Vaccino per la Covid19, serve la prescrizione medica ? – 20 Febbraio 2022
Cosa prevedono le normative nazionali e comunitarie sulla somministrazione del siero? È legale fare l’iniezione senza l’impegnativa del dottore ?
Siamo sicuri che la somministrazione del vaccino per la presunta sindrome Covid avvenga in maniera legale ?
È da ritenere, per usare un’espressione cara a chi si muove in ambito giuridico, «al di sopra di ogni ragionevole dubbio» che la vaccinazione con Pfizer e Moderna segua la corretta procedura prevista dalla normativa europea ?
È assodato che la campagna avviata più di un anno fa dal Governo italiano stia rispettando alla lettera le raccomandazioni delle case farmaceutiche ?
Qualche dubbio è venuto a chi ha letto attentamente le carte con cui la Commissione europea ha autorizzato l’immissione in commercio del vaccino a mRna prodotto da Pfizer, cioè il Comirnaty.
Si legge in maniera chiara e inequivocabile che per la somministrazione del vaccino per la Covid serve la prescrizione medica. Indicazione confermata nella comunicazione con cui, la Vigilia di Natale del 2020, il ministero della Salute italiano dava il via libera alla campagna vaccinale. Significa che prima di fare la puntura ci voleva l’impegnativa del medico curante? Forse non è proprio così.
È opportuno vedere che cosa prevedono le normative sull’obbligo di prescrizione medica, soprattutto di fronte all’obbligo vaccinale scattato nei confronti di personale sanitario e docente, per i cittadini over50 e, dal 15 febbraio 2022, per tutti i lavoratori che abbiano raggiunto questa soglia di età.
Cosa si intende per prescrizione medica
Secondo il Codice di deontologia medica, la prescrizione deve essere fatta per diagnosticare, prevenire, curare e riabilitare un paziente. Tale prescrizione spetta esclusivamente a un medico, «impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico». Inoltre, prosegue il Codice, il medico deve tenere conto «delle linee guida diagnostico-terapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l’applicabilità al caso specifico».
Ancora: «Il medico è tenuto a un’adeguata conoscenza della natura e degli effetti dei farmaci prescritti, delle loro indicazioni, controindicazioni, interazioni e reazioni individuali prevedibili e delle modalità di impiego appropriato, efficace e sicuro dei mezzi diagnostico-terapeutici».
La prescrizione che il medico compie per diagnosticare, prevenire, curare e riabilitare un paziente è una competenza specifica dello stesso, che non può essere delegata. Essa, come previsto dall’art. 13 del Codice deontologico dei medici chirurghi e degli odontoiatri “impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico.”
L’art. 13 prosegue poi nel seguente modo: “La prescrizione deve fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sull’uso ottimale delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica, di sicurezza e di appropriatezza. Il medico tiene conto delle linee guida diagnostico-terapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l’applicabilità al caso specifico. L’adozione di protocolli diagnostico-terapeutici o di percorsi clinico-assistenziali impegna la diretta responsabilità del medico nella verifica della tollerabilità e dell’efficacia sui soggetti coinvolti.
La normativa sulla prescrizione medica per il vaccino per la Covid (Sars-cov2)
Appurato che cos’è la prescrizione medica secondo il Codice deontologico, ecco che cosa ne dice in merito la Commissione europea che, nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento europeo approvato dal Parlamento e dal Consiglio Ue [1], ha autorizzato in forma “condizionata” l’immissione in commercio del vaccino a mRna Comirnaty, prodotto da Pfizer/BioNTech.
La decisione di esecuzione della Commissione contiene un allegato in cui si precisa che si tratta di un medicinale «soggetto a prescrizione medica».
Successivamente, l’Agenzia europea del farmaco (nota come Ema) ha autorizzato il vaccino di Pfizer. Sicché, il ministero della Salute diede il via alla campagna vaccinale con una circolare firmata il 24 dicembre 2020. La circolare riportava tutta la prassi per eseguire la vaccinazione, compreso il modulo del consenso informato da presentare ai cittadini ed anche lo stesso allegato al documento della Commissione europea, con la dicitura «medicinale soggetto a prescrizione medica».
La Federazione nazionale dei medici chirurghi e odontoiatri, dal canto suo, ha ricordato che “il vaccino è un farmaco che dev’essere somministrato solo dopo prescrizione medica e sempre in seguito a valutazione anamnestica e clinica” ed ha sottolineato che pure l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, prevede la prescrizione medica per la somministrazione del vaccino.
Il medico può prescrivere farmaci non ancora registrati o non autorizzati al commercio oppure per indicazioni o a dosaggi non previsti dalla scheda tecnica, se la loro tollerabilità ed efficacia è scientificamente fondata e i rischi sono proporzionati ai benefici attesi; in tali casi motiva l’attività, acquisisce il consenso informato scritto del paziente e valuta nel tempo gli effetti.
Il medico può prescrivere, sotto la sua diretta responsabilità e per singoli casi, farmaci che abbiano superato esclusivamente le fasi di sperimentazione relative alla sicurezza e alla tollerabilità, nel rigoroso rispetto dell’ordinamento.”
Il primo documento di rilievo in ordine cronologico che prevede l’obbligo della prescrizione medica è la decisione di esecuzione della commissione europea del 21.12.2020 che, a norma del regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, ha concesso l’autorizzazione condizionata ad immettere in commercio il “Comirnaty -Vaccino a mRNA contro COVID -19 (modificato a livello dei nucleosidi)”.
Nell’allegato alla suddetta determina, contenente tutta la descrizione del vaccino, a pag 17 si precisa che trattasi di “medicinale soggetto a prescrizione medica“
- Autorizzazione a cui ha fatto seguito il provvedimento del Ministero della Salute del 24.12.2020 con il quale si è reso noto che l’ European Medicine Agency(EMA) aveva autorizzato il primo vaccino anti SARS-CoV-2/COVID-19, denominato COMIRNATY, sviluppato e prodotto da Pfizer/BioNTech e che quindi dal 27 dicembre 2021 sarebbe partita la campagna vaccinale.
L’allegato 2 del documento, che al punto b) indica le condizioni o limitazioni di fornitura e utilizzo del farmaco riporta anch’esso la seguente dicitura “Medicinale soggetto a prescrizione medica“
Il vaccino viene somministrato senza prescrizione ?
Non ci sono dubbi, dunque, sul fatto che la prescrizione medica sia obbligatoria per poter somministrare il vaccino per la presunta sindrome Covid19. La domanda che il comune cittadino si può porre, dunque, è la seguente: «Vuol dire che mi hanno fatto il vaccino senza prescrizione, visto che il mio medico non mi aveva detto di farlo ?».
Si cammina su un filo molto sottile. Da una parte, un paziente non fa un esame o una terapia farmacologica se il suo medico non gliel’ha espressamente prescritto. La prassi normale vuole che il cittadino vada dal suo dottore a fare una visita perché non sta bene o perché deve fare dei controlli. Il medico fa l’anamnesi, cioè raccoglie le informazioni sullo stato di salute dell’assistito, e sulla base di queste informazioni, se lo ritiene opportuno, fa un’impegnativa per un esame strumentale o di laboratorio. Il paziente porterà l’esito dell’esame al medico, il quale valuterà se e quale terapia farmacologica è il caso di fare. In qualche caso, potrebbe anche prescrivere al paziente di fare il vaccino antinfluenzale o anti-pneumococco se l’età o la patologia lo richiedessero.
Per la campagna vaccinale non succede tutto questo. Ma non vuol dire che non ci sia una prescrizione medica. Il cittadino si presenta all’Hub vaccinale, dove avvengono le vaccinazioni, di sua spontanea volontà, dopo aver preso appuntamento perlopiù online.
Gli viene consegnato un modulo in cui dovrà riportare le informazioni sul suo stato di salute, cioè in cui segna quello che normalmente racconta al suo medico di famiglia. Quel modulo verrà mostrato al medico che si trova nel box in cui avverrà la vaccinazione. Il dottore gli farà qualche altra domanda (o almeno dovrebbe farlo) per completare l’anamnesi. Dopodiché deciderà di fare o di non fare il vaccino.
Nel primo caso, dovrà anche spiegare quali possono essere gli effetti collaterali o indesiderati e a quali rischi si va incontro. Il paziente firmerà il consenso informato e il medico procederà con l’iniezione.
Questa procedura può essere considerata una vera e propria prescrizione medica ?
Nella pratica medica questa prassi NON può ritenersi una vera e propria “anamnesi medica” e quindi il medico non può rilasciare nessuna prescrizione, dato che quella prassi effettuata negli Hub vaccinali non rientra nelle normativa anche del Codice medico.
Ma purtroppo vi è chi “tecnicamente” la considera tale, visto che c’è una presunta anamnesi, vi è una “molto presunta” valutazione dello stato di salute del paziente, perché in questo caso, le informazioni fornite dal soggetto da vaccinare, sono indicazioni approssimative date all’Hub vaccinale. in modo impreciso ed incompleto, cosa ne sa del suo stato di salute un paziente ?, infatti deve andare dal medico per saperlo ed in quel caso non vi è MAI una vera e propria indagine anammestetica da parte del medico, ovviamente parliamo degli Ub vaccinali, davanti e con un medico che è pagato solo per fare vaccini, e che NON comunica mai al paziente, gli eventuali rischi (controindicazioni) e decide di fare il vaccino con il foglio prestampato del “consenso informato” dell’interessato, pezzo di carta che NON continene tutte le informazioni del caso, e ch è fatto firmare senza farlo leggere, cose che sono sempre avvenute negli Hub Vaccinali, ove sono stati vaccinati gli umani, come bestie d’allevamento.
C’è, invece, chi ritiene che il vaccino venga effettuato senza una prescrizione medica degna di questo nome, visto che la procedura seguita durante la campagna vaccinale negli Hub non sempre prevede consenso effettivamente informato dopo una valutazione approfondita dello stato di salute del paziente e dei rischi che il vaccino potrebbe comportare per la sua salute.
Conclusioni
Prescrizione medica necessaria quindi, secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, ma anche dalle case farmaceutiche che hanno prodotto i vaccini e dalla autorità più rappresentative e importanti della classe medica. Obbligo di prescrizione sul quale il Ministero della Salute o il governo dovrebbero fornire i necessari chiarimenti, in considerazione del rischio per la salute che tali farmaci comportano. Al solo scopo di accelerare le procedure di vaccinazione, sono stati infatti scavalcati i diritti dei cittadini ad esprimere un consenso effettivamente “informato” dopo un’attenta valutazione, da parte del medico, in base al quadro clinico del singolo, dell’inesistenza di rischi significativi per la sua salute, assumendosi, con la prescrizione medica, la responsabilità della sua decisione.
Tratto in parte da: laleggepertutti.it
Regolamento Ue n. 726/2004.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32004R0726
Commento NdR su: Il vaccino viene somministrato senza prescrizione ?
Dato che la prescrizione medica DEVE obbligatoriamente seguire una precisa prassi:
Secondo il Codice di deontologia medica, la prescrizione deve essere fatta per diagnosticare, prevenire, curare e riabilitare un paziente. Tale prescrizione spetta esclusivamente a un medico, «impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico». Inoltre, prosegue il Codice, il medico deve tenere conto «delle linee guida diagnostico-terapeutiche accreditate da fonti autorevoli e indipendenti quali raccomandazioni e ne valuta l’applicabilità al caso specifico».
Ancora: «Il medico è tenuto a un’adeguata conoscenza della natura e degli effetti dei farmaci prescritti, delle loro indicazioni, controindicazioni, interazioni e reazioni individuali prevedibili e delle modalità di impiego appropriato, efficace e sicuro dei mezzi diagnostico-terapeutici».
La prassi eseguita in tutta Italia esula completamente da queste precise indicazioni obbligatorie, quindi tutto è stato fatto a discapito e calpestando le normative vigenti sui farmaci, specie sperimentali come lo sono i vaccini.
Pensate inoltre che il tutto è stato inventato utilizzando una normale influenza stagionale alla quale è stato combiato nome in Covid19 per spaventare la popolazione con virus INESISTENTI in natura, ma fabbricati nei laboratori militari e di big pharma per poter brevettare i Vaccini da propinare alla ignorante popolazione, medici compresi !
Nei Fatti é stato solo un colpo di stato mondiale gestito dai banchieri che possiedono le azioni della Big Pharma !!
vedi anche i Gravi Danni dei Vaccini che generano sempre più SIDS e SADS, ovvero le “morti improvvise” nella culla e nell’adulto, sportivi compresi !