FARINE di insetti, in vigore le regole di etichettatura e vendita in Italia
Le discussioni sulla farina di insetti, e in particolare su quella di grillo, che hanno tenuto banco nelle settimane scorse si sono concentrate soprattutto sugli aspetti burocratici legati all’arrivo sul mercato di quello che per gli italiani è considerato un novel food. Ad alimentarle sono stati i decreti per l’etichettatura e la vendita dei prodotti contenenti insetti, che hanno sollevato un aspetto anche più sanitario, ovvero il rischio di allergie legato al consumo di questi alimenti. Perché sì, le farine di insetti – come tantissimi altri alimenti – possono innescare reazioni allergiche e andrebbero considerate con una certa cautela solo da una fascia della popolazione.
Mario Di Gioacchino, presidente della Siaaic (Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica). Il concetto infatti è che si può sviluppare allergia verso qualsiasi alimento, sempre, anche se è più probabile che l’insorgenza di allergie capiti da bambini, continua l’esperto. Discorso diverso per tutti coloro che sono allergici a sostanze presenti nei cibi a base di insetti, come le farine di grillo (Acheta domesticus).
Comunque, i quattro decreti sull’etichettatura e sulle modalità di vendita delle farine d’insetti sono stati pubblicati nella G.U. n. 302 del 29 dicembre 2023 – 04/02/2024
Sono la larva gialla della farina, la Locusta migratoria, il verme della farina minore e il grillo domestico il cui consumo era già stato autorizzato dall’Ue con i regolamenti usciti nel 2021 e nel 2023
Regolamentato in Italia l’utilizzo di farine di insetti come ingredienti per l’alimentazione umana. Si tratta della larva gialla della farina (larva di Tenebrio molitor), della Locusta migratoria, delle larve di verme della farina minore (Alphitobius diaperinus) e del grillo domestico (Acheta domesticus).
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2023 dei quattro decreti del 6 aprile 2023 (firmati dai ministeri dell’Agricoltura, delle Imprese e del “made in Italy” e della “Salute”), sono in vigore le disposizioni sull’utilizzo e sull’etichettatura degli alimenti contenenti queste farine di insetti (vedi News 2024-01-02 4_Decreti_6_4_23_alimenti_con_farine_da_insetti_GU_20231229_302-2).
Più precisamente, all’interno dei decreti sono presenti specifiche indicazioni da riportare in etichetta per tutti i prodotti preparati con ingredienti a base di insetti e destinati al consumo umano.
I provvedimenti ammettono 4 categorie di alimenti e preparati, destinati al consumo e ottenuti mediante l’utilizzo di:
– Polvere parzialmente sgrassata di Acheta domesticus (grillo domestico) ovvero Acheta domesticus congelato, essiccato e in povere (23A07040);
– larva di Tenebrio molitor (larva gialla delle farine), congelata, essiccata o in povere (23A07041);
– locusta migratoria, essiccata, congelata o in polvere (23A07042);
– larva di Alphitobius diaperinus (verme della farina minore), congelata, in pasta, essiccata e in povere (23A07043
– oppure alimenti a base di tutti e 4 gli insetti autorizzati al commercio dall’UE.
I decreti non pongono limite all’utilizzo di questi ingredienti, purché l’etichetta li vada ad identificare in maniera precisa. Ciò a tutela di una scelta consapevole dei consumatori, i quali devono sapere come un prodotto è stato realizzato, da dove proviene e soprattutto cosa contiene.
In realtà, l’utilizzo di insetti nei prodotti alimentari è stato autorizzato dall’Unione Europea già dal 2018 come da regolamento UE 2015/2283, che li inserisce nella categoria dei “novel food”.
Il parlamentare Lollobrigida afferma: ” Occorre Garantire una corretta informazione per una libera scelta di consumo di farine di insetti”.
“Lo scorso 29 dicembre sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale quattro decreti ministeriali, fortemente voluti da me e dal Governo Meloni – ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida – per regolamentare il consumo di farine a base di insetti. Quattro importanti provvedimenti al fine di tutelare tutti i cittadini italiani, garantendo loro una corretta informazione per una libera e consapevole scelta nell’acquisto di determinati prodotti”.
Quattro le informazioni in etichetta
“Poiché l’autorizzazione al consumo di questi alimenti è avvenuta a livello europeo, vincolando ogni paese facente parte dell’Ue, il nostro Governo – ha precisato Lollobrigida – ha deciso di introdurre regole stringenti e rigidissime per i produttori per informare minuziosamente i nostri cittadini, stabilendo che tutti gli alimenti a base di insetti dovranno presentare sulla confezione un’etichetta ben visibile che informerà chi acquista su: tipologia di insetto presente; quantità di insetti utilizzate; Paese d’origine; informazioni relative a rischi legati a reazioni allergiche”.
Vendita in comparti dedicati
“I prodotti in questione – ha aggiunto il ministro – devono essere posti in vendita in comparti separati, segnalati attraverso apposita cartellonistica; i decreti contengono anche sanzioni per i trasgressori. Quando si parla di cibo siamo persone, prima ancora che consumatori. Per questo, saremo sempre in prima linea per garantire a tutti piena informazione e trasparenza”.
L’Ue aveva già autorizzato il commercio di farine con insetti
Il provvedimento italiano è appena entrato in vigore, ma non è una novità per l’Unione europea che aveva già autorizzato quattro diverse specie di insetti che possono essere impiegati come nuovi alimenti: la larva gialla delle farine, la locusta migratoria, il verme della farina minore con i regolamenti pubblicati a giugno 2021 e il grillo domestico con il regolamento uscito a gennaio 2023.
By Francesca Baccino – Tratto da: terraevita.edagricole.it