GRAVI PERICOLI da VACCINI e FARMACI (di sintesi) – 2
La descrizione del meccanismo che nel secolo scorso permise ai grossi capitali finanziari dei Rothschild, di impadronirsi
dell’intero sistema medico americano e non solo, attraverso il controllo dell’insegnamento universitario,
i Rockefeller (legati ai Rothschild), amavano chiamarla “filantropia efficiente”, è qui in questa pagina, ben descritto.
QUESTI I VERI PADRONI del MONDOPsicofarmaci psico-pillole, medicinali, medicine
Continua da: Pericoli dei farmaci – 1 + Astenersi dai farmaci diventerà un crimine + Comparaggio farmaceutico
Studi “scientifici” sui farmaci in commercio: Questa è la realtà….gestita da BIG PHARMA
Purtroppo sono TUTTI studi alle volte inesistenti, oppure se esistono, sono estremamente parziali, incoerenti e privi di alcuna validità scientifica.
Per essere scientifici occorre effettuare con ogni farmaco commercializzato, degli studi e ricerche in doppio o triplo cieco e assolutamente un numero sufficiente di pazienti per poter avere analisi statistiche significative perché altrimenti puoi dimostrare indifferentemente tutto e il contrario di tutto.
Ma comunque sono stati autorizzati dalla FDA e consorelle nei vari paesi del mondo…per le pressioni delle varie Lobbies…
Guardate questo video esplicativo del degrado dei signori messi a capo di enti a tutela della salute…
Il Viagra potrebbe mettere a rischio la fertilità maschile – Londra, Gran Bretagna Mar. 2008
È l’allarme lanciato da alcuni ricercatori sulle pagine del domenicale britannico The Observer. Secondo un’altra ricerca, condotta da David Glee della Queen’s University Belfast, il farmaco-anti-impotenza danneggerebbe lo sperma.
L’esperto, ginecologo e specialista all’università inglese, ha pubblicato il suo studio sulla rivista Fertility and Sterility, in cui sostiene non solo che il Viagra altererebbe lo sperma, ma anche che impedirebbe agli uomini di mettere al mondo dei figli.
Glenn ha effettuato un esperimento su alcuni volontari a cui sono stati prelevati campioni di sperma….
Tratto da: http://www.scienze.tv/node/2965
Vitamine sintetiche
Gli affannosi tentativi di conquistare i benefici effetti antiossidanti delle vitamine non sembrano avere fine e nemmeno soluzione.
I preparati di sintesi, infatti, NON si dimostrano altrettanto attivi delle molecole presenti naturalmente nei cibi, in quanto gli atomi e le molecole hanno una Chiralità OPPOSTA a quella esistenti in natura !.
Un farmaco anti-fumo può portare al suicidio e il Gran Bretagna già dieci persone dall’inizio dell’anno hanno messo fine alla propria vita dopo averlo utiizzato. L’allarme, lanciato all’inizio dell’anno dalla Food and Drug Administration, è stato rilanciato dal Daily Mail che cita uno studio del Medicines and Healthcare products Regulatory Agency, MHRA).
La Fda, dopo aver autorizzato nel 2006 la commercializzazione del Champix (Vareniclina) della Pfizer, un farmaco che agisce a livello cerebrale sostituendosi alla nicotina nei “recettori dopaminergici” (in cui si inserisce la nicotina creando dipendenza), aveva diffuso all’inizio di quest’anno un “alert” riguardo “seri sintomi neuropsichiatrici tra cui ideazione suicidaria e SUICIDIO tentato o completo”.
Un allarme cui ha fatto eco l’European Medicines Agency che ha imposto alla casa farmaceutica di mettere in evidenza i gravi effetti collaterali nel foglietto illustrativo: “Sono stati segnalati episodi di attacchi di cuore, depressione e rari casi di pensieri suicidari in pazienti che hanno cercato di smettere di fumare con Champix”, si legge nel foglietto.
In Italia dal giugno del 2007 è stato inserito dall’Agenzia del Farmaco tra quelli a “monitoraggio intensivo”.
In un rapporto l’Mhra britannica, ha sottolineato come continuino ad arrivare segnalazioni di “effetti collaterali collegati alla vareniclina, soprattutto disturbi psichiatrici”.
Secondo un tossicologo, sentito dal Daily Mail, il suicidio dello scorso aprile di un produttore televisivo britannico, Omer Jama, “potrebbe essere stato una conseguenza del farmaco antifumo”. Secondo la Mhra, le persone che in Gran Bretagna hanno riportato effetti collaterali del farmaco sono raddoppiati negli ultimi sette mesi: 1.811 a febbraio di quest’anno contro i 3.541 di settembre. 10 casi presi in esame dall’Mhra in Gran Bretagna potrebbero essere stati conseguenza del Champix.
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Non solo vivisezione, ma anche un vero e proprio uso di sostanze ricavate dagli animali (vivi e morti) è ancora diffuso nell’industria farmaceutica.
Alcune notizie recenti ci fanno capire come questa pratica sia pericolosa anche per gli esseri umani, non solo mortale per gli animali usati…
Angier N.C. (USA), 21 dicembre 2007: a seguito di 21 casi di infezione e altri 20 in Texas, vengono ritirati lotti di sirighe di eparina contaminate con Serratia marcescens [1]; il 18 gennaio 2008 il richiamo del prodotto riguarda tutto il territorio statunitense. “Questo tipo di infezione batterica può provocare serie conseguenze alla salute che possono condurre a danni con rischi per la vita e/o morte” [2].
Ottawa (Canada), 11 marzo 2008: sono stati trovati dei contaminanti (oversulphated condroitin sulphate) in partite di eparina del produttore B. Braun Medical Inc. È stato richiesto il richiamo di questo prodotto.
Washington (USA), 19 marzo 2008: funzionari del dipartimento della Salute hanno identificato il contaminante dell’eparina associabile con 19 morti e centinaia di reazioni allergiche. Il prodotto, commercializzato da Baxter era prodotto in Cina [3].
L’eparina viene ricavata dall’intestino dei maiali e la Cina è un fornitore leader a livello mondiale.
La diffusione degli ingredienti animali nell’industria farmaceutica.
Notizie come queste raramente compaiono sulle prime pagine dei giornali, ma NON sono affatto dei casi eccezionali.
È noto che la medicina tradizionale cinese, come moltissime altre medicine tradizionali, oltre a fare un largo uso di piante e principi attivi di origine vegetale e minerale, utilizza anche molte sostanze tratte dagli animali (da circa 1500 specie[4]), e il tristemente noto caso della bile ricavata dagli orsi è solo un esempio eclatante.
Ma anche la nostra tecnologica industria farmaceutica utilizza diversi componenti di origine animale. La “materia prima” può provenire da diverse fonti come:
– scarti di macellazione
– animali provenienti dagli allevamenti intensivi per l’alimentazione umana
– animali prelevati dai loro ambienti naturali
– animali creati tramite manipolazione genetica in laboratorio
Secondo il World Healt Organization, tra i 252 principi attivi essenziali l’8.7% arriva dagli animali, e il commercio mondiale di parti di animali per uso farmaceutico ammonta a miliardi di dollari [4].
Alcuni esempi. Oltre all’eparina, dai bovini e dai maiali vengono estratti i surfactanti, che sono alla base di farmaci per diversi tipi di sindromi respiratorie; dal pancreas dei maiali, oltre l’insulina estensivamente usata per i diabetici, si estraggono anche degli enzimi usati nella cura dei pazienti con fibrosi cistica; gli anticorpi monoclonali provengono in gran parte da ascite indotta in topi, conigli e altri animali .
In molti casi, anche quando esistono alternative di sintesi (è il caso dell’insulina, e degli anticorpi monoclonali, per esempio), si continua ad usare, seppure in misura ridotta, l’analoga sostanza di origine animale [5].
Ma se l’insulina umana e gli anticorpi monoclonali non ottenuti da animali costituiscono esempi positivi, e in tanti altri casi esistono o sono in corso ricerche di alternative non animali, ci sono altre ricerche che invece investigano sugli animali di ogni specie (rettili, lucertole, ragni, rane, pesci, ecc.) per individuare nuove sostanze farmacologiche [6].
Una pratica pericolosa anche per la salute umana.
La pratica di utilizzare sostanze di origine animale come base per farmaci ad uso umano non ha solo ovvie implicazioni di natura etica, ma presenta anche dei fattori di rischio importanti.
Per il tipo di processo produttivo e la variabilità della materia organica di base, questi farmaci possono presentare delle variazioni in termini di efficacia e sicurezza. Le contaminazioni possono essere le più varie e non sempre riscontrabili in base ai protocolli vigenti. L’utilizzo di componenti animali, e il discorso vale a maggior ragione per l’utilizzo di interi organi (xenotrapianti), è comunque sempre foriero di incognite non predeterminabili.
“Ogni volta che preleviamo un tessuto o un estratto di tessuto da una specie e lo portiamo in un’altra corriamo il rischio di introdurre patogeni che non conoscevamo e che possono causare dei problemi anche a distanza di tempo” è quanto afferma il Dr. Paul Brown, ricercatore del U.S. National Institutes of Healts.
Ma perché allora si continua a ignorare un elementare principio di precauzione ?
Perché la ricerca non punta decisamente al raffinamento delle attuali tecniche e all’individuazione di tecniche nuove, per la produzione di composti alternativi di sintesi ?
Perché gli organi normativi, pure consci dei rischi per la salute pubblica, non favoriscono queste innovazioni ?
Forse le risposte sono le solite… (BUSINESS).
Fonti:
[1] MedPage, Contaminated Heparin Syringes Recalled, 21 dicembre 2007
[2] MedDesktop AM2 PAT, Inc. Issues Nationwide Recall of All Lots and All
Sizes of Pre-Filled Heparin and Normal Saline Flushes, 23 gennaio 2008
[3] C-Health, FDA identified contaminant suspect in heparin, 19 marzo 2008
[4] J Ethnobiol Ethnomed, Why study the use of animal products in
traditional medicines?, 30 agosto 2005
[5] Health Canada, Insulin Products, dicembre 2006
[6] MedicineNet, Wonder Drugs Using Pharmazooticals, gennaio 2005
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Improvvisi sanguinamenti, macchie, rossori o altri danni cutanei, ipotensione o ipoglicemia.
“Questi i più comuni effetti collaterali dei farmaci, che spingono circa 400 italiani al giorno al ricovero in ospedale”.
Lo spiega Silvio Garattini, direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano, che proprio di questi argomenti ha parlato al Forum ‘In salute oggi’ tenutosi all’Università’ Statale, nel capoluogo lombardo.
“Tanti sono, secondo dati del ministero della Salute, i ricoveri legati all’uso dei medicinali nel nostro Paese. Problemi, però, che il semplice buon uso dei farmaci non può evitare”, ha detto l’esperto.
La categoria più a rischio di incappare in effetti indesiderati è composta dagli anziani, prosegue il farmacologo, “perchè prendono più medicinali. C’è poi chi vi incappa per ‘colpà di un peculiare corredo genetico”.
Prodotto in una fabbrica cinese MAI controllata, l’anticoagulante sospeso negli Usa Eparina di Baxter International: centinaia di reazioni allergiche, quattro morti sospette, istituzioni latitanti.
Una settimana fa, la casa farmaceutica Baxter International aveva deciso il blocco della produzione delle fialette multi dose di eparina negli Stati Uniti, dopo che dalla fine del 2007 la Food and Drug Administration (FDA) aveva ricevuto 350 segnalazioni di reazioni allergiche, il 40% delle quali serie, e di quattro morti sospette, verificatesi soprattutto tra pazienti sottoposti a dialisi o a operazioni cardiache.
Usa, ombre cinesi sulla pillola abortiva RU 486
Produttore di antimurali contaminati esporta la pillola in America
Circa 200 malati di cancro sono rimasti paralizzati o vittime di dolori alle gambe, dopo iniezioni di un farmaco contro la leucemia, il metotrexate, prodotto in un laboratorio contaminato.
È successo lo scorso agosto in Cina e l’allarme si è diffuso ora negli Stati Uniti, perché la casa farmaceutica responsabile, Shanghai Hualian, è l’unica fornitrice, negli Usa, della pillola abortiva RU 486.
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Malati di farmaci. Come difendere la propria salute dalle medicine inutili e PERICOLOSE
Siamo sicuri che i benefici di quella pasticca antiipertensiva che prendiamo tutte le mattine valgano i suoi fastidiosi effetti collaterali ? Perché il medico prima di prescrivermi l’antibiotico non mi ha chiesto se stavo assumendo altre medicine ?
Perché quel nuovo farmaco antiallergico costa più di quell’altro che ha lo stesso principio attivo ?
I farmaci generici sono sicuri quanto i farmaci di marca ?
La mia leggera patologia necessita di una terapia farmacologica ?
Perché ci dobbiamo curare con farmaci sempre più costosi quando esistono alternative altrettanto efficaci a un costo molto più basso ?
A queste e a molte altre domande sulla salute prova a rispondere questo manuale. Dallo strapotere dell’industria farmaceutica all’uso strumentale delle ricerche sui nuovi farmaci, dall’abilità degli informatori alla “complicità” di medici, dalle carenze legislative alla timida soggezione dei pazienti davanti al medico, nessun momento della “filiera del farmaco” è trascurato dalla critica documentata dell’autore del libro, il quale contiene inoltre un aggiornato elenco dei farmaci che non danno alcun beneficio o che sono addirittura dannosi.
By Mauro Di Leo – Editori Riuniti
È molto istruttiva la debacle che le case farmaceutiche hanno dovuto subire con gli antinfiammatori di seconda generazione (rofecoxib, colecoxib, etoricoxib, parecoxib, valdecoxib).
– Scoperta dei due tipi di cicloossigenasi.
– Tentativo di sfruttare le proprietà del secondo tipo per immettere sul mercato farmaci che non avessero problemi di gastrolesività.
– Sponsorizzazione di ricerche in tutto il mondo per promuovere i farmaci.
– Le ricerche, stiracchiando i dati, mostrano che i nuovi farmaci sono sì un pò meno potenti, ma danneggiano un pò meno lo stomaco.
– Il 30 settembre 2004 la Merck Sharp & Dohme ritira volontariamente dal mercato mondiale i medicinali a base di rofecoxib (in Italia Vioxx, Arofexx, Coxxil, Dolcoxx, Dolostop e Miraxx) a causa di un aumento del rischio di eventi cardiovascolari gravi, osservato nel corso di una sperimentazione clinica condotta per una indicazione terapeutica (poliposi recidivante in pazienti con storia di adenoma del colon-retto) diversa da quelle approvate a livello internazionale.
– Nel 2005 la Pfizer ritira dal mercato europeo il Bextra (valdecoxib), sempre per gravi effetti collaterali.
– L’Agenzia italiana del Farmaco rinnova l’invito a non usare farmaci antinfiammatori di seconda generazione ancora in commercio (Artilog, Celebrex, Solexa, Algix, Arcoxia, Tauxibin, Dynastat) in chi ha problemi cardiovascolari (infarto, ictus), è obeso, ha il colesterolo alto, è un forte fumatore, ha problemi alle arterie o alle vene delle gambe.
La speranza di avere farmaci potenti e senza effetti collaterali sembra dunque svanita. I coxib saranno comunque impiegati in particolari importanti patologie, ma non potranno diventare un punto di riferimento per la terapia antinfiammatoria generica.
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A chi sta a cuore davvero la sicurezza dei medicinali ? – 26 Giugno 2007
È sempre più difficile, per la ricerca clinica, dimostrare l’efficacia di nuovi farmaci; molto più spesso, gli studi evidenziano pericoli inattesi o sospettati dei medicinali. Forse anche per questo, l’industria è più prudente nell’avviare ricerche post marketing: lo sottolinea un Editoriale del Bollettino di informazione sui farmaci (1) che, a sua volta, riprende i dati pubblicati da Jeffrey Avorn sul New England Journal of Medicine (2). Allo stesso tempo, le ricerche cliniche intraprese sono interrotte sempre più spesso: non appena si siano manifestati effetti positivi su end point troppe volte di importanza secondaria o irrilevanti per la salute del malato. Si chiude lo studio e si dà il via a una campagna mediatica rivolta sia ai prescrittori, sia ai cittadini, con la compiacenza della grande stampa.
Stiamo vivendo un momento molto delicato:
da alcuni segnali, sembra che una parte dell’industria punti a delegittimare le autorità regolatorie (3) la cui organizzazione non sempre è preparata a gestire la farmacovigilanza
(“Per ogni sette dipendenti dell’FDA impiegati nell’attività di approvazione dei farmaci, ce n’è uno che lavora alla sicurezza post marketing”) (4).
Anche l’editoria medica più qualificata adotta una prudenza sospetta: mentre gli Annals of Internal Medicine disinnescano con un articolo di Steven N Goodman (5) una nuova, motivata critica di autori prestigiosi alla cattiva abitudine del “trial interruptus” (6), Lancet disapprova la metanalisi di Nissen e Wolsky sul rosiglitazone, uscita sul NEJM (7), suggerendo “un approccio più calmo e ponderato” al problema (8).
Che il sito della GlaxoSmithKline sostenga che la metanalisi “non è il modo più rigoroso per raggiungere conclusioni certe sugli effetti indesiderati dei farmaci” può far sorridere (quale altro dovrebbe essere: guardare nella palla di vetro?), se non ci fossero di mezzo le vite di milioni di pazienti; lascia sconcertati, invece, che la più antica rivista inglese di medicina scriva che una metanalisi curata da un’indiscussa firma indipendente della Medicina internazionale è un metodo precipitoso ed imprudente per affrontare la questione.
Steve Nissen viene accusato di “fare politica” oggi, così come la faceva negli anni Sessanta da studente della University of Michigan da giovanissimo leader del movimento pacifista (9). “Apparentemente, la ricerca medica seria non dovrebbe essere sottoposta alla peer review da parte della maggioranza parlamentare Democratica”, ha osservato con malignità il Wall Street Journal in un Editoriale intitolato “Political Peer Review” (10). “È in corsa per la direzione della Food and Drug Administration”, sostiene il Boston Globe. Chi se lo augurerebbe deve però rinunciare all’idea: “Non sono in corsa per nulla, risponde Nissen, e sono molto contento di dirigere la divisione di Medicina cardiovascolare della Cleveland Clinic” (11).
A proposito di Cleveland Clinic, c’è anche chi accusa Nissen di sollevare polveroni sui farmaci solo per fare pubblicità alla sua Istituzione: “è apparsa decine di volte sulle televisioni di tutto il mondo”, anche grazie ad un set televisivo approntato sullo stesso piano dello studio del cardiologo (12).
La storia non è destinata ad esaurirsi in breve; certamente, è necessaria più ricerca indipendente, anche perché l’industria ne promuoverà sempre meno con l’aumentare dei controlli e con il crescere della consapevolezza da parte dei medici delle sempre più gravi distorsioni che condizionano gli studi da lei finanziati.
By Carlo Fudei
Bibliografia
1. Editoriale. C’è bisogno di un nuovo modello regolatorio ? Bif 2007; 2: 49-50.
2. Avorn J. Paying for drug approval. Who’s using whom ? NEJM 2007; 356: 1697-700.
3. Epstein RA. Overdose: How excessive government regulations stifles pharmaceutical innovation. New Haven: Yale University Press, 2006.
4. Surowiecki J. A drug on the market. The New Yorker 2007; June 25.
5. Goodman SN. Stopping at nothing? Some dilemmas of data monitoring in clinical trials. Ann Intern Med 2007;146:882-7.
6. Mueller PS, et al. Ethical issues in stopping randomized trials early because of apparent benefit. Ann Intern Med 2007;146:878-881.
7. Nissen SE, Wolsky K. Effect of Rosiglitazone on the risk of myocardial infarction and death from cardiovascular causes. NEJM 2007;356:2457-71.
8. Editorial. Rosiglitazone: seeking a balanced perspective. Lancet 2007;369:1834.
9. Peck P. At the center of rosiglitazone storm, Steven Nissen, MD, focuses on safety. MedPageToday.com, May 25,2007. Disponibile a: http://www.medpagetoday.com/Cardiology/CoronaryArteryDisease/tb/5776
10. Editoriale. Political peer review. Wall Street Journal, June 18, 2007.
11. The media, the man, and his message: Nissen seeks to refocus scrutiny on rosiglitazone. June 21, 2007. Disponibile a: www.theheart.org
12. Cortez MF. Nissen, king of hearts, finds Glaxo, Merck sdrug risks. Bloomberg News, May 24, 2007. Disponibile a: http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=aFiT9xyeuXJ8
Tratto da: http://www.pensiero.it/news/news.asp?IDNews=441
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La notizia proviene dal secondo congresso mondiale su “Vaccini e anticorpi (farmaci) prodotti in pianta”, che ha visto riuniti nei giorni scorsi a Verona 150 studiosi provenienti tutto il mondo per fare il punto sulle nuove prospettive di terapie offerte dalle recenti scoperte del cosiddetto Molecolar Farming, il metodo di ricerca biotecnologica che utilizza sistemi vegetali per la produzione di molecole farmaceutiche.
Commento NdR: questa può essere una strada da percorrere, in quanto porterebbe alla produzione di vaccini e farmaci non di sintesi. Ma quello che questi medici e ricercatori allopati NON sanno o NON vogliono capire è che TUTTE le malattie partono e nascono dagli ERRATI stili di Vita e non nascono per la mancanza o l’eccedenza di una sostanza…o per un virus od un batterio ….!
In Italia la spesa sanitaria (nel 2004) è ormai fuori controllo ed è aumentata dal 1999 del 65% + quella privata che è arrivata al 20% di aumento.
Le cifre sono da capogiro e vanno in tasca al 60% alle case farmaceutiche, il resto alle varie strutture che lavorano con la sanità pubblica…. ed intanto gli Stati si indebitano oltre modo……. i cittadini pagano tasse elevate e si ammalano per le malattie INDOTTE dai farmaci utilizzati !
Un rapporto della Federal Trade Commission (FTC) statunitense denuncia che negli ultimi due anni è ripresa la pratica, da parte delle case farmaceutiche produttrici di medicine coperte da brevetti in scadenza, di stringere accordi con i produttori di farmaci generici, al fine di ritardare la messa sul mercato, in cambio di pagamenti per milioni di dollari, della versione generica dei farmaci originali, contenenti lo stesso principio attivo.
Fonte: http://www.rsinews.it
Legami segreti tra organizzazioni di pazienti e compagnie farmaceutiche:
Fonte: Inchiesta del Philadelphia Inquirer, il quotidiano statunitense The Philadelphia Inquirer ha pubblicato un’inchiesta sui legami quasi mai dichiarati di sei organizzazioni non-profit, che affermano di agire nell’interesse dei pazienti di altrettante malattie, e delle compagnie farmaceutiche.
Le sei organizzazioni, lo scorso anno hanno ricevuto complessivamente 29 milioni di dollari in donazioni dalle industrie farmaceutiche.
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Italy: Farmatrame e farmaci generici !!!
Altro che libri gialli di fantapolitica industriale; se vi piacciono i libri di tensione, intricati ed intriganti, prima di addormentarvi leggetevi questa relazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sulle azioni di controllo e repressione del malcostume nel mercato farmaceutico.
Neanche Farmindustria si è salvata, a dimostrazione che la deontologia è una virtù strettamente legata al grado di elasticità che gli si vuole attribuire.
Secondo l’Autorità, Farmindustria avrebbe tramato per bloccare la diffusione dei farmaci generici in Italia…ed altro ancora.
Per fortuna su questi documenti non sono ancora riusciti a porre il…segreto di Stato.
Segue articolo : www.informatori.it/informatori/farmatrame.htm
In DRASTICO AUMENTO i DECESSI da FARMACI su RICETTA MEDICA
Secondo i Cenlers for Disease Control and Prevention (CDC), negli USA l’avvelenamento da farmaci su ricetta è diventato la seconda principale causa di morte preterintenzionale.
Secondo il Morbidily and Mortality Weekly/tepori (9 febbraio 2007) dei CDC, i ricercatori hanno rilevato che i decessi da farmaci su ricetta sono salili dal 4,4 per 100.000 persone del 1999 al 7,1 per 100.000 del 2004.
Tale incremento rappresenta un’escalation da 11.000 a quasi 20.000 individui nell’arco di un quinquennio.
Dei 20.000 deceduti, più di 8.500 – il doppio dei corrispettivi del 1999 – sono morti a causa di “farmaci diversi e non specificati”, I decessi dovuti a farmaci psicoterapeutici, quali antidepressivi e sedativi, sono pressoché raddoppiati, da 67] a 1.300.
Mike Adams, difensore del diritto alla salute del consumatore nonché esplicito critico delle aziende farmaceutiche, ha dichiarato che l’industria farmaceutica sta impunemente uccidendo cittadini statunitensi.
Secondo le sue parole: “L’industria farmaceutica nel suo complesso, comprendente i colossi farmaceutici monopolistici e la FDA [Food and Drug Administration), loro collegata nella cospirazione, è palesemente diventata la singola principale minaccia per la salute e la sicurezza della popolazione statunitense.
Tuttavia la FDA continua ad imporre come non mai sempre più farmaci ad un numero sempre più consistente di cittadini, con la concomitante presunzione che questi farmaci siano sicuri ed efficaci quando, in realtà, non sono né l’una né l’altra cosa. L’industria farmaceutica odierna costituisce una imponente frode perpetrata a danno del popolo degli Stati Uniti, sorretta da procedure commerciali illegali, operato monopolistico ed una vera e propria condotta criminale da parte della FDA.”
Fonte: NewsTarget, 22 febbraio 2007, http://www.newstarget.com
Quanti morti ci vogliono, perché un farmaco venga ritirato dal mercato ?
C’è da fidarsi del foglietto illustrativo – chiama a proposito “bugiardino” ?
Swissmedic, l’autorità svizzera che vigila sui farmaci, è indipendente dall’industria farmaceutica ?
Siamo in Svizzera, la patria di molti colossi farmaceutici, da Roche a Novartis.
L’inchiesta documenta, attraverso quattro storie di farmaci scomodi, i meccanismi del mercato farmaceutico, le modalità della sorveglianza e dell’informazione al paziente.
Nel servizio anche le testimonianze delle vittime di farmaci regolarmente omologati dagli organi preposti, il loro calvario legale contro i colossi dell’industria farmaceutica e il parere di medici e ricercatori sulla credibilità di un mercato sul quale pesano crescenti interrogativi.
Un’inchiesta scomoda, che nelle televisioni italiane probabilmente non vedremo mai.
Guarda il video [durata: min. 47.44] http://tinyurl.com/ybtrq2
Il ROSIGLITAZIONE, USATO per il DIABETE DANNEGGIA le OSSA – Associato ad aumentato rischio osteoporosi, oltre al rischio cardiovascolare.
Roma, 2 dic. (Apcom) – Un medicinale comunemente usato per il diabete può avere effetti negativi sulle ossa.
La forza che caratterizza le ossa è data dal mantenimento di un equilibrio dinamico tra processi di formazione e demolizione e cioè tra l’attività delle cellule che disgregano la sostanza intercellulare calcificata dell’osso, osteoclasti, e le cellule coinvolte nella produzione della matrice ossea, gli osteoblasti Ora, secondo una ricerca di Ron Evans e colleghi, Salk Institute for Biological Studies, La Jolla, CA, Usa, che sarà pubblicata domani su Nature Medicine, un medicinale a base del principio attivo rosiglitazone, indicato per migliorare la risposta all’insulina di pazienti con diabete mellito di tipo II, mette in pericolo questo equilibrio in quanto sarebbe associato ad un aumentato rischio di frattura delle ossa a causa della sua azione inibitoria sugli osteoblasti.
Su topolini di laboratorio i ricercatori avevano visto che somministrando agli animali il medicinale si provocava una maturazione esagerata degli osteoclasti, a riprova che l’assunzione dei tiazolidindioni, tutti quei farmaci ai quali appartiene anche il rosiglitazone, possono causare fratture alle ossa.
Per verificare l’azione della molecola, Evans e colleghi hanno inibito l’azione di un gene che codifica il bersaglio molecolare del rosiglitazone, la proteina PPAR-gamma, proprio nelle cellule nelle quali maturano gli osteoclasti ed hanno scoperto che senza la proteina si danneggia la loro differenziazione e si provoca un ispessimento della massa ossea.
Se al contrario, veniva somministrato il farmaco per attivare la proteina PPAR-gamma, si induceva un’attività maggiore degli osteoclasti e, quindi, un assottigliamento dell’osso. Questo vuol dire, dicono gli scienziati, che usare per lungo tempo rosiglitazone può portare all’osteoporosi.
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Zombi tra di noi – Attenzione all’Aulin e farmaci simili – Due pesi ….due misure !
Era il settembre di un anno fa (1) quando, il ministero della Salute disponeva il sequestro della sostanza “cimicifuga racemosa“, perché sospettata di poter provocare lesioni epatiche, sotto forma di gravi epatiti, anche se tali non erano mai state ravvisate, né esisteva una -seppur minima- prova di tale, quale effetto diretto. Non seguirono barricate, da nessuna parte, ancor di meno tra quei medici che tale sostanza la usavano da sempre, contrariamente con grandi benefici per i loro pazienti. Il sospetto, era sempre lo stesso, quella dell’invenzione -tante purtroppo- contro quel mondo ritenuto alieno, perché non conforme e conformato, sottomesso dalla medicina ufficiale.
Quello che fu incredibile è che non si fecero ulteriori verifiche e quella preziosa sostanza, usata da chissà quanti e quanti decenni con successo, doveva scomparire, addossandole fantasmi di cui i medici descrittori di fitoterapia non ebbero mai a credere, e mai crederanno.
La supponenza nei confronti della Cimicifuga ha indirettamente assunto volti più delineati proprio in queste ore.
Si è riportato in vita (ma non era morto, camminava nelle città come uno zombi) un semi-cadavere chimico, dal nome “nimesulide“, farmaco anti-infiammatorio di sintesi, sicuramente il più diffuso e conosciuto al mondo.
Nel 2006, in Finlandia era stata sospesa la commercializzazione perché -e qui con prove dirette- aveva procurato gravissime epatiti.
Fu cosi’ necessario l’intervento delle autorità di controllo, una di queste, la più importante, l’Agenzia Europea del Farmaco.
In Italia, a differenza della pericolosissima “cimicifuga racemosa”, la buona nimesulide non fu mai, anche a scopo cautelare, bloccata nella sua commercializzazione.
L’Agenzia europea, valutando “globalmente” ogni aspetto della faccenda, ha concluso proprio in queste ore: “il profilo rischio/beneficio della nimesulide è ancora favorevole (a chi ?) ravvisando però la necessità di introdurre delle cautele e limitazioni d’uso del farmaco, e informare medici e pazienti del rischio di possibili eventi avversi a carico del fegato”.
Da ora il vostro medico non potrà prescrivervi tale farmaco per più di 15 giorni. Inoltre, le confezioni dovranno essere modulate nel numero di compresse e bustine. Non ci si potrà recare spontaneamente in farmacia per acquistare il famoso farmaco, ma si dovrà esibire la ricetta medica.
L’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) informerà ogni medico dei possibili rischi del farmaco. Non v’è dubbio, quindi, che le suddette agenzie di verifica e controllo del farmaco, ritengano la “cimicifuga racemosa” una sostanza molto più pericolosa della nimesulide.
Anche noi lo crediamo. Resta fermo il fatto che per la cimicifuga questo non si è appurato.
La nimesulide corre su una Ferrari, la cimicifuga si muove con un mulo, anzi non si muove, è ferma, è già andata.
Dal lontanissimo 2006, quando la nimesulide fu sospesa in Finlandia, al 2007, quando lo scorso maggio in Irlanda ha cagionato gravissime epatiti, come mai i cittadini sono stati abbandonati –soprattutto in Italia-, ignari, soli ed indifesi ?
La cimicifuga racemosa era usata soprattutto in produzione di preparati fitoterapici, in estratto di macerati glicerinati. Era preziosa nel contrasto dei fenomeni legati alla menopausa ed alla senilità femminile, molto contrastata, insieme ai fito-estrogeni, dalle varie associazioni americane di ginecologia, le stesse che le abnegano, in nome delle terapie sostitutive ormonali chimiche, malgrado queste ultime abbiano dato prova di essere incongrue e pericolose.
By dott. Giuseppe Parisi (medico)
Chi desidera informazioni maggiori, mi può scrivere direttamente: g.parisi@aduc.it
(1) http://www.aduc.it/dyn/medicare/art/singolo.php?id=154619
I Farmaci contro i bruciori di stomaco bruciano il cervello ?
I farmaci contro i bruciori di stomaco bruciano il cervello ?
Secondo uno studio americano, le facoltà cognitive degli anziani sarebbero danneggiate dall’assunzione abituale di medicinali contro la pirosi gastrica.
Chi soffre di acidità, di reflusso gastroesofageo o di pirosi gastrica (bruciore allo stomaco) farebbe bene a ricorrere a rimedi naturali o, ancor meglio, a modificare le proprie abitudini alimentari piuttosto che farsi prescrivere farmaci che possono, nel lungo periodo, produrre effetti indesiderati sulla prontezza del suo pensiero e sulla qualità delle sue facoltà cognitive.
È questo l’allarmante sospetto avanzato da un gruppo di studiosi dell’Università dell’Indiana a Indianapolis, che hanno pubblicato i risultati di una loro ricerca sull’ultimo numero del Journal of the American Geriatrics Society (M Boustani et al, J Am Ger Soc 2007 August, 55(8):1248-1253).
I farmaci incriminati sono i cosiddetti H2As, cioè gli antagonisti del recettore H2 dell’istamina, e comprendono prodotti piuttosto diffusi e popolari come lo Zantac e il Ranidil.
Gli studiosi hanno seguito per cinque anni una popolazione di oltre 1500 afroamericani di età superiore ai 65 anni, che avevano capacità intellettive normali all’inizio della ricerca, e ne hanno valutato le facoltà cognitive a regolari intervalli.
I pazienti che avevano subìto lunghi trattamenti dei loro problemi gastrici con i farmaci Anti H2 hanno rivelato una probabilità doppia degli altri di veder deteriorate le proprie facoltà cognitive nel corso dello studio.
La correlazione è oltremodo significativa e molto allarmante, considerando l’enorme diffusione di questi farmaci. Nel 2005 si sono avute 16 milioni di prescrizioni di farmaci anti H2 nei soli Stati Uniti, e qui in Italia, è ormai invalso l’uso del termine “l’esercito dei reflussisti” per indicare la vastità di persone che ricercano questo tipo di prodotti anziché le cause del loro malessere.
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MEDICINA – ALCUNI FARMACI DIABETE CAUSANO ARRESTO CARDIACO – Accuse scienziati (UK) ad Avandia e Actos dopo avvio indagini Usa
Roma, 27 Lug. 2007 (Apcom) – Alcuni diffusi farmaci per la cura del diabete aumentano il rischio di arresto cardiaco.
Lo sostiene un gruppo di scienziati britannici, in un articolo pubblicato oggi.
Nel mirino degli studiosi – si legge sul sito online del quotidiano The Guardian – sono finiti Avadia e Actos: due farmaci assunti lo scorso anno da centinaia di migliaia di pazienti, per lo più sovrappeso.
Un malato su 50 tra quelli che assumono i medicinali ‘incriminati’ – si legge nell’articolo, pubblicato sulla rivista Diabetes Care – è ricoverato per arresto cardiaco nel giro di 26 mesi a partire dall’inizio della cura.
Ieri un agenzia del governo americano garante della sicurezza dei medicinali ha incaricato una commissione di esperti di valutare un eventuale divieto di vendita per Avandia, un farmaco prodotto dalla società britannica GlaxoSmithKline a base di rosiglitazone.
Prodotto dalla giapponese Takeda Pharmaceuthical, Actos è invece a base di pioglitazone.
Farmaci a base di Pergolide ritirati negli USA, in Italia NO !!!
In Italia restano in commercio – L’AIFA sa dei danni dal 2004.
Negli Stati Uniti, l’FDA ( Food and Drug Administration ) ha informato del ritiro, deciso dai produttori, dei farmaci a base di Pergolide a causa dell’elevato rischio di gravi danni valvolari.
I prodotti che stanno per essere ritirati sono Permax (in Italia la Pergolide è venduta con il nome di Nopar) e due versioni generiche. La Pergolide è un agonista della domanina, impiegata assieme alla Levodopa e alla Carbidopa per il trattamento dei sintomi (tremori e lentezza dei movimenti) della malattia di Parkinson.
Nel 2006 negli Stati Uniti 12000 pazienti hanno assunto farmaci a base di Pergolide.
Due recenti studi clinici, pubblicati sul The New England Journal of Medicine, hanno confermato precedenti scoperte associate all’uso della Pergolide, con un’aumentata incidenza di rigurgito della mitrale, della tricuspide e delle valvole aortiche cardiache.
Il rigurgito valvolare si manifesta con brevità del respiro, fatica e palpitazioni cardiache.
Fonte: FDA, 2007Neuro2007 Cardio2007 Farma2007
Accutane, farmaco anti-acne di Hoffman-La Roche: prima condanna a 2,6 milioni di dollari.
Gravi danni intestinali per un 36enne. La multinazionale ricorre in appello
Un tribunale statunitense del New Jersey ha condannato la casa farmaceutica Hoffman-La Roche a risarcire 2,5 milioni di dollari, oltre al rimborso di 119.000 dollari di spese mediche, ad un uomo di 36 anni, che un anno dopo aver iniziato ad utilizzare il farmaco anti-acne Accutane nel 1995, si ammalò di gravi disturbi intestinali, che hanno reso necessaria l’asportazione completa del colon, e conseguente diarrea cronica.
Nella diffusa convinzione sulla sua innocuità, il farmaco anti-acne è stato prescritto con leggerezza.
Bayer “ha venduto farmaci a rischio Aids”
In Giappone, a Hong Kong, in Argentina e a Taiwan centinaia di persone sono morte di Aids – gli ultimi nel ’96 – per aver assunto farmaci che li avrebbero dovuti aiutare a curare l’emofilia. Questa la denuncia del «New York Times», che nell’edizione di ieri accusa senza mezzi termini l’azienda farmaceutica Cutter Biological, segmento del gruppo tedesco Bayer, di non aver ritirato dai mercati asiatici e latinoamericani il «Factor VIII Concentrate».
Negli anni 1980 negli USA uno scrittore (A. Hailey) commercializzò un libro che denunciava il modo di funzionare della sanità e delle industrie farmaceutiche americane: dal conflitto di interessi fra medicina ed industria farmaceutica, le pressioni delle Lobbies di quelle industrie, i mancati controlli sui farmaci e vaccini che sono divenuti strumenti di morte, gli studi sui farmaci falsificati e controllati dalle stesse industrie, la collusione fra FDA e Lobbies farmaceutiche.. ecc.
Da quegli anni NULLA è cambiato, anzi tutto sta peggiorando non solo negli USA, ma anche in tutte le nazioni del mondo che stanno legiferando solo per favorire le multinazionali…..la dittatura sanitaria ed alimentare (OGM) avanza sempre più ….e TU cosa fai per contrastare questi CRIMINALI ben organizzati ? se non li ostacoli, vuol dire che sei consenziente, quindi NON ti lamentare !, ma se ti opponi, forse qualche cosa puoi far cambiare per invertire la rotta…
Ogni mese molti farmaci vengono ritirati dal commercio nel mondo, pur essendo stati precedentemente controllati dagli “organi preposti” (FDA in testa), che però sono sempre più attente ed al servizio delle multinazionali dei farmaci piuttosto che ai benefici dei consumatori……
FIDATI ! …..Gli esperti siamo noi – Shelton Rampton e John Stauber, pagine 290
“Questo libro sconvolgente ci mostra le tecniche più nascoste utilizzate dai PR delle multinazionali, per cui esperti e ricercatori di ogni livello e categoria vengono comprati nei modi più diversi. Illuminante”
By Jeremy Rifkin
Ogni giorno ci affidiamo agli “esperti” per decidere chi votare, come allevare i nostri figli, cosa mangiare.
Li guardiamo in tv, li ascoltiamo alla radio, leggiamo le loro opinioni sulle riviste e giornali. Ci fidiamo di loro: li riteniamo autorevoli.
Ma questi esperti sono stati selezionati e meticolosamente addestrati per sembrarci tali….da chi ? ma dalle imprese farmaceutiche che controllano e sponsorizzano, nei vari stati del mondo: Ministeri della sanità, Istituti sup. di sanità, Università, Ordini dei medici, Baroni della medicina, ed infine i medici….indottrinati !
PRODUTTORI di VACCINI e FARMACI:
Ecco come ci ingannano e cosa possiamo fare per contrastarli:
http://tinyurl.com/45ocy
http://www.nybooks.com/articles/17244
Il libro di Marcia Angell; non è una qualunque… è il direttore capo del New England Journal of Medicine !!!
http://www.nybooks.com/authors/10553
http://www.hms.harvard.edu/dsm/WorkFiles/html/people/faculty/MarciaAngel.html
(cit.) “There is no question in my mind that medical researchers, educators, and clinicians have been corrupted by their close and lucrative ties to industry”
http://www.nybooks.com/articles/17649
“We certainly are in a health care crisis”
http://www.pbs.org/healthcarecrisis/Exprts_intrvw/m_angell.htm
http://www.giulemanidaibambini.org/ricercascientifica.html – http://www.soschild.org/
Data Base Europeo, sui danni degli PsicoFarmaci sui giovani
http://www.malasanita.it/ Dove rivolgersi per la malaSanità
Chi continua a negare l’evidenza a questo punto non può che essere un complice delle ditte farmaceutiche !
vedi: Influenza Suina
Ritalin…..e profitti
http://space.tin.it/salute/adauciel/novita/art6a.htm
vedere anche: http://www.giulemanidaibambini.org/blog.php?21
Ricette per pazienti morti: indagati 23 medici
Uccisi dai Farmaci e dai Vaccini
Curiosità sulla NESTLE‘
Come ripetutamente segnalato dall’UNICEF la Nestlé viola il codice internazionale redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanita che proibisce la promozione dell’uso di latte in polvere per I’alimentazione dei neonati…
Bisogna sapere che nelle società povere e malnutrite, con scarsa igiene, i bambini allattati artificialmente sono 25 volte più esposti alla morte di quelli allattati al seno.
Il Premio Nobel DARIO FO ha sparato a zero contro la Nestlé, responsabile di aver diffuso in Africa il latte in polvere: “Hanno compiuto una strage infame dicendo che andavano a salvare l’umanitàˆ. Ma sono andati solo per interesse di mercato”.
Padre PIER MARIA MAZZOLI (direttore del mensile Nigrizia) ha presentato il punto di vista dei missionari che esprimono forti perplessità e disaccordo sulla politica delle multinazionali:
Dal Monte: frutta, De Beers: diamanti
Shell: petrolio, ma Nestlé in particolare perché è una delle più potenti con una affermata presenza in Africa.
BEPPE GRILLO ha attaccato le multinazionali della chimica e i brevetti di tutte le nuove forme di vita. Sapete cos’ e la Novartis ? E un’azienda nata dalla fusione di Ciba e Sandoz.
La Ciba ha prodotto in Giappone un farmaco che nel primo mese ha fatto 30 morti e tremila un anno dopo.
La Sandoz ha invece il premio per i pesticidi: ha gettato tonnellate di rifiuti tossici nel Reno, dandoci i “pesci-diesel”.
Ciba e Sandoz insieme ? E come se Toto Riina e Pacciani si fossero associati per creare un asilo per bambini”.
ed INOLTRE una delle ultime azioni contro tutti noi e stato quello di far passare la possibilità di etichettare come cioccolato, prodotti fatti anche senza il cacao, pensate un pò…! .. e d’altra parte, cosi facendo si abbassano ancor più i prezzi pagati ai contadini del sud del mondo produttori del vero cacao.
Buon boicottaggio… a tutte queste multinazionali !
Pazienti trattati con Avandia (rosiglitazone maleato) un diffuso farmaco per il diabete, secondo una metanalisi statistica condotta su 42 studi clinici, sarebbero soggetti a un significativo aumento di rischio di infarto, e a un aumento di rilevanza statistica “borderline” del rischio di morte per altre malattie cardiovascolari.
Fonte giornalistica: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=179875
Studio originale: http://content.nejm.org/cgi/content/full/NEJMoa072761v1
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ASTENERSI dai MEDICINALI DIVENTERÀ un CRIMINE
By Samuel Walker – Pubblicato dal Detroit News, 11 Gennaio 2001 – Titolo originale: “Drug Evasion”
Nel 1971, George Lucas produsse il suo primo film, un capolavoro anti-utopistico intitolato “THX-1138”.
Una caratteristica particolarmente interessante di THX (che era il nome del protagonista del film) è quella che, nella società concepita da Lucas, “non assumere farmaci è un crimine”.
“L’umore placido” di questa società, essenziale al suo funzionamento, è indotto dai farmaci. Chi si rifiuta di assumere la dose quotidiana, viene visitato da robot-poliziotti che danno un nuovo significato al termine Agenzia per la Diffusione delle Medicine. Ricordo di esser stato particolarmente colpito da una fila di bambini dagli occhi inespressivi, in grembiuli bianchi, che venivano condotti attraverso un atrio da un poliziotto-robot con la faccia cromata, nel quale sembrava essi riponessero la massima fiducia. Tutti avevano una flebo conficcata nelle loro esili braccia.
Gli ammonimenti sui pericoli dell’uso della scienza, quando tale uso è mirato al controllo del comportamento dell’umanità, non sono nuovi; compaiono anche nel “Brave New World” di Aldous Huxley, nel “1984” di George Orwell, e nel “This Perfect Day” di Ira Levin. Ciò che invece è nuovo è che il futuro è già qui, e che gli ammonimenti sembrano essere stati ignorati.
Dai quattro milioni ai sei milioni di bambini americani ricevono, a scuola, dosi quotidiane di un potente farmaco chiamato Ritalin.
A questi vivaci ragazzini, soprattutto maschietti, è stata diagnosticato l’ADHD (Attention Deficit Hyperactive Disorder, N.d.T.), cioè una malattia che provoca disturbi dell’attenzione e iperattività; una serie di “sintomi” che vengono sempre più attaccati dalla scienza onesta per la loro vaghezza, e per il pericolo di giustificare con essi l’abuso degli interventi sul controllo dei comportamenti.
Il farmaco non favorisce l’apprendimento.
La dottoressa Rosemary Tannock, dell’Ospedale pediatrico di Toronto, afferma che il Ritalin non ha né effetto sulla memoria a breve termine dei bambini, né sui processi fonologici necessari per leggere.
Quest’anno, sia l’Archivio di Psichiatria Generale, sia gli Istituti Nazionali di Sanità hanno condotto studi che mettono fortemente in dubbio l’efficacia del Ritalin quale cura del benché minimo “disturbo” infantile; esso serve soltanto a tenere i bambini in silenzio, e fermi sulle loro sedie.
Altri numerosi studi affermano che il Ritalin è notevolmente efficace per realizzare solo quello che una buona maestra di vecchio stampo otterrebbe con una semplice occhiata.
Secondo Steven Ingersoll, presidente dello Smart Schools Inc. di Brighton, che dirige quattro scuole private, “L’effetto è che il bambino si muove di meno, ed è meno incline a stimoli competitivi”.
Ingersoll afferma che il 22 percento degli studenti erano trattati con il Ritalin quando egli assunse la presidenza di una scuola nel 1996. Quello stesso anno, gli studenti della quarta classe risultarono tra gli ultimi agli esami distrettuali. Tre anni più tardi, meno dell’uno percento dei bambini veniva trattato con il Ritalin, e il 100 percento degli studenti di settimo grado (gli stessi studenti della quarta di tre anni prima) si classificarono ai primi posti degli esami statali in lettura e matematica. Sebbene Ingersoll creda che sia piuttosto la televisione che abbia giocato un ruolo importante nei casi di deficit di attenzione, è convinto che non sono certo le droghe ciò di cui i bambini abbiano bisogno.
Secondo l’Agenzia sulla Diffusione delle Medicine statunitense, il Ritalin è un potente eccitante che presenta molti degli effetti farmacologici delle amfetamine, delle metamfetamine e della cocaina.
Come ci si poteva aspettare, il Ritalin viene ora rubato agli infermieri, e dalle infermerie scolastiche, e venduto nelle strade per gli effetti che provoca.
Ciò che è più allarmante sono recenti rapporti provenienti da New York e da altre città, nei quali appaiono casi di bambini trattati con Ritalin nei quali, quando i genitori mettono in discussione la terapia, le autorità intervengono per risolverli.
In una recente testimonianza al Congresso, il Dott. Peter Breggin, autore di: “Ritalin: ciò che i dottori non dicono sugli eccitanti pediatrici”, afferma bruscamente:
“I genitori… subiscono pressioni e vengono costretti dalle autorità scolastiche a somministrare medicine psichiatriche ai loro bambini, insegnanti, psicologi e amministratori scolastici frequentemente minacciano di non voler più insegnare a quei bambini che non siano sottoposti ai trattamenti, e nello stesso tempo fanno intervenire i Servizi (Sociali N.d.T.) di Protezione dell’Infanzia affinché svolgano indagini sui genitori, accusati di negligenza per il proprio bambino !”
Questo non è un film. In tutto il Michigan, dice Ingersoll, molti genitori lottano per opporsi alla somministrazione del Ritalin ai loro bambini, ma molti di loro si non espongono per timore di rappresaglie. Nel 1998, lo Stato del Michigan era al terzo posto nel consumo nazionale di Ritalin.
Il consumo di Ritalin è altissimo. Le sue vendite superano di gran lunga quelle di Valium, Viagra o Prozac e la casa produttrice, la Novartis – una multinazionale farmaceutica – è sotto accusa per collusione, per aver fatto pressioni per promuovere diagnosi di ADD (Attention Deficit Disorder, N.d.T.) e di ADHD, uno sforzo promozionale di grande successo, volto ad incrementare il mercato del suo prodotto: il Ritalin. Ovviamente, la Novartis nega l’accusa.
Se pensate che non si tratti di una normale malattia e della sua cura, ma piuttosto di un piano di sinistro marketing le cui vittime sono i bambini, non siete il solo.
Per maggiori informazioni, cercate “Ritalin” sull’Internet (scegliere ricerca in lingua inglese, N.d.T.) e preparatevi a restarne sbalorditi.
Samuel Walker è uno specialista delle comunicazioni per il Mackinac Center per le Politiche Pubbliche, un istituto per la ricerca e istruzione delle politiche pubbliche del Midland.
Per contatti, scrivete a: Samuel Walker, 615 W. Lafayette, Detroit, oppure posta elettronica a: letters@detnews.com.
Bambini geneticamente modificati…..
Sono finiti sotto accusa gli scienziati americani che hanno messo a rumore tutto il mondo con il “metodo a tre” per la infertilità; hanno creato diciassette feti con il DNA di 2 madri ed 1 padre biologico, 1 è abortivo, l’altro non è arrivato a termine perché entrambi affetti da grave e misterioso disordine genetico (sindrome di Turner) malattia nella quale un intero cromosoma è del tutto mancante.
A furia di forzare la natura………si ottengono questi risultati !
Ed in agricoltura……….NON se ne deve parlare !
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La Biogen & Elan ha RITIRATO dal mercato il Tysabri (natalizumab), un anticorpo monoclonale per la cura della SM e del morbo di Crohn; cosi’ riferisce il New York Times.
2 pazienti, durante un test di fase III, in terapia con Tysabri + Avonex (beta interferone 1a) hanno sviluppato una grave malattia neurologica, la PLM (progressive multifocal leukoencephalopathy), in un caso con esiti fatali. Lo Tysabri era stato appena autorizzato dalla U.S. FDA…….
Commento NdR:….tanto per cambiare; ogni anno nel mondo,16.000 farmaci vengono ritirati dal commercio, nel mondo. Ed tutti gli “accurati” controlli prima dell’immissione nel mercato a cosa servono ?
Evidentemente le varie commissioni di autorizzazione dei farmaci dei vari ministeri della sanità nel mondo intero,…..sono al servizio delle aziende farmaceutiche……anche in questo caso la FDA è sempre più al servizio delle multinazionali…e non ai benefici ed alla salute dei consumatori !
Cisplatino (Pharmacia Italia; Faulding Farmaceutica; Gnr; Baker Italia);
Il cisplatino è un complesso del platino con due gruppi di cloro in posizione cis. Nel carboplatino, sviluppato per cercare di ridurre la marcata tossicità del cisplatino, il metallo è incorporato in una molecola organica più complessa. Per diversi aspetti essi sono simili mentre per altri si differenziano:
– reagiscono con il DNA formando legami crociati intracatena e intercatena, inibendo la replicazione e la trascrizione del DNA;
– sono attivati mediante idrolisi in vivo ma questa reazione è più lenta per il carboplatino. Il cisplatino possiede una maggiore affinità per le proteine plasmatiche e viene escreto lentamente per via renale. Entrambi sono somministrati per via parenterale e si distribuiscono in tutti i tessuti eccetto il sistema nervoso centrale.
Entrambi vengono escreti in parte in forma immodificata;
– i composti del platino possiedono un profilo tossicologico simile anche se il carboplatino è generalmente meglio tollerato.
La soppressione midollare è minore rispetto alle mostarde, mentre nausea e vomito sono forti e sempre presenti. Caratteristica è la grave nefrotossicità (prevenibile mediante abbondante idratazione) con ipomagnesia che può provocare episodi convulsivi nei bambini. Possono provocare ototossicità sino alla perdita dell’udito e neuropatie periferiche. Si può presentare anche mielodepressione, con leucopenia, trombocitopenia e anemia transitoria;
– il cisplatino e il carboplatino sono mutageni, teratogeni e cancerogeni.
Gemcitabina – Gemzar (Ely Lilly) – vedi Big Farma
La gemcitabina è un analogo del nucleoside desossicitidina. Il farmaco viene attivato dalla desossicitidina chinasi e inibisce la sintesi del DNA essendo incorporato al posto della citosina nel filamento in crescita di DNA. La gemcitabina viene somministrata per via endovenosa.
Dosi terapeutiche di gemcitabina possono determinare depressione midollare grave, nausea,vomito, eruzioni cutanee e alopecia.
Antipsicotico Zyprexa, Eli Lilly pagherà 690 mln $ per chiudere migliaia di cause, Elli Lilly ha nascosto per 10 anni gli effetti negativi del farmaco.
Annunciato ieri un accordo preliminare con gli avvocati. Interessate circa 8.000 persone.
La casa farmaceutica Eli Lilly, produttrice dell’antipsicotico Zyprexa, ha annunciato ieri l’accantonamento di 690 milioni di dollari, per chiudere con un patteggiamento la maggior parte delle cause riguardanti il farmaco.
Un accordo di principio è stato raggiunto con gli avvocati che rappresentano circa il 75% dei denuncianti, per un totale di circa 8.000 persone interessate dal patteggiamento.
Le cause contestano alla casa farmaceutica di non aver adeguatamente informato i pazienti sul rischio di iperglicemia e di diabete, legato all’assunzione del Zyprexa.
Nel settembre 2004, la Food and Drug Administration (FDA) decise che tale rischio dovesse essere evidenziato nei foglietti informativi di tutti gli antipsicotici atipici. Le avvertenze d’uso dello Zyprexa sono state cambiate nel marzo 2004.
Lo Zyprexa, che è stato utilizzato da oltre 17 milioni di persone nel mondo, è il farmaco più venduto da Eli Lilly, di cui, nel 2004, ha rappresentato il 32% delle entrate, con vendite mondiali pari a 4,42 miliardi di dollari, di cui 2,42 negli Usa.
Tuttavia, nel 2004 le vendite di Zyprexa negli Stati Uniti sono diminuite dell’8%, a causa, secondo la compagnia, di “questioni su possibili effetti collaterali come l’aumento di peso e l’iperglicemia, amplificate da un’intensa pubblicità da parte degli studi legali interessati a cause giudiziarie di questo genere, alla ricerca di clienti trattati con Zyprexa”. Nel resto del mondo le vendite sono aumentate del 13%.
FONTE : New York Times.
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Taxotere (Aventis Pharma)
Principali effetti tossici : mielodepressione, alopecia, rush cutanei, ritenzione idrica.
Il rapporto completo lo puoi scaricare dal sito di questo Istituto: www.iss.it/pubblicazioni.
Pubblicazioni – Rapporti ISTISAN : Anno 2002 – Files – 02/16 –
Esposizione professionale a chemioterapici antiblastici: rischi per la riproduzione e strategie per la prevenzione. By Grazia Petrelli e Silvana Palmi 2002, 108 p
Sorvegliati speciali – By Gianna Milano e Chiara Palmerini – 25/2/2005 – Panorama, Scienza e Salute
Medicinali di nuova generazione che invece di essere migliori dei vecchi si rivelano potenziali killer. Come si è arrivati a questo punto ? Il caso Vioxx non è unico, ha svelato retroscena di negligenze, controlli insufficienti e colpevoli silenzi.
Audrey Eisen, newyorkese di 64 anni malata di artrite, era appena ritornata dalla farmacia con una confezione di Aleve lo scorso dicembre quando, accendendo il computer, lesse la notizia che il farmaco provocava infarti. In quattro mesi, da quando il Vioxx è stato ritirato dal commercio dalla stessa industria produttrice, la Merck, sempre perché ritenuto rischioso per il cuore, Eisen aveva già cambiato tre medicine. E anche sulla seconda, il Celebrex, si sono abbattuti i sospetti che possa avere gravi effetti collaterali. La signora Eisen, professoressa in pensione, ha riportato in farmacia l’ultima confezione acquistata. Le altre erano già finite nel gabinetto.
Come Audrey Eisen, fotografata nella sua bella casa sul New York Times sotto un titolo che recita «Vioxx. Celebrex. Ora Aleve. Che cosa deve pensare un paziente ?», si saranno sentite migliaia di altre persone, in tutto il mondo, che da mesi o da anni si affidano ad antidolorifici ritenuti migliori di quelli di vecchia generazione come l’aspirina perché fanno lo stesso lavoro, senza però causare mal di stomaco e ulcere.
O quelli che, nell’estate di quattro anni fa, hanno sentito delle morti attribuite al Lipobay, nuova statina anticolesterolo ?
O quelli che leggono degli antidepressivi che invece di far uscire dal tunnel dell’angoscia favoriscono comportamenti suicidi ?
Già, che cosa deve pensare un paziente, convinto di prendere le medicine per stare meglio, cui viene detto che quelle stesse medicine sono invece potenziali killer ?
“Che il caso Vioxx ha fatto esplodere una serie di problemi che erano già stati sollevati sulla sicurezza dei farmaci» risponde Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. «Si ha la netta impressione che siano un pò troppi quelli che arrivano sul mercato come medicine innovative, ottimamente tollerate, di cui nel giro di pochi anni o addirittura mesi si scoprono controindicazioni, e che subiscono restrizioni, fino alla sospensione”.
Il caso del Vioxx ha messo in luce verità nascoste del mondo dei farmaci, legami pressoché inestricabili tra chi produce le medicine, chi dovrebbe valutarne l’efficacia e i rischi, chi regolamenta la loro commercializzazione e chi li prescrive. Al processo a porte aperte che si è svolto la scorsa settimana nella sala da ballo di un albergo di Washington sono state messe sotto accusa carenze e negligenze da parte della Food and drug administration, l’ente americano che regolamenta e controlla i farmaci.
Tra gli accusatori più accaniti c’era David Graham, scienziato, che lavora alla stessa Fda, secondo il quale né l’agenzia pubblica né l’azienda produttrice del Vioxx, la Merck, hanno fatto nulla per allertare sui rischi legati all’uso del farmaco, noti già dal 2000. Un comitato di esperti dell’Fda ha votato con uno stretto margine, 17 voti contro 15, per il ritorno sul mercato del medicinale, con l’aggiunta però di nuove restrizioni su dosi e durata della terapia, e ha sollecitato cautele aggiuntive e limiti alla pubblicità per farmaci analoghi come Celebrex e Bextra della Pfizer. Ora si attende di vedere se la Fda avallerà queste raccomandazioni.
In Europa, l’Agenzia del farmaco (Emea), dopo due anni di discussioni iniziate quando comparvero i primi studi allarmanti su questi antinfiammatori chiamati Coxib, all’inizio del 2004 decise di inserire nei foglietti illustrativi precauzioni che più di recente sono diventate chiare controindicazioni per chi è a rischio di infarto e ictus. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha accolto questa decisione. «La vera domanda che non si è fatta in questi giorni è come mai è l’industria che ritira il farmaco, come è accaduto anche per la cerivastatina della Bayer, e non le agenzie regolatorie. Una distrazione oppure è il sistema che non funziona ?» si chiede Garattini, che ha fatto parte dell’Emea per sette anni. «Chi approva i farmaci non è nelle migliori condizioni per decidere di ritirarli. È una specie di conflitto di interessi psicologico: si cerca sempre di trovare una soluzione che non sia estrema, come correggere i foglietti illustrativi».
Alla fine, queste restano iniziative formali, una specie di alibi: noi ve l’abbiamo detto, se poi voi non leggete…
Secondo Garattini, è necessario creare un organismo di controllo sui farmaci super partes, più attento ai danni, che vigili e che quando cominciano ad accumularsi dati preoccupanti ne dia informazione ai medici e al pubblico.
Un organismo analogo a quello che, dopo gli ultimi scandali, si vuole organizzare negli Stati Uniti, il Drug safety oversight board. Questa mossa servirebbe anche a correggere un’altra anomalia: l’Emea, che deve tutelare la salute di milioni di persone in Europa, dipende dalla direzione Industria e non da quella della Sanità.
“Il sospetto è che prevalgano i desiderata dell’industria nelle decisioni prese sui farmaci. Che tra l’altro non devono essere neppure motivate pubblicamente. Le ragioni di chi vota restano SEGRETE”.
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CRONACA di UN DISASTRO –
anno 2000
Uno studio registra un incremento di 5 volte di incidenza di infarto nei pazienti trattati con rofecoxib (Vioxx) rispetto al gruppo trattato con naprossene.
2001
In una metanalisi che valuta il rischio di eventi cardiovascolari con i Coxib, gli autori concludono: «Prescriverli con cautela a pazienti a rischio cardiovascolare».
2002
Le autorità sanitarie francesi chiedono all’Emea di riconsiderare il profilo rischio/beneficio dei Coxib per sicurezza cardiovascolare, gastrointestinale, reazioni cutanee e ipersensibilità gravi.
2003
L’Emea riconosce l’efficacia ma chiede modifiche sostanziali al foglietto illustrativo di tutti i Coxib.
2004
Uno studio mostra che, alla dose di 25 mg/giorno di rofecoxib (Vioxx), raddoppiano infarti e ictus. A settembre, la Merck ritira il Vioxx dal commercio. Si stima che i decessi siano stati tra 88 mila e 140 mila.
La domanda da cui partire è: come si è arrivati al punto in cui è difficile anche solo riuscire a districare gli interessi dei pazienti da quelli dell’industria farmaceutica ? Un’accusa esplicita è formulata da Marcia Angell, medico, a lungo direttore del New England Journal of Medicine, la più autorevole rivista al mondo di medicina, che dopo aver dato l’addio a quel mondo ha vuotato il sacco sui cambiamenti cui ha assistito nel corso degli anni: l’industria farmaceutica «negli ultimi due decenni si è allontanata di molto dal suo scopo nobile originario di scoprire e produrre nuovi farmaci utili» e si è invece trasformata «in una macchina di marketing per vendere farmaci di dubbia efficacia». Parole dure. Ma Angell va avanti.
Dr. Graham, associate director for the Office of Drug Safety and a 20-year FDA veteran, launched a study of Vioxx® in 2001. His team included researchers from California-based Kaiser Permanente and the Vanderbilt University School of Medicine in Nashville, TN. They analyzed data from 1.4 million people in California who had taken Vioxx® between 1999 and 2004.
At a Senate Finance Committee on Nov. 18, government drug reviewer Dr. David Graham said FDA’s handling of Merck & Co Inc.’s withdrawn painkiller Vioxx, is a ‘profound regulatory failuré by an agency ‘incapable of protecting Americà from another dangerous drug. Kevin Lamarque / Reuters
Graham told the committee that research indicated that Vioxx caused up to 160,000 heart attacks and strokes. It was responsible for an additional 27,785 deaths from heart ailments from 1999 to 2003, he concluded.
VIOXX POTREBBE AVER CAUSATO 27.000 CASI di INFARTO – Cardiologia
http://italiasalute.leonardo.it/News.asp?ID=6445
Uno studio condotto dalla Food and Drug Administration statunitense ha portato alla conclusione che il Vioxx, il farmaco antinfiammatorio di cui l’azienda produttrice Merck ha chiesto il ritiro, potrebbe aver favorito circa 27.000 casi di infarto e morte cardiaca improvvisa. Lo studio, a cui hanno partecipato studiosi della Vanderbilt University (Tennessee) e di Kaiser Permanente, una grande organizzazione americana per la tutela della salute, è stato coordinato da David Graham, dell’Ufficio per la sicurezza dei farmaci della Fda.
Si tratta di un duro colpo per la multinazionale farmaceutica, anche perché nel frattempo noti studi legali americani già promuovono, a suon di banner su internet, la causa legale e non si tratta di un caso che a diffondere le stime dell’autorità di controllo americana sia stato il Wall Street Journal e non una rivista medica.
Al di là della retorica che vuole i colossi dell’industria dei farmaci impegnati in ricerche innovative per portare a milioni di pazienti cure sempre più efficaci, i numeri dicono altro: gli investimenti in ricerca e sviluppo rappresentano una voce piccola nel fatturato delle imprese, mai più del 20 per cento, spesso assai meno, anche se le cifre esatte non vengono di solito rivelate. Le spese per la promozione dei farmaci variano invece tra il 20 e il 40 per cento del fatturato annuo delle industrie.
Quello dell’industria farmaceutica è un settore in cui bisogna inventare di continuo e, secondo Philippe Pignard, che ha lavorato per 17 anni nei laboratori farmaceutici in Francia, il ritmo di innovazione è rallentato. La maggioranza delle medicine immesse sul mercato sono cosiddette «me too», cioè farmaci fotocopia prodotti dalle varie industrie che introducono solo piccole variazioni.
Le grandi fusioni degli ultimi tempi tra gruppi sono una risposta alla crisi. Secondo Garattini hanno influito sull’originalità della ricerca: «Viene fatta solo in pochi centri, si concentra su poche aree con grande mercato da cui ci si aspetta un forte ritorno».
Malattie rare o comuni che riguardano i paesi poveri sono a questo punto escluse.
Si difende dalle critiche («Anche se non mi sento un imputato» precisa) il presidente della Farmindustria Federico Nazzari: «La ricerca nel nostro settore è costosa, rischiosa, e ha tempi molto lunghi. E faccio notare che è per il 90 per cento finanziata dalle vendite». Solo una molecola su 10 mila di quelle ritenute potenzialmente utili arriva sul mercato. Per portarcela, servono in genere una decina d’anni e 800 milioni di dollari di investimento. Angell sottolinea però che gli investimenti dell’industria, negli Usa, riguardano in genere le fasi finali della sperimentazione: spesso la ricerca sui farmaci veramente innovativi è finanziata quasi per intero con fondi pubblici.
In mancanza di scoperte rivoluzionarie in laboratorio, le multinazionali finiscono per cercare profitti sicuri in aree di mercato collaudate. Una strategia resa possibile dalle regole in vigore per l’approvazione dei farmaci.
«Nella maggior parte dei paesi, per entrare in commercio una medicina deve dimostrare non di essere migliore delle vecchie, ma di non essere peggiore» spiega Nicola Magrini, direttore del Ceveas, il Centro per la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sanitaria. Molti dei nuovi antibiotici messi in commercio non si sono dovuti dimostrare superiori ma semplicemente pari o non inferiori ai vecchi.
Lo stesso è stato per i Coxib ora sotto accusa: «Non si era neppure certi della loro minore gastrolesività e c’erano dubbi sui rischi d’infarto» sottolinea l’epidemiologo Maurizio Bonati.
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PRODUZIONE dei FARMACI e VACCINI
È chiaro che per soddisfare il fabbisogno mondiale, di una popolazione indottrinata con il concetto: “hai un sintomo prendi questa pillola che ti passa…” (invece di ricercare ed eliminare le cause che producono quel sintomo, come sempre si dovrebbe fare)….oggi secondo l’industria del farmaco non avrebbe più senso usare mortaio ed alambicco e quindi i processi di fabbricazione farmaceutici, utilizzano composti (artificiali) sintetizzati in laboratorio.
Ciò significa che le case farmaceutiche utilizzano composti di sintesi per i principi attivi dei farmaci, semplicemente per il fatto che la “sintesi” è brevettabile e costano molto meno rispetto alla raccolta diretta nella natura.
Quindi Non lo fanno solo per mera praticità ma per i bassi costi di produzione.
Ma c’è però una differenza sostanziale tra il principio attivo estratto dalla natura e quello ricreato in sintesi, anche per diversa chiralità esistente (disposizione spaziale di punti o atomi) fra una sostanza naturale ed una di sintesi ma e la differenza consiste anche nelle “impurezze” (impossibili da eliminare), dovute al metodo di sintesi delle molecole che permangono nel prodotto finito e sono quasi sempre delle sostanze altamente pericolose.
Le “impurezze” che si assumono con un singolo farmaco e che comprendono anche nanoparticelle, possono apparire “insignificanti”, di certi casi rispondono solo a precisi criteri di legge sulle quantità ammissibili, perché il prodotto possa essere commercializzato, ma c’è una cosa della quale potete essere sicuri, MENO FARMACI di sintesi assumete in vita, migliori saranno le vostre condizioni di salute anche nella vecchiaia.
E ciò vale soprattutto per i Vaccini, che sono sostanze altamente tossiche, come ben evidenziato dalle analisi effettuate su tutti i vaccini confermate in parte dalle schede di produzione degli stessi, anche se alcune sostanze sono nascoste od ingegnerizzate per ottenere certi risultati nel tempo….ovviamente di ammalamento e non di salute !
La maggior parte delle case farmaceutiche è stata fondata a meta-fine ottocento o primi del novecento. Inizialmente le nazioni trainanti in questo settore furono Svizzera, Germania ed Italia.
Nel novecento il concetto di scoperta scientifica si è fuso con quello di bene di consumo di massa, per cui le aziende farmaceutiche hanno imposto un nuovo modo di fare medicina pratica.
RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che MANTENGONO la MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD J. ROBERTS. – MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina, Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutiche nel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso come la cronicità.
Case farmaceutiche e Corruzione: lo scandalo planetario della Glaxo Smith Kline – 26/04/2014
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/26/case-farmaceutiche-e-corruzione-lo-scandalo-planetario-della-glaxo-smith-kline/964564/
I VERI PADRONI della SANITÀ nel MONDO
La descrizione del meccanismo che nel secolo scorso permise ai grossi capitali finanziari di impadronirsi dell’intero sistema medico americano e non solo, attraverso il controllo dell’insegnamento universitario, i Rockefeller amavano chiamarla “filantropia efficiente”, è qui ben descritto.
La maggior parte delle case farmaceutiche è stata fondata a meta-fine ottocento o primi del novecento. Inizialmente le nazioni trainanti in questo settore furono Svizzera, Germania ed Italia.
Nel novecento il concetto di scoperta scientifica si è fuso con quello di bene di consumo di massa, per cui la aziende farmaceutiche hanno imposto un nuovo modo di fare medicina pratica.
“La professione medica viene comprata dall’industria farmaceutica, non solo in termini di pratica medica, ma anche in termini di insegnamento e ricerca. Le istituzioni accademiche stanno diventando gli agenti pagati dell’industria farmaceutica. Penso che sia vergognoso”.
By Arnold Seymour Relman (1923-2014), professore di medicina a Harvard ed ex redattore capo del New England Medical Journal.
Case farmaceutiche e Corruzione: lo scandalo planetario della Glaxo Smith Kline – 26/04/2014
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/26/case-farmaceutiche-e-corruzione-lo-scandalo-planetario-della-glaxo-smith-kline/964564/
BIG PHARMA CORROMPE TUTTE LE ISTITUZIONI !
Grecia, file Fbi su “presunta” maxi frode Novartis. Coinvolti dieci tra ex ministri ed ex premier
I documenti Usa hanno rivelato i nomi dei politici che, secondo l’accusa, avrebbero ricevuto milioni in tangenti per far ottenere alla multinazionale elvetica una posizione di forza nel mercato ellenico
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/06/grecia-file-fbi-su-presunta-maxi-frode-novartis-coinvolti-dieci-tra-ex-ministri-ed-ex-premier/4140095/#commenti-mobile
EMEA (oggi EMA) ha legami con l’Industria Farmaceutica – Roma, 09 giugno 2006
“Nessuno ha ricordato una cosa: l’Emea, l’agenzia europea del farmaco (oggi EMA), non dipende dall’amministrazione comunitaria della sanità ma da quella dell’industria. Un distinzione che dovrebbe far riflettere. A Bruxelles la forza delle lobby è grandissima”. L’osservazione è di Luca Poma, portavoce di “Giù le mani dai bambini“, Comitato sui disagi dell’infanzia che raggruppa quasi cento associazioni di volontariato e promozione sociale. “Continuano a trattare i bambini come fossero, dal punto di vista metabolico, degli adulti”, protesta Poma: è “assurdo somministrare ai bambini farmaci pensati per gli adulti.
Soprattutto il Prozac, psicofarmaco molto forte, che richiede prudenza nella somministrazione anche negli adulti”.
Prudenza che “sarebbe stato naturale attendersi, soprattutto dopo drammatici fatti di cronaca avvenuti negli Stati uniti – come le stragi nelle scuole causate da ragazzi in cura antidepressiva – ma che non è stata usata”.
Fonte: DIRE
Cosi come i CDC e la FDA, OMS, oltre al Ministero della salute italiano, ISS, gli ordini dei medici, le università ecc., i politici ed i partiti….
CORRUZIONE di BIG PHARMA nella sanità e con i medici
Il mio nome è Peter Gotzche, Direttore del Nordic Cochrane Centre di Copenaghen (Cochrane collaboration) e Professore di Clinical Research Design and Analysis, presso l’Università di Copenhagen.
Due anni fa ho scoperto che le prescrizioni di tutti i farmaci che prescriviamo sono la terza causa di morte, dopo I problemi cardiaci e il cancro.
I nostri farmaci uccidono circa 200.000 persone in America ogni anno e la metà di queste persone muoiono perché fanno quello che il loro medici dicono loro di fare, quindi muoiono a causa delle reazioni avverse. L’altra metà muore a causa degli errori, e spesso sono i dottori che commettono gli errori, perché ogni medicinale viene con circa 20 o 30 o 40 controindicazioni, precauzioni, ecc.
Nessun dottore (medico) al mondo conosce tutto questo, quindi danno ai loro pazienti dei farmaci che non dovrebbero dare, perché hanno interazioni pericolose con gli altri farmaci o prodotti alimentari.
Quindi i pazienti muoiono. Questa è l’altra metà.
Quindi un’altra cosa che ho scoperto in questi due anni, è stato che, per la maggior parte ciò che fa l’industria farmaceutica, è crimine organizzato, secondo la legge americana e in molti modi loro si comportano come fa la mafia, corrompono tutti quelli che possono corrompere, hanno comprato ogni tipo di persona, perfino incluso il ministro della sanità in alcuni paesi.
C’è un grande quantità di corruzione; nel mio paese, per esempio, la Danimarca, siamo conosciuti per essere un paese con poca corruzione, ciononostante ci sono migliaia di medici sul libro paga delle case farmaceutiche e in Danimarca siamo solo 20.000 dottori (medici), questo è davvero un tipo di corruzione reale, le case farmaceutiche prima comprano i professori, poi altri direttori, medici e assistenti, non comprano i giovani dottori.
Quindi quando ci sono molte migliaia di dottori (medici) nella libro paga dell’Industria farmaceutica, questo è davvero un male, e questo è il motivo per cui ho scritto il mio libro: “farmaci mortali e crimine organizzato e di come Big Pharma ha corrotto il sistema della salute pubblica”.
Spero di convincere i pazienti che non devono prendere così tanti farmaci perché così tante persone muoiono a causa delle medicine che usano.
Nel mio paese le persone prendono tante medicine e ogni singolo cittadino può essere sotto trattamento con una medicina e mezza da quando è nato fino a quando muore.
Questo è INCREDIBILE ! E i farmaci non sono così buoni per la salute e uccidono molte persone.
Noi lo sappiamo, perché il farmaci sono al terzo posto come causa di morte, dopo i problemi cardiaci e il cancro.
Quindi, quello di cui abbiamo bisogno negli anni a venire, prendere molte meno medicine di quelle che prendiamo attualmente, se noi facessimo questo, se fossimo attenti, potremmo vivere più a lungo e più sani, perché le medicine hanno molti controindicazioni e reazioni avverse, e i pazienti spesso non capiscono che quando loro salute peggiora, potrebbe essere un effetto collaterale proprio delle medicine, e continuano a prenderle, perché questo è quello che dicono loro i dottori.
Quando ero uno specialista di Medicina Interna, quello che facevo spesso era fermare il trattamento farmacologico, specialmente nelle persone anziane, ed è incredibilmente rivelatore il fatto che quando un anziano messo molto male veniva dentro il mio studio e quando interrompevo loro il trattamento, stavano meglio e sembravano molto più giovani.
Molte di queste medicine hanno un negativo effetto sul cervello, la maggior parte delle persone non li tollera affatto, cadono e quando si rompono le anche, un quarto di essi poi muoiono.
Per esempio, molti antidepressivi vengono usati sui nostri anziani per oltre il 10%, sembra che uccidono il 3% di questi, ogni anno, intendo, su 100 anziani che prendono antidepressivi per un anno, 3% di loro cadono e si rompono le anche e muoiono, questo è un tasso molto elevato di mortalità.
Così anche altri farmaci, specialmente antidepressivi, possono fa cadere le persone e ucciderli, e possono interferire con la cognizione, la memoria, la coscienza e tutte queste cose, e interagiscono in un modo di cui non sappiamo praticamente nulla, molti anziani prendono più di 5 farmaci al giorno e nessuno sa come questi farmaci interagiscono gli uni con gli altri; quello che invece sappiamo è che tutte le medicine hanno molte reazioni avverse nel corpo, e alcune di queste interferiscono con il loro metabolismo, cosicché si può avere un’alta concentrazione di farmaci nel corpo, se si utilizzano tanti farmaci simultaneamente.
Facciamo così tanto di quel male che nemmeno ci accorgiamo.
Ho una collezione piuttosto colorita di come la gente mi ha chiamato durante tutti questi anni, qualche volta i giornalisti mi hanno chiesto perché tu stai sempre cercando diatribe, e io ho risposto io non le cerco, sono le diatribe che cercano me, perché non è popolare dire la verità per quanto riguarda la salute, si fanno molti nemici, perché molte persone fanno soldi su false premesse, tanto i dottori quanto le industrie farmaceutiche, e i nostri controllori farmaceutici e i politici, sono tutti a bordo del carrozzone, ci sono poche persone indipendenti dal denaro della Salute, ovviamente per questo sono stato attaccato molte volte durante la mia carriera, perché ho toccato molte vacche sacre, la gente ha urlato forte a me, in una rivista francese sono stato chiamato “masturbatore statistico”, perché facevo vedere delle statistiche che gli screening mammografia non funzionavano, sono stato accusato di miscondotta scientifica dall’associazione delle industrie farmaceutiche danesi, è stato veramente ridicolo, non è stato nient’altro che molestia, dall’inizio alla fine, si sono presentati con argomenti vaghi che non hanno riconosciuto le conclusioni dei miei studi, e potevano essere presentati con statistiche e dire che le mie erano sbagliate, ma non hanno fatto nulla, solo molestie, il tutto è durato in totale 18 mesi, mi pare, e poi quando siamo stati assolti, ho fatto in modo che questo comportamento sgradevole fosse raccontato sul British Medical Journal.
Dopo di questo fatto, l’industria farmaceutica danese ha deciso di non perseguirmi più di tanto.
Quando è uscito il mio libro sul crimine organizzato, hanno raccontato un sacco di bugie, come sempre fanno, dicendo che i miei esempi erano vecchi e andavano indietro di 90 anni e così via, ma io sono riuscito a dimostrare che le 10 principali case farmaceutiche sono crimine organizzato.
Questi esempi in realtà non sono vecchi, vanno indietro di 10-15 anni al massimo, i crimini sono aumentati, perché è così che funziona il crimine, più si guadagna e più crimine aumenta, è così che funziona il capitalismo.
https://telegra.ph/Farmaci-mortali-e-crimine-organizzato-e-di-come-Big-Pharma-ha-corrotto-il-sistema-della-salute-pubblica-10-23
Big Pharma, FINANZIA le varie associazioni dei medici pediatri, fondazioni politiche….! – vedi il video….
http://www.infovax.it/news/i-soldi-delle-case-farmaceutiche-a-chi-decide-sui-vaccini/
e le UNIVERSITÀ:
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1211856718867508&id=100001295757504
By Laura Dana Popescu ha aggiunto 32 nuove foto — con Paolo Colpani e altre 41 persone – 4 febbraio 2017
L’azienda Farmaceutica Glaxo Smith Kline, leader mondiale nella distribuzione di vaccini! Ho fatto un piccolo reportage per capire come mai le istituzioni mediche ci spingono cosi ferocemente a vaccinarci! Questo mostro farmaceutico sponsorizza Associazioni, Federazioni, Fondazioni nazionali, europee e globali! Incentiva i medici e gli ospedali a scopo di produrre sempre più soldi con i vaccini. Guardate le Federazioni Globali delle malattie rare, autoimmune, HIV / AIDS, tumori, anziani, sclerosi multipla parkinson etc hanno tutte ricevuto finanziamenti!!! Noi diventiamo i loro pazienti a vita! ( L’articolo è stato creato dalla sottoscritta Laura Dana Popescu e le slide provengono dai siti ufficiali della Glaxo Smith Kline)
Complaint to the European Medicines Agency (EMA) over maladministration at the EMA
CLASS ACTION COMPLAINT: VIOLATION OF CIVIL RIGHTS AND CRIMINAL CONSPIRACY
La frase di Henry W Gadsden, direttore generale della multinazionale farmaceutica Merck tra il 1965 e il 1975 (durante la sua leadership i guadagni della Merck quadruplicarono):
“Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane, questo ci permetterebbe di vendere a chiunque”.
OGNI COMMENTO È VERAMENTE SUPERFLUO !
vedi anche: Conflitto di interesse + Conflitti di interesse PDF – 1 + Conflitti di interesse PDF – 2 + Conflitti di Interesse, denuncia del Governo Ii – PDF + CDC – 1 + CDC – 2 + FDA + Conflitti di Interesse, business farmaci e vaccini + Conflitti di interesse dell’AIFA
vedi anche: ISS + Ministero della salute + EMA + CNR e Corruzione + Consenso Informato + Le case farmaceutiche ingannano i medici e questi danneggiano i malati + I medici sono una minaccia
Commento NdR:
Oggi sono ben noti i misfatti dell’industria farmaceutica, e sono solo la punta dell’iceberg, ma nell’articolo non vengono tenuti in nessuna considerazione i GRAVISSIMI MISFATTI degli enti governativi Italiani ed esteri, a “Tutela della Salute”; dove sono stati, e dove sono ancora oggi questi enti che dovrebbero controllare con i loro laboratori, i farmaci ed anche i vaccini…..forse al bar a prendersi un caffé….? ..e chiudendo tutti i due occhi su queste azioni Criminali, ciò significa che sono collusi con i produttori di farmaci e vaccini, ma significa anche che le case farmaceutiche hanno corrotto e/o immesso nei posti di potere di questi enti, i “loro” uomini affinché nascondessero e chiudessero i due occhi su questi CRIMINI contro l’Umanità …altro che HITLER….quello ERA un BRAVO RAGAZZO in CONFRONTO a QUESTI CRIMINALI di OGGI !
Confessioni di un Informatore farmaceutico
….dal marketing, unica regola regina nella distribuzione dei farmaci e/o Vaccini, agli accordi tra governi e multinazionali per la “gestione” delle malattie, dalle confessioni di anonimi informatori farmaceutici, allo strano ruolo chiave dei medici di base: cosa si nasconde dietro un farmaco e cosa ci viene prescritto realmente ? – video da vedere: http://vimeo.com/52822936#at=0
È ormai noto che la maggior parte dei farmaci prescritti dai medici allopati, non curano in modo definitivo le malattie, ma sono solo dei palliativi che, alle volte, alleviano i sintomi od il dolore che spesso provocano esse stesse. Ma chi veramente si risanano sono i fatturati delle multinazionali dei Farmaci e Vaccini, i quali servendosi di medici che ignorano tutte le possibili terapie naturali alternative per ogni malattia, divengono di fatto i rappresentanti di BIG PHARMA.
IMPORTANTE SEGNALAZIONE
L’iniezione della Vitamina K1 (s’intende una serie di composti che derivano dal 2-metil-1,4-naftochinone, la K1 è chiamata anche fillochinone), ai neonati in Italia ed in altre nazioni del mondo, viene fatta a tutti bambini appena nascono ma di nascosto o con genitori “consenzienti”, senza però aver fatto leggere loro il bugiardino del farmaco.
Non hanno bisogno del vostro consenso, l’iniezione è inclusa nelle pratiche mediche che effettuano nella sezione dove voi dichiarate di lasciare in cura il vostro bambino, al reparto nursering, per esser lavato, medicato ecc.
Per le sostanze che contiene questa iniezione (alluminio, vedi foto, sostanze che passano facilmente nel cervello del piccolo e che ecciteranno od alteranno i neuroni fin da subito, e poi nel tempo potrebbero generare problemi ….tipo intossicazione del fegato, infatti questa iniezione può portare, a stress ossidoriduttivo con diminuzione dei livelli di emissione di glutatione, da parte delle cellule, anche epatiche, perché, nel neonato specialmente, è stato intossicato da quelle SOSTANZE con l’iniezione di VitaminaK1, e può produrre anche e non solo emolisi), queste sostanze iniettate (vitaminaK1…) sono state sempre e preventivamente irradiate da Cobalto 60…., quindi ogni genitore avrebbe, secondo i “diritti umani“, di denunciare il Ministero della Salute Italiano per complicità premeditata in crimine organizzato !!
Segue alle volte, sempre all’insaputa dei genitori e senza scriverlo sulla cartella clinica, anche la vaccinazione per l’epatite A o B, con vaccino irradiato dal Cobalto 60, tutte sostanze in grado di scatenare anche e non solo malattie autoimmunitarie, sordità, cecità, patologie neurologiche, AIDS, epatite B, epatite C, Cancro, Autismo precoce, ecc.
A due giorni dalla nascita spuntano fuori varie associazioni che vi fanno firmare la vendita del DNA del vostro figlio a Terzi (case farmaceutiche) mediante il prelievo del sangue dal tallone, per la cosiddetta prevenzione delle malattie metaboliche !
Insomma appena nasci ATTENTANO alla tua salute !
A parte il discorso alluminio, vedi foto e porcherie varie dentro l’iniezione della VitaminaK1 (Sostanze che contiene questa iniezione), a fronte di una azione “tendenzialmente razionale” nel dare/iniettare e/o somministrare la vitamina K1, per “evitare emorragie cerebrali fatali”, sarebbe più indicato somministrare la vitamina K2 (non aditivata con sostanze tossiche come la K1 e preparate su colture batteriche), se si considera che poi l’integrazione del neonato può continuare anche con vitamina D….perchè la vitamina K2 aiuta a fare si che la vitamina D3 venga assorbita e vada veramente dove deve andare, cioè nelle ossa e non nelle arterie.
Quindi a pensare bene la vitamina K1 viene data per salvare dalle emorragie, a pensar male viene data, sapendo poi dei Vaccini fatti dopo poco tempo (3 mesi), per aumentare ancora di più l’effetto di microischemia cerebrale che un vaccino può causare in un neonato con barriera ematoencefalica ancora immatura (l’ittero neonatale infatti è pericoloso e viene curato proprio perchè la bilirubina potrebbe finire nel cervello e creare danni !)…. Questa è solo biochimica spicciola e patologia generale…
Precisazione necessaria:
le reazioni in questo caso all’alluminio (presente in VitaminaK1 e Vaccini) dipendono anche da dove arriva, cioé va, la sostanza tossica, se nei tessuti o fin nella cellula ed a seconda del luogo (organo), variano le tipologie di reattività alle sostanze tossiche ed al metalli tossici, senza contare le reattività immunitarie del soggetto che sono SEMPRE individuali e non hanno collegamento solo con la quantità…ma anche e soprattutto con il riconoscimento della vibrazione, cioé con la frequenza di battimento atomico delle molecole della sostanza inoculata, che la mente/cervello detetta, rivela ed individua in realtime, attivando le opportune e necessarie reazioni di eliminazione che possono essere anche abnormi…. e se non ce la fa, ad eliminarle per le vie naturali emuntorie….sono guai…perche esse vengono facilmente trasportate anche dai macrofagi, specie nel cervello per mezzo della via linfatica) e/o incistata dalla melanina in sospensione nei liquidi corporei e depositata nei tessuti grassi (anche il cervello in particolare)…. sostanza che si può rendere di nuovo disponibile in certi stati febbrili…..generando gravi problemi, anche neurologici.
Lo stesso meccanismo vale anche per TUTTI i Vaccini e le loro sostanze nocive !
Ricordo a tutti che il farmaco Vitamina K1 chiamato Konakion è commercializzato da Roche spa, in Italia e nei bugiardini, difficili da reperire in Italia, non si fa cenno all’alluminio….forse perché l’alluminio contenuto è sotto i limiti di Legge…ma nelle indicazioni dell’ Ag. Farmaco del governo, si legge:
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere prima di prendere/ di somministrare al bambino o prima che le venga somministrato Konakion.
In particolare informi il medico: – se lei/il bambino soffre di una grave malattia del fegato.
Pertanto il medico sottoporrà lei/il bambino ad esami del sangue per monitorarne la fluidità.
Bambini Non somministri Konakion a bambini di età inferiore ad 1 anno.
Tratto da:
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000108_008776_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
…è per questo motivo che viene facilmente l’itterizia ai bambini appena nati…. per l’intossicazione del fegato, che questi criminali fanno alla nascita, quando la barriera ematoencefalica sta ancora rafforzandosi … !
Sindrome infiammatoria chiamata “Asia” scatenata dai vaccini !
ASIA_Sindrome infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
… ed è noto che… le infiammazioni sono foriere di qualsiasi tipo di sintomi, che i medici impreparati allopati chiamano erroneamente “malattie“….
Ormoni, pressioni sui medici per venderli…anche per i bambini
I FARMACI RITIRATI e QUELLI a RISCHIO
Cerivastatina (Lipobay/Baycol)
Appartiene alla classe degli anticolesterolo (statine) usati per prevenire eventi coronarici in pazienti con cardiopatie. Fu ritirato nel 2001 con l’accusa di aver causato numerosi decessi. Specie se associato ai fibrati provoca danni muscolari, fino a rabdomiolisi, con gravi conseguenze a livello renale e cardiaco.
Antidepressivi (Prozac, Zoloft, Paxil, Effexor)
Gli antidepressivi di nuova generazione, gli Ssri, che inibiscono la ricaptazione della serotina, erano considerati efficaci anche negli adolescenti. Nel 2004 la Fda e l’Emea hanno stabilito che non solo gli Ssri ma l’intera categoria degli antidepressivi aumenta il rischio di comportamenti suicidi nei pazienti pediatrici e negli adolescenti.
Cisapride (Cipril/Alimix)
Farmaco usato anche nei bambini contro il reflusso gastroesofageo: ritirato dal commercio nel 2000 dopo che Vanessa Young, una 15enne con lievi disturbi gastrici, morì di infarto a causa del farmaco. Negli Usa viene ancora prescritto, in casi particolari e sotto stretta sorveglianza del medico.
Sibutramina (Meridia/Reductil)
Sviluppata inizialmente come antidepressivo, si scoprì che poteva servire a perdere peso, facendo crescre i livelli di serotonina e noradrenalina. Fa aumentare la pressione arteriosa ed espone a rischio cardiovascolare anche fatale. Nel marzo 2002 il ministero della Salute sospende cautelativamente la vendita del farmaco e richiede all’Emea una rivalutazione del profilo rischio/beneficio. La sospensione della sibutramina è annullata nell’agosto 2002 ed è riammessa in commerco con precise controindicazioni e a uso specialistico.
Terapia sostitutiva ormonale
Nel 2002 uno studio su 16 mila donne, il Women’s health initiative (Whi), che prendevano ormoni (estro-progestinici) in menopausa è stato interrotto prima della data prevista, il 2005, dopo 5 anni e due mesi: l’assunzione in dosi fisse di questa combinazione di ormoni ha evidenziato che i rischi erano superiori ai benefici: aumento di ictus, trombosi venosa, embolia polmonare e tumore al seno.
Rosuvastatina (Crestor)
Introdotta sul mercato nel 2003 è anch’essa sotto stretta sorveglianza, come tutte le altre statine. David Graham, dell’Fda, in contrasto con la sua Agenzia per la sicurezza sui farmaci sostiene sia necessario sottoporre a revisione il Crestor per gli alti rischi cui è associato: danni muscolari, come la rabdomiolisi, e insufficienza renale.
Valdecoxib (Bextra), Parecoxib (Dynastat), Celecoxib (Celebrex/Artilog/Solexa), Eterocoxib (Arcoxia, Algix, Tauxib), Lumiracoxib (Prestige, registrato in Europa, sospeso temporaneamente il lancio)
Appartengono alla classe dei nuovi antinfiammatori, i Coxib, inibitori selettivi della cox-2.
Il rofecoxib (Vioxx) è stato ritirato, ma tutti i Coxib sono sottoposti a revisione da parte di Fda ed Emea: per valutare l’opportunità di mantenerli in commercio. L’Emea ha indicato forti limitazioni d’impiego, controindicazioni nei pazienti con malattia cardiaca o ictus, e ulteriori controindicazioni nei pazienti con ipertensione, precauzione nei pazienti a rischio cardiovascolare e utilizzo alla dose più bassa per un trattamento il più breve possibile.
Sartani Candersartan (Blopress, Ratacand) Eprosartan (Tevetenz), Irbersartan (Aprovel, Karvea) Losartan (Loortan, Losaprex, Neolotan), Telmisartan (Micardis, Pritor) Valsartan (Tareg, Valpression)
Sono antagonisti dei recettori dell’angiotensina-2, efficaci come antipertensivi, nell’insufficienza cardiaca e come nefroprotettori. Negli ultimi tempi hanno registrato una crescita vertiginosa di prescrizioni sostituendosi agli Ace-inibitori. In realtà, studi concludono che i sartani espongono a maggior rischio di infarto.
In questo contesto, non stupiscono più di tanto episodi come quelli del Vioxx e degli altri Coxib. «Usati per breve tempo, probabilmente non darebbero problemi diversi da quelli degli altri analgesici. Il fatto è che sono diventati un farmaco per tutta la vita» dice Magrini.
In questa direzione ha spinto il marketing. «C’è stata un’avidità di mercato che ha spinto a usi eticamente non condivisibili». La stessa accusa è stata fatta agli antidepressivi Ssri: se ne è spinto l’uso addirittura per bambini e adolescenti, trascurando (o nascondendo) i gravi rischi che comportavano.
Le insidie sono nascoste anche nel modo stesso in cui viene condotta la sperimentazione sui farmaci.
«Per quanto ampia e ben fatta, è comunque su un numero limitato di pazienti» dice Nazzari. «Gli eventi gravi emergono sui larghi numeri, nel lungo periodo, una volta che il farmaco è in commercio» prosegue Marco Bobbio, cardiologo. «All’esigenza della sicurezza si contrappone quella di introdurre il prima possibile sul mercato farmaci che magari possono curare dei pazienti».
In un contesto sperimentale è anche molto difficile studiare le interazioni tra farmaci, che invece capitano nel mondo reale. «Una soluzione è» dice Garattini «un monitoraggio attivo, un sistema di farmacovigilanza che non si basi come ora sulla segnalazione spontanea dei medici. Se ci fosse stato, il caso Lipobay, provocato dall’interazione tra cerivastatina e fibrati, non si sarebbe verificato».
Sembra che la storia sia destinata a ripetersi, se nel frattempo qualcosa non cambierà. Nel mirino c’è un’altra classe di farmaci, i sartani, antipertensiivi, sei molecole simili commercializzate sotto 12 etichette diverse. L’industria li sta spingendo perché sul mercato sostituiscano i vecchi Ace-inibitori prossimi alla scadenza del loro brevetto: avrebbero un miglior profilo rischio-beneficio.
Uno studio apparso pochi mesi fa sul British medical Journal ha messo in discussione questa tesi affermando che, paradossalmente, pur abbassando la pressione, potrebbero esporre a maggior rischio di infarto. Conclude la rivista: “Ai pazienti andrebbe detto”.
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ADVIL, MOTRIN E ALEVE SOTTO ACCUSA IN USA PER DANNI AL CUORE
New York, 19 apr. (Apcom) – Tre nuovi farmaci antidolorifici sono finiti sotto accusa per gli effetti dannosi che hanno sull’apparato cardio-circolatorio: Advil, Motrin e Aleve tutti venduti senza ricetta sul mercato statunitense. Stando ad uno studio condotto dal dottor Jon Sudbo del Radium Ospital di Oslo, in Norvegia, questi antidolorifici riducono del 50% le possibilità di ammalarsi di cancro alla gola, ma aumentano con la stessa percentuale le chances di patire un attacco di cuore. Lo studio, condotto tra 908 fumatori norvegesi, è stato presentato ieri durante la conferenza dell’American Association for Cancer Reserch, tenutasi ad Anaheim, in California.
Il team di Sudbo, indagando gli effetti benefici di queste medicine sui pazienti ammalati di tumore alla gola, ha scoperto che Advil, Motrin e Aleve incidono pesantemente sulla circolazione sanguigna, almeno quanto i farmaci recentemente banditi dalla Food and Drug Administration: Vioxx e Bextra.
Diversamente da queste medicine dette inibitori cox-2, però, Advil, Motrin e Aleve fanno parte di una famiglia più grande di preparati, quella degli anti-infiammatori non a base di steroidi (Nsaid), in cui rientrano anche naproxen, ibuprofen e praticamente tutti gli antidolorifici che si possono acquistare senza ricetta, tranne il Tylenol. La ricerca di Sudbo ha tenuto sotto controllo per 20 anni 3000 pazienti ad alto rischio di contrarre il tumore alla gola. I 454 che si sono ammalati, sono stati messi a confronto con altri 454 pazienti nelle stesse condizioni, che però non hanno contratto il tumore. Di queste 908 persone, le 277 che avevano fatto uso di farmaci Nsaid negli ultimi sei mesi avevano un rischio minore di ammalarsi, eppure stavano morendo con il doppio della frequenza degli altri, a causa di problemi cardiaci. Stando alla ricerca, il rischio è più alto tra i fruitori dell’ibuprofen, che hanno tre volte più possibilità di avere problemi cardiaci rispetto ai non utilizzatori di farmaci Nsaid. Lo studio, condotto su una scala relativamente piccola, necessita ora di approfondimenti scientifici che appurino se le quantità di antidolorifici assunti incidano o meno sulla probabilità di sviluppare problemi cardio-circolatori.
http://www.apcom.it/popup.php?cnt=../../../news/home/20050419_173306_02A3021F.php
Ecco uno dei TANTISSIMI farmaci ritirati dal commercio….Fonte Nadir Notizie:
Ritirato dal commercio il farmaco Viracept (nelfinavir) – Redazione in Attualità – 07.06.2007
Sulla base di una disposizione dell’Emea (Agenzia europea dei medicinali) con una procedura specifica di allerta rapido è stato disposto il ritiro in tutti i Paesi europei del medicinale Viracept (nelfinavir) indicato per la terapia dell’HIV/AIDS.
Il ritiro immediato del farmaco, in tutte le confezioni e lotti, si è reso necessario a seguito dell’identificazione, da parte della casa farmaceutica produttrice Roche, della presenza di un agente inquinante inatteso, il mesilato etilico (anche conosciuto come il etilestere dell’acido metansolfonico) in alcuni lotti di Viracept. Il mesilato etilico è risultato genotossico (nocivo per il DNA) su studi su animali a dosi molto superiori a quelle riscontrate nel Viracept; l’effetto sull’uomo non è conosciuto e tuttavia, a scopo precauzionale, l’EMEA ha proceduto al ritiro di tutti i lotti e di tutte le confezioni.
A seguito della decisione europea, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto il ritiro dal commercio del farmaco. In Italia, il Viracept viene distribuito esclusivamente dai Centri di Infettivologia e comunque nei day hospital specializzati nella cura dell’HIV/AIDS.
COSA FARE ?
I pazienti in terapia con questo farmaco sono invitati a contattare il proprio Centro di riferimento per concordare, tra le diverse alternative terapeutiche disponibili, quella più adatta al proprio caso e per restituire il medicinale ritirato. Tutti i medici prescrittori di farmaci antiretrovirali sono invitati a contattare i pazienti in terapia con Viracept, convocarli immediatamente presso il centro clinico chiedendo la restituzione del medicinale e cambiare la terapia al paziente.
ATTENZIONE: Particolare allerta va rivolta alle donne in gravidanza che assumono Viracept, visto le sostanze genotossiche imputate. Il rischio in tutti i pazienti che sono stati esposti a mesilato etilico è ignoto.
Fonte: AIFA – http://www.agenziafarmaco.it/
Fonte: EMEA – http://www.emea.europa.eu/pdfs/general/direct/pr/25128307en.pdf
Farmaci per fibromialgia: Cochrane li mette in discussione – Feb. 2013
Benefici o dannosi ? Ancora non è dato saperlo, almeno secondo le ambigue conclusioni di una recente revisione pubblicata sulla Cochrane Library: due tra i farmaci più comuni contro il dolore da fibromialgia reumatica sono risultati efficaci nel 22 per cento dei casi, mentre il 21 per cento dei pazienti ha addirittura dovuto sospenderli per la comparsa di spiacevoli effetti collaterali.
«I soggetti colpiti da fibromialgia, l’80 per cento dei quali sono donne, superano i cinque milioni solo negli Stati Uniti» esordisce Winfried Häuser, internista alla Technische Università di Monaco, in Germania e primo autore dello studio, spiegando che i sintomi principali della malattia sono dolori diffusi e persistenti, sonnolenza e stanchezza cronica.
La causa resta per ora sconosciuta (NdR: alla medicina ufficiale) e non esiste una cura specifica. «Due farmaci spesso prescritti per il trattamento di fibromalgia sono il milnacipran e la duloxetina, entrambi appartenenti alla classe degli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina» riprende il ricercatore tedesco che assieme ai suoi coautori ha esaminato dieci studi di alta qualità svolti su oltre seimila adulti trattati con duloxetina, milnacipran, o placebo per un massimo di sei mesi, scoprendo non senza sorpresa che i due farmaci hanno effetti benefici o dannosi all’incirca nelle stesse percentuali di pazienti, in prevalenza donne bianche di mezz’età.
«Alla luce di questi risultati è necessaria una franca discussione tra medico e paziente circa i potenziali rischi e benefici di entrambi i farmaci» osserva Häuser. E aggiunge: «C’è in giro una grande quantità di pubblicità che sbandiera gli effetti benefici di queste medicine, mentre i dati di questa ricerca mostrano un miglioramento davvero minimo. Ne consegue che il trattamento con i farmaci da soli dovrebbe essere scoraggiato».
La cosa giusta da fare invece, almeno secondo Brian Walitt, coautore della revisione ed esperto di terapia del dolore al Washington Hospital Center, è un approccio multidisciplinare che combina i farmaci quando efficaci, l’esercizio fisico per favorire la mobilità e la consulenza psicologica per migliorare la capacità di convivere con la malattia.
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CONSIGLI a coloro che vogliono utilizzare i Farmaci di sintesi.
Farmaci in Microdosi: somministrare un farmaco al minimo dosaggio efficace evitando effetti collaterali
Si definisce dose minima efficace la dose di farmaco che produce un livello ematico al di sotto del quale il farmaco non ha effetto. Analogamente, si definisce dose subtossica quella che produce una concentrazione ematica al di sopra della quale si manifestano effetti secondari e/o tossici.
In base a questo principio è nata la teoria delle microdosi che fornisce all’organismo il “minimo dosaggio efficace”; secondo questa teoria infatti utilizzare dosi maggiori di farmaco non sarebbero utili dal punto di vista terapeutico, risultando superflue e quindi potenzialmente solo tossiche. La tecnica delle microdosi si applica a sostanze di tipo vegetale, quali tinture madri e oli essenziali, e di tipo chimico come le sostanze chimiche ed i farmaci. Se si considerano le spese sempre maggiori nel campo sanitario e la percentuale altissima delle sindromi iatrogene (danni da uso dei farmaci), con la diluizione del rimedio si dà una risposta a vari problemi della cura quotidiana del paziente.
Ad esempio, utilizzare i farmaci evitando gli effetti collaterali e ottenendo gli stessi risultati con un tempo d’azione molto più rapido, ma con l’impiego di quantità di gran lunga ridotte, tra le 2 mila e le 15 mila dosi in meno rispetto alle attuali somministrazioni: è una tecnica usata in Messico e a Cuba e praticamente sconosciuta in Italia.
Questa pratica terapeutica è stata scoperta nel 1980 dal medico messicano Eugenio Martinez Bravo, dell’università autonoma di Zacatecas (ormai scomparso).
Con le microdosi i farmaci si assumono per via sopralinguale, da lì giungono all’ipotalamo, alla corteccia celebrale e quindi ai recettori degli organi bersaglio evitando il lungo processo metabolico di assorbimento.
A differenza dell’omeopatia, che segue la legge dei simili curando una malattia con una sostanza che riproduce la stessa malattia, il metodo delle microdosi adotta la legge dei contrari, come avviene nella medicina tradizionale. Qui, inoltre, il farmaco è presente, come testimonia il fatto che non si possono dare microdosi di quel farmaco alle persone allergiche.
La preparazione delle microdosi non richiede una tecnologia sofisticata: la dose giornaliera del farmaco va sciolta nel veicolo 1 (20ml), che è costituito dal 66% di alcool (a 95/96 gradi) e dal 33% di acqua, ottenendo così la base. Quindi c’è una seconda diluizione: in una bottiglietta da 20 millilitri costituita al contrario (66% di acqua e 33% di alcool) e si inseriscono le gocce della base. La posologia è di 2 gocce quattro volte al giorno.
Vediamo ad esempio il caso di una ricetta medica così scritta: microdose paracetamolo 1 grammo, 15 gocce in 20ml.
Il farmacista preparerà la soluzione base (1g di paracetamolo nel solvente alcool:acqua=66:33) da cui preleverà le 15 gtt da diluire nei successivi 20ml. Sulla ricetta il medico indicherà anche la posologia giornaliera che generalmente è di 2gtt sublinguali 4 volte al giorno lontano dai pasti, talvolta il primo giorno si consiglia una dose più intensa cioè 2gtt ogni 10 minuti per la prima ora e poi ogni ora per il resto della giornata. Nella cura dei bambini si utilizzano quantità minori di alcool.
È stato elaborato un protocollo di ricerca con 40 persone, divise in quattro gruppi, a ciascuno dei quali sono state somministrate 2 gocce di quattro diverse soluzioni: acqua; un veicolo idro-alcolico (acqua ed alcool); fenobarbitale (un farmaco ipnotico ed antiepilettico); microdose di fenobarbitale.
Stando ai rilievi encefalografici, nel primo gruppo non ci sono stati effetti placebo, nel secondo sono state registrate leggerissime variazioni, nel terzo gruppo si sono avuti i segnali corrispondenti agli effetti del farmaco. Nel quarto gruppo, quello curato con la microdose, si sono rilevate variazioni identiche a quelle del terzo gruppo, ma con l’apparire della sonnolenza (considerato un sintomo favorevole) nel giro di 4/5 minuti.
Ma esiste un altro aspetto interessantissimo in tutta questa ricerca che non possiamo tralasciare e che per fortuna qui in Italia sta trovando un’applicazione molto estesa: l’uso delle microdosi con gli oli essenziali. Se con le piante la diluizione apporta vantaggi relativi, con l’aromaterapia la microdose favorisce finalmente un uso per via orale che, con gli oli, è sempre stato visto con molta prudenza. La distillazione di una pianta aromatica fa ottenere rimedi con una intensa concentrazione di principi attivi, tossici ad alte dosi e a volte anche un pò irritanti per le mucose.
E così, ad esempio, l’utilizzo in terapia dell’olio essenziale di origano, uno degli antibiotici più potenti in natura, con un ampio spettro d’azione, viene limitato a causa dei suoi effetti irritativi locali. La microdose degli oli ci fa superare completamente questi problemi e utilizzare delle diluizioni che possono essere date tranquillamente per via orale, con effetti clinici peraltro molto interessanti. 15/01/2008 – Bibliografia: Il farmacista 16/03/07 “Terapia a piccole dosi”
http://www.farmaciadimuria.it/3livello_dettaglio_new.asp?id=2730
900 studi dimostrano che le statine sono pericolose – 900 studi illustrano che le statine sono pericolose
Un nuovo lavoro cita quasi 900 studi sugli effetti negativi degli inibitori dell’HMG-CoA reduttasi, chiamati anche statine, una classe di farmaci ampiamente utilizzata per il trattamento del colesterolo alto. La revisione fornisce il quadro più completo finora riportato degli effetti collaterali delle statine.
I problemi muscolari sono i più noti tra gli effetti collaterali delle statine, ma sono stati segnalati anche problemi cognitivi e dolore o intorpidimento delle estremità. Possono verificarsi anche altri problemi, che vanno dall’innalzamento della glicemia ai problemi ai tendini.
Il documento riassume le prove evidenti che il danno indotto dalle statine alla funzione delle cellule che producono energia nell’organismo, chiamate mitocondri, è alla base di molti degli effetti avversi che si verificano nei pazienti che assumono statine. Le statine abbassano i livelli di coenzima Q10, un composto centrale nei processi di produzione di energia all’interno dei mitocondri e di eliminazione di composti pericolosi chiamati radicali liberi.
Dosi più elevate di statine e statine più potenti sono legate a un maggior rischio di sviluppare effetti collaterali.
Sources: Eurekalert January 26, 2009 + American Journal of Cardiovascular Drugs 2008;8(6):373-418
Altri farmaci dannosi:
STRATTERA (ATOMOXETINA)
Possibili danni epatici con Strattera, un farmaco per il trattamento del disturbo da deficit di attenzione e di iperattività Eli Lilly ha comunicato che i pazienti che stanno assumendo Strattera ( Atomoxetina ) dovrebbero dismettere il farmaco qualora compaiano segni di danno epatico, tra cui ittero.
Lilly è a conoscenza di due casi di gravi danni epatici dopo assunzione di Strattera.
Questa reazione avversa è tuttavia considerata rara.
Strattera trova indicazioni nel trattamento del disturbo da deficit di attenzione e di iperattività ( ADHD ).
XagenaHeadlines2004
MHRA: rari ma gravi disturbi epatici con Atomoxetina, un farmaco per il trattamento dell’ADHD
L’inglese MHRA (Medicines and Healthcare products Regulatory Agency ) ha emesso un warning ( avvertenza ) riguardo al rischio di rari ma gravi disturbi epatici con Atomoxetina ( Strattera ), un farmaco per il trattamento del disordine da deficit di attenzione ed iperattività ( ADHD ).
Il rischio è stimato essere al di sotto di 1:50.000 pazienti trattati.
Strattera è stata commercializzata in Gran Bretagna dal luglio 2004, ed è stata autorizzata nel novembre 2002 negli Stati Uniti.
Il farmaco viene impiegato nei bambini di 6 anni e più, e negli adolescenti come parte di un programma di trattamento dell’ADHD.
A livello internazionale sono stati segnalati 41 casi di disturbi epatici, tra cui 2 casi di grave epatite, forma acuta, con significativo aumento dei livelli degli enzimi epatici ( fino a 40 volte il limite normale superiore ) e di bilirubina ( fino a 12 volte ).
In alcuni casi si osserva un peggioramento della funzionalità epatica, anche dopo sospensione del farmaco.
Non sembra che alla base della tossicità del farmaco ci sia una relazione dose-effetto.
Non è stata neppure osservata una relazione temporale.
La grave reazione avversa si può anche presentare dopo alcuni mesi di trattamento.
In Gran Bretagna sono stati segnalati 67 casi di reazioni avverse dovute all’Atomoxetina, comprendenti 3 casi epatici ( 1 caso di epatite, ittero, ed elevati livelli di bilirubina ). L’MHRA raccomanda di:
– monitorare la funzionalità epatica nei soggetti trattati con il farmaco
– sospendere il farmaco in presenza di ittero o di dati di laboratorio indicanti danno epatico.
Fonte: MHRA, 2005 – www.xagena.it
La Merck ammette l’inoculazione del virus del cancro – La divisione vaccini della farmaceutica Merck, ammette l’inoculazione del virus del cancro per mezzo dei vaccini.
La sconvolgente intervista censurata, condotta dallo studioso di storia medica Edward Shorter per la televisione pubblica di Boston WGBH e la Blackwell Science, è stata tagliata dal libro “The Health Century” a causa dei sui contenuti – l’ammissione che la Merck ha tradizionalmente iniettato il virus (SV40 ed altri) nella popolazione di tutto il mondo.
Questo filmato contenuto nel documentario “In Lies We Trust: The CIA, Hollywood & Bioterrorism”, prodotto e creato liberamente dalle associazioni di tutela dei consumatori e dall’esperto di salute pubblica, Dr. Leonard Horowitz, caratterizza l’intervista ad uno dei maggiori esperti di vaccini del mondo, il Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la Merck ha diffuso l’AIDS, la leucemia e altre orribili piaghe nel mondo : http://www.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
Nei vaccini ceduti, regalati e/o venduti al terzo mondo si é scoperto che molti di questi contenevano l’ormone B-hCG un anti fertile se immesso in un vaccino.
La corte Suprema delle Filippine ha scoperto che oltre 3 milioni di ragazze e donne hanno assunto questi vaccini contaminati, cosí come in Nigeria, Tailandia ecc…
Per chi non abbia ancora visto questi video-documenti scioccanti:
http://uk.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
http://it.youtube.com/watch?v=wg-52mHIjhs&feature=related
Sembrerebbe che oltre al profitto a tutti i costi, ci sia dietro qualcosa d’altro….impedire alle donne dei paesi del terzo mondo… di avere figli….
I Vaccini creano Mutazioni Genetiche nei Mitocondri delle cellule, mutazioni che sono trasmissibili alla prole, dalla via materna. Nelle cellule infettate da virus si risvegliano i retrovirus più vecchi.
Dei ricercatori hanno osservato che quando il metabolismo della cellula infettata da un virus (NdR: che può essere anche vaccinale) essa viene ingannata al fine di riprodurre il virus che la infetta, però in essa decade la funzionalità di alcune reazioni biochimiche di contenimento e di funzione cellulare: sintesi e specializzazione delle proteine, specializzazione degli enzimi e duplicazione del DNA.
Quindi anche l’infezione da virus vaccinale è in grado quindi di riattivare genomi di precedenti virus, o di quelli iniettati con i vaccini ai genitori, nonni, avi del vaccinato, virus, che erano divenuti parte del genoma delle cellule dei genitori, nonni, avi, generando anticipatamente qualsiasi tipo di patologia; il meccanismo si chiama slatentizzazione = liberare anticipatamente patologie.
Di fatto i Vaccini sono un cocktail di Tossine altamente pericolose che possono rimanere inerti per anni e riesplodere come bombe a tempo anche dopo 30-40 anni o più, in uno stato febbrile… che alterano il Terreno in modo importante, specie negli organismi non perfettamente sani, per problemi ereditari e/o di alimentazione inadatta alla Perfetta Salute.
TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA
La terapia ormonale sostitutiva è associata ad insorgenza di ictus
Una meta-analisi ha valutato il rischio di ictus, susseguente alla terapia di sostituzione ormonale.
Sono stati individuati 28 studi clinici che hanno coinvolto 39.769 soggetti.
La terapia ormonale sostitutiva è risultata associata ad un significativo aumento del rischio di ictus totale ( odds ratio, OR: 1,29), ictus non fatale ( OR = 1,23 ), ictus fatale o ictus associato a disabilità ( OR = 1,56 ), ictus ischemico ( OR = 1,29 ).
Non è stata invece osservata una correlazione tra terapia ormonale sostitutiva ed ictus emorragico o TIA ( attacco ischemico transitorio ).
Gli Autori della meta-analisi hanno concluso che la terapia di sostituzione ormonale è associata ad un aumentato rischio di ictus, particolarmente di tipo ischemico.
Nelle donne già colpite da ictus, l’assunzione della terapia sostitutiva sembra peggiorare l’outcome ( prognosi ).
La terapia di sostituzione ormonale non può essere raccomandata nella prevenzione primaria o secondaria dell’ictus.
Fonte: British Medical Journal, 2005 – XagenaHeadlines2005
CELEBREX (INIBITORE COX-2)
Aumento del rischio di infarto miocardico con Celebrex
Uno studio clinico, sponsorizzato dal National Cancer Institute, è stato interrotto dopo che i pazienti che stavano assumendo Celecoxib (Celebrex) hanno presentato un rischio 2 volte maggiore di infarto miocardico, rispetto a coloro che assumevano placebo.
Il Celebrex è un inibitore COX-2, che presenta un meccanismo d’azione simile a quello del Vioxx (Rofecoxib).
Lo studio clinico stava valutando il Celecoxib nella prevenzione degli adenomi del colon-retto.
L’antinfiammatorio era somministrato ai dosaggi di 400-800 mg.
Questi risultati sembrano confermare l’ipotesi che il rischio cardiovascolare sia un effetto di classe, cioè sia dovuto al meccanismo d’azione di questi farmaci.
Sarebbero, pertanto, coinvolti tutti gli inibitori COX-2: Etoricoxib (Arcoxia), Valdecoxib (Bextra), Celecoxib (Celebrex), Rofecoxib (Vioxx).
Il 30 settembre Merck & Co ha ritirato dal commercio il Vioxx, a causa dei gravi effetti indesiderati cardiovascolari.
Recentemente Pfizer ha comunicato che il proprio antinfiammatorio Valdecoxib ( Bextra ) è associato ad un aumento del rischio di coaguli ematici, infarto miocardico, ed ictus, nei pazienti sottoposti ad intervento di bypass coronarico.
www.xagena.it
VIRAMUNE (anti-AIDS)
NIH ha nascosto la tossicità del farmaco anti-AIDS
I Responsabili del National Institute of Allergy and Infectious Diseases ( NIAID ) erano a conoscenza della tossicità del Viramune ( Nevirapina ) ma avrebbero nascosto i dati al Governo USA.
Il Viramune è un farmaco impiegato nel trattamento dell’AIDS, commercializzato dalla società tedesca Boehringer Ingelheim.
Negli studi eseguiti in Uganda 14 donne a cui era stato dato il farmaco sarebbero morte, e sarebbero stati osservati in gran numero effetti indesiderati.
Ma questi dati sarebbero stati tenuti nascosti.
Il Responsabile del Senate Finance Committee ha chiesto al Dipartimento della Giustizia americano di indagare sul comportamento dei National Institutes of Health.
www.xagena.it
ERITROPOIETINA (anti-anemico)
Ortho BIotech società del Gruppo Johnson & Johnson ha dovuto interrompere diversi studi clinici che vedevano l’impiego dell’Eritropoietina (Epoetina alfa) nel trattamento dell’anemia nei pazienti con tumore. Ci sono state diverse reazioni collaterali gravi a tal punto che la società farmaceutica ha deciso di interrompere gli studi.
ALERT – Sospesi gli studi clinici che valutavano l’Eritropoietina nel trattamento dell’anemia nei pazienti con tumore , sottoposti a chemioterapia o a radioterapia. Johnson & Johnson ha sospeso gli studi clinici che stavano valutando l’impiego dell’Eritropietina (Procrit) nel trattamento dell’anemia dei pazienti con tumore , sottoposti a chemioterapia o a radioterapia.
È stato osservato nei pazienti trattati con Eritropoietina un’alta incidenza di formazione di trombi. (Xagena 2003)
Fonte: “The New York Times”, November 27 2003 – Link : www.xagena.it
NEVIRAPINA (anti-virale)
La Nevirapina ( Viramune ) è un NNRTI ( non-nucleoside reverse transcriptase inhibitor ) , che trova impiego nel ridurre il carico virale nell’infezione da HIV. I principali effetti indesiderati prodotti dalla Nevirapina sono : epatotossicità , sintomi gastrointestinali e reazioni dermatologiche.
Ricercatori dell’Hammersmith Hospital e del Paterson Centre for Mental Health di Londra hanno riferito di 3 casi di pazienti con infezione da HIV, senza storia di malattia mentale, che dopo aver assunto Nevirapina
hanno manifestato complicanze neuropsichiatriche.
Un uomo di 35 anni, dopo una terapia di 2 settimane con Nevirapina, ha manifestato uno stato depressivo ed ha interrotto l’attività lavorativa a causa di disturbi cognitivi e perdita di coscienza. Ricoverato in ospedale per un’overdose di Nevirapina , il trattamento con l’antivirale è stato sospeso. Cinque giorni più tardi l’uomo ha tentato il suicidio.
Poiché ciò, in un primo tempo, non è stato correlato all’impiego della Nevirapina, il trattamento farmacologico è stato ripristinato. Dopo un periodo di 2 settimane in cui il paziente risultava lucido, sono comparse allucinazioni visive ed altri disturbi neuropsichiatrici. La Nevirapina è stata sospesa e nell’arco di 3 settimane il paziente è diventato asintomatico.
Una donna di 36 anni, dopo aver assunto per 2 settimane la Nevirapina, ha manifestato idee persecutorie e ideazioni suicidarie.
Una donna di 42 anni ha sviluppato anch’essa idee persecutorie e depressione dopo 10 giorni di terapia con Nevirapina.
(Xagena) Wise MEJ et al , BMJ 2002 ; 324: 879
Aggiornamento sulla Neviparina:
IDS : l’MCC ha messo in discussione l’efficacia della Nevirapina nel ridurre la trasmissione verticale (da madre a figlio) dell’infezione da HIV-1
Il South African Medicines Control Council ( MCC ) ha messo in dubbio le conclusioni dello studio HIVNET 012.
Questo studio clinico (Lancet 1999) aveva confrontato la sicurezza e l’efficacia di un breve ciclo di trattamento con Nevirapina (Viramune) e con Zidovudina (Retrovir) durante il parto e nelle prime settimane di vita del neonato.
La Nevirapina aveva mostrato di ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione da HIV-1 di circa il 50%. L’MCC ha invitato la società produttrice del Viramune, Boehringer Ingelheim a fornire entro 90 giorni altri dati di efficacia e sicurezza, pena il ritiro dell’autorizzazione alla vendita del prodotto.
Il provvedimento del South African Medicines Control Council ha preso avvio dal riesame dello studio HIVNET 012, promosso negli Stati Uniti dai National Institutes of Health, dopo che l’FDA aveva respinto la nuova indicazione per la Nevirapina: “trasmissione verticale dell’infezione da HIV-1. ( Xagena 2003 )
Fonte : Lancet , 9 August 2003 www.xagena.it
VERAPAMIL (calcioantagonista)
Il dibattito riguardo alla possibile relazione tra assunzione di farmaci calcioantagonisti ed insorgenza di cancro, è ancora aperto.
I Ricercatori del Department of Pharmacoepidemiology & Pharmacotherapy dell’Utrecht Institute for Pharmaceutical Sciences in Olanda hanno analizzato i dati dello Studio Rotterdam , uno studio prospettico di coorte.
Allo studio avevano preso parte 3.204 persone anziane ,di 71 anni ed oltre.
Il rischio relativo di insorgenza di tumore nei pazienti che facevano uso di calcioantagonisti è stato di 1,4 ( 1,2 dopo aggiustamento ).
Il Verapamil è risultato significativamente associato allo sviluppo di cancro con un rischio relativo di 2,1 ( 2,0 dopo aggiustamento ) , mentre nessuna associazione è stata trovata con altri calcio antagonisti (Diltiazem , Nifedipina).
Altri farmaci antipertensivi ( beta-bloccanti , diuretici , ACE inibitori ) non sono risultati associati a neoplasie.
Sulla base di questi dati , il Verapamil sembra associato ad un aumento del rischio di tumore. ( Xagena 2003 )Beiderbeck-Noll AB et al , Eur J Cancer 2003; 39: 98-105 – www.cardiologia.net
ISOTRETINOINA
L’Isotretinoina ( Accutane, Roaccutan ) può causare depressione, psicosi e raramente ideazione suicidaria, tentativi di suicidio e suicidio.
Nessun meccanismo è stato finora individuato per spiegare l’insorgenza di disturbi psichiatrici con l’Isotretinoina.
Inoltre l’Isotretinoina può essere associata alla comparsa di pseudotumor cerebri (ipertensione intracranica benigna). In alcuni casi la comparsa di psudotumor cerebri è stata osservata quando l’Isotretinoina era associata alla tetracicline.
I segni ed i sintomi precoci di insorgenza di pseudotumor cerebri comprendono: papilledema, cefalea, nausea, vomito e disturbi visivi.
La somministrazione di Isotretinoina al comparire di questi effetti indesiderati dovrebbe essere sospesa immediatamente.
( Xagena ) Fonte FDA 2002 www.xagena.it
LIPOBAY (anti-colesterolo)
Complotto internazionale
Il caso Lipobay, il farmaco della Bayer contro il colesterolo ritirato dal commercio perché sospettato di aver causato la morte di più di 50 persone in tutto il mondo (ma il bilancio potrebbe essere ancora più drammatico) ha innescato una vera e propria psicosi, condita dalla comprensibile apprensione di chi ne ha fatto uso (almeno 400mila persone in Italia e da una informazione ancora molto insufficiente e frammentaria tanto da suscitare un allarmismo che le autorità sanitarie invano si affannano a definire eccessivo.
Le statine
Le statine, sul mercato da dieci anni, sono commercializzate dall’inizio degli anni ’90 e la cerivastatina, in particolare, dal 1997.
Quest’ultima è venduta con i nomi commerciali di Lipobay, Cervasta e Stativa.
Qual è il loro meccanismo di azione ?
Inibiscono la produzione di colesterolo da parte del fegato. Sono farmaci utili per la prevenzione delle malattie vascolari (riducono del 30% la mortalità fra i cardiopatici). Le affezioni vascolari sono la causa del 43% dei decessi nei paesi industrializzati. Il loro trattamento non va sospeso se non provoca disturbi.
Quali sono questi sintomi ?
In media entro 15-30 giorni dall’inizio della terapia (ma l’intervallo di tempo è assai variabile) possono provocare danni al fegato e al sistema muscolare. Nel primo caso sono in grado di mimare i sintomi di una influenza e di alterare gli enzimi epatici (SGOT, SGPT, Gamma GT).
Nel secondo caso provocano dolore e debolezze muscolare con incremento dei valori del CPK, l’enzina dell’attività muscolare.
Le associazioni da evitare
Controlli ancora più severi vanno effettuati in caso di eventuale associazione delle statine con i fibrati (gemfibrozil). Si tratta di farmaci usati contro le dislipidemie (alterazione di tutti i grassi del sangue), di cui le alterazioni del colesterolo fanno parte.
Si basano su un diverso meccanismo d’azione e controllano la produzione delle apoproteine A1 e C, costituenti del colesterolo “buono” e dei trigliceridi. L’associazione con le statine è quella sospettata di aver causato i danni più gravi.
Quali i controlli ?
Per le statine è bene valutare i livelli nel sangue delle SGOT, SGPT, Gamma GT e CPK ogni quindici giorni per i primi tre mesi e poi ogni sei mesi.
Tratto da http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,2559,00.html
LONDRA (CNN) — Sono 52, nel mondo, le persone morte dopo aver preso il farmaco anti-colestereolo Lipobay. Il bilancio è stato fornito dalla casa farmaceutica produttrice, il colosso tedesco Bayer, che nei giorni scorsi aveva ordinato il ritiro dal mercato del preparato.
Finora il conto delle persone decedute in seguito all’assunzione del Lipobay sembrava essere più basso: secondo quanto denunciato da fonti sanitarie i morti erano 31 negli Stati Uniti, tre in Spagna, sei in Germania e uno in Francia. In tutto 41.
Nonostante le gravi difficoltà legate al ritiro del medicinale, commercializzato anche con il nome di Baycol, l’amministratore delegato Manfred Schneider ha negato che la casa farmaceutica abbia bisogno “di un salvataggio”.
Schneider ha detto che due grandi gruppi hanno già mostrato interessa nell’acquisto della divisione farmaceutica. La vendita, ha aggiunto, è un’opzione possibile, ma non quella preferita dall’azienda.
Il farmaco anti-colesterolo a base di cerivastatin era stato ritirato dal mercato mercoledì scorso quando erano emerse prove che il medicinale provocava il deterioramento dei tessuti muscolari, una condizione nota come rabdomiolisi, che causa forti dolori e può provocare blocchi renali e che aveva già provocato la morte di 40 persone.
La decisione aveva provocato un crollo delle azioni della Bayer che, in un solo giorno, avevano perso il 18 per cento del loro valore.
“Il responsabile della divisione farmaci della Bayer, David Ebsworth, ha però sottolineato che è difficile, in questo momento, avere certezze sul rapporto di causalità tra l’assunzione del farmaco e i decessi. “Non è facile – ha detto – trovare un legame causa-effetto certo”.
In seguito al ritiro Lipobay, la casa farmaceutica tedesca prevede una riduzione dell’utile di esercizio a tre miliardi di euro, l’equivalente di poco meno di 6.000 miliardi di lire (inizialmente la previsione per il 2001 era di 3,4 miliardi di euro).
L’amministratore delegato ha comunque precisato che in qualsiasi caso “l’esistenza della Bayer” non è in discussione”.”Le nostre vendite di quest’anno aumenteranno anche senza il Baycol” ha aggiunto, avvertendo comunque gli azionisti che la società quest’anno sarà costretta a ridurre i dividendi.
C’è una forte pressione sulla società perché separi le attività nel settore chimico da quelle nel settore farmaceutico, o perché trovi un partner per quest’ultimo, in modo da riuscire a competere con colossi del calibro della britannica GlaxoSmithKline o della statunitense Pfizer.
Tratto da http://www.cnnitalia.it/2001/ECONOMIA/08/13/bayer/index.html
Accusa dalla Gemania: è un complotto internazionale
Lo scandalo del farmaco anticolesterolo della Bayer, il Lipobay, imputato della morte di 52 persone in tutto il mondo, sembra assumere anche i contorni di un giallo finanziario internazionale con tanto di complotto da parte delle multinazionali concorrenti ai danni del colosso tedesco di Leverkusen, con l’obiettivo segreto di acquistarlo a poco prezzo. Questa la tesi sostenuta ieri dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. L’inchiesta, redatta dal giornalista Udo Ulfkotte, suggerisce un intrigo industriale con al centro la Pfizer americana (uno dei tre potenziali acquirenti della Bayer, insieme alla britannica GlaxoSmithKline e all’anglo-svedese Astra-Zeneca) che produce il farmaco leader al mondo nella cura del colesterolo, il Lipitor che fattura 5 miliardi di dollari contro i 570 milioni di Lipobay.
Sempre la Pfizer è produttrice del Viagra, la famosa pillola contro l’impotenza dalle molte controindicazioni. Ebbene, proprio la Bayer contava di lanciare a breve sul mercato una pillola concorrente del Viagra, la Vardenafil, che promette di avere molti meno effetti collaterali della rivale Usa.
Il giornale tedesco richiama l’attenzione sul fatto che la Pfizer sia riuscita finora, nonostante le centinaia di morti (sarebbero 983), a impedire il ritiro dal mercato del Viagra e che nessun avvocato di fama internazionale le abbia intentato cause collettive per risarcimenti.
Contro la Bayer, a seguito dello scandalo Lipobay ritirato dal mercato dalla casa l’8 agosto, è in arrivo invece una pioggia di denunce. E i legali che seguiranno le cause sono il top del mercato: l’americano Edward Fagan e il tedesco Michael Witti, che si sono guadagnati fama e onore seguendo le cause collettive degli ex lavoratori forzati durante il nazismo.
Tratto da http://www.quibrescia.it/cronaca.htm
TAMOXIFEN (anti-cancro)
Nei primi anni ’70, si chiuse un vergognoso capitolo riguardante l’esteso impiego di un medicinale conosciuto come cancerogeno e distruttivo per il sistema endocrino, chiamato DES (Dietilstilbesterolo), il primo medicinale estrogeno sintetico, non-steroideo. Contro i consigli del suo inventore, Sir Charles Dodd, da quattro a sei milioni di donne in Europa e USA usarono inconsapevolmente il DES per prevenire problemi di aborto e complicazioni durante la gravidanza. Inoltre tale medicinale venne usato per la soppressione della lattazione, per il trattamento dell’acne, di certi tipi di cancro al seno e di quelli prostatici, come inibitore della crescita nelle adolescenti, come sostituto di estrogeni durante la menopausa e come “pillola del mattino dopo”.
Saranno necessari 30 anni per accettare quello che i test di laboratorio avevano indicato fin dal 1938 – che il DES era un medicinale altamente pericoloso e nocivo.
Comparve all’orizzonte un nuovo farmaco che sarebbe presto stato proclamato una stella splendente nella guerra contro la dilagante epidemia di cancro al seno. Alla fine degli anni ’60 l’industria farmaceutica sviluppò un farmaco chiamato Tamoxifen. Come complesso steroideo, non-steroidale con effetti ormonali, il Tamoxifen ha una struttura simile al DES. Infatti provoca gli stessi anormali cambiamenti osservati nelle cellule delle donne che assumevano estradiolo e DES.
Il Tamoxifen venne dapprima approvato dalla FDA per essere usato come pillola per il controllo delle nascite; comunque, si dimostrò di indurre l’ovulazione piuttosto che inibirla. Nonostante non funzionasse come contraccettivo, si scoprì che diminuiva il tasso di cancro alle mammelle negli animali. Gli studi sugli animali mostravano che il neo-farmaco
impediva agli estrogeni di saldarsi ai siti recettori sulle cellule dei tessuti mammari. Inoltre riduceva anche l’incidenza di cancro alla mammella nei roditori.
L’estrogeno è il legame comune tra molti fattori di rischio del cancro al seno, cioè genetico, riproduttivo, alimentare, ambientale e stile di vita. Stimola le divisioni delle cellule mammarie. Così si pensava che farmaci come il Tamoxifen, che bloccano gli effetti degli estrogeni nel seno, potessero ridurre il rischio della ricorrenza di cancro al seno nelle donne in trattamento per quest’ultimo.
Il Tamoxifen agisce come un debole estrogeno mettendosi in competizione per i recettori di estrogeni più come fanno i fitoestrogeni. Come quest’ultimi, il Tamoxifen ha proprietà estrogeniche medie, ma viene considerato un anti-estrogeno dato che inibisce l’attività degli estrogeni regolari. Più precisamente è un bloccante di estrogeni.
Esso combatte il cancro al seno mettendosi in competizione con l’estrogeno per lo spazio sui recettori del tessuto tumorale. Ogni molecola di Tamoxifen che si aggancia ad un recettore impedisce ad una molecola di estrogeno di agganciarsi allo stesso posto. Senza un continuo
rifornimento di estrogeno, le cellule tumorali non si sviluppano e la capacità del tumore di estendersi viene ridotta.
Comunque il Tamoxifen mostrava due caratteristiche contraddittorie. Esso poteva agire come un anti-estrogeno che come estrogeno. Pertanto, mentre è un anti-estrogeno per il seno, allo stesso tempo agisce come estrogeno nell’utero e, in misura minore, in cuore, vasi sanguigni e ossa. Così, nonostante inizialmente mostrasse la tendenza a combattere la ricorrenza di cancro al seno, si sarebbe presto rivelato come promotore di cancri particolarmente aggressivi all’utero e al fegato. Come poi per il DES, i benefici del Tamoxifen vennero estesi al suo utilizzo come preventivo contro l’osteoporosi e i problemi cardiaci. Ora viene raccomandato a tutte le donne in pre-menopausa con ormoni tumorali positivi, così come a molte donne in pre-menopausa con cancro al seno e/o un numero sempre maggiore di donne con ormoni tumorali negativi.
Il Tamoxifen (nome commerciale Nolvadex) è attualmente il più prescritto farmaco per il cancro al mondo. Venne sviluppato dall’azienda britannica Imperial Chemical Industries (ICI), una delle maggiori aziende chimiche multinazionali al mondo.
La Zeneca, una sussidiaria della ICI, è responsabile della produzione e commercializzazione dell’ormone ed è attualmente la maggior azienda al mondo di farmaci per il cancro. La divisione agrochimica dell’ICI, che include la Zeneca, produce clorurati e altri componenti chimici industriali compresi erbicidi. Sono tutti velenosi, e molti sono conosciuti come distruttori endocrini che sono stati accusati di provocare il cancro al seno.
Controindicazioni del Tamoxifen:
– Sintomi della Menopausa: il Tamoxifen induce spesso sintomi di menopausa in donne nel periodo mestruale. Circa la metà delle donne provano caldane. Ritenzioni di liquidi e aumento di peso in circa il 25 per cento. Secrezioni e atrofie vaginali.
– Danni alla vista: secondo uno studio del 1978 su Cancer Treatment Reports e un’altro pubblicato su Cancer nel 1992, circa il 6 per cento delle donne soffrono di danni alla retina, opacità della cornea e
diminuzione della acutezza visiva.
– Coaguli di sangue: irrita le pareti delle vene, e ne conseguono infiammazioni. Questo indebolisce le vene, causando perdite, coaguli, tromboflebiti, e nei casi peggiori ostruzioni.
-Sintomi psicologici: la depressione è stata rivelata come importante effetto collaterale del Tamoxifen nel 30 per cento delle donne.
-Altri effetti: può innescare attacchi d’asma e indebolimento delle corde vocali.
– Effetti cancerogeni: si è trovato che il Tamoxifen, si fissa saldamente e irreversibilmente al DNA provocando una mutazione cancerosa. È tossico per il fegato, e l’ultimo studio mostra un aumento di sei volte del cancro al fegato in donne che assumono Tamoxifen per più di due anni. Non solo ma si rilevò la crescita di polipi, tumori, ispessimenti endometriali e cancri all’utero.
– Osteoporosi: Diverse sperimentazioni non riuscirono a dimostrare alcun effetto sulla densità delle ossa e pertanto sulla prevenzione dell’osteoporosi.
-Alternative al Tamoxifen: L’estriolo, uno degli estrogeni prodotti dalle ovaie, è considerato un estrogeno sicuro. Vi è anche una convincente evidenza che il progesterone naturale abbia un importante ruolo nel trattamento e nella prevenzione del cancro al seno. Nel 1995, in uno studio pubblicato sul Journal of Fertility and Sterility, i ricercatori scoprirono che le donne che usavano localmente crema al progesterone avevano drammaticamente ridotto il tasso di moltiplicazione delle cellule del seno. Anche lo stile di vita gioca un ruolo significativo. Si scoprì che le donne che si allenavano almeno quattro ore la settimana durante il tempo libero, avevano una riduzione di rischio di cancro al seno del 37 per cento, se comparate con donne dalla vita sedentaria.
Oltre al fallimento del DES, i disastri del Talidomide, degli impianti al silicone per il seno, della terapia di sostituzione degli estrogeni e ora del Tamoxifen continuano a dimostrare quanto prontamente sia stata sacrificata la vita delle donne per il conseguimento dei profitti.
Comunque si potranno trovare soluzioni ricorrendo a cambiamenti nello stile di vita, nella dieta e nello stress, e riducendo o eliminando l’esposizione ai molti composti chimici conosciuti, tossici e cancerogeni, che inquinano l’ambiente, piuttosto che con la scoperta di alcuni miracolosi farmaci.
Articolo tratto da NEXUS NEW TIMES edizione italiana n°19 1999
PROZAC (anti-depressivo)
La FDA americana, ha ricevuto più rapporti di reazioni avverse per il Prozac, che per qualsiasi altro prodotto negli ultimi 24 anni. Sino al Settembre 1993 erano pervenuti 28623 rapporti di reazioni serie al medicinale; cioè dieci volte il numero di quelli per Halcion. Tali reazioni includono: convulsioni, allucinazioni, aggressioni, deliri, ostilità violenta e psicosi. Aggiungete a questo i rapporti di 1885 tentati suicidi e 1734 morti, e la vera storia del Prozac salta fuori.
Fonte: Perceptions, 1994
Il Prozac, il Paxil, il Luvox e lo Zoloft sono farmaci etichettati come SSRI (inibitori selettivi risollevamento della serotonina) e che cercano di alleviare la depressione modificando i livelli cerebrali di una sostanza naturale, la serotonina. Il Prozac è l’arcinoto depressivo della Eli Lilly che è stato messo in relazione ad azioni di suicidio e omicidio.
Il Dott. Joseph Tarantolo, psichiatra che esercita nel settore privato a Washington DC, e presidente della sezione della American Society of Psychoanalytic Psysicians di quella città, afferma: “… tutti gli SSRI inibiscono le sensazioni del paziente. Costui viene meno empatico, del tipo “non m’importa granché”, il che significa “per me è più facile farti del male”..
Il Dott. Peter Breggin, eminente psichiatra e divulgatore, nella rubrica del giornale di Arianna Huffington del 9 luglio 1998, afferma: “non ho dubbi che il Prozac possa causare o contribuire a violenza e suicidi, casi di cui sono stato testimone più volte; in una recente sperimentazione clinica, il 6% dei bambini sono diventati psicotici a causa del Prozac, e la psicosi maniacale può condurre a comportamenti maniacali”.
Dal libro Prozac and Other Psychiatric Drugs di Lewis A. Opler: Quelli che seguono sono elencati come effetti collaterali del Prozac: apatia, allucinazioni, ostilità, idee irrazionali, reazioni paranoiche, comportamento antisociale, isteria e pensieri suicidi.
L’effetto di questi farmaci – che alterano l’afflusso del neurotrasmettitore del cervello, la serotonina – viene spacciato da alcuni come una potenziale cura per comportamenti violenti. L’unico problema è che non esiste alcuna prova riconosciuta che la serotonina sia un fattore che scatena la violenza.
Il Prozac ebbe vita dura sulla stampa; il 7 febbraio 1991, un articolo di Amy Marcus apparso sul Wall Street Journal aveva come titolo “processi per omicidio introducono la difesa del Prozac”. Marcus ha scritto: “una valanga di processi per omicidio in cui gli imputati affermano di esseri diventati violenti quando assumevano l’antidepressivo Prozac stanno ora presentando una serie di problemi alla casa produttrice, la Eli Lilly & Co”.
Nel libro Toxic Psychiatry, pietra miliare del genere, il Dott. Breggin menziona che The Donahue Show (28 febbraio 1991) “riunì un gruppo di persone le quali erano diventate incontrollabilmente autolesioniste e omicide dopo aver assunto il Prozac, e la clamorosa risposta di audience e di telefonate confermò il problema”.
Non solo ma Breggin cita un inquietante studio di Teicher tratto dal American Journal of Psychiatry (147:207-210), che riferisce di “..sei pazienti depressi, precedentemente liberi da qualsiasi recente progetto suicida, i quali hanno sviluppato ossessioni suicide intense e violente dopo 2-7 settimane di trattamento con fluoxetina (Prozac). Le ossessioni suicide sono durate da tre settimane a tre mesi dopo il termine del
trattamento.
Tratto da Nexus New Times ed. italiana n°26 anno 2000
Il Prozac viene accusato di trasformare gente sana e tranquilla in persone violente. Nella prima sperimentazione il dr. David Healy Direttore del Dipartimento di Medicina Psicologica del Galles del Nord ha somministrato il Prozac ad un gruppo di volontari adulti e mentalmente sani, trovando che persino il loro comportamento è stato influenzato. “Possiamo trasformare dei volontari sani in persone bellicose, paurose, tendenti al suicidio e persino pericolose per gli altri”, ha detto.
Negli Stati Uniti le sparatorie nelle scuole sono state collegate al numero di bambini cui è stato somministrato il Prozac ed altri antidepressivi. I medici qui stanno prescrivendo Prozac e Ritalin ad un numero sempre maggiore di bambini. Nel 1995, oltre 150.000 bambini – proprio nella fascia d’età tra i due e i quattro anni – sono stati trattati con farmaci simili al Prozac.
Tratto da Guardian Weekly 2-8 MARZO 2000, e The Observer 12 marzo 2000
PROZAC NELL’ACQUA DI RUBINETTO A LONDRA
La notizia ha veramente dell’incredibile: a Londra, dai rubinetti scende acqua al Prozac !».
Questa denuncia, pubblicata dal giornale «The Observer», parte dall’agenzia che si occupa della protezione ambientale: nel corso di normali ispezioni, il «Drinking Water Inspectorate» (Dwi) ha infatti inaspettatamente trovato tracce di Prozac nell’acqua potabile.
INFLIXIMAB (artrite e morbo di Crohn)
Infliximab è un nuovo farmaco indicato per il trattamento dell’artrite reumatoide e della malattia di Crohn, che non rispondono alla terapia tradizionale.
In alcuni pazienti trattati con Infliximab è insorta tubercolosi, in una forma grave, minacciante la vita.
In molti casi questi report sono pervenuti da Paesi che hanno un’alta incidenza di tubercolosi ed anche nei pazienti che sono stati precedentemente trattati con immunosoppressori e/0 corticosteroidi.
In un numero significativo di casi, l’inizio della tubercolosi in forma attiva è avvenuto dopo 3 infusioni o anche meno.
Tuttavia l’impiego di Infliximab è ancora agli inizi e non si può ancora delineare l’esatto profilo di sicurezza del farmaco.
È però opportuno segnalare la comparsa dei primi segni di infezione.
Nel caso in cui sia sospettato l’inizio della infezione (tosse persistente, variazione di peso, febbre lieve) è necessario sospendere il trattamento con Infliximab, finchè l’infezione non sia stata controllata.Infliximab rimane un utile farmaco per il trattamento della malattia di Crohn e dell’artrite reumatoide nei pazienti che non hanno risposto ad altre terapie.
(Fonte EMEA, 2000) (Xagena 2001)
Consultare: www.farmacovigilanza.net
Tratto da Yahoo notizie www.yahoo.it sabato 20 Gennaio 2001
SIBUTRAMINA (perdita di peso)
La Sibutramina, nota anche con i nomi commerciali di Meridia e Reductil, è un inibitore del reuptake della serotonina e della norepinefrina.
Trova indicazione nel trattamento dei pazienti con iniziali indici di massa corporea superiore o uguale a 30 kg/m2 e superiore o uguale a 27 kg/m2 in presenza di altri fattori di rischio, come il diabete, dislipidemia.
La Sibutramina permette di ridurre il peso corporeo del 5-10% dopo 1 anno di terapia.
Tuttavia il farmaco non è privo di effetti indesiderati. Dopo impiego della Sibutramina sono stati segnalati: disturbi ansiosi, costipazione, vertigini, secchezza delle fauci, insonnia , irritabilità, rinite, cefalea.
Lo studio multicentrico STROM ( Sibutramine Trial of Obesity Reduction and Maintanance) ha dimostrato che il mantenimento della riduzione di peso ( superiore al 5%) dopo somministrazione di Sibutramina si ha in circa il 43% dei pazienti trattati.
Nello studio STROM , pubblicato su The Lancet ( James WP et al, Lancet 2000; 356: 2119-2125), 605 pazienti con indice di peso corporeo ( BMI) compreso tra i 30 ed i 45 kg/m2 sono stati trattati con Sibutramina (10 mg/die) e dieta ipocalorica per un periodo di 6 mesi. I pazienti obesi che riuscivano a perdere il 5% o più del loro peso venivano randomizzati a ricevere per 18 mesi Sibutramina ( 10 mg/die, aumentabile fino a 20 mg/die) o placebo.
Il principale effetto indesiderato, che ha provocato la maggior parte delle interruzioni dello studio, nei pazienti con Sibutramina è stato l’ipertensione.
La Sibutramina non deve essere somministrata nelle donne in gravidanza o che allattano.
Il farmaco non deve essere usato nei soggetti con anoressia nervosa, aritmie cardiache, insufficienza cardiaca congestizia, storia di coronaropatia, storia di ipertensione polmonare, storia di ictus.
Le controindicazioni sono estese anche storia di malattia della colecisti, ipertensione. disfunzione epatica, glaucoma ad angolo stretto, storia di convulsioni.
La Sibutramina non può inoltre essere somministrata contemporaneamente al Litio, agli Inibitori della MAO, agli Inibitori del reuptake della serotonina ( SSRI), al Triptofano.
La Sibutramina può scatenare la sindrome della serotonina, che può risultare anche fatale.
I sintomi della sindrome della serotonina sono: eccitamento, ipomania, perdita della coscienza, confusione, disorientamento, ansietà, disartria, ipertermia, dilatazione pupilare, diaforesi.
Tratto da: www.farmaci.net aggiornamento 2002
ROFECOXIB (anti-infiammatorio)
Rofecoxib ( Vioxx) è un farmaco anti-infiammatorio non-steroideo che agisce selettivamente sull’enzima Cox-2.
Fino a luglio 2000 l’Agenzia di Controllo sui Farmaci inglese ha ricevuto un totale di 1120 report di effetti indesiderati attribuiti al Rofecoxib.
Gli effetti a livello gastroenterico rappresentano circa la metà di questi ( 554), dei quali la maggioranza ( 84%) era nausea, dispepsia, diarrea, e dolori addominali.
Inoltre ci sono stati 68 report ( 12%) di perforazioni, ulcerazioni, emorragie del tratto gastrointestinale superiore e si sono avuti 5 morti.
La maggioranza dei pazienti che hanno presentato gravi effetti gastroenterici avevano un’età uguale o superiore a 65 anni.
Il Rofecoxib è controindicato nei pazienti con ulcera peptica attiva a sanguinamento gastroenterico.
Sono giunti 177 report di sospette reazioni avverse a livello cardiovascolare.
I principali effetti sono stati: edema ( 101 report), ipertensione ( 31 report) e palpitazione ( 19 report).Ci sono stati 15 report di insufficienza cardiaca, o insufficienza cardiaca aggravata, 3 di quali hanno avuto esito fatale.
L’infarto miocardico si è presentato in 9 pazienti, di cui 3 mortali.
Nella maggioranza dei casi segnalati, il paziente presentava fattori di rischio per malattia cardiovascolare.
Il Rofecoxib è controindicato nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia grave e particolare attenzione deve essere posta ai pazienti con storia di insufficienza cardiaca, disfunzione ventricolare sinistra, o ipertensione ed in pre-esistenza di edema.
Sono state riportate anche reazioni psichiatriche: depressione ( 28 report), confusione ( 14 report) ed allucinazioni ( 11 report).
Altri report riguardano: angioedemi ( 35 report), broncospamo o esacebazione d’asma ( 25 report), insufficienza renale ( 16 report), alterata funzionalità epatica ( 12 report) e rash.
Committee on Safety Medicines / Medicines Control Agency ( MCA), UK
Tratto da : www.farmaci.net
L’FDA ha ricevuto la segnalazione di 7 casi di meningite asettica dopo trattamento con Rofecoxib ( Vioxx ).
In 5 casi l’infezione si è sviluppata dopo pochi giorni dall’assunzione del farmaco e si è presentata con: febbre, cefalea, stato confusionale, rigidità nucale, fotosensibilità.
I sintomi sono cessati all’interruzione del trattamento.
I pazienti d’età compresa tra i 16 ed i 67 anni, stavano assumendo dosaggi di Rofecoxib che variavano da 12,5 mg a 50 mg.
Il Rofecoxib ( Vioxx , Arofexx , Coxx ) è un farmaco anti-infiammatorio, inibitore selettivo della cicloossigenasi 2 ( Cox-2), indicato nell’osteoartrite, ed ora approvato in Usa anche per l’artrite reumatoide.
La meningite asettica dopo Rofecoxib sarebbe da ascrivere ad un’ipersensibilità nei confronti del prodotto.
Bonnel RA et al, Arch Intern Med 2002; 162: 713-715
Tratto da www.farmaci.net
PAROXETINA (antidepressivo SSRI)
Gli inibitori del reuptake delal serotonina ( SSRI) sono un gruppo di farmaci antidepressivi.
Al Committee on Safety of Medicines ( CSM) inglese sono giunti 1625 report attraverso la Yellow Card i report di effetti indesiderati da sospensione degli SSRI.
Già dal 1993 l’Autorità Sanitaria inglese aveva messo in guardia dagli effetti indesiderati provocati dalla sospensione della Paroxetina, un SSRI.
La Paroxetina è stata associata al più ampio numero di report spontanei di reazioni avverse.
Nella maggioranza dei casi i sintomi si presentano entro 3 giorni dall’interruzione della terapia.
I più comuni sintomi: vertigini, cefalea, nausea, e parestesia.
Inoltre il CSM inglese ha ripreso in considerazione la possibile associazione tra SSRI e comportamento suicida, anche se finora non risultano studi che hanno dimostrato questa correlazione.
Committee on Safety Medicines / Medicines Control Agency ( MCA), UK Keywords: SSRI, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, Paroxetina
Tratto da : www.farmaci.net
PAROXETINA VIETATA AI MINORI DI 18 ANNI
Gran Bretagna: l’MHRA ha raccomandato ai medici di non prescrivere l’antidepressivo Paroxetina ai pazienti pediatrici di età inferiore ai 18 anni
L’MHRA (Medicines and Healthcare products Regulatory Agency) ha raccomandato ai medici di non prescrivere l’antidepressivo Paroxetina (Paxil, Seroxat) ai pazienti con depressione maggiore e con età
inferiore ai 18 anni.
La decisione è stata presa dopo le segnalazioni di un aumento del comportamento suicidarlo dopo assunzione della Paroxetina.
Attualmente in Gran Bretagna circa 7.000 pazienti in età pediatrica stanno assumendo la Paroxetina.
Erano diversi mesi che la GlaxoSmithKline, società farmaceutica che ha sviluppato la Paroxetina, ha cercato di difendere il proprio farmaco dalle accuse lanciate da alcuni gruppi di pazienti, che avevano chiesto il ritiro dal commercio della Paroxetina a causa dei gravi effetti indesiderati.
La GlaxoSmithKline ha comunicato che negli studi clinici eseguiti su più di 1.000 pazienti pediatrici , e trattati con la Paroxetina , nessun caso di suicidio è stato riscontrato. È stata invece osservata nei pazienti trattati con Paroxetina una maggiore ideazione suicidaria, e tentativi di suicidio tra gli adolescenti.
La GlaxoSmithKline ha anche fatto osservare che in Gran Bretagna nessun farmaco antidepressivo è stato autorizzato nel trattamento della depressione maggiore nei pazienti in età pediatrica , e la stessa azienda non ha mai raccomandato l’uso di Seroxat nei bambini e negli adolescenti.
Fonte : MHRA / GSK.com (Xagena 2003)
CLOPIDOGREL (antiaggregante piastrinico)
Il Clopidogrel, un antiaggregante piastrinico, meglio conosciuto con il nome commerciale di Plavix, è un derivato della Ticlopidina.
Il meccanismo d’azione delle due tienopiridine ( Clopidogrel e Ticlopidina) è lo stesso. Agiscono bloccando i recettori ADP, prevenendo il legame del fibrinogeno al sito recettoriale. Il Clopidogrel era stato presentato come un superamento della Ticlopidina, soprattutto sotto l’aspetto della sicurezza e della tollerabilità.
In realtà ben presto sono comparsi gravi effetti indesiderati con questo nuovo farmaco.
Sulla prestigiosa rivista ,The New England Journal Medicine ( Bennet CL et al, N Engl J Med 2000; 342: 1773-1777), è comparso un allarmante report su un grave , anche se raro , effetto indesiderato causato dal
Clopidogrel : insorgenza di porpora trombotica trombocitopenica dopo solo 14 giorni dall’assunzione del farmaco.
Gli 11 soggetti che hanno manifestato questa grave reazione avverse sono stati sottoposti a plasmaferesi, ma un paziente è morto.
Negli studi di fase III, preliminari all’entrata in commercio del Clopidogrel, non erano mai stati segnalati effetti indesiderati gravi con questo antiaggregante piastrinico.
Dopo il report del New England Journal Medicine sono emersi altri casi di porpora trombotica trombocitopenica.
Inoltre sono stati segnalati casi di anemia aplastica ( Meyer B et al, Lancet 2001: 357: 1446-1447) e di anemia aplastica con esito fatale ( Trivier JM et al, Lancet 2001; 357: 446) e di pancitopenia ( Andres E et al, Arch Intern Med 2001; 161: 125).
Questi report contrastano anche con le conclusioni dello studio CAPRIE ( Clopidogrel versus Aspirin in Patients at Risk of Ischaemic Events), che hanno mostrato un buon profilo di sicurezza del Clopidogrel.
Lo studio CAPRIE ha confrontato il Clopidogrel ( 75 m/die) con l’Aspirina ( 325 mg/die) in 19.185 pazienti con aterosclerosi sintomatica.
La trombocitopenia è risultata identica nei due gruppi di trattamento. ( Hearker LA et al, Drug Saf 1999; 21: 325-335).
È stato recentemente segnalato un caso di emorragia alveolare in un paziente di 56 anni, che assumeva il Clopidogrel, nel corso di un intervento di sostituzione di uno stent coronarico ( J Invasive Cardiol 2001 ;13 : 535-537).
Sulla base di queste segnalazioni si potrebbe ipotizzare che alcuni pazienti , che assumono il Clopidogrel, potrebbero essere a maggior rischio di gravi eventi avversi rispetto ad altri, ma ad oggi non è possibile identificare questi pazienti.
Carlo Franzini – Medicina-Online.net www.medicina-online.net – Farmacologia.net www.farmacologia.net
Tratto da : www.farmaci.net
Maggiore incidenza di mortalità con il Clopidogrel rispetto alla Ticlopidina nei pazienti sottoposti ad impianto di stent coronarico
I Ricercatori dell’ Herz-Zentrum di Bad Krozingen in Germania e dell’University Hospital di Basilea in Svizzera hanno confrontato il trattamento con Clopidogrel ( Iscover , Plavix ) rispetto al trattamento con Ticlopidina dopo un impianto di stent, relativamente all’incidenza di mortalità cardiovascolare.
Dopo un impianto di stent coronarico, eseguito con successo, 700 pazienti con 899 lesioni, sono stati assegnati in modo random a ricevere un ciclo di 4 settimane di Ticlopidina 500mg ( n=345 ) o di Clopidogrel 75mg ( n=355 ), oltre all’Aspirina ( 100mg ).
Il periodo di osservazione ( follow-up ) è stato di 28 mesi.
L’end point primario era rappresentato dalla morte cardiovascolare.
Otto pazienti trattati con Ticlopidina e 26 con Clopidogrel sono morti per cause cardiache ( hazard ratio 0,30; p=0.003 ).
La Ticlopidina ha ridotto il rischio di morte cardiovascolare del 63% rispetto al Clopidogrel.
L’end point combinato ( morte cardiovascolare o infarto miocardico non fatale ) è stato raggiunto in 19 pazienti trattati con la Ticlopidina contro i 40 pazienti trattati con Clopidogrel ( hazard radio: 0,45;
p=0.005 ).
I pazienti sottoposti ad impianto di stent coronarico, e trattati con il Clopidogrel hanno presentato una maggiore mortalità rispetto a quelli trattati con la Ticlopidina.
Secondo gli Autori, i dati di questo studio dovrebbero far riflettere sull’attuale pratica di sostituire la Ticlopidina con il Clopidogrel. ( Xagena 2003 ) Mueller C et al, J Am Coll Cardiol 2003; 41:969-973
Tratto da : www.cardiologia.net www.cuore.net
CICLOFOSFAMIDE (chemioterapia)
La Ciclofosfamide è un farmaco alchilante utilizzato nella chemioteapia antitumorale.
Uno studio pubblicato su Cancer ha dimostrato che la Ciclofosfamide, soprattutto ad alto dosaggio, produce infertilità tra i pazienti a cui è stata somministrata. Infertilità che si protrae nel tempo.
Nello studio sono stati analizzati 17 uomini di età compresa tra i 16 ed i 34 anni che da bambini erano stati affetti da diversi tipi di sarcoma ed erano stati trattati con farmaci alchilanti.
Il 60% di queste persone presentava a distanza una mancata produzione di spermatozoi; il 29% presentava una produzione ridotta. ( Xagena 2001)Keywords: Ciclofosfamide, chemioterapia antitumorale, farmaci
alchilanti, infertilità
Tratto da : www.farmaci.net
AMIODARONE
Studi clinici hanno dimostrato un’incidenza di tossicità polmonare del 5-10% con alti dosaggi di Amiodarone (superiori a 400 mg/die).
Un’incidenza minore ( 1,6%) è stata riportata in uno studio che ha coinvolto 3.439 pazienti, che ricevevano dosi di Amiodarone di 400 mg o meno.
Prima di iniziare ad assumere l’Amiodarone dovrebbe essere eseguito un test di funzionalità polmonare ed una radiografia del torace. Le anomalie radiografiche della tossicità polmonare può anche precedere la tossicità clinica. ( Xagena 2001)
Sunderji R et al, Can J Cardiol 2000; 16: 1435-1440 Keywords: Amiodarone, tossicità polmonare, radiografia al torace, test di funzionalità polmonare
Tratto da: www.farmaci.net
AMIODARONE E TOSSICITÀ POLMONARE
L’ADRAC, l’Agenzia di Farmacovigilanza australiana, ha ricevuto diversi report di sospette reazioni avverse associate all’impiego dell’ Amiodarone ( in Italia : Cordarone , Amiodar ).
Nel 2000 sono pervenute all’Agenzia 61 segnalazioni, e nel 2001 74, con 5 eventi fatali.
A partire dal 1981 l’ADRAC ha ricevuto 31 report di eventi fatali associati all’Amiodarone, 17 morti avevano una causa polmonare : 8 fibrosi polmonari, 5 infiltrazioni polmonari, 2 polmoniti , 1 effusione pleurica ed 1 insufficienza respiratoria.
Un caso esemplificativo di tossicità polmonare da Amiodarone è quello di un uomo di 84 anni con storia di cardiopatia ischemica, e stenosi aortica e mitralica, a cui era stato impiantato un pacemaker, e che assumeva da 6 mesi Amiodarone, per controllare una tachiaritmia.
L’uomo ha presentato una progressiva dispnea. L’analisi alla tomografia computerizzata ha evidenziato una fibrosi polmonare.
L’Amiodarone è stato sospeso, ma nonostante il trattamento con corticosteroidi il paziente è morto.
La tossicità polmonare con l’Amiodarone può presentarsi rapidamente.
Qualora si dovesse instaurare una terapia con Amiodarone, sarebbe utile utilizzare i dosaggi minimi efficaci.
I pazienti dovrebbero comunicare al proprio medico la comparsa di dispnea e di tosse non produttiva.
L’Amiodarone può inoltre causare altri effetti tossici, tra cui l’epatossicità (cirrosi, insufficienza epatica), effetti a livello cardiovascolari (bradicardia), reazioni cutanee (fotosensibilità), neurotossicità (atassia, neuropatia periferica), così come depositi corneali, ipertiroidismo ed ipotiroidismo.
L’Amiodarone non dovrebbe essere impiegato nei soggetti ad alto rischio di sviluppare tossicità polmonare e la comparsa di dispnea e tosse dovrebbe richiedere un attento esame.
Fonte : ADRAC – Australian Drug Reactions Bulletin , vol 21 , Number 1, 2002 – Tratto da: www.farmaci.net
FENILPROPANOLAMINA (perdita di peso e/o raffreddamento)
L’FDA , nel mese di novembre 2000, ha preso la decisione di non autorizzare la vendita di prodotti contenenti Fenilpropanolamina.
La sostanza era presente nei prodotti contro il raffreddamento e per la perdita di peso.
In uno studio condotto dal Yale University School of Medicine è emerso che alcune donne, dopo 3 giorni si assunzione dei prodotti contenenti Fenilpropanolamina, erano state colpite da ictus emorragico.
Anche gli uomini sono a rischio, ma l’incidenza è inferiore rispetto alle donne.
Fonte: FDA www.fda.gov – Keywords: Fenilpropanolamina, ictus emorragico – Tratto da : www.farmaci.net
LEVORMELOXIFENE (contro l’osteoporosi)
La Novo Nordisk nel 1998 ha bloccato lo sviluppo del proprio farmaco Levormeloxifene, nell’osteoporosi.
Lo studio di fase III è stato interrotto prima del tempo.
Il 22,6% delle donne trattate con questo farmaco ha dovuto infatti interrompere lo studio.
È stato osservato un aumento dello spessore dell’endometrioDodici persone hanno presentato prolasso utero-vaginale. Fonte : Novo Nordisk – Keywords: Levormeloxifene, osteporosi, interruzione dello studio
Tratto da: www.farmaci.net
BUPROPIONE (farmaco per smettere di fumare)
L’Agenzia di Farmacosorveglianza inglese ha ricevuto 18 report di morti di persone che assumevano Bupropione, un farmaco per la cessazione del fumo di sigaretta.
A livello cardiovascolare il Bupropione può causare tachicardia, aumento pressorio talvolta grave. Non si deve superare la dose raccomandata di Bupropione poiché l’uso del farmaco è associato ad un rischio di convulsioni . A dosi fino alla dose massima giornaliera raccomandata (300 mg di Bupropione al giorno), l’incidenza di convulsioni è di circa lo 0,1% (1/1000).
Il rischio del verificarsi di convulsioni collegate all’impiego di Bupropione è fortemente associato con la presenza di fattori predisponenti. Pertanto il Bupropione deve essere somministrato con estrema cautela a pazienti che presentino una o più condizioni predisponenti all’abbassamento della soglia per la comparsa di convulsioni. Esse includono:
1. precedente trauma cranico
2. tumore del sistema nervoso centrale (SNC)
3. somministrazione concomitante di altri farmaci noti per abbassare la soglia della comparsa di convulsioni (ad esempio: antipsicotici, antidepressivi, teofillina, corticosteroidi sistemici). Inoltre, deve essere adottata cautela in quelle circostanze cliniche che sono associate con un aumento del rischio di convulsioni. Esse includono abuso di alcool, interruzione brusca dell’uso di alcool o benzodiazepine, diabete trattato con ipoglicemizzanti o insulina e uso di farmaci stimolanti o anoressizzanti.
(Fonte: Rai Tg1 del 19 febbraio 2001 ore 13.30, scheda tecnica di Zyban) (Xagena 2001)
Tratto da: www.farmaci.net
MELOXICAM (anti-infiammatorio)
Una donna di 49 anni è stata ricoverata in Ospedale per diarrea ematica con dolore addominale.
La donna stava assumendo da due settimane Meloxicam, un anti-infiammatorio, al dosaggio di 15 mg/die, a causa di una osteoartrite.
All’esame colonscopico si è osservata mucosa infiammata con sanguinamento. Alla biopsia risultava necrosi a tutto spessore.
I sintomi sono regrediti dopo una settimana dalla sospensione del Meloxicam.
Il Meloxicam a dosaggi inferiori ( 7,5 mg/die) presenta meno effetti
indesiderati. Garcia Bet al, Lancet 2001; 357: 1690
Tratto da: www.farmaci.net
CELEBREX – VIOXX (contro l’artrite)
Uno studio svolto da un gruppo di scienziati di Cleveland dimostra che l’utilizzo dei farmaci Vioxx (Merck) e Celebrex (Pharmacia e Pfizer), le cui previsioni di vendita si attestano per quest’anno intorno ai 3 miliardi di dollari, causerebbe un aumento di attacchi di cuore e di problemi cardiovascolari.
Tratto da www.aboutpharma.it
RALOXIFENE (anti-osteoporosi)
Secondo uno studio condotto in vitro da ricercatori americani, il farmaco anti-osteoporosi raloxifene (Lilly) stimola la crescita delle cellule di carcinoma ovarico. Il farmaco è dotato di effetti favorevoli anche sui marcatori del rischio cardiovascolare e non stimola la proliferazione dell’endometrio delle donne in menopausa.
Tratto da www.aboutpharma.it
LOTRONEX (intestino irritabile)
Il farmaco Lotronex (Alosetron) indicato nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile è stato ritirato dal commercio negli Usa.
L’FDA ha ricevuto 49 report di colite ischemica e 21 report di grave costipazione nelle donne che assumevano il farmaco. Cinque donne sono morte.
La sindrome dell’intestino (colon) irritabile colpisce maggiormente le donne con un rapporto uomo/donna di 1:2
(Fonte: FDA www.fda.gov) – Tratto da: www.farmaci.net
ZANAMIVIR (influenza tipo A e B)
Zanamivir (Relenza) è un farmaco indicato nel trattamento dell’influenza prodotta dai virus di tipo A e B. Il Canadian Adverse Drug Center, cioè il Centro di farmacosorveglianza canadese ha ricevuto nell’arco di 1 anno 16 segnalazioni di reazioni avverse dopo assunzione di Zanamivir.
Una segnalazione si riferisce ad un paziente che è successivamente deceduto per insufficienza renale. Tuttavia non è certo il coinvolgimento dello Zanamivir. Il paziente era affetto da insufficienza cardiaca ed è stata accertata la presenza di un’infezione staflococcica.
I più comuni effetti indesiderati dello Zanamivir sono a livello respiratorio: broncospasmo ed alterazione della funzione respiratoria. (Fonte: Canadian Adverse Drug Reaction Newsletter 2000; 10)
(Xagena 2001) Tratto da: www.farmaci.net
PROPAFENONE (anti-aritmico)
I più frequenti effetti indesiderati del Propafenone ( Rytmonorm) sono a livello gastrointestinale ( nausea, vomito, costipazione), e cerebrale ( cefalea, visione offuscata, vertigini), cardiologiche ( bradicardia, palpitazioni, blocco atrio-ventricolare di primo grado, rallentamento della conduzione intravenricolare).
Il Propafenone, come gli altri farmaci antiaritmici, può dar origine ad effetti paradossi, chiamati pro-aritmici, di aggravamento di un’aritmia già esistente, o di induzione di nuove aritmie.
In letteratura l’effetto proaritmico del Propefenone è dell’ordine del 4,7%, ma la sua incidenza e gravità dipendono dal tipo di aritmia e dalla cardiopatia sottostante.
Ci sono state segnalazioni di rari effetti indesiderati dopo somministrazione del Propafenone: agranulocitosi, anemia, granulocitopenie, prolungamento del tempo di sanguinamento, leucopenia, porpora, trombocitopenica.
Keywords: Propafenone, Rytmonorm, bradicardia, effetto proaritmico, proaritmia
Tratto da : www.farmaci.net
Pochi studi clinici per Rytmonorm a rilascio prolungato
Il Propafenone ( Rytmonorm) è uno dei più impiegati farmaci antiaritmici, particolarmente nel trattamento delle aritmie sopraventricolari.
Il farmaco presenta una farmacocinetica complessa con rilevante effetto di primo passaggio epatico, che rende difficile prevedere l’efficacia terapeutica. Nel 2001 sono state introdotte in commercio in Italia due formulazioni di Propafenone a rilascio prolungato . Tuttavia a differenza di quanto atteso queste forme retard producono solo un marginale miglioramento della compliance, poiché richiedono 2 somministrazioni al giorno anzichè 3.
Non esistono ad oggi studi clinici di comparazione tra Rytmonorm a rilascio prolungato e gli altri farmaci antiaritmici ,soprattutto nella prevenzione degli episodi di fibrillazione atriale.
Pertanto risulta difficile trarre conclusioni sulla reale efficacia antiaritmica di queste formulazioni e sorprende non poco la decisione dell’ Autorità Sanitaria di approvare il Rytmonorm retard in mancanza di studi clinici di confronto con altri farmaci antiaritmici e per periodi prolungati.
L’unico studio clinico presente nella banca dati Medline è un lavoro di Mastropasqua F et al di alcuni anni fa ( Cardiologia 1998; 43: 617-623).
In questo studio sono stati valutati gli effetti di due formulazioni a rilascio ritardato rispetto al Propafenone a rilascio immediato nel trattamento delle extrasistoli ventricolari sintomatiche.
Lo studio, eseguito in diversi Centri aritmologici italiani, ha coinvolto 83 pazienti, con un’età media di 57,9 +/- 12,2 anni.
Dallo studio è emerso che l’efficacia del Rytmonorm 325 a rilascio prolungato x 2 /die, è paragonabile a quella del dosaggio più basso del Rytmonorm a rilascio immediato , 150 mg x 3/die.Mentre la formulazione 225 mg x 2/die è scarsamente efficace.
Nel corso dello studio si sono verificate reazioni avverse non gravi in 30 pazienti ( 35%), tra cui in ordine di frequenza: stipsi, palpitazioni, arrossamento del volto, disturbi di visione, dolori addominali o pirosi gastrica, dispepsia, parestesie, insonnia, dolore toracico, alterazione degli indici epatici.
In 10 pazienti il trattamento con il Propafenone è stato sospeso a causa degli effetti indesiderati: 5 assumevano Rytmonorm 150 mg x 3 /die, mentre 4 il Rytmonorm 225 mg x 2/die , ed 1 Rytmonorm 325 mg x 2 /die.
Non sono stati osservati effetti proaritmici gravi quali: aumento degli episodi di tachicardia ventricolare non sostenuta ( TVNS) , o insorgenza di tachicardia ventricolare sostenuta ( TVS).
Sotto l’aspetto farmacocinetico il Propafenone a rilascio prolungato raggiunge il massimo della sua azione dopo 3-6 ore dall’assunzione e l’effetto perdura per più di 12 ore.
La biodiponibilità di queste formulazioni ritardo è attorno al 32%, inferiore rispetto alla biodisponibilità dei preparati a rilascio istantaneo ( 49%). www.aritmologia.it
Tratto da: www.disinformazione.it
Eli Lilly/ Luce verde dalla FDA a farmaco antidepressivo a spese delle cavie suicide
La ditta distribuisce: Byetta, Zyprexa, Humalog, Cymbalta, Humalog Mix, Fluctine, Huminsulin, Permax, Humatrope, Forsteo, Humapen, Alimta, Cialis, Gemzar, ReoPro, Xigris
I medicinali citati della lista dubbiosa non necessariamente si lasciano classificare come psico-pillole ma anche comune medicine appena apparse sul mercato o gia ritirate dal mercato come: Strattera, Zoloft, Prozac, Ritalin, Celebrex, Viramune, Isotretinoina, Zyprexa, Infliximab, Meridia, Reductil, PAROXETINA, PAROXETINA, CLOPIDOGREL, Plavix, è un derivato della Ticlopidina, Fluoxetina (Prozac), Sertralina
(Zoloft), Paroxetina (Paxil), Fluvoxamina (Luvox), Citalopram (Celexa), Escitalopram (Lexapro), Bupropione (Wellbutrin), Venlafaxina (Effexor), Nefazodone (Serzone), Mirtazapina (Remeron), giornalmente arrivano nuovi nomi, prima di ingerire alla cieca qualsiasi medicinale si consiglia vivamente di cercarlo in rete.
Mentre continua ad emergere la verità sugli estremi pericoli dei vaccini e dei prodotti farmaceutici, la Big Pharma è sempre più disperata, non sapendo più come costringere il pubblico a fidarsi dei suoi prodotti. Ora sta lavorando in stretta collaborazione con le autorità politiche (inclusi i governatori di diversi stati) per rendere coercitive le vaccinazioni sui bambini. Ciò contempla la criminalizzazione dei genitori che rifiutino di esporre i propri figli ai pericoli derivanti da queste sostanze chimiche.
In sostanza, la Big Pharma spera di trasformare in criminali i seguaci della medicina naturale.
La FDA ha già criminalizzato le compagnie produttrici di supplementi nutrizionali che osino dire la Verità sui benefici alla salute derivanti dai loro prodotti. Inoltre, i genitori che rifiutano di iniettare ai propri figli i prodotti farmaceutici imposti da Big Pharma, verranno criminalizzati, radunati e incarcerati per “rifiuto di accondiscendere alle politiche sanitarie”.
Tutto ciò viene perpetrato dallo Stato col pretesto di “proteggere i bambini” dai genitori che credono nella medicina naturale (è folle, vero, pensare che proteggere i propri figli da sostanze chimiche tossiche è oggi un crimine negli Stati Uniti ?).
Il fine ultimo di tutto questo è l’applicazione delle tattiche di Medicina a Mano Armata a tutti noi. Compresi gli adulti e gli anziani. Chiunque soffra, per esempio, di colesterolo alto e non si assoggetti ai farmaci statinici della Big Pharma, potrà essere arrestato, legato a un tavolo e curato contro la sua volontà. Chi è affetto da cancro, potrà essere arrestato per aver scelto di curarlo con medicine botaniche sicure ed efficaci, anziché con farmaci brevettati e fonti di alti profitti per la Big Pharma.
Se pensate che già oggi le prigioni siano strapiene a causa degli arresti per possesso di marijuana e per altri crimini di nessun rilievo, aspettate che lo Stato inizi ad arrestare tutte le mamme e i papà del paese che rifiutano di partecipare al pazzesco e dannosissimo sistema farmacologico che domina oggi la sanità americana e mondiale.
QUANDO LA CURA E ‘ PEGGIO DEL MALE – By Sergio Cima
Lipobay
Alcune decine di morti nel 2001 hanno segnato la vicenda dei Lipobay (cerivastatina). Il farmaco appartiene alla classe delle statine ed è usato per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, e ridurre il rischio di disturbi al cuore.
Ma se associato con il gemfibrozil, può provocare la rabdomiolisi: un danno grave ai muscoli a cui segue il rilascio di una sostanza tossica per il rene.
Oggi negli stati Uniti l’associazione Public Citizen punta il dito contro una nuova statina: la rosuvastatina, che risulta essere l’unica della famiglia (ce ne sono in uso sei) che provoca danni diretti ai reni, oltre alla possibilità di rabdomiolisi. Quanto basta, secondo l’associazione dei consumatori, per considerare un suo ritiro dal commercio.
Antidepressivi
Giovani suicidi dopo la cura con antidepressivi: il rimedio del male che si trasforma in effetto. Entrati in commercio nel 1990 gli antidepressivi erano considerati efficaci e sicuri, tanto da essere usati negli adolescenti. Fino al 2003, quando la Food and Drug Administration (Fda) ne ha sconsigliato l’uso nei ragazzi. È successo che le case produttrici che hanno anche promosso gli studi clinici sui loro stessi farmaci, ne hanno impropriamente esaltato l’efficacia e nascosto gli effetti collaterali. La reazione dei genitori dei ragazzi morti a causa di questi farmaci è stata furibonda e le maggiori riviste scientifiche hanno deciso che renderanno noti solo gli studi in cui tutti i risultati sono pubblici e trasparenti. Una svolta epocale sulla pelle di pazienti ignari.
Alosetron
Nel 2000, dopo aver causato cinque morti, 49 casi di colite ischemica e 21 casi di grave costipazione, l’alosetron, che prometteva di curare la sindrome del colon irritabile, è stato ritirato dal commercio. Nel 2002 la Fda lo ha reintrodotto con forti restrizioni, impegnando medico e paziente a firmare dichiarazioni di conoscenza dei potenziali pericoli e di assunzione di responsabilità. Paul Stolley ha denunciato la collusione dell’Fda, di cui è stato consulente, con le case farmaceutiche: a suo parere il rientro dell’alosetron, per quanto strettamente regimentato, non trova alcuna giustificazione clinica. «
La Fda è finanziata dalle aziende produttrici di farmaci» ha accusato Stolley.
Cisapride
La Jansen Pharmaceutica nel 2000 ha ritirato dal commercio la cisapride, un farmaco usato contro il reflusso gastroesofageo, anche nei bambini. La vicenda è iniziata quando Vanessa Young, 15 anni, vita normale ma con qualche disturbo gastrico, morì di infarto davanti a suo padre. Si stava curando con la cisapride. Questo farmaco era in commercio nell’America dei nord, ma solo negli Usa il “bugiardino”recitava: “La cisapride può causare gravi irregolarità del ritmo cardiaco che possono provocare la morte”. Vanessa era canadese. In seguito le autorità regolatore internazionali imposero tali e tante restrizioni d’uso, che la casa farmaceutica stessa preferì abbandonare il prodotto.
Sibutramina
Perdere peso senza rischi: la sibutramina prometteva questo. Sviluppata inizialmente come antidepressivo, durante la sperimentazione ha mostrato la non trascurabile capacità di ridurre il peso corporeo. Un effetto collaterale che deve essere piaciuto ai produttori, tanto che lo hanno abbandonato come antidepressivo e lo hanno sviluppato per il trattamento degli obesi. Unico neo: faceva schizzare in alto la pressione arteriosa, aumentando in modo considerevole il rischio di accidenti cardiovascolari. Nel marzo 2002 è arrivata la sospensione dei farmaco da parte del ministero della Salute, poi revocata nell’agosto successivo ma con rigidi paletti e avvertenze.
Terapia ormonale sostitutiva
Nel luglio 2002 un grande studio sulla terapia ormonale sostitutiva, un cocktail di estrogeni e progestinici che attenua i sintomi della menopausa (vampate e umore depresso), è stato interrotto a causa dei danni che provocava sulle donne trattate: aumento dei rischio di ictus, di trombosi venosa, di embolia polmonare, di tumore al seno.
Rischi che le donne sembrano aver messo in secondo piano rispetto ai benefici: attualmente la ricerca sta cercando di accelerare i tempi sul progestinico titolone che, però, deve ancora essere ulteriormente testato e sottoposto a nuovi studi controllati per poter garantire la sua sicurezza di impiego.
L’Espresso, 28-10-2004
E dire che la chiamavano super-aspirina
Il brusco ritiro dal commercio dei Vioxx (Merck) e degli altri prodotti antinfiammatori a base di rofecoxib, non ha suscitato nell’opinione pubblica un’ondata emotiva che si possa anche lontanamente paragonare al terremoto provocato nell’agosto di tre anni fa dal Lipobay (cerivastatina). Eppure il Vioxx era un farmaco miracolo, osannato dai media con il titolo improprio di super-aspirina, insieme al suo confratello Celebrex, appartenenti entrambi alla stessa classe dei cosiddetti anti Cox2. Il loro lancio nel 2000 era stato salutato da Wall Street come il più clamoroso successo di marketing nella storia dell’industria farmaceutica.
Lo scorso anno Vioxx aveva fatturato l’astronomica cifra di 2,5 miliardi di dollari nel mondo e di 124 milioni di euro solo in Italia. Di miracoloso in realtà c’era ben poco, come già denunciato da “L’Espresso” lo scorso 12 agosto (“Occhio al farmaco, il prezzo non è giusto”). I nuovi costosissimi prodotti non davano un maggior sollievo dal dolore rispetto ai vecchi ed economici Fans. L’unico vantaggio avrebbe dovuto essere una minore propensione a far male allo stomaco, cosa che resta tuttora in dubbio in molti casi. In compenso, sin dal 2001 è sorto il sospetto che il Vioxx favorisse la formazioni di trombi, aumentando così il rischio di infarti e ictus Ora questi nodi sono venuti al pettine con i risultati di nuovi studi, e bisogna dare atto alla casa produttrice di averne tirato le estreme conseguenze con coraggio e decisione.
Anche se non mancano le dietrologie: la Merck ha già un altro Cox2 in corsa, e può avere valutato più conveniente abbattere un cavallo ormai azzoppato.
Meglio affrontare una perdita secca, ma contenuta, che trascinare un declino, punteggiato magari da onerose cause di risarcimento. Tratto da: L’Espresso”, 28-10-2004
TROVATO il meccanismo di azione delle tossine dei VACCINI anche sul cervello !
ANSA, Roma, 22 Mar. 2009 – Esiste un passaggio segreto che permette alle cellule immunitarie di penetrare nel cervello e di aprire la strada ad una seconda ondata di cellule pericolose, capaci di scatenare malattie autoimmunitarie, come la sclerosi multipla, nelle quali il sistema immunitario aggredisce l’organismo al quale appartiene.
La scoperta della nuova porta, pubblicata sulla rivista Nature Immunology, potrebbe portare in futuro a nuove armi per contro la sclerosi multipla, “ma non solo: lo stesso meccanismo potrebbe essere coinvolto in altre malattie autoimmuni“, osserva la coordinatrice della ricerca, l’italiana Federica Sallusto, dell’Istituto svizzero per la Ricerca in Biomedicina (Irb) di Bellinzona, diretto da Antonio Lanzavecchia.
Oltre che con Lanzavecchia, il lavoro è stato condotto in collaborazione con Andrea Reboldi, dell’Irb, e da Antonio Uccelli, dell’università di Genova. Il passaggio segreto che permette di entrare nel cervello alle cellule apripista è il plesso coroideo, una vera e propria matassa di vasi sanguigni nella quale viene prodotto il liquido spinale. È una via d’ingresso alternativa a quella che da tempo è considerata il «portone principale», ossia la barriera emato-encefalica.
Che ci fosse un’altra entrata era noto, spiegano i ricercatori, ma questa era considerata una sorta di “porta di servizio”, di importanza secondaria. Adesso, osserva Lanzavecchia, “conosciamo la funzione di questa porta segreta e si può pensare a future strategie terapeutiche in grado di bloccare questo ingresso”.
MARKETING IN PILLOLE – 12/01/05
Dal Lipobay ai nuovi anfinfiammatori. E oggi il Prozac. Troppi i farmaci sotto accusa dopo aver provocato gravi danni.
L’ultimo a finire nel mirino è il celeberrimo Prozac: stando a un dossier pubblicato dal prestigioso “British Medical Journal“, l’azienda che lo produce, la Eli Lilly, ha impedito ai tecnici della Fda (L’ente federale americano che controlla la sicurezza dei farmaci) l’accesso a un fascicolo che sin dal 1984 documenta quanto spesso l’antidepressivo scateni nei pazienti aggressività incontrollabili fino a poter provocare gesti drammatici. Il dossier esisteva, se ne sapeva l’esistenza, accusa il Bmj, ma la Lilly lo celava e, sottintende, nessuno lo cercava più di tanto. Così, il Prozac diventa la ciliegina sulla torta di una catastrofe, iniziata col ritiro dei Lipobay e dei Vioxx e continuata con le continue accuse che comproverebbero la dannosità di molti farmaci in commercio.
Il 30 settembre scorso (2004), la Merck ha ritirato il Vioxx dai 46 paesi nei quali lo aveva introdotto e la stima dei decessi per infarti e ictus solo negli Stati Uniti è di circa 30 mila, ma gli eventi sarebbero tra gli 88 e i 140 mila. A dicembre anche il Bextra (un altro anti Cox 2 Pfizer) e il Celecoxib, tuttora in commercio, sono stati accusati di essere pericolosi per il cuore.
Un pezzo grosso come David Graham, ex direttore associato dell’ufficio sulla sicurezza dei farmaci della Fda, si è polemicamente dimesso e ha denunciato in diverse sedi, compreso il Senato americano, di aver ricevuto pressioni e minacce di ogni tipo per tenere nel cassetto i dati a disposizione fino dal 2000 sulla pericolosità dei Vioxx e ha dichiarato che diversi altri farmaci (tra cui l’isotretinoina, il salmeterolo e la rosuvastatina e la sibutramina, sono a rischio).
Secondo Marcia Angeli, per vent’anni direttrice dei “New Engiand Journal of Medicine“, ora docente alla Harvard Medical School di Boston e autrice di un libro-denuncia intitolato “La verità sulle case farmaceutiche“: la Fda è sul libro paga dell’industria che deve regolamentare, ha approvato nuovi farmaci in fretta e ha agito con lentezza maggiore nei casi di emergenza.
Anche Richard Horton, direttore di “Lancet”, la pensa allo stesso modo: “il fatto che la Fda guardi alle aziende come al proprio datore di lavoro è lampante”.
Non solo, scrive ancora Horton, le conseguenze di scandali come quello dei Vioxx hanno pesanti ricadute: “la continua erosione della fiducia dei cittadino nei confronti di un’istituzione che egli stesso paga può portare a eccessi nello scetticismo con il quale vengono accolti i farmaci e anche i semplici consigli della autorità sanitarie”.
By Agnese Codignola – Tratto da: L’Espresso
https://www.romagnapost.it/2019/01/23/lera-dei-farmaci-biosimilari-nuove-prospettive-di-cura-e-gestione/
Continua in Gravi pericoli da Farmaci e Vaccini – 2