La Vitamina C, utile per Cancro ad alte dosi, e per la Circolazione ed altri sintomi…
Cosa è ?
La vitamina C, od acido ascorbico, fa parte delle vitamine idrosolubili che non possono essere depositate all’interno del nostro organismo pertanto devono essere regolarmente assunte con la dieta.
Una volta assunta con gli alimenti, la vitamina C viene assorbita a livello intestinale e mediante il sangue si va a distribuire ai vari organi e tessuti dove svolgerà le sue funzioni. L’eccesso di vitamina viene eliminata mediante le urine e solo in piccola parte con le feci e il sudore.
L’assunzione raccomandata di vitamina C per un soggetto adulto è di circa 85-105 mg al giorno ma può aumentare in situazioni particolari come gravidanza e allattamento.
vedi: Terapia G. Puccio, dimostrazioni effetti del Bicarbonato di Sodio
E’ INDISPENSABILEper stare sempre BENE e’ l’assunzione quotidiana, per certi periodi, di acqua Basica a pH min. di 7,35 > 11 (almeno 1,5 lt)
Le bevande troppo saline e/o le bevande industriali, non vanno bevute giornalmente e/o spesso,
anche e per le loro forti acidita’, in quanto influiscono sull’alterazione dei giusti valori di pH dell’acqua del corpo.
L’acidosi è la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne è la Causa primaria
Nutriterapia Biologica Metabolica x Cancro
Circolazione sanguigna: prevenzione degli infarti e del cancro. I citrati eliminano calcificazioni arteriose. Gli ascorbati fanno il resto !
VITAMINA C e Cancro e NON solo..
Lo scopritore della vitamina C, è stato l’ungherese Albert Szent-Györgyi, premiato con il Nobel per la Medicina nel 1937, che la presentò per la prima volta.
La vitamina C è presente in alcuni alimenti, insieme a bioflavonoidi, soprattutto nei vegetali a foglia verde, peperoni, pomodori, kiwi e negli agrumi, Limoni, arance, pompelmi, particolarmente concentrata nel frutto della ciliegia amazzonica, l’acerola, e nella rosa canina.
La vitamina può perdersi nel caso in cui questi alimenti vengano tenuti all’aria per molto tempo o dentro contenitori di metallo (es: rame). La cottura può comportare perdita di vitamina (in taluni casi fino al 75%); tale fenomeno può essere ridotto adottando una cottura che sia il più possibile rapida ed in poca acqua.
Altre fonti alimentari sono:
i frutti di bosco, il melone, l’anguria, i kiwi, i peperoni, gli asparagi, le cime di rapa, i broccoli, i cavoli e cavolfiori, le patate, gli spinaci ed i pomodori tra la verdura. La vitamina C è una vitamina molto labile, e viene distrutta dalla cottura, dalla conservazione, dall’esposizione all’aria e alla luce, ecco perché è fondamentale consumare gli alimenti freschi.
Quanto più freschi e meno cotti sono infatti gli alimenti, maggiore è la quantità di vitamina contenuta.
La somministrazione endovenosa di vitamina C, come terapia non convenzionale per il cancro, è stata sviluppata per la prima volta intorno agli anni ’70 dal premio Nobel Pauling.
Gli studi di Pauling, hanno rilevato tempi di sopravvivenza più lunghi nei pazienti affetti da cancro e trattati con vitamina C, somministrata per via orale ed endovenosa.
Uno studio pubblicato nel Canadian Medical Association Journal mostra in maniera convincente come la vitamina C per via endovenosa abbia represso in maniera documentata il cancro avanzato in tre casi riguardanti cancro alla vescica, polmone, rene e linfoma. Questi tre casi sono stati trattati con i rigidi standards dei case report stabiliti dall’U.S. National Cancer Institute.
Articolo reperibile su: Intravenously administered vitamin C as cancer therapy: three cases, Sebastian J. Padayatty, Hugh D. Riordan, Stephen M. Hewitt, Arie Katz, L. John Hoffer and Mark Levine. CMAJ Canadian Medical Association Journal. March 28, 2006; 174 (7). doi:10.1503/cmaj.050346
http://www.cmaj.ca/cgi/content/full/174/7/937
Terapia con vitamina C (acido ascorbico) ad alte dosi nel trattamento di pazienti con cancro avanzato
– SATOSHI OHNO1,2,YUMIKO OHNO2,NOBUTAKA SUZUKI1,2,GEN-ICHIRO SOMA3,4,5and MASAKI INOUE2
Vitamina C per via endovenosa ad alte dosi combinata con chemioterapia citotossica in pazienti con cancro avanzato: uno studio clinico di fase I-II
– John Hoffer,1,*Line Robitaille,2 Robert Zakarian,2,3 David Melnychuk,2,4 Petr Kavan,2,5 Jason Agulnik,2,6 Victor Cohen,2,5,6 David Small,2,6 and Wilson H. Miller, Jr.2,3,5
Dopo queste ed altre ricerche, praticare ancora la chemio terapia, è un delitto !
Visionare questo video sulla Vitamina C ai Liposomi che si sciolgono a contatto con la membrana cellulare e rilasciano in quella sede la vitamina; è come fare una flebo.
vedi anche: Vitamine + Vitamine anti cancro + Vitamina D + Vitamine + Vitamine enzimi + Ascobato di Potassio (Pantellini)
Il Dr. Leonard Coldwell (Google, lunga mano di Big Pharma, scrive che quel sito puo’ essere compromesso…..) ha curato più di 35.000 pazienti.
Come potrai vedere facendo delle ricerche, il suo sito web è stato bloccato diverse volte dal governo federale, a causa del suo enorme successo nel trattamento del cancro ! Per ora è visibile.
“Senza chemioterapia e nessun contatto con le radiazioni, ovviamente, il cancro può essere curato nella maggior parte dei pazienti. So che posso guarire un paziente in poche settimane, forse in alcuni mesi. Ma a causa delle multinazionali, delle persone che traggono profitto dai pazienti affetti dal cancro e a causa della legge, legalmente non sono autorizzato a dire a nessuno cosa fare o cosa non fare”.
La situazione attuale come sottolinea il Dr. Coldwell:
“L’assistenza sanitaria e l’industria farmaceutica guadagna milioni e milioni di dollari attraverso l’industria del cancro. Questa situazione rende i legislatori autorizzati a fare leggi che ci uccideranno, e anziché proteggerci impediranno un giusto trattamento per questa malattia mortale. Essi non solo vi faranno del male, ma renderanno la malattia ancora più lunga e dolorosa con continui trattamenti “medici” velenosi.
La nostra esperienza dimostra che qualsiasi tipo di cancro può essere trattato in 2-16 settimane, ma ci sono tipi di cancro che possono essere trattati anche in alcuni minuti.
Qualsiasi medico in tutto il mondo, con almeno 20 anni di pratica, è stato testimone di casi di guarigione spontanea – c’è anche un libro a riguardo: Spontaneous Healing. Dal momento che questo è possibile, bisogna solo trovare un modo per raggiungere questo obiettivo. Molto spesso le persone religiose vanno in qualche luogo sacro per ottenere la guarigione, ma il posto in sé non guarisce, la speranza e l’atteggiamento positivo fanno la guarigione.
POSOLOGIA:
L’iniezione “endovenosa” di vitamina Cè molto utile. 100 cc ogni giorno, 3 volte a settimana darà risultati sorprendenti. Molto spesso, che ci crediate o no, il tumore scompare in pochi giorni dopo l’iniezione di vitamina C. Dal momento che la vitamina C è molto efficace, questo tipo di iniezione endovenosa viene definita miracolosa.
Commento NdR: Cio’ sta ad indicare l’estrema importanza di uno stile di vita salubre, ma e soprattutto di un’alimentazione sana e CRUDISTA – anche l’assunzione di Vitamina C (derivante da prodotti fitoterapici e/o frutti, biodinamici naturali = Rosa canina, Limone, Kiwi, ecc.) e’ molto utile per evitare il formarsi di depositi di grassi nelle arterie e nelle vene.
Ascorbato di Potassio e Ribosio per il Cancro
Vitamina C e Tumore:
L’assunzione di forti quantitativi dell’amminoacido Lisina (*), provvede alla produzione ottimale di collagene; essa neutralizza le collagenasi alterate, le quali sono private della capacita di digerire i tessuti connettivi e cio’ rallenta o neutralizza l’espansione del tumore.
(*) “La lisina è un amminoacido polare, la sua molecola è chirale. L’enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari, il suo gruppo laterale reca un gruppo amminico che le conferisce un comportamento basico. – vedi pH
Negli esseri umani è essenziale, cioè va assunta tramite l’alimentazione, dato che l’organismo umano non è in grado di sintetizzarla. Può essere usata come integratore alimentare nella prevenzione dell’herpes.
La lisina è presente soprattutto nella carne (carne rossa, maiale, pollame), nel formaggio, in alcuni pesci (merluzzo e sardine), nella soia e nei suoi derivati (fonte: University of Maryland Medical Center); è invece scarsamente presente nei cereali.
Una carenza di lisina può produrre una carenza di niacina (nota anche come vitamina B3) e portare alla pellagra.
Per decarbossilazione, la lisina si trasforma in cadaverina – Tratto da it.wikipedia.org
Ulteriori e recentissime info sulla vitamina C endovena con spiegazione del protocollo, affermano anche che puo’ essere estremamente pericolosa perche’ attaccando il tumore (i tessuti intossicati e quindi infiammati) troppo efficacemente crea conseguente per le sostanze tossiche da eliminare + incapacita’ all’eliminazione una Crisi di eliminazione, pericolosa, durante la quale il malato puo’ morirne.
vedi: Crisi di eliminazione + La Teoria dei Germi e’ Falsa !
Quindi da praticare con estrema attenzione perche’ puo’ comunque essere pericolosa….
Comunque meglio utilizzarla in modo controllato ed inizialmente a piccole dosi, ma la guarigione puo’ avvenire nei soggetti i quali reagiscono bene a questa terapia.
“Guarisce” troppo in fretta….. e ciò va contro gli interessi della “Fabbrica del Cancro” !
Iniezioni di Ascorbato ad alto dosaggio rallentano la crescita tumorale in un modello murino
Iniezioni ad alto dosaggio di Vitamina C, nota anche come Ascorbato o Acido Ascorbico, sono in grado di ridurre il volume dei tumori e la velocità di crescita di circa il 50% in un modello murino.
L’effetto antitumorale dell’Acido Ascorbico dipenderebbe dalla formazione di perossido d’idrogeno nel liquido extracellulare delle cellule tumorali. Le cellule normali non sarebbero coinvolte.
Normali processi fisiologici regolano la quantità di Acido Ascorbico, quando è assunto per bocca, eliminando la quantità in eccesso.
Ricercatori del NIDDK (National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases) hanno cercato di bypassare i controlli fisiologici, iniettando Ascorbato nelle vene o nelle cavità addominali dei roditori con tumore aggressivo cerebrale, ovarico o pancreatico.
In questo modo è stato possibile somministrare alti dosaggi di Ascorbato ( fino a 4 g per kg di peso corporeo/die ).
La Vitamina C svolge un ruolo chiave nel mantenimento della salute, ed una prolungata deficienza porta allo scorbuto, e se la carenza non viene corretta si può assistere alla morte del soggetto.
Alcuni enzimi, che svolgono funzioni biochimiche vitali, richiedono la Vitamina C per la loro attività.
La Vitamina C può anche agire come un antiossidante, proteggendo le cellule dagli effetti dannosi dei radicali liberi.
I ricercatori del NIDDK hanno verificato l’ipotesi che l’Ascorbato, quando iniettato ad alti dosaggi, possa avere un effetto pro-ossidante anziché anti-ossidante.
I pro-ossidanti generano radicali liberi ed il perossido d’idrogeno, che potrebbe essere alla base della morte delle cellule tumorali.
In esperimenti in vitro su 43 tipi di tumore e 5 linee cellulari normali, i Ricercatori hanno scoperto che alte concentrazioni di Ascorbato erano associate ad effetti antitumorali nel 75% delle linee cellulari tumorali, risparmiando invece le cellule normali.
Per verificare l’effetto antitumorale dell’Ascorbato, a topi immunodeficienti sono state impiantate cellule di tumore dell’ovaio, tumore del pancres o del glioblastoma, un tumore cerebrale.
Successivamente è stato iniettato Ascorbato ad alto dosaggio.
E’ stata osservata una riduzione della crescita tumorale e del peso dei tumori del 41-53%.
Nel 30% dei topi di controllo con glioblastoma, il tumore aveva metastatizzato, mentre questo fenomeno non è stato osservato negli animali trattati con Ascorbato.
L’interesse per l’impiego della Vitamina C nella terapia antitumorale ebbe il suo picco circa 30 anni fa, quando alcuni dati dimostrarono un possibile beneficio.
Tuttavia tra il 1979 ed il 1985, studi clinici, controllati con placebo ed in doppio cieco, in cui la Vitamina C veniva somministrata per os, non confermarono gli effetti benefici.
Tratto da Xagena, Nov. 2008 – Fonte: National Institutes of Health, 2008
La Vitamina C sgombra le carotidi
Secondo uno studio europeo l’aumento dei livelli plasmatici della vitamina C può indicare una riduzione del 42% del rischio d’insorgenza di ictus.
L’effetto benefico e protettivo della vitamina C si manifesta, sia con l’assunzione di supplementi, sia aumentando il consumo quotidiano di frutta e verdura fresche.
L’osservazione è scaturita dai dati dello studio European Prospective Investigation into Cancer che ha coinvolto oltre 20600 partecipanti. Gli autori hanno stabilito che il livello plasmatico di vitamina C potrebbe essere utilizzato come marker biologico di uno stile di vita salutare (in quanto equivalente all’aumento dell’assunzione di frutta e verdura) per il rischio cardiovascolare.
Il meccanismo attraverso il quale avverrebbe questa protezione potrebbe coinvolgere direttamente la vitamina C anche se sono necessarie ulteriori ricerche.
Tratto da: American Journal of Clinical Nutrition, January 2008, Volume 87; 64-69
La vitamina C assunta per via orale ? Meglio quella Naturale e non quella sintetica !
Tre ricercatori dell’Universita’ di Milano (Italy) – Guarnirei ed altri – hanno dimostrato con una ricerca fatta su volontari i quali sono stati forniti 150 gr di Vitamina C, sia naturale che sintetica, in entrambi i casi si sono trovati buoni valori nel sangue, ma appena una goccia del loro sangue e’ stato messo a contatto con l’acqua ossigenata, l’effetto protettivo sul DNA e’ risultato efficace SOLO con il sangue di coloro che avevano assunto la Vitamina C naturale derivante da prodotti fitoterapici e/o frutti, biodinamici naturali = Rosa canina, Limone, Kiwi, ecc.; i ricercatori ipotizzano una interazione con altre sostanze che secondo il nostro parere potrebbero essere i bioflavonoidi presenti in quella naturale e non in quella sintetica !
La vitamina C in dosi elevate è una terapia efficace (specie se mescolata con Ascorbato di Potassio).
(OMNS, 5 Gen. 2010) La letteratura medica ha praticamente ignorato 75 anni di rapporti medici e studi clinici e di laboratorio sul successo della terapia con grandi dosi di vitamina C.
Per avere successo, le dosi devono essere grandi, spesso 1.000 volte o più della RDA (dose giornaliera raccomandata) o della DRI (ingestione giornaliera di riferimento). Nella scienza medica il concetto che la grandezza della dose determini il risultato della terapia è una nozione basilare. Tale premessa convenzionalmente è accettata solo qualora si tratti di terapia con medicinali farmaceutici, ma non con le vitamine. La maggior parte delle ricerche che hanno fallito pur impiegando la vitamina C ha usato dosi inadeguate, troppo piccole, che non conducono quasi mai a risultati clinici.
I ricercatori che hanno impiegato la vitamina C in dosi elevate hanno riportato con continuità risultati eccellenti.
La necessità di dosi elevate è stata indicata quasi subito dopo la scoperta dell’acido ascorbico da parte del medico Albert Szent-Gyorgyi, (1893-1986).
Alcuni rimarchevoli medici, pionieri nell’uso della terapia con vitamina C (ascorbato) in grandi dosi sono: Claus Washington Jungeblut, (1898-1976), William J. McCormick, (1880-1968) e Frederick R. Klenner. (1907-1984).
Più di recente, contributi importanti sono stati pubblicati dal Hugh D. Riordan, (1932-2005) e Robert F. Cathcart III, (1932-2007).
Sono 75 anni, oggi
Il dr. Jungeblut, Professore di Batteriologia alla Columbia University, fu il primo a firmare una pubblicazione sulla vitamina C quale prevenzione e cura per la polio, nel 1935 (1).
Sempre nel 1935, Jungeblut mostrò che la vitamina C inattivava la tossina difterica (2).
Nel 1937, Jungeblut dimostrò che l’ascorbato inattivava la tossina tetanica (3). Tra il 1943 e il 1947, il dr. Klenner, uno specialista delle malattie toraciche, guarì 41 casi di polmonite virale con la vitamina C.
Nel 1946, il dr. McCormick mostrò come la vitamina C prevenisse, e anche curasse, i calcoli renali;
nel 1957 mostrò come combattesse le malattie cardiovascolari.
A cominciare dagli anni ‘60, il dr. Cathcart impiegò grandi dosi di vitamina C per trattare polmonite, epatite e alla fine anche l’AIDS. Per più di tre decadi, a iniziare dal 1975, il dr. Riordan e il suo team hanno impiegato con successo grandi dosi di vitamina C endovena contro il cancro.
L’uso di dosi di decine di migliaia di milligrammi di vitamina C al giorno potrebbe essere la scoperta di successo maggiormente sconosciuta in campo medico.
Avete mai sentito dire:
“Se la vitamina C fosse così buona, i dottori direbbero ai loro pazienti di prenderne tanta“ ?
Ebbene, è sorprendente quanto numerosi siano i medici che hanno fatto proprio così. Cosa dite ?
Il vostro medico ancora non lo fa ? C’è da chiedersi come mai, infatti decenni di rapporti medici e studi controllati supportano l’impiego di dosi molto grandi di vitamina C.
Riferimenti:
(1) Jungeblut CW. Inactivation of poliomyelitis virus by crystalline vitamin C (ascorbic acid). J Exper Med 1935. 62:317-321.
(2) Jungeblut CW, Zwemer RL. Inactivation of diphtheria toxin in vivo and in vitro by crystalline vitamin C (ascorbic acid). Proc Soc Exper Biol Med 1935; 32:1229-34.
(3) Jungeblut CW. Inactivation of tetanus toxin by crystalline vitamin C (l-ascorbic acid). J Immunol 1937;33:203-214.
Archivio dell’OMNS http://orthomolecular.org/resources/omns/index.shtml
Aggiornamenti dell’OMNS http://orthomolecular.org/subscribe.htm
Tradotto per disinformazione.it da Stefano Pravato
IMPORTANTE SCOPERTA su Latte materno e Cancro
Ricercatori svedesi dell’Università di Lund hanno trovato risultati promettenti dalla ricerca gli effetti della sostanza sui pazienti. con cancro alla vescica – Maggio 2017
Nei primi studi clinici con pazienti affetti da cancro della vescica, quelli iniettati con il composto ha cominciato a gettare le cellule tumorali morte attraverso la loro urina in pochi giorni.
Il composto derivante dal latte materno mira le cellule tumorali da solo, offrendo un’alternativa ai trattamenti chemio e radioterapia che danneggiano le cellule, sia sane e cancerose nel corpo.
http://www.independent.co.uk/life-style/health-and-families/health-news/breast-milk-cancer-sweden-university-of-lund-a7735351.html
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Uno studio pilota per accertare lo stato dell’arteria carotide in assunti di integratori di vitamina C ad alta potenza
Come indicato nelle precauzioni, si raccomanda una piccola dose iniziale di 15 grammi di AA in 250 ml di RL nell’arco di 1 ora. Il paziente viene osservato attentamente per eventuali effetti avversi. La dose può poi essere aumentata gradualmente nel tempo. La velocità di infusione non deve superare 1 grammo di AA al minuto; 0,5 grammi/min sono ben tollerati dalla maggior parte dei pazienti. Sebbene vi sia variabilità dovuta alla programmazione e alla tolleranza, un protocollo tipico consisterà nelle seguenti infusioni:
Settimana 1: 1 infusione da 15 g al giorno, 2-3 a settimana
Settimana 2: 1 infusione da 30 g al giorno, 2-3 alla settimana
Settimana 3: 1 infusione da 65 g al giorno, 2-3 alla settimana
La dose viene quindi aggiustata per raggiungere concentrazioni plasmatiche transitorie di 400 mg/dl, 2-3 infusioni a settimana.
RECNAC è un progetto del Bio-Communications Research Institute, una divisione di
Il Centro per il miglioramento del funzionamento umano internazionale
http://www.canceraction.org.gg/recnac.htm
Reazioni acute alla mega terapia con acido ascorbico nelle malattie maligne.
Scott Med J. 1979; 24(2):151-3 (ISSN: 0036-9330)
Campbell A; Jack T
Vengono descritti tre casi, 2 di morbo di Hodgkin e un ulteriore caso di carcinoma bronchiale, in cui il trattamento con acido ascorbico ad alte dosi sembrava essere associato allo sviluppo di sintomi potenzialmente pericolosi. Si suggerisce che la terapia mega con acido ascorbico dovrebbe essere somministrata con cautela nelle malattie maligne, con un lento accumulo nell’arco di diversi giorni fino ad alti livelli di dosaggio.
http://www.medscape.com/medline/abstract/227054
Tratto da: http://www.philly.com/mld/inquirer/living/health/14842932.htm
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VITAMINA C e MAGNESIO – (NdR: meglio con Ascorbato di Potassio )
– Il libro più completo sull’uso corretto della vitamina C (lo è quella in megadosi/optidosi) è del Dott. Thomas E. Levy, “Vitamina C. Malattie infettive e tossine” [Macroedizioni, 2007] contiene una documentazione vasta con oltre 1200 citazioni da fonti mediche e accreditate:
http://www.libripreziosi.it/vitamina-c-malattie-infettive-e-tossine.html/?key_aff=e4b96e80524aea3007dd482168926a71
– Il biochimico Irwin Stone spiega che cosa è l’ipoascorbemia cronica subclinica e l’idea di “Homo Sapiens Ascorbicus”:
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/stone/stone-TRAD/Homo_AscorbicusIT.pdf
– Otto decenni di scorbuto. Il caso storico di una ipotesi dietetica fuorviante:
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/stone/stone-TRAD/Otto_decadi_di_scorbuto_IT.pdf
– Il libro inglese di Irwin Stone, “The healing factor. Vitamin C Against Disease”: http://www.vitamincfoundation.org/stone/
– Studi del prof. Klenner sulla vitamina C: http://www.orthomed.com/klenner.htm
– Studi del prof. Delbet sugli usi terapeutici del Magnesio Cloruro:
http://www.criticamente.it/upload/dl/Salute/MAGNESIO_CLORURO.pdf
– Un sito eccezionale, in inglese, cita centinaia di pubblicazioni scientifiche che dimostrano la validità di massicce dosi di “vitamina C” nella cura di innumerevoli patologie e ne pubblica integralmente 64 studi, tra i più interessanti e innovativi: http://www.seanet.com/~alexs/ascorbate/index.htm
– Studi e sperimentazioni dell’uso di vitamina C da parte del prof. Klenner su donne in gravidanza e in numerose patologie:
“Osservazioni sulle Dosi e la Somministrazione di Acido Ascorbico Quando è Impiegato Oltre le Quantità Di Una Vitamina nella Patologia Umana” vedi PDF: Klenner
– La storia naturale dell’acido ascorbico nell’evoluzione dei Mammiferi e dei Primati e suo significato per l’uomo contemporaneo:
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/stone/stone-TRAD/Stone-mammals.pdf
– Preparazione dell’Ascorbato di Sodio per iniezioni endovena e per iniezioni intra-muscolo (testo del dott. Robert F. Cathcart, M.D.):
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/cathcart/Vitamin%20C%20for%20IV%20Use_file/Vitamin%20C%20for%20IV%20Use.htm#VERSIONE%20TRADOTTA%20IN%20ITALIANO
Sito di Rocco Manzi contenente materiale informativo sulla vitamina C:
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/vitaminerali/vitaminerali.htm
– “Perchè guardando un colombo non riusciamo a definirne un’età, mai?” Il sito amatoriale di un signore che assume megadosi di vitamina C da oltre 17 anni: http://digilander.libero.it/genfraglo/VolontariWEB.com_files/lettura.htm
– Articolo a carattere divulgativo, scritto da Vitale Onorato, sull’uso preventivo e terapeutico della vitamina C per le cardiopatie (ovviamente nell’articolo ci si riferisce alle megadosi di vitamina C, cioè di almeno 3-4 grammi e più al giorno assunti in almeno 3-4 assunzioni durante la giornata):
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/SCIENZIATI/scienziati-docu/rath/DICERATHGATTOMAINFARTO_file/DICERATHGATTOMAINFARTO.htm
– Il primo ad aver provato la reversibilità dell’arteriosclerosi con l’assunzione di grandi dosi di vitamina C fu il medico canadese Dr. G.C. Willis, 1954-57:http://www.internetwks.com/pauling/study.htm
Per altri dati e studi vedi anche qui:
http://www.roccomanzi.it/IMP-VITAMINERALI/STUDI/STUDI-ITA.htm
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La Vitamina C ha un effetto antitumorale
Lo studio Usa ha confermato l’effetto positivo della vitamina C sulle cellule tumorali e ne ha spiegato il meccanismo
La vitamina C ha un effetto antitumorale ma il meccanismo d’azione attraverso cui agiscono gli antiossidanti è diverso da quanto aspettato. Questo è il risultato di una ricerca della John Hopkins University di Baltimora, coordinata da Chi Dang.
Durante gli studi, i ricercatori sono riusciti a rallentare la crescita delle cellule tumorali trapiantate nei topi, con la somministrazione di antiossidanti. In questo modo hanno compreso che la crescita del tumore è legata alla proteina HIF-1.
La vitamina C agisce rimuovendo i radicali liberi, necessari alle cellule tumorali per promuovere la proteina HIF-1 che converte lo zucchero in energia senza usare energia.
La vitamina C inibisce la crescita dei tumori non perché previene il danno al DNA causato dai radicali liberi ma compromette la capacità del tumore di crescere in determinate condizioni. I tumori che sono risultati essere vulnerabili alla vitamina C sono il tumore del colon, il cancro alla cervice e il linfoma. Dang ha spiegato che: “Scoprire il meccanismo di azione degli antiossidanti ci permetterà di massimizzarne le ricadute terapeutiche”. Lo studio è apparso sulla rivista Cancer Cell.
Tratto da: MolecularLab.it (17/09/2007)
Commento NdR: anche se rispettiamo ed indichiamo tutte le possibili terapie naturali per ogni malattia, anche perche’ le reazioni ad ogni tipo di terapia sono diverse da soggetto a soggetto, vogliamo ricordare che anche il Cancro come qualsiasi altra malattia nasce in “luoghi” ben precisi e quindi ogni malattia ha le sue Cause, con Cause secondarie e terziarie.
Leggere la tesi su Cancro e Medicina Naturale + Terreno Oncologico + Rischio Congenito Oncologico
IMPORTANTE: quando si assumono le micro diete (integratori in qualsiasi forma) e’ bene assumere contemporaneamente dei fermenti lattici adatti alla persona, per aiutare l’assimilazione intestinale delle sostanze contenute nelle micro diete: sali minerali e vitamine, Vitamine ed enzimi
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La VITAMINA C, in VENA UCCIDE le CELLULE CANCEROSE
Il perossido d’idrogeno (acqua ossigenata) viene versato sulle ferite per uccidere i germi. I ricercatori hanno evidenziato che elevate…dosi di vitamina C, se amministrata per via endovenosa, può elevare i livelli di perossido d’idrogeno (H2O2) all’interno delle cellule cancerose e ucciderle.
La vitamina C endovena ha inoltre ucciso germi e può essere un’efficace terapia per malattie infettive.
Di fronte ad un crescente numero di evidenze sperimentali, i ricercatori del NIH (National Institutes of Health) ammettono oggi che la vitamina C endovena può essere un trattamento efficace per il cancro.
L’anno scorso gli stessi ricercatori ottennero uno studio simile ma i media non ne diffusero notizia…..
L’ultimo studio, pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences, conferma il lavoro del premio Nobel Linus Pauling che condusse ricerche sul cancro e la vitamina C negli anni ’70. Allora gli studi di Pauling vennero screditati da ricerche mal condotte nella Mayo Clinic.
A differenza degli altri farmaci, la vitamina C endovena uccide selettivamente le cellule cancerose e non quelle sane, oltre a non avere tossicità. La capacità della vitamina C endovena di uccidere cellule di linfoma giunge ad una rimarchevole percentuale di quasi il 100% a concentrazioni facilmente ottenibili nel siero sanguigno.
Per ragioni inesplicabili, i ricercatori del NIH continuano a sostenere che alte dosi di vitamina C orale producono un limitato aumento delle concentrazioni di vitamina C nel siero sanguigno. Ciononostante, il loro studio precedente del 2004 mostrava che la vitamina C per bocca può portare a concentrazioni nel sangue tre volte superiori a quanto ritenuto possibile fino ad allora.
Un fatto, questo, che contraddice le attuali dosi RDA per la vitamina C. [Annals Internal Medicine 140:5337, 2004]
I ricercatori del NIH evitano di ritrattare la vecchia posizione secondo cui gli umani non possono beneficiare di alte dosi supplementari di vitamina C presa oralmente.
Il NIH non offre inoltre spiegazione di perché ci siano voluti 35 anni per confermare il lavoro di Linus Pauling.
By Bill Sardi http://www.askbillsardi.com
Tratto da disinformazione.it, traduzione a cura di Stefano Pravato
Copyright © 2005 Bill Sardi Word of Knowledge Agency, San Dimas, California.
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La VITAMINA C, invece poco efficace per il RAFFREDDORE, ma aiuta lo stesso:
Roma, 19 lug. (Apcom) – La vitamina C (di sintesi) è una difesa poco efficace contro il raffreddore. A smentire clamorosamente le capacità preventive della vitamina, l’ultimo studio pubblicato dalla Cochrane Collaboration secondo cui la regolare assunzione della vitamina non ridurrebbe la probabilità di raffreddarsi.
Come riportato da El Pais, la ricerca ha coinvolto oltre 11.000 volontari a cui sono stati regolarmente somministrati almeno 200 milligrammi di vitamina C al giorno. I risultati rivelano che, nella maggioranza dei casi, la sostanza non riduce il rischio di raffreddarsi; allo stesso modo non migliora neanche i sintomi del disturbo.
L’unica eccezione è rappresentata da quei soggetti impegnati in intensi esercizi fisici o esposti a temperature molto basse. In questi casi, secondo i ricercatori, la riduzione del rischio è del 50%.
Tratto da: APCOM – http://notizie.alice.it:80
Commento NdR: le vitamine di sintesi sono sostanze, a differenza di quelle nei prodotti alimentari che contengono le vitamine, ma anche gli enzimi adatti per la corretta assimilazione delle sostanze contenute nei cibi (vitamine, sali minerali ecc.), sono sostanze deprivate da quelle contenuto nei prodotti naturali, per cui consigliamo l’assunzione completa di vitamine ed enzimi come quelle che si trovano nella frutta e verdura centrifugate e/o spremute a freddo.
vedi: Influenza raffreddore
Bicarbonato di sodio e Vitamina C: Assunti assieme, promuovono il cancro alla vescica.
Ricordiamo SEMPRE che vi sono reazioni diverse da soggetto a soggetto per tutti i rimedi naturali, farmaci di sintesi assunti e quindi ad alcuni la vitamina C (di sintesi) puo’ produrre danni e ad altri no, anzi.
Inoltre vi sono certe persone che pensano che riducendo l’acidita’ della Vit. C di sintesi, mescolandola con il bicarbonato di sodio, che e’ un basicizzante, sia una buona cosa. NON è cosi, le reazioni chimiche fra le due sostanze possono compromettere l’efficacia dell’uno e dell’altra.
Titolo: l-Ascorbic Acid Amplification of Second-Stage Bladder Carcinogenesis Promotion by NaHCO3
http://cancerres.aacrjournals.org/content/48/22/6317.abstract
Il Cancro nasce in sintesi e secondo la Medicina naturale, perché l’organismo del canceroso è intossicato e la microcircolazione, nei tessuti intossicati, viene ad essere alterata, producendo, a valle di essa, nelle cellule dei tessuti investiti da quel processo: malfunzione cellulare, (nutrimento ed eliminazione = respirazione cellulare alterata = metabolismo alterato = malnutrizione cellulare e tissutale assicurata), producendo successivamente infiammazione nei tessuti e stress ossidativo cellulare e per caduta immunodepressione, e parallelamente alterazione anche del sistema enzimatico per la precedente alterazione della flora batterica, pH digestivo non regolare (e quindi l’organismo e’ mancante di minerali e vitamine ed in stato di acidosi), in quelle condizioni esso è molto facilmente parassitato da certi, parassiti, batteri e funghi (candida) i quali producono anche tossine ed ulteriori infiammazioni: Ma tutto ciò è “gestito” come Causa primordiale dai Conflitti Spirituali (consci ed inconsci) e dall’intenso stress del vissuto.
Il Cancro quindi è una malattia MULTIFATTORIALE.
Quindi il medico, il terapeuta od il soggetto stesso DEVONO operare seguendo la stessa strada percorsa per l’ammalamento.
Cioe’ devono lavorare per disintossicare il malato + disinfiammare l’organismo ed i tessuti interessati, ripristinare il pH digestivo, e normalizzare le digestioni + il malassorbimento sempre presente nel malato ed eliminare quei parassiti, batteri e funghi, che hanno proliferato in modo abnorme, per mancanza dei loro antagonisti + rinforzare il sistema immunitario SEMPRE compromesso in TUTTI i malati, cancerosi compresi ed eliminare i Conflitti Spirituali (quali Vere Cause) e lo stress esistenti, oltre a lavorare sul metabolismo alterato per ridurre ed eliminare lo stress ossidativo cellulare e quindi quello tissutale, sempre presenti in qualsiasi malattia e specie nel cancro, per i danni alla microcircolazione indotti dalle intossicazioni più o meno intense.
E tuttavia, laddove ci sia anche una piccola volontà e speranza di vivere, un’adeguata terapia fito-nutrizionale (NdR: anche via endovena con soluzioni mineral – vitaminiche – vedi QUI il medico che utilizza con successo questo sistema – l’ideale e utilizzare quelli non di sintesi chimica, ma di estrazione naturale – assieme all’assunzione via orale di fermenti lattici appropriati a seconda del paziente ed enzimi) può rendere normale il guarire naturalmente dal tumore, cosa che oggi vogliono farci ritenere impossibile o puramente miracoloso (vedi quei medici che alle volte preferiscono spedire il malato a Lourdes piuttosto che permettergli di curarsi naturalmente).
L’acidosi è la base fisiologica del Cancro – Il Conflitto Spirituale Irrisolto, ne è la Causa primaria
Cancro = Combattere l’acidita’ per sconfiggerlo – Le ultime ricerche
Nutriterapia Biologica Metabolica x il Cancro e non solo + Terapia Biologica Metabolica CRAP + Cura metabolica per il Cancro + Stress Ossidativo + PREVENZIONE, TERAPIA per il Cancro, perche’ NON si vuole applicare ? + Terreno Oncologico + Bioelettronica + Semeiotica e Biofisica
Documenti provanti l’indispensabilita’ delle Vitamine della Frutta e verdura, oltre ai sali minerali:
Doc.1 + Doc.2 + Doc.3 + Doc.4 + Doc.5 + Doc.6 + Doc.7 + Doc.8 + Doc.9 + Doc.10 + Doc.11 + Doc.12 + Doc.13 + Doc.14 + Doc.15 + Doc.16 + Doc.17 + Doc.18 + Doc.19 + Doc.20 + Doc.21 + Doc.22 + Doc.23 + Doc.24 + Doc.61
Guarisce dal Cancro con la dieta Vegana utilizzata per 1 anno
http://informatitalia.blogspot.it/2014/12/guarisce-da-tumore-esteso-e-metastasi.html
La VITAMINA C nella PROFILASSI e nella TERAPIA delle MALATTIE INFETTIVE – By W. J. McCORMICK, M.D. Toronto, Canada. Pubblicato su Archives of Pediatrics 1951 Jan;68(1):1-9;
– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14800557,
– http://www.seanet.com/~alexs/ascorbate/195x/mccormick-wj-arch_pediatrics-1951-v68-n1-p1.htm
Nel corso del secolo scorso c’è stato un graduale declino nell’incidenza delle malattie infettive e nel rapporto tra i casi di malattia e la mortalità causata dalle malattie stessa, e anche un netto spostamento in avanti dell’età di insorgenza delle malattie.
Questa tendenza si dimostra facilmente con un breve controllo delle statistiche.
Tubercolosi. All’inizio del 19° secolo questa malattia causava un quinto di tutte le morti nell’Europa occidentale. In Londra le percentuali erano persino più alte – 30 per cento. Nelle grandi città americane i tassi di mortalità in quei tempi erano di circa 400 per ogni 100.000 abitanti. Per illustrare l’entità del declino in Inghilterra le cifre nella città di Ipswich per ogni decennio dal 1840 al 1940 sono le seguenti: 393, 340, 320, 305, 268, 217, 183, 151, 100 e 69, che indicano un declino quasi costante. Simili dati sono stati raccolti in un periodo corrispondente in Massachusetts, dove si è verificata un’uguale riduzione della mortalità da tubercolosi da 444 a 36 tra il 1859 e il 1939. Anche il cambiamento nell’età di incidenza è stato molto marcato. Cinquant’anni fa il picco di incidenza era nella terza decade di vita, con un tasso piuttosto alto nella prima e nella seconda infanzia. Oggi i gruppi di età più elevata, da 50 a 60 anni, sono i più colpiti, e i gruppi di età minore sono quasi completamente esenti dalla malattia.
Polmonite. All’inizio del secolo presente questa malattia era una causa di morte maggiore della tubercolosi. Negli ultimi cinquant’anni anche per questa malattia i tassi di mortalità hanno mostrato un declino costante da 200 a 40 [morti ogni 100.000 abitanti] o anche meno.
Difterite. Prima del 1900 questa malattia era il più grande flagello della prima e della seconda infanzia. I tassi di mortalità negli Stati Uniti, per ogni decennio fra il 1900 e il 1940, sono stati i seguenti: 40, 21, 15, 5 e 1. Per la città di Toronto, per ogni decennio dal 1885 al 1945, i tassi furono i seguenti: 132, 66, 34, 19, 8 e 3. Questi dati mostrano una costante riduzione nella mortalità a partire da oltre 60 anni fa. Anche l’età di incidenza si è spostata verso l’età più avanzata.
È stato registrato un simile declino generale sia per l’incidenza che per la mortalità delle altre malattie infettive, particolarmente scarlattina, pertosse, morbillo, parotite, febbre reumatica e febbre tifoidea.
La spiegazione che viene usualmente fornita per questo cambiamento di tendenza delle malattie infettive è il passo in avanti fatto dalla medicina nella profilassi e nella terapia; ma, dallo studio della letteratura è evidente che questi cambiamenti nell’incidenza e nella mortalità non sono stati né contemporanei né proporzionali a dette misure. Il declino della tubercolosi, per esempio, è iniziato molto prima che venisse istituita qualsiasi misura speciale di controllo e di cura, come la diffusione dell’uso dei raggi X e dei ricoveri nei sanitari, persino molto prima che venisse scoperta la natura infettiva della malattia. Anche il declino della polmonite è iniziato molto prima dell’uso dei farmaci antibiotici. Similmente il declino della difterite, della pertosse e della febbre tifoide iniziò a essere notevole cinquanta anni prima dell’inizio dell’immunizzazione artificiale [vaccinazione] ed è proseguito sostanzialmente alla stessa maniera prima e dopo l’adozione di queste misure di controllo. Nel caso della scarlattina, degli orecchioni, del morbillo e della febbre reumatica non c’è stata nessuna innovazione specifica nelle misure di controllo, eppure anche queste malattie hanno seguito lo stesso andamento generale per quanto riguarda il declino della loro incidenza. Inoltre anche la mortalità puerperale e infantile (al di sotto di un anno) ha mostrato un declino costante simile a quello delle malattie infettive, indicando quindi in maniera ovvia l’influenza di qualche fattore profilattico sovrastante non riconosciuto.
Commentando questo declino regolare Ross [1] afferma: “Mentre le misure di controllo che sono state applicate può essere che abbiano accentuato il declino [delle malattie] nei giovani adulti … sembra ragionevole attribuire il declino generale ad altri fattori di carattere più generale e dei quali si conosce poco e niente.” A sostegno di tale affermazione Ross paragona la mortalità da tubercolosi di Città del Messico con quella di Ontario (Canada), mostrando come il declino nella prima città sia stato più rapido rispetto alla seconda, a dispetto del fatto che a Città del Messico non non ci fossero sanitari, né cliniche diagnostiche e nemmeno un movimento per la lotta alla tubercolosi. Sullo stesso soggetto McKinnon [2] ha affermato: “Quasi ovviamente allora, tutti i fattori menzionati non sono in sé stessi adeguati a spiegare il declino registrato. Un qualche altro fattore o pluralità di fattori deve essere stato operativo in questo periodo ed è necessario spingersi più lontano per cercarlo.”
L’IPOTESI DELL’AUTORE
La spiegazione più logica di questo uniforme declino delle malattie infettive, immodificato dalle misure di controllo, sembrerebbe che la resistenza alle infezioni in generale è stata aumentata gradualmente nel corso dello scorso secolo, particolarmente nei più giovani, e che il fattore più importante nel produrre questo risultato è stato molto probabilmente una qualche cambiamento di tendenza nell’alimentazione. Su questa base, le misure di controllo artificiale che sono state applicate in misura maggiore negli ultimi tre decenni potrebbero giocare un ruolo minore, o aggiuntivo.
Dalle prove che si accumulano sull’azione anti-tossica e anti-infettiva della vitamina C, e dalla mia personale esperienza clinica nell’applicazione profilattica e terapeutica di questa vitamina, l’autore è fermamente convinto che il più importante fattore che ha causato questo graduale cambiamento del quadro delle malattie infettive è stato il continuo e fenomenale aumento dell’assunzione di frutti ricchi di vitamina C, soprattutto agrumi e pomodori, nel corso del periodo in questione. Questa ipotesi non solo terrebbe conto del graduale declino dell’incidenza, ma spiegherebbe anche lo spostamento dell’età di maggiore incidenza della tubercolosi, difterite, poliomielite, etc., dall’età più giovane a quella più adulta, dovuto al fatto che all’asilo il pieno beneficio di questa riforma nutrizionale è stato ottenuto, mentre nel corso della seconda infanzia e della giovinezza, vengono gradualmente acquisite delle scorrette abitudini alimentari a causa della mancanza di una guida genitoriale e dell’inadeguatezza dell’educazione del sistema sanitario pubblico. L’aumento del consumo di dolciumi, bevande carbonate, tè, caffè, tabacco e alcol, tende gradualmente a spodestare le abitudini nutrizionali più sane dell’infanzia, e la malnutrizione con l’aumentata suscettività alle malattie è il prezzo che paghiamo per questo cambiamento.
Chimicamente, la vitamina C è nota essere un potente agente riducente e ossidante, la sua azione decolorante porta alla neutralizzazione o distruzione delle tossine batteriche e di altre tossine organiche. È anche noto che essa giochi un ruolo essenziale nel sistema di ossido riduzione dell’organismo e nella produzione degli anticorpi, favorendo così lo sviluppo della resistenza naturale alle malattie. Durante la recente [seconda] guerra mondiale è stato scoperto che i bambini tedeschi, che ricevevano un’integrazione giornaliera di 50 mg di vitamina C, erano meno suscettibili alle infezioni dei soggetti di controllo [3]. Più recentemente Nungster and Ames [4] hanno riportato che la vitamina C aumenta notevolmente l’azione di fagocitosi degli organismi infettivi da parte dei globuli bianchi.
OSSERVAZIONI CLINICHE
Sembra logico assumere che qualsiasi agente che abbia un’azione profilattica relativa alle malattie infettive debba avere anche valore terapeutico, e vice versa. Di conseguenza ecco qui di seguito un breve sommario degli usi clinici della vitamina C per le malattie infettive:
Tubercolosi. Molti ricercatori hanno studiato nell’effetto della vitamina C su questa malattia a causa dell’influenza positiva di tale vitamina sul tessuto connettivo fibroplastico, così essenziale per la guarigione delle lesioni essudative o ulcerative. Birkhang [5] ha scoperto che l’ottimo livello di vitamina C, indotto dall’assunzione di integratori di acido ascorbico, ha prodotto un aumento di peso corporeo e una riduzione delle lesioni tubercolotiche nei porcellini d’India. L’esame microscopico ha rivelato minori lesioni caseo-necrotiche e più tessuto di collagene all’interno e intorno ai centri tubercolari di quanto veniva osservato nei soggetti del gruppo di controllo. Albrecht [6] ha scoperto che iniezioni giornaliere subcutanee di vitamina C nei malati di tubercolosi aumentavano l’appetito, miglioravano la salute globale e gli esami del sangue, e frequentemente facevano diminuire la temperatura. Borsalino [7] riportando le osservazioni su 140 malati di tubercolosi ha scoperto che la terapia a base di vitamina C rapidamente aumentava la resistenza capillare e fermava l’emorragia polmonare, la quale ritornava quando si sospendeva il trattamento.
All’inizio dello studio di questa malattia, Richard Morton, nel suo classico lavoro “Phthisiologia” [Fisiologia] (1689), ha affermato che “lo scorbuto spesso genera una consunzione dei polmoni.”
Polmonite. Hochwald [8] riporta che la vitamina C, 500 mg ogni 90 minuti fino a che la temperatura ritorna normale, esercita un effetto curativo nella polmonite lombare come mostrato dalla minore prostrazione e dispnea, dal precoce ritorno alla temperatura normale, dal rapido sparire dei segni locali e dalla normalizzazione del quadro dei globuli bianchi. Più recentemente Slotkin e Fletcher [9] riportando il valore della vitamina C nella polmonite post-operativa, riassume così le loro scoperte: “Le complicazioni polmonari nei pazienti vecchi e debilitati che necessitano di chirurgia prostatica sono una comune causa di morte. Le lesioni polmonari più notate erano la broncopolmonite, l’ascesso polmonare e la bronchite purulenta. La maggior parte dei casi sono relativi al cosiddetto ‘torace bagnato’ dovuto alle secrezioni capillari. L’acido ascorbico, che aumenta la tonicità di questi capillari, è stato di grande valore nell’alleviare i sintomi di questi pazienti e nel restaurare rapidamente la funzione polmonare con la sparizione di questa infiltrazione.” (In relazione a ciò va notato che la polmonite è spesso la causa terminale di morte nello scorbuto, e che lo sputo di color “marrone ruggine” che si vede nella polmonite potrebbe essere in realtà un segno dello status emorragico del sottostante scorbuto).
Secondo Klenner [10] la polmonite non si sviluppa mai come complicazione del morbillo quando la terapia intensiva a base di vitamina C viene impiegata; utilizzandola tutti i sintomi usualmente scompaiono nel giro di 48 ore.
Difterite. Nell’antica storia di questa malattia, quando era ancora nota come angina maligna o mal di gola cancrenoso, molti osservatori hanno riportato la frequente manifestazioni concorrente di “gengivite cancrenosa”. Molti medici a quel tempo riguardavano questa complicazione come una prova di un sottostante scorbuto. Boerhaave, un medico olandese di fama internazionale nel 18° secolo, difese strenuamente questo punto di vista. La frequente manifestazione concorrente di epistassi e di continuo sanguinamento delle fauci denudate dopo la rimozione della falsa membrana, così caratteristico della difterite, suggeriscono lo stato emorragico dello scorbuto. Certamente a quel tempo lo scorbuto era molto diffuso nell’Europa centrale e settentrionale, dove il rifornimento di frutta fresca era molto minore rispetto alle nazioni che confinavano col Mediterraneo. La fondamentale coincidenza di questa condizione può avere determinato l’altissima percentuale di morti per difterite in rapporto ai casi conclamati di malattia (80 per cento) registrata a quei tempi.
Recentemente, Klenner [10] ha riportato il riuscito trattamento della difterite con intensiva somministrazione parenterale di vitamina C, da 1.000 a 2.000 mg ogni 2/4 ore. Egli afferma che utilizzando questa terapia la cura ha successo in un tempo dimezzato rispetto a quello che serve per rimuovere la membrana somministrando l’antitossina. La membrana viene rimossa con la lisi quando la vitamina C viene utilizzata in questa maniera, piuttosto che disfatta con l’antitossina e con l’ulteriore vantaggio che non ci sono reazioni al siero. I risultati spettacolari riportati da Klenner con la terapia parenterale a base di vitamina C sono stati raggiunti probabilmente per il fatto che in tale maniera è possibile ottenere un maggiore livello di vitamina C nei tessuti rispetto a quando la si somministra oralmente.
Febbre reumatica. Abasy, Hill e Harris [11] hanno scoperto una notevole differenza nell’escrezione della vitamina C in 107 casi di febbre reumatica attiva a paragone con i soggetti del gruppo di controllo. Essi hanno concluso che grandi quantità di questa vitamina sono indicati sia a scopo profilattico che terapeutico. Glazebrook e Thompson [12] hanno studiato gli effetti dell’infezione da streptococco emolitico in persone potenzialmente sofferenti di scorbuto e nel gruppo di controllo prendendo in esame 1.500 giovani di una scuola di addestramento navale. Di questi, a 355 sono stati dati generose integrazioni giornaliere di acido ascorbico, mentre gli altri soggetti sono stati utilizzati come soggetti di controllo. Si sono manifestati 16 casi di febbre reumatica e 17 casi di polmonite tra i controlli, e nessun caso di nessuna delle due malattie tra i giovani che ricevevano l’integrazione di vitamina C. Rinehart [13] ha sperimentato l’effetto combinato delle vitamine C e P nella febbre reumatica ed ha scoperto che tutti i casi mostravano un rallentamento della frequenza di sedimentazione che andava di pari passo con un marcato miglioramento clinico.
Pertosse. Otani [14] ha verificato che l’uso di vitamina C per endovena in 81 casi ha una precisa azione antagonistica della tossina del bacillo di Bordet-Gengou. Ormerod et al. [15] nel riportare 29 casi trattati con la somministrazione orale di 500 mg di vitamina C nel primo giorno e di 200 mg nei gironi seguenti, ha notato una notevole diminuzione dell’intensità, del numero e della durata dei sintomi caratteristici.
Mortalità puerperale e infantile. È convinzione dell’autore che il graduale aumento nell’utilizzo dei succhi di agrumi e di pomodoro agrumi nella dieta materna (prenatala) e infantile, avvenuto nel corso dell’ultimo mezzo secolo è stato il maggior fattore nel ridurre i tassi di mortalità in questi settori della popolazione. L’aumentata assunzione di vitamina C potrebbe, per le ragioni fisiologiche precedentemente discusse, minimizzare il pericolo delle infezioni puerperali, diminuire l’incidenza e la gravità delle emorragie pre e post parto, e, incrementando la forza di tensione dei tessuti connettivi, prevenire le smagliature della gravidanza e la lacerazione del canale del parto [16], diminuendo ulteriormente il pericolo dell’infezione. Nell’infante questa rivoluzione dietetica tenderebbe a ridurre l’incidenza della polmonite neonatale, della diarrea e dell’enterite, e di altre malattie infettive della prima infanzia.
L’esperienza dell’autore
Nella pratica privata dell’autore nel corso degli scorsi dieci anni, sono stati condotti oltre 5.000 test per lo status della vitamina C, impiegando il test di colorazione delle urine col diclorfenolo-indofenolo. In molti casi di carenza, quando l’assunzione giornaliera indicava un’assunzione subnormale di vitamina C per un lungo periodo, la storia clinica correlata mostrava ripetute manifestazioni di processi infettivi, come tonsillite, faringite, otite, bronchite, mastoidite, cistite, pielonefrite, flebite, appendicite, cellulite, colecistite, polmonite, etc. Nel corso di questo periodo l’autore ha fatto un’estensiva applicazione della terapia a base di vitamina C, oralmente e parenteralmente, in molte di queste malattie infettive, inclusa la setticemia e la tubercolosi, con risultati in ogni caso molto più rapidi e positivi di quanto ci si sarebbe potuto aspettare con l’uso dei moderni antibiotici, e con il vantaggio aggiunto della completa esenzione di reazioni tossiche o allergiche. Per esempio:
(1) Un caso di tubercolosi è stato trattato dall’autore come segue: 1.000 mg di vitamina C per endovena, giornalmente o a giorni alterni per tre settimane, combinato con 500 mg di vitamina C assunta oralmente in aggiunta a una copiosa assunzione di succhi di agrumi. Sin dall’inizio la temperatura è stata ridotta e mantenuta normale. La tosse e l’espettorazione sono completamente cessati, ed è stato registrato un aumento di peso di circa 5 chilogrammi.
(2) In un caso di infezione pelvica cronica, con frequenti acute esacerbazioni per i 6 anni precedenti in seguito ad un aborto spontaneo, sono stati somministrati 1.000 mg di Vitamina C per endovena, due volte al giorno, per 2 giorni e mezzo (5 iniezioni solamente) . Il conteggio dei globuli bianchi all’inizio del trattamento era 19.200. Un secondo conteggio eseguito il terzo giorno ha mostrato una riduzione, 6.700. Al paziente sono state quindi consigliate dosi di mantenimento di 500 mg. al giorno da assumere oralmente in aggiunta alla generosa assunzione di succhi di agrumi. Questo paziente adesso è stato senza sintomi per circa un anno.
(3) Un caso acuto di setticemia in una donna anziana woman in seguito ad una ferita alla mano che si era infettata.
Quando è stata vista per la prima volta c’era un evidente rigonfiamento e rossore nella mano e nell’avanbraccio e la temperatura era di oltre 39,5°. Sono stati somministrati 1.000 mg. Di vitamina C ipodermicamente e 1.500 oralmente, oltre a copiose spremute di succo d’arancia. Nel giorno seguente il rigonfiamento dovuto all’infiammazione e la temperatura si erano normalizzati e la paziente ebbe una rapida guarigione.
(4) Per diversi casi di scarlattina fu somministrata una terapia a base di vitamina C, sia endovenosa che orale, 2.000 mg al giorno. In ognuno di questi casi la febbre è scesa a livelli normali in poche ore i pazienti erano già asintomatici nel giro di tre o quattro giorni.
L’esperienza dell’autore porta alla conclusione che il principio di provare a eradicare la malattia concentrando il nostro attacco contro i micro-organismi associati per mezzo di tossici antibiotici è fondamentalmente insensato. Se vogliamo eliminare un deserto o una palude non procediamo estirpando la macchia di salvia e il cactus del primo oppure la rigogliosa vegetazione caratteristica della seconda. Cambiamo invece le condizioni del suolo. Con l’irrigazione facciamo sbocciare il deserto come una rosa, e col drenaggio cambiamo la flora della palude.
Il tardo dottor Alexis Carrel [17] ha affermato: “Microbi e virus si trovano ovunque, nell’aria, nell’acqua nel nostro cibo …
Non di meno, in molte persone essi rimangono inoffensivi … Questa è l’immunità naturale … Ma l’immunità naturale non deriva esclusivamente dalla nostra costituzione ancestrale. Essa può dipendere anche dal nostro stile di vita e dalla nostra alimentazione …
Alcune diete aumentano la suscettibilità dei topi alla febbre tifoide sperimentale. La frequenza della polmonite può anche essere modificata dal cibo. I topi appartenenti ad uno dei ceppi tenuti nel Rockefeller Institute sono morti di polmonite nella proporzione del 52 per cento se soggetti alla dieta standard. A diversi gruppi di questi animali sono state date diete differenti. La mortalità da polmonite è calata al 32 per cento, al 14 per cento e persino a zero, a seconda del cibo ricevuto. Dovremmo accertare se la resistenza naturale alle infezioni potrebbe essere conferita all’uomo da specifiche condizioni di vita. Iniezioni di uno specifico vaccino o siero per ogni malattia, esami medici ripetuti per tutta la popolazione, la costruzione di giganteschi ospedali, costano molto e non sono molto efficaci mezzi per prevenire le malattie e per sviluppare la salute di una nazione. La buona salute dovrebbe essere una cosa naturale.”
Un grande medico inglese, il dottor Leonard Williams, ha affermato: “La scoperta delle vitamine ha completamente alterato la nostra concezione delle cause e delle origini della malattia. Fino a poco tempo fa la malattia veniva considerata come un peccato causato dalle nostre azioni, e si pensava che venisse prodotta da qualche agente sottile e invisibile. Le vitamine ci stanno insegnando a guardare alla malattia, in qualche modo come ad un peccato di omissione commesso dall’uomo civilizzato o iper-civilizzato.
A causa della nostra abitudine a concentrare la nostra attenzione sui microbi e sulle loro tossine abbiamo tristemente trascurato la questione delle difese del nostro corpo.”
Charcot ha detto: “La malattia è sempre quella che era in passato e niente di essa è cambiato. Siamo noi che cambiamo quando impariamo a riconoscere quello che prima era impercettibile.”
SOMMARIO
Vengono presentati dati statistici per mostrare il marcato declino nell’incidenza e nel rapporto tra il numero dei casi e la mortalità per molte malattie infettive nel corso del secolo scorso. L’uniformità di questo declino suggerisce l’operazione di qualche importante fattore sovrastante che aumenta la nostra resistenza naturale, a paragone del quale le nostre misure artificiali di controllo [delle infezioni] hanno giocato un ruolo minore o accessorio. L’esistenza di tale fattore è stata ben riconosciuta dagli epidemiologi, sebbene non ancora identificata.
L’autore avanza l’ipotesi che qualche importante tendenza al cambiamento nel campo dell’alimentazione offre la più probabile spiegazione, e isola l’assunzione fortemente aumentata di agrumi e di altri frutti ricchi in vitamina C come il possibile fattore non identificato.
L’azione fisiologica della vitamina C viene discussa in relazione al suo ruolo anti-infettivo, e vengono portate prove cliniche citate dalla letteratura relative all’uso profilattico e terapeutico di questa vitamina nelle malattie infettive, in aggiunta all’esperienza personale dell’autore a tale riguardo.
RIFERIMENTI
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http://www.jstor.org/stable/41977011?seq=1#page_scan_tab_contents - McKinnon, N. E.: Mortality Reductions in Ontario, 1900-1942. Canad. Pub. Health J., 36: 423, 1945;
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21004480 - Summary of Certain Public Health Measures Adopted in Germany During the Present War. Bull. War Med., 2: 5, 1941.
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- Birkhang, K. E.: Tuberculosis in Animals Treated with Ascorbic Acid. J.A.M.A., 112: 2376, 1939.
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https://www.seanet.com/~alexs/ascorbate/194x/klenner-fr-southern_med_surg-1949-v111-n7-p209.htm - Abasy, M. A.; Hill, N. J. and Harris, L. J.: Vitamin C and Juvenile Rheumatism. Lancet, 2: 1413, 1936;
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(00)75175-0/abstract - Glazebrook, A. J. and Thompson, S.: The Administration of Vitamin C in a Large Institution and Its Effect on General Health and Resistance to Infection. J. Hyg., 42: 1, 1942.
- Rinehart, J. F.: The Treatment of Rheumatic Fever with Crude Hesperidin (Vitamin C and P). Paper Read Before California Heart Assoc., Los Angeles, May 6, 1944.
- Otani, T.: Vitamin-C Therapy of Whooping Cough. Klin. Wchnschr., 15: 1884, 1936.
- Ormerod, M. J. and Unkauf, B. M.: Ascorbic Acid Treatment of Whooping Cough. Canad. M. A. J., 37: 134, 1937. [sul web troviamo due ricerche simili qui
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2210412/
e qui https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC536087/ ]
16. McCormick, W. J.: The Striae of Pregnancy. A New Etiological Concept. M. Rec., Aug. 1948;
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2199803/
- Carrel, Alexis: Man the Unknown. p. 207, 1935;
https://archive.org/details/TheManTheUnknownByNobelPrizeWinnerDr.AlexisCarrel
vedi anche : CURE Naturali del Cancro + Documentazione + Protocollo G. Puccio + Diritti negati + Ricercatore ostacolato dalla Oncologia Ufficiale + Giornale di Sicilia + Come fare i clisteri di acqua basica + Cancro e Medicina Naturale + 1.000 Piante per il Cancro + Libro del dott. Nacci (Italiano) + Libro del dott. Nacci in Inglese + Condiloma eliminato con acqua basica al Bicarbonato di Sodio + Protocollo della Salute + Cancro + Diagnosi precoce
Promemoria:
L’uso della vitamina C, nel trattamento integrato del cancro comporta generalmente megadosi (di solito 10 grammi al giorno alle volte anch edi più) di vitamina C, somministrata per via endovenosa. Dosaggi così elevati vengono raggiunti gradualmente.
Questi effetti si raggiungono mediante diversi meccanismi d’azione (7):
– a dosi così elevate la vitamina C porta alla formazione delle cellule di radicali come perossido di idrogeno. Nelle cellule sane, grazie all’enzima catalasi, il perossido di idrogeno viene rapidamente metabolizzato in acqua e ossigeno senza arrecare danni, mentre nelle cellule tumorali, prive dell’enzima, il perossido di idrogeno non viene trasformato rendendo le cellule tumorali vulnerabili al suo effetto citotossico. Le principale conseguenze sono: arresto del ciclo cellulare, inibizione della crescita e divisione cellulare, induzione dell’autofagia e induzione dell’apoptosi (mediante l’attivazione della proteina bax, della caspasi 9 e 3 e rilascio del citocromo c dai mitocrondri).
– blocco dell’espressione di VEGF, fattore coinvolto nell’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni), processo necessario per la crescita tumorale.
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- mediante l’inibizione del fattore di trascrizione NF-kB e l’enzima COX-2, la vitamina riduce i processi infiammatori che alimentano il tumore.
- diversi studi hanno mostrato che la vitamina C è in grado di potenziare l’effetto dei farmaci chemioterapici e quindi ottenere un risultato maggiore sulla riduzione del tumore. I farmaci sui quali è stato osservato l’effetto chemiosensibilizzante della vitamina C sono: gemcitabina, cisplatino, ciclofosfamide, doxorubicina, tamoxifene, etoposide, fluorouracile, irinotecan, paclitaxel, folfiri e folfox.
- la vitamina C è in grado di stimolare la produzione di collagene e quindi favorire “l’incapsulamento” del tumore e limitarne l’invasività.
- la vitamina C è un inibitore della ialuronidasi, enzima che degrada l’acido ialuronico dei tessuti e permette alle cellule tumorali di invadere gli altri tessuti, diffondersi e generare metastasi.
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La biodisponibilità della vitamina C è molto alta, anche se diminuisce con l’aumentare della dose ingerita: maggiore è la dose di vitamina assunta e maggiore è la sua degradazione da parte della microflora intestinale.
Per questo motivo dosaggi elevati di vitamina vengono somministrati per via endovenosa.
Bibliografia:
- Nutrients. 2017 Nov 3. Vitamin C and Immune Function.
- Nutrients. 2017 Aug 12. The Roles of Vitamin C in Skin Health. Pullar JM, Carr AC, Vissers MCM.
- Nutrients. 2017 Jun 27. Does Vitamin C Influence Neurodegenerative Diseases and Psychiatric Disorders?. Kocot J, Luchowska-Kocot D, Kiełczykowska M, Musik I, Kurzepa J.
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- J Nutr Sci Vitaminol. 2014. Vitamin C in the treatment and/or prevention of obesity. Garcia-Diaz DF, Lopez-Legarrea P, Quintero P, Martinez JA.
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- Cancer Res. 1979 Mar. Ascorbic acid and cancer: a review. Cameron E, Pauling L, Leibovitz B.
- Nutrients. 2013 Oct 28. Synthetic or food-derived vitamin C are they equally bioavailable?. Anitra C Carr,