr
La rivoluzione del filo di Paglia:
http://www.ingannati.it/2012/08/31/la-rivoluzione-del-filo-di-paglia/
La famiglia che produce 2700 kg di cibo all’anno in 370 metri quadrati
http://www.greenme.it/approfondire/buone-pratiche-a-case-history/17709-orto-famiglia-dervaes
Far crescere le piante senza annaffiarle:
http://nexusedizioni.it/it/CT/il-metodo-pascal-per-far-crescere-le-piante-ricche-di-nutrienti-senza-annaffiarle-5206
India, echi di una strage (suicidi degli agricoltori, le cause) – 23/09/2016
http://temi.repubblica.it/micromega-online/india-echi-di-una-strage/
La cosiddetta “scienza” NON è mai esatta al 100%, perche è formata da molte ipotesi/teorie, che poi puntualmente vengono in grande parte smentite e/o rimesse in discussione formando nuovi “dogmi” da insegnare, e cio’ accade ogni dieci anni…specie in medicina !
Ci vuole quindi umiltà nell’ascoltare le opinioni. Bisogna cambiare filosofia. Oggi il mondo è dominato dal “dio denaro” e finché chi è più ricco e potente perde invece la cultura, la solidarietà, la fratellanza, e/o la ricerca medica diagnostica indipendente e multidisciplinare, come dice da decenni il dr. Jean Paul Vanoli, non si va da nessuna parte….
In particolare, Tutti i medici allopati hanno i paraocchi e viaggiano su un binario unico tutta la vita…a loro basta una stupida laurea, ma la vera conoscenza è fatta di confronto, di prove errori umiltà, imparare dal lavoro altrui e condividerlo.
Ci vuole una filosofia diversa…meno acida, dato che oggi tutti pensano di essere i più intelligenti e furbi, ma la presunzione è proprio il loro limite. Bisogna aprirsi al mondo alle culture alternative.
By Jean Paul Vanoli (giornalista investigativo e naturopata)
Diventeranno i microorganismi naturali del suolo denominati SBOs (soil-based organisms) i Probiotici del futuro ?
La natura ci ha dato alcuni microorganismi che si trovano nel suolo e che hanno il compito di tenere a bada i batteri nocivi.
Che cosa sono gli organismi SBOs del terreno ?
Come suggerisce il nome, gli organismi basati sul suolo sono batteri (e altre forme di vita) che vivono nel suolo, terreno, terra.
Lo fanno, per gli impianti agricoli più o meno, ciò che gli alimenti probiotici fanno per gli esseri umani – abbattere materiale vegetale, produrre vitamine, microbi da combattimento con i patogeni, e così via.
In realtà, il fertilizzante organico che si mette nell’orto biologico/biodinamico, contiene già i micro organismi basati sul suolo per migliorare la salute del suolo e fornire quindi prodotti alimentari salubri e sani per i viventi.
Quindi il terreno agricolo deve avere il giusto pH per mantenere un terreno salubre (come nell’intestino umano ed animale) che, a seconda del prodotto che si vuole ottenere, deve avere il pH adatto per lo scopo della semina, e/o della Salute.
L’equilibrio, cioè i giusti rapporti tra batteri adatti alla salute e quelli non adatti, è molto importante nel suolo visto che è il terreno di tutti gli essere viventi, dando nutrimento alle piante in modo che queste a loro volta possano nutrire tutte le altre forme di vita.
Un terreno sano con i suoi nutrienti produce i giusti rapporti batterico-fungini e permette alle piante di crescere forti e di resistere alle malattie. Uno squilibrio del terreno invece, spesso dovuto a batteri nocivi come muffe, lieviti e altro, produce piante deboli.
Gli SBOs rappresentano la prima difesa della natura per tenere a bada i patogeni mentre permettono ai batteri buoni di crescere. Fanno questo “mangiando” muffe, lieviti e altre forme di batteri nocivi che sovraccaricano il terreno.
Per l’uomo la terra significa la sua sopravvivenza visto che dipende da essa per il sostentamento, lo stesso vale per le piante che nutrono tutto. In passato l’uomo era molto più legato alla terra interagendo con essa e consumando cibo non perfettamente privo di terra e perciò ingerendone una minima quantità.
Questo ci fa capire come gli SBOs fanno parte di noi e che nel nostro corpo hanno un ruolo simile a quello che hanno nella terra, consumando i batteri nocivi e proteggendo i batteri buoni e perciò tenendo sotto controllo l’equilibrio batterico.
Il fatto che producono un luogo sano e sicuro per la nostra flora intestinale, ci fa capire come il loro effetto è a lungo termine proprio per il fatto che agiscono in modo cosè efficace contro gli agenti patogeni creando un terreno interiore sano e forte.
Avendo perso sempre di più il contatto diretto con la natura e di conseguenza il contatto diretto con il suolo ed i loro batteri, abbiamo meno protezione contro i patogeni nel nostro corpo e meno difesa contro gli squilibri interni batterici.
Oggi si possono trovare in commercio gli SBOs sotto forma di integratori che ristabiliscono questi squilibri in coloro che non hanno un contatto diretto e costante con la terra.
Ciliege e Fragole sono i frutti con più pesticidi
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) pubblica i residui di pesticidi esaminando 12 prodotti alimentari comprati in giro per l’Europa, anche in Italia. Nel nostro paese, il 35% dei campioni contiene pesticidi al di sopra del limite di quantificazione, e di questi il 2,6 sono oltre i limiti di legge. Un numero basso ma in crescita. A sorpresa il glifosato trovato più in grano saraceno, quinoa, amaranto che nel grano.
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Stiamo camminando su un “tappeto in movimento” !
Jean-Marie Pelt, nel suo libro I preziosi doni della natura descritti nel capitolo 7, i servizi resi dal suolo. Sono inestimabili.
L’autore afferma, per cominciare, che:
“A differenza dell’acqua e dell’aria, il suolo è un mezzo complesso nell’interfaccia tra la roccia madre e l’atmosfera, sottile aggregato di materia minerale e organico, di detriti rocciosi, humus , batteri e molte specie viventi. Più o meno bagnato di acqua, il suolo occupa in media una profondità di 30 centimetri”.
Questa definizione è essenziale. Ci ricorda che i terreni sono fragili. prima dalla loro struttura e poi dalla loro profondità, 30 centimetri sono molto piccoli. Anche se è una media, in poche generazioni di cattive pratiche agricole, abbiamo rapidamente trasformato un terreno ricco di deserto.
Questo è esattamente ciò che sta accadendo nelle fertili terre di Beauce dove il 30% della sostanza organica del suolo è scomparsa. Questo è anche quello che è successo in epoca romana in Sicilia. Al momento, la Sicilia è il granaio di Roma. Ecco dove cresce il grano. Ma l’isola è stata ripulita. In tal modo, si asciuga perché gli alberi attirano, pompano, mantengono e rilasciano l’acqua. Senza di loro, questo circuito si esaurisce e la terra diventa deserta.
Quindi il terreno non è molto spesso. Inoltre, è soggetto a forti pressioni. Prima geologica, poiché secondo Jean-Marie Pelt:
“… l’erosione continua a pianificare i terreni, causandone la sostanza, attraverso i fiumi fino al mare, il che spiega perché le vetuste montagne, sono più basse delle Alpi o dei Pirenei, le montagne più recenti. Ma questo movimento è compensato dall’aumento del magma lungo le linee delle faglie sul fondo degli oceani.
Il botanico conclude che stiamo camminando su una specie di tapis roulant. Fino ad allora tutto va bene.
Il problema inizia con la pressione esercitata a terra dalle attività umane.
Suoli “dimenticati” …
Durante il 20’ secolo, i terreni furono dimenticati. L’agricoltura chimica ha trionfato introducendo emendamenti. Suoli sono stati dati nitrati, potassio e fosfati. Inizialmente, ha aumentato i rendimenti in modo soprannaturale. Gli agricoltori non potevano crederci. Per il grano, ad esempio, siamo passati da una resa di 20 quintali per ettaro all’anno negli anni ’50 a oltre 70 oggi (71,5 q / ha nel 2017).
Alla fine del XVIII secolo, i contadini in Francia faticarono a produrre più di 10 quintali per ettaro !
Ma per 20 anni, questi ritorni hanno stagnato o diminuito. Le curve sono preoccupanti. A Beauce, dove non era raro raggiungere 150 quintali per ettaro o più, è sceso a 90 … La Beauce finirà per cadere a livello nazionale. E’ una questione di tempo se non cambia nulla nelle pratiche agricole.
La ragione di questa evoluzione è semplice: il suolo è esaurito. La loro biodiversità è diminuita. Secondo Claude Bourguignon, agronomo ed esperto di suolo, il numero di lombrichi per ettaro è passato da 2 a 100 kg. Egli spiega, in un video entusiasmante, che l’agricoltura moderna sta uccidendo la terra. Propone tre motivi:
1 – Arare, è un’istituzione del mondo agricolo. Eppure è anche un errore, secondo il nostro agronomo. Per spiegare questo, spiega come le foreste creano i terreni. L’albero lascia cadere rami e foglie morte.
La fauna del suolo (fauna epigea) mangia questi rami. Questi sono springtails, acari e così via. I loro escrementi poi nutrono i funghi, che trasformano questi rifiuti in humus. Tuttavia, i funghi sono aerobici, vale a dire che hanno bisogno dell’aria e del suo ossigeno per vivere. La prima regola assoluta è quindi non seppellire o restituire (con l’aratura) la materia organica oltre i 10 cm.
2 – Il secondo errore sono gli input chimici. Innanzitutto, indeboliscono le piante perché sono alimentate principalmente con nitrati, potassio e fosfati. Gli altri elementi, che la natura di solito da, vengono dimenticati. Secondo, perché questi prodotti stimolano i batteri. Proliferano.
Questo crea, come nel microbiota, uno squilibrio con i funghi. Inoltre, i batteri mineralizzano la materia organica.
Cade più in basso e non può essere mangiato dalla fauna dell’epigee. E i funghi non hanno più niente da mangiare !
Gli elementi si seppelliscono, inquinano le falde acquifere ei terreni muoiono. Vengono poi lavati via dall’erosione della pioggia, lasciando solo le rocce.
3 – Il terzo errore è, naturalmente, l’uso massiccio di pesticidi che aumenta solo gli squilibri già creati dai fertilizzanti. Ma il caso dei pesticidi, che comprende erbicidi, fungicidi e insetticidi, è ben consolidato:
“creare gravi malattie (cancro alla vescica), Parkinson e Alzheimer, ecc., tra agricoltori o persone esposte,
“sono dannosi per la salute dei consumatori e dell’ambiente.
“finiscono per essere trovati in tutti gli organismi viventi e specialmente negli esseri umani.
L’attuale dibattito sul glifosato è emblematico della lotta tra consumatori, agrochimici e istituzioni. Mentre il glifosato era considerato un probabile cancerogeno dalla IARC, un’istituzione molto cauta, è ancora sul mercato perché rimane un “blockbuster” di Monsanto.
Finirà per essere bannato. Ma chi pagherà per l’immenso danno che ha fatto ?
La verità è semplice: gli attuali metodi di coltivazione si basano sull’illusione.
Abbiamo ipotecato i rendimenti delle nostre terre per centinaia di anni a venire per avere alcuni decenni eccezionali.
Le nostre terre sono esaurite. E a un certo punto, non avremo altra scelta che cambiare la modalità di produzione.
3 ragioni concrete per sperare !
Fortunatamente, ci sono anche buone notizie.
Per prima cosa, nel 2007, la FAO ha pubblicato un rapporto che stimava che l’agricoltura biologica potesse nutrire 9 miliardi di persone in tutto il mondo nel 2050.
Sull’attuale evoluzione delle cose: l’agricoltura biologica continua a crescere nell’area e nelle fattorie.
Ora rappresenta oltre il 5% della superficie agricola in Francia. E’ ancora poco ma è il doppio rispetto a sei anni fa …
Infine, gli stessi agricoltori stanno scoprendo alternative interessanti. Cosè un articolo in Figaro racconta la storia di un produttore di zucchine che ha usato la musica per inibire un virus che uccide i suoi raccolti.
L’operazione è riuscita, dove tutti gli altri metodi avevano fallito. Le onde musicali sono efficaci contro virus, parassiti, insetti e così via. Hai notato, questo articolo è inserito nella sezione “Economia”.
E’ forse a questo tipo di dettaglio che possiamo percepire i cambiamenti …
Acco qualche esempio di agricoltura senza aratura:
https://www.unorsoincampagna.com/cose-la-coltivazione-no-dig-senza-lavorazione-del-terreno/
https://www.ortodacoltivare.it/coltivare/non-arare-permacultura.html
https://www.youtube.com/watch?v=jOgUA6WO6k0
https://charlesdowding.co.uk/start-here/?lang=it
https://www.globochannel.com/2021/10/09/giartino-senza-aratura-vecchie-abitudini-prodotto-migliore-meno-tempo/
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A proposito di “consociazioni” fra le piante, nell’orto.
Popolo degli ortolani, vi siete mai chiesti perché certe piante sembrano prediligere particolarmente la vicinanza di altre piante ?
E perché invece si vedono delle piante allontanarsi letteralmente da quelle vicine ?
Le piante si amano e si odiano ?
Scientificamente parlando non possiamo dire che abbiano dei sentimenti o che abbiano dei problemi “famigliari”, ma sicuramente possono essere più o meno compatibili. Si chiama allelopatia, la scienza che studia questo loro comportamento, ma qualcuno la definisce la “scienza dell’amore” perché le piante si attraggono o si respingono come in una storia d’amore.
Allelopatia, che cosè, e cosa ci rivela
L’allelopatia è un sistema di difesa naturale messo in atto dalle piante (alle volte stimolata da alcuni parassiti) per preservarne il loro habitat, ai fini di mantenerne la specie. Il termine coniato dal botanico Molisch nel 1937, spiega i fenomeni biologici per cui le piante si attraggono o si respingono:
– competizione chimica, ovvero il rilascio di sostanze allelopatiche prodotte dal metabolismo (acidi, aldeidi, chetoni, lattoni, terpeni, fenoli, ammine, ecc.) che direttamente o indirettamente inibiscono (per es. alterazione delle membrane cellulari, dell’equilibrio osmotico, di processi fisiologici, o della resistenza alle malattie, della capacità di fissazione dell’azoto atmosferico, ecc.) la crescita delle piante vicine limitandone la germinazione, la crescita e lo sviluppo.
– antagonismo radicale, dovuto al rilascio di fitotossine attraverso le radici, in modo da garantirsi il proprio spazio vitale. Ad esempio estraendo più acqua dal terreno o comunque limitando la disponibilità di altre risorse (nutrienti, luce, etc.). In alcuni casi è la corteccia a emettere sostanze tossiche (es. aldeidi), creando intorno alla pianta una barriera protettiva che la difende dall’infestazione di microrganismi.
Dunque, nella progettazione dell’orto è importante tener conto dell’interazione allelopatica tra piante ricorrendo alle regole della cosiddetta consociazione. Vale a dire che una volta scoperto come, ad esempio, le melanzane crescano meglio vicino ai fagioli, eviteremo altre combinazioni. Tipo non mettete le melanzane vicino alle patate. Ma non preoccupatevi, esistono già delle tabelle delle “consociazioni ortaggi” che vi aiutano a riconoscere la giusta consociazione !
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Recentemente Philip Lymbery, Direttore di CIWF International, ha pubblicato il suo libro, Farmaggedon, frutto di ricerche sui disastri che l’allevamento intensivo ha provocato e continua a provocare agli ecosistemi del nostro pianeta.
Concordiamo con quanto scrive il quotidiano L’Indipendent su Famageddon:
“Da molto tempo conviviamo con i disastri causati dall’allevamento intensivo e crediamo di aver già toccato il fondo. In realtà se non facciamo nulla, le cose continueranno a peggiorare”.
Farmageddon fa vedere con semplicità come inquinamento delle acque, perdita di biodiversità, disuguaglianza alimentare e spreco di risorse siano tutte problematiche legate intrinsecamente alla sofferenza di miliardi di animali allevati in modo intensivo per produrre un cibo per i paesi “ricchi”, spesso malsano.
ATTENZIONE: USA – ATTENTATO alla SALUTE per LEGGE ! – Anno 2009
Gli Stati Uniti tra meno di una settimana e mezzo voteranno un provvedimento che metterà fuori legge le coltivazioni biologiche.
La Camera e il Senato degli Stati Uniti tra meno di una settimana e mezzo voteranno un provvedimento che metterà fuori legge le coltivazioni biologiche (il disegno di legge HR 875 /2009).
Vi è una fortissima pressione per approvare la trasformazione in legge in un tempo molto breve, prima che la popolazione si accorga di ciò che sta accadendo.
Il principale sostenitore e chi ha svolto il lavoro di lobby è la MONSANTO, la grande impresa chimica e di ingegneria genetica, accompagnata dalla CARGILL, dalla ADM (Archer, Daniels e Midland) e da altre 35 grandi imprese agroalimentari.
Questa normativa obbligherà le aziende a produzione biologica ad usare particolari fertilizzanti e sostanze velenose contro gli insetti, in base a decisioni prese da una Agenzia di nuova costituzione “al fine di garantire che non vi siano pericoli per l’alimentazione pubblica”. Queste norme saranno obbligatorie anche per gli orti familiari che producono alimenti solo per autoconsumo e non per la vendita.
Se questa legge sarà approvata non esisteranno più semi originali ma solo i semi geneticamente modificati della MONSANTO, che oggi stanno mostrando la loro capacità di generare malattie impreviste negli esseri umani.
Per fortuna che:
Negli USA, le proposte di Legge vengono presentate e, se non passano entro la sessione di congresso (2 anni), vengono eliminate. Nulla vieta di ripresentarle. Ma con un altro numero. E la HR 875 è defunta senza arrivare all’approvazione. E’ del tutto impossibile che si debba ancora discuterla perché fà parte della sessione 2009-2010.
Threat of GMO Foods at Senate of USA
E’ disponibile un video su questo problema:
http://www.youtube.com/watch?v=epXNJNjYBvw&feature=related
E un altro video: http://www.youtube.com/watch?v=eeWVkTU1s1E
(se non li trovate è perché Youtube li CENSURA,su ordine delle multinazoinali agro/chimiche/farmaceutiche)
Questo mostruoso piano alimentare proposto, ha un nome: Food Safety Modernization Act of 2009 (legge per la modernizzazione della sicurezza alimentare), disegno di legge HR 875.
Questa è la realtù, amici ! Diffondete queste informazioni a tutte le persone impegnate che sono sulle vostre liste e inviate oggi stesso la vostra protesta al Senatore che vi rappresenta ! Contattate chiunque sia in grado di fare la stessa cosa.
La Camera e il Senato approveranno queste norme se non saranno minacciati da una massa di elettori di perdere i loro posti. Essi hanno paura solo della vostra voce e del vostro voto. La cosa migliore da fare è andare sul sito www.house.gov/writerep e tutto ciò che dovete fare è inserire il vostro messaggio, vi sarà indicato il vostro rappresentante al Congresso e il modo di entrare in contatto con lui.
Quando chiamerete il suo ufficio, qualcuno vi risponderà, e dovete solo dire (in modo educato) che state chiamando per comunicare la vostra posizione sull’HR 875.
Esprimete la vostra opinione, essi prenderanno nota anche del vostro nome e indirizzo e comunicheranno i vostri commenti ai membri del Congresso.
Di seguito trovate una lista dei senatori degli Stati Uniti e dei loro indirizzi:
http://www.senate.gov/general/contact_information/senators_cfm.cfm(read_less
(traduzione non autorizzata, 24 dicembre 2009)
Segue il testo originale:
Sent: Friday, December 18, 2009 12:37 AM
Subject: Save Organic Farming (Save My Backyard Garden!)
Contro il divieto di agricoltura biologica
Per favore, dite a tutti quelli che vogliono alimenti biologici…
La Camera e il Senato degli Stati Uniti stanno per votare (tra una settimana e mezzo) una legge che metterà fuori legge l’agricoltura biologica (legge HR 875). C’è un’enorme fretta di far entrare la legge entro le prossime 2 settimane, prima che la gente si renda conto di ciò che sta accadendo.
Il principale finanziatore e lobbista è Monsanto, un gigante della chimica e dell’ingegneria genetica (e Cargill, ADM e circa altri 35 giganti dell’agricoltura). Questo disegno di legge richiederà alle aziende agricole biologiche di utilizzare fertilizzanti specifici e spray velenosi per insetti, dettati dalla neonata agenzia per “assicurarsi che non ci siano pericoli per il cibo pubblico”. Questo includerà anche gli orti di casa che coltivano cibo solo per la famiglia e non per la vendita.
Se questo passerà, non ci saranno più semi puliti, ma solo semi geneticamente modificati dalla Monsanto, che ora si stanno manifestando con malattie inaspettate nell’uomo.
C’è un video sull’argomento.
http://www.youtube.com/watch?v=epXNJNjYBvw&feature=related
E un altro: http://www.youtube.com/watch?v=eeWVkTU1s1E
Il nome di questo scandaloso piano alimentare è: Food Safety Modernization Act of 2009 (legge HR 875).
QUESTO È REALE, GENTE! TRASMETTETE QUESTO MESSAGGIO A TUTTI GLI INTERESSATI NELLE VOSTRE MAILING LIST E CHIAMATE I VOSTRI RAPPRESENTANTI AL SENATO OGGI STESSO!
Prendete il telefono e bruciate i fili. Chiedete a chiunque possiate di fare la stessa cosa.
La Camera e il Senato approveranno questo provvedimento se non saranno minacciati in modo massiccio di perdere la loro posizione.
Temono solo la vostra voce e il vostro voto. La cosa migliore da fare è andare su www.house.gov/writerep
Tutto quello che dovete fare è inserire il vostro codice postale e vi darà il vostro deputato e come contattarlo. Quando chiamate il loro ufficio, qualcuno risponderà al telefono, basta dire loro (gentilmente) che state chiamando per esprimere la vostra opinione sull’HR 875.
Dite loro le vostre opinioni, prenderanno il vostro nome e indirizzo e trasmetteranno i vostri commenti al deputato.
Il seguente link contiene un elenco dei senatori statunitensi e dei loro recapiti:
http://www.senate.gov/general/contact_information/senators_cfm.cfm(read less)
Privacy type: Open: All content is public.
vedi anche: govtrack.us, un sito che monitora gli atti del governo USA.
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ITALIA – Puglia 2013-2014,
ATTENZIONE: gli ulivi in Puglia stanno morendo a causa del glifosato, contenuto anche nel Roundup, micidiale erbicida usato nel mondo, (della Monsanto) nonché a causa di pesticidi e di infiniti trattamenti chimici che hanno avvelenato e continuano ad avvelenare gli ulivi e tutto l’ecosistema. A causa di questo avvelenamento, dovuto a tutte queste micidiali sostanze chimiche si distruggono vermi, lombrichi, microrganismi del terreno che trasformano tutto in nutrimento-concime (humus) per le piante, quindi si abbassano le difese immunitarie delle piante stesse. Pertanto, senza più nutrimento né difese immunitarie, le piante si indeboliscono, soffocano, muoiono e, di conseguenza, qualsiasi parassita, anche il più banale e innocuo, può attaccarle e farle morire definitivamente, così come accade anche per l’uomo nella sindrome da immunodeficienza od AIDS.
A causa di tutte le velenose, micidiali sostanze chimiche usate in agricoltura, la natura, le piante e l’uomo vivono in uno stato larvato o conclamato di AIDS anche per i Vaccini. Ecco perché quasi tutta la natura e l’umanità è colpita da infinite malattie e da “morti improvvise” con i Vaccini.
Non sono quindi i parassiti, i batteri, i funghi, a far ammalare e morire gli ulivi, le piante e l’uomo, ma sono solo ed esclusivamente i veleni presenti in agricoltura (pesticidi, erbicidi, concimi chimici, OGM, fitofarmaci, ecc.).
Anziché dare la colpa al parassita, od al batterio, spesso inesistenti o inventati, che sono solo pretesti o “capri espiatori” affinché le multinazionali possano arricchirsi sulla vendita di medicine, test, analisi, ed infiniti trattamenti chimici, occorre eliminare tutti i veleni esistenti in natura (pesticidi, erbicidi, OGM, concimi chimici di sintesi, farmaci, vaccini, fitofarmaci, ecc.). Sono solo essi i veri “killers”.Ci sono da anni le prove di quanto detto.
Potete leggerle su vari testi a questo link:
http://laviadiuscita.net/ebook-life-project/
Inoltre occorre anche ricordare che le piante di ulivo, cosi come le altre piante da frutto, vanno potate nel modo adatto e soprattutto nei tempi adatti (giorni e mesi) nutrendo il terreno ove queste crescono e vivono, e se cio’ non avviene la malattia facilmente si mostra….
http://www.eticamente.net/40442/guida-per-lorto-sinergico-come-realizzare-lorto-piu-naturale-assoluto.html
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Adesso coltivare ortaggi nel giardino o in balcone può diventare causa di severe multe grazie ai tecnocrati di Bruxelles – UNIONE EUROPEA 2013
I tecnocrati di Bruxelles, collusi con le multinazionali, stanno davvero esagerando ! Non contenti di avere lasciato sul lastrico milioni di cittadini europei, adesso vogliono imporre leggi e regolamentazioni anche contro coloro che hanno cercato di farsi un orticello a casa per almeno avere un pò di verdura e frutta.
L’Agenzia delle Varietà Vegetali europee infatti starebbe per presentare la proposta di legge “Plant reproductive material law”, la quale costringere i cittadini a utilizzare semi approvati dall’Unione Europea. Gli orticelli che non hanno utilizzato questi semi, come riporta l’associazione Libre, rischiano di diventare illegali e rischiare quindi severe condanne.
Questo sembra essere un regalo delle multinazionali dei semi, che potranno così avere il monopolio assoluto. Ma, come spiega Ben Gabel del “Real Seed Catalogue”, questa mossa uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta la comunità europea, dato che conservare i semi sarà visto addirittura come un atto criminale.
Questo è un esempio di burocrazia fuori controllo – continua Gabel – Tutto quello che produce questa legge è la creazione di una nuova serie di funzionari dell’UE, pagati per spostare montagne di carte ogni giorno, mentre la stessa legge sta uccidendo la coltura da sementi prodotti da agricoltori nei loro piccoli appezzamenti e interferisce con il loro diritto di contadini a coltivare ciò che vogliono, questo perché le multinazionali non vogliono concorrenti…..
la SCHIAVITU‘ avanza imperterrita perché NESSUNO di Voi reagisce, RITORNATE SOVRANI: più info qui nel sito alle pagine della Sovranità individuale.
Per fortuna che questa aggressione alla libertà di semina è stata per ora bloccata:
La commissione ENVI protegge le sementi dei piccoli agricoltori – 30 Gen. 2014
Comunicato
La Commissione Ambiente del Parlamento europeo boccia la proposta sul materiale riproduttivo vegetale che vieterebbe lo scambio di semi tra piccoli produttori. L’eurodeputato PD Andrea Zanoni:
Rendere la filiera più sicura ma non sulle spalle dei coltivatori biologici, giardinieri e piccoli produttori. La commissione Agricoltura ne prenda atto.
Oggi la Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha rigettato a grande maggioranza (46 a favore e 4 contro) la proposta di regolamento relativo alla produzione e alla messa a disposizione sul mercato di materiale riproduttivo vegetale.
L’eurodeputato Italiano Andrea Zanoni ha commentato: “Abbiamo dato un chiaro segnale di voler garantire la sicurezza dell’agricoltura europea e il commercio internazionale delle semi ma non a discapito della biodiversità e della libertà dei piccoli coltivatori europei di crescere e utilizzare le proprie sementi. Adesso spetterà alla commissione Agricoltura prendere atto del nostro voto e adoperarsi affinché i piccoli coltivatori non siano sacrificati in nome degli interessi delle grandi multinazionali2.
Si tratta di un voto di regolamento ora destinato alla commissione Agricoltura relativo al Plant reproductive Material law che punterebbe a istituire un organo di controllo, l’agenzia delle varietà vegetali europee, per analizzare e approvare ogni pianta e seme coltivati in territorio europeo. “L’approccio proposto, basato su un unico modello per tutti, non soddisfa né i diversi requisiti dall’ampia varietà di materiale riproduttivo vegetale né le esigenze degli operatori, dei consumatori e delle autorità competenti – spiega Zanoni – Si rischia non solo di proibire il libero scambio di semi, ma di appesantire l’intera filiera da oneri amministrativi ed economici come l’iscrizione ad un pubblico registro e il pagamento di una tassa, il divieto di conservazione dei semi di un raccolto per la successiva semina e altro”.
“Per questo avevo presentato una quarantina di emendamenti per tutelare le nostre sementi insieme alle associazioni italiane ed europee che lottano per la tutela dei semi locali e dei piccoli produttori anche non registrati.
Adesso la parola passa alla commissione Agricoltura, che mi auguro tenga in considerazione gli interessi piccoli coltivatori”, conclude l’eurodeputato.
By Andrea Zanoni (Eurodeputato) – Email stampa@andreazanoni.it – Bruxelles
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Tutta la vita umana ed animale, dipende da quella vegetale e dalla Natura nostra madre.
Dalle piante, dalla loro qualità, sanità e bontà dipende la salute sia fisica e psichico-spirituale, di uomini ed animali. E’ per questo che da anni diffondiamo le varie forme di agricoltura rispettose dell’ambiente che:
1 – non danneggino i quattro elementi essenziali (Aria, Acqua, Terra, Fuoco, ritenuti inesauribili ma oggi in grave pericolo e squilibrio)
2 – mantengano l’autofertilità del suolo
3 – conservino specie e incentivino la biodiversità
4 – producano quantità, qualità del cibo e materie prime tali da permetterci una vita sana e buona
5 – lasci alle generazioni future condizioni di possibile esistenza, sopravvivenza ed evoluzione, e che sia un’attività piacevole, sostenibile, bella e piena di soddisfazioni.
Premessa indispensabile per ben comprendere come nasce l’ammalamento dei corpi Viventi e/o quello dei Terreni agricoli dei campi, occorre considerare in primis questa introduzione necessaria ed indispensabile:
Tutti i contadini agricoltori e coloro che studiano botanica, sanno perfettamente che un certo tipo di Terreno fisiologico (terra) ha delle caratteristiche tipiche e proprie dipendenti anche da dove esso si trova rispetto al Polo Nord, Sud ed Equatore e dalla sua esposizione o meno alle radiazioni solari (luce ed energie varie) e dipende fortemente, per produrre quello o quell’altro tipo di piantine (erbe, alberi, ecc.) dalle condizioni climatiche della atmosfera.
“Il suolo o terra è composto da una parte solida (componente organica e componente minerale), una parte liquida e da una parte gassosa e da cariche bioelettroniche (pH, rò, Rh2). Ovviamente le percentuali, delle rispettive composizioni, variano da tipo e tipo di terreno, in funzione del luogo ove esso è presente.
Le proprietà fisiche del terreno sono un insieme di caratteristiche del terreno, derivate in parte dal suo stato fisico e in parte dalla sua natura chimica. La loro evoluzione e variazione influenza, sia la vita delle piante, degli animali (uomini compresi) e dei microrganismi del terreno, sia la tecnica agricola in generale.
Quest’ultima interagisce con le proprietà fisiche, modificandole in modo più o meno marcato, allo scopo, in genere, di rendere più ospitale l’ambiente per la biocenosi tellurica.
Le varie parti del terreno:
1 – La parte solida è composta dalle particelle terrose e dagli organismi viventi presenti nel terreno. La natura chimica delle particelle terrose è in parte mineralogica, in parte organica, in parte chimica. La natura delle particelle terrose ha influenze dirette su molte proprietà fisiche e meccaniche del terreno.
2 – La parte liquida, è composta dalla soluzione liquida circolante in esso, in altri termini dall’acqua e dai sali minerali in essa disciolti. Questo componente del terreno è soggetto ad ampie fluttuazioni in virtù della dinamica degli apporti meteorici e di quelli da falda, dell’evapotraspirazione e della percolazione profonda. La proprietà fisica del terreno strettamente correlata alla fase liquida è il potenziale idrico. Molte varianti ad essa ad esempio avvengono, quando si ara il terreno agricolo, per il sovescio o la semina.
3 – La parte gassosa, e composta dall’atmosfera del terreno ed è in rapporto di complementarietà con la fase liquida, dal momento che entrambe occupano gli spazi vuoti del terreno. L’atmosfera del terreno è in equilibrio dinamico con quella dell’aria e il gradiente di composizione è strettamente correlato alla resistenza offerta dal terreno agli scambi gassosi in superficie. In generale l’atmosfera del terreno è più ricca in anidride carbonica e più povera in ossigeno in quanto i processi respiratori della biocenosi edafica consumano O2 e liberano CO2.
4 – La parte aeriforme non ha influenze dirette sulle proprietà fisiche del terreno, tuttavia interferisce indirettamente sulla struttura attraverso l’azione del potenziale redox del terreno sui processi di mineralizzazione della sostanza organica”. Tratto da wikipedia.org
5 – In più occorre dire che OGNI terreno agricolo viene “irrorato” dalla luce del sole, la quale contiene energia più o meno intensa e di vario tipo, e ciò dipende dalle irradiazioni solari.
Le variazioni di questi stati del terreno modificano il pH, la resistività e le cariche elettriche del Terreno.
Note, agli agricoltori biologici, (quelli che utilizzano la chimica nei loro campi, queste cose le hanno “scordate”…come i medici della medicina ufficiale che hanno “perso questa saggezza”, perché le università in mano a Big Pharma glielo hanno fatto “dimenticare”, cioè tutte le tecniche, cure possibili, della Medicina Naturale), sono le interferenze e le influenze di Sole, Luna, Cosmo, Stagioni, sui Terreni agricoli, per la semina, raccolti, tagli e potature, innesti, ecc..
6 – La parte termica, cioè la temperatura di un terreno, è molto importante, infatti in un terreno freddo non cresce che il muschio, in terreno troppo caldo e non irrorato, non cresce nulla perché si disidrata e cambiano i rapporti del pH, rò ed Rh2 la parte energetica/bioelettronica del Terreno.
– questa parte, molto dipende dalle condizioni termiche dell’atmosfera e dove si trova, cioè a che latitudine si trova il terreno.
7 – La parte alimentare, cioè il “dar da mangiare”, per mezzo della semina per fare il sovescio, per mezzo del “cumulo-concime naturale” derivante dal compostaggio, il riordino del pH ad esempio con la calce, ed infine la semina per raccogliere un tipo di vegetale utile per alimento animale od umano.
– oppure lo si può “alimentare”, si fa per dire con fitofarmaci chimici e/o diserbanti (che sono veleni per il terreno) o con prodotti chimici derivanti dagli scoli, spurghi, acque tosso-nocive industriali; è cosi che si avvelena non solo il terreno, ma anche i prodotti che vi si coltivano e quindi tutti gli esseri viventi che se ne cibano, animali e uomini.
Ciò significa, che se alteriamo una di queste parti in modo significativo, il terreno agricolo produrra’ questo o quelle piantine di erbe, alberi, ecc., infatti ogni agricoltore sa bene che ogni anno, a seconda delle condizioni del terreno, delle irradiazioni solari, e dell’abbondanza o meno dell’acqua, la tipologia dei raccolti varia, un certo anno abbiamo raccolti abbondanti in altri meno, od addirittura la carestia.
Ma ciò vale, è bene ricordarlo, anche per il tipo di piantine (erbe o piante, ecc.) prodotte, nel caso di terreno incolto o del tipo di raccolto agricolo, quando una o più condizioni delle varie parti del terreno subisce un’alterazione particolare, che può essere variata a seconda della parte investita dalla variante, per cui una piantina crescerà a dispetto di un’altra e viceversa, a seconda dei rapporti fra le varie parti del terreno agricolo.
Esempio – Foto erba Tipo 1 + Foto erba Tipo 2:
Sullo stesso campo, senza aver seminato nulla nel corso dell’anno, il primo anno abbiamo la colonizzazione di erba del tipo 1; l’anno successivo si trova un’altro tipo di erba che ha colonizzato l’area, il tipo 2, ovviamente non ha colonizzato tutto in modo totale, ma la maggioranza del tipo di erba che colonizza l’area (campo) varia da anno in anno e ciò, come abbiamo già detto prima, a seconda delle variabili delle varie parti che compongono il Tipo di Terreno (terra del campo), del tipo di temperatura del luogo, della ionizzazione dell’aria, irradiazioni del sole, abbondanza o meno dell’acqua.
Fig. Tipo 1
Fig. Tipo 2
Altro esempio:
Un terreno intossicato da sostanze chimiche fertilizzanti, contaminanti, o da piogge contaminate, produrrà più o meno certi prodotti a loro volta contaminati, un terreno troppo bagnato e poco soleggiato, non produrrà che piantine malate, …un terreno all’oscurità produrra’ solo certe piantine e sarà povero di vita, quello molto al sole produrrà altro tipo di piantine e/o si seccherà… e cosi via.
Un terreno nel quale si è seminato un anno un certo tipo di semi, produrrà per eccedenza, rispetto a ciò che preesisteva, quel tipo di piantine seminate.
Perché questa premessa, perche in Medicina Naturale partiamo dal presupposto che i corpi Viventi SONO sottoposti alle stesse identiche Leggi Biologiche della Natura, come i terreni agricoli, i parallelismi sono specularmente identici con il Terreno dei corpi Viventi.
A seconda di come vengono mantenute, variate od alterate le varie parti che li compongono (vedi sopra le varie parti del Terreno-terra) i corpi viventi, come i semi e le piantine dei terreni agricoli, godono di buona salute o si ammalano più o meno gravemente, precocemente o nel tempo. Per cui ricostruiamo l’Humus alla Madre Terra, recuperando le tradizioni Agroecologiche e diffondendo tecniche Biologiche avanzate “ecocompatibili”.
Ma queste cose (meccanismi) la medicina ufficiale ed i suoi medici le IGNORANO totalmente !
A questo punto spiegato il meccanismo biologico di un Terreno agricolo, del suo rimanere sano od ammalato (inquinato-alterato nei giusti rapporti fra le sue “parti” indicate qui sopra) è molto facile fare i parallelismo per i corpi Viventi (animali ed umani), in quanto anche i Terreni delle strutture viventi sottostanno alle stesse regole e parti o funzioni, vedi sopra da 1a 7.
TUTTI i corpi Viventi hanno il loro proprio e specifico Terreno e tutti hanno la propria matrice fisiologica.
A seconda della “semina” del terreno fisiologico e/o dell’alterazione delle sue parti, vi sarà Salute e/o “malattia“.
Per i particolari di Come nasce la malattia nei corpi Viventi, vedi e continua QUI
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AGRICOLTURA SOLO NATURALE – vedi Biodinamica
Definibile come l’Agricoltura del NON fare, consiste semplicemente nel lasciare che ogni cosa, nell’agroecosistema, vada secondo natura: niente potature, concimazioni, cura colturale o trattamento fitosanitario, lotte antiparassitarie, lavorazioni del terreno, questo perché la natura è perfetta e provvede a tutto da sé, basta saper seminare semi NON, OGM, trattati, ma autoctoni ed attendere per il raccolto…. il lavoro dell’agricoltore si limita alla semina e al raccolto.
Per ottenere ciò occorre reinselvatichire (vedi semi antichi la nstra salvezza) i semi ed i terreni, cioè disintossicarli e ben nutrirli !
Al terreno deve essere restituito quanto più possibile di ciò che ha prodotto, per cui per esempio la paglia dei cereali viene lasciata sul suolo. Il terreno rimane perennemente inerbito con una leguminosa di bassa taglia (Fukuoka – il suo fondatore – usa il trifoglio bianco) su cui si può seminare direttamente cereali, ortaggi o far crescere alberi da frutto.
Dall’avvento dell’aratro in poi è forse l’unica vera rivoluzione agronomica ed è il metodo di riferimento del NAMASTE’…che significa: “Io onoro in te il luogo dove risiede l’intero universo. Se tu sei in quel luogo in te, e io sono in quel luogo in me, siamo una sola cosa”, quindi Giungete le mani e dite NAMASTE’.
By Leo Buscaglia
vedi: Ortopertutti + Le Piante Aromatiche +
http://www.eticamente.net/40442/guida-per-lorto-sinergico-come-realizzare-lorto-piu-naturale-assoluto.html
L’agricoltura Naturale esige:
– Diversificazione, nel terreno agricolo od attiguamente, delle piante e della vegetazione, piante erbacee, alberi e cespugli che si sviluppano con altezze diverse; integrazione di allevamenti, insetti utili e microorganismi da inserire nel terreno.
– Gestione salutare del suolo, con l’uso di concimi organici, microorganismi utili al terreno, controllo dell’ erosione del suolo e NON uso di fertilizzanti di origine industriale-chimica.
– Non contaminazione del terreno e dell’ambiente, con l’uso di organismi, semi, piante, modificati geneticamente (OGM).
Far uso di una gestione degli insetti di lotta integrata, anche per proteggere le fattorie da potenziali sorgenti di contaminazione provenienti dalle fattorie confinanti.
– Accurato controllo degli standard qualitativi, che includono l’appropriata documentazione di tracciabilità delle origini della coltura, piani di prevenzione naturale per eventuali contaminazioni e infestazioni di parassiti, ed un programma di certificazione della qualità per i prodotti venduti.
– Costruzione di un ambiente sano e socialmente compatibile nei dintorni delle fattorie, dando ai dipendenti delle fattorie l’opportunità di una crescita personale che include programmi di studi e formazione nella Medicina Naturale.
I risultati di uno studio del Rodale Institute, un ente che ha realizzato studi pratici comparati tra agricoltura biologica e convenzionale, hanno evidenziato che coltivando i terreni in base al criterio della rotazione delle colture e secondo le regole della bioagricoltura si ottengono raccolti non solo quantitativamente equivalenti ma anche migliori per la salute, data l’assenza di residui di fitofarmaci e sostanze chimiche ( ..e ci voleva un altro studio che lo confermasse.!)
http://www.tuttogreen.it/agricoltura-biologica-cos%E2%80%99e-la-lotta-biologica-e-perche-e-meglio-dei-pesticidi/
Seguendo il percorso dell’agricoltura naturale, si scelgono sempre soluzioni semplici, perché, quando l’uomo “tecnologico” chimico, interferisce in modo eccessivo con la natura, sorgono gravi problemi e le stesse soluzioni che si mettono in atto per tentare di risolverli spesso si trasformano in problemi ancora più complessi dei primi.
Esempio:
Info sullo ZOLFO utilizzato in Agricoltura anche Biologica: il 99,9% dello zolfo utilizzato in agricoltura, compreso quello per uso enologico è di derivazione del cracking del petrolio. Tra l’altro le zolfatare sono chiuse da decenni o comunque non rilevanti per l’uso agricolo. Il fatto che lo Zolfo utilizzato in agricoltura, sia un sotto prodotto della lavorazione del Petrolio ne fa quindi un prodotto tossico.
I più grandi fornitori di Zolfo sono in Germania, ma Bayer non ne produce, lo acquista da terzi.
Abbiamo chiesto direttamente alla Bayer settore agricolo, di confermare o meno questo fatto, la quale ha confermato che TUTTA la materia prima per la preparazione di TUTTI i tipi di zolfo esistenti in commercio, per uso agricolo, e ciò nel mondo intero, sono di esclusiva derivazione petrolifera e non dai vulcani !
State quindi attenti e se fate agricoltura “Biologica” NON utilizzatelo ! ma seguite le indicazioni che vengono fornite dall’apposita associazione per l’agricoltura biodinamica.
Gli altri facciano ciò che credono…ma il problema dell’intossicazione della pianta e quindi del terreno rimane…
Justus von Liebig – Il testamento – promotore della chimica in agricoltura:
“Confesso volentieri che l’impiego dei concimi chimici era fondato su delle supposizioni che non esistono nella realtà. Questi concimi dovevano portare una rivoluzione completa in agricoltura. Il concime di stalla doveva essere completamente escluso e tutte le materie minerali asportate dai raccolti, sostituite con dei concimi chimici.
Il concime doveva permettere di coltivare su di uno stesso campo, senza discontinuità e senza esaurimento, sempre la stessa pianta, il trifoglio, il grano ecc., secondo la volontà e i bisogni dell’agricoltore.
Avevo peccato contro la saggezza del Creatore e ho ricevuto la dovuta punizione. Ho voluto portare un miglioramento alla Sua opera e nella mia cecità ho creduto che nel meraviglioso concatenamento delle leggi che uniscono la vita alla superficie della terra, rinnovandola continuamente, un anello era stato dimenticato, che io povero verme impotente, dovevo fornire”.
Anche le pratiche di irrigazione e la qualità delle acque utilizzate in agricoltura, influenzano la qualità microbiologica delle verdure e possono creare un rischio per la salute dei consumatori.
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Il metodo Pascal per far crescere le piante ricche di nutrienti senza annaffiarle
Pascal Poot, è un contadino francese che sta passando alla storia: fa germinare i semi e poi li pianta sul terreno (il suo è arido e pieno di sassi) e non se ne occupa più fino alla raccolta. Facendo così per anni ha attivato i geni inattivi nel DNA delle piante che li ha resi sempre più adattabili alle condizioni atmosferiche e ne ha concentrato i nutrienti oltre a rafforzarne il gusto. Questa è la prova di come la natura abbia un’intelligenza superiore a quella dell’uomo che invece ha selezionato e modificato sementi che oggi sono sempre più deboli.
Biologi, ricercatori e aziende agricole stanno andando alla fattoria di Pascal Poot sulle alture di Lodéve (Hérault), una zona della regione francese Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei, perché il suo metodo lontano anni luce dall’agricoltura moderna, oltre ad essere iperproduttivo è anche naturale e poco costoso.
Senza irrigazione malgrado la siccità, senza canna (supporto verticali dove vengono fatti arrampicare), senza cure e alcun pesticida ne concimi, le sue migliaia di piante producono fino a 25 kg di pomodori ciascuna.
Pascal Poot, ha 52 anni, è figlio di agricoltori ed ha lasciato la scuola a 7 anni. Ha allevato pecore e coltivato castagneti prima di specializzarsi nelle sementi. Ecco in cosa consiste la sua tecnica che ha sviluppato e perfezionato negli anni.
Germinazione
Semina su del terriccio, dentro una serra, quindi mette i vasetti su un enorme mucchio di letame fresco, per cui la temperatura nei giorni successivi arriverà a 70 gradi, riscaldando la serra e permettendo la germinazione dei semi. La tecnica del letto caldo è molto antica. Questo permetteva agli orticoltori del XIX secolo di raccogliere meloni in città dalla fine della primavera.
Travaso su terreno e raccolta
E questo permette a Pascal Poot di far germinare ogni anno migliaia di piante di pomodori, zucchini, peperoni, poi li pianta in piena terra e non se ne occupa più fino alla raccolta.
Così infatti afferma Pascal:
“Pianto gli ortaggi così germinati in piena terra e non me ne occupo più fino alla raccolta, niente acqua, cure varie, ecc, dal momento che le piante sanno badare a sé stesse.”
E continua raccontando la sua storia:
“La maggior parte delle piante che oggi chiamiamo erbacce, erano piante che si mangiavano nel Medio Evo, come l’amaranto o il dente di cane. Mi son sempre detto che se loro sono così resistenti perché nessuno se ne è più occupato da generazioni .
Tutti cercano di coltivare gli ortaggi proteggendoli il più possibile, io invece cerco di incoraggiarli a difendersi da soli.
Ho cominciato a piantare pomodori su un terreno pieno di sassi vent’anni fa, e all’epoca non c’era una goccia d’acqua.
Tutti pensano che facendo così le piante muoiono, ma questo non è vero, in effetti tutte le piante sopravvivono.
All’inizio abbiamo pomodori piccoli, ridicoli.
Ma bisogna raccogliere i semi dei frutti e seminarli l’anno seguente. Allora si cominciano a vedere veri pomodori, possiamo raccoglierne 1 o 2 kg per pianta.
Meglio ancora se aspettiamo un anno o due. All’inizio mi hanno preso per matto ma alla fine, i vicini hanno visto che io avevo più pomodori di loro e senza peronospora, allora la gente ha cominciato a parlarne e dei ricercatori sono venuti a vedere.
Tra questi ricercatori è Bob Brac de la Perrière biologo e genetista delle piante e coordinatore dell’associazione ambientale “Bede“. Ecco cosa ci dice di Pascal Poot.
“Alla fine degli anni 90, durante la lotta contro gli OGM, ci siamo detti che bisognava lavorare anche sulle alternative, ed abbiamo cominciato a fare l’inventario degli agricoltori che si facevano le proprie sementi. Ne abbiamo trovati tra 100 e 150 in Francia”.
Ma il caso di Pascal Poot era unico.
Il minimo che si può dire è che lui ha una grande indipendenza di spirito, segue le sue regole, e per mia conoscenza nessuno fa come lui. Lui seleziona le sue sementi in un contesto molto difficile e di stress per le piante e ciò le rende estremamente tolleranti, migliora le loro qualità gustative e fa si che i nutrienti sono più concentrati.Oltre ciò lui coltiva diverse centinaia di varietà differenti, pochi agricoltori hanno una conoscenza cos’ vasta.
I ricercatori cominciano solo ora a capire i meccanismi biologici che spiegano il successo del metodo di Pascal Poot, assicura Véronique Chable, specialista in materia a l’INRA-Sad de Rennes che ha realizzato delle ricerche sulle selezioni di Pascal Poot dopo il 2004.
Il principio base è di mettere le piante nelle condizioni in cui vogliamo che crescano. L’abbiamo dimenticato ma da molto tempo fa parte del buon senso contadino, oggi si chiama ereditarietà dei caratteri acquisiti in altre parole c’è una trasmissione dello stress e dei caratteri positivi delle piante per più generazioni.
Bisogna comprendere che il DNA è un supporto di memorizzazione plastico, non è solo la mutazione genetica che causa il cambiamento, c’è anche l’adattamento, con geni che sono dormienti, ma che possono risvegliarsi. La pianta produce dei semi dopo aver vissuto il suo ciclo, e conserva memoria di alcuni aspetti acquisiti.
Pascal Poot gestisce bene questo, le sue piante non sono molto differenti dalle altre a livello genetico ma hanno una capacità di adattamento impressionante.
Questa capacità di adattamento ha un valore commerciale. Durante la mia visita, molti hanno chiamato Pascal per ordinare delle sementi. L’agricoltore vende i suoi semi a molte aziende bio, come Germinance. Kevin Sperandio, artigiano sementiere di Germinance, ci spiega:
“Il fatto che le sementi di Pascal Poot si siano adattate a un territorio difficile fa si che hanno una capacità di adattamento enorme, valida per tutte le regioni e per tutti i climi. Non non abbiamo i mezzi di fare questo genere di test ma sono sicura che se facessimo un confronto tra una varietà ibrida, quella di Pascal Poot e un seme bio classico sarebbero quelle del conservatore dei pomodori che otterrebbero i migliori risultati”
Una parte dei semi sono venduti illegalmente, perché non sono iscritti nel catalogo ufficiale delle specie e varietà vegetali del GNIS (raggruppamento nazionale interprofessionale delle sementi e delle piante)
Dice Pascal:
“Una delle mie migliori varietà è la Gregori Alta. Ma non è iscritta nel catalogo, forse perché non è abbastanza regolare. Molte varietà sono come questa. L’autunno scorso, la sementiera, Sementi del Paese ad un controllo di repressione frodi ha trovato 90 infrazioni nel loro catalogo, il principio stabilisce che siamo autorizzati a vendere i semi che danno frutti tutti uguali e danno gli stessi risultati in ogni luogo.
Per me questo è il contrario della vita, che riposa sull’adattamento permanente.
Questo porta a produrre dei cloni ma vediamo sempre più che questi cloni sono come zombi.”
Alla domanda su questi controlli, un rappresentante di GNIS spiega:
“Il nostro obiettivo è quello di fornire una protezione per l’utente e il consumatore. Il settore francese delle sementi è molto importante, ma ha bisogno di un’organizzazione e di un sistema di certificazione”.
Tuttavia la standardizzazione della frutta e dei semi si fa spesso a scapito del gusto e delle qualità nutrizionali. E potrebbe, in futuro, danneggiare gli agricoltori, dice Veronique Chable.
Il lavoro di selezione dei semi dimostra che siamo in grado di far crescere la pianta in condizioni molto particolari. Ma l’agricoltura moderna ha perso di vista che tutto questo si basa sulla capacità di adattamento.
In un contesto di rapidi cambiamenti climatici e ambientali il mondo agricolo avrà bisogno di questo. Dovremo preservare non solo i semi, ma anche la conoscenza degli agricoltori, le due cose vanno insieme.
Per condividere questa conoscenza, ho chiesto a Pascal di spiegare come si selezionano e raccolgono i suoi semi. Ecco i suoi consigli
Bisogna raccogliere il frutto più tardi possibile, appena prima del primo gelo così avrà vissuto non solo la siccità estiva, ma anche le piogge autunnali.
Il pomodoro è molto speciale. Quando si apre un pomodoro, i semi sono in una specie di gelatina, come un bianco d’uovo. Questa gelatina impedisce ai semi da germogliare all’interno del frutto, che è caldo e umido . I semi non germoglieranno fino a quando la gelatina non sarà marcita e fermentata.
E’ necessario dunque far fermentare i semi . Per questo bisogna aprire il pomodoro , togliere i semi e lasciarli per alcune ore nel loro succo, per esempio in una ciotola e ci sarà poi una fermentazione lattica.
Dobbiamo monitorare la fermentazione come il latte sul fuoco, può durare tra 6 e 24 ore, ma non deve formarsi della muffa. Poi se prendendo un seme col dito si stacca bene dalla gelatina allora è pronto.
Si mette il tutto in un colino da té, si lava con l’acqua e si mette ad asciugare. Così si ottiene una percentuale di germinazione tra il 98 % e il 100 %
Il peperone è diverso, basta lavare i semi, asciugarli su un setaccio fine e conservare. Per il peperoncino è lo stesso ma occorre fare attenzione perché i semi sono molto piccanti, e questo passa anche attraverso i guanti . Una volta che ho raccolto i semi di peperoncini Espelette senza guanti, ho dovuto passare la notte con le mani in acqua ghiacciata !
Gli scienziati pensano di trovare grazie alle scoperte di Pascal delle risposte ai cambiamenti climatici che rendono la coltivazione moderna sempre più difficile.
Tratto da: dionidream.com
Pascal Poot: il contadino naturale…
Cibi e Verdure contaminate in agricoltura:
Le pratiche di irrigazione e la qualità delle acque utilizzate per irrorare i campi agricoli oltre ai concimi chimici utilizzati nell’agricoltura industriale, influenzano la qualità microbiologica delle verdure e dei relativi cibi e possono creare un rischio per la salute dei consumatori.
Presenza di nitrati negli ortaggi, secondo i diversi tipi di coltivazioni adottati – le dosi massime approvate dalla CEE vanno dai 2000 ai 4000 mg/kg:
Azienda con agricoltura omeodinamica: 324 mg/kg
Azienda biologica 1080 mg/kg
Azienda convenzionale (chimica) su terra 2500/6500 mg/kg
Azienda convenzionale (chimica) a coltura idroponica 8000/10000 mg/kg !
“Rifiuti tossici come concime agricolo” – Un’agghiacciante lettura dal Mattino di Napoli (Italy).
05/07/2007 – Maxioperazione dei carabinieri denominata “Chernobyl”. Il porto di Napoli crocevia dei traffici.
Scorie nocive e veleni nelle campagne: arresti e sequestri in tutta la regione.
L’hanno chiamata, non a caso, Operazione Chernobyl. Veleno usato come concime; cromo esavalente mischiato al terreno agricolo. Un vero e proprio attentato alla salute, consumato per oltre due anni da affaristi senza scrupoli e da contadini compiacenti, prima in provincia di Caserta e poi nel resto della regione. Il “cimitero” delle scorie industriali nelle campagne dell’agro nocerino-sarnese, nella piana del Sele, in provincia di Foggia, e nelle falde freatiche di quasi tutta la Campania. Sconvolgenti i risultati del monitoraggio fatto dai carabinieri del Noe.
Un’operazione, firmata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha portato a trentotto arresti, al sequestro delle società degli indagati e dei quattro depuratori di Cuma, Mercato San Severino, Orta di Atella e Marcianise, che però continueranno a funzionare. Il Porto di Napoli come crocevia dei traffici.
By Arcovio, Capacchione e Del gaudio – PAGG. 30 e 31
http://www.ilmattino.it/mattino/view.phpdata=20070705&ediz=NAZIONALE&npag=29&file=APRE.xml&type=STANDARD
I PESTICIDI danneggiano il Dna di chi ne rimane a lungo a contatto, aumentando notevolmente i rischi di contrarre un tumore.
E’ il risultato di uno studio dell’università Patiala, nello stato del Punjab, in India, che si è svolto monitorando un gruppo di agricoltori della regione per diversi mesi. Scoprendo che il Dna dei contadini è risultato danneggiato. Satbir Kaur, coordinatore dell’indagine, spiega che sono stati presi in considerazione tutti fattori che influiscono sull’integrità del Dna come l’età, il consumo di alcol, il fumo, ecc.
Ma l’entità delle mutazioni riscontrate si può spiegare solo con l’esposizione agli antiparassitari che i contadini somministrano direttamente in forma di spray sui loro campi agricoli. vedi: Desertificazione e siccità
NON VOGLIAMO NESSUN BREVETTO sui semi agricoli
http://www.no-patents-on-seeds.org/index.php?option=com_content&task=view&id=93&Itemid=56&lang=fr
DISERBANTE GLIFOSATE nelle URINE Umane, in Germania
Comunicato ECHA PDF sulle sostanze PERICOLOSE utilizzate in agricoltura ed alimentazione
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1 rifiuto 1000 funzioni
Ogni anno tonnellate di potature di ulivo (e non solo) vengono bruciate perché considerate un rifiuto ingombrante e difficile da gestire. Ma come fare diversamente?
In quanto coltura arborea a tutti gli effetti, l’ulivo predilige un’ecologia “sotterranea” più tipica del sottobosco.
Posizionate le ramaglie potate sulla fila tra un ulivo e l’altro, per una larghezza variabile di 60-100 cm così creando un “corridoio di sottobosco” che corre lungo le file.
Le foglie spesse e coriacee, una volta seccate, cadranno al suolo formando una spessa e resistente pacciamatura che controllerà piante erbacee ed evaporazione in maniera inconfondibile.
In certe aree, i cumuli di rami andranno a costituire delle rudimentali “Fog Fences” (recinti da nebbia) che se posizionati perpendicolarmente al senso di flusso delle correnti umide, le rallenteranno e l’umidità potrà in parte condensare sulla rete di rami.
All’arrivo dei primi caldi di fine primavera, i cumuli potranno essere tagliati a fette con una motosega per diminuire il volume così da aumentare l’effetto pacciamante.
Normalmente dopo pochi mesi dall’allestimento il “letto di sottobosco” sarà pronto per accogliere colture secondarie come asparagi selvatici, rabarbaro, cardi e altre erbacee annuali e perenni di cui crescita e raccolto non coincidano con il raccolto delle olive.
L’aumento di fertilità dei corridoi pacciamati influenzerà positivamente l’accumulo ed il rilascio di importantissimi elementi come il boro, necessari per una buona e continua produzione d’olive; l’incremento della disponibilità idrica durante i periodi di siccità assicurerà raccolti più stabili e se accompagnato da potature appropriate elimineremo l’alternanza produttiva per molte varietà.
Le malattie funginee, le batteriosi, gli attacchi di cocciniglia ed altri fitofagi dell’ulivo non sono altro che sintomi di disequilibri pedo-climatici a cui non si da la dovuta importanza. Insomma, non basta che le piante siano verdi !
Ciò è valevole per qualsiasi tipo di coltura/piante
Attenzione al legno con patologie, è importante che il corridoio sia attivo microbiologicamente
Tratto da:
https://www.facebook.com/Terra-Organica-601686293207385/?fref=nf
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L’agroecologia potrebbe raddoppiare la produzione di cibo – Feb. 2013
Tutelando la biodiversità e sostenendo l’agricoltura di piccola scala si può rispondere alle esigenze di sostentamento della popolazione mondiale. Ad affermarlo è un rapporto presentato pochi giorni fa dalle Nazioni Unite e firmato da Olivier De Schutter, autorevole esperto in materia alimentare.
L’agroecologia è l’applicazione in agricoltura dei principi dell’ecologia
Pochi giorni fa le Nazioni Unite hanno presentato un report sulle potenzialità dell’agroecologia firmato da Olivier De Schutter, autorevole esperto in materia alimentare.
L’agroecologia è l’applicazione in agricoltura dei principi dell’ecologia, la costruzione di un ‘agro-sistema’ il meno possibile dipendente dai prodotti chimici e dall’energia dei combustibili fossili.
Partendo proprio dal problema della dipendenza dai fertilizzanti di sintesi, De Schutter ha introdotto i risultati delle sue ricerche: “I metodi agroecologici sono più efficaci dell’uso dei prodotti chimici nell’aumentare la produzione alimentare. Produzione che potrebbe raddoppiare in dieci anni utilizzando adeguatamente questo sistema”.
L’affermazione di De Schutter è supportata da una ricerca su 57 Paesi in via di sviluppo nei quali le esperienze di agroecologia hanno rivelato un aumento medio delle rese dell’80%.
Il rapporto Onu sottolinea la necessità di aumentare le produzioni alimentari proporzionalmente alla crescita della popolazione mondiale che raggiungerà i 9 miliardi nel 2050. Tuttavia, in base ai dati dello studio, De Schutter afferma che tutelando la biodiversità e sostenendo l’agricoltura di piccola scala si può rispondere alle esigenze di sostentamento.
La produzione globale è sufficiente ed ha aggiunto il referente Onu – ma il problema è la povertà, l’impossibilità economica di usufruire degli stock alimentari già a disposizione”.
In merito, lo studioso belga ha segnalato i positivi esempi dei coltivatori di riso in oriente (Bangladesh, Vietnam e Indonesia) e il caso del Malawi, Paese che dopo aver investito in un programma intenso sull’uso dei fertilizzanti, sta gradualmente passando all’utilizzo di tecniche agroecologiche.
L’opinione di De Schutter mira a coinvolgere gli Stati in questo tipo di investimenti poiché le aziende private difficilmente contribuirebbero con finanziamenti e risorse in progetti agricoli che non aprono il mercato ai prodotti chimici.
Fonte: Srfood.org
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LIBERIAMOCI di QUESTI OGM !!! ….e di TUTTI i PESTICIDI
Essi sono prodotti e commercializzati dalle multinazionali argro-farmo-chimiche, in mano ai Criminali del Mondo: i Banchieri che ci hanno schiavizzato fino ad oggi con la rapina della nostra Sovranità Monetaria ed il Signoraggio bancario e che ci hanno anche portato nel buco nero del fasullo “debito pubblico“…con i politici a loro libro paga….
Molti politici sono come degli OGM… Organismi Manipolati Geneticamente… Transgenici sotto il controllo delle Multinazionali Bancarie ed agrochimico-farmaceeutico-nuclear-petrolifere-Ogm
Che stanno manipolando il DNA per renderci deboli, sterili ed ammalati…Vaccinando e manipolando i cibi……riempiendo da decenni la terra di Pesticidi che si accumulano negli organismi viventi
… ma la Natura Umana è più forte… e Milioni di persone oggi si sono liberate dalla Rete…grazie ad un’altra Rete… internet.
Mentre cercavano di manipolarci anche il cervello..attraverso la TV ed i massa media, che loro controllano, milioni di uomini liberi si sono miracolosamente riprodotti ed hanno invaso il Mondo
Creiamoci un Pianeta Felice e Naturale per TUTTI con Competenza – Trasparenza, Solidarietà, Giustizia !
Dall’ITALIA … contro il Nuovo Disordine Mondiale – LIBERIAMOCI di QUESTI OGM !!!….e di TUTTI i PESTICIDI
Vi allego il mio appello “CIBUS IN PRIMIS” (Agenda agricola), Divulgatelo liberamente in tutte le reti e social networks…
Forza Ragazzi
L’Agricoltura e l’Alimentazione Biologica hanno un ruolo fondamentale per l’economia di autosufficienza Italiana e la qualità della nostra vita. La Sovranità Agroecologica tutela le piccole produzioni locali con alto valore aggiunto per la comunità in salute e ambiente, cultura e tradizioni, minacciate dallo strapotere delle multinazionali dei pesticidi ed OGM e della grande distribuzione globalizzata.
Dobbiamo pertanto fermare gli OGM ed eliminare i pesticidi, sviluppando l’Agricoltura Biologica Italiana.
– La Salute è un Diritto inviolabile (Art. 32 Costituzione) e la Dir. UE sull’uso sostenibile dei Pesticidi, li definisce pericolosi, essendo concause aggravanti di patologie degenerative, tumori, cancri, alzheimer, parkinson, in primis degli Agricoltori; l’Italia ha oggi il triste record mondiale dei tumori infantili (OMS), con incremento annuo doppio di quelli neonatali (per i danni generati nel grembo materno), rispetto alla media UE (1,1%); aumenta l’infertilità (1,4 figli per coppia contro i 3 della Germania) e l’aspettativa di vita sana italiana è crollata di 10 anni dal 2003 ad oggi (Eurostat), arrivando a circa 62 anni (se viviamo 80 anni ci arriviamo con tumori, alzheimer, parkinson ecc.); i tumori aumentano insieme al mercato dei Pesticidi, così come la spesa per le malattie, che supera l’80% dei bilanci regionali e la chiamano “Sanità” !!
Nonostante il Referendum del 1992, ancor oggi i residui ammessi di ogni pesticida negli alimenti (oltre 300 in commercio) sono tarati su un corpo di 60 kg e non sulle categorie più a rischio (bambini) e non sono stabiliti limiti massimi per la sommatoria di diversi residui chimici che possono ritrovarsi negli alimenti, moltiplicando i danni per la salute. In pratica, ci stanno suicidando a pagamento, ovviamente a norma di Legge !
Programma di “distruzione e distrazione di massa” che inizia nelle campagne (con agricoltori ricattati dai bassi prezzi per eccedenze in tutti i settori agricoli), passa per il supermarket e finisce ai reparti chemioterapici.
Al mondo abbiamo alimenti sufficienti per 9 miliardi di persone (FAO), allevando miliardi di animali in fabbriche di carne (causa principale dei gas serra, per distruzione di foreste, produzione di CO2, Metano, Ossidi d’Azoto), che consumano alimenti con cui potremmo sfamare altri 10 miliardi di esseri Umani. E nella carne si accumulano molti residui chimici e tossine, mentre 1 miliardo di persone soffre la fame !!
– La chimica sfrutta in modo irrazionale i terreni e consuma l’humus, provocando alluvioni sempre più gravi per ridotto trattenimento dell’acqua, inquinamento delle acque (130 residui nelle falde, ARPA-ISPRA) e della catena alimentare, perdita di Biodiversità e Paesaggio, moria d’Api e fauna selvatica, alterazione degli equilibri ecologici e perdita della fertilità dei terreni per le generazioni future (Art. 9 e 44 Costituzione).
– Possiamo creare milioni di posti di lavoro di qualità in agricoltura biologica e nell’indotto che necessita di molto personale, tra cui tecnici agroecologi, aziende di mezzi meccanici innovativi, antiparassitari biologici e insetti utili, distribuzione alimentare locale diretta agricoltori-consumatori, Gruppi d’Acquisto Solidali, consegne capillari di quartiere e a domicilio, ecc). Con Sviluppo di micro-economie diffuse sui territori e non macro-economia globalizzata, monopolizzata dalle multinazionali agrochimico-farmaceutico-alimentari e dalla grande distribuzione organizzata. In Italia 800.000 ditte agricole hanno chiuso negli ultimi 10 anni (Coldiretti), con perdita di milioni di lavoratori e almeno 3 milioni di ettari abbandonati ! In India 200.000 contadini si sono suicidati dopo aver perso la terra per i debiti causati del fallimento delle coltivazioni di cotone OGM !!!
– Gli OGM contaminano irreversibilmente le altre varietà vegetali e l’ambiente con il polline ed il Trasferimento Genico Orizzontale (TGO) di frammenti di DNA transgenico (anche da OGM importati per alimentazione umana o animale) che si diffonde ai batteri intestinali e da questi ad altre specie nella catena alimentare, con rischi imprevedibili ed incommensurabili per la salute umana (perdita d’efficacia degli antibiotici, modificazioni genetiche indotte) e scomparsa della biodiversità italiana, unica al mondo.
La Sovranità agro-alimentare italiana è oggi mortalmente minacciata dal rischio di massicce semine di OGM da parte di agricoltori ingannati (o corrotti) dalle multinazionali. Ciò a causa di un vuoto decisionale e di una recente sentenza della Corte di Giustizia UE riguardante il divieto degli OGM in Italia, sino ad oggi basato sulla “mancanza di norme di coesistenza” da parte delle Regioni. Ma tali norme sono impossibili, per le contaminazioni irreversibili che ne conseguirebbero. Infatti, le Regioni italiane si sono dichiarate Libere da OGM, legittimate da una sentenza della Corte Costituzionale. Ma quest’anno, nel Lazio, sono state scoperte semine illegali di mais contaminate da OGM, con raccolti immessi nel mercato, dopo quelle di Futuragra perseguite con distruzione dei raccolti in Friuli nel 2011.
E’ necessaria, una rapida ed efficace azione tecnico-giuridica, al fine di evitare, tra pochi mesi, l’invasione di OGM in tutta Italia, con conseguenti enormi ed irreversibili danni all’ambiente, alla salute (specie dei soggetti più deboli come i bambini), alle sementi tradizionali, alle piccole e medie aziende agroalimentari, con violazione della libertà di scelta dei consumatori e di iniziativa economica, la quale deve rispettare i dettati costituzionali inviolabili, incluso il diritto precedente di coloro che vogliono mantenere la produzione Libera da Pesticidi ed OGM (ovvero con tolleranza zero contaminazioni).
Libertà alimentare, contro il monopolio sulle risorse vitali del popolo, avvelenate da holding senza scrupoli, che, brevettando impropriamente il DNA, ovvero la materia vivente, (senza i requisiti legali di stabilità e riproducibilità propri dei brevetti industriali) accumula una concentrazione di “potere reale” che condiziona la vita e l’economia dell’intero pianeta.
Riferendosi alla “Carta di Montebelluna”, presentata durante il G8 Agricoltura, si richiede il sostegno a tutte le Persone, Associazioni, Partiti, Movimenti ed Istituzioni, per promuovere una legge di iniziativa popolare che istituisca il Referendum sugli ogm, consultazione adatta a raggiungere tutta la popolazione, vincolante e preliminare ad ogni decisione ai sensi della Dir. 2001/18 CE in materia). E per l’applicazione della Clausola di Salvaguardia Nazionale, che ne vieti l’importazione e la coltivazione con tolleranza zero (presenza/assenza), inclusi gli OGM resistenti ai diserbanti chimici, ottenuti con metodo Clearfields.
Un bando immediato degli OGM in Italia, nel rispetto dei principi Costituzionali e di Precauzione Europeo.
Promuovendo un Giudizio alla Corte Costituzionale sull’introduzione di oltre 60 OGM in Italia, senza il voto a maggioranza qualificata del Consiglio dei Ministri UE (organo deliberante), sulla base dei danni e pericoli per la salute (accertati da numerose ricerche indipendenti) e per l’irreversibile contaminazione ambientale, di cui non si è tenuto conto. Violando i diritti precedenti di produzione ed alimentazione libere da OGM e l’integrità della memoria genetica (DNA) di tutti gli esseri viventi, in primis dei Semi Tradizionali e Naturali.
E per revisionare i criteri con cui l’EFSA, Ente di (in)Sicurezza Alimentare, fornisce i pareri “scientifici” su pesticidi ed ogm, i quali devono basarsi su ricerche indipendenti e non, come oggi accade, sui dati delle multinazionali produttrici (è come chiedere all’Oste sei il suo vino è buono).
Ricordando che la Corte di Giustizia UE non può giudicare in materia ambientale e sanitaria, diritti Costituzionali Nazionali inviolabili, per disciplinare i quali lo stato italiano non ha rinunciato alla propria piena sovranità. Garantita solo dal divieto di coltivazione e di importazione di OGM.
Impugnando la materia con azioni individuali e collettive, ai sensi del Codice del Consumo e degli Utenti, a partire dalla soglia di (in)tolleranza di OGM negli alimenti senza etichettatura, “Cavillo di Troia” che viola la libertà di scelta dei consumatori; e richiedendo l’etichetta di presenza/assenza anche per i Pesticidi
BISOGNA AGIRE ORA per BANDIRE gli OGM in ITALIA O NON SARA’ MAI PIU’ POSSIBILE !!!
Si propone inoltre di costituire un’associazione “vittime dei pesticidi (e degli ogm)”, per le azioni legali nei confronti di produttori e distributori di Agrofarmaci tossici, concause aggravanti di numerose patologie, sul modello della vertenza Amianto contro l’Eternit.
E per denunciare le regioni e la commissione europea che, dal 1994, hanno speso miliardi di (risorse agroambientali) per presunte riduzioni d’uso di pesticidi chimici, non controllabili né verificabili (Rel. 3/2005 Corte dei Conti UE); provocando in realtà un notevole incremento del consumo di Pesticidi in Italia negli ultimi 20 anni. Ingenti risorse che erano destinate a compensare i minori raccolti e maggiori costi dell’agricoltura biologica e la sostituzione dei mezzi chimici di sintesi in agricoltura, con tecniche alternative efficaci, in quanto registrate al commercio (Agricoltura Integrata).
Verrà costituito un comitato tecnico-scientifico-giuridico supportato da una segreteria tecnica per tutte le azioni di supporto e per la costituzione del Comitato Promotore per il Referendum Consultivo contro gli OGM, coinvolgendo le diverse realtà locali in una rete d’azione comune nazionale contro gli OGM.
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“Il ruolo cruciale di tutela ambientale e sanitaria della professione dell’Agronomo”
By Dr. Agr. Giuseppe Altieri – 1 Marzo 2012
L’attività agricola è strettamente legata all’andamento stagionale, per cui è molto difficile pretendere preventivi professionali in tal senso o burocrazie inutili, mentre è necessario stabilire tariffe minime a cui tutti debbano attenersi per evitare concorrenza sleale a scapito della qualità e deontologia professionale.
Ricorderei inoltre che le associazioni di Categoria, Coldiretti, CIA, Unione Agricoltori, ecc. dovrebbero tutelare gli interessi delle aziende agricole e dei loro dipendenti e consulenti Agronomi e non fare “concorrenza” al lavoro degli agronomi stessi.
E’ necessario pertanto superare i conflitti di interesse per arrivare alla Convergenza di obiettivi collettivi nell’interesse delle stesse associazioni di categoria, ovvero dell’insieme degli Agricoltori italiani.
Si ricorda a tal proposito che le enormi risorse disponibili per i PSR 2007-2013 (oltre 25 miliardi di € per l’Italia) sono state impiegate ad oggi per poco più del 30% (da quanto risulta sul sito del MIPAAF) mettendo a rischio di dismissione finanziaria il nostro paese, che potrebbe perdere fino a 10 miliardi di € per la prossima programmazione 2014-2020.
L’Italia questo non se lo può permettere !
Essendo le risorse dei PSR Obbligatorie e Prioritarie per la Spesa Agroambientale (fino al limite del 65-70% dei PSR, come ad esempio ha fatto l’Inghilterra, ndr), è necessario che le Regioni modifichino i criteri dei Pagamenti Agroabientali, aumentando le somme previste per la riconversione all’Agricoltura Biologica e sospendendo le attuali erogazioni di fondi agroambientali per una Agricoltura Integrata non conforme alle linee guida UE del 30-12-1996, laddove si prevede l’obbligo di priorità di applicazione delle tecniche biologiche (mentre oggi si danno soldi a chi compra Disseccanti Chimici e Pesticidi Inutili in quanto esistono tecniche Biologiche registrate al Commercio e, pertanto, molto efficienti (si vedano gli esiti delle prove di efficacia). Si ricorda che nell’Atto fitoiatrico, l’Agronomo è tenuto al rispetto dei diritti costituzionali sopracitati e deve pertanto prescrivere in primis l’impiego di tutte le tecniche disponibili non pericolose per l’Uomo e l’ambiente.
In tal modo potremmo conseguire il duplice obiettivo di spendere le risorse disponibili e nel contempo riconvertire gran parte dell’Agricoltura Italiana al Biologico (come prevedono le norme comunitarie che hanno come obiettivo la massima adesione agroambientale), risolvendo il drammatico problema dell’impiego di Pesticidi nel nostro Paese, che non ha eguali in Europa, anche per l’assenza di un servizio di assistenza tecnica fitoiatrica indipendente.
L’Italia ha oggi il record mondiale di tumori infantile e l’aspettativa di vita sana è crollata nel nostra paese di oltre 10 anni dal 2004 ad oggi (EUROSTAT), mentre il Made in Italy Biologico è richiestissimo in Italia e in tutto il Mondo… ma mancano i produttori biologici Italiani, fermi al livello di 10 anni fa.
E’ cronaca di questi mesi un’immensa frode nelle importazioni di Alimenti Biologici Falsificati dall’estero.
Non è un problema di mancanza di tecniche o di tecnici…..bensì di Responsabilità Civile ed Istituzionale, con numerosi risvolti di carattere Legale Ammiistrativo e Penale
E’ bene ricordarlo al Governo della Repubblica Italiana ed ai Governi regionali dell’Agricoltura Italiana. Ed ai rappresentanti dei Tavoli Verdi di Concertazione e Sorveglianza Regionali e Nazionali, laddove si decide come spendere le enormi risorse che la Comunità Europea destina all’Agricoltura. Dove purtroppo ancora siedono pochi Agronomi. Laddove, invece, è necessario potenziare il ruolo Agroecologico della nostra Professione.
Insieme alle altre professioni, Geologi, Biologi, Naturalisti, Ingegneri Medici, Legali ecc, in un contesto decisionale Multidisciplinare che dev’essere istituito quanto prima possibile
Soprattutto perché Agricoltura, Ambiente e Salute sono strettamente connessi… e la spesa “Sanitaria” (per malattie, ndr) rappresenta oggi oltre l’80% dei Bilanci delle Regioni (molte decine di miliardi di € all’anno… se non sbaglio…).
Se spendiamo un pò più nella Sanità, della Produzione Agricola….il Bilancio dello Stato alla fine ne guadagnerebbe e non poco in minori spese per le malattie dei cittadini.
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Salute Ambientale, Fertilità e Pesticidi: vige la “legge della Roulette Russa” e quella Costituzionale
By Giuseppe Altieri, Agroecologo
L’Italia è il primo consumatore europeo con il 40% dei pesticidi chimici sintetici (50% degli insetticidi)
Da ormai 70 anni ci stanno/stiamo massacrando/suicidando di Pesticidi che sono:
– in primis inutili, in quanto abbiamo disponibili tecniche alternative di tipo biologico, la cui efficienza e dimostrata dalla regolare registrazione al commercio, che segue le prove di efficacia
– pesticidi che la legge stessa stabilisce come “pericolosi per la salute” (D.lgs. 150/2012 – Attuazione della Direttiva UE sull’Uso sostenibile dei pesticidi) e che si rivelano cancerogeni, sterilizzanti e teratogeni (con danni alla progenie per generazioni). Oltre che determinanti il drammatico incremento delle patologie auto-immunizzanti (Diabete, Celiache, Sla, sclerosi multipla, Parkinson, Sensibilità chimica multipla, ecc,) verso le quali non c’è difesa, in quanto il nostro sistema immunitario che non ci riconosce più e ci “autodistrugge”, in una “selezione innaturale” perfetta che Madre Natura attua nel suo “Giudizio Universale” che prevede il futuro solo per chi rispetta le sue Regole.
Le stesse regole che sono alla base dei Diritti Inviolabili alla Salute e all’Ambiente (Art. 32, 9 Costituzione), Immodificabili e non derogabili ad alcun trattato economico internazionale, come sancito dalla Cassazione.
Ignoranza generale programmata e conflitti di interesse, come quello drammatico che vede i sindacati agricoli proprietari dei consorzi che vendono pesticidi chimici, sono alla base di questa situazione di sostanziale “illegalità diffusa”.
Per il solo interesse BAYER-Monsanto-Syngenta-BASF-DOW, ecc., multinazionali che incassano centinaia di miliardi ogni anno dalla loro economia di morte. Come l’ha definita Papa Francesco nella sua enciclica “Laudato si'”
Il bioaccumulo di residui tossici nelle catene alimentari, nell’Uomo e nell’ambiente ha superato ogni capacità di sopportazione biologica.
Ed il nostro paese ha raggiunto il triste record mondiale dei tumori dell’Infanzia, con un tasso d’incremento doppio per quelli neonatali rispetto alla media europea.
Abbiamo tolto il futuro ai nostri figli. Che oggi nelle scuole hanno più insegnati di sostegno per danni neuro-psico-fisiologici, che insegnanti delle discipline.
Le tecniche agroecologiche tradizionali ed innovative, come gli insetti utili e i microrganismi del terreno, hanno dimostrato essere più che sufficienti a sfamare l’intera popolazione del pianeta, moltiplicata per 2, dimezzando nel contempo il consumo di risorse non rinnovabili.
Mentre oggi il 70% dei terreni mondiali, sfruttati fino alla desertificazione, producono OGM e colture industriali per alimentare bestiame che consuma come oltre 20 miliardi di esseri umani e le cui carni “industriali” possono alimentare, avvelenandole, solo 3-4 miliardi di persone.
Devastando le foreste e producendo gas serra che stanno alterando irreversibilmente il clima, con tutte le conseguenze note ormai a tutti.
Bioplastiche e Biocombistibili fanno parte di questo sistema distruttivo della fertilità dei suoli (il 30% dei terreni agricoli mondiali sono stati abbandonati, in quanto non più produttivi). Fertilità che dovrebbe essere costituzionalmente tutelata (Art. 44), mentre solo il 30% dei terreni mondiali coltivati dai piccoli contadini sfamano oggi il 70% della popolazione attuale mondiale.
La distruzione dell’Humus dei terreni provoca inoltre alluvioni per creazione di bombe idriche, causa la mancanza di trattenimento dell’acqua da parte dell’Humus stesso.
L’Europa avrebbe risolto il problema da 25 anni, subito dopo il Referendum italiano contro i Pesticidi nel 1990, finanziando con miliardi di €, sufficienti per tutti gli agricoltori, i Pagamenti di Servizi Agro Ambientali “Volontari” nei Piani di Sviluppo Rurale Regionali, le ricchissime finanziarie agricole.
Agli Agricoltori Biologici sono dovuti pertanto i mancati ricavi (per il 30-40% di produzione), i maggiori costi per il maggior lavoro, più il 30% per le azioni collettive con alto beneficio sociale e il 20% per le burocrazie di transazione.
Altri pagamenti agro-climtico-ambientali sarebbero destinati a chi inserisce tecniche protettive della fertilità, come letamazioni, colture vegetali di copertura dei terreni per l’erosione e la fertilità, biodiversità funzionale, acquisto di insetti utili, ecc.
Ma questi miliardi di euro, da 20 anni in Italia vengono regalati a chi compra Pesticidi chimici e disseccanti, falsificando le norme regionali agroambientali e i disciplinari di cosiddetta Agricoltura Integrata, che è oltretutto obbligatoria per tutti gli agricoltori e che prevede si usino prioritariamente le tecniche biologiche alternative, nel rispetto del Principio di precauzione,
Eppure i Piani delle regioni sono sottoposti alla Commissione europea a Bruxelles la quale, purtroppo, approva l’inapprovabile. Mentre i servizi di controllo sulla “commistione” europea ci rispondono al Condizionale: …”non ci dovrebbero essere irregolarità”…
Roba da Manicomio…
Il problema Agroecologico in Italia è tutto nel rispetto della Legge. Ma quando l’illegittimità, così diffusa che diventa convenzione, non è possibile che essa assurga addirittura a norma bensì è necessario intensificare al massimo l’opera di repressione delle forze dell’Ordine e quella giudiziaria per redimere i colpevoli.
Opera che mi vede in primo piano da un trentennio, come esperto agroecologo-forense il quale mette a vostra disposizione tutta la propria conoscenza per il Bene Comune nostro e dei nostri figli nell’Attuazione della Costituzione Italiana
Fino ad ora le abbiamo vinte tutte le cause e quelle poche purtroppo, che in Italia si fanno
– La corte costituzionale ha fermato la semina degli ogm
– il TAR ha fermato il taglio criminale degli ulivi secolari del Salento
– I giudici civili condannano chiunque contamina con pesticidi i vicini che hanno diritto alla tolleranza zero a tutela dell’integrità della propria salute
– Abbiamo denunciato le regioni ai TAR e alla corte dei conti, per aiutarle a superare eventuali “ricatti sindacali”, con audizioni parlamentari di fronte a tutto l’Arco politico “Prostituzionale”, permettetemi la battuta
Ma la sentenza del TAR Toscana, entrato nel merito dal 2009 ancora non arriva
E’ un caso di De Negata Giustizia?… forse perché abbiamo vinto, mi chiedo sé altrimenti l’avrebbero fatta in breve tempo.
Mentre le compagnie assicuratrici assicurano gli agricoltori per i danni da derive agro-tossiche verso terzi …invece di assicurare gli agricoltori biologici per garantire la loro produzione a fronte di corrette cure naturali, come prevedono le norme europee che sostengono coi soldi delle nostre tasse il 70% de costi delle polizze.
Un’Azione regolatrice pagata dalla collettività, al fine di rimuovere l’ostacolo alla realizzazione dell’attività agricola economica a scopo sociale (Art. 3, comma 2, Art. 44, 41 Costituzione)
Oggi invece le assicurazioni scommettono sul fatto che gli italiani, invece di rivolgersi ai giudici e chiedere i danni, sopportano l’insopportabile e non fanno denunce.
Come nel prosecco laddove il vino più velenoso del mondo costringe la gente a scappare o chiudersi dentro casa con l’aria pressurizzata e che non serve a nulla, creando un inferno in terra.
I Sindaci attuino allora il diritto alla salute e all’ambiente a tutela dei propri cittadini come quello di Petrosino (Trapani) che ha stabilito che ogni agricoltore deve predisporre almeno 200 metri di distanza di sicurezza al fine di evitare derive chimiche intollerabili, coltivandoli in modo biologico.
Attendiamo il primo Sindaco che dichiari il proprio territorio comunale Biologico, dal momento che come detto non abbiamo nemmeno ostacoli di natura economica alla tutela della salute, in ogni caso prioritaria sull’attività economica, grazie proprio ai Pagamenti Agroambientali per gli agricoltori biologici, i quali, oltre tutto godono di un prezzo di mercato maggiore.
Cosa aspettiamo cari sindaci ?
Forza e CORAGGIO
Gli agricoltori saranno i primi ben felici, essendo el prime vittime dei pesticidi.
Avremo come alleate anche le assicurazioni che non potranno pagare i danni da pesticidi per azioni illegittime da parte di “ignoranti assicurati” sottoposti alla pressione dei venditori di chimica.
Se vi saranno denunce di milioni di cittadini contaminati da Pesticidi.
E ancora sul principio di uguaglianza e di Precauzione…
Quando un agricoltore spruzza pesticidi, i residui chimici che mangeremo dipenderanno dal vento, dalla velocità del trattore, dagli ostacoli e manovre, in sostanza dal caso e vi saranno mele molto più avveleniate di altre.
Tutte avvelenate a norma di legge, in quanto la media dei residui tollerati non tutela affatto il Principio di precauzione, tanto più che non prevede nemmeno la sommatorie dei diversi residui contemporaneamente presenti negli alimenti, che rappresentano “concause aggravati di pericolo grave e attuale per la salute Umana” (vedasi le sentenze passate in giudicato su danni da Fumo, Amianto, Telefoni cellulari, ecc).
Di conseguenza avremo vittime semplicemente più sfortunate perché vengono contatto con maggiori residui a causa di un seme, farina, mela, verdure, una pizza è più contaminata o perché più sensibili a causa del loro sistema immunitario più debole, o perché anziani, o malati o perché bambini o in via di sviluppo nel grembo materno, con un metabolismo altamente sensibile.
COME PUO’ ESISTERE UNA LEGGE DELLO STATO CHE REGOLI LA ROULETTE RUSSA DEI PESTICIDI ?
Dai calcoli inviati al Ministero agricoltura, bastano 7 miliardi di € per compensare tutti gli agricoltori biologici dei mancati ricavi, maggiori costi e riconvertire tutta l’Italia alla Coltivazione Biologica
Europa che ci mette a disposizione da qui al 2020 almeno 12 miliardi di € all’anno.
Ora o Mai Più
Tutti insieme Cari Giuristi, amministratori e politici onesti e consapevoli
Venceremos – Viva L’Italia e il suo Popolo Sovrano – Vivano i nostri figli !!
By Giuseppe Altieri
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COMUNICATO PROF. G. ALTIERI – AGERNOVA: I pesticidi usati in Europa sono circa 300.
Nella biosfera vengono immesse circa 4-5 milioni di tonnellate di pesticidi e il giro di affari che li riguarda, ammonta a oltre 15 miliardi di Euro. Soltanto in Italia, ogni anno se ne impiegano 175.000 tonnellate, circa 3 kg a testa, oltre il 30% di tutto il consumo europeo, sotto la spinta sempre più aggressiva di una miriade di venditori di Pesticidi e Consorzi Agrari, senza un’assistenza tecnica indipendente ne una prescrizione (ricetta) da parte di un esperto abilitato, come previsto dalle norme di legge (“atto fitoiatrico” di un Consulente fitosanitario).
Nonostante dal 1 gennaio 2014 sia obbligatoria l’Agricoltura Integrata su tutto il territorio nazionale, ai sensi del D. lgsl n 150 del 14 agosto 2012 “Uso sostenibile degli Agrofarmaci”, i Disciplinari di Agricoltura Integrata in Italia non prevedono l’impiego obbligatorio e prioritario di tutte le tecniche sostitutive dei prodotti chimici di sintesi (Agrofarmaci Biologici, Insetti utili, mezzi meccanici per il controllo delle erbe infestanti, ecc.), regolarmente registrate al commercio, ovvero reputate efficaci contro le diverse Avversità delle coltivazioni. Priorità prevista dalla Decisione CE del 30-12-1996 – All. 1 Norme OILB, Decisione “obbligatoria e immediatamente applicativa” è..di ben 18 anni fa !!!
In tal modo, negli ultimi 20 anni, miliardi di € erogati attraverso i Pagamenti Agroambientali, enormi risorse destinate prioritariamente alla riconversione biologica dell’Agricoltura, sono stati distratti dalle Regioni (in maniera illegittima dal 1996, vista la falsificazione dei disciplinari di difesa integrata) verso agricoltori che hanno usato sempre più pesticidi e disseccanti chimici di sintesi. Con netto peggioramento Ambientale, evidenziatosi nel crescente inquinamento delle acque, erosione, alluvioni e dissesto idrogeologico (per la distruzione dell’Humus e conseguente mancanza di trattenimento delle acque a monte) e Sanitario (incremento drammatico delle Patologie degenerative e mortali nel nostro paese, con crollo dell’Aspettativa di vita sana negli ultimi 10 anni e record mondiale dei tumori dell’Infanzia (dati Eurostat – OMS). Oltre all’incremento continuo delle Patologie delle Piante per mancanza di assistenza tecnica adeguata e, spesso, per inefficacia dei prodotti chimici stessi.
Un “Disastro Agroambientale” sostenuto dai fondi europei che erano stanziati per l’esatto opposto.
Ed avrebbero potuto e dovuto risolvere il problemi derivanti dall’enorme uso ed abuso di Pesticidi nel nostro paese, con conseguenze che incidono pesantemente sul Bilancio dello Stato, laddove la spesa “sanitaria” (per malattie, ndr) rappresenta oltre l’80% dei Bilanci regionali !!!
100 miliardi di € ogni anno si spendono per le terapie di malattie degenerative che potrebbero essere “curate con l’Alimentazione Biologica”, nel senso vero e preventivo di “cura” della salute.
A questi si sommano almeno 20 miliardi all’anno di costi sociali per il dissesto idrogeologico causato dalla distruzione dell’humus dei terreni che non trattengono più l’acqua, provocata dai Concimi chimici, Pesticidi e Disseccanti, come il Glifosate.
Bastano 7 miliardi di € per …”compensare gli agricoltori dei mancati ricavi, maggiori costi, più un 20% per le burocrazie, più il 30% per i benefici sociali dovuti alle “azioni collettive”…, come prevedono le norme europee sui Pagamenti Agroambientali, obbligatori e prioritari per legge, sulla base dei Regolamenti Europei.
E riconvertire così tutta l’Italia alla Coltivazione Biologica, garantendo un reddito maggiore agli agricoltori.
Mentre l’Europa ci mette a disposizione 70 miliardi di € di contributi agricoli dal 2015 al 2020 !!! (12 miliardi di € all’anno, di cui a fine 2016 è stato speso ancora solo circa il 10%, per cui è prevedibile una disponibilità media di almeno 15 miliardi di € all’anno tra il 2017 e il 2020).
I soldi ci sono per tutti. Anche per le assicurazioni agevolate verso i danni derivanti da insetti e malattie delle piante, con il rimborso del 65% della polizza, laddove si dimostra un beneficio ambientale, come quello conseguito con la difesa e l’Agricoltura Biologica. E con pochi € agli agricoltori sarebbero molto più tranquilli nel passaggio all’Agricoltura Biologica. Laddove sono previsti contributi obbligatori per l’assistenza tecnica e la formazione professionale dei tecnici degli agricoltori. Fondi per innovazioni agroecologiche, promozione dell’alimentazione biologica e delle filiere corte, ecc.
Ma qualcuno vuol continuare a regalare soldi a chi acquista pesticidi e disseccanti arancio.
Mentre i Sindacati agricoli che concertano le politiche regionali e nazionali rimangono spesso in conflitto di interessi, essendo partecipi alle società di gestione dei Consorzi e cooperative Agrari che vendono Pesticidi chimici…
Invece di aumentare i loro fatturati vendendo prodotti per l’agricoltura biologica, sostenuti dai Pagamenti Agroambientali europei, in tal modo passando “dal conflitto alla convergenza di interessi”, per il bene di tutti, in primis degli agricoltori, dall’economia di morte a quella della vita, come ci indica Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato sì'”
E’ necessaria un’azione decisa della Corte dei Conti, per il recupero delle somme economiche percepite illegittimamente con individuazione dei responsabili di tale abuso di poteri pubblici.
E alla Corte di Giustizia nei confronti della Commissione UE e delle Regioni.
Soprattutto, dal 2014 vanno interrotti i Pagamenti Agro-climatico-ambientali regionali per l’Agricoltura Integrata, in quanto l’Agricoltura integrata obbligo di Legge per tutti (ai sensi del D. lgs. 150/2012) e non più “impegno facoltativo agro-climatico-ambientale degli agricoltori”, come previsto dalle norme comunitarie per ottenere i pagamenti agroambientali.
In Italia, unici in europa, le “commistioni” ministeriali del PAN sull’Uso sostenibile dei Prodotti Fitosanitari, ai sensi del suddetto D. lgsl. 150/2012, si sono inventate due Agricolture Integrate, quanto le norme di difesa delle coltivazioni ne prevedono una sola, appunto obbligatoria per tutti.
Inserendo questa forma di agricoltura integrata cosiddetta “facoltativa” (oltretutto falsificata nei disciplinari che non prevedono obbligo e priorità di impiego di tutte le tecniche sostitutive dei pesticidi chimici sintetici “integrate tra loro”), arbitrariamente tra le sotto misure Agro-climatico-ambientali finanziate dalle regioni italiane.
In tal modo finanziando di fatto chi acquista pesticidi chimici “integrati tra loro” o addirittura disseccante chimico a base di Glifosate, per una agricoltura definita “conservativa” e in realtà distruttiva dell’humus e della biodiversità, oltre che della salute ambientale del popolo italiano, che vede da decenni peggiorare tutti gli indicatori, in primis la presenza di residui chimici di pesticidi nelle acque, le patologie cronico degenerative, allergie e intolleranze, la Fertilità, molto spesso compromessa.
I Pesticidi sono molto pericolosi per la salute e rappresentano le principali “concause aggravanti” dell’enorme sviluppo delle patologie degenerative nel nostro cosiddetto “Bel Paese” le cui terre sempre più spesso sono colorate di arancio per l’abuso di Disseccanti che distruggono la fertilità dei terreni e l’Humus che trattiene l’acqua, predisponendo il territorio al dissesto idrogeologico e alle drammatiche alluvioni, sempre più frequenti.
In Italia non è ancora stata stabilita nemmeno la soglia massima ammessa della sommatoria dei diversi residui dei “Prodotti fitosanitari chimici di sintesi”, nonostante un referendum tenutosi nel 1992 che ne chiede l’eliminazione ai sensi della tutela costituzionale del diritto alla salute (Art. 32).
Benché esista un’imponente bibliografia scientifica internazionale, ed emergano continuamente nuovi dati sull’impatto negativo che tali prodotti possono comportare per la salute e per l’ambiente, l’argomento viene ancora poco considerato dai media, ed è troppo spesso ignorato anche da coloro che, per motivi professionali, sono frequentemente a contatto con le varie specie di pesticidi.
Link della registrazione: Maggiori informazioni
ARTICOLO TECNICO-GIURIDICO DI APPROFONDIMENTO – Pesticidi in Italia: Recuperare 20 anni di ritardo…
Per una Magistatura Agroecologia contro l’uso illegittimo di Pesticidi ed OGM in Italia e in Europa.
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Relazione Presentata alle VIII Giornate Mediche per l’Ambiente – ISDE
“Agricoltura e Salute: il caso pesticidi” – Arezzo 24-25 Ottobre 2014
Premessa
Di seguito si illustrano le principali linee guida di ingegneria forense per le azioni istituzionali, giuridico-legali e sociali,a tutela dei diritti inviolabili alla Salute (Art. 32 Costituzione), all’Ambiente salubre (Art. 9) e alla conservazione della Fertilità dei terreni (e degli esseri Umani) per le generazioni future (Art. 44)
A breve è necessario presentare un dossier di richieste in materia, con diffide alle istituzioni competenti, coinvolgendo i portatori di interesse, agricoltori in primis, che continuano ad essere danneggiati nella loro salute dall’uso di pesticidi, oggi per lo più inutili, oltreché principali “concause aggravanti” di innumerevoli malattie degenerative e causa di dissesto idrogeologico ed alluvioni, per la distruzione dell’humus che trattiene l’acqua nei terreni, delle siepi e alberature, della fertilità dei suoli.
Si fa appello ai sindaci per il divieto d’uso di pesticidi sul proprio comune, attivando i Territori Biologici, Biodistretti che godono di enormi sostegni comunitari agroambientali anche attraverso i GAL. E al Ministero della Sanita e alla Magistratura, per stabilire l’obiettivo di assenza e, intanto, la definizione delle sommatorie massime ammesse dei diversi residui chimici negli alimenti, che tengano contro delle categorie più deboli e del principio di precauzione.
I produttori Biologici possono inoltre far valere il loro diritto a non essere contaminati da Pesticidi chimici provenienti dalla deriva dei vicini (tolleranza zero), i quali in caso di impiego di sostanze pericolose devono mantenersi almeno 150 metri all’interno delle proprietà (sperimentando la conduzione biologica delle coltivazioni nelle zone di confine, tra l’altro ben sovvenzionata dai Pagamenti Agroambientali europei che coprono tutti i mancati ricavi e maggiori costi.
E’ necessario organizzare inoltre un’associazione “vittime dei pesticidi”, per le necessarie azioni legali nei confronti delle multinazionali sul modello della Vertenza Amianto, per i danni alla salute ambientale dimostrati, arrecati dai Pesticidi chimici sintetici
Si rimane a disposizione delle Istituzioni, per la partecipazione in qualità di consulente esperto nelle tecniche sostitutive dei mezzi chimici di sintesi, per le commissioni Ministeriali/Regionali/Europee preposte alle definizioni dei corretti recepimenti in materia Agroambientale e di Impiego prioritario dei Mezzi di Difesa Biologici “Integrati” tra loro (e non nella chimica, ndr), al fine di sostituire le sostanze chimiche di sintesi (ai sensi del D. Lgs. 14 Agosto 2012, n. 150), le quali vanno bandite dal commercio in caso di disponibilità tecniche sostitutive regolarmente registrate al commercio, ovvero sottoposte a prove di efficacia, sulla base del principio di precauzione Europeo e della tutela Costituzionale della Salute e dell’Ambiente.
Sintesi
– Recepimento della nuova direttiva europea sull’uso sostenibile degli agrofarmaci (D. Lgs. 14 Agosto 2012, n. 150) e disciplina dell’Agricoltura Integrata obbligatoria, sua controllabilità e verificabilità
– Distrazione dolosa delle enormi risorse europee per i Pagamenti Agroambientali dei Piani di Sviluppo Rurale Regionali verso una “falsa agricoltura integrata” e inadeguati Pagamenti per l’Agricoltura Biologica
– Diritto alla deriva zero di Pesticidi e problematiche connesse ai Residui negli alimenti e nelle acque
– Abusi di professione in campo fitoiatrico
– Assicurazioni agevolate a beneficio Ambientale e sanitario in campo fitoiatrico: un’opportunità da non perdere per la riconversione biologica del’agricoltura
– La tutela delle vittime di malattie epigenetiche di cui i Pesticidi sono concause aggravanti, sul modello della vertenza per l’Amianto.
– Conflitti di interesse da risolvere …per una convergenza di interessi
– Recepimento della nuova direttiva europea sull’uso sostenibile degli agrofarmaci (D. Lgs. 14 Agosto 2012, n. 150) e disciplina dell’Agricoltura Integrata obbligatoria, sua controllabilità e verificabilità
La nuova Direttiva europea e il recepimento nazionale sull’Uso Sostenibile degli Agrofarmaci (D. lgsl. 150 del 14 agosto 2012) prevedono lo sviluppo prioritario dell’Agricoltura Biologica e l’obbligatorietà della Produzione integrata su tutto il territorio Nazionale ed Europeo dal 1 gennaio 2014, ovvero l’impiego prioritario ed “integrato” di tutti i mezzi tecnici biologici, alternativi ai Pesticidi chimici di sintesi, disponibili e regolarmente registrati al commercio, ovvero sottoposti alle prove preliminari di efficacia sufficiente a garantire produzioni economiche contro le avversità delle coltivazioni agricole. Pertanto, le tecniche biologiche registrate in commercio devono essere impiegate obbligatoriamente e in forma prioritaria all’interno delle linee guida nazionali del PAN per l’uso sostenibile degli Agrofarmaci, in osservanza del principio di precauzione e dei diritti costituzionali inviolabili alla salute e ambiente salubre, trattandosi di prodotti non pericolosi per la salute e l’ambiente, ovvero di mezzi tecnici autorizzati nell’Agricoltura Biologica.
L’agricoltura integrata, definita dalle norme OILB allegate alla decisione CE, vincolante, del 30-12-1996, (di 16 anni fa, ndr) e presentate al Convegno COLIBRI-OILB del Marzo 1996 a Bologna, prevede chiaramente l’impiego prioritario obbligatorio di tutti i mezzi tecnici biologici, prima dell’eventuale autorizzazione all’uso di prodotti chimici di sintesi, prescritta da un tecnico abilitato e adeguatamente formato, come previsto dalla nuova direttiva sull’Uso Sostenibile dei Pesticidi. Tecnico che non dev’essere dipendente dei commercianti di Pesticidi, bensi libero professionista che non operi per interesse.
Dal 2015 solo i tecnici professionisti abilitati potranno “prescrivere” pesticidi chimici (come i medici per i farmaci). Gli ordini professionali degli Agronomi, Periti Agrari ed Agrotecnici hanno presentato ricorso al TAR del Lazio, contro la vendita di Pesticidi senza prescrizione (ai sensi della relativa Circolare MIPAAF sull’ Atto fitoiatrico, del 2010).
Le commissioni che definiscono le linee guida del PAN e dei Disciplinari di Produzione Integrata devono consultare gli esperti Agroecologi di comprovato curriculuum sulle tecniche alternative ai Pesticidi chimici.
Essendo obbligatoria, non è più possibile erogare fondi europei agroambientali come Pagamenti per chi attua l’agricoltura integrata, essendo tali fondi (molti miliardi di €) destinati ad impegni facoltativi aggiuntivi agli obblighi di legge, ovvero all’Agricoltura Biologica e alle Misure Agro-climatiche aggiuntive, quali Inerbimenti controllati, Siepi, colture da sovesci, consociazioni colturali e sistemazioni dei tereni, incremento dell’Humus, ecc).
– Distrazione dolosa delle enormi risorse europee per i Pagamenti Agroambientali dei Piani di Sviluppo Rurale Regionali verso una “falsa agricoltura integrata” e inadeguati Pagamenti per l’Agricoltura Biologica
Dobbiamo agire immediatamente sulle Regioni le quali stanno per approvare (entro il 2015) i nuovi Piani di sviluppo rurale per il 2014-2020, laddove abbiamo a disposizione per l’Italia enormi risorse economiche (20 Miliardi di € dei PSR che si aggiungono a 50-60 miliardi della PAC) sufficienti a riconvertire tutta l’agricoltura alla Produzione Biologica, in primis attraverso i Pagamenti Agroambientali europei per le aziende agricole biologiche, obbligatori e prioritari.
Il corretto recepimento dei Regolamenti Europei prevede per gli agricoltori biologici la compensazione delle mancate produzioni (riconosciuto il 30-40% di calo di rese), dei maggiori costi, più un 20% per le burocrazie del sistema di certificazione biologica e un 30% per le azioni collettive ad immensi benefici territoriali. Oltre a ciò, i PSR Regionali prevedono il rimborso delle spese di certificazione biologica, l’assistenza tecnica, i programmi di innovazione agroeco-biologica e la promozione commerciale dei prodotti alimentari Bio-Italiani.
Purtroppo, invece, ancora oggi tali risorse vengono destinate, illegittimamente, ad agricoltori che acquistano pesticidi in gran quantità, attraverso il sostegno dell’Agricoltura cosiddetta “Integrata”, o peggio definita “conservativa” (a base di enormi dosi di Disseccanti chimici totali), senza rispettare gli obblighi di impiego prioritario delle tecniche sostitutive dei prodotti chimici sintetici, non previsto nei disciplinari di riferimento, con i quali si stanno “distraendo” enormi risorse agroambientali, europee e nazionali, per una “falsa agricoltura integrata”. Trattasi in realtà di una semplice lotta chimica “guidata” (…dalle Multinazionali) con danno doloso alla salute pubblica e all’ambiente, per il conseguente continuo aumento delle vendite di Pesticidi Chimici realizzatasi in Italia, a differenza di quanto accaduto in altri paesi europei. Una truffa comunitaria pesantissima a danno della nostra salute e di quella degli agricoltori in primis, attuata con i soldi delle nostre tasse, altresi destinati al Biologico.
Anzi, le regioni intenderebbero continuare a utilizzare fondi agroambientali per l’agricoltura integrata, o cosiddetta “conservativa”, nonostante su ciò si sia chiaramente espressa la Corte dei Conti UE già nel 2005 (Rel. n. 3/2005) e nel 2011 (Rel. n.7/2011), chiedendo di evitare lo sperpero di risorse per presunte e incontrollabili “riduzioni di Inputs” chimici, nel periodo 2007-2013. Ma solo poche regioni hanno seguito le indicazioni della Corte dei Conti, mentre la maggior parte ha continuato a “Sovvenzionare l’acquisto dei pesticidi chimici” con i fondi europei destinati alla loro drastica riduzione !!!
Mentre i Pagamenti per l’agricoltura Biologica sono stati arbitrariamente sotto-commisurati rispetto ai valori previsti dalle norme UE.
Una vera e propria truffa comunitaria, su cui sono in corso ricorsi amministrativi ai TAR e sarebbe il caso di aprire vertenze penali, anche per le drammatiche conseguenze sulla salute umana in Italia, avendo raggiunto nel nostro paese il record mondiale dei tumori infantili ed avendo perso almeno 10 anni di vita media sana dal 2004 ad oggi, con un boom delle malattie degenerative epi-genetiche, le cui principali concause sono rappresentate appunto dai residui chimici di pesticidi e disseccanti negli alimenti.
La presunta agricoltura integrata non è conforme alle norme, in quanto trattasi di un semplice elenco di pesticidi chimici ammessi ed in quantità enormi, laddove i mezzi biologici sono solo facoltativi e non obbligatori. E non risulta né controllabile né verificabile, dal momento che non si può stabilire il numero di trattamenti effettivamente eseguiti dagli agricoltori, ne le dosi di impiego, essendo possibile acquistare agrofarmaci chimici di sintesi a scontrino, e/o senza alcuna prescrizione tecnica obbligatoria (Ricettario).
Inoltre, negli attuali disciplinari di agricoltura integrata è previsto l’impiego di pesticidi chimici di sintesi in quantità e qualità molto superiore ai normali interventi fitosanitari effettuati nell’agricoltura convenzionale.
Non si comprende come possano essere state approvate ed erogate dalla Commissione Europea, Diretta dal Dr. Peters e coordinata dal Dr. Colleluori, risorse agroambientali per presunti incrementi di costi e minori ricavi, assolutamente inesistenti, se si seguono i disciplinari di Agricoltura Integrata (Mis 214, Azione a dei Piani di Sviluppo Rurale Regionali 2007-2013)
DEROGHE SU DEROGHE
Tutto ciò è aggravato dalla continua utilizzazione di Deroghe da parte dei servizi fitosanitari regionali, che autorizzano e prescrivono spesso interventi con prodotti chimici di sintesi nemmeno previsti nei disciplinari di produzione integrata, quando potrebbero essere sostituiti da interventi preventivi naturali e biologici (es. uso di rame e zolfo).
Ciò avviene, ad esempio, da anni in Umbria (così come in altre regioni), per le malattie fogliari dei cereali, laddove nelle schede colturali di difesa fitosanitaria non è indicato l’impiego di formulati biologici a base di rame e zolfo.
Tali mezzi tecnici, autorizzati in agricoltura biologica, sono consentiti nella produzione integrata ma indicati genericamente solo nelle linee guida generali ai disciplinari di produzione integrata, che gli agricoltori spesso non conoscono, avendo a disposizione solo le schede colturali sintetiche con i principi attivi chimici di sintesi ammessi per la singola coltivazione.
In tal modo, una volta verificatisi attacchi di patogeni, vengono prescritti interventi ormai tardivi, pressoché inutili (in quanto il danno è ormai fatto) e in deroga ai prodotti ammessi nel disciplinare, con impiego di antiparassitari chimici di sintesi sulle coltivazioni in prossimità della raccolta, con ulteriori danni sul prodotto per il calpestio, inquinamento ambientale e tossicità per gli operatori agricoli, aggravando nel contempo la presenza di residui nei cereali, con danno per la salute dei consumatori.
Fino a qualche anno fa, mai gli agricoltori trattavano i cereali con Pesticidi e Fungicidi chimici per tali patologie. Ciò dimostra la non corretta applicazione delle misure agroambientali e l’incremento d’uso di pesticidi che contrasta gli obiettivi della politica agroambientale europea, con conseguente accumulo di residui chimici, molto gravoso per la salute pubblica. in quanto trattasi della base della dieta Italiana e mediterranea (Frumento).
Inoltre, è necessario precisare che l’uso dei disseccanti chimici, pratica diffusasi di recente ed inserita nei disciplinari di agricoltura integrata, sostituisce i mezzi meccanici in pre-semina, l’esatto contrario di quanto prevede la normativa europea sull’agricoltura integrata… Pratica sovvenzionata attraverso i Pagamenti agroambientali europei (!!) con enormi danni per la distruzione dell’humus, il dissesto idrogeologico conseguente, l’inquinamento delle falde superficiali e profonde (residui di glifosate, e metaboliti si ritrovano ovunque nelle acque), pericoli per la salute per i residui chimici negli alimenti e, in ultima analisi, causa di incremento delle patologie sulle coltivazioni di cereali, dovute all’alterazione degli equilibri microbici del suolo e del metabolismo delle piante indebolite, che rendono più virulenti gli attacchi dei patogeni sui cereali, con necessità di trattamenti fitosanitari, prima non necessari…
Non soddisfatta, nel 2014 la Regione Umbria ha addirittura autorizzato l’uso di disseccanti chimci sulle coltivazioni prima della raccolta pratica indecente che aumenta in modo esponenziale i residui chimici sui cereali, base della dieta italiana.
A ciò si aggiunga che spesso vengono richieste autorizzazioni straordinarie di prodotti chimici addirittura revocati dal commercio, concesse con leggerezza dal Ministero della Sanità, a seguito di semplici richieste di gruppi di agricoltori locali, con giustificazioni senza basi scientifiche e soprattutto senza valutare le possibili alternative Agroecologiche.
Misure agroambientali non controllabili
Secondo la Corte dei Conti UE i registri di agricoltura integrata, di fatto, non sono verificabili, basandosi su “autodichiarazioni dei beneficiari dei pagamenti agroambientali e controlli inconcludenti”. Nessuna verifica, anche da parte di enti di controllo terzi, può basarsi su una tale disciplina dell’agricoltura integrata (elenco di pesticidi ammessi e loro dosaggi), in realtà una semplice Lotta Chimica “Guidata”, come definita correttamente nei testi scientifici di Fitopatologia ed Entomologia Agraria.
E non si comprende come possano, oggi, la maggior parte degli enti di certificazione biologica italiani prestarsi a validare tali procedure con presunti controlli e certificazioni delle Produzioni Integrate basate su tali disciplinari (vedasi Marchio Agriqualità della regione Toscana, a titolo di esempio… una forma di pubblicità ingannevole nei confronti dei consumatori).
In una corretta disciplina dell’Agricoltura Integrata, l’unica modalità di controllo possibile sarebbe quella sulle fatture di acquisto dei mezzi tecnici biologici di difesa, obbligatori e prioritari, effettuabile da enti terzi di certificazione, oltre che sulla prescrizione fitoiatrica da parte di agronomi specialisti dell’eventuale necessità di interventi con agrofarmaci di sintesi chimica, qualora effettivamente si rendano necessari per “insufficienza” (con uso prioritario di tecniche biologiche) o “mancanza” di altre tecniche “biologiche” alternative, regolarmente registrate al commercio nei confronti delle specifiche avversità colturali.
Pertanto i Pagamenti Agroambientali attualmente erogati per l’Agricoltura integrata “falsificata” devono essere immediatamente sospesi e revocati, consentendo eventualmente alle aziende il passaggio all’agricoltura biologica, al fine di mantenere il diritto ai pagamenti agroambientali percepiti ad oggi illegittimamente da molti agricoltori. Agricoltori che sono stati in tal modo ostacolati nella riconversione biologica delle produzioni, altresì indicata come obiettivo prioritario della politica agroambientale europea 2007-2013, in particolare nelle aree intensive, laddove a maggiore l’impiego dei mezzi chimici pericolosi per la salute e l’ambiente e si sarebbero potuti ottenere i maggiori benefici dalla riconversione Biologica, oggi relegata per lo più a territori marginali laddove l’uso della chimica era già molto ridotto
Su ciò si è chiaramente espressa più volte la Corte dei Conti UE (Rel. 3 /2005 e Rel. 7 /2011), la quale ha chiesto alla Commisisone UE di non approvare nei PSR 2007-2013 misure agroambientali basate su semplici “riduzioni di inputs chimici”, in quanto non controllabili ne tantomeno verificabili. Mentre, invece, la Commissione ha continuato ad approvare misure di falsa agricoltura integrata.
A conferma del fallimento delle politiche agroambientali delle regioni Italiane, non c’è stato alcun calo nella vendita di agrofarmaci chimici in Italia, anzi c’è stato un incremento, con risultato Agroambientale addirittura Negativo, dovuto alle misure regionali di sostegno per l’agricoltura integrata, che, di fatto, hanno sostenuto l’acquisto di pesticidi chimici di sintesi, addirittura di disseccanti (Glifosate e similari) utilizzati in presemina delle coltivazioni, invece delle lavorazioni dei terreni.
Bandi illegittimi recenti (Es. Regine Umbria e Toscana)
La Regione Umbria ha addirittura aperto un Bando per l’agricoltura integrata in aprile 2014, con impegno quinquennale degli agricoltori. In tal modo rischiamo di perdere anche i prossimi 5 anni, invece di riconvertire gli stessi agricoltori alla coltivazione Biologica, con conseguenti immensi benefici sanitari ed ambientali. Nonstrante l’agricoltura integrata oggi sia un obbligo e non possa usufruire di pagamenti per impegni facoltativi come quelli agroambientali.
Tale bando va immediatamente interrotto d’autorità da parte della corte dei conti, se non interviene la Commissione UE.
Indicatori Ambientali, Sanitari e Dissesto idrogeologico
Gli Indicatori Ambientali e Sanitari Certificano il Fallimento della Politica Agroambientale in Italia.
Su tale materia è pertanto ipotizzabile una truffa dolosa, aggravata dai danni alla salute (in primis degli agricoltori) e all’ambiente, considerando che l’Italia ha raggiunto il record mondiale di tumori infantili (OMS) e l’aspettativa di vita sana si è ridotta di oltre 10 anni (EUROSTAT) nel nostro paese, dall’avvio delle programmazioni agroambientali europee.
Oggi risultano oltre 130, in continuo aumento, i residui di pesticidi nelle acque superficiali e profonde (Fonte ISPRA -ARPA), principali indicatori del destino e dell’uso dei fitofarmaci in un territorio, ovvero del fallimento delle misure agroambientali regionali per l’agricoltura “(dis)integrata”. Misure che di fatto, hanno ostacolato la riconversione biologica dell’agricoltura Italiana, raggiungendo addirittura un risultato negativo, ovvero l’esatto opposto degli obiettivi dei regolamenti agroambientali europei che prevedevano la sensibile riduzione dell’uso dei Pesticidi. il cui mercato da 20 anni ad oggi è praticamente raddoppiato.
Senza calcolare le conseguenze sul dissesto idrogeologico causato dalla perdita dell’Humus nei terreni, causato dall’uso dei disseccanti agricoli, con mancato trattenimento di acqua a monte su milioni di ha con conseguenti alluvioni sempre più drammatiche, ormai all’ordine del giorno.
Per erogare i pagamenti agroambientali dev’essere obbligatoria la controllabilità e verificabilità del risultato agroambientale, ma il Ministero Agricoltura non ha ancora ben definito nemmeno come controllare il sistema dell’agricoltura integrata, che è oggi obbligatoria, mentre continuano a sparire miliardi di € dai PSR 2007-2013, regalati a chi “acquista Pesticidi e disseccanti chimici. L’unico modo per controllare e verificare la corretta agricoltura integrata è rappresentato dal controllo fiscale d’acquisto dei mezzi tecnici sostitutivi di quelli chimici, unitamente alle prescrizioni tecniche degli eventuali interventi chimici resisi necessari.
Speriamo che tali risorse, dolosamente distratte, vengano recuperate da un’azione decisa della corte dei Conti e dei tribunali amministrativi e Penali e utilizzate per la riconversione biologica delle stesse aziende agricole, potenziando adeguatamente i pagamenti agroambientali corrispondenti per il giusto calcolo dei mancati redditi e maggiori costi e dei costi di transazione, oltre che dei benefici indiretti del sistema agricolo biologico. Alcuni Agricoltori della Toscana, Umbria, Marche e Campania hanno presentato ricorsi ai TAR sulla materia ed esposti al Consiglio di Stato, oltre ad un’azione sulla Corte dei Conti, avviata nel 2000.
Ricordando che gli agricoltori sono le prime vittime di tale sistema di “tossicodipendenza” dagli agrofarmaci chimici e che avrebbero il diritto a mantenere lo stesso reddito (pagamento dei mancati ricavi e maggiori costi), più la copertura dei costi di transazione burocratica (20%), riconvertendo le produzioni al sistema biologico certificato. Con una maggiorazione del 30% per le azioni collettive a immenso beneficio territoriale. Quale agricoltore non passerebbe al biologico, visto che i prezzi di mercato superiori potrebbero garantirgli anche un reddito superiore (dopo il periodo di tre anni di conversione), oltre che la salvaguardia della propria salute e di quella dei propri figli e della nazione intera ?
Mente invece molti di loro nemmeno sanno dei pagamenti agroambientali previsti per l’agricoltura biologica e i Sindacati agricoli li “distraggono” sui pagamenti per l’agricoltura integrata falsificata…vendendogli pesticidi attraverso i consorzi agrari.
Diritto alla deriva zero di Pesticidi
Gli agricoltori biologici e i singoli cittadini hanno diritto alla deriva zero di pesticidi chimici sui propri terreni ed abitazioni come in tutti i luoghi pubblici;
Pertanto chi usa pesticidi deve mantenersi all’interno dei propri confini (le pubblicazioni scientifiche parlano di almeno 150 metri, che spesso non bastano, vedasi pubblicazioni e studi ad hoc sulla deriva degli agrofarmaci, mentre il TAR del Trentino ha stabilito 50 metri minimi).
Sui terreni di confine, se si devono effettuare interventi fitoiatrici, è di fatto obbligatorio l’uso di mezzi biologici non pericolosi per l’ambiente e la salute umana e i comuni dovrebbero stendere dei regolamenti ad hoc, essendo i sindaci responsabili della salute pubblica dei propri cittadini.
Sarebbe questo un modo, in fondo, per sperimentare la produzione biologica, che una volta dimostratasi efficace, dovrebbe essere resa obbligatoria con divieto di registrazioni di agrofarmaci di sintesi sulla maggior parte delle coltivazioni, oggi semplicemente inutili.
E’ il caso ad esempio della Viticultura ed Olivicoltura, facilmente gestibili con sistemi biologici, spesso con efficacia superiore a quella dei mezzi chimici, come dimostrano le statistiche nazionali.
E’ in corso al tribunale di Pistoia una causa (per la quale il sottoscritto ha fornito consulenza di parte lesa) dove il Giudice sta facendo calcolare le distanze di irrorazione con mezzi chimici, affinché si ottenga deriva zero nelle proprietà dei vicini, coltivatori biologici o meno… un buon precedente.
– Contrasto agli Abusi di professione
i Venditori di pesticidi, consorzi agrari ed altri, non possono prescrivere gli interventi fitosanitari, trattandosi di abuso di professione, delegata all’Agronomo, come “Atto fitoiatrico” (circolare MIPAAF – dell’Albo Agronomi).
Pertanto i sindaci e le autorità competenti devono vigilare affinché non ci sia abuso di professione e perseguire gli eventuali venditori che consigliano trattamenti chimici, anche per il danno grave sulla salute e l’ambiente.
E provvedere alle relative sanzioni e denunce alla Magistratura.
Gli agronomi che definiscono gli interventi fitosanitari, inoltre, devono essere indipendenti dalle ditte venditrici di pesticidi e non possono operare per semplice interesse economico (es. rappresentanza di Pesticidi chimici), ma devono privilegiare tutte le tecniche sostitutive degli stessi prodotti chimici di sintesi pericolosi per l’ambiente, essendo responsabili nella loro attività professionale, di ricadute (positive o negative) sulla salute umana e l’ambiente (Vedasi circolare MIPAAF Ordine Agronomi sull’atto fitoiatrico, allegata), diritti inviolabili, Costituzionalmente tutelati (Art. 32, 9, 44).
E’ possibile e doveroso, pertanto, orientare la professione degli agronomi verso la convergenza di interessi sociali positivi per la salute e l’ambiente, riconvertendo la professione verso le tecnologie biologiche, così come i Consorzi Agrari ad Agroecobiogici.
Nell’interesse di tutti, considerando che oggi il fatturato di Pesticidi Chimici in Italia è di circa 1 miliardo di € le regioni italiane hanno circa 4 miliardi di € all’anno per i PSR (piani di sviluppo rurale a priorità ed obbligatorietà agroambientale), con cui si potrebbe raddoppiare il mercato degli antiparassitari per l’agricoltura, puntando al sostegno dell’impiego di quelli “Biologici”.
Che non necessitano di prescrizione fitoiatrica in quanto non pericolosi per la salute
– Conflitti di interesse da risolvere: per una convergenza di interessi comuni
Le associazioni di categoria, Coldiretti, Unione Agricoltori e CIA, che partecipano nelle società di gestione dei consorzi agrari, cooperative, Molini popolari ed altri enti interessati alla vendita dei Pesticidi Chimici, non possono partecipare alla definizione dei disciplinari di Agricoltura Integrata, in quanto in palese conflitto di interessi. Ne tantomeno possono sedere nei tavoli verdi dei PSR Regionali, per la definizione dei pagamenti agroambientali per l’agricoltura biologica ed integrata. Cosa che purtroppo avviene da oltre 20 anni, dall’avvio dei programmi agroambientali europei , nei cosiddetti “Tavoli Verdi” di Concertazione e “Comitati di sorveglianza” dei PSR Regionali.
La situazione di conflitto di interesse si potrebbe risolvere riconvertendo i consorzi agrari alla vendita di prodotti per il sistema Agro-Biologico (convergenza di interessi) e con il sostanziale divieto di uso di Pesticidi in Italia, laddove vi siano tenciche disponibili alternative (Comparative assessment) di tipo biologico, regolarmente registrate al commercio e, pertanto “efficaci”.
I Pesticidi sono definiti dalla Direttiva sull’uso sostenibile degli agrofarmaci, come “pericolosi per la salute e l’ambiente”. Essi sono concause aggravanti di numerosissime patologie degenerative (Alzheimer, Parkinson, tumori e cancri, ecc), riconosciute a livello internazionale.
Pertanto vanno attuate tutte le pratiche atte a sostituirne l’uso, con le conseguenze penali per chi non rispetta tali diritti inviolabili.
Si allega il D. Lgs. 14 Agosto 2012, n. 150 (cercare in Internet)
Prof. Giuseppe Altieri – Agroecologo
ALLEGATI: – allego il PDF della Circolare sull’Atto fitoiatrico,
inviata dall’Albo degli Agronomi e il link di riferimento con la ricezione il documento è chiarissimo e non ammette dubbi sul divieto di chi vende pesticidi a effettuare consulenze sull’impiego degli stessi e sulla priorità di utilizzo dei mezzi tecnici sostitutivi di quelli chimici di sintesi nella prescrizione dei Dr. Agronomi
saluti cari
Prof. Altieri
Circolare Conaf N. 37/2011 – Competenza dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali in materia fitoiatrica
CIRCOLARE N. 37ATTO FITOIATRICO.pdf
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Semplice metodo di lotta biologica al Coleottero parassita delle derrate alimentari:
QUASSIA AMARA – Insetticida-aficida
Il suo principio attivo, la quassia, ha proprietà simili al piretro ma con minore persistenza e totale innocuità per l’uomo, gli animali domestici, api e coccinelle. Oltre alla sua azione abbattente crea un effetto repellente rendendo inappetibile il fogliame. Per questa sua caratteristica non va usato in epoca vicina al raccolto su specie eduli.
QUASSIA AMARA
Destinazione d’uso: Insetticida, Aficida in frutticoltura e piante ornamentali. Afidi , minatori fogliari, dorifora della patata, Tentredine della rosa, Psylla, Carpocapsa, Cydia del pero, Ceroplasta, Tignola della vite e del pesco.
Composizione: soluzione acquosa di Quassia amara al 15%
Caratteristiche: La quassia, principio attivo della Quassia Amara, ha proprietà simili al piretro, ma meno persistente ed innocuo per l’uomo, gli animali domestici, le api e le coccinelle. Gli interventi sulle piante oltre ad avere un’azione abbattente verso i litofagi in genere, rende il fogliame inappetibile creando un effetto repellente. Si consiglia pertanto di effettuare trattamenti ravvicinati al raccolto su specie con frutto e foglie eduli.
Modalità d’uso:Trattamenti vegetativi: gr. 6-8 (1/2 tappo) per litro di acqua. Per migliorare l’adesività è consigliabile addizionare un tappo di silicato di sodio.
Le proprietà insetticide del quassio sono note da tempo e risalgono alla fine del 1800. Quassia amara, specie arborea tropicale appartenente alla famiglia delle Simaroubaceae, è originaria del Brasile e della Guyana ed è coltivata in Colombia, Panama, e nelle Indie Occidentali. Per estrarre i principi attivi, il legno di quassio, in scaglie o cilindretti, si lascia macerare per 24 ore in acqua, poi si porta a ebollizione per 15-20 minuti. Se il prodotto è in polvere micronizzata, una semplice macerazione per 1-2 giorni è sufficiente e si può, così, eliminare la bollitura. Le quassine sono le sostanze insetticide che si estraggono.
Spettro d’attività: risultano attivi soprattutto contro afidi, tentredini, tripidi, altiche. Tossicità e selettività: le quassine sono sostanze atossiche per l’uomo, gli animali a sangue caldo, le api e gli altri insetti utili. I preparati a base di quassia, quindi, possono essere distribuiti anche durante la fioritura. Possiedono una bassa persistenza ambientale. Non sono fitotossiche.
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Le vere cause delle alluvioni – Nov. 2011
Distruzione dell’Humus a causa di disseccanti, diserbanti e Pesticidi agricoli, abbandono dei terreni e distruzione di siepi… per migliaia e migliaia di Ha …che confluiscono in ogni fiume… Riportiamo agli agricoltori italiani la responsabilità della nostra salute.
Gentile Dr. Zunino,
ho letto il suo commento sull’alluvione in Liguria (che allego in fondo), così come ho ascoltato infiniti commenti alle televisioni, e pertanto Le faccio presente che se non mettiamo a posto l’agricoltura, liberandola dalla chimica che distrugge l’Humus e dalle speculazioni commerciali che provocano abbandono delle terre, le alluvioni saranno sempre più pericolose… per la mancanza di trattenimento delle acque “a monte” nei terreni agricoli.
Abbiamo oltre 25 miliardi di fondi comunitari di Sviluppo Rurale in Italia per il periodo 2007-2013 (ne sono stati spesi ad oggi meno della metà, ndr… e rischiamo di perderli anche per il prossimo periodo 2014-2020, se non li utilizziamo a dovere…), oltre ad almeno altrettanti fondi di cosiddetti Premi PAC di Sostegno al reddito degli agricoltori (con cui si continua a sostenere agricoltura chimica, ed allevamenti senza terra industriali, produttori di liquami inquinanti invece di fertile letame, ndr).
Fondi destinati al cosiddetto “Sviluppo rurale” ovvero per la riconversione (obbligatoria e prioritaria per Regolamenti europei) verso la coltivazione Biologica, rimettendo in tal modo a posto i nostri campi oggi martoriati dalla chimica (disseccanti arancio che distruggono i microrganismi, irrorati prima della semina e sotto le vigne, i frutteti e gli oliveti, pesticidi in altissime quantità con molti residui nei cibi, ecc).
Chimica che distrugge l’humus e la vegetazione che protegge la terra …la quale, pertanto, non trattiene più l’acqua e si sfalda… provocando disastri le cui cause sono principalmente dovute alla diminuzione di sostanza organica stabile dei terreni, la vera e propria “spugna” che assorbe acqua fino a 10 volte il suo peso.
Concausa aggravante è anche l’abbandono dei terreni e la mancanza di coperture autunno-invernali, oltre alla distruzione, iniziata negli anni 60′ per una sfrenata meccanizzazione, delle piante idrofile come salici, Platani e pioppi, che evaporano migliaia di litri d’acqua al giorno lungo i fossi, i canali dei campi e in ultimo i fiumi… che ricordo a tutti, raccolgono le acque di migliaia di ha di terreni agricoli e boschivi…che oggi vengono a saturarsi troppo facilmente, rilasciando a un certo punto l’acqua tutta insieme, così creando delle vere a proprie “bombe idriche”, che cadono a valle portandosi via tutto ciò che incontrano…erodendo nel contempo i terreni che si sfaldano in fango, con incremento progressivo del problema della drammatica riduzione del “trattenimento d’acqua a monte”…Ciò e misurabile con attrezzature semplici messe lungo i fossi di scolo dei campi…
Oggi vi sono fondi europei di sviluppo rurale immensi (in Europa oltre € 200 miliardi investiti), per rimettere le siepi, pagare tutti i mancati redditi, i maggiori costi, più un 20% per chi coltiva in biologico, per inserire le coltivazioni di copertura autunno-invernali intercalari tra le colture da raccogliere, per incrementare la biodiversità, proteggere le aree di interesse naturalistico (Natura 2000)… e sostenere tutte quelle pratiche agroambientali atte a prevenire le catastrofi e migliorare la fissazione del carbonio del terreno incrementando l’Humus (e risolvendo nel contempo l’effetto serra, ndr)… fondi utilizzabili e sufficienti per milioni di ha.
In tal modo …”preservando la fertilità dei terreni per le generazioni future”… (Art. 44 della Costituzione Italiana, che tutela inoltre i diritti inviolabili alla salute e all’ambiente salubre, Art. 32, e Art. 9, regolando l’attività economica affinché tali diritti non vengano violati, Art. 41)
Ma queste immense somme europee, per la miopia dei sindacati agricoli irresponsabili (Coldiretti, Unione Agricoltori, CIA) che sono molto spesso parti attive nelle proprietà dei consorzi agrari che vendono pesticidi …mentre concertano le politiche degli assessorati all’agricoltura… in palese conflitto di interessi…..finiscono nelle tasche di chi abbandona i terreni senza coltivarli e, molto peggio, di chi compra pesticidi, chiamandola “agricoltura Integrata”, falsificandone le norme, secondo disciplinari che oggi prevedono usi di pesticidi molto superiori al normale impiego in agricoltura convenzionale. Ad es. le autorizzazioni a disseccare i terreni prima di seminare con prodotti tossicissimi, a disseccare le file dei vigneti, oliveti, frutteti, consentendo oltre 30 trattamenti chimici sui frutteti e oltre 20 sui vigneti… scaricare, per controllare, i disciplinari regionali di agricoltura integrata delle regioni italiane da internet, per il cui rispetto vengono erogati i fondi agroambientali europei… per comperare Pesticidi !!!
Andate a vedere in tutta Italia per esempio, le zone dei vigneti con l’erba disseccata invece che tagliata, per esempio, le zone del Gavi in Piemonte (da cui l’Acqua scende in Liguria, ndr) o a Conegliano Veneto (tanto per ricordare un’altra alluvione terribile) e guardate i terreni a milioni di ha “arancioni” disseccati da contoterzisti ed agricoltori che corrono indebitati, senza preoccuparsi del futuro… e non hanno tempo di lavorare la terra come si deve… il tutto per risparmiare qualche €…!!!
O, peggio gli oliveti “agente arancio” in primavera… sotto l’effetto del solito Glifosate (Roundup e prodotti similari), il diserbante più venduto al mondo, micidiale e presente in tutte le acque di falda (fonte Ispra Arpa), così come altri micidiali pesticidi e diserbanti…
Sulla non correttezza della Spesa Agroambientale europea (Avviata nel lontano 1992 !) è intervenuta da almeno un decennio la Corte dei Conti UE ripetutamente (Relazione n. 3/ 2005 e n. 7/ 2011 sulla Spesa Agroambientale delle regioni europee).
Ma le regioni continuano imperterrite nei loro disastri a carico dell’economia agricola e della salute pubblica e dell’ambiente degli italiani. Mentre i consorzi agrari non riescono a riconvertirsi verso una “convergenza di interessi”… ovvero a vendere prodotti e ritirare raccolti Biologici !
Un disastro che è tra le principali cause di oltre 30 miliardi di spesa sanitaria nazionale all’anno per malattie degenerative collegate direttamente o come aggravanti all’impiego di pesticidi in agricoltura ed ai residui negli alimenti e nel pescato.
Oggi il Cancro è la prima vera causa della crisi economica italiana… siamo un “paese al reparto oncologico” !!
L’Aspettativa di vita sana nel nostro paese è calata dal 2003 ad oggi di almeno 10 anni (dati UE), mentre il tasso di tumori infantili neonatali cresce del 3% all’anno in Italia, a differenza degli altri paesi europei (dove l’uso di pesticidi è stato drasticamente ridotto già negli anni ’90).
L’Italia da sola consuma oltre il 35 % di tutti i pesticidi UE, mentre l’agricoltura è indebitata in maniera spaventosa e i contadini vengono sfruttati dal commercio e dalle industrie agroalimentari… allorquando i fondi UE finanzierebbero lo sviluppo delle filiere corte o dirette locali e biologiche, in forma obbligatoria e prioritaria.
Abbiamo in mano una finanziaria da almeno 40 miliardi di € annui per salvare l’Italia e la vita degli italiani… oltre alla nostra economia.
Sono almeno 20 anni che denuncio queste mancanze, partecipando a trasmissioni popolari come Report, Ambiente Italia, ecc.
Grazie a un manipolo di agricoltori biologici abbandonati da tutte le “ufficiali rappresentanze” abbiamo attivato i ricorsi amministrativi ai TAR in Umbria, Marche Toscana e Campania
E stiamo preparando un esposto alla Corte dei Conti, che è informata dei fatti dal 2000, così come il Ministero Agricoltura, le Regioni, la Commissione UE che approva programmi spesso non conformi agli obiettivi delle normative europee, salvo esporsi alle puntuali critiche della Corte dei Conti UE sopracitate…
Se qualcuno ci vuole aiutare… se qualcuno vuole aiutarsi…
Se, poi, volessimo approfittare di questi due prossimi anni cruciali, con ancora molti fondi disponibili, per avviare la corretta applicazione dei programmi Agroambientali europei e regionali, facendo tutti un esame di coscienza…..potremmo passare dal conflitto alla convergenza di interessi, per avviare finalmente una riconversione Italiana Agroecologica, nel suo ruolo multi-funzionale, cruciale per la salvaguardia della salute e dell’ambiente e la tutela del territorio dall’erosione, per assicurare ai nostri figli la fertilità biologica della Terra e la conservazione della sua capacità di nutrirli. E non di ammalarli, come oggi succede a causa del sistema agro-industriale globalizzato offerto nei Supermarket.
Approfittiamo della crisi industriale per tornare alla Campagna e coltivare biologicamente (ci sono molti fondi anche per aprire nuove partite iva di giovani agricoltori sotto i 40 anni)…
E ri-colleghiamo i cittadini agli agricoltori attraverso i mercati locali e solidali, al giusto prezzo.
Rimettiamo gli alberi lungo i fossi, le siepi lungo i campi e i boschetti lungo i fiumi, togliamo il cemento dove fa danni.
Ricostruiamo il Paesaggio tradizionale della Campagna Italiana, restaurando i Casali in Bioedilizia, dotandoli di energie rinnovabili….
Soprattutto, ricostruiamo l’Humus alla Madre Terra, recuperando le tradizioni Agroecologiche e diffondendo tecniche Biologiche avanzate “ecocompatibili”.
Riportiamo agli agricoltori italiani la responsabilità della nostra salute……sono sicuro che loro ne avranno gran cura
By Prof. Giuseppe Altieri
Banca dei semi di proprietà di Rockefeller e Bill Gates in Norvegia
http://www.segnidalcielo.it/pianetax_gates_rockefeller.html
ERBE MEDICINALI e CIBO: Oltre a rendere “presidi medici”, le erbe officinali…..
http://www.anh-europe.org/news/anh-press-release-anh-set-to-challenge-eu-herb-law
……ora vogliono passare alla fase 2:
Il Cibo
La Legge del Senato Americano: S510 (Bill S510) rende illegale crescere, condividere, scambiare o vendere il cibo coltivato nel proprio orto. Se il senato americano accetterà la legge [S 510] si precluderebbe pubblicamente il diritto a far crescere, condividere, alimentare e mangiare ogni cibo che la natura fa. Diventerà un attacco contro il libero commercio, la coltivazione e il consumo di alimenti e prodotti agricoli di propria scelta.
“Sarà incostituzionale e contraria al diritto naturale, o se volete, alla volontà di “Dio“.
Dr. Shiv Chopra – Canada informatore Salute
http://www.youtube.com/watch?v=gOups0dfdwM&feature=related
http://www.infowars.com/senate-bill-s510-makes-it-illegal-to-grow-share-trade-or-sell-homegrown-food/
In un articolo del Prof. Giuseppe Altieri
– agernova@libero.it – Agroecologo, Docente Ordinario di Fitopatologia, Entomologia, Agricoltura Biologica ho letto che i prezzi pagati agli agricoltori hanno raggiunto oggi il minimo storico infatti la paglia (12 €/q.le) vale più del grano (11,5 €/q.le). mai successo nella storia umana !
“oggi alleviamo 10 miliardi di bovini che mangiano almeno come 30 miliardi di persone in fabbriche di animali piene di medicinali ed ormoni. Vengono nutriti con mais, soia e altri prodotti e sottoprodotti agricoli e industriali che consumano più petrolio dell’energia solare fissata attraverso la fotosintesi dalle coltivazioni. In tal modo accumuliamo nelle carni moltissimi residui chimici, soprattutto pesticidi…mentre 1 miliardo di esseri umani soffrono la fame.
Il prof Altieri sostiene che basterebbe puntare alla sovranità alimentare autosufficiente dei singoli popoli attraverso l’Agroecologia e le Produzioni Biologiche Tradizionali locali,organizzate con filiere corte o dirette, dai produttori ai consumatori ed inoltre dovremmo ridurre di almeno il 70% gli animali allevati al mondo.”
Tratto da: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/hrubrica.asp?ID_blog=281
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Scienze e tecnologia – Clima: Fao, allevamenti bestiame inquinano piu’ delle auto
Gli allevamenti di bestiame generano piu’ gas a effetto serra del settore dei trasporti.
Lo afferma la Fao, l’Agenzia Onu per l’Alimentazione e l’Agricoltura, nel cui studio si legge che gli allevamenti sono fonte del 18% di tutte le emissioni di anidride carbonica legate alle attività umane. E oltre alla CO2 il settore degli allevamenti è anche responsabile del 65% delle emissioni di protossido d’azoto, prodotto dal letame, un gas quasi 300 volte più pericoloso dell’anidiride carbonica per il riscaldamento globale del pianeta.
Inoltre, secondo la Fao, alla luce dell’aumento delle capacità produttive del settore, la situazione è destinata a peggiorare. (Agr) – Strano che per millenni la Natura non ha mai “reclamato”, eppure anticamente gli animali erano molto più numerosi !
AMAZZONIA va….ARROSTO
Con un rapporto scandalo, un video blog e un reportage fotografico, Greenpeace denuncia la diretta relazione tra l’espansione dell’allevamento bovino e il dilagare della distruzione della foresta amazzonica. Il polmone del mondo nello stato del Mato Grosso è la regione con il più alto tasso di deforestazione. Il 79,5% delle aree recentemente deforestate in Amazzonia è stato destinato al pascolo.
http://www.greenpeace.org/italy/news/amazzonia-bovini
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Mentre il popolo italico si masturba sulla rete trasformando la conoscenza in giornalettismo assorbendo le notizie come macchine programmate per ripetere, e nulla compie a favore della giustizia, e nulla è stato capace di fare, mentre le Elite hanno i prossimi 100 anni di storia. – Gennaio 2015
Chi nasce schiavo muore schiavo solo da qui forse nascerà un nuovo mondo senza schiavi e servi.
Questo non è il cambiamento, sperare nella politica non è un cambiamento e solo l’ illusione che siete addestrati a pensare.
Da quando vi illudete che latrare sia il cambiamento le Corporations sono alle vette storiche di incasso mai raggiunti anche grazie al vostro fallimento, ma voi non lo sapete perché semplicemente non avete mai saputo. Non si esce da un baratro millenario di ignoranza umana sbraitando conoscenza che non si è mai avuta.
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.(Seneca)
MONSANTO ACQUISTA il CLIMA TRAMITE la CLIMATE CORPORATION
ST. LOUIS (US) – (BUSINESS WIRE)
Ha annunciato oggi di aver siglato un accordo definitivo per l’acquisizione Il Climate Corporation per un prezzo d’acquisto pari a circa 930.000 milioni dollari: Monsanto Company (NYSE MON) – LOUIS – (BUSINESS WIRE).
L’acquisizione combinerà l’esperienza di The Climate Corporation in analisi di agricoltura e di gestione del rischio con la R & S capacità di Monsanto, e fornirà l’accesso degli agricoltori alle ulteriori informazioni sui molti fattori che influenzano il successo dei loro raccolti.
Capacità combinate delle società sosterranno una maggiore produttività, mentre utilizzando risorse limitate del pianeta più precisamente.
L’acquisizione dovrebbe espandere la leadership della Climate Corporation nel campo della scienza dei dati, che rappresenta il prossimo importante passo avanti del settore agricolo, e immediatamente ampliare sia nel breve che le opportunità di crescita a lungo termine per il business di Monsanto e integrata piattaforma Farming Systems.
“la Climate Corporation è focalizzata sul sbloccare nuovo valore per l’azienda attraverso la scienza dei dati”, ha detto Hugh Grant, presidente e amministratore delegato di Monsanto. “Tutti benefici quando i contadini sono in grado di produrre di più con meno risorse. Il team Climate Corporation porta la perizia di primo piano che continuerà a beneficiare ampiamente agricoltori e la loro linea di fondo, e vogliamo estendere questo enorme lavoro e ampliare la loro portata a più colture e più aree del mondo. Non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con i nostri partner di distribuzione e altri operatori del settore agricolo per portare questa suite di risorse informative alla fattoria. ”
Tratto dal sito: MONSANTO
La CLIMATE CORPORATION
La Climate Corporation è stata fondata nel 2006 da un team di grande successo di ingegneri elettronici e scienziati di dati precedentemente con Google e altre aziende di tecnologia leader della Silicon Valley.
Da allora, l’azienda ha costruitola piattaforma più avanzata tecnologia del settore agricolo che unisce iper-locale di monitoraggio meteo, modellazione dei dati agronomici, e le simulazioni meteorologiche ad alta risoluzione per fornire una suite completa di piena stagione di monitoraggio, analisi e prodotti di gestione del rischio.
Tratto da: ilnuovorinascimentoitaliano.blogspot.it
Continua in: Biodinamica (Agricoltura)
ATTENZIONE:
Finti alimenti bio per un valore di 20 milioni: frode a Caserta
Ennesimo bio-scandalo …evitabile dal 2007, visto che la certificazione biologica la paghiamo con le nostre tasse… – By Giuseppe Altieri, Agroecologo
Bisogna potenziare il controllo Biologico da parte degli Enti di certificazione, interrompendo il conflitto di interessi tra l’azienda agricola biologica e l’ente di certificazioni da essa pagato.
Azzerando nel contempo la tolleranza di pesticidi nei prodotti biologici, attraverso l’obbligo di fasce di rispetto da parte dei confinanti, dove si possano usare solo Prodotti Fitosanitari biologici.
Dal 2007 le aziende biologiche non devono più pagare la certificazione dei loro prodotti in quanto questa viene addebitata alla collettività attraverso i fondi europei di sviluppo rurale della PAC. Sono previsti 3.000 €/annui per azienda agricola come copertura dei costi di certificazione biologica, con cui si potrebbe allestire un super sistema di controllo biologico. Perchè allora si continua a rimborsare il produttore agricolo che paga l’ente di certificazione biologica, creando un conflitto d’interessi tra certificatore e certificato? (con pesanti burocrazie per le richieste di rimborsi e costi ulteriori per gli agricoltori, ndr). Oltrettto peggiorando il sistema di certificazione bilogica, nel momento in cui gli enti di certificazione, per accaparrarsi il cliente, effettuano preventivi sui prezzi di certificazione al ribasso.
Il Dr. Carnemolla, segretario Federbio, può certificare che la spesa media di certificazione per azienda biologica in Italia è di ca. 800 € /anno… invece dei possibili 3.000 € annui, disponibili dai fondi europei di Sviluppo Rurale ed erogati attraverso gli assessorati agricoltura delle regioni, coordinate dal Ministero Agricoltura attraverso il Piano Agricolo Nazionale.
Dobbiamo immediatamente interrompere questo stupido conflitto di interessi, che danneggia anche gli stessi enti di certificazione biologica, i quali perdono oltre 2.000 €/annui per azienda certificata biologica… soldi che ritornano al Bruxelles o, peggio, finiscono in sistemi di certificazione arbitrari e senza sostanza come la Produzione Integrata… le IGP o le DOP a base di Pesticidi chimici…
SIANO LE REGIONI A PAGARE GLI ENTI DI CERTIFICAZIONE BIOLOGICA
Mentre invece, con 3.000 €/annui è possibile potenziare i controlli sul campo durante la coltivazione, con campionature ed analisi chimiche sui pesticidi che sono vietati nella coltura biologica, gli unici controlli che garantiscono la reale produzione biologica. Con tolleranza zero, ovviamente, in quanto questo è il diritto del produttore biologico nei rapporti di vicinato con aventuali agricoltori inquinanti che usano pesticidi (sentenza del Tribunale di Pistoia, nel 2011). E non può essere la vittima a pagare i danni delle eventuali derive chimiche, perdendo le certificazioni biologiche nelle zone di confine con aziende chimiche, bensì dev’essere l’agricoltore chimico che deve mantenere fasce di rispetto di almeno 200 metri per azzerare le derive chimiche verso il produttore biologico, fasce in cui può usare solo antiparassitari biologici, oltretutto molto efficaci…
E passare, in tal modo, da una “certificazione di processo” alla vera certificazione di “prodotto” biologico, come pretende il consumatore.
Possiamo pagare almeno 5-6 analisi chimiche all’anno e sopralluoghi di controllo corrispondenti da parte degli ispettori durante il ciclo di coltivazione; e rimarrebbero molti più soldi nelle tasche degli enti di certificazione, per le burocrazie necessarie nelle filiere biologiche.
Sono quasi 20 anni che ripeto le stesse cose…
Ci dev’essere qualche interesse anomalo a depotenziare il sistema di certificazione biologica… che invece di azzerare la deriva chimica aumenta di 10 volte la tolleranza “illegittima” di pesticidi nei prodotti biologici…
Intanto, in Italia il mercato Biologico cala… per mancanza di fiducia dei consumatori, che sempre più si rivolgono direttamente alle aziende biologiche attraverso gruppi di acquisto diretti e controlli personali sui produttori…
E cio non è un bene ma la semplice reazione dei “Consumattori” (con 2 tt e la C maiuscola)
Finti alimenti bio per un valore di 20 milioni: frode a Caserta
Una grossa frode è stata scoperta nel mondo del biologico grazie a un’indagine condotta dall’Unità investigativa dell’Icqrf e dalla Guardia di Finanza di Caserta. So sette gli indagati dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per frode in commercio e reati di associazione a delinquere e per aver distribuito (tra il 2016 e il 2022) ingenti quantitativi di prodotti agroalimentari falsamente dichiarati come biologici con un giro d’affari superiore ai 20 milioni di euro. Secondo quanto riportato dal quotidiano Caserta News la truffa vedeva la partecipazione di due imprese di trasformazione e di un’azienda ortofrutticola biologica oltre a un imprenditore della provincia di Catania e un altro con un’impresa in provincia di Cuneo. L’indagine è stata avviata sulla base delle segnalazioni del sistema Ofis (Organic Farming Information System) che hanno permesso di individuare la truffa.
Paolo Carnemolla, segretario generale di FederBio, ha commentato la notizia sull’indagine portata avanti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere dicendo che episodi come quelli del casertano costituiscono un grave danno di concorrenza sleale per tutti i produttori biologici onesti, pregiudicando anche i cittadini che scelgono un’alimentazione sostenibile a base di prodotti bio”. La Federazione propone soluzioni concrete per migliorare il sistema dei controlli che integrano le moderne tecnologie digitali per garantire un monitoraggio, preciso e in tempo reale, delle tecniche di produzione e una vera tracciabilità anche nel caso di filiere complesse.
By Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo – Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca Docente di Agroecologia, Fitopatologia, Entomologia e Biotecnologie – Ist. Agrario Todi “A. Ciuffelli”
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG) – tel 075-8947433, Cell 347-4259872
http://www.agernova.it – www.cibusinprimis.it