Ecco l’AIDS da Vaccini – 2 (immunodeficienza acquisita con le vaccinazioni)
I dati di Public Health Scotland, mostrano danni al sistema immunitario innato, causati dalla vaccinazione con i sieri genici a mRna, spacciati per “vaccini”. – Gennaio 2023
I dati ufficiali del governo del Regno Unito ora suggeriscono che i britannici completamente vaccinati potrebbero già soffrire di sindrome da immunodeficienza acquisita indotta dal vaccino Covid-19.
https://dailyexpose.uk/2022/02/08/uk-gov-data-suggests-fully-vaccinated-have-developed-vaids/
Ci sono alcuni paesi che riportano dati abbastanza meticolosi su infezioni, ricoveri e decessi. Uno di questi è la Scozia, tra gli altri. Dai dati attuali, possiamo vedere nuovamente come già riscontrato con le precedenti somministrazioni, che i vaccini geneticamente modificati perdono il loro effetto molto rapidamente. E una volta che l’efficacia cala, vediamo che anche il sistema immunitario innato è danneggiato. Protegge meno i vaccinati dall’infezione, dal ricovero in ospedale e dalla morte rispetto ai non vaccinati.
Si tratta di v-AIDS (vAIDS), una sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino.
I dati scozzesi corrispondono agli ultimi dati britannici, danesi, australiani, canadesi, israeliani o islandesi – in breve, tutti i paesi che hanno un record di dati sia di soggetti vaccinati che di Danni da Vaccino.
L’OMS e l’EMA hanno già messo in guardia su questa gravissima conseguenza.
Rispetto ai non vaccinati, c’è una enorme e maggiore probabilità di acquisire l’infiammazione (ASIA) nei vaccinati con 1, 2 o 3 dosi, con 2 dosi una maggiore probabilità di finire in ospedale e morire.
In Scozia, il vaccino COVID-19 è stato utilizzato in misura molto elevata. Al 28 gennaio 2022, l’89,6% delle persone di età superiore ai 18 anni aveva ricevuto una seconda dose e il 73,6% aveva ricevuto una terza dose o richiamo del vaccino COVID-19.
Alcuni degli effetti che ne derivano, sono spiegati in tre articoli.
Nel primo è evidenziato l’effetto delle proteine spike nel corpo, queste agiscono come se fossero desensibilizzanti alle allergie. Rendono il sistema immunitario più tollerante ai presunti coronavirus (mai presenti in natura e MAI isolati correttamente).
Nel secondo articolo, sono discussi studi che dimostrano che il sistema immunitario sviluppa cellule T regolatorie che rilasciano interleuchina 10 a seguito della terapia genica. Tuttavia, IL-10 inibisce l’effetto e l’attività del sistema immunitario innato. Questo indebolisce le difese contro il Covid. Possiamo vedere che il sistema immunitario innato è indebolito dal fatto che la difesa contro le cellule tumorali non funziona più correttamente, come dimostrano l’aumento dei tumori nelle persone vaccinate, dagli studi medici.
Quindi il tracollo anche immunitario si verifica effettivamente. C’è da aspettarsi che nel prossimo futuro altre malattie le più disparate anche mai conosciute, si verifichino sempre più frequentemente, anche come una nuova varietà di vAIDS.
Per volesse approfondire i dati dello studio, corredato da grafici e tabelle:
Public Health Scotland Daten zeigen Schädigung des naiven Immunsystems durch Gen-Spike-Impfung
vedi un ALTRO studio precedente, in questo caso Svedese, che giunge a conclusioni molto simili a quelle dello studio scozzese che abbiamo evidenziato oggi, recentissimo.
https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=3949410
Qualsiasi ulteriore vaccinazione con i preparati geneticamente modificati danneggia i riceventi a breve termine attraverso gli effetti collaterali, che a volte sono gravi, ma a medio e lungo termine rendendo i vaccinati più suscettibili alle influenze stagionali spacciate per la Covid, ma anche ad altre innumerevoli malattie. vedi Chi li ha visti i virus ? + Cosa sono i virus ?
AIDS significa “sindrome da immunodeficienza acquisita”. Con le vaccinazioni, si acquisisce un sistema immunitario indebolito, ed ad ogni dose peggiora fino a portare alla morte prematura, quando i vaccinati non muoiono prima di “morte improvvisa”…SADS-SIDS.
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SISTEMA IMMUNITARIO ed IMMUNODEPRESSIONE – Immune 101 – By Willis Langford
Vi sono tre classi maggiori di cellule immunitarie: i granulociti, i monociti e i linfociti.
I linfociti si dividono in 3 sottogruppi: le cellule B, le cellule T e le cellule killer. Le cellule T si dividono in CD4, cellule aiutanti, CD8, cellule soppressori, e citotossiche, CD8, cellule T killer. Queste presentano sulla loro superficie la glicoproteina CD. Durante i primi due anni di vita inizia un delicato rapporto 1 a 1 tra cellule CD4 (aiutante) e CD8 (soppressore).
Un rapporto CD4/CD8 che non sia 1:1 indica un sistema immunitario anormale.
Quello che ne consegue è la produzione di citochine, messaggeri chimici che hanno la funzione di “dire” alle altre cellule cosa fare. Le citochine, dette anche fattori di crescita, sono il “linguaggio comune” utilizzato dai sistemi immunitario, nervoso, ormonale che tutto insieme regola la crescita e lo sviluppo delle cellule e dei tessuti.
Gli studiosi dicono:
”La stimolazione e lo sviluppo del sistema immunitario (attraverso le malattie della prima infanzia-WSL) previene l’autoimmunità con l’evidenza clinica che prova che la stimolazione immunitaria previene le malattie auto-immuni attraverso la regolazione dei fattori di crescita che riporta il corpo all’equilibrio, con una normale comunicazione cellula-cellula.
I fattori di crescita sono biologicamente attivi, biochimicamente caratterizzati; le piccole proteine (citochine) regolano la crescita la riparazione, il rinnovamento, la morte delle cellule nel corpo, incluso lo sviluppo del sistema immunitario e nervoso.
I fattori di crescita non hanno la necessità di entrare nelle cellule per agire sul DNA, poiché utilizzano specifici recettori cellulari che trasportano i segnali nei geni. Fattori di crescita specifici quali derivanti dalle piastrine (PDGF), i fattori di crescita-1 simili all’insulina (IGF-1) e i fattori di crescita–beta (TGFb) giocano un ruolo fondamentale nella prima fase, nel ciclo detto “fase G1”. Questi fattori di crescita determinano la sorte delle cellule regolando quali geni vengono “accesi” e quali”spenti”.
Quando un gene viene “acceso” si intende che viene letto, e il suo messaggio viene tradotto in proteine. Se un gene viene “spento” il suo messaggio rimane inattivo. I fattori di crescita contribuiscono alla comunicazione sana tra i vari sistemi protettivi nel corpo, come il sistema nervoso, quello ormonale e quello immunitario.
Se i fattori di crescita non lavorano correttamente, c’è una comunicazione aberrante tra cellule all’interno del corpo, a cui fa seguito il caos. (Dr. Barbara Brewitt, Chief Science Officer, Biomed Comm, Inc.).
Le attività dei CD4+, le cellule – aiutanti, i linfociti , si dividono in Th1 (immunità cellule-mediata) e Th2 (/immunità umorale).
L’attività Th1 è la prima linea di difesa contro virus, funghi, protozoi, mentre l’attività Th2 aiuta le cellule-B a produrre anticorpi.
Le cellule-T sono divise in queste due classi perché dipendono da citochine specifiche che le cellule secernono in risposta alla stimolazione antigenica.
Le cellule Th1 producono principalmente interferone (IFN) e interleuchina-2(IL-2), mentre le Th2 producono IL-4, IL-5, IL-6, IL-10 e IL-13. Le due classi di cellule-T quindi si differenziano attraverso il tipo di risposta immunitaria che producono.
Mentre le cellule Th1 producono risposte immunitarie contro i parassiti intracellulari come batteri e virus vaccinali, le cellule Th2 producono risposte immunitarie contro l’elminto (verme parassita) e parassiti extracellulari.
È interessante notare che le citochine prodotte da ognuno dei gruppi Th si autoincrementa e contemporaneamente inibisce lo sviluppo dell’altro gruppo. Th1 e Th2 rappresentano due funzioni separate, controbilanciate del sistema immunitario, e i problemi sorgono quando il loro rapporto non è più equilibrato. Dopo una forte risposta ad un episodio infettivo va al primo posto l’attività delle cellule Th1 di ricerca ed eliminazione dei corpi estranei, e l’interleuchina 4 e 10 favoriscono il cambiamento di una classe di anticorpi (IgG1) prodotti dalla memoria cellulare, sopprimono l’attività delle cellule killer e iniziano ad inibire la risposta immunitaria delle cellule THh1.
La produzione da parte della memoria cellulare dipende da quanto forte è stata la risposta Th1.
Un esempio: L’azione immunologia intrapresa contro un primo attacco da parte del cosiddetto falsamente virus del morbillo (MAI isolato come tutti gli altri cosiddetti virus) è di tipo Th1, con un intervento successivo di tipo Th2 che dipende comunque dalla prima risposta di tipo Th1, segue una inibizione dell’attività Th1 da parte degli anticorpi Th2.
Tuttavia “queste alterazioni supportano l’ipotesi che le alterazioni immunologiche indotte dall’immunizzazione (vaccinazione) attivino la risposta di tipo-2 influenzando la produzione di anticorpi, sopprimendo l’attività di tipo-1, al che le cellule-T influiscono sulla riduzione della linfoproliferazione” (JID 1996, Vol 173, pg 1324-1325).
Vi rendete conto cosa significa questo ?
Vuol dire che ci sono quantità di anticorpi che circolano a discapito dell’azione di ricerca ed eliminazione contro altre infezioni. QUESTA è la DIFFERENZA TRA l’IMMUNITÀ NATURALE Th1, e l’IMMUNITÀ di TIPO Th2 INDOTTA dai VACCINI, e ci sono situazioni in cui, nonostante vaccinazione, e rivaccinazione, e richiami, non si riescono a trovare anticorpi per quella particolare tossina !
È possibile questo perché non c’è stata sufficiente risposta di tipo Th1 ?
La carenza di magnesio si è mostrata come con-causa della diminuita produzione di anticorpi, e i linfociti, i difensori principali che ha il nostro organismo contro gli agenti esterni, sono inibiti dalla carenza di magnesio, e molti di questi bambini sono carenti di magnesio.
Per evitare l’azione di rigetto del feto, il sistema immunitario della madre si sposta rapidamente sull’azione Th2, e il bambino nasce con questa “inclinazione” di tipo Th2.
Dopo la nascita, il sistema immunitario della madre rapidamente si risposta sull’attività Th1 ed il LATTE MATERNO AIUTA nel CAMBIAMENTO ANCHE il SISTEMA IMMUNITARIO del BAMBINO VERSO il TIPO Th1.
La funzione immunitaria della madre è quindi predominante sul tipo Th2, “derubandola” della sua capacità naturale di difendersi da infezioni e allergie, e lei trasmette questa “inclinazione” al bambino.
Il bambino è quindi incapace di riattivare la funzione Th1 !!!!
C’è anche da considerare più approfonditamente il fatto che lo stesso tipo di “insulto” tra individui geneticamente diversi, provochi in alcuni risposte di tipo Th1 e in altri risposte di tipo Th2.
Il rapporto tra queste due reazioni è regolato dagli steroidi surrenali, in particolare cortisolo e DHEA: siccome il cortisolo è antagonista del DHEA (e vice versa), la produzione di cortisolo stress-indotta sposta la predominanza dei linfociti CD4+ in favore dell’espressione Th2.
Un eccesso di cortisolo intacca quindi la detossificazione del fegato, favorendo la formazione di tossine fisiologiche-ambientali. Oltretutto, un ipotetico virus che induca la risposta Th1, potrebbe portare l’azione Th1 a stress. (Lancet, 1997, volume 349, p.1832).
Quando l’azione Th1 diminuisce, l’azione Th2, predominante, favorisce l’insorgenza di malattie croniche. Questa condizione favorisce l’attacco virale, e della Candida. Un infezione virale cronica, come quella data dal morbillo o altri tipi di infezione, non si riescono a risolvere finche è questa la situazione biochimica dell’organismo.
Oltretutto, ci sono studi che dimostrano che, quando l’azione Th1 è soppressa, le infezioni virali mutano e quindi un ipotetico virus potrebbe essere in grado di sopraffare il sistema Th2 causando gravi malattie e morte !
Oltretutto, la Candida favorisce il Th2. L’aumento di IgE permette alla Candida di fiorire.
Una reazione IgE, causa una reazione immediata, orticaria, prurito, costrizione alla gola, minacciosi per la salute. La reazione del tipo Th1 è la più importante per controllare la Candida. Studi hanno mostrato un aumento di attività Th1 in corrispondenza dell’aumento della Candida.
Quando un individuo sano sviluppa una risposta immunitaria compromessa, c’è gran probabilità che sviluppi infezioni fungali resistenti alla terapia antifungale.
Quando la funzione immunitaria è ripristinata, la sovraccrescita della candida scompare. La rimozione del mercurio ne è un esempio. Modulate le funzioni immunitarie con Ambrotose e Phyt-Aloe della Mannatech,Inc., ed un multivitaminico/multiminerali per supportare il timo, supplementate vit.E, CLO e Transfer Factor: tutto questo riporterà il sistema Th1 nuovamente ad essere predominante, controllando candida e virus.
Un’azione diretta contro candida e batteri mutati, è quindi indispensabile. Le popolazioni in Asia trattano la candida utilizzando un cucchiaino di sale sciolto in mezzo bicchiere di acqua aggiungendo acido citrico e vit.C. In molti casi contrasta la candida. Lasciate aperta ogni possibilità per equilibrare e supportare il sistema immunitario !
Uno dei fattori maggiormente responsabili nel mantenere l’equilibrio è mantenere in equilibrio la microflora.
Quando la microflora benefica è intaccata o distrutta il vostro sistema si sposterà sul Th2, e ci saranno episodi di allergia e asma. Una grande presenza di IgE nel sangue evidenzia una predominanza del sistema Th2, carenza di B6 e vit.E. Elevate IgE sono associate ad una storia di pluriallergie. Spesso, gli effetti dannosi della Candida sono dovuti ad una reazione allergica alla candida così come una reazione alle tossine della candida.
Gli antifungali sono insufficienti fino a che non si tratta la causa della sovracrescita.
Le allergie sono indicatori di un sistema immunitario sovra stimolato, iperreattivo. Se avete le IgE alte, dovete subito sospettare a candida e strass, dovete supplementare zinco, il complesso delle vitamine B e vit.E.
Le allergie mediate dalle IgE scompaiono con la rimozione del mercurio. “ Gli autori concludono dicendo che l’estratto di timo è utile nel trattare la disregolazione delle IgE in bambini atopici (atopia=ipersensibilità) – Cavagni 1989 –
Altri studi hanno mostrato generali miglioramenti in bambini ipersensibili, somministrando estratto di timo – Kouttab 89, Kaliuzhnaia 90 – L’aggiunta di calcio e vit. A e D è indicata in presenza di asma e allergie.
Lo stress è un fattore importante nell’”inclinazione”al Th2, ed è considerata una delle maggiori cause della depressione.
Qualsiasi tipo di stress fa innalzare l’ormone cortisolo e l’ormone epinefrina(adrenalina), gli ormoni dello stress, e questo vi rende più tendenti al sistema Th2 e quindi maggiormente tendenti alle allergie. (Cortisol will put a “tire” of fat on the belly and hips )
Il cortisolo secerne del grasso nella pancia e nelle anche, e se in eccesso, danneggia e uccide neuroni. Inoltre fa diminuire i livelli dei fattori di crescita necessari alle cellule cerebrali per prosperare, e riduce i velli di serotonina necessaria per la crescita di nuovi neuroni.
Una dieta ricca di carboidrati raffinati va ad alterare l’azione collettiva ormonale che include cortisolo, adrenalina e insulina e favorisce la dominanza Th2. Il collasso delle surrenali promuove li spostamento di citochine dal Th1 al Th2. Metalli pesanti come il mercurio favoriscono la predominanza Th2.
Per ridurre al 47% lo stress prodotto dal cortisolo, somministrate 100-200 mcg di cromo ogni giorno (200-400 negli adulti). Anche un massaggio può ridurre lo stress. Il cromo da solo però non è efficace se non c’è sufficiente niacina. Magnesio, b6 e vit.C, acido pantotenico riducono il cortisolo. Questo riduce lo stress.
Uno studio mostra come i livelli di glutatione presente nelle cellule– antigene, determina quale dei due sistemi, Th1 e Rh2, è predominante.
Un AUMENTO del GLUTATIONE MOSTRA uno SBILANCIAMENTO a FAVORE di una RISPOSTA di TIPO Th1. (Peterson, 1998)
Un altro metodo viene utilizzato per coloro che hanno problemi respiratori.
Alla CLINICA Tahoma, sono stati riscontrati miglioramenti significativi somministrando Glutatione nebulizzato (60mg) 2 volte al giorno a pazienti con bronchite cronica ed enfisema.
Se avete problemi a metabolizzare il solfuro, supplementando glutatione, provocate un accumulo di troppa sulfite, e questo provoca respiro ansimante.
Supplementando B6 e molibdeno può allieviare il sintomo. Questo può caricarsi con la cisteina, e ciò è davvero tossico.
In ogni caso, per ridurre l’enfisema e la bronchite supplementate acido retinoico (vitamina A)
I più, quando la patulina (una micotossina – vedi candida – altamente tossica prodotta da metaboliti dei funghi), che rende il glutatione non disponibile per l’iterazione mBC1, è stata messa in contatto con cellule trattate con Ambrotose della Mannatech, si è visto come i gliconutrienti (*) siano in grado di proteggere le cellule dalla distruzione del glutatione.
Questo dimostra come i gliconutrienti non solo incrementano la produzione di glutatione, ma addirittura lo proteggono.
(*) I nutrienti essenziali, chiamati anche nutrienti vitali o micronutrienti, sono elementi nutritivi fondamentali o di prima necessità, ovvero che non possono essere prodotti dal nostro organismo e devono essere assunti tramite il cibo.
Dei 20 diversi aminoacidi conosciuti, 8 sono essenziali. Delle 13 vitamine, 2 non sono essenziali, perché in determinate circostanze possono essere prodotte dal corpo. Come del resto gli oligominerali (microelementi) – compresi tra i minerali -, che si trovano nella massa corporea, a differenza dei 7 macronutrienti, in concentrazione inferiore a 50mg/kg. Dei 28 oligominerali, 13 sono essenziali. Alcuni acidi grassi insaturi sono essenziali per l’uomo, perché non possono essere prodotti dall’organismo.
Gli acidi grassi che hanno doppio legame in determinate posizioni, vengono chiamati acidi grassi omega-n.
Di oltre 200 gliconutrienti presenti in natura, 8 sono essenziali, vale a dire indispensabili per un’ottimale comunicazione intracellulare e vengono chiamati zuccheri essenziali.
Riuscite a capire il significato di questo ?
Mercurio, cadmio, piombo, arsenico – vedi: Metalli tossici – sono agenti che si legano ai gruppi sulfidrici e che distruggono il glutatione !
Inoltre i gliconutrienti favoriscono il lavoro del sistema immunitario, aumentando la produzione della sintesi enzimatica del glutatione nelle cellule, e naturalmente producendo glutatione, potente antiossiante. “…assumendo gliconutrienti si protegge l’intestino dai danni degli antibiotici, soprattutto nei soggetti immuno-compromessi”.
I metalli sulfidril-reattivi, mercurio, cadmio, piombo e arsenico, sono particolarmente insidiosi, e possono intaccare un gran numero di processi nutrizionali e biochimici.
I metalli, non solo hanno un effetto pro-ossidativo ma inibiscono gli enzimi antiossidativi e distruggono il glutatione intracellulare. Hanno inoltre la capacità di distruggere le attività biologiche e metaboliche di molte proteine grazie alla loro affinità con i gruppi sulfidrici – (Metabolismo della cisteina e tossicità dei metalli, di David Quig)
Nonostante la considerevole somiglianza dei sintomi associati alla presenza di questi metalli nell’organismo, è chiaro che gli effetti variano a seconda dell’organo in cui si accumulano. Ad esempio mercurio e cadmio si depositano nei reni ; tuttavia , a differenza del mercurio, il cadmio non oltrepassa la barriera ematoencefalica e in contrasto con il mercurio, il cadmio è più associato a neuropatie periferiche che non a disordini dl sistema nervoso centrale. Il piombo si deposita principalmente nelle ossa, e distrugge l’eritropoiesi.
Il metylmercurio ha grande affinità con i gruppi sulfidrici, che agiscono sulle attività enzimatiche.
Il cadmio (la maggiore fonte di cadmio sono i prodotti con farina bianca e il fumo di sigaretta) , prende di mira i reni, causando, tra le altre cose, una gran perdita di aminoacidi e una deficienza nel metabolismo della vitamina D che può portare a rachitismo e osteoporosi.
La vitamina D è una sostanza lipo-solubile, quindi, se ci sono insufficienti grassi e olii nella dieta, il suo assorbimento è compromesso. La vitamine D è assorbibile solo in presenza di bile e parte del suo assorbimento avviene nel duodeno, quindi, se le feci sono di colore chiaro, la vit.D sicuramente non è ben assorbita. Inoltre, studi hanno dimostrato che l’assunzione di vit.A interferisce con l’assorbimento di vit.D; quindi, si deve assumere un adeguata quantità di vit.D in ogni circostanza.
Gli adulti, specialmente coloro che vivono a nord oltre il 33° parallelo, devono assumere da 2000 a 4000 IU di vit. D ogni giorno.
Il rischio è per gli adulti oltre i 40. I bambini che assumono vit. D hanno l’80% di rischio in meno di sviluppare diabete.
Assumendo vit.A e D. dal CLO risolve il problema. Tuttavia, recenti studi hanno visto che la forma attiva dell’ormone della vit.D (1,25D) è presente in quantità eccessiva rispetto alla forma 25D in pazienti diagnosticati con una serie di malattie infiammatorie, ad esempio certe forme di malattia autoimmune, sarcoidosi, sindrome da fatica cronica, fibromialgia, Chron, colite ulcerosa, malattia di Lyme.
Tutto fa pensare che queste malattie siano dovute a produzione sregolata di 1,25D da parte dei macrofagi nel corso di risposte immunitarie di tipo Th1. Le ricerche hanno evidenziato che questo ha luogo in risposta alla presenza di cellule immunitarie infettate da batteri e da altri tessuti.
Sarebbe prudente testare le due forme di vit.D e calcolare il loro rapporto: 1,25D/25D ogni qualvolta ci troviamo di fronte ad una malattia autoimmune.
I sintomi da ipervitaminosi da vit.D includono: fatica, debolezza, cambiamenti d’umore, insonnia, incapacità di concentrazione, sonnolenza, irritabilità, sensazioni da intossicamento, sapore metallico, difficoltà di deglutizione, dolori muscolari e articolari, e altri sintomi.
Uno degli enzimi inibiti dai metalli pesanti è la colina acetil-transferasi che è coinvolta nell’ultima fase della produzione di acetilcolina. Si sono riscontrati diminuzioni di acetilcolina fino ad arrivare a meno di 1/5 della produzione normale , causando disfunzioni motorie.
Questo probabilmente è in relazione con il dato del 70% di bambini artistici che presentano alti livelli di colina. Il cadmio inibisce gli enzimi contenenti enzimi-sulfidril e quindi anche bassi dosaggi intaccano i livelli di norepinefrina, serotonina e acetilcolina.
La maggior conseguenza della riduzione di acetilcolina nell’area dell’ippocampo è la perdita di memoria a breve termine. Questo sta alla base di una ridotta, povera comprensione nella comunicazione con altre persone, il che contribuisce a peggiorare i comportamenti antisociali, illogici. La causa principale della riduzione di acetilcolina è l’accumulo eccessivo di metalli come alluminio piombo e mercurio. Quando questi metalli vengono rimossi, l’acetilcolina subito ritorna a livelli normali, e spesso aumenta di due,tre volte rispetto alla situazione precedente al trattamento,.
Depositi anormali di alluminio, piombo, ferro e mercurio nel cervello, particolarmente nell’ippocampo, è una delle principali cause della diminuzione cerebrale dei livelli di acetilcolina, di ipersensibilità eccessiva nei campi magnetici, del disturbo Pre-Alzheimer, nell’autismo dei bambini. (NdR: questi metalli sono contenuti in quasi tutti i Vaccini pediatrici e non.)
Autore:
“Acupuncture & Electro-Therapeutics Research, 2000, Vol. 25 Issue 3/4, p230, 3p. Author: Omura, Yoshiaki AN: 5974837 ISSN: 0360-1293.” Supplementare colina per aumentare l’acetilcolina (utilizzando lecitina) è controindicato in bambini che presentano crisi epilettiche.
L’esposizione di tipo EMF causata da: linee elettriche, centraline telefoniche, traffico aereo, luci fluorescenti, teminal di computer, e apparecchi domestici, è stata dimostrata essere causa di stress. In accordo con quanto sostiene dott .Selye, l’80% delle malattie nelle società tecnologiche è dovuto a stress, secondo quanto riportato dal 90% dei medici e considerandolo come causa del 50% di assenteismo dal lavoro.
I genitori di bambini con problemi sono spesso in questa condizione, come i bambini stessi. Durante lo stress l’intestino diventa permeabile a molte sostanze normalmente eliminate. Ad esempio, l’adrenalina per via orale e l’istamina sono tossiche per un animale sotto stress, ma normalmente non sarebbero tossiche. I metabolici endogeni che normalmente non produrrebbero reazioni autoimmuni lo fanno in situazione di stress. (Seyle 1950).
Recenti studi hanno mostrato come segnali a 60 hertz danneggiano il DNA del cervello.
I livelli di melatonina vengono ridotti dall’EMF e il battito cardiaco ne risente. Sono stati fatti studi anche sui cellulari. Gli EEG di adolescenti erano influenzati per almeno 8 ore dopo soli pochi minuti di conversazione con il cellulare!
Test hanno dimostrato che utilizzare il cellulare di sera disturba il sonno. Un’UNICA microonda può dare problemi e noi follemente utilizziamo questo strumento per ore !
Lo stress da EMF causa fatica, problemi di sonno, anche coagulazione del sangue riducendo la circolazione. Anche l’attività dei globuli bianchi è intaccata.
I giochi al computer producono anomalie nel lobo frontale, i videogiochi influenzano il comportamento, inducono alla violenza, al suicidio. Sono stati fatti esperimenti in cui sono stati somministrati a ratti farmaci in grado di neutralizzare i radicali liberi prima di sottoporli ad esposizione elettromagnetica.
Questo trattamento effettivamente ha impedito il danno nel DNA delle cellule cerebrali. Sembra si debba continuamente incrementare la produzione di glutatione supplementando cilantro, aglio, melatonina, zinco, selenio, oppure antiossidanti come l’Ambrotose e il Phyt Aloe, per coprire il sapore e l’odore dell’aglio basta aggiungerlo a menta e succo di arancia.
La conseguenza della sopramenzionata perdita di acetilcolina è l’aumento di dopamina. Il fumo di sigaretta (si intende anche il fumo passivo) riduce il MAO, un enzima che scinde la dopamina e altri elementi chimici, compromettendo la capacità di contrastare le sostanze pericolose.
Inoltre, la carenza di magnesio e zinco produce un aumento di catecolamine nel cervello. (Studi su animali hanno mostrato come una carenza di magnesio intacchi la dopamina ma non la serotonina né la norepinefrina nel cervello). Il risultato può portare alla perdita del controllo, episodi di panico in soggetti che soffrono normalmente di ansia. Questi comportamenti normalmente vengono trattati con ¼-1/2 mg di Risperdal. Ma è meglio aumentare i livelli di acetilcolina, anche se può essere difficile a causa dell’azione del cadmio. DMAE è la miglio scelta tra i supplementi.
La disfunzione dopaminergica può essere la causa biologica principale di ADHD. Il ferro serve come co-enzima nella sintesi della dopamina, quindi la carenza di ferro può essere parte dei sintomi di pazienti ADHD o con autismo. La carenza di ferro può avere gravi effetti sul sistema nervoso centrale perchè il ferro nel CNS è legato alla ferritina, la quale diminuisce in caso di anemia da carenza di ferro, situazione comune nell’autismo, inoltre è collegata all’ipotiroidismo.
Inoltre, gli enzimi del rame formano neurotrasmettitori vitali come la dopamina e la norepinefrina.
Il cervello, più che l’ippocampo o il cervelletto, vedono la diminuzione di questi neurotrasmettitori dal 30 al 60% in situazioni di carenza di rame. Ho già indicato come aumentare la produzione di acetilcolina. Perché allora non somministrare supplementi sicuri come B6, magnesio, zinco, ferro o rame(se necessario) e altri nutrienti invece che utilizzare il Risperdal che è anche tossico per il fegato? Una osservazione interessante: lo sbattere delle ciglia varia in rapporto alla dopamina: meno dopamina, meno battiti di ciglia. Il normale battito delle ciglia è di 15-30 per minuto.
Provate a contarli, quando però non siete concentrati su nulla.
Se i battiti sono meno di 20 al minuto c’è bisogno di B6 e tirosina. Un altro fattore protettivo è menzionato in questo estratto: “Abbiamo iniettato piombo acetato (10mg/kg) in ratti , ogni giorno per 7 giorni, il che ha significativamente ridotto la sintesi dell’Eme così come evidenziato dalla diminuzione dell’emoglobina nel sangue, così come per la sintesi dell’acido delta- aminolevulinico del fegato, la deidratasi dell’acido delta-aminolevulenico negli eritrociti, ed il contenuto epatico di ferro.
Questi effetti sono stati accompagnati con l’innalzamento della perossidazione epatica dei lipidi e diminuzione di antiossidanti enzimatici quali il glutatione, il glutatione S-transferasi,la siperossido-dismutasi, la catalasi, così come antiossidanti non-enzimatici come l’intero gruppo sulfidrico e il glutatione. Oltretutto, il trattamento con piombo (iniezioni) ha causato carenza epatica di rame e zinco insieme ad un aumento della concentrazione di piombo sia nel plasma che nel fegato.
Un pretrattamento giornaliero con melatonina 30mg/kg, è in grado di prevenire gli effetti del piombo sulla sintesi dell’Eme e sulla carenza di ferro,oltre che sugli antiossidanti, il tutto accompagnato con una normalizzazione marcata della perossidazione lipidica e la modulazione di rame e zinco nel fegato.
J Biochem Mol Toxicol 2000;14(1):57-62 Prophylactic effect of melatonin on lead- induced inhibition of heme biosynthesis and deterioration of antioxidant systems in male rats. El-Missiry MA. Department of Zoology, Faculty of Science, Mansoura University, Egypt.
In un altro punto di questo documento, ho menzionato la funzione protettiva della melatonina su gli effetti provocati dal mercurio.
Lo zinco, assunto in quantità appropriata, impedisce l’assorbimento del piombo e stimola la produzione del glutatione-perossidasi e reduttasi. Si sa inoltre che la melatonina inibisce il fattore tumorale necrotico alpha, oltre che favorire la crescita di sulfati. Favorisce lo sviluppo degli ormoni, riduce la pressione sanguigna, diminuisce i livelli di cortisolo.
Un recente studio ha evidenziato come nessun paziente autistico abbia un ritmo circadiano della melatonina normale (MLT) ! Anzi, il loro ritmo è molto lento, soprattutto durante la notte. (questo crea problemi di sonno).
La conclusione ci dice che si può supporre l’esistenza di una ipofunzione endocrina pineale nei soggetti autistici.
Si consigliano 1-3 mg di melatonina coniugata, sia se ha problemi di sonno che no. I metalli come il mercurio hanno un effetto tossico anche sul percorso biosintetico dell’Eme.
Questo percorso può essere analizzato e la sua interruzione interpretata come effetto di esposizione tossica. La regolazione dell’Eme è favorita dalla vitamina A, dalla melatonina e dallo zinco.
Viene diminuita con l’esposizione a benzina, benzene, piombo, arsenico e cadmio.
L’Eme è sintetizzato principalmente nel fegato, i globuli rossi e la creazione dei globuli rossi nel midollo osseo.
Come “facilitatore” del citocromo p450 (fase 1 del fegato) (enzimi detossificanti), l’Eme è carente in situazioni di avvelenamento da mercurio che abbassa i livelli di p450 e diminuisce la capacità delle cellule di ripulirsi da prodotti chimici, specialmente quelli che si concentrano nel fegato e nell’intestino.
L’Eme ridotto intacca altri percorsi metabolici oltre a distruggere il p450. Coloro che soffrono di vari tipi di disturbi ambientali e di sensitività chimica multipla, presentano sintomi da eccesso di porfirine e ridotta attività p450. Coloro che sono avvelenati dal mercurio, presentono sintomi simili. “Le persone con disturbi della metallotioneina sono particolarmente sensibili ai metalli tossici, e la sovrametilazione e associata ad una grave sensitività chimica.
Un trattamento efficace prevede tre fasi:
1) evitare esposizioni ulteriori a questi elementi
2) trattamento biochimico per favorire ed accelerare l’uscita delle sostanze tossiche dal corpo
3) correzione dello sbilanciamento chimico per minimizzare la vulnerabilità alle sostanze tossiche.
– dr.Walsh: La niacinamide è utilizzata per “demetilare” i sovrametilati.
Alcuni dei cofattori vitaminici e minerali richiesti per le reazioni mediate del citocromo p450 includono la riboflabina, niacina, magnesio, fero e un certo numero di minerali. Una madre ha riportato come la fluttuazione giornaliera –giorni buoni e giorni cattivi- dipendeva probabilmente dalla sensitività chimica. “ho somministrato 1500-2000 mg di niacinamide dividendola in varie dosi durante il giorno. È stata la mano di Dio.
Abbiamo avuto 3 settimane senza fluttuazioni, senza cerchi neri intorno agli occhi, e soprattutto senza nessuno di quei comportamenti che erano il suo problema maggiore. “Non c’è bisogno di dosi alte, basta iniziare a basse dosi ed eventualmente aumentare, finchè non si ottiene il risultato desiderato.
La niacinamide era il trattamento migliore per la pyrroluria finchè il Pfeiffer non dimostro invece la necessità di B6 e zinco.
Le difese antiossidanti ridotte sono caratteristica di quegli individui che dimostrano di avere più sensitività rispetto all’esposizione chimica, che cercano di evitare la luce e che hanno problemi comportamentali e di apprendimento. Un piccolo gruppo di bambini è migliorato molto una volta che le difese antiossidanti sono state ripristinate.
Oltre allo stress-indotto, alla soppressione immunitaria, il sistema di difese naturali dell’organismo è suscettibile allo stress indotto dalla malnutrizione.
Quando l’organismo inizia a soffrirne, le cellule del sistema immunitario sono deprivate dei nutrienti necessari per le loro funzioni. Oltre ai macronutrienti, una miriade di micronutrienti tra i quali zinco, selenio, vit.A, C, E, B6, gli aminoacidi glutamina, cisteina, arginina, l’assunzione di omega-3 e Omega – 6 , sono necessari per un sistema immunitario funzionale.
Osservazioni, ci dicono che gli acidi grassi (FA) possono modulare la risposta immunitaria attivando direttamente le cellule-T, e suggeriscono che l’alterazione delle cellule FA verso gli Omega-3 sia un tentativo per controllare l’infiammazione che spesso porta al cancro.
L’assunzione di Omega-3 nell’infanzia è vitale e previene l’insorgenza di ADHD migliorando le performance cognitive. I polifenoli che si trovano nell’olio extravergine di oliva aumentano il livelli di vitaminaE, quindi migliorano il sistema difensivo antiossidante.
Questo ha effetti sul colesterolo poichè fa diminuire l’ossidazione LDL e fa aumentare i livelli di HDL.
Livelli adeguati di CLO e olio di oliva ci si assicura un’azione sinergica antiossidante. Inoltre, lo sbilanciamento degli acidi grassi contribuisce a ridurre la velocità di conduzione dei nervi periferici e del flusso sanguigno. Senza un flusso sanguigno ben funzionante, i neuroni muoiono.
Questo sbilanciamento può essere corretto supplementando GLA (l’Omega-6 contenuto nel Evening Primrose Oil)
La circolazione sanguigna migliorata, migliora la condizione dei nervi dl 34%, se poi si combina all’azione degli antiossidanti, arriviamo al 72% !
È importante notare che il vaccino MMR, e l’infezione da morbillo cronico che spesso segue, consuma la vit. A nel corpo.
Studi recenti, hanno dimostrato che individui sottoposti ad infezioni gravi espellono grandi quantità di vit.A nelle urine, mentre i soggetti sani non ne espellono.
La causa di ciò sembra essere la funzione danneggiata delle cellule dell’epitelio dei tubuli renali, che di solito dovrebbero riassorbire la vit.A durante un infezione.
La carenza di vit.A e di zinco ostacola l’azione del Th1, i nostri bambini sono tutti carenti di questi nutrienti (la vit.A necessita dello zinco). Nessuna altra carenza nutrizionale è associata alle infezioni come la carenza di vit.A. In Sud-Africa si è visto che iniettando 200.000 unità di vit.A riduce del 50% la mortalità causata dal vaccino del morbillo.
I bambini carenti di vit.A sono più suscettibili agli effetti del DDT, del PCB e dei fattori canceregoni degli idrocarburi.
Anche in Australia, si è visto che la vit.A riduce la mortalità infantile tra gli aborigeni del 50%, vicino cioè allo zero.
Il dr Kalokerinos ha potuto notare che dopo la vaccinazione i bambini che morivano, morivano di scorbuto fulminante.
Per questo ha cercato di migliorare l’alimentazione di questi bambini, introducendo vit.C, evitando di vaccinare i bambini malati di influenza o altre infezioni. Il risultato è stato che è stato premiato nel 1978 con medaglia al merito. Si deve dare molta vit.C e A ai bambini prima di vaccinarli, e anche dopo la vaccinazione (NdR: per coloro che non riescono a dire di NO alla vaccinazione).
L’immunità cellule-mediata (CMI) è probabilmente bassa in molti neonati, e i vaccini la abbassano ulteriormente.
Un vaccino diminuisce la CMI del 40%, 2 vaccini del 60%. E tre ? Le vaccinazioni vengono ripetute nell’arco di 12 –18 mesi.
Ed alcuni medici, solo per profitto, somministrano in una volta sola 10 vaccini a virus sintetici perché preparati nei laboratori militari e di big phrama !!
Non lasciate che ciò venga fatto ai vostri bambini.
La seconda dose di DPT (Difterite–Pertosse–Tetano) viene somministrata a 12 mesi. Si è visto nelle cavie che il citocromo p450 diminuisce del 50% nei sette giorni seguenti la vaccinazione, La fosfo-sulfotransferasi , una fase II di detossificazione, diminuisce.
I bambini che ricevono la DPT presentano episodi di epilessia 3 volte di più che nella norma. Un simile incremento si riscontra anche dai 4 ai 7 giorni dopo la vaccinazione MMR. Questa diminuzione del p450 favorisce la penetrazione delle tossine nel sistema, quindi l’intossicazione da metalli pesanti e altri veleni, inclusi il thimerosal, l’alluminio, la formaldeide, e altri veleni contenuti nei vaccini.
Il mercurio si è visto giocare un ruolo fondamentale nel bloccare il processo p450 del fegato.
Il cadmio ha effetti tossici su molti degli enzimi che hanno il ferro come co-fattore, inclusi gli enzimi p450.
Il mercurio fa diminuire o BLOCCA l’ossidazione dello zolfo riducendo i solfati e il glutatione che fanno parte del processo coinvolto nella detossificazione delle tossine come il mercurio. Il glutatione è prodotto attraverso l’ossidazione dello zolfo.
Bassi livelli di glutatione disponibile sono stati trovati in stati di aumentata ritenzione di mercurio e di aumentati effetti tossici.
Un pretrattamento con 100 microM di glutathione etyl- ester o N –acetylcisteina (NAC), ma non con metionina, dà come risultato un aumento di GSH intracellulare. Oltretutto, un pretrattamento con glutathuione ethyl-ester o NAC PREVIENE LA CITOTOSSICITÀ derivante dall’esposizione con 15 microM di thimerosal – PMID: 15527868. Se dovete essere vaccinati con vaccino contenente thimerosal, è assumere un grammo di NAC prima e dopo con gran quantità di vit.A e C.
Il percorso enzimatico (fase 1) del citocromo p450 è l’unica via che ha un bambino per lottare con le endotossine dell’intestino.
La fase 1 è una dei sistemi intaccati dal vaccino DPT e da altri vaccini. Le tossine dell’E.Coli (e quelle della candida), che si liberano quando il fegato è compromesso dal DPT, possono determinare gravi conseguenze, e sono state associate alla sindrome della morte improvvisa infantile! Questo è quello che può succedere quando c’è una deficienza cronica di vit.A e C così come avviene nelle diete povere o in situazioni di infezioni croniche da morbillo.
vedi: Danni dei Vaccini
Nessuna azione è efficace ber sradicare batteri e funghi, poiché rilasciano grandi quantità di tossine, se non si supplementano adeguatamente nutrienti antiossidanti particolarmente vit.A e C. Utilizzando Alka Selzer Gold si riduce l’effetto del die-off. “il ripetuto utilizzo di vaccinazioni tende a spostare il sistema immunitario verso la produzione di anticorpi , che è la fase Th2, allontanando la sua azione dalla fase Th1.
Questo è stato verificato con osservazioni fatte soprattutto nei casi di Sindrome del Golfo: molte vaccinazioni hanno abbassato le risposte immunitarie infiammatorie favorendo un’attività auto-immune cronica di tipo Th2. “Un uso prudente delle vaccinazioni vuol dire utilizzarle selettivamente, e non indiscriminatamente. Per essere utili e non pericolose, si deve prima valutare in ogni individuo quale funzione è predominante nel suo sistema immunitario: Th1 o Th2 ?
Negli individui in cui predomina il Th1, il sistema immunitario cellulare è iperreattivo e causa numerose infiammazioni acute, quindi una vaccinazione può essere utile perché va ad equilibrare il sistema. Negli individui in cui è prevalente la funzione Th2, si è in presenza di meno infiammazioni acute , ma c’è la tendenza ad allergie croniche o infiammazioni di tipo autoimmuni, in questi casi la vaccinazione aggrava lo sbilanciamento e questo è pericoloso per l’individuo – Philip F.Incao, MD.
Le vaccinazioni multiple, influenzando la predominanza Th2, favorisce l’insorgenza di atopia-ipersensibilità atopica–asma, eczema, febbre da fieno, intolleranze alimentari, e probabilmente, autoimmunità, indotta da vaccinazioni ( produzione di anticorpi. Un aumento dell’incidenza dei disturbi atopici nei bambini può essere in relazione con i programmi di vaccinazione responsabili appunto di risposte immunitarie di tipo Th2.
Studi condotti in Nuova Zelanda, hanno evidenziato un aumento di 4 volte di asma nei bambini che hanno assunto antibiotici.
Gli antibiotici, assunti nei primi 2 anni di vita fanno aumentare il rischio allergie da 5 a 6 volte. Prodotti contenenti microflora quali yoghurt o capsule contenenti microflora benefica possono prevenire questi episodi.
La letteratura medica mostra che c’è un’associazione tra vaccinazioni antivirali e insorgenza dell’asma nell’infanzia.
Bibliografia: Soppressione Th1 da vaccino
1. Stickl H, ‘Immuno soppressione iatrogenica come risultato della vaccinazione’, Fortschr Med, 5 marzo 1981, 99(9); 289-292
2. Toraldo R, ‘Effetto della vaccinazione morbillo-parotite-rosolia sulle funzioni neutrofile polimorfonucleare nei bambini’, Acta Paediatr, 1992 Nov; 81(11):887-890
3. Munyer, ‘Funzione linfocitaria depressa dopo la vaccinazione morbillo- parotite rosolià, Journ. Infection Disorder, vol 132, n.1, luglio 1975, p 75-80
4. Oski & Naiman, ‘Effetto del vaccino del morbillo sui livelli di piastrine’, NEJM, 18 agosto, 1966, p 352-356
5. Reik L, ‘Vas****mielinopatia disseminata: una complessa malattia da vaccini’, Ann Neurol, aprile 1980, 7(4):291-296
6. Wilkins & Wehrle, ‘Ulteriori evidenze contro la somministrazione ad infanti sotto i 12 mesi: risposta immunitaria alterata a seguito di vaccinazioni’, Jour Ped, 1979, Vol 94, p 865-869
7. Futton A, ‘I vaccini possono causare soppressione immunitarià, Vaccine, gen. 1999, 17(2):126-133
8. Ehrland W, ‘Suscettibilità ad infezioni dopo le vaccinazioni’, Br Med J, 11 mar 1972, 1:683
9. Bastin R, ‘Ripetute vaccinazioni anticolera. effetto immunologico depressivò, Ann Med Interne (Paris), giugno-luglio 1974, 125(6-7):513-518
10. Kumar L, ‘Immuno-deficienza mediata da linfociti con normali livelli di immunoglobuline (sindrome di Nezelof) con vaccinia progressivà, Indian Pediatr, gen. 1977, 14(1):69-72
11. Daniliuk OS, ‘Azione immunodepressiva del virus vaccinale’, Biull Eksp Biol Med, luglio 1982, 94(7):73-74
12. Castan P, ‘Coma con una leucosi acuta in un bambino, 15 giorni dopo vaccinazione con antipolio orale’, Acta Neurol Bekg, maggio 1965, 65:349-367
13. Pletsityl DF, ‘L’effetto dei processi vaccinali sull’attività fagocitica non specifica dei leucociti del sangue perifericò, Biull Eksp Biol Med, marzo 1973, 75(3):76-79
14. Green MS, ‘Depressione della risposta immunitaria ad un vaccino di epatite A disattivato somministrato contemporaneamente ad immunoglobulinà, J Infect Dis, sett. 1993; 168(3):740-743
15. Beckenhauer WH, ‘Immunosoppressione con vaccini multipli’, J AM Vet Med Assoc, 15 agosto 1983, 183(4): 389-390
16. Strauss J, ‘Perdita di anticorpi materni al morbillo derivanti da vaccinazione’, Cesk Epidemiol Mikrobiol Immunol, maggio 1991, 40(3):137-143
17. Fattom A, Naso R, ‘I vaccini possono causare immunosoppressione’, Vaccine, gen. 1999; 17(2):126-133
Abbiamo visto che il processo di attenuazione dei virus nelle preparazioni dei vaccini dei laboratori militari e di big phrama, non riesce a rimuovere o degradare completamente gli acidi nucleici virali come il dsRNA. Si sa che il dsRNA virale induce l’attivazione della proteina kinase (PKR).
L’attivazione della PKR da parte dei dsRNA favorisce una risposta immunitaria di tipo Th2 (allergie, asma;ecc…)
– Farhad Imani, M.D., David Proud, M.D. Recenti scoperte mostrano che il gruppo gamma-delta delle cellule – T sono responsabili delle risposte allergiche attraverso la produzione di interleuchina-4 (IL-4). La probabilità di soffrire di asma si raddoppiano nei soggetti che hanno ricevuto DPT rispetto ai non vaccinati.
La probabilità di sviluppare altri tipi di allergie respiratorie è del 63% maggiore nei bambini vaccinati.
L’associazione vaccinazione-allergia sono maggiori nei bambini dai 5 ai 10 anni. Hurwitz, E.L., Morgenstern, H; UCLA School of Public Health, Department of Epidemiology, Los Angeles, California. Inoltre, nel 1990 Pediatric neurologist Dr. John H. Menkes, ha registrato il caso di 46 bambini con problemi di tipo neurologico nelle 72 ore successive all’iniezione di DPT.
Più dell’87% dei bambini in questione hanno reagito con crisi epilettiche, 2 bambini sono morti, la maggior parte ha subito ritardo, e il 72% ha SVILUPPATO DISORDINI EPILETTICI INCONTROLLABILI.
https://vk.com/@davide_suraci-vaccini-distruzione-dei-processi-naturali-di-immunizzazione
Immunità alterata da vaccino nei bambini con Sindrome di Dravet.
By Auvin S, et al. Epilepsia. 2018. – Mostra la citazione completa
Estratto
La sindrome di Dravet (DS) è una sindrome epilettica refrattaria. La vaccinazione è l’innesco del primo attacco in circa il 50% dei casi. La febbre rimane un trigger di convulsioni nel corso della malattia. Abbiamo confrontato le risposte di citochine ex vivo a un vaccino combinato ad alluminio-adiuvato di bambini con DS a bambini sani e di sesso femminile abbinati all’età. Utilizzando risposte di citochine ex vivo di cellule mononucleate e monociti del sangue periferico, abbiamo scoperto che la responsività del vaccino è distorta verso un profilo proinfiammatorio in DS con un fenotipo M1 di monociti. Forniamo nuove informazioni sui meccanismi immunitari associati a DS che potrebbero guidare la ricerca per lo sviluppo di nuovi agenti immunoterapeutici in questa sindrome da epilessia.
PMID: 29512885 [- in elaborazione] – Testo completo sul sito PubMed
Uno studio pubblicato su “Journal of Infectious Diseases” documenta degli effetti depressivi a lungo termine sulla produzione di interferone a causa del vaccino del morbillo. L’interferone è un prodotto chimico prodotto dai linfociti ( un tipo di globuli bianchi) che rendono l’individuo resistente alle infezioni. Le vaccinazioni in bambini di un anno con il vaccino del morbillo provoca una caduta dei livelli dell’interferone –alpha prodotto dai linfociti.
Questo declino persiste per un anno dopo la vaccinazione, questo è avvenuto nello stesso periodo in cui l’esperimento è terminato. Questo studio ha anche dimostrato che il vaccino del morbillo produce uno stato di soppressione immunitaria a lungo termine.
Questo stato fa sì che il bambino è vittima di ogni sorta di infezione/infiammazione anche ASIA.
Un esempio: uno studio pubblicato su “American Journal of Public Health Investigators” che trattava di bambini che avevano contratto la polio (1300 casi nella città di new York, 2137 casi nel resto dello stato), mostrò come i bambini con polio che avevano ricevuto la DPT due mesi prima dell’insorgenza della malattia erano il doppio rispetto ai bambini del gruppo di controllo. Recentemente, durante una epidemia di polio in Oman, si è visto come la vaccinazione DTP ha causato l’insorgenza della polio “paralitica”.
Questo dato è stato riportato su “The Lancet”: il 43% dei bambini che hanno sviluppato questo tipo di polio erano stati vaccinati con DTP 30 giorni prima dell’insorgenza della malattia.
VACCINI e MALATTIE GRAVI
Abstract:
“le vaccinazioni sono indicate come uno fra i candidati ambientali che contribuiscono agli immuno-processi che possono portare più tardi al diabete di tipo I. (…) Concludiamo che la vaccinazione HIB (antiHaemophilus B) può avere un’effetto stimolante policlonale non specifico che aumenta la produzione di GADA e di IA-“A. Questo potrebbe essere importante nella circostanza in cui la immuno-risposta correlata alle cellule beta sia attivata da altri meccanismi”.
In pratica i ricercatori danno una spiegazione del meccanismo che si attiverebbe dopo la vaccinazione in relazione al manifestarsi del diabete.
Nel marzo 1999 su “Drug Safety”, compare un articolo dei ricercatori del Dipartimento di Virologia dell’ospedale universitario di Tampere, Finlandia,
Gli autori partono evidenziando che studi su animali hanno mostrato la possibilità che le vaccinazioni possano influenzare la patogenesi del diabete insulinodipendente.
Parlano poi della vaccinazione per la parotite e persino di quella per la polio, concludendo che la correlazione fra diabete e vaccinazioni NON può essere esclusa.
È chiaro come tutte queste evidenze scientifiche non possano essere ignorate ulteriormente, ed è evidente anche come non possa bastare la pubblicazione di un articolo su di una rivista scientifica che neghi qualsiasi correlazione per chiudere un’argomento tanto spinoso, complesso ed importante.
Soprattutto diventa necessario poter valutare l’attendibilità della fonte da cui proviene quell’informazione, poiche’, come già diffusamente spiegato in precedenza, il conflitto di interesse ormai permea parte della ricerca scientifica !
Vi è poi un altro grande “capitolo” che si può aprire riguardo i potenziali legami fra vaccinazioni e patologie gravi e riguardo il cancro.
Verrà in seguito illustrata, nella trattazione del vaccino per la polio la correlazione fra il virus SV40, passato all’uomo attraverso il vaccino per la polio e diverse forme di cancro; ma vi è dell’altro:
Innanzitutto le stesse case farmaceutiche dichiarano e trascrivono sulle schede tecniche della maggior parte dei vaccini come non si sia provveduto a testare e valutare in questo senso i vaccini stessi, nemmeno sugli animali.
NON vengono cioe’ effettuati studi per sapere e scoprire se i vaccini (che oggi sono sempre più spesso sono prodotti geneticamente modificati) possono favorire l’insorgenza del cancro o provocare mutazioni genetiche (come dimostrano gli studi del dott. M. Montinari – Bari, Italy, 1996).
Riportiamo i passi di alcune schede tecniche di diversi vaccini – vedi anche Contenuto dei Vaccini:
La frase: “NON è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogenico, mutagenico ed i potenziali danni sulla fertilità”, si legge, per esempio, nelle schede dei seguenti vaccini:
– Attenuavax (vaccino per il Morbillo della Merck)
– ComVax della Merck (antihaemophilus B coniugato con proteina meningococcica e per l’epatite B
– MMR II (vaccino trivalente per il morbillo, parotite, rosolia, della Merck)
– MMVax (bivalente per il morbillo, parotite della merck)
– Meruvax (vaccino per la rosolia della Merck)
– Mumpvax (vaccino per la parotite, della Merck)
– PedVax (vaccino antihaemophilus B coniugato con proteina menginococca, della Merck)
– Proquad (vaccino quadrivalente per il morbillo, parotite, rosolia, varicella, della Merck)
– Boostrix (vaccino acellulare per difterite, tetano, pertosse, della GlaxoSmithKline – GSK)
– EngerixB (vaccino per l’epatite B, della GSK)
– Fluarix (vaccino per l’influenza, della GSK)
– Flumist (vaccino per l’influenza, della Medimmune Vaccines)
– Havrix (vaccino per l’Epatite A, della GSK)
– Infanrix (vaccino trivalente acellulare per difterite, tetano, pertosse, della GSK
– Pediarix (vaccino per la difterite, tetano, pertosse acellulare, epatite B, polio, della GSK)
– Twinrix (vaccino per l’epatite A e B, della GSK)
– Menactra (vaccino trivalente per menginococco coniugato con polisaccaride difterico e tetanico, della Aventis -Pasteur)
– Prevnar (vaccino eptavalente: pneumococcico coniugato con proteina difterica, della Wyeth Lederle)
– Tetramune (vaccino quadrivalente per la difterite, tetano, pertosse, haemophilus B, della Wyeth Ayerst Lederle)
– Vaqta (vaccino per l’epatite A, della Merck
– Varivax (vaccino per la varicella, della Oka, Merck)
– Yf-Vax (vaccino per la febbre gialla, della Aventis-Pasteur)
Per le info sulle aziende produttrici di vaccini e farmaci – vedi: BIG PHARMA + BIG FARMA- Sindacato Rockefeller + Big Pharma 2
Altre schede tecniche riportano frasi leggermente differenti ma con lo stesso significato:
Per il Tentacel (vaccino per l’haemophilus coniugato con proteina tetanica, della Ventis-Pasteur si legge: “ Nessuna valutazione è stata fatta rispetto al potenziale carcinogenico e mutagenico”.
Adaxcel (vaccino trivalente, per la difterite, tetano, pertosse acellulare, della Aventis-Pasteur) si legge: “ NON sono stati effettuati studi con aducel per valutare il potenziale carcinogegenico e mutagenico ed i danno potenziali alla fertilità “.
Vivotif (vaccino per il tifo, della Berna) si legge: “ Studi a lungo termine sugli animali con vivotif non sono stati fatti per valutare il potenziale carginogenico e mutagenico ed i potenziali danni alla fertilità ).
Rabavert (vaccino per la rabbia, della Chiron) si legge: “ Studi a lungo termine con Rabavert non sono stati effettuati per stabilire il potenziale carcinogenico e mutagenicio ed i potenziali danni alla fertilità).
Fin qui è chiaro quanto ancora non si sa: evidentemente non si può assolutamente escludere ciò che non è stato studiato, ne’ cercato, TANTO PIÙ SE IN LETTEREATURA SCIENTIFICA EMERGONO PERIODICAMENTE E DA ANNI, OSSERVAZIONI E STUDI CHE LASCIANO SUPPORRE LE CORRELAZIONI !
Nel 1997 i ricercatori del dipartimento di epidemiologia e biostatistica della facoltà di medicina dell’Università di San Francisco (CAL, USA) hanno analizzato fra il 1988 ed il 1995 una popolazione di 1593 soggetti con lifoma NON-Hodgkin e 2515 soggetti come gruppo di controllo ed è emerso che uno dei fattori di aumento del rischio di linfoma Non-Hodgkin era la vaccinazione per la poliomielite ricevuta al di sotto dei 10 anni di età.
Tre anni più tardi, nel 2000, un’analoga conclusione fu raggiunta da alcuni ricercatori dell’Isituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano, Italy; anch’essi avevano appurato come la vaccinazione per la poliomielite e quella per la tubercolosi fossero fattori che facevano aumentare il rischio di linfoma Non-Hodgkin.
Nel 2004 viene pubblicato il risultato di un’altro studio condotto in Germania fra il 1999 ed il 2003 su 700 malati di linfoma Hodgkin e NON-Hodgkin con un gruppo di controllo di altri 700 soggetti.
Una diminuzione del rischio di linfoma è stata associata al fatto di aver avuto il morbillo e/o la pertosse, mentre un aumento del rischio di linfoma è stato associato alla vaccinazione per la tubercolosi.
Anche andando indietro negli anni si trovano studi e dati che attestano come diversi osservatori in diverse situazioni abbiano rilevato l’esistenza di un legame fra vaccinazioni e cancro.
Il limite è che questo filone di studio NON è stato percorso ed i dati non sono stati mai organizzati dalla scienza medica convenzionale, eppure esistono ed eccone un’assaggio:
Già negli anni 50’ e 60’ si registrarono casi di cancri maligni in seguito a vaccinazioni per il vaiolo, si trattava di forme tumorali particolarmente aggressive che si manifestavano nelle vicinanze del luogo in cui avveniva la cosiddetta “scarificazione”, cioè l’incisione con uno strumento medico affilato imbevuto di virus vaccinico creato appositamente nei laboratori militari e di big pharma per brevettare i vaccini.
Vennero registrati anche casi di carcinomi squamosi, tumori della pelle, melanomi, maligni, epiteliomi a cellule basali anche a distanza di tempo dalla vaccinazione stessa.
Fino a che uno studio del 1976 individuò la capacità carcinogenica del virus vaccinico del vaiolo, cioè la capacità di questo virus vaccinico di provocare il cancro nell’uomo.
Quattro anni dopo viene osservato anche l’epitelioma a cellule basali nel sito in cui era avvenuta la “scarificazione” della vaccinazione per la tubercolosi.
Le segnalazioni seppur isolate e mai correlate fra loro, si susseguono negli anni. Ma continuano a NON essere svolti ne’ richiesti studi approfonditi e metodologicamente significativi.
Nel 1960 viene documentato lo sviluppo di linfoma di Hodgkin in conseguenza alla vaccinazione per il vaiolo, nel 1963 : carcinoma a cellule basali dopo vaccinazione per la tubercolosi.
Nel 1964 idradenoma ancora dopo vaccinazione per la tubercolosi
Nel 1965 leucemia acuta dopo vaccinazione per il vaiolo e coma in un bambino dopo 15 giorni dal vaccino per la polio, che rivela un’acuta leucomi.
Il problema, in quegli anni, non viene però del tutto sottovalutato, tant’è che nel 1968 viene pubblicato un’articolo, rimasto caso pressoche’ isolato, tal titolo significativo: “ Tumori maligni come complicanza della vaccinazione”.
Verso la metà degli anni 60’ comincia in quasi tutti gli stati industrializzati, la campagna di vaccinazione per la poliomielite e qualche anno dopo, come peraltro vedremo nelle successive pagine, emerge che la vaccinazione per la polio rappresenta un fattore che aumenta il rischio di linfomi e leucemie.
Nel 195 viene pubblicato uno studio finlandese, nel quale si attesta come il vaccino per la polio comporti un’aumento del rischio per la leucemia e l’anno successivo viene documentata linfadenite postvaccinica trasformatasi in linfoma di Hodgkin
A partire dagli anni 90’ questo genere di pubblicazioni scientifiche è diminuito….sarebbe interessante sapere da cosa dipende questo fenomeno:
1 – da una minore attenzione verso il problema ?
2 – dalla necessità di non far calare un cosi’ importante punto interrogativo sulla ormai consolidata pratica delle vaccinazioni di massa ?
3 – dalla totale scomparsa di casi simili ?……
Bibliografia:
– Medical History and Risk of Hodgkin’s and Non-Hodgkin’s lynfoma – “European Journal of cancer prevention”, Febb. 2000
– Population-based study of Lynfoma in Germany: rational study design and first results – “Leuk. Res.” Lug. 2004
– Squamous carcinoma on vaccination scar – “South African Mwedical Journal”, 26 Magg 1956
– Skin Cancer in smallpox vaccination scars: a report of five cases – “Cardiologia”, Magg 1960
– Malignant melanomas in smallpox vaccinations scars : report of six cases – Archives of Dermatology” – IMJ III Med. J., Dic. 1975
– Vaccinia virus: the possibilities of its oncogenicity in Humans, – “Cancer Lett.” Mar 1976
In questo abstract si legge che:
Contrariamente a quanto in precedenza accettato, secondo cui il presunto virus del vaiolo si replicherebbe nel citoplasma solo di un limitato target di cellule, i dati che si vanno raccogliendo mostrano che il genoma virale rimane nel nucleo per un periodo limitato. Questo insieme ai molti casi dove è stata sospettata o stabilita una stretta correlazione fra cancro della pelle e vaccinazione, suggerisce che il virus vaccinico possa agire come virus oncogenico nell’uomo.
Tratto dal Libro: Vaccinazioni fra Scienza e Propaganda – Editore “il Leone Verde”
By C. Benatti, F. Ambrosi, C. Rosa
Commento NdR:
Quello che non si vuole ammettere anche in questi studi è che i vaccini, oltre a presentare sicuri rischi per certe malattie come indicato, destabilizzano anche e non solo il sistema immunitario di tutti i soggetti vaccinati e quindi TUTTI i vaccinati sono a rischio di patologie anche gravi nel tempo, perche’ i virus vaccinali che si insediano nelle cellule inquinano il plasma endocellulare e quindi modificano la funzionalità della cellula e dei mitocondri alterando anche il loro patrimonio genetico (DNA Mitocondriale) e questi virus vaccinali (sintetici) pur rimanendo per breve tempo attaccato alla membrana della cellula, rilasciano anche e comunque ed istantaneamente la loro informazione Tossico-patologica anche al DNA nucleico, generando nel tempo, anche dopo anni, varie e gravi patologie, non più facilmente riconducibili alla vaccinazione subita anni prima, oppure trasmettendo alla prole attraverso il proprio DNA ormai “mutato” alla prole !
Ricordiamo che con ogni vaccino a virus (proteine tossiche a DNA create in laboratorio), esempio quello per la polio, inserisce nell’organismo del vaccinato ad ogni richiamo, oltre 1.500.000 di proteine tossico virali, che continuano a farsi riprodurre ed a “spargersi” nell’organismo ospitante, fino a quando il virus rimane attaccato alla cellula e non è scacciato per essere facogitato, demolito ed infine eliminato, sempre e solo se il Terreno dell’organismo ospitante è SANO, altrimenti rimane in circolo per divenire nel tempo foriero di alterazioni del Terreno e quindi co-produttore di malattie anche gravi !
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ImmunoDepressione dai Vaccini (Squilibrio immunitario Th2 a seguito di vaccinazioni)
Bisogna sapere che un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in tutte le vaccinazioni consiste nella soppressione post-vaccinale delle difese immunitarie, con un massimo di caduta dei livelli di linfociti, 10 giorni dopo l’inoculazione.
Un vaccino diminuisce l’immunità mediata da linfociti del 40%, 3-4 vaccini insieme del 60%.
Ormai (anno 1999) sono una norma 3 vaccini nella stessa iniezione (NdR: dal 2004 la trivalente è “sparita” dal commercio ed è stata imposta l’esavalente che contiene anche vaccini facoltativi… e nel 2018 i vaccini detti obbligatori sono divenuti 10 + la vitamina sintetica K1), il tutto ripetuto in tre dosi successive a distanza di qualche mese. I vaccini riducono il numero di globuli bianchi, la capacità fagocitante dei neutrofili polimorfonucleari, la vitalità dei linfociti, la segmentazione dei neutrofili (Robin, 1997)
Per quasi due decenni Diane E. Griffin e colleghi all’Università Johns Hopkins di Baltimora hanno potuto documentare i meccanismi attraverso cui il vaccino del morbillo deprime l’immunità, e dunque aumenta il rischio di riattivazione di infezioni recentemente acquisite o latenti [Ward, 1993].
Il consiglio dei ricercatori è di non usare vaccini a virus attenuati a poche settimane di distanza tra di loro. “Le vaccinazioni per il morbillo portarono alla soppressione della proliferazione linfocitaria, che era tanto maggiore quanto più elevati erano gli anticorpi prodotti dal vaccino nei bambini.” [Hussey, 1996].
“Il vaccino attenuato del morbillo produce soppressione immunitaria che contribuisce ad un aumento di suscettibilità ad altre infezioni. Recentemente vaccini antimorbillo ad elevato titolo sono stati correlati a mortalità a lungo termine dei soggetti vaccinati” (Auwaeter, 1996)
Nel 1989 fu creato un tipo di vaccino per il morbillo altamente concentrato e quindi potenzialmente immunizzante più a lungo o meglio. Raccomandato dalla OMS, fu sperimentato da 1500 bambini di un quartiere di Los Angeles che su bambini del Messico, Haiti ed Africa (Centre for Disease Control, 1989-91).
Fu rivelato che i bambini iniettati con tale prodotto stavano morendo in gran numero. Le bambine africane, cui nell’esperimento fu somministrata una dose doppia rispetto a quella dei bambini, avevano una mortalità significativamente maggiore di quella dei bambini maschi.
Nel 1992 l’OMS ritirò tale vaccino dal mercato. Anche il super-vaccino creato per il morbillo nel 1989 risultò causare una super-soppressione del sistema immunitario.
Il noto fenomeno dell’effetto depressivo del sistema immunitario fu cioè accentuato dalla particolare formulazione del vaccino.
In vista della capacità del virus del morbillo nel sopprimere il sistema immunitario, in particolare l’immunità cellulare, una persona che ha un’infezione cronica da virus del morbillo può essere molto più vulnerabile a numerose altre infezioni, sia virali che batteriche o micotiche.
I danni neurologici derivanti da uno stato di estrema immunosoppressione, non devono necessariamente derivare dal virus del morbillo o quello della rosolia, che comunque hanno una ben documentata correlazione con patologie del sistema centrale nervoso.
Altri virus opportunistici, per esempio quello Epstein Barr, sono messi in condizione di rivirulentarsi e diventare dannosi.
Allo stesso modo, a seguito della settimana di vaccinazione contro il polio nella regione del Bahrian, ci furono nel luglio 1995 e nel settembre 1996 due epidemie di meningite da enterovirus, rispettivamente con 286 e 169 vittime.
– “Epidemics of aseptic meningitis due to enteroviruses following national immunization days in Bahrain”(Annals of Tropical Paediatrics,vol. 18, no. 2, June 1998, pp. 101-9)
La letteratura medica ci dà indicazioni puntuali su vaccini di un tipo che possono aumentare l’incidenza di malattie virali di un altro tipo. La capacità del vaccino antipertosse di stimolare l’inizio di una polio paralitica è stato noto sin dal 1909.
Nell’epidemia di polio in bambini della penisola araba dell’Oman, secondo la rivista britannica “The Lancet” (1990), la vaccinazione DPT ne fu la causa scatenante: tutte le 70 vittime (età 5-24 mesi) avevano ricevuto una iniezione di DPT entro i 30 giorni precedenti la comparsa della malattia. La vaccinazione DPT aveva esaltato la capacità di attacco del virus del polio.
Alla fine degli anni ’40 uno studio pubblicato su American Journal of Public Health evidenziò che su 1300 casi di polio in bambini della città di New York, circa il 70% delle vittime avevano ricevuto la vaccinazione DPT nei due mesi precedenti la manifestazione della malattia.
Secondo il New England Journal of Medicine del 19 gennaio 1984, dopo la vaccinazione antitetano poteva essere dimostrata una temporanea caduta, in ogni soggetto vaccinato, delle concentrazioni di linfociti T a seguito della vaccinazione. La caduta più rilevante si aveva fra il terzo e il quattordicesimo giorno post-vaccinale.
Anche il vaccino per l’influenza ha mostrato di poter aumentare l’incidenza di varie patologie nel periodo immediatamente dopo la vaccinazione. In uno studio del 1990 l’incidenza di patologie era 6.4 volte maggiore in bambini soggetti al vaccino rispetto a bambini non vaccinati.
– “Disease caused by Haemophilus influenzae type b in the immediate period after homologous immunization: immunologic investigation”, Pediatrics, vol. 85, number 4 part 2, April 1990, pp. 698-704
È ben noto alla comunità scientifica il notevole effetto depressivo delle vaccinazioni per la polio sui linfociti, con conseguente temporanea incapacità dell’organismo di combattere le infezioni e i virus.
Per questo motivo in Italia “la vaccinazione con il metodo Sabin [virus attenuato] deve essere distanziata di almeno 4 settimane da altra vaccinazione con virus vivo” (Legge 4 febbraio 1966 n. 51).
L’OMS riporta che su 34 nazioni in via di sviluppo (Africa, America latina) vaccinate con il vaccino attenuato della polio, 24 hanno registrato un aumento dei casi di poliomielite paralitica.
La poliomielite paralitica è una grave forma di polio che è comparsa solo a seguito delle campagne di vaccinazione antipolio. Prima non esisteva, il decorso della poliomielite era molto meno grave.
Nei casi di regressione autistica post-vaccinazione, lo stato di immunosoppressione è direttamente evidenziabile attraverso parametri immunologici [Singh, 1990] ed è una caratteristica clinica costante nei casi di autismo (difficoltà a fronteggiare le infezioni, basse popolazioni di macrofagi, etc.).
Negli organismi immunosoppressi la febbre è uno dei pochi modi disponibili per liberarsi dei virus in circolazione. L’aumentata temperatura attiva i linfociti e durante la febbre sono attivati una serie di misure antivirus, quale l’immagazzinamento del ferro nel fegato per non alimentare la moltiplicazione virale. Ebbene spesso vediamo che i bambini autistici è come se si risvegliassero temporaneamente durante febbri alte. Molti dei loro tratti autistici scompaiono temporaneamente, una parte di loro improvvisamente elaborano frasi di 5 o 6 parole mentre precedentemente erano assolutamente muti.
Autismo da virus
Il meccanismo delle encefaliti virali è noto e sono noti casi di autismo prodotti da encefaliti virali (e lo abbiamo visto nel capitolo precedente). Il passaggio dall’attacco del virus latente (vaccinale) all’autismo è meno ovvio e più articolato. Infatti c’è una progressione asintomatica, clinicamente invisibile, se si eccettuano inizialmente, reazioni post-vacciniche quali febbri, pianti prolungati con strilli acuti, alterazioni del ritmo del sonno, ecc.
La vaccinazione non fa altro che realizzare proprio quello che tutto il corpo e il sistema immunitario cercano di evitare o prevenire quando in contatto con un virus: ovvero l’iniezione immette il virus direttamente nel sangue, senza che siano state attivate le difese locali e fagocitarie, offrendogli accesso libero ed indisturbato verso alcuni target più delicati e questa volta vulnerabili (neurologico, endocrino, ecc.).
Zecca e collaboratori [1998] segnalano che i livelli di anticorpi a rosolia e morbillo in bambini diagnosticati autistici erano del 300% superiori a quelli normali. Questi livelli elevati di anticorpi possono essere interpretati come un’attivazione cronica del sistema immunitario contro un’infezione subclinica.
– T. Zecca, D. Grafino, University of Medicine and Dentistry, New Jersey and Children’s Hospital of New Jersey, Newark, “Elevated rubeola [measles] titers in autistic children linked to MMR vaccine” (abstract submitted to the National Institutes of Health, 1997-8)
Ricercatori del Royal Free Hospital di Londra [Wakefield, 1998 e 2000], hanno dimostrato, mediante ileocolonscopia, la presenza nell’intestino del virus vaccinale del morbillo nel 100% dei bambini la cui regressione autistica aveva avuto inizio con reazioni avverse alle vaccinazioni infantili.
Un altro gruppo di ricerca, quello irlandese del professor John O’Leary, ha confermato la presenza del virus del morbillo dello stesso ceppo del vaccino nell’intestino di 24 bambini autistici su 25. Sembra che il bambino autistico non riesca a liberarsi della presenza di tale virus vaccinale nell’organismo.
Il prof. Kawashima, dell’Università di Tokio, ha trovato l’ipotetico virus del morbillo (del CEPPO VACCINALE) nel sangue di bambini che hanno avuto una regressione autistica a seguito delle vaccinazioni. La tecnica usata è stata quella dell’esame del DNA proteico in cellule mononucleari periferiche del sangue (PBMC), con un riscontro positivo dell’attività subclinica virale a distanza di alcuni anni dalle vaccinazioni infantili nei bambini autistici ma non in quelli di controllo.
Virus di ceppi vaccinali dunque sono una presenza costante (anche a distanza di anni dalla vaccinazione) in bambini autistici ma non in bambini di controllo sani. Ciò è testimoniato dai sopramenzionati recentissimi studi virali nell’autismo provenienti da Inghilterra, Irlanda e Giappone. Essi indicano una situazione dove c’è la stessa progressione dei danni che nelle encefaliti virali cui segue autismo, ma al rallentatore.
Con il test rapido sul sangue denominato “Polymerase Chain Reaction” (PCR test), cioè test sulla catena di reazione della polimerasi, è possibile rilevare la presenza subclinica nell’organismo del virus dello stesso ceppo nel vaccino.
Un articolo della rivista “Archives of Virology”, 1996, riporta che mediante il test rapido è stato possibile confermare che alcuni casi di panencefalite sclerosante erano reazioni avverse ai vaccini a virus attenuato.
Nel 1997 sul Journal of Indian Medical Association viene riportato il caso di una ragazza che aveva ricevuto tutte le vaccinazioni infantili. A nove mesi le fu somministrato il vaccino triplo morbillo parotite rosolia: la bambina si sentì male e le sue condizioni deteriorarono rapidamente. Le sue funzioni intellettuali e il suo sviluppo erano stati normali fino ad allora. A seguito della reazione al vaccino la bambina regredì dal punto di vista del comportamento, interazioni sociali e smise di tentare di parlare. Anche la situazione fisica peggiorò con spasmi mioclonici delle braccia e riflessi depressi del tendine. Gli autori conclusero con la diagnosi di panencefalite sclerosante subacuta che si sviluppò come reazione avversa ritardata al vaccino triplo.
Gli autori sottolineano che sono stati riportati altri casi simili causati dal virus attenuato del vaccino del morbillo.
– “Measles,Mumps, Rubella Vaccine Induced Subacute Sclerosing Panencephalitis,” Journal of the Indian Medical Association, November 1997, vol. 95 no. 11, page 594
– “Polymerase chain reaction detection of the hemagglutinin gene from an attenuated measles vaccine strain in the peripheral mononuclear cells of children with autoimmune hepatitis,” Archives of Virology volume 141, 1996, pages 877-884
Nelle vaccinazioni infantili riscontriamo 4 situazioni diverse che, andando a sommarsi, rappresentano, quanto più le si trascura, un cocktail esplosivo:
– per natura il bambino (da qualche mese a 2 anni) è già in uno stato di minore difesa contro eventuali attacchi dei patogeni;
– il vaccino crea un periodo lungo di pronunciata immunosoppressione;
– il vaccino a virus attenuato, che sono creati appositamente nei laboratori militari e di big pharma, consiste in un virus che è somministrato proprio per produrre un certo grado di sfida all’organismo medio, immunologicamente sano. A volte questi virus sono tripli, cioè più virus vengono contemporaneamente iniettati con i Vaccini;
– uno degli effetti della vaccinazione è di aumentare la permeabilità intestinale ed ematoencefalica, con la conseguenza che ciò favorisce il passaggio virale ai tessuti periferici.
Infine, queste considerazioni diventano ancora più preoccupanti perché nel primo anno di età è stato dimostrato che molti virus restano nell’organismo in modo asintomatico. Per esempio Pass (1981) ha mostrato che l’infezione da herpes virus era asintomatica in 25 di 27 bambini infetti.
Bibliografia
– Hussey GD, “The effect of Edmonston-Zagreb and Schwarz measles vaccines on immune response in infants”, J Infect Dis 1996 Jun;173(6):1320-6
– Auwaerter PG, “Changes within T cell receptor V beta subsets in infants following measles vaccination”, Clin Immunol Immunopathol 1996 May;79(2):163-70
– Ward BJ, Griffin DE, “Changes in cytokine production after measles virus vaccination: predominant production of IL-4 suggests induction of a Th2 response”, Clin Immunol Immunopathol 1993 May; 67(2):171-7
– Wu VH,. “Measles virus-specific cellular immunity in patients with vaccine failure”, J Clin Microbiol 1993 Jan; 31(1):118-22
Incubazione acuta del virus attenuato da vaccino
Con la somministrazione di un vaccino a virus attenuato, una popolazione di 150.000 unità batteriche iniettate nel sangue raggiungono e colonizzano l’intestino e altri tessuti dell’individuo vaccinato.
Il virus attenuato dei vaccini può rivirulentarsi, in particolari situazioni, nell’individuo in cui è stato iniettato. Questa situazione può creare forme attenuate o forme atipiche della malattia [Molecular Virology, cap.3, p.78, Harper publishers, 1994]
Per chiarezza tratteremo prima le infezioni acute da virus attenuati e quindi le reazioni ritardate o croniche.
21 giorni dopo la somministrazione del vaccino triplo morbillo parotite rosolia, una bambina di 3 anni mostrò letargia, febbre, tosse secca, irritabilità, ed irritazione meningea. Non furono riscontrate infezioni naturali di morbillo, parotite, rosolia o altre infezioni batteriche. Si trattava di infezione acuta da virus del vaccino.
– “Mumps meningitis following measles, mumps, and rubella immunisation” (The Lancet, vol. 2, July 8, 1989, p. 98; comments in vol. 2, August 12, 1989, pp. 394-5; vol. 2, September 16, 1989, p. 677)
Sullo stesso numero di quella rivista, The Lancet, un medico della Germania occidentale riportava una meningite da virus della parotite, in un bambino di 2 anni, 21 giorni dopo la vaccinazione tripla morbillo parotite rosolia. Anche in questo caso non c’era stata esposizione all’infezione naturale della parotite. L’autore conclude dicendo: “Il tempo di incubazione per la parotite è di circa 21 giorni. In alcuni pazienti il lasso di tempo tra la vaccinazione e la manifestazione della meningite è molto vicino a queste 3 settimane, e tutti gli altri dati fanno pensare ad un’incubazione del virus attenuato da vaccino”.
Il 16 settembre 1989 due medici inglesi riportano sul Lancet due casi di bambini di 16 mesi di vita con meningite da parotite ricoverati in ospedale 18 e 19 giorni dopo la vaccinazione tripla morbillo parotite rosolia. Il virus della parotite, isolato dal fluido cerebrospinale di entrambi i bambini, confermò questi due casi di infezione subclinica dall’ipotetico virus attenuato della parotite.
In uno di questi due bambini, nonostante ciò, non fu osservato l’aumento degli anticorpi relativi alla parotite, anche se egli fu vittima di una meningite post-vaccinica.
La letteratura medica offre altri studi che riferiscono di casi simili causati dall’incubazione del virus attenuato da vaccino:
– “Mumps meningitis, possibly vaccine related”, Canada Disease Weekly Report, vol. 14-40, 1988, pp. 209-11
– “A case of mumps meningitis: a post-immunization complication?”, Canada Disease Weekly Report, vol. 13-35, 1987, pp. 155-6
– “A case of mumps meningitis: a complication of vaccination?”, Canadian Medical Association Journal, vol. 138, 1988, p. 135
– “Vaccine-induced mumps-like disease”, Development of Biological Standards, vol. 43, 1978, pp. 269-72
– “Aseptic meningitis after vaccination against measles and mumps”, Paediatric Infectious Diseases, vol. 8, 1989, pp. 302-8.]
L’infezione della varicella con il tipico rash cutaneo viene segnalata in una donna 38enne precedentemente sana 12 giorni dopo la vaccinazione a virus attenuato della varicella.
– “Transmission of vaccine strain varicella-zoster virus from a healthy adult with vaccine-associated rash to susceptible household contacts” (Journal of Infectious Disease, vol. 176, no. 4, October 1997, pp. 1072-5):
ABSTRACT: Dodici giorni dopo aver ricevuto un vaccino a virus del ceppo Oka per la varicella, una donna 38enne sana sviluppò un rash cutaneo con 30 lesioni separate. Sedici giorni dopo i suoi due figli svilupparono anch’essi il rash. Il DNA del virus della varicella, ottenuto dalle lesioni della pelle si rivelò essere quello del ceppo vaccinale. Questo caso documenta la trasmissione del virus vaccinale dal vaccino a sani individui sottoposti all’iniezione e a individui in contatto con loro nell’abitazione domestica. Ulteriori studi sono necessari per determinare l’incidenza di questi eventi”.
Lo stesso avviene con il vaccino a virus attenuato del polio. In un’indagine del Congresso USA è stato documentato che l’87% negli USA dei casi di polio dal 1970 in poi derivavano dall’uso del vaccino antipolio. Negli ultimi decenni negli USA si sono verificati fino a 5-10 casi dall’anno di polio paralitica come conseguenza del vaccino Sabin, praticamente quasi il 100% dei casi di polio paralizzante.
Incubazione ritardata e cronica del virus vaccinale
Nei casi di reazioni acute ai virus da vaccini, abbiamo visto, ci si possono aspettare manifestazioni dei sintomi dell’infezione dopo un periodo di incubazione di circa 20 giorni. Andiamo ora a evidenziare che le vaccinazioni possono anche causare infezioni croniche che si sviluppano in tempi più lunghi e in maniera asintomatica o atipica rispetto al normale sviluppo dell’infezione da virus.
Wakefield ha riportato che “il virus del morbillo iniettato con le vaccinazioni persiste nell’intestino dei vaccinati, segnalando un’alterazione dell’assetto immunitario dei soggetti sottoposti a profilassi vaccinale, generando le malattie più disparate dell’apparato gastrointestinale, tra cui il morbo Chron” [Wakefield, The Lancet, 29 aprile 1995].
Una serie di studi sperimentali effettuati da Domingue e Woody [1997], della Tulane University, evidenziano la situazione in cui, in un organismo temporaneamente alterato o compromesso, la maggior parte dei batteri possono assumere forme alquanto diverse da quelle originarie ed avere decorsi atipici: “Questi organismi possono sopravvivere e persistere in uno stato latente nell’organismo, incubarsi e quindi causare stati patologici, tra cui nefriti, febbri reumatiche, stomatiti aftose, ematuria idiopatica, morbo di Crohn, etc.
[“Bacterial persistence and expression of disease”, Clinical Microbiology Review, vol. 10, no. 2, April 1997, pp. 320-44].
39 casi subclinici di morbillo tra 87 bambini completamente vaccinati nell’Africa occidentale sono riportati sulla rivista “The Lancet” [1999]. Le concentrazioni di anticorpi erano 45 volte superiori al normale ed erano rimaste elevate per almeno 6 mesi (fino alla chiusura del periodo di studio).
– “Effect of subclinical infection on maintaining immunity against measles in vaccinated children in West Africa”, The Lancet, vol. 353, January 9, 1999, pp. 98-102
“Infezioni subcliniche non sono insolite dopo la somministrazione di vaccini tripli”, secondo uno studio di Trier e Ronne [1992]
– H. Trier and T. Ronne, “Duration of immunity and occurrence of secondary vaccine failure following vaccination against measles, mumps and rubella”, Ugeskr Laeger, vo. 154, no. 29, July 13, 1992, pp. 2008-13
Abbiamo citato precedentemente Zecca e collaboratori [1998], secondo cui bambini autistici avevano una persistenza di elevati anticorpi al virus del morbillo e rosolia, indicazione di infezione cronica subclinica.
Secondo uno studio effettuato con il test rapido PCR, “in alcune patologie autoimmuni viene rilevata l’attività nell’organismo del virus vaccinale attenuato”.
– “Polymerase chain reaction detection of the hemagglutinin gene from an attenuated measles vaccine strain in the peripheral mononuclear cells of children with autoimmune hepatitis”, Archives of Virology, volume 141, 1996, pages 877-884
Tra i pazienti che non avevano avuto la tipica manifestazione acuta delle infezioni di rosolia o morbillo, ma che avevano altissimi livelli di anticorpi a morbillo e rosolia, Laitinen ha trovato prevalentemente pazienti con patologie autoimmuni come Lupus eritematoso, sclerosi multipla, epatite autoimmune. Nel caso della sclerosi multipla, sottolinea Laitinen, già altri ricercatori hanno mostrato elevati livelli di anticorpi al morbillo.
Laitinen e collaboratori hanno dunque valutato l’ipotesi che, in individui suscettibili, anomali meccanismi di difesa immunologica possano essere attivati da atipiche infezioni croniche. Le conclusioni dei ricercatori sono che i virus attenuati vaccinali non solo possono rivirulentarsi e causare infezioni croniche con elevati livelli di anticorpi, ma che possano avere un ruolo attivo nella patogenesi di almeno alcune delle patologie individuate.
– Laitinen O, Vaheri A, University Central Hospital and Department of Virology, University of Helsinki, Finland, “Very high measles and rubella virus antibody titres associated with hepatitis, systemic lupus erythematosus, and infectious mononucleosis”, The Lancet, vol. 1, February 9, 1974, pp. 194-7
Un indizio dell’incubazione nell’organismo del virus attenuato da vaccino può essere la persistenza di elevati titoli di HI e di IgG, in presenza di reazioni a vaccini e anche encefalomielite. Un caso accertato è quello di una bambina vaccinata a 12 anni con un vaccino del morbillo a virus; essa sviluppò una encefalomielite 10 anni dopo la vaccinazione. I ricercatori concludono che il virus attenuato del morbillo dunque diventa patogeno senza i sintomi tipici del morbillo ordinario.
– “Measles Encephalomyelitis in a Patient With a History of Vaccination,” Acta Paediatrica Japonica, vol. 37, number 3, June 1995, pp. 374-376
Avaria della solfatazione e possibile “enterocolite autistica”
Subito dopo la nascita ci sono due stadi nello sviluppo del cervello che richiedono intensa solfatazione. Il primo stadio, durante la proliferazione delle cellule, coinvolge la solfatazione dei glicosaminoglicani (GAG) nel cervello [Balasubramanian, 1970; Burkart, 1987]. Il secondo stadio consiste nella mielinizzazione del tessuto cerebrale [Bachhawat, 1972, Siegrist, 1977], che avviene in buona parte nel periodo dal terzo fino al quindicesimo mese di vita [Yakovlev, 1965].
Questo periodo critico per l’organizzazione di base del cervello [Balasubramanian, 1970; Brunngraber 1979; Singh, 1965] coincide, come sappiamo bene, con il periodo delle vaccinazioni infantili.
Per semplicità i GAG possono essere pensati dal lettore come depositi di zolfo che mantengono la funzionalità dei tessuti.
È normale che i GAG vengano continuamente perduti per essere sostituiti da nuovi. Questa “muta” dei GAG subisce una accelerazione enorme a seguito di attivazioni immunitarie (da vaccini!) [Bai, 1976; Goldberg, 1993; Zanni, 1994, Zapata, 1994], ed è estremamente pronunciata nell’intestino, un tessuto molto ricco di GAG [Geocze, 1982; Murch, 1993]. La natura si è intenzionalmente appoggiata a meccanismi non infiammatori nell’affrontare le infezioni durante i primi mesi di vita, fornendo al neonato IgA non infiammatori dal sistema immunitario della madre, veicolati attraverso il latte materno [Owens, 1997]. Le vaccinazioni però vanno ad indurre nel bambino proprio ciò che la natura voleva evitare, ed infatti producono un fenomeno infiammatorio coinvolgente IgG e IgM. Il neonato non abbonda di materiale per la solfatazione e l’improvvisa richiesta di solfatazione a seguito delle vaccinazioni mette in competizione cervello ed ileo per questo materiale cruciale.
Ricercatori inglesi hanno dimostrato che in 39 bambini con sindromi autistiche su 40 c’era un’infiammazione a chiazze del colon ed un rigonfiamento delle ghiandole linfatiche nell’ultima parte dell’intestino [Wakefield, 1998]. Si trattava di bambini che avevano avuto un periodo iniziale di vita con normale sviluppo e che avevano acquisito capacità di linguaggio e di interazione sociale che però erano stati persi in concomitanza con periodi post- vaccinazioni. Wakefield inoltre riscontrò anomalie nella formazione dei GAG delle membrane intestinali.
Dal 1998 ad oggi, Wakefield, del Royal Free Hospital di Londra, ha pubblicato studi in cui oltre 160 bambini autistici venivano esaminati. Mediante ileocolonscopia fu determinato un’incidenza quasi del 100% dell’iperplasia (infiammazione) intestinale (che è una forma molto più blanda della rettocolite ulcerosa). Normalmente le proteine delle pareti intestinali sono solfatate e, in questo stato, formano uno strato protettivo continuo sulla superficie delle pareti intestinali. Quando c’è una insufficiente solfatazione le proteine tendono ad agglomerarsi tra di loro e lo strato diventa discontinuo.
La stessa cosa avviene nel cervello. La d.ssa Margaret Bauman e il dr Thomas Kemper, mediante autopsie, hanno evidenziato degli addensamenti anomali di neuroni nell’amigdala e nell’ippocampo in bambini autistici e ciò è spiegabile da uno stato di cattiva solfatazione. Inoltre vedremo nel prossimo capitolo che nei casi più gravi di autismo le membrane meningee, specialmente quelle della “dura mater”, perdono le loro capacità di sostegno della crescita, ostacolando la normale espansione del cervello e della volta cranica. È noto da studi scientifici degli ultimi 20 anni che le vaccinazioni possono provocare rigonfiamento cerebrale:
Bibliografia
– Barry W, Hatcher G, “Fontanelle protuberanti- in neonati senza meningite”, Arch Dis Child, aprile 1989; 64(4): 635-636
– Dugmore, WN, “Edema bilaterale del polo posteriore: ipersensibilità al vaccino Alavac P”, Br J Ophthalmol, dic. 1972, 55:848-849
– Gross TP, Milstien JB, Kuritsky JN, “Fontanella protuberante a seguito di vaccinazione anti-difterica- tetano- pertosse e vaccino tetano- difterica”, J Pediatr, marzo 1989;114(3):423-425
– Iwasa S, ” Rigonfiamento del cervello in topi causato dal vaccino anti-pertosse “, Jpn J Med Sci Biol, 1985, 38(2):53-65
– Jacob J, Mannino F, “Aumento di pressione intracraniale a seguito di vaccino anti- difterica, tetano e pertosse”, Am J Dis Child, feb. 1979; 133(2):217-218
– Mathur R, Kumari S, “Fontanella protuberante a seguito di vaccino triplo”, Indian Pediatr, giugno 1981; 18(6): 417-418
– Shendurnikar N, “Fontanella protuberante- a seguito di vaccino DPT”, Indian Pediatr, nov. 1986; 23(11): 960
Vedi cosa sono i virus in natura: https://pattoverascienza.com/?s=cosa+sono+i+virus
Il vaccino MPR correlato a trombocitopenia purpura
Ricercatori inglesi hanno confermato che il vaccino MPR (morbillo parotite rosolia) può causare una rara forma di sanguinamento in bambini (Miller, marzo 2001), denominato ITP (idiopathic thrombocytopenic purpura).
Le persone con questa malattia ITP hanno sanguinamenti sottocutanei, facendo apparire lividi violacei diffusi su varie parti del corpo. Altri sintomi includono macchioline rosse sulla pelle e perdite di sangue dal naso. Nella maggior parte dei casi questa patologia si manifesta in una forma lieve.
Tale reazione, causata dalla distruzione delle piastrine che regolano l’agglutinarsi del sangue, sembra verificarsi più frequentemente entro le prime 2 o 3 settimane dalla vaccinazione secondo la American Academy of Pediatrics.
Per anni c’erano state segnalazioni di tali casi a seguito di vaccini e si era discusso sulla possibilità che questa patologia potesse manifestarsi come reazione avversa al vaccino; finora però non c’erano state prove certe che supportavano tale correlazione.
Mercurio e trombocitopenia
Il mercurio può colpire le proteine coinvolte nella coagulazione, che hanno un sito di-tiolico, dunque con un’altissima affinità da parte del mercurio. Allo stesso modo altri metalli pesanti possono aver un effetto su anomalie della coagulazione sanguigna.
– Berglund (1991) riporta 2 casi di bambini con trombocitopenia purpura come reazione all’inserimento di otturazioni di amalgama in denti da latte. In entrambi i casi la regressione della malattia avvenne a seguito dell’eliminazione del dente da latte contenente l’otturazione di mercurio.
– Schwartz (1992) riporta di un caso di riversamento di mercurio liquido in un’abitazione privata. Il bambino più piccolo sviluppò trombocitopenia purpura e solo una terapia mirata di chelazione del mercurio riportò alla normalità i suoi valori di mercurio nel sangue e risolse il caso di trombocitopenia. In questa occasione Schwartz fa notare che in circa il 5% dei casi trattati con penicillamina (agente usato come chelante del mercurio) la trombocitopenia è uno dei sintomi, e ciò dà un’idea della morbilità del mercurio in questa patologia.
– Fuortes (1995) riporta un altro caso di riversamento accidentale di mercurio liquido in un’abitazione. L’uso dell’aspirapolvere per ripulire tale perdita accidentale aveva portato ad un’elevata esposizione degli abitanti della casa. Due dei quattro bambini di tale famiglia svilupparono trombocitopenia purpura, manifestazioni dermatologiche che scomparvero solo dopo chelazione interna del mercurio con DMPS.
Bibliografia
– Miller E, Waight P, Farrington CP, Andrews N, Stowe J, Taylor B, “Idiopathic thrombocytopenic purpura and MMR vaccine”, Archives of Disease in Childhood March 2001; 84: 227-229
ABSTRACT
(Immunisation Division, Public Health Laboratory Service Communicable Disease Surveillance Centre, Colindale, London NW9 5EQ, UK):
Una correlazione causale tra vaccino triplo morbillo-rosolia- parotite e ITP (trombocitopenia purpura idiopatica) è stata confermata incrociando i controlli tra vaccianzione e data di ammissione in ospedale. Il rischio assoluto entro 6 settimane è risultato essere 1 su 22 300, e 2 casi su 3 che avvengono in questo periodo di 6 settimane sono causati dal vaccino MPR. Bambini con ITP prima della vaccinazione MPR non avevano mostrato reazioni o effetti secondari da vaccino.
– Schwartz JG, Snider TE, Montiel MM, “Toxicity of a family from vacuumed mercury”, Am J Emerg Med 1992 May;10(3):258-61
ABSTRACT
(Dipartimento di Patologia, University of Texas Health Science Center, San Antonio 78284-7750)
Una famiglia di quattro persone ha sviluppato livelli ematici tossici di mercurio dopo che la madre aveva aspirato un barattolo di mercurio liquido fuoriuscito da un armadio del loro appartamento.
Il figlio più giovane ha sviluppato una grave trombocitopenia, inizialmente diagnosticata come porpora trombocitopenica idiopatica secondaria a una malattia virale. Una possibile associazione tra tossicità acuta da mercurio e porpora trombocitopenica idiopatica non è stata riportata in precedenza. La terapia chelante con penicillamina per il bambino più grande è stata somministrata poco dopo che i livelli tossici di mercurio nel sangue erano noti al medico. Poiché è stato riportato che la trombocitopenia si verifica fino al 5% dei pazienti in terapia con penicillamina, il bambino più piccolo è stato trattato con acido dimercaptosuccinico. Anche la madre è stata trattata con acido dimercaptosuccinico. Il padre è stato sottoposto a terapia con dimercaprolo. Vengono discussi gli effetti tossici e il razionale degli usi terapeutici del mercurio, ormai superati.
– Berglund F, Elinder G, “Trombocitopenia in due bambini dopo l’inserimento di amalgami nei denti da latte”, Sammanfattningar, Svenska Läkarsällskapets, Riksstämma 27-29 nov 1991
“ Una bambina di 9 anni in Oskarshamn si ammalò dopo 2 mesi dall’inserimento di un’amalgama in un dente da latte, con petecchie sulle gambe e gengive sanguinanti. I trombociti inizialmente 15×19(9)/l rapidamente scesero a 2,1×10(9)/l.
La microspia del midollo osseo mostrava megacariociti piccoli e immaturi. Furono somministrati 60mg di prednisolone per quattro giorni, poi 20mg al giorno e interrotto dopo tre settimane. I trombociti allora aumentarono nell’arco di tre mesi da 43 fino a circa 200×10(9)/l. Durante questo tempo la bambina aveva perso i suoi denti da latte con l’amalgama.
La madre aveva 16 amalgami di varia grandezza e 4 capsule d’oro. Soffriva di dolori alle articolazioni, stanchezza freddo e avevo allattato la bambina per 7 mesi. A un bambino nato nel 1979 venne inserita un’amalgama in un dente da latte nel 1982, a dicembre dell’83 si fece dei lividi e i trombociti erano 23×10(9)/l. Chiaramente positivo il test di Coombs. Inizialmente trattato con cortisone e Imurel. Dopo un paio di mesi solo Imurel fino al 1991. Il dente cadde a gennaio ’91 e fu analizzato. Il ragazzo ora sta bene.
La madre ha amalgami in tutti i molari e premolari, con sapore metallico dal 1986 circa. Ha allattato il figlio per due mesi.
Topi esposti a mercurio gassoso accumulano mercurio anche nel midollo osseo. La storia dentale, sia della madre che del figlio, dovrebbe essere parte di una valutazione dell’anamnesi.”
– Fuortes LJ, Weismann DN, Peters C, “Trombocitopenia autoimmune ed avvelenamento da mercurio elementare”, J Toxicol Clin Toxicol 33(5):449-455 (1995)
ABSTRACT
Tre casi di grave tossicità al mercurio verificatisi all’interno di una famiglia. Due casi di trombocitopenìa si sono verificati in questa famiglia e rappresentano il secondo importante resoconto di un’associazione tra tossicità da mercurio e trombocitopenìa. Tre dei bambini si sono presentati con una combinazione di manifestazioni dermatologiche e neurologiche che richiamano l’acrodinia o “malattia rosa”. Ciascuno dei 4 bambini in questa famiglia era stato curato con acido dimercaptosuccinico. Sono stati descritti i rischi nell’usare l’aspirapolvere nei casi di perdite di mercurio e le appropriate procedure di pulizia.
vedi: Letteratura medica – Bibliografia
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L’attore Jim Carrey contro la DELIRANTE politica dei vaccini
Jim Carrey e la sua compagna Jenny McCarthy sono diventati sostenitori della lotta all’autismo da quando al loro figlio Evan è stata diagnosticata la malattia. Si sono concentrati sul vaccino MMR (Vaccinazione per il morbillo, orecchioni e rosolia) come causa di autismo e sul mettere in guardia i genitori a essere cauti sui vaccini.
Carrey non è così agguerrito come potrebbe perché non ritiene che tutti i vaccini sono dannosi e soprattutto non necessari, è convinto che alcune epidemie del passato siano state debellate dalla vaccinazione di massa.
È incredibile quanto sia potente la disinformazione quando diventa parte di una cultura che ci viene scodellata fin da quando nasciamo. Ci convincono che la scienza agisce a nostro beneficio, viviamo immersi in un ambiente familiare e sociale dove genitori, familiari, e concittadini sono certi della correttezza ed etica della scienza senza avere però mai verificato se le cose stiano come ci viene detto, e a nostra volta entriamo nella schiera dei disinformati.
Jim Carrey può essere considerato un moderato nella lotta contro i vaccini, per la sua credenza che i vaccini possano essere in qualche modo utili si batte per la produzione di vaccini “green” senza tossine e nel 2008 ha partecipato alla Green our Vaccines March.
Carrey ha recentemente risposto a un commento di Campbell Brown della CNN sulla questione dei vaccini. Un “tribunale speciale dei vaccini” afferma che i vaccini per il morbillo, parotite, rosolia, non sono stati ritenuti responsabili dell’autismo dei querelanti e quindi il vaccino è sicuro. Sono stati esaminati tre casi su 5.000 per valutare la possibilità che il vaccino MMR abbia causato l’autismo.
Carrey paragona il caso a quello dell’industria del tabacco. Utilizzare solo tre casi osservati come motivo per dire che il vaccino è sicuro, non significa che lo sia. Sarebbe come dire che tre fumatori non si sono ammalati di cancro ai polmoni quindi non preoccuparti degli effetti sulla salute del fumo delle sigarette.
Attualmente (negli USA) ci sono 36 vaccini nel programma vaccinale dell’infanzia.
Gli unici studi che sono stati rilasciati e considerati validi dal governo sono di coloro che traggono profitto da questi vaccini.
La verità è che in alcuni casi i vaccini potrebbero essere causa di autismo o altre complicazioni.
C’è stato un aumento di autismo e altri disturbi del comportamento nei bambini come Sindrome di Asperger, ADD e ADHD.
È possibile che le tossine nei vaccini potrebbero avere un ruolo in questo.
È logico considerare che la scienza ha dimostrato che le tossine possono avere una parte in questo problema crescente.
Le case farmaceutiche fanno soldi con i loro vaccini.
Negli Stati Uniti i bambini sono sottoposti a molti vaccini più che in qualsiasi altra nazione del mondo.
Carrey cita un rapporto di una indagine del Congresso del 21 Agosto 2000 dal titolo “I conflitti nella Politica dei Vaccini”.
Nel corso di questa indagine è diventato sempre più chiaro che la VRBPAC e l’ACIP (i due principali comitati consultivi che determinano il programma vaccinale) sono dominati da individui con stretti rapporti di collaborazione con i produttori di vaccini. Questo non è mai stato l’intento del Federal Advisory Committee Act, che richiede che nei comitati consultivi sia rappresentata una diversità di vedute.
È possibile che dietro la segnalazione che in Minnesota 1 su 80 bambini è affetto da autismo, vi sia il fatto che il numero di vaccini iniettati è aumentato ?
È ancora in discussione se ogni bambino ha veramente bisogno di tutti i vaccini che il governo ha stabilito come necessari.
Come genitore daresti al tuo bambino alluminio, mercurio, etere, formaldeide e antigelo? Quando il tuo bambino viene vaccinato viene esposto a questi ingredienti che vengono utilizzati per conservare e potenziare i vaccini.
Le informazioni sulla sicurezza dei vaccini non dovrebbero includere anche quelle che non vengono dalle aziende che traggono profitto da ogni vaccinazione che viene fatta a un bambino e adolescente ?
Mentre è importante proteggere i bambini dalle malattie è anche altrettanto importante capire che ci sono alcuni rischi che provengono dai vaccini. Sono necessarie ulteriori ricerche da parte di soggetti esterni per assicurare che il pubblico non prenda una decisione senza conoscenza.
In questo video, Jim Carrey dice che la politica è piuttosto molto latitante…. sulla commercializzazione della salute dei neonati a favore dell’industria dei farmaci: http://youtu.be/zyfKoNBrzAk
La scienza medica che ricava i suoi stipendi dalla ragionevolezza dei suoi impiegati ricercatori, ha taciuto sulla questione degli effetti in termini di allergie e disturbi della digestione e problemi psicologici dei vaccinati a 1 anno di vita.
Ma se la scienza ha taciuto, alcuni giudici no. Alcuni si sono tolti grosse soddisfazioni nella propria microscopica giurisdizione.
Come per esempio in Italia dove l’obbligo di vaccinare non esiste praticamente più per una trentina di delibere dei Tribunali dei Minori con persone che non volevano far vaccinare i propri figli.
Per chi stenta ancora a concettualizzare cosa sono i vaccini, c’è un documento qui : www.forumetici.it/viewtopic.php?f=13&t=1773
Ed uno qui, cioe’ la dimostrazione degli effetti in termini di allergie e disordini della digestione e problemi psicologici dei vaccinati a 1 anno di vita:
www.medicinenon.it/i-meccanismi-per-cui-i-vaccini-danneggiano-lorganismo
Nella cosiddetta scienza ci sono impiegati salariati che traggono i loro stipendi dalla ragionevolezza in relazione al sistema farmaceutico.
Ma se la scienza ha taciuto, alcuni giudici no. Alcuni si sono tolti grosse soddisfazioni nella propria microscopica giurisdizione.
Come per esempio in Italia dove l’obbligo di vaccinare non esiste praticamente più anche per una trentina di delibere dei Tribunali dei Minori con persone che non volevano far vaccinare i proprio figli.
“Non luogo a procedere” per una coppia di genitori che ha rifiutato di sottoporre il figlio alle vaccinazioni obbligatorie.
Sentenza positiva che di fatto apre la strada all’obiezione legale nella nostra regione.
Nei FATTI quindi, le vaccinazioni spingono l’organismo verso un rilascio di citochine infiammatorie e un eccessivo generalizzato utilizzo di effettori Th2 (cioè allergie e tendenza ad autoimmunità). Questo fenomeno lo possiamo vedere anche nelle cavie di laboratorio: con le vaccinazioni sale il livello di allergie. Numerosi dati sono disponibili che mostrano che rinite allergica, asma bronchiale allergico, dermatite atopica, rappresentano il risultato di uno stato eccessivo Th2, con risposta nei confronti di antigeni ambientali altrimenti innocui.
Le vaccinazioni spostano l’equilibrio Th1/ Th2 (rispettivamente il braccio e la mente del sistema immunitario) verso la predominanza di Th2.
Con la vaccinazione si tira per il collo una parte immunitaria, tale che pavimenta la strada per un organismo con allergie [Muhlemann 1996, Reizis 1987, Goldman 1966].
Durante più di un secolo è stata nota questa correlazione [Petov 1930, Kong 1953, Jocquelin 1955, Hopper 1961, Bakanov 1968, Hannik 1969, Oricchio 1971, Delarue 1972, Fischmeister 1974, Schreurs 1980, Steinman 1982, Lohiya 1987, Yamane 1988, Aggerbeck 1995, Naito 1995, Mark 1995, Dannemann 1996, ecc.].
Questo fenomeno patologico non è nemmeno più in questione, gli scienziati delle varie università ora lo discutono alla luce del sole, Martinez [1997], Blumberg [1991], Dankova [1993] e tanti altri si chiedono:
cosa si può fare e pensare per avere vaccinazioni che non squilibrino il sistema immunitario ?
Per parlare di attivazione autoimmune (malattie inguaribili) di solito si devono attendere i tempi per l’attivazione dell’HLA. Il meccanismo di questo è spiegato da Marichal [1990]: la fase di immunosoppressione precede sempre la fase di innesco dell’autoimmunità. È possibile spiegare questo con una metafora. Nel caso di una città fortificata con 20 porte nelle mura, prima il nemico era stato tenuto a distanza, molto fuori città; poi l’imponenza e il reiterarsi degli assalti conducono ad un assedio ed infine il controllo delle mura diventa carente, per esempio la maggior parte delle porte rimangono incustodite. Allora la difesa viene affidata principalmente all’opera della polizia municipale all’interno delle mura. Ma questa polizia in città, che ora controlla le carte d’identità dei passanti, diventa così oberata di lavoro, influenzata o ingannata da forestieri, che impazzisce e non riconosce più neanche le carte d’identità dei propri cittadini (AUTO-ANTICORPI!). In una situazione normale (le porte della città ben presidiate), le forze di polizia municipale (l’HLA della nostra metafora) adempiono a ben altri e più tranquilli compiti, cioè la presentazione dei peptidi alle cellule immunocompetenti o, rimanendo nella nostra metafora, dirigono il traffico e sono uno strumento cui la pubblica amministrazione affida compiti anche burocratici.
La ricchezza qualitativa e quantitativa di determinanti di membrana del sistema immunitario può essere sinteticamente rappresentata come segue. Le cellule più semplici faranno nel nostro organismo il lavoro di primo livello con gli intrusi neutralizzandoli se non particolarmente aggressivi e non presenti in quantità eccessiva: a questo livello, difesa e digestione si confondono nella stessa nozione-funzione di fagocitosi, come avviene negli esseri unicellulari. In caso che sia richiesto un impegno più consistente, l’aggressore entrerà in contatto con cellule maggiormente specializzate, i linfociti T, i linfociti B e le cellule da essi prodotte (immunoglobuline, etc.).
I linfociti T (comparsi per la prima volta con gli invertebrati) sono la nostra cavalleria, hanno azione “citotossica” verso gli intrusi. I linfociti B (comparsi nei vertebrati) sono dei veri e propri luogotenenti ognuno dei quali dispone di artiglieria o arcieri: sono capaci di combattere l’avversario a distanza. Cellule specializzate inglobate da fette di tessuti, con compito di riconoscimento e smistamento immunitario, si formano in tutto il corpo (per es. la glia).
Nel bimbo piccolo, fino a quando alcune cellule non si siano specializzate e alcune strutture affinate, l’immunità è affidata completamente alle difese di primo livello, es. i suoi natural killer [Kimman 1989]. In questo momento non è proprio possibile permettere una carenza di minerali, su cui questo tipo di immunità è super-dipendente.
Raul Vergini [1994] presenta innumerevoli testimonianze risalenti ad un’esplosione di magnesioterapia in Francia intorno al 1900, con una efficacia incredibile per le malattie infettive: (dell’essere umano): difterite, poliomielite, tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, scarlattina, bronchiti, etc. etc., (dei bovini) febbre aftosa, brucellosi, bronchite verminosa, diarrea bianca dei neonati, enteriti acute e croniche, mastite post-parto, aborti in mucche gravide infette; (equini) adenite equina, tifosi; (dei suini) broncopolmonite; (dei conigli) coccidiosi; (dei polli) colera dei polli, peste aviaria, tifosi aviaria, difterite aviaria, polmonite; anche gatti e cani ne beneficiano come terapia per cimurro, tifo, gastroenterite infettiva e per malattia di carré, piroplasmosi, enteriti infettive.
Le malattie infettive venivano spente mano mano che si riforniva l’organismo di cloruro di magnesio.
Il meccanismo coinvolto in queste guarigioni è un’esaltazione, magnesio-dipendente, della chimica dei macrofagi [Kubena 1989 e 1990]. Uno stato infettivo acuto altro non fa che depauperare progressivamente le riserve di magnesio della cellula (per cui si somministra magnesio e si supera meglio e in fretta l’infezione).
Nel bimbo piccolo, non essendo ancora completato il quadro delle risorse, mettere tanti luogotenenti è molto più pericoloso di non averne. Perché se questi iniziano a dare ordini senza un esercito che sia stato messo in correlazione con essi, gli ordini inevasi vanno ai tessuti specializzandi in fase immatura o finiscono direttamente all’HLA. Per questo l’organismo non vuole reazioni infiammatorie in questa fase della vita !
La vaccinazione è una deviazione sostanziale dai programmi del DNA ed è ben documentato che l’organismo ne esce più impoverito di prima (vedi alterazione della solfatazione, ipo-magnesemia, etc.).
Inoltre, le possibilità che l’evento tossico della vaccinazione agganci l’HLA o i tessuti nervosi sono sostanzialmente più elevate quando parliamo dei primi due o tre anni di vita !
By Consulente di questo sito, con la collaborazione di Lorenzo Acerra (Federazione del COMILVA)
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Il dottor Stephen J. Seligman, immunologo del New York Medical College, lancia un’allarme: un vaccino contro una patologia provocata da flavivirus, come il West Nile virus e la febbre gialla, potrebbe dar vita ad altre forme virali contro le quali la comunità scientifica si troverebbe impreparata.
Questo vaccino potrebbe generare una combinazione fra il virus della febbre Dengue e il virus della febbre gialla. Questo è un rischio che potrebbe manifestarsi spontaneamente in quanto questi vaccini sono composti da virus virulenti, per cui degli agenti infettivi si potrebbero ricombinare fra loro e anche con altre specie di virus, facendo nascere nuove tipologie virali sconosciute.
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La Sindrome da Squilibrio Immunitario da Vaccini (SSIV) = Squilibrio fra Th1 e Th2
Fino a poco tempo fa veniva spiegato dalla medicina ufficiale, che il meccanismo di azione dei vaccini era semplicemente che essi causerebbero un aumento di livelli di anticorpi contro un antigene specifico di una malattia inoculato con il vaccino.
Oggi la scienza medica ha appreso che il sistema immunitario umano è più complicato di quello che si era pensato e si distinguono schematicamente almeno due categorie differenti, Th1 e Th2 e che qualsiasi antigene introdotto artificialmente con i vaccini, può produrre la o le malattie per le quali si pensava di immunizzare il soggetto….
Le interferenze che ogni vaccinazione determina al livello immunitario obbliga ad una condotta sanitaria di analisi clinica anziché di inclusione ubiquitaria. Ciò vuol dire che per ogni vaccinazione è d’obbligo da parte del medico vaccinatore, la valutazione clinica del soggetto, caso per caso, e non la indiscriminata distribuzione orizzontale del prodotto vaccinico, qualsiasi esso sia, in modo standardizzato.
Il sistema immunitario ha due funzioni ben note e separate e nei giusti rapporti fra, Th1 e Th2.
Con Th1 è indicata l’immunità mediata da fagociti, primaria difesa contro funghi e protozoi (parassiti); con Th2 è indicata l’immunità umorale indipendente dai fagociti (IgE, IgM, IgG), che produce anticorpi specifici.
Th2 rappresenta la memoria e il riconoscimento delle sostanze estranee.
Se paragonassimo le sostanze che vengono a contatto con il sistema immunitario al cibo che si sta per mangiare, Th2 sarebbe l’impatto sensoriale, il riconoscimento visivo e la memoria di un cibo. Th1 sarebbe invece il processo di digestione ed espulsione del cibo.
Alla base di ogni problema immunologico c’è uno squilibrio tra le funzioni Th1 e Th2. La risposta davanti ad uno stesso stimolo può essere sia Th1 che Th2, dipende dallo stato immunologico della persona. Predominanza di Th2 significa risposta allergica (elevati IgE, IgM) o malattia autoimmune cronica (auto-anticorpi).
Il processo Th1 di distruggere, digerire ed espellere antigeni estranei dal corpo è noto come “risposta infiammatoria acuta”, i cui classici segnali sono: febbre, dolore, fuoriuscite di muco o pus, diarrea.
Le vaccinazioni spostano i giusti rapporti dei Th1/ Th2 verso la predominanza di Th2.
I vaccini riducono il numero di globuli bianchi, la capacità fagocitante dei neutrofili polimorfonucleari, la vitalità dei linfociti, la segmentazione dei neutrofili. Il livello di produzione delle IgE è sotto lo stretto controllo dei linfociti Th2. Lo squilibrio verso Th2 è un fattore che predispone a tutti i tipi di malattie allergiche (raffreddori, asma, rash cutanei, etc..).
“Sono disponibili numerosi dati che mostrano che rinite allergica, asma bronchiale allergico, dermatite atopica, rappresentano il risultato di una risposta Th2 nei confronti di antigeni ambientali innocui (allergeni)” dr Zironi RC, Le allergie, nuove ricerche e sperimentazioni, Divisione Aggiornamento e Cultura, Homeopharm, 1999
“In presenza di infiammazioni autoimmuni o allergie croniche a causa di una funzione Th2 predominante, una vaccinazione porterebbe la funzione Th2 a predominare ancora di più, aggravando lo squilibrio del sistema immunitario e predisponendo l’individuo a sviluppare asma, eczema, allergie primaverili, intolleranze alimentari ed eventualmente autoimmunità e produzione di auto-anticorpi” dr Philip F. Incao, 1997.
Imani & Proud hanno dimostrato una correlazione tra le vaccinazioni e i parametri biochimici responsabili per l’attivazione dell’asma infantile. La probabilità di avere asma era doppia in una popolazione di bambini che aveva ricevuto il vaccino triplo DPT (difterite tetano pertosse) rispetto a quelli che non lo avevano ricevuto
(Hurwitz & Morgensten, Department of Epidemiology, Los Angeles Medical School).
IL-9 (InterLeukina 9) è una di quelle sostanze Th2 che diventa iper-attiva, che sopprime la funzione Th1 e che, insomma, vi condanna ad avere l’asma. Ricercatori alla McGill University e all’Istituto Pasteur hanno scritto sul Journal of Allergy and Clinical Immunology che se si riesce ad abbassare il numero di IL-9, ciò aiuterà a trattare e a prevenire l’asma.
Predominanza di Th2 coincide con depressione di Th1, cosa che favorisce lo sviluppo di infezioni virali croniche (virus influenzale o altri, ma anche candida), perché l’organismo non riesce più ad arginare e scacciare entità virali e batteriche aggressive.
È come se noi davanti ad una mela messa sul tavolo ci mettessimo a piangere (in uno stato di squilibrio verso Th2 il riconoscimento scatena inesorabilmente sintomi esasperati, iperattività Th2 fuori luogo) e comunque non riuscissimo a mangiarla perché non abbiamo denti o altro (Th1 depresso, impossibile fagocitare l’elemento esterno)
I vaccini, tutti i vaccini, sono immunosoppressori (per la precisione deprimono Th1).
Essi riducono la nostra immunità attraverso molti meccanismi importanti:
1 – I vaccini contengono sostanze chimiche (formaldeide) e metalli tossici (mercurio e alluminio) che hanno un forte effetto di depressione immunitaria (T1, ridotto numero di macrofagi).
Il mercurio è il più allergizzante dei metalli insieme al nichel (T2, iperattività IgE, IgM), ma anche l’alluminio dei Vaccini non è da meno.
2 – I vaccini contengono tessuti e materiale DNA/RNA di altri animali, che hanno l’effetto di deprimere il sistema immunitario attraverso un meccanismo di rigetto dell’organismo di cellule estranee.
3 – I vaccini alterano il rapporto di linfociti T helper/ linfociti soppressori. Tale parametro è un indicatore chiave del grado di funzionalità del sistema immunitario.
4 – I vaccini alterano l’attività metabolica di neutrofili polimorfonucleari (NPM) e riducono la loro capacità fagocitante. Gli NPM rappresentano la difesa dell’organismo contro batteri e germi.
5 – I vaccini sopprimono la nostra immunità non solo sovraccaricando l’organismo con mercurio ed altro materiale estraneo, ma anche introducendo virus attenuati e patogeni. Mentre le tossine nei vaccini rallentano il sistema immunitario, i virus si instaurano e mutano preparando l’attacco.
6 – I vaccini intasano il nostro sistema linfatico e i linfonodi con grandi molecole di proteine che essendo state iniettate direttamente nel sangue, non sono state adeguatamente ridotte dai processi digestivi.
7 – I vaccini impoveriscono il nostro organismo di elementi essenziali per la vitalità immunitaria, quali vitamina C, A e zinco. Questi nutrienti permettono ai globuli bianchi e ai macrofagi di funzionare in maniera ideale.
8 – I vaccini sono neurotossici, rallentano il livello di trasmissione nervosa e di comunicazione al cervello ed altri tessuti. Ora noi sappiamo che alcuni linfociti comunicano direttamente con il cervello attraverso una complessa serie di neurotrasmettitori. Alterare questi fattori avrà conseguenze anche sulla immunità.
Questa è una possibile spiegazione all’incremento nella sola Italia, di soggetti colpiti da sclerosi multipla.
Alterare questi fattori avrà conseguenze anche sulla immunità. Di qui una possibile spiegazione all’incremento esponenziale nella sola Italia, di soggetti colpiti da sclerosi multipla.
Una forte polarizzazione verso T2 è caratteristica di patologie autoimmuni e sclerosi sistemiche e produzione di auto-anticorpi. Elevati livelli di anticorpi alle proteine di base della mielina cerebrale sono riscontrati in oltre il 95% dei bambini autistici (Singh et al., 2003).
T1 (linfociti T helper di tipo 1) produce una serie di modulatori immunitari molto importanti: interferone gamma, interleukina (IL)-2 e TNF, tumor necrosis factor.
Uno studio pubblicato dal Journal of Infectious Diseases ha documentato una diminuzione di produzione di interferone causata dal vaccino del morbillo. Questo declino persisteva per un anno dopo la vaccinazione, periodo cui fu limitato tale studio. L’interferone è una sostanza prodotta da T1 che rende l’organismo resistente alle infezioni.
Cioè il risultato finale è che i vaccini portano ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni.
Ed in effetti fu scoperto da uno studio pubblicato dalla rivista American Journal of Public Health Investigators (1990) che, su un campione di 3437 casi di polio nello stato di New York, le vittime avevano probabilità doppia di avere ricevuto il vaccino DTP nei due mesi precedenti la comparsa del polio rispetto ai bambini di controllo.
Una forte polarizzazione verso Th2 è caratteristica di patologie autoimmuni e sclerosi sistemiche e produzione di auto-anticorpi. Elevati livelli di anticorpi alle proteine di base della mielina cerebrale sono riscontrati in oltre il 95% dei bambini autistici secondo gli studi del dott. Singh.
Th1 (cioè i linfociti T helper di tipo 1) produce una serie di modulatori immunitari molto importanti: interferone gamma, interleukina (IL)-2 e TNF, tumor necrosis factor.
Uno studio pubblicato dal Journal of Infectious Diseases ha documentato una diminuzione di produzione di interferone causata dal vaccino del morbillo. Questo declino persisteva per un anno dopo la vaccinazione, periodo cui fu limitato tale studio. L’interferone è una sostanza prodotta da Th1 che rende l’organismo resistente alle infezioni.
Cioè il risultato finale è che i vaccini portano ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni.
Ed in effetti fu scoperto da uno studio pubblicato dalla rivista American Journal of Public Health Investigators nel 1990 che, su un campione di 3437 casi di polio nello stato di New York, le vittime avevano probabilità doppia di avere ricevuto il vaccino DTP nei due mesi precedenti la comparsa del polio rispetto ai bambini di controllo.
Più recentemente, in un’epidemia di polio nello stato di Oman, è stato dimostrato che le vaccinazioni DPT (difterite tetano, pertosse), avevano causato la comparsa di polio paralitico.
Nello studio pubblicato sulla rivista The Lancet fu confermato che una percentuale significativamente elevata di questi bambini con polio avevano ricevuto una vaccinazione DTP nei 30 giorni precedenti la comparsa del polio.
I vaccini DTP sopprimono la capacità del corpo di combattere il virus per la polio.
(NdR: il trivalente vaccino DTP = DPT ‘ (anche DTP e DTwP) si riferisce ad una classe di combinazione di vaccini per la difterite, pertosse (tosse convulsa) e tetano.
I componenti del vaccino includono la difterite e il tetano (tossoidi) e le cellule di un intero micro organismo per la pertosse (WP).
DTaP (noto anche come Tdap,DTPe Tdap) si riferisce a vaccini combinati simili in cui la componente della pertosse è acellulare.
È inoltre disponibile il DT o vaccino Td, a cui manca la componente pertosse.
Nei Paesi Bassi, l’acronimo DTP si riferisce a un vaccino combinato contro difterite, tetano e poliomielite.
La pertosse è conosciuta come kinkhoest e DKTP si riferisce a un vaccino combinato per la difterite, pertosse (kinkhoest), il tetano e la poliomielite).
Quanto sopra indicato segnala che esistono numerosi elementi scientifici per dimostrare l’assunto in base al quale, contrariamente a quanto ipotizzato in passato, i vaccini NON rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel suo complesso.
Anzi predispongono ad infezioni ed allergie, rispettivamente perché deprimono T1 e spostano l’equilibrio verso T2.
Da una specifica immunità di 3-4 anni (temporanea) verso un virus innocuo (per es. morbillo) al posto di una depressione generalizzata del sistema immunitario.
Non risulta difficile comprendere perché, contrariamente a quanto ipotizzato in passato, i vaccini NON rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel suo complesso.
Anzi predispongono ad infezioni ed allergie, rispettivamente perché deprimono Th1 e spostano l’equilibrio verso Th2.
Ecco di cosa stiamo parlando.
Da una specifica e tentata, ma non dimostrata immunità, verso una patologia innocua (per es. morbillo) si è opposto e dimostrata una depressione generalizzata del sistema immunitario.
I Germi sono pleiomorfici, cioè possono cambiare forma e adattarsi a secondo dell’ambiente = terreno = matrice in cui si vengono a trovare.
Germi possono instaurarsi e mutare in un organismo limitatamente alle condizioni biologiche del terreno, (i liquidi del corpo) che trovano in esso. Più queste condizioni sono squilibrate, più i virus eterologi (estranei dei vaccini creati in laboratorio e MAI presenti in natura) avranno la possibilità di mutare nelle forme più aggressive.
Tutte le vaccinazioni di qualsiasi tipo, quindi DEPRIMONO le funzioni immunitarie dell’organismo e ciò ci rende suscettibili a contrarre una serie illimitata di altre patologie. È un atteggiamento molto infantile pensare che noi possiamo prendere un vaccino per es. influenzale, e mai ammalarci delle tante altre varietà di influenza stagionali e non, esistenti, specialmente perché le stagioni ed i cambiamenti ionici dell’atmosfera possono mutare velocemente.
Quanto sopra indicato segnala che esistono numerosi elementi scientifici per dimostrare l’assunto in base al quale, contrariamente a quanto ipotizzato in passato, i vaccini NON rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel suo complesso.
Piccola Bilbiografia – vedi anche: 1.000 studi sui Danni dei Vaccini
– Vaccini e soppressione immunitaria – vedi anche: immunità compromessa negli AUTISTICI
– Stickl H, “Immunosoppressione iatrogenica come risultato della vaccinazione”, Fortschr Med, 5 marzo 1981, 99(9); 289-292
– Toraldo R, “Effetto della vaccinazione morbillo-parotite-rosolia sulle funzioni neutrofile polimorfonucleare nei bambini”, Acta Paediatr, 1992 Nov; 81(11):887-890
– Munyer, “Funzione linfocitaria depressa dopo la vaccinazione morbillo- parotite rosolia”, Journ. Infection Disorder, vol 132, n.1, luglio 1975, p 75-80
– Oski & Naiman, “Effetto del vaccino del morbillo sui livelli di piastrine”, NEJM, 18 agosto, 1966, p 352-356
– Reik L, “Vasculomielinopatia disseminata: una complessa malattia da vaccini”, Ann Neurol, aprile 1980, 7(4):291-296
– Wilkins & Wehrle, “Ulteriori evidenze contro la somministrazione ad infanti sotto i 12 mesi: risposta immunitaria alterata a seguito di vaccinazioni”, Jour Ped, 1979, Vol 94, p 865-869
– Futton A, “I vaccini possono causare soppressione immunitaria”, Vaccine, gen. 1999, 17(2):126-133
– Ehrland W, “Suscettibilità ad infezioni dopo le vaccinazioni”, Br Med J, 11 mar 1972, 1:683
– Bastin R, “Ripetute vaccinazioni anticolera:.effetto immunologico depressivo”, Ann Med Interne (Paris), giugno-luglio 1974, 125(6-7):513-518
– Kumar L, “Immuno-deficienza mediata da linfociti con normali livelli di immunoglobuline (sindrome di Nezelof) con vaccinia progressiva”, Indian Pediatr, gen. 1977, 14(1):69-72
– Daniliuk OS, “Azione immunodepressiva del virus vaccinale”, Biull Eksp Biol Med, luglio 1982, 94(7):73-74
– Castan P, “Coma con una leucosi acuta in un bambino, 15 giorni dopo vaccinazione con antipolio orale”, Acta Neurol Bekg, maggio 1965, 65:349-367
– Pletsityl DF, “L’effetto dei processi vaccinali sull’attività fagocitica non specifica dei leucociti del sangue periferico”, Biull Eksp Biol Med, marzo 1973, 75(3):76-79
– Green MS, “Depressione della risposta immunitaria ad un vaccino di epatite A disattivato somministrato contemporaneamente ad immunoglobulina”, J Infect Dis, sett. 1993; 168(3):740-743
– Beckenhauer WH, “Immunosoppressione con vaccini multipli”, J AM Vet Med Assoc, 15 agosto 1983, 183(4): 389-390
– Strauss J, “Perdita di anticorpi materni al morbillo derivanti da vaccinazione”, Cesk Epidemiol Mikrobiol Immunol, maggio 1991, 40(3):137-143
– Fattom A, Naso R, “I vaccini possono causare immunosoppressione”, Vaccine, gen. 1999;17(2):126-133
Vaccini ed autoimmunità – (Alcuni studi) – vedi: Immunoalterazioni con i vaccini
– “Autoimmunità indotta da vaccino”, Journal of Autoimmunity 1996 Vol 9
– Romanov VA, “Ruolo dei processi autoimmuni nella patogenesi delle lesioni post-vaccinali del sistema nervoso”, Zh Mikrobiol Epidemiol Immunobiol, ott. 1977, 10:80-83
– Grachev VP, “Formazione di auto-anticorpi in animali da laboratorio dopo iniezione con virus di diversa virulenza”, Acta Virol (Praha), luglio 1973, 17:319-326
– Vautier G, Carty JE, “Artrite reumatoide acuta positiva all’analisi del siero a seguito di antiepatite B”, Br. J. Rheumatol., 1994; 33:991
– Movsesiants AA, “Studi sperimentali sull’abilità di diversi ceppi di virus vaccinali nell’indurre la formazione di autoanticorpi”, Vopr Virusol, maggio-giugno 1975; (3):297-302
– Hassan W, Oldman R, “Sindrome di Reiter e artrite reattiva nella salute di assistenti sociali dopo le vaccinazioni”, Br. Medical J., 1994, 309: 94
– Negina IP, “Formazione di auto-anticorpi a seguito della vaccinazione con diversi tipi di vaccini tifoidi”, Zh Mikrobiol Epidemiol Immunobiol, maggio 1980; (5):69-72
Fonti bibliografiche
– Cookson, W.O.C.M., and Moffatt, M.F. “Asthma: An Epidemic in the Absence of Infection ?” Science 275(1997):41-42.
– Martinez, F.D. Role of viral infections in the inception of asthma and allergies during childhood: could they be protective? Thorax 1994;49: 1189-91.
– McKeown, T. The Modern Rise of Population. New York: Academic Press, 1976.
– McKeown, T. The Role Of Medicine: Dream, Mirage, or Nemesis? New Jersey: Princeton University Press 1979.
– Odent, M.R., Culpin, E.E., Kimmel, T. “Pertussis Vaccination and Asthma: Is There a Link The Journal of the American Medical Association 272(1994):588.
– Parish, C.R. “The Relationship Between Humoral and Cell-Mediated Immunity.” Transplant. Rev. 13 (1972):3.
– Robin, Eugene, M.D. “Some Hidden Dimensions of the Risk/Benefit Value of Vaccine” from the First International Public Conference on Vaccination. Alexandria, Virginia September 1997.
– Ronne, T. “Measles Virus Infection without Rash in Childhood is Related to Disease in Adult Life.” The Lancet Ltd. (1985):1-5.
– Rook, G.A.W., Zumla, A. “Gulf War Syndrome: Is It Due to a Systemic Shift in Cytokine Balance Towards a Th2 Profile?” The Lancet 349 (1997): 1831-1833.
– Sagan, L.A. The Health of Nations. New York: Basic Books, Inc., 1987.
– Solomon, T., Kneen, R., Dung, N.G., Khanh, V.C., Thuy, T.T.N., Ha, D.Q., Day, N.P.J., Nisalak, A., Vaughn, D.W., White, N.J. “Poliomyelitis-like illness due to Japanese encephalitis virus” Lancet 1998; 351: 1094-97
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Un progetto intrapreso all’inizio del 1900, vuole eliminare “alcune” razze umane ! – Avete paura delle armi batteriologiche ?
Credete davvero che siano i classici “terroristi” ad eventualmente utilizzarle ?
Noi crediamo che tali armi siano state già diffuse da parecchio tempo e che i veri fautori si trovino, come al solito, mischiati anche tra il personale del governo americano….colluso con i produttori di farmaci, vaccini e chimica…
vedi: http://www.topsecret.naturalia.net/medicina/default.php?IDArticolo=62
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Anche secondo i migliori ricercatori a livello mondiale, durante l'”immunità incrociata” – quella che avviene in modo naturale – il nostro corpo sviluppa anticorpi a ogni nuovo contatto con i vari ceppi dei virus. Diminuire la probabilità di essere infettati in modo naturale, quindi, significa anche abbassare il livello di difesa immunitaria del nostro organismo !
Quindi ciò significa che popolazione dette “pulite”, cioe’ vaccinate, sono molto ma molto più deboli immunitariamente di quelle NON vaccinate !
vedi anche l’ultima ricerca sulla Dengue, pubblicata su: Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas).
Commento NdR: questi studi dimostrano e confermano ciò che insegniamo da decenni e cioe’ che i Vaccini producono nei soggetti sottoposti a quelle infauste pratiche in-sanitarie, spacciate per tecniche preventive, Malnutrizione con perdita di fattori vitali essenziali alla vita sana, alterazione e perdita di: enzimi, flora batterica autoctona, vitamine, minerali, proteine vitali), oltre alle mutazioni genetiche occulte, immunodepressioni, intossicazioni, infiammazioni e contaminazioni da virus e/o batteri pericolosi che nel tempo possono produrre malattie le più disparate !
vedi: Bibliografia Danni dei vaccini + Bibliografia danni 2 + 1.000 studi sui Danni dei Vaccini + Statistiche Istat sui vaccini
Consulenze e perizie per danni da vaccino dott. M. Montinari + Studio del dr. Montinari sui Danni dei Vaccini + Autismo, Vaccini, la prova – Il libro ormai esaurito, del dott. Massimo Montinari
vedi anche:
Interrogazione Parlamentare sui danni dei Vaccini-1 + Ruolo dei Vaccini nella Guerra del Golfo + Contenuto dei Vaccini + Cosa è un VACCINO + Uranio e Vaccini – 1 + Uranio e Vaccini – 2 + Guerra del Golfo, Uranio o Vaccini ?
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BIBLIOGRAFIA indicante l’utilizzo di Vitamine ed Integratori per la cura dell’immunodeficienza:
– Gradl T, lan, K., Maurer, S.: Immunomodulation of farm animals by feed additives – Vitamine und Zusatzstoffe in der Ernährung von Mensch und Tier, 7° Symposium 1999, Jena.
(Immunomodulazione degli animali da allevamento con additivi nel cibo, – 7° simposio su “Vitamine e additivi nella dieta dell’uomo e degli animali” – Jena, 1999)
– Maurer, S., Gradl, T.: Use of oligo-uronide associates of bivalent cations in combination with radical scavengers and vitamins to treat immuno deficiencies – Vitamine und Zusatzstoffe in der Ernährung von Mensch und Tier, 9 Symposium 2002, Jena
(L’uso di associati oligo-uronidi di cationi bivalenti in combinazione con antagonisti dei radicali liberi e vitamine per il trattamento delle immuno deficienze – 9° simposio su “Vitamine e additivi nella dieta dell’uomo e degli animali” – Jena, 1999)
– Gradl T: Steuerung von Zytokinen bei Rheumatoider Arthritis durch Gewürze und Gewürzextrakte – Journal für Orthomolekulare Medizin 11;3: 42-47, 2003 (Controllo delle citochine nell’artrite reumatoide con l’uso delle spezie e dei loro estratti.)
– Gradl T: Steuerung von Zytokinen durch Naturstoffe bei Allergien vom Soforttyp – Journal für Orthomolekulare Medizin 12;2: 79-85, 2004
(Controllo delle citochine con prodotti naturali per la cure delle allergie acute.)
– Kelly G, Gradl T: Einsatz einer Nahrungsergänzung bei Allergien vom Soforttyp – CO’MED 05; 34-36, 2007 CO’MED 05, 34-36, 2007
(L’uso di integratori alimentari in caso di allergie acute).
– Gradl T.: Behandlung der Borreliose mit bioaktiven Quantenpunkten aus Naturstoffen durch Veränderung der Immunantwort und Herunterregulierung der Entzündung – 03.04.2008 Vortrag Deutsche Borreliose Gesellschaft (Trattamento della malattia di Lyme con prodotti naturali per modulare la risposta immunitaria – Conferenza dell’Associazione Tedesca malattia di Lyme del 3/4/2008)
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Quale consulente di questo portale web, ho inviato questa mail alla Fnomceo.it, alla Corte Costituzionale Italiana ed altri enti a “tutela” della salute….si ma di quella dei fatturati di Big Pharma….
VACCINI TOSSICI
…intossicati per legge….il giorno della nascita vitamina K1 (sintetica) alla nascita , a 2 mesi 6 mesi, fino ai 16 anni…con i vaccini
Chi vaccina compie un atto CRIMINALE perché i tutti i Vaccini contengono tanti metalli tossici, ferro, nichel, cobalto, ed altri metalli sottoforma anche di nanoparticelle, ma ancora mercurio (thiomersal), tossina invalidante pur in dosi minori a prima, ma nei vaccini odierni vi è soprattutto l’ alluminio, che è presente anche nella Vitamina K1 propinata alla nascita (crea l’itterizia ed una infiammazione al fegato che è difficile da debellare), che generano danni cerebrali come autismo ecc., oltre ad altre sostanze cancerogene come la formaldeide, proteine, es. caseina.
La caseina rappresenta la principale causa di allergia alimentare. Questa forma di allergia è più frequente nei primi anni di vita, che è periodo delle vaccinazioni infantili (pediatriche) e tende poi a ridursi con l’età anche se può talvolta portare anche a gravi forme di shock anafilattico ed è una forma di allergia difficile da controllare, poiché il latte o la caseina stessa, è presente in moltissimi alimenti e soprattutto nei Vaccini che vengono inoculati nella microcircolazione sanguigna attraverso i muscoli, bypassando le normali ma principali difese immunitarie: pelle e mucose.
Anche lo zucchero, il lattosio anch’esso può provocare disturbi anche seri, come la intolleranza al lattosio, una intolleranza alimentare che si trascina nell’età adulta.
Tutte queste sostanze tossiche vaccinali generano allergie, asma, malattie respiratorie e gastrointestinali, ecc…ed anche la morte nella culla (SIDS), non solo… ma anche le sostanze vaccinali ingegnerizzate in laboratorio (virus = sostanze geneticamente modificate = GM) per scopi occulti alla popolazione ed ai medici impreparati….clonazione di DNA umano….per generare degli automi…facilmente controllabili psichicamente….
Inoltre….
…. i vaccini sono propinati anche ai bambini per immunodeprimerli in modo da creare mantenere ed ampliare il mercato dei malati..
.. In più i vaccini sono irradiati dal Cobalto 60 e la radioattività ottenuta con l’irradiazione, viene immessa nei corpicini dei bambini…e può danneggiarli anche quando sono grandi od adulti…
… Insomma vaccinare un bambino è un atto CRIMINALE gestito da uno “stato”, sanità collusa con le case farmaceutiche e con medici in malafede !
Di tutto ciò che affermiamo, abbiamo in mano tutte le prove, ricerche, studi pubblicati, scaricati anche dai data base medico-scientifici mondiali US !
Il contenuto di questo testo, è la sintesi della QUERELA che stiamo presentando in tribunale (2017) contro i dirigenti della in-sanità italiana !
La ministra della in-sanità B. Lorenzin a cena/pranzo con federazione case farmaceutiche….e negli USA per parlate con Obama e case farmaceutiche, assieme ai suoi compagni di merende, per vendere l’Italia quale stato “Cavia”…per i vaccini…..
Denunciata la ministra B. Lorenzin (soggetto con diploma delle scuole superiori,…ma ben collegata con OMS finanziata da Big Pharma….)
I nuovi Vaccini sono propinati per ottenere la clonazione del DNA umano in modo da poter controllare sempre meglio psichicamente la popolazione….perche’ diverranno automi….
Il VACCINO “DTP” SOPPRIME la CAPACITÀ del CORPO di RESISTERE al virus della POLIO !
Di solito, i bambini con autismo hanno bisogno di incrementare l’azione Th1. Questo può essere fatto con gli acidi Omega-3 (EPA da 1000 a 1500 mg al giorno – 2,3 cucchiaini di CLO – e DHA da 1500 a 2550 mg al giorno – 3,5 cucchiaini al giorno di CLO o olio di pesce). Olio extravergine di oliva che contiene acido oleico: 4 cucchiaini al giorno è di supporto (MA CONTIENE ACIDO FENOLICO CHE PUÒ ESSERE AVVERSO ALLA PST – carenza di phenol-sulfotransferasi)ai bambini del tipo Th1, così come la vit.A, 25.000 IU (adulti), carotenoidi, verdure, carote.
Inoltre 10- 20 grammi (dose adulto) di L-glutamina al giorno, rafforza l’azione Th1. (può essere eccitotossica).
Utilizzate i Lactobacilli, di 2,3 tipi diversi, e Bifidus, magnesio, zinco, cromo e silice. Le donne in gravidanza devono assumere 10.000 IU di vit.A per evitare danni al feto nelle prime 8 settimane di gravidanza.
Tratto da: vaccinazionieautismo.myblog.it
http://autismovaccini.splinder.com/archive/2011-06 + PDF: Immunodepressione da Vaccino
vedi: Immunoalterazioni con i vaccini
Gli esperti di vaccini del CDC, hanno spesso conflitti di interesse – 18/03/2010
CDC e Conflitti di interesse – 1 + CDC e Conflitti di interesse – 2 + CDC e Conflitti di interesse – 3 + Corruzione + Danni dei Vaccini + Contro Immunizzazione
CDC conflitti di interesse anche per i vaccini + anche per la FDA
http://healthimpactnews.com/2014/cdcs-purchase-of-4-billion-of-vaccines-a-conflict-of-interest-in-overseeing-vaccine-safety/
Parlamentari pagati dalle Lobbies ? – Roma Ott. 2013
L’intervista a un assistente di un Senatore che svelerebbe i traffici illeciti tra parlamentari e Lobbies.
Video dell’intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/390060/roma-parlamentari-pagati-dalle-lobbies.html
Il dott. Moulden Canadese, ha fatto delle importanti ricerche sui danni neurologici dei vaccini, dopo aver pubblicato le sue ricerche è morto in circostanze misteriose (assassinato)
http://healthimpactnews.com/2014/dr-andrew-moulden-every-vaccine-produces-harm/
Vaccinazioni e disfunzioni immunitarie
Anche se è spiacevole pensarci, è necessario sottolineare che oggi ci sono serie tendenze all’aumento dei problemi di salute tra i bambini americani. Le malattie allergiche come l’eczema e l’asma sono in aumento sia per frequenza che per gravità.
Ad esempio, le indagini hanno mostrato un aumento del 46% a livello nazionale dei decessi per asma tra il 1977 e il 1991, il tutto solo nei bambini vaccinati, le comunità Amish (USA) che NON vaccinano i loro bambini non hanno nulla di tutto ciò, neppure l’autismo.
Le comuni infezioni alle orecchie, ai seni paranasali, alla gola e ai bronchi si manifestano con una frequenza sconosciuta alle generazioni precedenti.
I giovani genitori mi hanno fatto notare che, tra i loro amici e conoscenti, la maggior parte dei bambini assume antibiotici frequentemente o, a volte, continuamente. Non era così 20 o 30 anni fa.
vedi: I danni dei vaccini
GARDASIL vaccino della GSK propinato per il cosiddetto cancro all’utero che ammala le bambine in tutto il mondo:
[1] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
[2] https://www.francesoir.fr/societe-sante/gardasil-l-etonnante-precipitation-d-emmanuel-macron-pour-vacciner-les-enfants
[3] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
[4] DE LORGERIL Michel, Les vaccins contre les cancers – Rôle des papillomavirus dans les cancers du col de l’utérus, de l’oesophage et ORL, Escalquens, Editions du Chariot d’Or, 2021.
[5] DE LORGERIL Michel, Les vaccins contre les cancers – Rôle des papillomavirus dans les cancers du col de l’utérus, de l’oesophage et ORL, Escalquens, Editions du Chariot d’Or, 2021.
[6] https://www.francetvinfo.fr/sante/sexo/quels-sont-les-differents-stades-des-lesions-dues-aux-papillomavirus_1203651.html
[7] https://www.creapharma.ch/vaccin-anti-hpv.htm
[8] https://www.has-sante.fr/jcms/p_3146343/fr/questions-reponses-sur-l-infection-a-papillomavirus-humains-hpv-cause-de-cancer-du-col-de-l-uterus-et-le-depistage
[9] https://www.cancer-environnement.fr/fiches/expositions-environnementales/infection-a-papillomavirus-humains-hpv/
[10] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
[11] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
[12] DE LORGERIL Michel, Les vaccins contre les cancers – Rôle des papillomavirus dans les cancers du col de l’utérus, de l’oesophage et ORL, Escalquens, Editions du Chariot d’Or, 2021, p.101.
[13] https://www.sante.gouv.sn/activites/pr%C3%A9vention-cancer-col-de-l%E2%80%99ut%C3%A9rus-chez-les-9-14-ans-une-campagne-lanc%C3%A9e-%C3%A0-saint-louis-le
[14] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
[15] https://www.cmaj.ca/content/194/24/E852
[16] https://www.who.int/fr/news-room/fact-sheets/detail/guillain-barr%C3%A9-syndrome
[17] https://www.msdmanuals.com/fr/accueil/troubles-du-cerveau,-de-la-moelle-%C3%A9pini%C3%A8re-et-des-nerfs/maladies-des-nerfs-p%C3%A9riph%C3%A9riques-et-maladies-apparent%C3%A9es/polyneuropathie-inflammatoire-d%C3%A9my%C3%A9linisante-chronique-pidc
[18] https://www.hirslanden.ch/fr/corporate/description-pathologies/sclerose-plaques.html
[19] https://fr.wikipedia.org/wiki/Lupus_%C3%A9ryth%C3%A9mateux_diss%C3%A9min%C3%A9
[20] https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?lng=FR&Expert=103919
[21] https://www.concilio.com/neurologie-neuropathie-des-petites-fibres/
[22] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
[23] https://www.revmed.ch/revue-medicale-suisse/2015/revue-medicale-suisse-487/vaccins-anti-hpv-leur-in-nocuite-vis-a-vis-des-maladies-auto-immunes-est-demontree
[24] https://www.creapharma.ch/vaccin-anti-hpv.htm
[25] https://ncci.canceraustralia.gov.au/diagnosis/cancer-incidence/cancer-incidence
[26] https://www.cancerresearchuk.org/health-professional/cancer-statistics/statistics-by-cancer-type/cervical-cancer/incidence#heading-Two
[27] https://www.lawsuit-information-center.com/gardasil-hpv-vaccine-lawsuit.html
Ogni anno che passa aumentano i casi di paralisi del sistema immunitario dei bambini. I sondaggi condotti tra gli insegnanti delle scuole elementari confermano questa tendenza. Tra i giovani adulti la sindrome da fatica cronica, ormai riconosciuta come un disturbo immunologico, è molto diffusa e colpisce milioni di persone. Anche le malattie autoimmuni, quelle in cui il sistema immunitario attacca le cellule e i tessuti dell’organismo, sono in aumento. Nessuno conosce ancora la risposta completa a queste sfortunate tendenze sanitarie, ma ci sono ora molte prove che gli attuali programmi di vaccinazione infantile possano essere una delle cause principali.
GRAVI Preoccupazioni di base sugli attuali vaccini infantili (pediatrici, nel 2018 sono 10):
Vaccini multipli durante la prima infanzia: Gli attuali programmi vaccinali prevedono molti vaccini nei primi 6 mesi di vita. Si dà per scontato che il sistema immunitario del neonato abbia una capacità illimitata di rispondere a questi vaccini, ma non è così.
Il neonato viene al mondo con un sistema immunitario molto immaturo e non sviluppato. Di norma, il sistema immunitario si sviluppa completamente solo verso i 12 anni di età. Il processo che lo porta a diventare maturo e forte richiede una serie di sfide infettive naturali. Secondo i testi pediatrici standard, queste sono distanziate nel tempo, approssimativamente una media di una volta ogni 6 settimane, la maggior parte delle quali si verifica senza malattia.
I vaccini, invece, si discostano da questa naturale distanza tra le sfide, perché vengono somministrati uno di seguito all’altro in un periodo di tempo molto breve. Inoltre, tutti i vaccini, tranne uno che viene somministrato per via orale, vengono iniettati direttamente con aghi nel sistema.
Questo è preoccupante, perché si bypassa il sistema immunitario mucosale (il sistema delle IgA secretorie) dell’apparato respiratorio e gastrointestinale.
Questi sistemi possono fungere da cuscinetto per molte infezioni. Pertanto, è difficile credere che la sfida di ricevere questi vaccini non stimoli eccessivamente e non esaurisca la capacità del sistema immunitario del bambino, rendendolo più vulnerabile ad altre infezioni. Come osservato da Coulter Harris, è più che una coincidenza che una serie di infezioni si verifichi spesso dopo questi vaccini.
È stato inoltre dimostrato che i vaccini virali deprimono l’immunità cellulare, che funge da prima linea di difesa dell’organismo contro le infezioni. Nel 1984 è stata pubblicata sul New England Journal of Medicine una lettera poco nota che riportava un calo significativo, anche se temporaneo, dei linfociti T-helper in 11 adulti sani sottoposti a vaccinazioni antitetaniche di routine.
Spieghiamo: I linfociti T-helper sono una classe di globuli bianchi. Aiutano a governare il sistema immunitario.
È un fatto e una preoccupazione che il calo dei linfociti T-helper sia caratteristico della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). In 4 delle 11 persone che hanno ricevuto il vaccino antitetanico, i linfociti T-helper sono scesi a livelli riscontrabili nei pazienti con AIDS attivo. Questo era l’effetto negli adulti sani.
Ci si deve chiedere quali siano gli effetti di vaccini multipli somministrati ai neonati su vari parametri del sistema immunitario, ma per quanto ne so questo non è stato testato.
Vaccini a virus incubati in tessuti animali: I vaccini a virus richiedono un’incubazione in tessuti animali.
Il vaccino antipolio orale viene incubato nei reni delle scimmie e il vaccino MMR (morbillo, parotite, rosolia) nell’embrione di un pulcino. I virus sono costituiti da materiale puramente genetico. Sono soggetti al processo di “salto dei geni”, il che significa che i virus possono incorporare materiale genetico dai tessuti animali in cui sono incubati. Di conseguenza, possono introdurre questo materiale nel bambino che riceve il vaccino. In teoria, questo potrebbe porre le basi per successivi disturbi immunitari, comprese le malattie autoimmuni.
È ormai generalmente accettato che le vaccinazioni per la Polio in Africa siano state il veicolo per diffusione dell’AIDS . Poiché il primo caso noto di AIDS risale all’epoca e al luogo in cui si svolgevano i programmi di vaccinazione per la poliomielite in Africa, ci si chiede se il vaccino contro la poliomielite possa essere stato la fonte originaria dell’AIDS, fatto confermato successivamente.
Sono apparsi articoli che esaminano la questione e chiedono ulteriori ricerche. Sebbene i vaccini antipolio siano ora controllati per il virus dell’AIDS, la questione è più che accademica. Si continuano a scoprire nuovi SIV, quindi esiste ancora la possibilità di una contaminazione virale. Il vaccino antipolio Salk, che viene somministrato per via iniettiva, è costituito da un virus della poliomielite ucciso ed è quindi esente dal pericolo di contaminazione da virus creati in laboratorio per brevettare i vaccini.
Interazioni tra sistema immunitario e sistema nervoso: Se i vaccini ricevuti dai bambini possono alterare il sistema immunitario, è probabile che a volte possano disturbare il cervello e il sistema nervoso. Hugh H. Fudenberg, dottore in medicina, è considerato da molti uno dei principali immunologi del nostro tempo e ha sottolineato che esiste un’associazione molto stretta tra il cervello e il sistema nervoso. Ci sono molti recettori cellulari comuni a entrambi i sistemi.
Se i vaccini danneggiano il sistema immunitario, come è dimostrato, è ragionevole supporre che le lesioni possano colpire il cervello e il sistema nervoso, a causa della stretta interazione. Ciò può comportare varie forme di problemi neurocomportamentali.
Interferenza con i processi naturali: In passato il morbillo, la parotite e la rosolia (morbillo tedesco) erano chiamate malattie infantili minori. Nella stragrande maggioranza dei casi, i bambini superavano queste malattie senza gravi complicazioni.
È possibile che queste malattie infantili minori fossero amiche sotto mentite spoglie?
Stavano forse forzando naturalmente il sistema immunitario, attraverso la lotta e l’esercizio, a diventare forte e in grado di difendere meglio l’organismo ?
Almeno un’autorità la pensa così:
In Gran Bretagna si è registrato un forte aumento del morbo di Crohn, un disturbo intestinale potenzialmente grave, tra i bambini di origine indiana orientale cresciuti in Gran Bretagna e quindi immunizzati con il vaccino MMR. Al contrario, la malattia di Crohn rimane molto rara in India, dove i vaccini non sono ampiamente somministrati.
Il dottor John Walker-Smith del St. Bartholomew’s Hospital di Londra, specialista in malattie intestinali dei bambini, ha proposto la seguente idea: “È possibile che il declino di molte infezioni infantili permetta ai bambini occidentali di crescere senza il vigoroso sviluppo del loro sistema immunitario che tali infezioni normalmente promuoverebbero. Ci si chiede se questa stimolazione del sistema immunitario, in particolare nella prima infanzia, possa essere vantaggiosa in età avanzata”.
È vero che occasionalmente si verificavano gravi complicazioni di queste malattie.
Per esempio, in passato il morbillo si complicava con l’encefalite in 1 caso su 1.000 o 2.000, portando talvolta alla cecità, alla sordità o alla morte. Se prendiamo posizione contro il vaccino MMR, significa che accettiamo queste complicazioni occasionali? Assolutamente no! Possiamo difenderci da queste complicazioni attraverso una buona alimentazione e un ambiente pulito. Nei Paesi del Terzo Mondo, dosi elevate di vitamina A per brevi periodi di tempo si sono rivelate protettive, con una netta riduzione delle complicazioni. Inoltre, potrebbero esserci altre risposte.
Una posizione razionale nei confronti del vaccino MMR sarebbe la seguente: se si scopre che causa più malattie gravi di quelle che previene, e ci sono molte ragioni per credere che sia così, allora si dovrebbero cercare altre risposte.
Il vaccino contro la pertosse è circondato da controversie: In un recente rapporto medico si afferma che, in tutto il mondo, la pertosse rimane una delle principali cause di morte tra i neonati, con una stima di 600.000 decessi all’anno. A causa del timore di un ritorno delle epidemie di pertosse, il vaccino contro la pertosse è una delle misure più sostenute dai servizi sanitari pubblici negli Stati Uniti, ma è anche una delle più controverse.
La storia del vaccino contro la pertosse in Svezia è una storia che viene raramente pubblicizzata. Essa fornisce un punto di vista completamente diverso da quello del Servizio sanitario pubblico statunitense. La Svezia ha vietato il vaccino contro la pertosse nel 1979, eppure oggi ha il secondo tasso di mortalità infantile più basso al mondo, mentre gli Stati Uniti sono al 20° posto.
Il corso degli eventi che hanno portato al divieto del 1979 è brevemente riassunto di seguito:
Negli anni ’70 in Svezia, nonostante l’immunizzazione generale, la pertosse è tornata dopo oltre 10 anni di assenza. Le indagini hanno mostrato che l’84% dei bambini affetti da pertosse era stato completamente vaccinato contro la malattia. Alla conclusione che il vaccino contro la pertosse era inefficace, nel 1979 è stato vietato. Il risultato è stato che il numero di casi della malattia è gradualmente aumentato, ma i decessi sono rimasti rari. Un’autorità ha concluso che la malattia è ora molto più mite che in passato e questo spiegherebbe il tasso di mortalità molto basso.
Per concordare con questa prospettiva, un rapporto del 1984 affermava che il tasso di mortalità per la pertosse era generalmente molto basso nei Paesi industrializzati. Inoltre, non vi era alcuna differenza nella gravità o nel numero di casi di pertosse tra Paesi con tassi di immunizzazione elevati, bassi o nulli.
In precedenza è stato affermato che il vaccino contro la pertosse è stato il più controverso tra i vaccini infantili (pediatrici).
Ecco alcuni dei motivi:
In un’indagine recentemente pubblicata sul Journal of the American Medical Association è stato riportato che i bambini che ricevono il vaccino contro la pertosse hanno una probabilità 6 volte maggiore di sviluppare l’asma rispetto a quelli che non ricevono il vaccino.
Nel 1975 il Giappone ha innalzato l’età della vaccinazione contro la pertosse a 2 anni, anziché somministrarla durante l’infanzia come negli Stati Uniti.
Da allora, si è registrato un calo della sindrome della morte improvvisa del lattante (morte in culla) e della meningite spinale tra i neonati. Nonostante la mancanza del vaccino contro la pertosse per i neonati, il Giappone è considerato il paese con la più bassa mortalità infantile al mondo.
Nel 1992, il Journal of Infectious Diseases ha riportato che il vaccino DPT (difterite-pertosse-tetano) ha provocato un’incidenza significativamente più alta di poliomielite paralitica durante un’epidemia di poliomielite nel Paese dell’Oman. Sebbene il cosiddetto virus della poliomielite selvaggia non esista, infatti non è mai stato isolato, cosi come qualsiasi altro virus, questo rapporto suggerisce che il vaccino DPT può e spesso abbassa la resistenza della persona vaccinata, aprendo la strada ad altre malattie. In questo Paese, l’effetto potrebbe essere l’aumento dei casi di infezioni respiratorie comuni, asma e altre forme di allergie e disturbi neurocomportamentali.
Probabilmente la più grande fonte di controversia per il vaccino contro la pertosse è che è stato implicato nel causare un’alterazione cerebrale che ha portato a vari stadi di autismo tra i bambini vaccinati. Tuttavia, in un recente rapporto pubblicato sul Journal of the American Medical Association, sono state studiate gravi malattie neurologiche in seguito al vaccino DPT.
Si è concluso che non c’è un aumento del rischio. Tuttavia, molti mettono in dubbio la validità di questo studio, che era limitato ai soli 7 giorni successivi al vaccino. Nel caso del cancro, sappiamo che può esserci un ritardo fino a 40 anni tra l’insulto originale e l’insorgenza del cancro. I virus lenti e le malattie autoimmuni possono richiedere lunghi periodi tra la causa e l’insorgenza. Uno studio limitato a 7 giorni non può includere queste possibilità.
In un’indagine sull’epidemia di pertosse a Cincinnati nel 1993, è stato rilevato che dal 74 all’82% dei bambini affetti dalla malattia era stato altamente immunizzato. Sebbene gli autori del rapporto abbiano dato interpretazioni diverse, il dato sembra concordare con le conclusioni della Svezia, secondo cui il vaccino è inefficace.
Alternativa omeopatica L’omeopatia è un sistema completo di guarigione, scoperto 200 anni fa da un medico tedesco, il dottor Samuel Hahnemann. Ha un proprio metodo di diagnosi e propri rimedi speciali. I rimedi sono tutti naturali, raramente hanno effetti collaterali e non creano dipendenza. Sono sicuri per gli adulti, gli anziani, i neonati e i bambini. Anche le donne in gravidanza possono assumere i rimedi in tutta sicurezza. I rimedi omeopatici sono molto efficaci nelle malattie acute e croniche. Negli Stati Uniti, l’omeopatia è un metodo di cura legalmente riconosciuto.
I nosodi sono preparati omeopatici ottenuti da colture di microbi e virus. Il nosode viene preparato mediante diluizione seriale. I nosodi vengono somministrati in due modi diversi. Nel caso dei nosodi provenienti da batteri e virus, il preparato porta con sé l’impronta molecolare delle proteine e degli altri costituenti dell’agente patologico. Il funzionamento del nosode si basa sul fatto che il sistema immunitario viene sensibilizzato a questa impronta molecolare senza essere esposto alla virulenza dell’agente vivente.
L’uso dei nosodi come sostituto della vaccinazione si basa su questo meccanismo.
Un nosode di un agente patologico, come il morbillo, la pertosse, ecc. porta con sé l’impronta molecolare dell’agente e quindi sensibilizza il sistema immunitario in modo tale da preparare l’organismo alla difesa contro quello stesso agente patologico. Questo è importante nel caso delle malattie infantili, dove un’infezione primaria è necessaria per immunizzare il bambino, spesso per tutta la vita, in un momento in cui il bambino è altamente vulnerabile.
Sia che il bambino venga immunizzato con un vaccino o meno, la somministrazione di un nosode per ciascuna delle comuni malattie infantili è un modo ideale per iniziare a costruire l’immunità. Poiché l’agente è presente nel nosode come impronta e non come entità virulenta, è un modo sicuro e delicato per sensibilizzare il sistema immunitario.
Protegge da shock e conseguenze gravi in caso di infezione o vaccinazione.
Se siete interessati a ricevere vaccinazioni omeopatiche, fatelo sapere al nostro ufficio. Possiamo fornirvi ulteriori informazioni e i rimedi omeopatici, relativamente poco costosi, che rappresentano un’alternativa più sicura alle vaccinazioni. Disponiamo anche di materiale informativo su come inserire il vostro bambino nel sistema scolastico senza essere vaccinato.
Conclusioni: Tutta la discussione precedente porta a una domanda fondamentale: La società, attraverso l’agenzia governativa, ha il diritto di obbligare i genitori a vaccinare i propri figli contro la loro volontà? Anche se si tratta di una piccola minoranza, sembra che ci siano diversi genitori fortemente contrari ai vaccini per i loro figli.
La tesi dell’obbligo dei vaccini ritiene che, se i vaccini vengono resi facoltativi per tutti i genitori, il livello di immunizzazione di massa potrebbe scendere al punto da far tornare le epidemie di un tempo. In apparenza si tratta di un argomento convincente.
Dall’altro lato c’è la questione morale: tra tutti i diritti umani, il diritto di libera scelta su ciò che accade al nostro corpo o la scelta dei genitori su ciò che viene fatto al corpo dei loro figli dovrebbe essere uno dei più sacri e inviolabili. Come conciliare questi due punti di vista?
Credo che entrambi i punti di vista, quello della sicurezza e quello del ripristino dei diritti umani, saranno meglio serviti concedendo ai genitori la perfetta libertà di accettare o rifiutare le vaccinazioni per i loro figli come ritengono opportuno. Sono sempre più numerosi coloro che ritengono che i programmi vaccinali non siano stati adeguatamente studiati per quanto riguarda la loro sicurezza a lungo termine.
Finché i genitori avranno la possibilità di rifiutare i vaccini per i loro figli, avranno anche il potere di spingere per ottenere progressi tecnologici che porterebbero maggiore sicurezza nel campo. D’altra parte, se gli attuali programmi di vaccinazione diventassero universalmente obbligatori, un processo già molto avanzato, il risultato inevitabile, a mio avviso, sarebbe un blocco scientifico e il mantenimento dei pericoli sopra elencati.
Per ottenere informazioni pro e contro le vaccinazioni infantili Favorevoli alle vaccinazioni:
– Bollettini dei dipartimenti sanitari statali o locali.
– A sfavore delle vaccinazioni: VACCINAZIONE, 100 anni di ricerca ortodossa dimostrano che i vaccini rappresentano un assalto medico al sistema immunitario, di Vera Sehreibner, Ph.D.,
Disponibile presso New Atlantean Press, P.0. Box 9638-925, Santa Fe, NM 87504, 1993.
– Vaccini, sono davvero sicuri ed efficaci? (Guida per i genitori alle vaccinazioni infantili).
Di Neil Z. Miller, New Atlantean Press, (vedi sopra), 1992. Abbiamo questo libro in vendita nel nostro ufficio
– Vaccinazione, violenza sociale e criminalità, di Harris L. Coulter, North Atlantic Books, Berkeley, California, 1990.
Continua anche qui: https://mednat.news/2023/03/14/23045/