OCCHIO e sue malattie – Cure naturali – Infovisione
vedi soprattutto:
Iridologia + INFIAMMAZIONE + Acidosi + Danni alla vista con i Vaccini + Mala vista + Come recuperare la vista +
vedi anche: Iridologia + BioElettronica
Per poterci muovere nell’ambiente abbiamo bisogno di conoscerlo e questo ci è possibile grazie agli organi di senso: vista, udito, tatto, gusto ed olfatto. Essi sono degli apparati in grado di trasformare le informazioni esterne in impulsi nervosi e quindi di comunicarle direttamente al sistema nervoso centrale.
Gli organi di senso sono costituiti da cellule nervose specializzate, che vengono eccitate da stimoli adeguati: nel caso della vista la luce, per il tatto la pressione meccanica, per l’ udito le vibrazioni dell’aria, per il gusto e l’olfatto particolari molecole chimiche.
La Vista è sicuramente l’apparato più complesso (fra i 5 sensi) ed è costituito dall’occhio, che può essere paragonato a una camera oscura che proietta su una sorta di schermo, la retina, le immagini provenienti dall’esterno.
La retina poi è in grado di trasformare queste immagini in impulsi nervosi che attraverso il nervo ottico giungono al cervello.
Per mezzo dell’occhio e grazie alla luce si percepiscono numerosi aspetti del mondo circostante e precisamente:
– La forma delle cose
– L’intensità della luce riflessa dagli oggetti, per cui ne percepiamo le ombre, i chiaroscuri e i particolari
– I colori dell’iride
– La grandezza degli oggetti
– La distanza degli oggetti
La vista ci offre dunque una rappresentazione del mondo mediante la quale possiamo benissimo controllare e dominare la realtà che ci sta intorno, per un raggio vastissimo.
Come e’ fatto l’occhio – vedi qui nel sito: Iridologia
L’occhio è uno strumento delicato e complesso, che ha la forma di una sfera leggermente schiacciata, il globo oculare, contenuto nella cavità orbitale del teschio.
Esso e’ avvolto da:
1- tre membrane, o tuniche, che hanno struttura e funzioni differenti: esterna (protettiva), media (vascolare), interna (sensoriale),
2- da tre mezzi rifrangenti: l’umore acqueo, la lente cristallina e il corpo vitreo.
La tunica esterna o tunica fibrosa, è molto spessa e resistente . Ha funzione protettiva e si divide in due parti, la sclera che ne forma i 5/6, e la cornea che occupa il rimanente sesto. La sclera forma il cosiddetto bianco dell’occhio; la cornea è la superficie trasparente posta sulla parte anteriore che viene mantenuta umida dalle lacrime prodotte in continuazione dalle ghiandole lacrimali.
Le lacrime hanno una funzione protettiva: provvedono a eliminare granelli di polvere e altri piccoli corpi estranei che potrebbero danneggiare la cornea. Anche le palpebre, i peli delle ciglia e delle sopracciglia svolgono il compito di proteggere l’occhio.
La tunica mediana o tunica vascolare, è formata dalla coroide, dall’iride e dal corpo ciliare. La coroide anteriormente e posteriormente presenta due aperture, corrispondenti rispettivamente al passaggio del nervo ottico e del corpo ciliare.
Il corpo ciliare è costituito dal muscolo ciliare e dai processi ciliari. Il muscolo ciliare, contraendosi, serve a cambiare la curvatura della lente cristallina, adattandola alla visione d’oggetti lontani e a quella di oggetti vicini: il muscolo ciliare è quindi il muscolo dell’accomodamento oculare.
L’iride è la porzione anteriore, dinanzi alla lente cristallina, della tunica vascolare, ed è cosi chiamata per la sua colorazione, che la fece paragonare all’arcobaleno. Essa presenta nella parte centrale un foro detto pupilla.
La pupilla ha un comportamento difensivo: per proteggere l’interno dell’occhio dalla luce eccessiva si restringe e si allarga, grazie a un muscolo apposito che si trova nell’iride.
La tunica piu’ interna è di natura nervosa e ha il nome di retina. Questa è costituita da pigmenti visivi e da cellule particolari, i coni e i bastoncelli, che sono responsabili della visione a colori e in bianco e nero. La luce e con essa le immagini, infatti, penetrano nell’occhio dalla cornea, incontrano l’iride, entrano attraverso la pupilla e si rifrangono in un particolare punto della retina, grazie all’azione del cristallino.
Questo è una lente biconvessa posta dietro l’iride, che ha la capacità di modificare la sua curvatura, grazie al muscolo che costituisce il corpo cilindrale, a seconda della distanza a cui si trovano gli oggetti. Tale processo è denominato “accomodazione”.
L’immagine, prima di rifrangersi sulla retina, attraversa il corpo vitreo, una massa gelatinosa che occupa la cavità posteriore del globo oculare e precisamente lo spazio compreso tra la superficie posteriore del cristallino e la retina e ha un’importante funzione come mezzo di rifrazione e con la sua massa mantiene l’equilibrio della tensione oculare. Sulla retina arriva un’immagine rimpicciolita e capovolta. A questo punto agiscono i ricettori ottici: le cellule nervose, i coni e i bastoncelli. I primi consentono la visione diurna, caratterizzata dalla visione dei colori e dei dettagli, i secondi sono responsabili della visione notturna, senza colori e con scarsissima luce. Questi, interagendo con i pigmenti visivi, trasformano chimicamente l’immagine in impulsi, che vengono raccolti dalle terminazioni nervose del nervo ottico, situate nello strato più interno della retina. L’ impulso nervoso arriva cosi al lobo occipitale del cervello, dove viene tradotto nelle immagini che vediamo in ogni istante.
I movimenti dei muscoli oculari consentono alle immagini di rifrangersi sempre in punti corrispondenti delle due retine, permettendoci cosi la visione binoculare, determinante per il senso di profondità e di tridimensionalità della realtà che ci circonda. Questi muscoli circondano il bulbo oculare e si dividono in retti e obliqui: i primi servono a spostare l’occhio in alto, in basso e lateralmente, mentre i secondi ruotano l’occhio in basso e all’interno o in alto e all’esterno.
Tratto da: nosoloscuola.org
Vedi: Iridologia
In Italia-Svizzera, vi è un medico il dott. Roberto Pinelli, che ha messo a punto da qualche anno dei macchinari modernissimi, per evitare gli interventi chirurgici agli occhi, i quali lavorano specialmente sulla cornea ma non solo su di essa…per mezzo di emissioni di Fotoni della Luce, in modo da correggere mediante delle utili e necessarie variazioni della forma dei tessuti che compongono la zona da lavorare, in modo assolutamente NON invasivo ed innocuo, oltre che veloce nella sua esecuzione.
E’ noto che l’alterazione della forma del globo oculare o delle sue parti, specialmente anteriori, sono foriere di disturbi piu’ o meno gravi della vista; con queste apparecchiature e’ possibile correggere queste deformazioni e ridonare una vista normale a coloro che l’hanno persa.
Ricetta: 1 grammi di zafferano e 1 bicchiere d’acqua. Portare ad ebollizione l’acqua, poi aggiungere lo zafferano e addolcire con un po’ di miele (pochissimo). Consigliamo di bere il rimedio prima di andare a dormire.
vedi: BioElettronica (cercare voce Bioelettronica)
+ http://www.rimedio-naturale.it/le-proprieta-dello-zafferano-la-vista.html
Come vediamo ? – illustrazione QUI:
http://www.visiondirect.it/occhio-umano
http://www.visiondirect.it/vista-di-un-bambino
Le varie “malattie” della vista:
http://www.visiondirect.it/problemi-occhi-vista
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Estratto di tamarindo per la cura delle irritazioni agli occhi – 13 Nov. 2011
Un nuovo collirio a base di estratti di tamarindo è stato ritenuto efficace nel trattare la sindrome dell’occhio secco e sintomi correlati come bruciore, prurito, vista offuscata
Dai semi del tamarindo, un albero tropicale originario dell’Africa Orientale, si produce un collirio in grado di trattare in modo naturale la cosiddetta sindrome dell’occhio secco – caratterizzata da prurito, secchezza, irritazione, arrossamento e bruciore. A volte si accompagna anche un offuscamento della vista.
IL collirio si compone di una miscela di acido ialuronico e un polisaccaride estratto dai semi del tamarindo. In seguito a uno studio commissionato dall’azienda, questa unione ha dimostrato di essere maggiormente efficace che non il solo utilizzo di acido ialuronico.
In questo studio, difatti, i volontari affetti dalla sindrome dell’occhio secco, hanno tratto maggiori benefici dall’utilizzo di questo collirio che non dall’utilizzo del solo acido ialuronico. Negli appartenenti al primo gruppo i sintomi erano migliorati di 5 volte, rispetto a quelli riscontrati dal gruppo di controllo.
La sindrome dell’occhio secco si ritiene colpisca fino a un terzo della popolazione. In genere sopraggiunge con l’avanzare dell’età, e i più soggetti a questo disturbo pare siano le donne – soprattutto in post-menopausa – con una media di 9 volte di più che non gli uomini.
Questa condizione di ipotizza possa essere anche un effetto collaterale di alcuni farmaci tra cui i diuretici, alcuni antistaminici, la pillola contraccettiva e i beta-bloccanti. Non da meno possono essere l’inquinamento atmosferico e indoor, l’uso di computer e altri apparecchi video.
Affianco alle cure tradizionali, oggi si può dunque avere un rimedio in più, fermo restando che la prevenzione è sempre la migliore arma contro qualsiasi disturbo.
http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/news/articolo/lstp/429457/
Altre tecniche:
Il cetriolo migliora la vista ! meraviglioso rimedio naturale al cetriolo per una buona vista. Ingredienti: 2 cetrioli 1 limone 200 ml di acqua
(5818) Il cetriolo migliora la vista in 1 settimana! Salvezza dalla vista debole! Senza occhiali – YouTube
per la cataratta e le infiammazioni agli occhi
(5818) UCCIDE la cataratta, ripristina la vista e allevia l’infiammazione degli occhi – YouTube
Collirio utile in caso di Cataratta
Una terapia che può essere valida per occhi, naso, gola, è quella di usare il Diossido di Cloro – DMSO, seguendo queste indicazioni:
vedi: diossido_cloro_DMSO + vedi anche qui: Danni dei vaccini – 1” – in PattoVeraScienza per le indicazioni più precise su questa terapia.
Vi sono anche molte altre tecniche naturali per aiutare vista ed occhi.
Per gli Occhi (stanchezza): più che la classica patata grattugiata, da degli eccellenti risultati quando fanno male gli occhi (oltre a essere un toccasana anche per la pelle); , o la camomilla (in impacchi), od i classici cetrioli, utili piuttosto per quando si presentano ‘gonfiori’.
Anche il latte, (intero) fornisce un rapido sollievo quando si sente dentro come sabbia, ardore, bruciore o prurito. Si può usare un contagocce, o applicare con un panno inzuppato, o con cotone idrofilo, sopra gli occhi, fino a sentire giovamento (questo rimedio è utile anche per diminuire le occhiaie).
Oppure un’ infusione leggera di petali di rosa, o l’acqua ottenuta dalla loro macerazione (per una notte) in una bicchiere, è utile per togliere la stanchezza, che per schiarire la vista.
Anche l’utilizzo di gocce della propria urina, specie per le infiammazioni della congiuntiva, sono MOLTO utili.
Occhi secchi e/o umidi (AMD), migliorano e/o guariscono con l’assunzione di Melatonina:
vedi: le ricerche del dott. Walter Pierpaoli
http://www.interbion.ch/ITA/La-nostra-ricerca-3b480000
vedi anche: Ghiandola Pineale + BioElettronica (cercare voce Bioelettronica)
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GLAUCOMA – vedi Iridologia + Urino terapia
Il glaucoma è una malattia cronica e bilaterale del nervo ottico caratterizzata da un danno progressivo delle fibre nervose che lo compongono; la causa è una pressione interna maggiore di quanto l’occhio non possa tollerare.
In pratica all’interno dell’occhio è contenuto un liquido trasparente (umore acqueo) che serve a nutrire la cornea ed il cristallino, portandosi via i loro prodotti di scarto: esso viene prodotto dietro l’iride, fluisce in avanti e viene scaricato in corrispondenza dell’angolo dell’occhio. Se non c’è equilibrio tra la quantità di liquido prodotto e quella di liquido scaricato, la pressione interna dell’occhio aumenta.
Il flusso dell’umore acqueo può essere paragonato a quello dell’acqua in un lavandino: se il rubinetto è troppo aperto (eccesso di produzione) o se l’angolo dell’occhio si intasa (difetto di smaltimento), la pressione aumenta. Se questa ipertensione intraoculare dura a lungo, vengono danneggiate le fibre nervose del nervo ottico, che servono a trasportare al cervello gli stimoli visivi raccolti dall’occhio. Pertanto, se la malattia non viene curata, il rischio di perdere la vista è elevato.
Tratto da: medicinaeprevenzione.paginemediche.it
Rimedi Omeopatici: quando si può accompagnare il trattamento
Se il deflusso dell’umore acqueo presente all’interno dell’occhio viene ostacolato, il liquido si accumula e la sua pressione inizia ad aumentare. Si produce così una pressione sul nervo ottico che danneggia le fibre nervose.
Questa malattia, che colpisce il nervo ottico cui spetta il compito di trasmettere gli impulsi elettrici derivati dagli stimoli visivi al cervello, viene definita glaucoma. Quando le fibre nervose subiscono lesioni, si possono manifestare nel campo visivo delle zone d’ombra, i cosiddetti “scotomi”. Se il danno è di notevole entità, si può arrivare alla perdita della vista, che diventa definitiva e irreversibile. Dato che, almeno nello stadio iniziale, non sempre gli scotomi possono essere rilevati, il glaucoma decorre spesso in modo asintomatico; così in molti casi viene diagnosticato casualmente, durante una visita oculistica di controllo.
La terapia è basata sulla somministrazione di appositi colliri oppure il laser, e in alcuni casi si può considerare l’intervento chirurgico. Alcuni rimedi omeopatici possono accompagnare il trattamento convenzionale e contribuire a migliorare lo stato di malattia. Il rimedio più utilizzato in questi casi è Phosphorus.
E’ utile Spigelia quando il fenomeno è associato a mal di testa di grande intensità e persistente, localizzato soprattutto sul lato sinistro. In caso di cefalea associata a glaucoma si può prendere in considerazione anche Prunus spinosa, mentre Gelsemium è indicato quando è presente una cefalea che si localizza a livello occipitale o in associazione a crisi di cervicalgia.
Si prescrive Osmium quando il paziente ha scotomi caratteristici, vede cioè macchie di colore in tutte le tonalità dell’arcobaleno, con dolore frontale sopra o intorno agli occhi, oppure che attraversa le orbite e raggiunge il cervello, e un’ intensa lacrimazione.
è inoltre presente fotofobia con un alone giallo verdastro intorno alle fonti di luce.
Sulphur va infine preso in considerazione quando il glaucoma si associa a persistenti disturbi digestivi, gastrici in particolare, mentre si pensa a Borax quando gli occhi soffrono anche di congiuntivite, scolo mucoso e difficoltà di aprire le palpebre.
By Elio Rossi
Tratto da: larepubblica.it
GLAUCOMA
I glaucomi sono un gruppo molto diversificato di malattie oculari, accomunate dalla presenza di un danno cronico e progressivo del nervo ottico, con alterazioni caratteristiche dell’aspetto della testa del nervo ottico, dello strato delle fibre nervose retiniche, anche in assenza di altre malattie oculari.
Sono malattie importanti poiché possono provocare lesioni non reversibili. Il glaucoma se non diagnosticato in tempo e se non curato a dovere potrebbe causare seri danni alla vista e in alcuni casi cecità.
La più frequente forma di glaucoma (glaucoma primario ad angolo aperto) è per lo più asintomatica, ad andamento lento ma inesorabile e viene spesso riscontrata in occasione di una visita oculistica eseguita per altri motivi.
I meccanismi attraverso i quali si sviluppa un glaucoma, sono ancora in parte sconosciuti, ma sono stati individuati numerosi fattori di rischio, che si associano alla malattia, tra cui si segnalano in particolare: pressione oculare elevata, età, razza, familiarità, miopia, spessore corneale centrale, e fattori vascolari.
È il primo tra i fattori di rischio che sono stati individuati. Non esiste un valore di pressione normale in assoluto, ed il livello di pressione a cui si possono manifestare i danni è variabile nei singoli individui. Il valore massimo di 21 mmHg viene comunque considerato il limite della normalità statistica. Prendendo in considerazione popolazioni di soggetti suddivise per valori di pressione oculare, la frequenza del glaucoma aumenta progressivamente nei gruppi di individui con pressioni oculari maggiori. Chi ha una pressione oculare sempre al di sotto di 18 mmHg ha un basso rischio di sviluppare un glaucoma. Esistono però glaucomi a pressioni medio-basse più difficili da controllare. La pressione oculare rimane ancora uno dei fattori di rischio più importanti, e quello che si può correggere più efficacemente con le terapie.
Nel glaucoma primario per ragioni ancora sconosciute l’aumento del tono oculare è provocato da una produzione di umore acqueo superiore al normale oppure più facilmente dall’ostruzione delle vie di deflusso.
Nei casi in cui il glaucoma fosse provocato invece da affezioni oculari in evoluzione, traumi o prolungata terapia con farmaci si parla di glaucoma secondario.
Tratto da: wikipedia.org
Consigli:
In certi casi i medici consiglano di utilizzare il Vitreoclar; se vogliamo, il Vitreoclar non è un integratore dei peggiori. Dopo di tutto si tratta di un antiossidante a base di semi di uva (o vinaccioli spremuti) al 95%, contenenti pro-antocianidine, più glucosamina fosfato (dai “cadaveri” di crostaceo), più collagene idrolizzato e tracce di vitamina E.
Ma vista l’importanza data da acuni medici ai vinaccioli, perché non consigliano ad esempio una bella cura d’uva, con l’avvertenza di masticare per bene i semi, anziché scartarli come fanno scioccamente tutti ?
– Perché non suggeriscono anche di cercare del buon olio di vinaccioli spremuto a freddo ?
– Perché non consigliano una serie di strategie antiossidanti generalizzate, come una ottima alimentazione fruttariana-vegana, e dunque antiossidante al massimo ?
– Perché non vietano drasticamente carni e latticini, prima ancora di prescriverti degli antiossidanti ?
Anche in questo caso vi sono in atto dei processi di acidificazione, che debbono essere eliminati se si vuole ottenere un qualche risultato.
Glaucoma, guarigione rapida grazie a una nuova tecnica chirurgiche – 04 gennaio 2010
Prende il via a Pisa la sperimentazione di una nuova metodica chirurgica simile a quella utilizzata per la cura della cataratta. Ecco i vantaggi – E’ ormai prossima una svolta nella cura del glaucoma.
Comincerà infatti a breve, presso la Unità Operativa Oculistica Universitaria a Pisa, diretta dal professor Marco Nardi, la sperimentazione di una nuova tecnica chirurgica. E’ stato lo stesso Nardi ad averne dato notizia nel corso della Zingirian Medal Lecture tenuta al congresso della Società Italiana di Oftalmologia, indicando come una metodica da tempo nota, rivista attraverso la più moderna strumentazione, ora disponibile, possa offrire maggiori garanzie di sicurezza e qualità rispetto agli interventi tradizionali.
La nuova “strada” – La tecnica attuale (la trabeculectomia) va considerata sempre valida ma per le possibili complicanze viene riservata, come ultima risorsa, ai casi in cui la terapia medica non è più efficace: se saranno confermate le premesse la nuova tecnica potrebbe rappresentare sempre più spesso un’alternativa ai farmaci. In particolare, riduce le complicanze, i tempi d’intervento da 30 a 15 minuti, la degenza ospedaliera (dalle 24 ore a quelli necessari per una cataratta, cioè ambulatoriali). Nardi, che sarà il primo a metterla in atto in Italia, parla della possibilità di una “vera e propria svolta”, legata al differente approccio alle strutture su cui intervenire: in pratica l’approccio avviene non più dall’esterno, incidendo la congiuntiva e la sclera (membrane esterne dell’occhio), ma dall’interno, entrando in camera anteriore dalla cornea, con un taglio simile a quello della cataratta.
Un primo vantaggio è l’eliminazione delle cicatrici che oggi invece si formano molte volte e sono causa d’insuccesso chirurgico. Poi, l’azzeramento delle infezioni post – operatorie, non raro e pericoloso effetto collaterale ed infine il recupero immediato della capacità visiva, senza attendere i sette – dieci giorni di bendaggio indispensabile.
Si parla anche di una migliore qualità della vita, perché in questo modo si elimina la dipendenza dai farmaci da instillare più volte al giorno, e perché lasciando il bulbo oculare senza punti di minor resistenza permette una vita normale anche a persone che possono essere esposte a traumi (per esempio, sportivi).
Meno complicazioni – Riducendo insuccessi e complicanze – sono parole di Nardi – questo intervento potrebbe essere messo in pratica in tempi più precoci, quindi con la possibilità di trovare un organo meno compromesso e far fronte anche a quel 40% di malati, spesso anziani,che non riuscendo regolarmente a mettersi il collirio o dimenticandolo sovente, aggravano nel tempo la loro situazione
By Gian Ugo Berti – Tratto da republbica.it
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La vera causa della miopia sta nell’incapacita’ progressiva nell’adattamento della messa a fuoco (capacità di accomodazione per mezzo del cristallino) sulle distanze fra occhio ed oggetto osservato, che normalmente vengono utilizzate nella vita quotidiana.
Chiare statistiche mostrano come la miopia aumenti di pari passo con il grado di scolarizzazione e quindi di impegno visivo sulle corte distanze (libri, pc ed ora, purtroppo, anche a causa di giochi elettronici sempre più nelle mani dei più piccoli).
Altri studi testimoniano ciò in maniera chiara e palese (oltre che strettamente scientifica, in quanto sono riportati in accreditate riviste di Optometria, la Scienza che studia i fenomeni ottici come la refrazione o potere di messa a fuoco).
Studi eseguiti su numerose tipologie di animali, comprese le scimmie, le quali rappresentano l’anello della catena biologica più vicina all’uomo, mostrano come sia possibile variare a piacimento il potere di messa a fuoco semplicemente aumentando o diminuendo lo stato di accomodazione del soggetto dell’esperimento, costringendolo per esempio a guardare attraverso lenti “negative” (quelle normalmente assegnate ai miopi per vedere bene e a fuoco da lontano). Tutti gli studi mostrano una diretta correlazione tra il confinamento visivo (come lo siamo oggi noi all’interno della attuale società tecnologica ed informatica) e l’utilizzo di lenti negative (quelle che, se sei attualmente miope, al 99% ti sono stati prescritte per “curare” la tua miopia).
Difetti di Vista
Occhi: ciascuno dei due organi a forma sferica (bulbi oculari) deputati alla funzione visiva.
Il bulbo è circondato da tre tonache concentriche: una fibrosa, una vascolare e una nervosa.
La tonaca fibrosa, opaca, ha nome di sclera e anteriormente, davanti a iride e pupilla, forma la cornea, trasparente. La tonaca vascolare (uvea) è formata da coroide, corpo ciliare e iride e presenta anteriormente l’orifizio della pupilla.
Al corpo ciliare è annesso il muscolo ciliare, che presiede all’accomodazione dell’occhio; all’iride sono annessi i due muscoli sfintere e dilatatore della pupilla. La tonaca nervosa è la retina, di cui fanno parte i recettori detti per la loro forma coni e bastoncelli, i primi sensibili ai colori e alla visione diurna, i secondi a condizioni di scarsa luminosità. La retina è collegata mediante il nervo ottico ai corrispondenti centri della corteccia cerebrale.
In prossimità della emergenza del nervo ottico si trova la papilla ottica o punto cieco privo di recettori, mentre il centro geometrico della retina (fovea) è deputato alla visione più definita.
Nella cavità interna dell’occhio si trovano i mezzi di rifrazione, che comprendono: umore acqueo, lente cristallina (o cristallino) e corpo vitreo.
L’umore acqueo è un liquido contenuto nella camera anteriore compresa tra la cornea e l’iride e in quella posteriore compresa tra iride e lente cristallina. La lente cristallina è una lente biconvessa situata tra camera anteriore e corpo vitreo. Quest’ultimo è una massa trasparente e gelatinosa che riempie tutto lo spazio tra la lente cristallina e la retina.
Annessi del bulbo oculare
L’apparato protettore dell’occhio è formato dal sopracciglio, sporgente sopra la cavità orbitaria e dotato di peli; dalle due palpebre superiore e inferiore, altrettanto dotate di peli (ciglia), e dalla congiuntiva, una membrana mucosa che riveste la faccia interna delle palpebre e parte della superficie anteriore del bulbo.
L’apparato lacrimale è costituito dalle ghiandole lacrimali situate nell’angolo mediale (interno) dell’occhio e dai condotti lacrimali che versano il loro contenuto nel sacco lacrimale collegato alla parte inferiore del naso mediante il condotto naso-lacrimale. I muscoli dell’occhio, oltre a quelli ciliari e dilatatori della pupilla, comprendono i muscoli retti e obliqui che presiedono al movimento del globo oculare e il muscolo elevatore della palpebra superiore.
Funzione visiva
I raggi luminosi vengono messi a fuoco sulla retina, passando attraverso la cornea e la lente cristallina. I coni e i bastoncelli contengono molecole fotosensibili (fotopigmenti), la cui funzione primaria è quella di assorbire luce, modificando la propria configurazione molecolare e quindi generando un potenziale d’azione che inizia la trasmissione dell’impulso nervoso.
Schematicamente il percorso dallo stimolo di coni e bastoncelli all’elaborazione centrale dell’immagine può essere così riassunto: stimolazione dei neuroni bipolari della retina, passaggio del segnale alle cellule gangliari, trasferimento dello stimolo attraverso il nervo ottico fino al nucleo genicolato laterale del talamo e da qui alla corteccia cerebrale.
Le fibre dei due rami del nervo ottico provenienti dai singoli globi oculari si incontrano e incrociano nel chiasma ottico, una formazione situata sulla faccia inferiore dell’encefalo. In tal modo i segmenti nervosi che dal chiasma vanno alla corteccia visiva portano informazioni provenienti da entrambi i campi visivi.
Tratto da: sapere.it
vedi anche: http://it.wikipedia.org/wiki/Occhio
http://www.augen.de/I_difetti_della_vista.info_fehlsichtigkeit.0.html?&L=7
Muscolo dilatatore della pupilla
http://www.benessere.com/salute/disturbi/presbiopia_ipermetropia_miopia_astigmatismo.htm
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CEM (Campi Elettromagnetici. Elettrosmog)
Lesioni oculari acute dopo l’esposizione a radiazioni elettromagnetiche ad altissima frequenza (studio sperimentale)
Vestn Oftalmol. 2019;135(4):41-49.
doi: 10.17116/oftalma201913504141
[Article in Russian; Abstract available in Russian from the publisher] – Suetov AA1, Alekperov SI1. – Author information – Abstract in English, Russian
SCOPO:
Indagare le manifestazioni cliniche e morfologiche delle lesioni oculari derivanti dall’esposizione acuta alle radiazioni a microonde (MR).
MATERIALE e METODI:
Ventiquattro conigli sono stati inclusi nello studio e divisi in quattro gruppi uguali a seconda del tempo di esposizione alla risonanza magnetica (15, 30, 45, 60 s).
Gli occhi destri dei conigli sono stati esposti a una risonanza magnetica di 3,97 GHz e una densità energetica di 1,0 W/cm2. Il gruppo di controllo sham consisteva di sei animali. L’occhio esposto (a destra) e l’occhio accoppiato (a sinistra) sono stati studiati per cambiamenti clinici e morfologici, contenuto di citochine proinfiammatorie IL-1β, IL-6 e TNF-α nella camera anteriore e nel corpo vitreo dopo l’esposizione a MR.
RISULTATI:
Significativi cambiamenti dose-dipendenti nella struttura dell’occhio esposto sono stati rivelati. La formazione della cataratta a microonde è stata notata al tempo di esposizione alla risonanza magnetica di 15 secondi e oltre.
De-epitelizzazione parziale o completa, edema stromale, danno endoteliale e infiltrazione infiammatoria nella cornea, versamento di proteine e reazione cellulare nell’umore acquoso sono stati rilevati dopo l’esposizione a risonanza magnetica di 30, 45 e 60 secondi.
La reazione cellulare nel corpo vitreo è stata osservata dopo un tempo di esposizione di 45 e 60 secondi. L’esposizione alla risonanza magnetica fino a 1 minuto non ha portato a danni visibili clinici o morfologici (metodi tradizionali di esame) della retina e del nervo ottico entro 24 ore. Un contenuto significativamente più elevato di citochine proinfiammatorie IL-1ß, IL-6 e TNF-α nell’umore acquoso e nel corpo vitreo è stato rivelato in animali esposti alla risonanza magnetica per 45 e 60 secondi.
CONCLUSIONE:
L’esposizione acuta dell’organo di visione alle radiazioni elettromagnetiche a microonde può portare ad effetti negativi dose-dipendenti non solo nella lente, ma anche in altre strutture dell’occhio.
PMID: 31573556 – DOI: 10.17116/oftalma201913504141 – [Indexed for MEDLINE] – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31573556
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Gli antichi medici romani e greci, e successivamente gli arabi, non menzionano nei loro scritti questa piccola e graziosa pianta, l’Eufrasia.
Tuttavia, nel XIV secolo l’eufrasia era già ritenuta un portentoso rimedio contro ogni male che affliggeva gli occhi. Oltre che per questi scopi, l’eufrasia è stata usata, per via interna, nel raffreddore, nelle affezioni catarrali delle vie respiratorie, nell’anoressia e nelle infiammazioni delle vie digestive
Nel caso dell’oculorinite allergica di cui molti allergici soffrono nella stagione dei pollini, l’eufrasia, se adeguatamente prescritta e supportata da dieta e altri rimedi, può assolvere ad un’ottima azione sintomatica, spesso paragonabile a quella degli antistaminici.
A diluizioni omeopatiche può essere instillata direttamente negli occhi con grandi benefici. In uno studio condotto su 65 pazienti, il prodotto omeopatico si è dimostrato efficace nell’85% dei casi.
In commercio, l’eufrasia si trova in estratto secco, taglio tisana, tintura alcolica e in diluizioni omeopatiche. Personalmente, nelle forme acute, trovo molto efficace, e veloce nella risposta, la Tintura Madre, somministrata, per bocca, frequentemente durante il giorno, nella dose che può variare da 10 gocce ad un cucchiaino alla volta.
Per la presenza di alcaloidi, l’uso di questa pianta per via interna e nella forma ponderale (estratti, tisane, tinture, ecc.) potrebbe non essere tollerato da tutti e per questo è bene prima consultare un medico.
Bibliografia
– Perugini Billi F. Manuale di Fitoterapia. Ed Junior 2004.
– Stoss M et al. Prospective cohort trial of Euphrasia single-dose eye drops in conjunctivitis. J Altern Complement Med. 2000 Dec;6(6):499-508.
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Allenare la vista alla velocità migliora la mente – 11/03/2013
Difetti della vista si associano a depressione (oppure e’ la depressione che scatena difetti alla vista)
Aumentando con specifici software la velocità di elaborazione visiva degli adulti di mezz’età e anziani, la loro funzione cognitiva migliora.
Parola di Fredric Wolinsky, epidemiologo del Dipartmento di politica sanitaria dell’Università di Iowa City e primo firmatario di un articolo su Plos one. «Il declino cognitivo correlato all’età è un fenomeno comune e colpisce memoria, orientamento, attenzione, pensiero astratto e percezione» spiega il ricercatore. «Questo deficit progressivo causa notevoli difficoltà nella vita quotidiana e, poiché la speranza di vita è in aumento, il compito della sanità pubblica è di individuare interventi non solo in grado di prevenire o invertire il declino cognitivo, ma da attuare in modo ampio ed efficace».
Tra i più promettenti ci sono quelli che promuovono la plasticità cerebrale, cioè la capacità dell’encefalo di riorganizzare le sue attività sensoriali o motorie in risposta a stimoli esterni. Un esempio? I videogiochi che addestrano al controllo strategico in situazioni strutturate basandosi sulla velocità di elaborazione visiva. «Questi software sono stati tra gli interventi terapeutici usati in Active, acronimo per Advanced cognitive trial for independent and vital elderly, il più vasto studio mai condotto sulla formazione cognitiva» osserva l’epidemiologo. I suoi risultati hanno dimostrato che un aumento della velocità di elaborazione visiva ha effetti sostanziali su diversi aspetti dello stato di salute, come qualità di vita e depressione. «Il nostro studio, lo Iowa healthy and active minds study (Ihams)ha verificato gli effetti neuropsicologici delle ultime versioni dei videogiochi addestrativi di Active, quelle che girano su Windows e che possono essere usate su qualsiasi personal computer senza supervisione» riprende Wolinsky. E i dati dimostrano, anche in questo caso, gli effetti positivi sulla sfera cognitiva di un aumento della velocità di elaborazione visuale.
Fonte: PLOS One. May 2013, Vol 8, Issue 5, e61624
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Danni agli Occhi con i Vaccini
– Goldman A, “Reazione vaccinale oculare”, Med J Aust, 30 nov. 1968, 2:921-922
– Rennie AG, “Ocular Vaccinia”, The Lancet, 3 agosto 1974, 2:273-275
vedi: Bibliografia Danni dei vaccini + Bibliografia danni 2 + 1.000 studi sui Danni dei Vaccini
La neuromielite ottica…. Ecco una delle (NdR: tante) reazioni avverse ai vaccini – 24/02/2019
La neuromielite ottica è una malattia infiammatoria demielinizzante del sistema nervoso centrale, (nuovo nome delle Poliomielite) ben distinta dalla sclerosi multipla solo dal 2005, che porta quasi sempre a cecità e paralisi di varia entità e si caratterizza per la presenza non necessariamente contemporanea di neurite ottica, mielite trasversa estesa longitudinalmente e, in circa il 70% dei casi, per la presenza nel sangue di immunoglobuline di classe G (IgG) anti-aquaporina 4 (AQP4-IgG), una proteina strutturale del sistema nervoso centrale. La presenza di questi auto-anticorpi scatena una reazione autoimmunitaria che distrugge la mielina, una sostanza di natura per lo più grassa che avvolge i nostri nervi, proprio come una guaina isolante per i cavi elettrici.
Qui alcuni studi medici di cui uno pubblicato a febbraio 2019 su una importantissima rivista scientifica di qualità peer reviewed quali Pubmed.
– Un caso di disturbo dello spettro della neuromielite ottica dopo la vaccinazione antinfluenzale stagionale – Link studio
– Neuromielite Optica Spectrum Disorder (NMOSD) innescato dalla vaccinazione contro la febbre gialla – Una presentazione clinica insolita con eritema segmentario doloroso – Link studio
– Neurite ottica ricorrente e neuromielite optica-IgG dopo il primo e il secondo vaccino per il papillomavirus umano – Link Studio
– Neuromielite ottica dopo vaccinazione con papillomavirus umano – Link studio – Link alternativo
– Neurite ottica dopo vaccinazione antinfluenzale – Link studio
– Neurite ottica dopo vaccinazione con antrace – Link studio
Ecc. ecc.
La mielite è un’infiammazione che colpisce il midollo spinale ed i nervi ed è un grave danni da vaccino è uno dei nuovi nomi della Polio-mielite alla quale hanno cambiato il nome in altre cosiddette “malattie” per far quadrare che la polio era scomparsa…., invece è sempre più presente sotto altri nomi come ad esempio la distrofia, la meningite, la sclerosi, oppure.:
– Mielite trasversa: limitata ad uno o pochi segmenti del midollo spinale adiacenti, in senso longitudinale, generalmente a livello toracico;
– Mielite ascendente: ha la tendenza a propagarsi progressivamente verso le parti alte del sistema nervoso.
Articoli Correlati:
Vaccini e le lesioni retiniche giallo-bianche classicamente localizzate nell’epitelio pigmentato retinico o retina esterna che si verificano principalmente nei giovani adulti
Vaccini: Paralisi del terzo nervo parziale dopo la vaccinazione MMR
– https://informaresenzacensure.blogspot.com/2019/02/la-neuromielite-ottica-ecco-una-delle.html?m=1
– https://informaresenzacensure.blogspot.com/2018/12/vaccini-e-le-lesioni-retiniche-giallo.html?m=1
Necrosi retinica dopo la vaccinazione per Varicella-zoster.
Charkoudian et al. descrivono casi di necrosi retinica acuta dopo la vaccinazione con ZOSTAVAX. (bugiardino – scheda)
Tuttavia esistono esperienze di retinite da zoster dopo vaccinazione anche con Varivax (scheda-bugiardino del vaccino con “virus” della varicella – Merck & Co, Inc).
Gli autori di questo lavoro hanno identificato il ceppo del “virus” vaccinale (OKA) nel corpo vitreo dell’occhio implicato.
Pubblicato su JAMANetwork. John A. Gonzales, MD; Ashleigh L. Levison, MD; Jay M. Stewart, MD; et al Nisha R. Acharya, MD, MS; Todd P. Margolis, MD, PhD Arch Ophthalmol. 2012;130(10):1355-1356. doi:10.1001/archophthalmol.2012.2255.
https://jamanetwork.com/journals/jamaophthalmology/article-abstract/1377755?fbclid=IwAR0bz63jn87vSOV28KkoDTPuB5LSxp8l0VKwumSa6wzZIS5IvO3Uyqgp2Ow
La Vaccinazione come causa di paresi al Volto, danni agli Occhi ed Asimmetria di Spina Dorsale, ..
Tra maggio 2003 e maggio 2006, l’autorità sanitaria più alta della Germania, il Robert Koch Institute (RKI), ha condotto un sondaggio su larga scala chiamato KIGGS per valutare la salute fisica e mentale dei bambini e dei giovani fino a 17 anni. Lo studio comprendeva 17.641 bambini e si è riunito un’enorme quantità di dati, incluso il loro stato di vaccinazione.
I cittadini privati sono stati in grado di ottenere i dati grezzi a pagamento, il che ha permesso ad Angelika Kögel-Schauz (ora Angelika Müller) di effettuare una valutazione statistica delle informazioni relative alla vaccinazione, un argomento che ha un interesse di lunga data.
I risultati della sua indagine mostrano chiaramente e hanno confermato che i bambini senza vaccino sono più sani dei bambini vaccinati. Una scoliosi, che è un’anomala curvatura della colonna vertebrale, è stata ad esempio riscontrata nel 5,3% dei bambini vaccinati, mentre tra i bambini senza vaccino il numero di casi di scoliosi era zero, che da un punto di vista statistico è una scoperta molto significativa.
I vaccini sono neurotossici, nel senso che hanno un effetto particolarmente dannoso sul sistema nervoso, incluso il cervello. Se un nervo o i nervi che vanno ai muscoli che tengono in posizione la colonna vertebrale sono danneggiati dai vaccini, la colonna vertebrale viene estratta dall’allineamento, causando un’anomala curvatura della colonna vertebrale (scoliosi).
Una raccolta di immagini di bambini danneggiati con vaccino in Cina mostra un caso grave di scoliosi correlata al vaccino.
Tan Jieyi aveva una colonna vertebrale curva e non poteva camminare a destra, 20 gennaio 2011. [Foto / CFP]
Anche l’asimmetria del viso di Tan, che colpisce in particolare l’occhio sinistro e la bocca, è degna di nota poiché tali asimmetrie sono comunemente il risultato di un danno correlato al vaccino ai nervi che controllano i muscoli facciali.
Il danno correlato al vaccino ai nervi che controlla il movimento oculare provoca una perdita di coordinazione oculare (strabismo), come ad esempio in questa ragazza. La foto a sinistra è stata scattata nel giugno 2007, prima del cambiamento nei suoi occhi; la foto a destra è stata scattata nel novembre 2007, il giorno in cui è entrata in chirurgia per correggere lo strabismo.
Ecco due foto di Bernhard Buchwald (vedi nel suo sito): la prima prima, l’altra dopo una vaccinazione contro il vaiolo che gli è stata somministrata all’età di 18 mesi.
Nota l’intenzione dei ragazzi, lo sguardo interessato alla prima foto e la perdita di presenza, l’occhio sinistro che si è spostato verso il naso e la bocca asimmetrica nella seconda foto. Apparentemente anche la forma delle sue orecchie era cambiata, portando un professore che lo esaminò a prevedere (correttamente) che un grave danno mentale sarebbe diventato evidente a causa della vaccinazione quando il ragazzo sarebbe diventato un po ‘più grande.
A seconda del danno neurologico causato da una vaccinazione, un bambino può anche soffrire dei seguenti disturbi:
– problemi di vista tra cui cecità o cecità parziale
– perdita dell’udito
– perdita del linguaggio, ritardi del linguaggio o difficoltà del linguaggio
– difficoltà di apprendimento
– dislessia
– ADHD
– autismo
Vaccinations as a Cause of Spine, Face & Eye Asymmetry
http://www.similia.lv/interesanti/viss-par-vakcinam-vakcinaciju/vaccinations-as-a-cause-of-spine-face-eye-asymmetry/
STRABISMUS (EYE), FACIAL (NERVE DAMAGE) & SPINAL ASYMMETRY: LOOK FOR IT
2018 – https://deeprootsathome.com/strabismus/
VACCINATIONS AS A CAUSE OF SPINE, FACE & EYE ASYMMETRY – By Erwin Alber .. 2013
https://www.vaccinationinformationnetwork.com/vaccination-as-a-cause-of-spine-face-and-eye-asymmetry/
Segnalazione di: FABRIZIO CARROZZINI
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3454551744618515&id=100001911692018
…e con i Farmaci: Deficit renale progressivo e cecità dovuti a emorragia della retina dopo terapia con interferone per l’epatite C associata a glomerulonefrite membranoproliferativa.
Suzuki T, Yonemura K, Miyaji T, Suzuki H, Takahira R, Fujigaki Y, Fujimoto T, Hishida A.- Department of Medicine, Maruyama Hospital, Hamamatsu.
Abbiamo trattato una donna giapponese di 67 anni affetta da glomerulonefrite membranoproliferativa (MPGN) e da epatite cronica attiva HCV correlata. Il trattamento è iniziato con dosi giornaliere di 6 MU IFN alpha-2b per due settimane per proseguire poi con dosi trisettimanali. Dopo due settimane l’ HCV RNA sierico è risultato non rilevabile e in concomitanza si è presentata una riduzione della proteinuria.
Il trattamento con IFN alpha-2b venne sospeso a causa di severe cefalee e febbre. Cinque settimane dopo l’interruzione la paziente andò incontro ad una improvvisa perdita della capacità visiva dovuta ad emorragia della retina. Successivamente la proteinuria e la funzione renale si sono progressivamente deteriorate sebbene l’ HCV RNA fosse non rilevabile.
Questo caso esemplifica la necessità di un attento monitoraggio delle funzioni renali e delle lesioni retiniche non solo nei pazienti in trattamento ma anche nel follow-up di chi ha interrotto il trattamento.
Bibliografia scientifica sui Gravi Danni dei Vaccini
Arya SC., “Ophthalmic complications of vaccines against hepatitis B virus”, Int Ophthalmol. 1997;21(3):177-8
Baglivo E, Safran AB, Borruat FX., “Multiple evanescent white dot syndrome after hepatitis B vaccine”, Am J Ophthalmol 1996 Sep;122(3):431-2
Berkman N, Benzarti T, Dhaoui R, Mouly P., [Bilateral neuro-papillitis after hepatitis B vaccination], Presse Med. 1996 Sep 28;25(28):1301
Berkman N., [A case of segmentary unilateral occlusion of the central retinal vein following hepatitis B vaccination], Presse Med. 1997 Apr 26;26(14):670
Blanche P, Decrette C, Sicard D., “Development of uveitis following vaccination for influenza”, Clin Infect Dis. 1994 Nov;19(5):979.
Boulianne N, De Serres G, Duval B, Shadmani R, Rochette L., “Clinical manifestations and incidence of oculo-respiratory syndrome following influenza vaccination–Quebec, 2000”, Can Commun Dis Rep. 2001 May 15;27(10):85-90.
Brezin A, Lautier-Frau M, Hamedani M, Rogeaux O, Hoang PL., “Visual loss and eosinophilia after recombinant hepatitis B vaccine”, Lancet. 1993 Aug 28;342(8870):563-4.
Brezin AP, Massin-Korobelnik P, Boudin M, Gaudric A, LeHoang P., “Acute posterior multifocal placoid pigment epitheliopathy after hepatitis B vaccine”, Arch Ophthalmol 1995 Mar;113(3):297-300
De Juan Frigola J, Rodriguez Fernandez LM, Orejas Rodriguez-Arango G, Valdes-Hevia y Villa J, Crespo Hernandez M., [Isolated paralysis of the hypoglossal nerve in a child], An Esp Pediatr. 1988 Oct;29(4):341-2.
Devin F, Roques G, Disdier P, Rodor F, Weiller PJ., “Occlusion of central retinal vein after hepatitis B vaccination”, Lancet. 1996 Jun 8;347(9015):1626.
Dolinova L., [Bilateral uveoretinoneuritis following DITEPE vaccination], Cesk Oftalmol. 1974 Mar;30(2):114-6.
Felix JK, Schwartz RH, Myers GJ., “Isolated hypoglossal nerve paralysis following influenza vaccination”, Am J Dis Child 1976 Jan;130(1):82-3
Fried M, Conene D, Conzelmann M, Steinemann E, “Uveitis following hepatitis B vaccine”, The Lancet, 1987; 2: 631-32
Goldman, A, “Ocular Vaccinia: A Case Report and Review of Treatment,” Med J Aust, Nov 30, 1968, 2:921-922.
Granel B, Disdier P, Devin F, Swiader L, Riss JM, Coupier L, Harle JR, Jouglard J, Weiller PJ., [Occlusion of the central retinal vein after vaccination against viral hepatitis B with recombinant vaccines. 4 cases.], Presse Med 1997 Feb 1;26(2):62-5
Healy CE., “Mumps vaccine and nerve deafness”, Am J Dis Child. 1972 Jun;123(6):612
Helies P, Crepy P, Mve Mengome E, Batisse JL, Maille M., [Oculo-palpebral complication of vaccination. Review of the literature], J Fr Ophtalmol 1994;17(1):62-6
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Macoul KL., “Bilateral optic nerve atrophy and blindness following swine influenza Vaccination”, Ann Ophthalmol. 1982 Apr;14(4):398-9.
Marshall GS, Wright PF, Fenichel GM, Karzon DT., “Diffuse retinopathy following measles, mumps, and rubella vaccination”, Pediatrics. 1985 Dec;76(6):989-91
Rennie AG, “Ocular Vaccinia”, The Lancet, 3 august 1974, 2:273-275
Sedan J., [2 points to emphasize in the matter of vaccinal ophthalmic complications], Ophthalmologica. 1967;153(3):198-9
Vadot E., [Chorioretinitis induced by vaccination], Bull Soc Ophtalmol Fr. 1981 Apr-May;81(4-5):501-3
Meno calorie, più plasticità cerebrale = Digiuno di proteine animali – 17 agosto 2011
Una ricerca sull’ambliopia (A) nei topi adulti ha analizzato la relazione tra riduzione di cibo e capacità di recuperare i danni del cervello, (NdR: come ad esempio quelli derivanti dai vaccini – vedi anche: Malattie degli occhi
(A): L’ambliopia, in oftalmologia, è un’alterazione della visione dello spazio che viene a manifestarsi inizialmente durante i primi anni di vita. Il termine deriva dal greco e, più esattamente, da “ops” (che significa “visione”) e “amblyos” (che significa “ottusa, pigra”). Il suo nome comune è occhio pigro.
L’effetto principale è un comune deficit dell’acutezza visiva e si considera ambliope un occhio che abbia almeno una differenza di 3/10 rispetto all’altro, oppure un visus inferiore ai 3/10. Ne è affetto circa il 2% di tutta la popolazione e il 4-5% dei bambini; essa è considerata una delle prime cause di deficit visivo nei giovani sotto i 20 anni. – Tratto da Wikipedia.
L’infezione agli occhi causata dalle lenti a contatto:
The Advance Medical Optics non e’ riuscita a fornire spiegazioni sul perche’ l’uso di determinate lenti a contatto da parte di centinaia di persone ha causato una pericolosa infezione agli occhi. Si tratta della Fusarium fungal infection, (candida ?) un parassita che raramente penetra negli occhi.
Sul banco degli imputati i prodotti per la pulizia delle lenti della Bausch & Lomb. Secondo U.S. Centers for Disease Control and Prevention i casi accertati sono 138 e circa la meta’ di queste persone dovra’ sottoporsi ad un trapianto di cornea.
Questo perche’ in molte soluzioni per disinfettare le lenti a contatto vi è del mercurio (Thiomersal):
Tratto dalle SCHEDE del MINISTERO della “SALUTE”…. (Italy): Thimerosal è un conservante a base mercuriale.
Il thimerosal contiene mercurio è può trovarsi sotto forma di etilmercurio, acido tiosalicilico, idrossido di sodio ed etanolo. Si trova nei Vaccini ed anche come conservante nei liquidi di pulizia delle lenti a contatto e negli spray orali.
Commento NdR: se avete infiammazioni anche agli occhi potete utilizzare qualche goccia della vs urina come collirio e vedrete come si disinfiammano presto – utilizzate l’urina anche infiammazioni in bocca, orecchie, ferite !
Inoltre occorre assumere Coenzima Q10 + Omega3 soprattutto per problemi alla retina.
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell’organismo.
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INFOVISIONE
Dal 2000, Komissarov studia la capacità del cervello umano di ricevere informazioni dal mondo circostante direttamente, senza l’uso degli organi sensoriali tradizionali.
Nella nostra vita quotidiana utilizziamo normalmente i nostri 5 sensi per arrivare a percepire la realtà. Ci sono stati però sicuramente momenti in cui siamo riusciti a percepire qualcosa oltre la realtà fisica, oltre la normale comprensione razionale, oltre il normale stato di veglia.
Questi rari e preziosi momenti vengono comunemente chiamati INTUIZIONE.
L’Infovisione, tecnica sviluppata dall’ing. Mark Komissarov permette di poter accedere a quella nostra parte intuitiva, per far sì che le nostre percezioni oltre la realtà dei sensi possano essere richiamate a nostro piacimento.
Attraverso una serie di esercizi molto pratici e mirati, con il metodo della visualizzazione percettiva, viene sviluppata la capacità, normalmente latente dentro di noi, di accedere alla nostra intuizione.
Il procedimento ha il preciso scopo di andare a contattare e risvegliare quelle parti profonde e inesplorate della nostra mente portandole alla superficie della nostra coscienza.
Permettiamoci di cambiare vita, di migliorare la nostra esistenza, di arrivare a sentire che il nostro essere multidimensionale può esprimersi al suo meglio.
I bambini sotto i 12 anni attivano la visione in pochi minuti !
Infovisione, al di là dei cinque sensi
L’Ing. Komissarov è stato ospite a Bari del Centro Samadhi dove ha presentato un corso di formazione dalle prospettive decisamente insolite
Mark Komissarov è un maturo ingegnere meccanico nato nell’ex Unione Sovietica ed ora cittadino Usa che gira il mondo per insegnare una scienza nuova: l’Infovisione, ovvero la percezione della realtà indipendentemente dai cinque sensi.
Sostiene Komissarov che attraverso uno speciale training di sua invenzione è possibile acquisire questa dote. Per quanto, egli ci tiene a sottolinearlo, il suo sistema altro non faccia che risvegliare una capacità presente in ogni uomo ma regolarmente assopita, salvo rarissime eccezioni. In termini grossolani, si può parlare di quel sesto senso di cui tanto si parla e che le rare volte in cui inspiegabilmente si desta (restando attivo solo per qualche frazione di secondo) ci consente intuizioni e ‘visioni’ che trascendono la ragione.
https://www.youtube.com/channel/UCLglpsxwAmLT5sUfcOGdJew
Komissarov in una conferenza a Bari, dove alla presenza di un folto pubblico raccolto presso il Centro Samadhi ha presentato il suo corso di primo livello. Lo scienziato ha dato una dimostrazione dei risultati conseguibili col suo sistema.
Possiamo testimoniare che, bendati seriamente, bambini ‘formati’ solo qualche ora prima erano in grado di distinguere colori e di ripetere gesti impartiti in silenzio da Komissarov (particolare curioso, i bambini volgevano il capo in una direzione diversa da quella che avrebbero dovuto avere vedendo normalmente).
Miracolo ? Komissarov ha spiegato che i bambini, almeno fino ai dodici anni, sono assai più ricettivi degli adulti (chissà che l’avvento della pubertà non tolga qualcosa).
Ciò comunque non gli ha impedito di raccogliere risultati con alcune donne ultrasettantenni (di regola le donne rispondono meglio).
Tecnicamente l’infovisione si spiega così : ogni cosa emette un’energia differente da quella che attiva i cinque sensi. Essa trapassa ogni ostacolo, supera qualunque distanza. Nel nostro cervello c’è un ‘centro’ preposto a captarla e decifrarla.
Chi l’abbia ‘attivo’ può, per esempio, leggere un libro conservato nello scaffale di una libreria distante diecimila chilometri. Parimenti, si può, toccando un dvd percepirne il contenuto, diagnosticare anzitempo un brutto male senza ricorrere a radiografie o esami del sangue e più in generale acquisire il ‘fiuto’ necessario a scansare le insidie….
(12 Mar 2014)
Komisarov e la Infovisione: “vi dimostro che il cervello può vedere senza utilizzare gli occhi”
Da Warrighetti
E’ possibile leggere con gli occhi completamente bendati? O vedere attraverso un muro? Mark Komissarov ne è certo; e insegna come si attiva e sviluppa il potere dell’Infovisione
Di Komissarov ci parla con grande chiarezza e competenza colei che ne divulga le ricerche e l’operato in Italia: Ekaterina Fadeeva, recentemente anche apparsa su Rai Uno e sul numero di luglio della rivista “Si”.
Su certi argomenti Ekaterina dimostra subito sicurezza, preparazione e una maturità spirituale fuori dalla norma, certamente insolita per la sua giovane età. Ed ecco, in sintesi, quanto ci ha detto su Komissarov.
Circa 12 anni fa, l’ingegnere russo Mark Komissarov fu testimone oculare di un fenomeno eccezionale: un uomo, guardando attraverso il muro di una stanza, riferì perfettamente i gesti che un’altra persona stava compiendo nell’altra stanza. Da allora Komissarov si interessò soprattutto ai fenomeni di chiaroveggenza.
L’ingegnere russo sostiene l’ipotesi che ciascuno di noi, attraverso uno speciale training, possa imparare l’Infovisione, cioè a percepire la realtà senza utilizzare i 5 sensi; e sulla base di questa ipotesi, ha realizzato e brevettato, nel 2006, la tecnica che consente di attivare tale capacità innata.
A New York ha fondato la Scuola di InfoVisione; e si è dedicato specialmente ai non-vedenti e agli ipo-vedenti, attraverso la Fondazione Blinde Care.
Gli allievi della scuola di InfoVisione vengono guidati ad acquisire la straordinaria capacità di percepire le immagini con gli occhi bendati e a identificare gli oggetti anche attraverso barriere fisiche.
Riportiamo un breve articolo gentilmente concessoci e tradotto da Ekaterina Fadeeva.
L’articolo originale è riportato anche qui:
http://total.kz/society/2012/05/14/almatinskie_deti_chitayut_s_zavy
L’intervista: Komissarov e i bambini di Almaty
Maksim non ha ancora compiuto 12 anni; ci da una dimostrazione delle sue straordinarie capacità.
Non ci avrei creduto se non l’avessi visto con i miei occhi: indossa una benda che impedisce completamente la vista, eppure riesce a leggere il testo dei biglietti da visita dei giornalisti. Maksim è seguito dal Centro di InfoVisione di Almaty.
Un giornalista del Total viene poi invitato a fare dei movimenti, mentre altri due bambini, bendati anch’essi, sono nella stanza. Poco dopo gli stessi bambini ripetono tutti i gesti dell’uomo, al 100%.
Il Centro di InfoVisione in Almaty è stato realizzato da Mark Komissarov, autore del metodo che porta lo stesso nome. L’obiettivo più importante per lui è quello di aiutare ai bambini non vedenti.
Mark, solitamente qui lavorate con i bambini non vedenti. In che modo vedono, se in realtà i loro occhi non funzionano ?
Gli organi dei sensi non sono nient’altro che intermediari tra il mondo circostante e il cervello. Tutto è energia in questo mondo. I miei studenti utilizzano solo quella.
A quale energia si riferisce in particolare ?
Per il suono è l’energia delle onde acustiche. Per le immagini, la luce riflessa degli oggetti. L’informazione del gusto e dell’odore è l’energia delle reazioni chimiche che derivano dalla risposta del corpo agli svariati stimoli. Il sesto senso reagisce proprio a queste energie: io l’ho chiamato Centro della Percezione del Informazione (CPI).
Per il centro di percezione è indifferente quale tipo di energia sta entrando in contatto o a quale distanza. Una mia alunna, trovandosi a Mosca, ha letto il giornale che si trovava sul mio tavolo a New York.
I vostri alunni percepiscono le informazioni solo da testi o da immagini ?
No: il cervello di un adulto è capace di leggere vari tipi di informazioni. Risponderò con alcuni esempi.
Una mia allieva tenne in mano un piccolo supporto magnetico per computer, per 20 minuti circa, con gli occhi chiusi.
Poi aprì gli occhi e, senza utilizzare il lettore ha detto: ”Mark, sono entrata dentro il disco. Qui ci sono 5 cartelle: una su Tsiolkovsky, un’altra su Nicola Tesla e altre. Cosa vuoi che ti leggo ?”
Le risposi: “Leggimi Tsiolkovsky !”
Passarono altri 15 minuti e la ragazza cominciò a leggere l’articolo, come se stesse leggendo da un foglio di carta.
Un altro mio alunno addirittura leggeva l’informazione da un dvd.