La nuova
tecnologia degli
integratori in sospensione Gel
Meglio la
Frutta e la verdura CRUDA
+
Crudismo
+
Scienza della
Nutrizione
+
Tracciabilita' dei Cibi
+
Integratori
+ Molecole Buone = Cibo
adatto
Gli integratori alimentari oggi in commercio, hanno
alcuni grossi svantaggi :
Pillole: si assorbono in modo inefficiente, difficili
da inghiottire e creano problemi allo stomaco.
Polveri: non sono pratiche, necessitano di acqua, e
shaker.
Bibite energetiche: non sono comode da portare, devono
essere conservate in frigo.
Barrette: Sono difficili da digerire, vengono assorbite
solo in 4/5 ore.
Recentemente gli scienziati di una multinazionale hanno
aggiunto una scoperta tecnologica nell’’assunzione di
integratori attraverso l’introduzione della tecnologia
Gel in sospensione.
Questa nuova scoperta scientifica nell’assimilazione dei
nutrienti sta rivoluzionando l’industria del benessere.
La tecnologia del gel in sospensione (brevettata) offre
una migliore via per bruciare grassi ed aumentare
l’energia corporea.
Scelti gruppi di atleti, tra cui corridori, maratone e
triathlon hanno sperimentato per diversi anni piccoli
pacchetti di gel ottenendo un aumento di energia
temporanea.
Fondamentalmente ci sono tre fattori critici che
influenzano l’efficienza di ogni supplemento
nutrizionale che normalmente assimilate.
Essi sono:
a - ingestione a tempo dovuto o corretto
b - corretta quantità dei componenti nutrizionali
c - elevata possibilità di assimilazione dei nutrienti
Gli integratori in sospensione Gel, soddisfano tutti e
tre questi fattori. Attraverso questa tecnologia i
nutrienti giornalieri possono essere assunti dappertutto
velocemente e facilmente.
Essi sono formulati per contenere le quantità
perfettamente fisiologiche di nutrienti vitamine e
minerali. La tecnologia gel in sospensione brevettata
assicura che i nutrienti siano altamente assimilabili a
livello biologico cellulare.
In genere si utilizza
fruttosio granulare (non sciroppo di grano altamente
ricco di fruttosio) per addolcire tutti i prodotti,
pero' e' sempre meglio utilizzarne il meno possibile !
(NdR: recenti
ricerche hanno dimostrato che il fruttosio altera
centinaia di geni cerebrali)
Il fruttosio è pericoloso ?
- 12 Dic. 2010
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Fallimento totale e irreversibile degli integratori
minerali e delle vitamine sintetiche
Edizione Straordinaria On-line del Journal of the
American Medical Associatio. - Una notizia e una pagina
storica che l’Igienismo Naturale aspettava da anni.
In data 10/12/08 il
Financial Time parte con un articolo di Clive
Cookson da Londra, che riporta la notizia che noi
igienisti-naturali aspettavamo da anni. L’America rivela
al mondo i risultati veraci, nudi e crudi, scioccanti e
sconvolgenti, dei due maggiori esperimenti mondiali
su vitamine sintetiche e integratori salino-minerali:
Esperimento 1: 35000 soggetti maschi di mezza età,
durata 5 anni, suddivisi in 2 gruppi A e B.
Gruppo A sottoposto a dosi giornaliere di vitamine C ed
E sintetiche più selenio inorganico come integratore
salino, e Gruppo B sottoposto a dosi placebo di pillole
apparentemente identiche, ma contenenti solo innocente
mollica di pane.
Esperimento 2: 15000 soggetti maschi, tutti medici
volontari, durata 8 anni, suddivisi in 2 gruppi A e B.
Gruppo A sottoposto a dosi giornaliere di vitamine C ed
E sintetiche, e gruppo B sottoposto a dosi placebo di
pillole colorate identiche alle precedenti ma contenenti
solo innocente mollica di pane.
Ironia della sorte, o tiro mancino del destino, entrambi
gli studi sono stati sovvenzionati con straordinari
fondi della Pfizer e dei maggiori gruppi farmaceutici
americani, con la dichiarata intenzione di confermare le
prime menzognere indicazioni degli anni 90, le quali
promettevano mari e monti agli ammalati di cancro e di
altre malattie gravi.
Ebbene, e questa è la notizia scoop del secolo, i due
esperimenti hanno rivelato, con estremo scorno delle
industrie farmaceutiche, l’esatto contrario di quello
che si proponevano di dimostrare.
In pratica Pfizer and Company si sono dati una grande
botta sui già fiappi attributi.
I due esperimenti hanno provato infatti, in modo
inconfutabile, che i minerali inorganici degli
integratori, gli antiossidanti farmacologici, le
vitamine sintetiche che stanno alla base dei tutte le
scelleratezze mediche e dietologiche di questi ultimi
venti anni, non solo non fanno da schermo protettivo
contro il cancro alla prostata (che era poi l’argomento
topico di partenza), contro il cancro più in generale,
contro l’infarto e le malattie in genere, ma addirittura
comportano un peggioramento consistente e progressivo
delle varie situazioni patologiche, visto che i gruppi
placebo utilizzati sono usciti dai due separati
esperimenti in condizioni marcatamente migliori rispetto
ai gruppi vitaminizzati e mineralizzati artificialmente.
I commenti a caldo di una Medicina sconvolta e
disorientata.
Non un’onda distruttrice ma uno tsunami planetario.
I due esperimenti americani del 2008 sugli integratori
promettono fuoco e fiamme.
Non è un’onda distruttrice, ma uno tsunami planetario.
C’è già molta gente che sta mugugnando contro
l’imbecillità della Pfizer di aver voluto e sostenuto
tali prove, quando si sapeva già che gli integratori
drogano e non guariscono.
Questo significa darsi la zappa sui propri piedi, dicono
dalle parti di Atlanta.
I medici del mondo sono tutti con le antenne allungate.
Sono ammutoliti. Non sanno cosa dire e cosa fare.
Non sanno davvero quali pesci pigliare.
Hanno prescritto integratori a destra e manca fino a
ieri, tessendone doti sperticate e prendendoli pure per
sè e per i propri familiari.
Con quale faccia affrontare adesso la clientela ? Ci
mancava proprio anche questa tegola in testa.
Il dr Peter Gaun della University of Illinois di Chicago
ha invitato i medici a non raccomandare e prescrivere
più selenio e vitamine C ed E, e nessun altro
antiossidante sintetico, visto che i dati degli anni 90,
dove si guardava a quelle cure integrative con religiosa
attesa non erano stati mai sottoposti a test abbastanza
prolungati ed affidabili.
Il commento del dr Jody Moffat, health specialist al
Cancer
Research Institute-UK, è che i supplementi sintetici,
non possono assolutamente sostituirsi a una dieta sana,
e che alla fine diventano essi stessi fattore
cancerogeno aggiuntivo.
Mangiare una dieta ad alto contenuto di
frutta e verdura è il migliore modo, l’unico modo,
per ottenere tutte le vitamine e i minerali di cui
abbiamo bisogno, ha concluso il dr Moffat.
Le industrie produttrici di integratori mineral-vitaminici,
faccia tosta più che mai, sono subito intervenute a dire
la loro, sostenendo che i risultati dell’esperimento non
inficiano e non azzerano le motivazioni per cui la gente
prende le loro pillole.
Chiaro che il 12% della popolazione americana vive
integrandosi in continuazione di vitamina C ed E.
Una fetta troppo importante di mercato per rinunciarci a
cuor sereno.
Nessuna assoluzione dunque per i fabbricanti di
integratori salini e vitaminici, per i produttori di
bevande gatoradiche che rimangono nelle liste dei
produttori di droga, di malattia e di morte.
Conferma puntuale e millimetrica dei risultati di
Cambridge
L’esperimento 2000 di Cambridge era stato un duro colpo
proibito all’America, un brutto rospo mai digerito per
diversi motivi:
A) Veniva dall’Inghilterra che sta sempre in Europa, e
l’America non può farsi scavalcare e ridicolizzare dai
suoi ex-colonizzatori anglosassoni su argomenti
top-priority come quelli attinenti la salute.
E’ l’America che detta le regole sanitarie al mondo, non
la vecchia Inghilterra di Carlo e Camilla.
B) Sbriciolava e metteva in berlina tutte le
peggiori malefatte degli ultimi 30 anni della
FDA, della
WHO, e del marciume medico
ufficiale americano, come la scandalosa
sovra-valutazione delle proteine, come la distorsione
del fattore B12, come la criminale sotto-valutazione
della vitamina C naturale.
C) Rilanciava e riconfermava implicitamente le mai
ben-digerite ricerche di un altro grande e proibito
Europeo (russo e magari marxista) di nome Kautchakoff
sulla leucocitosi, generata dalla carne e dalle proteine
animali sul corpo umano fruttariano (ricerche tenute
rigorosamente nascoste e insabbiate in America per
decenni).
D) Dava un duro colpo alla
Pfizer,
alla Roche, alla Merck, alla GlaxoSmithKline (GSK), alla
Sanofi-Aventis,
ai colossi mondiali
del medicamento, per le affermazioni autorevoli e a
voce grossa delle dottoresse Khaw e Welch sui 5 pasti di
frutta matura al giorno atti a moltiplicare per 5-6 la
quota minima di acido ascorbico e a stravolgere i dati
FDA sull’apporto minimo giornaliero di vitamina C
naturale (e non sintetica).
E) Dava una sonora bastonata a tutte le male-industrie
americane dei cibi proteici cotti (Kraft Foods) e alle
bevande (Coca-Cola, Fanta, Seven-Up, Pepsi), a tutte le
catene della fast-food restauration (McDonald, KFC,
Burger King, Wendy), del caffé (Starbuck Coffee, The
Pacific Coffee, The Coffe Bean & The Tea Leaf), dei
dolcetti (Donkin’s Donuts) e dei gelati
(Baskin-Robbins).
F) Dava una mazzata mortale alla famigerata
dieta-tranello Atkins e a tutte le diete assassine che
si stavano già elaborando negli ultimi anni 90 (Gruppi
Sanguigni di Peter D’Adamo, Zona di Barry Sears, South
Beach di Arthur Agatson, Antiossidante di Ray Strand, e
decine di altre diete minori tutte basate sulla
farabutta e abominevole formula scassa-uomo del low-carb
(bassi-carboni) e della high- protein (alte proteine),
ispirate e supportate dalla Ndc (National Dairy Council)
che incorpora i casari d’America, e dai potenti mega-gruppi
dell’allevamento e della macellazione industriale
americana, ruotanti intorno alla Ndc.
E fu per questi motivi che scattò implacabile
l’apparato della CIA e dei servizi segreti ad
insabbiare e nascondere i risultati di
Cambridge agli occhi del mondo intero per quasi dieci
anni, a ordire una feroce e sistematica congiura del
silenzio, a impedire che tali risultati finissero sui
telegiornali e sulle prime pagine dei giornali del mondo
intero o addirittura, per carità, sui libri di testo e
sui manuali medici e nutrizionisti delle università e
degli ospedali, tutti ancorati e controllati
militarmente dalla Santa Madre Chiesa Medica di Atlanta,
tutti imbalsamati intorno ai perversi e svianti dati
1960 della FDA.
Erano gli anni 60, e le ambizioni dei casari-macellai
americani divennero ambizioni planetarie.
La bella e ringiovanita America vincente del dopoguerra,
andava di moda in ogni angolo del pianeta.
Il mondo intero era incollato alla radio per contendersi
i vari The Platters, Elvis Presley, Neil Sedaka, Paul
Anka, Roy Orbison, Pat Boone, Frank Sinatra, Bob Dylan.
L’America bella e accattivante del ritmo e della melodia,
ed anche quella fantasmagorica e luccicante di
Hollywood, con Marilyn Monroe, Rock Hudson e Jane
Mansfield, stavano conquistando il mondo intero.
L’America lercia e puzzolente dei macelli e delle
stalle-penitenziario sniffò la grossa opportunità e il
grosso business che si poteva realizzare, sfruttando
quella formidabile e irripetibile scia di ambasciatori
eccellenti. Si trattava di agganciare i mercati del
mondo intero, col prodotto made in USA, o meglio ancora
col prodotto made nei macelli USA.
I primati ideologici di un incognito ricercatore privato
italiano che prende appunti in proprio ed elabora teorie
di opposizione frontale al marciume americano, e al
trend macellatorio mondiale che affligge non solo
l’Italia ma l’intero pianeta Terra
A inizio febbraio 2008, in una timida ma decisiva
conferenza per pochi soci e accoliti all’AVA di Roma, il
prof Franco Libero Manco presenta alla sua gente un
Illustre Sconosciuto, spuntato per quasi-magia grazie a
una tesi universitaria e a un libro circolante
miracolosamente per fotocopie underground, presentandolo
pubblicamente come elemento di spicco (a livello
nazionale e mondiale, bontà e follia sua) della
congiunzione tra etica e salutistica, prendendo il
malcapitato in contropiede, sorprendendolo, e dandogli
responsabilità e pesi che tale ospite non era abituato a
immaginare e sostenere.
L’episodio viene seguito da altri che si susseguono a
ritmo frenetico, grazie anche a un favorevole
accoglimento della editoria on-line verso gli scritti di
quel ricercatore strano e sui generis il quale, mancando
una struttura universitaria adatta ad accogliere i suoi
studi, ha pensato nel frattempo di rimboccarsi le
maniche e di fondare una sua piccola università privata,
libera e indipendente, di comportamento etico e di
nutrizionismo igienistico-naturale.
Alla luce di questo ultimo strabiliante esperimento
americano, che la CIA cercherà di bloccare ma con poche
chance di riuscirci, l’incognito ricercatore si rende
conto che tutto il suo schema ideologico ventennale
prende più che mai forma, concretezza e valenza
scientifica.
Non pensa e non dice che Franco Libero Manco avesse
visto giusto nel percepire con arguzia e intuito i
valori che stavano dietro quel libercolo di fortuna,
giuntogli nelle proprie mani da un ex-Provveditore agli
Studi di nome Giuseppe Maraglino, che lo aveva a sua
volta ricevuto da uno scrittore-medico di nome Bruno
Melas.
Ma riconosce che Manco seppe cogliere alcuni aspetti
unici e originali delle sue posizioni.
Se il prof Giorgio Calabrese, che impazza e riempie
giornalmente con autorevolezza e spocchia aristotelica
gli schermi televisivi di questo paese, ha avuto il
coraggio di annunciare sulla televisione di stato il
proprio Teorema Calabrese (vedi articolo Tigre di Carta
pubblicato on-line da Luigi Boschi), l’Illustre
Sconosciuto si prende qui la briga di fare altrettanto,
su Internet, mettendo in evidenza i lati essenziali del
suo lavoro.
Raccontare se stessi è più imbarazzo che vanità
Esistono di sicuro in questo paese e nel mondo molte
persone che, in assoluto anonimato, si comportano bene e
mangiano bene, senza doverlo dire in giro e senza
farsene alcun vanto.
Ero tra di loro per una vita intera ed ora, avendo
guadagnato qualche critico e qualche estimatore, sono
costretto a raccontare me stesso, non per vanità, ma per
chiarezza.
Mentre abbozzavo le mie personali teorie sulla
alimentazione, provenienti da una vita da
vegetariano-fruttariano autodidatta e da diversi studi
sull’argomento, decisi 15 anni fa di andare con tutta la
mia famiglia alla Conferenza Annuale dell’ Igienismo
Naturale Americano a Baltimora, tutto in privato e tutto
di tasca propria, a testimonianza di un genuino
interesse per l’argomento.
Non fu dilapidazione di capitali. Conobbi e parlai
personalmente con Alec Burton, Ralph Cinque, Frank
Sabatino, Harvey e Marilyn Diamond (autori del best
seller Fit for Life).
Mi resi conto dei punti forti e di quelli deboli della
ANHS, delle loro grandi verità, e di qualche loro minore
debolezza.
Elenco dei punti chiave del mio schema ideologico
etico-salutistico
1) Rivalutazione, in contrasto con la stessa ANHS, della
figura di George Clement, scrittore igienista americano,
totalmente sconosciuto in Italia, costretto a stampare i
suoi testi in America sotto il falso nome di Hilton
Hotema, a causa delle persecuzioni cui era sottoposto.
Hotema fu un grande maestro fruttariano, che finì la sua
vita ultracentenario nelle Hawaii.
Il furore con cui le autorità americane lo avversarono
era determinato non solo dalle sue posizioni vegane, ma
anche da quelle anti-cerealicole.
La prova di queste mie posizioni sta nel testo I Papiri
di Hygea che scrissi nel 1995 e che sarà pubblicato
penso entro il 2009.
2) Contestazione scientifica e rigorosa dei trucchi e
delle blasfeme provocazioni filo-carnivore messe in
cantiere dalla sponda opposta, ovvero dei cosiddetti
fiori all’occhiello dell’antivegetarianismo, come la
B12, il Ferro-eme, le Proteine Nobili, gli Aminoacidi
Essenziali, gli Omega-3 da pesce.
3) Contestazione scientifica e rigorosa della
macrobiotica e della tendenza a cuocere (in concomitanza
e direi in anticipo sul chimico Nico Valerio, e con
sostanziali diversità dal medesimo per le sue posizioni
di accondiscendenza verso i latticini).
4) Totale supporto e introduzione in questo paese del
concetto di food-enzyme del prof Edward Howell, uno dei
principi-base del crudismo, senza il quale si capisce
ben poco in fatto di nutrizione.
Posizioni testimoniate pure dai già citati I Papiri di
Hygea.
5) Pieno appoggio alle opere del medico bavarese di
Friburgo Arnold Ehret e del medico zurighese Max
Bircher-Benner (1836-1939).
6) Affermazione vigorosa su basi scientifiche della
fruttarianità spiccata del corpo umano. Per cui più un
essere umano si attiene alle condizioni del proprio
apparato frutto-compatibile e meno problemi fisici avrà.
Più uno trasgredisce invece le proprie condizioni
esistenziali e più problemi fisici, e più malattie dovrà
affrontare nella sua vita.
7) Dura e sistematica sconfessione, a livello
scientifico, di tutte le assurde diete basso-carboniche
con cui i commercianti americani della peso-riduzione
hanno invaso il mercato mondiale (Atkins, D’Adamo,
Sears, Agatson).
8) Denunzia continuata sull’imbroglio mondiale delle
vitamine sintetiche e degli integratori minerali, nonché
dell’uso assurdo e indiscriminato delle integrazioni
mineral-vitaminiche (cioè delle integrazioni
farmacologiche, in quanto i prodotti sintetici sono veri
veleni e veri farmaci e non vitamine e non minerali) nei
cibi di uso comune.
9) Denunzia e demolizione delle malefatte degli untori
e dei monatti dell’Aids, delle malefatte di Clinton,
della regia diabolica di Soros, dei Nobel comprati e
addomesticati (Montagnier), dei Nobel prossimi venturi
(Gallo).
L’importanza strabiliante delle vitamine vere e dei
minerali organicati per il genere umano e per le donne
in particolare
Quando si parla di vitamine e di minerali tutti drizzano
le orecchie.
E’ proprio lì che si gioca la complessa partita della
salute. Le calorie sono tutto sommato facili da mettere
vicino. Uno mangia fin quando è sazio e le cose si
mettono a posto automaticamente da sole.
Il problema, il mistero, i dubbi amletici ti assalgono
quando si parla di questi piccolissimi ed evanescenti
elementi, su questi micronutrienti di traccia che non si
sa mai se li prendiamo tutti, se li prendiamo nel modo
giusto, se ne prendiamo pochi o troppi, se ne siamo
carenti come e perché.
Ricordo che qualche anno fa l’amico psicologo dr
Alessandro Orlando, autore di un ottimo testo sulla
respirazione dal titolo Intelligenza Emotiva e Respiro,
mi chiese di preparare una ricerca specifica sul ferro,
proprio perché alle sue conferenze in giro per il Friuli
e il Triveneto, il pubblico femminile gli chiedeva con
sistematica cadenza come fare per risolvere le proprie
carenze di quel minerale.
Alla fine, gli scrissi una prima tesina di poche pagine
che mi parve buona ma troppo sintetica.
Fu per questo che mi misi a lavorare ancor più
alacremente sul Ferro, l’Enzima, l’Anima, di cui una
prima metà sarà in libreria a Marzo col titolo
L’Alimentazione Naturale dalla A alla Z, dove le pagine
dedicate al ferro sono una cinquantina.
Ho la fortuna di essere partito col piede giusto, e di
non dover fare sconvolgenti opere di ristrutturazione e
di aggiornamento mentale sull’argomento minerali, come
dovranno fare la FDA, gli Ospedali, le Usl, le farmacie
e i medici in generale.
Come reagirà il dr Ray Strand, grande sostenitore delle
cure a base di integratori
I due esperimenti sugli integratori citati in questa
tesina hanno messo una definitiva pietra sulle porcherie
chimiche che la sanità mondiale ha fatto ingoiare alla
popolazione per oltre venti anni.
Più corruzione o più imbecillità?
Difficile dirlo.
Di sicuro è che a pagare sono sempre e solo gli ignari
consumatori.
C’è gente che ha preso il Nobel per la sua ricerca sulla
vitamina C, come il dr Paul Linus, e che l’ha prescritta
il lungo e in largo.
Roba da rivoltarsi nella tomba per il rimorso.
C’è da chiedersi come reagirà a questa autentica bomba
deflagrante il dr Ray Strand, che ha fatto il giro del
mondo con le sue conferenze e il suo best-seller dal
titolo chilometrico What your doctor doesn’t know about
nutritional medicine may be killing you (Quello che il
tuo medico non sa sulla medicina nutrizionale può
ucciderti).
Strand, buon conoscitore del corpo umano e ottimo medico
internista per 20 anni, e convertitosi di recente agli
integratori sintetici, ha ammesso che i medici di
Cambridge avevano pienamente ragione, e che per
combattere le malattie killer del cancro e dell’infarto,
ed anche tutte le altre derivanti dalla ossidazione e
dai radicali liberi, i 5 pasti minimi quotidiani di solo
frutta erano una manna.
E’ arrivato pure a dire che a suo avviso cinque non
bastano, e che ce ne vorrebbero almeno 7.
Ma, vista la scarsa intelligenza della popolazione
mondiale per niente disposta ad abbracciare la sua sola
ancora di salvezza del frugivorismo, del ricorso
sistematico al suo cibo di elezione che è la frutta, lui
è costretto a ripiegare pesantemente sugli integratori,
a prescrivere a dosi massicce minerali come lo zinco e
il selenio, vitamine B1, B2, B3, B6, vitamina C ed E,
vitamina A, coenzima Q1, acido alfa-lipoico e
bioflavonoidi.
La Banda dei Quattro delle diete micidiali
Un consiglio al dr Ray Strand glielo potrei anche dare.
Faccia anche lui un bel viaggio alle Bahamas sullo yacht
del dr Barry Sears.
E magari si faccia raggiungere dal cardiologo Arthur
Agatson e dall’altro furbastro di nome Peter D’Adamo.
In Cina li chiamerebbero la banda dei Quattro, in
mancanza del quinto componente, dr Atkins, finito
malissimo nel 2004. E li condannerebbero come minimo ai
lavori forzati.
Hanno venduto per anni, a prezzo di oro, merce
avvelenata e diseducazione culturale.
Hanno proposto diete insensate e sbilenche, regolarmente
sorrette da stampelle chimico-farmaceutiche.
I Quattro che più hanno imbrogliato e danneggiato la
salute mondiale negli ultimi dieci anni.
Stiano pure lì alle Bahamas a mangiarsi tutti i miliardi
accumulati con le loro diete micidiali e le loro
malefatte, coi soldi tolti in modo truffaldino alle loro
stesse vittime.
Hanno anche rovinato ulteriormente la già precaria
reputazione dell’Ordine Medico.
A patto che restino là a godersi il sole tropicale per
sempre, senza più farsi vedere in giro, senza la faccia
tosta di mostrarsi sorridenti e pimpanti su Internet o
da altre parti.
Già il solo guardarli fa venire il voltastomaco.
By Valdo Vaccaro – Direzione Tecnica AVA (Associazione
Vegetariana Animalista) - Roma
Direzione Tecnica ABIN (Associazione
Bergamasca Igiene Naturale)
Commento NdR: anche se condivido in linea
di principio cio' che dice Valdo Vaccaro, quando spara a
zero sulle vitamine naturali assunte con gli integratori, vorrei
ricordargli che i cibi moderni, sono ormai coltivati su
terreni agricoli impoveriti
da decenni di
pioggie acide, sementi inadatte ai terreni e magari
anche super selezionate (cioe' impoverite ed
indebolite), se non addirittura OGM,
oltre alla contaminazione
dell'aria e dell'acqua utilizzate in agricoltura,
diviene ormai utile
arricchire l'alimentazione con
minerali e
vitamine in
capsule, ovviamente non di sintesi chimica, ma
quelle derivanti da
frutta e verdura
liofilizzate.
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ALLEANZA
per la SALUTE NATURALE -
CAUSA LEGALE CONTRO la DIRETTIVA EUROPEA ANTI -
INTEGRATORI
COMUNICATO STAMPA
Tra le migliaia di consumatori
europei che sostengono la ANH (Alliance for Natural Health - Alleanza per la Salute Naturale) nella causa giuridica
contro la Direttiva Europea per gli integratori alimentari, sono tre
donne nobili:
Judy Dench, Joan
Plowright e Bianca Jagger. La causa verra' discussa presso l'High
Court londinese venerdi' 30
gennaio. Secondo i proponenti della causa, la Direttiva europea
vietera' dal 2005 la vendita di migliaia di prodotti sicuri ed efficaci
che sono disponibili sul mercato europeo gia' da molti anni.
Il
direttore esecutivo della ANH, il Dottor Robert Verkerk,
afferma che: "La gente si e' stufata - la Direttiva
dovrebbe promuovere il commercio degli integratori alimentari in
Europa ma in realta' ha l'esatto effetto contrario. Di fatto,
proibirà la vendita di molti dei piu' moderni e sicuri integratori
attualmente disponibili nel Regno Unito, in Svezia, in Irlanda e in
Olanda, forzando questi paesi ad aderire ad un regime molto più
restrittivo, tipico degli attuali regimi in atto in paesi come la
Germania e la Francia. I governi di questi paesi sono apertamente ostili
agli integratori alimentari piu' avanzati. Venerdi' andremo a
sollecitare un precedente per richiamare l'attenzione su questa grave
anomalia con l'obiettivo di ottenere un regolamento legale degno del
ventunesimo secolo.
Vogliamo far si' che la Direttiva sostenga l'importante ruolo della
nutrizione al centro della politiche Sanitarie."
"Sottoscriviamo prontamente la
nozione di legislazione ragionevole e proporzionale per i prodotti
naturali.
Ma l'intenzione di vietare intorno alle 300 delle circa 420 forme di
vitamine e minerali attualmente sul mercato deve essere fermata, perche'
impedira' la vendita di alcuni degli integratori alimentari piu'
efficaci, peraltro con un lungo trascorso storico di uso sicuro."
L'ANH viene sostenuta da
consumatori, professionisti, fornitori e rivenditori di integratori
alimentari innovativi, in 43 paesi diversi. Più dell'80% dei fondi
raccolti per questa causa legale provengono dagli utilizzatori finali di
integratori alimentari, che sono notevolmente preoccupati del fatto che
la Direttiva impedira' loro l'accesso ai prodotti piu' avanzati,
naturali ed efficaci che sono oggi liberi di scegliere.
David
Hinde, procuratore e direttore legale dell'ANH
aggiunge: "Abbiamo messo insieme una squadra legale del più alto
calibro con avvocati provenienti dalla Brick Court Chambers
e dalla Simkins Partnership.
La causa dell'ANH è basata su diritti costituzionali europee.
Secondo noi, il divieto d'accesso
agli integratori alimentari imposto dalla Direttiva e' praticamente
inutile al fine di facilitare il mercato interno e percio' va oltre i
poteri legislativi della Comunità Europea. Questa causa potrebbe
diventare un importante precedente per l'interfaccia tra il potere
legislativo europeo e la sovranità degli stati membri, come per la
protezione dei diritti dei singoli cittadini e delle aziende nazionali.
Sosteniamo una legislazione appropriata, ma la Direttiva nella sua forma
attuale è inattuabile ed avrà effetti catastrofici sull'emergente
mercato degli integratori ad alto potenziale ed efficacia."
Erica
Murray della
Irish Association of Health
Stores ha lavorato insieme con l'ANH, raccogliendo dati commerciali
provenienti dall'Irlanda. Il suo commento: "Questa direttiva deve
essere modificata se si vuole un regime ragionevole per le migliaia di
piccole imprese che trattano prodotti salutistici naturali e innovativi
in tutta Europa. Se cosi' non sara', tutto questo dara' un grosso
vantaggio competitivo alle grandi multinazionali che gia' ora godono di
un netto predominio nelle vendite di vitamine e minerali a bassissima
efficacia nei supermercati e nelle farmacie.
Sono numerose le nostre
prove provenienti dal Regno Unito, dalla Svezia, dall'Irlanda e
dall'Italia per mostrare che la direttiva - se non contestata - portera'
gravi conseguenze per centinaia di piccole imprese del Regno Unito e di
altre nazioni europee."
La signora Murray aggiunge:
"Siamo soddisfatti nel vedere che altre associazioni si siano
risvegliate. In particolar modo, ci congratuliamo con la decisione delle
associazioni dei commercianti inglesi - la
National Association of Health Stores
e la Health Food Manufacturers Association - di
organizzare una causa parallela alla nostra. Speriamo che l'Europa
capisca il fatto che la gente vuole i suoi integratori alimentari.
Sempre più gente sceglie prodotti naturali e questa libertà di scelta
non deve essere negata".
CONTATTI
per ulteriori
informazioni:
Country
Contact
details
UK/Europe
Dr
Robert Verkerk
- Executive
Director
- E-mail:
[email protected]
David
Hinde
- Legal
Director
- E-mail:
[email protected]
Ireland:
Erica
Murray
- ANH
Strategy Committee
- E-mail:
[email protected]
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Caffeina nascosta negli
integratori Usa, rischio overdose
Il contenuto in caffeina nei supplementi dietetici varia
considerevolmente e le etichette dei prodotti non sono
sempre accurate nel riportare se e quanta caffeina è
presente. Ciò non rende un prodotto pericoloso di per
sé, ma può rappresentare un rischio per la salute degli
ignari consumatori qualora dovessero associare
all'integratore un altro alimento o bibita "caffeinati".
E leggere attentamente l'etichetta alcune volte non
basta, come evidenziato da uno studio statunitense che
ha ana lizzato la composizione di 31 prodotti dietetici
venduti nelle basi militari dell'esercito Usa.
Dai risultati, pubblicati su Jama Internal Medicine, è
emerso che dei 20 integratori contenenti caffeina: 9
riportavano in etichetta informazioni corrette sul
contenuto; in 5 prodotti il contenuto in caffeina era
maggiore o minore di quanto dichiarato in etichetta; nei
rimanenti 6 erano presenti alti livelli di caffeina (da
210 a 310 mg per porzione, mentre una tazza di caffè ne
contiene 100 mg) ma l'etichetta non specificava il
quantitativo.
La legislazione Usa in materia di etichettatura dei
supplementi dietetici presenta delle omissioni che
consentono, di fatto, ai produttori di evitare
legalmente la segnalazione puntuale dei quantitativi di
caffeina. Così però esiste il rischio di overdose, dato
che la caffeina è presente anche in molte bibite e
alimenti di uso estremamente comune come il caffè, il
cioccolato, gli energy drinks e le be vande a base di
cola. Tra l'altro un eccesso di caffeina sarebbe
particolarmente dannoso proprio per i militari, per i
quali effetti collaterali come tremori e ansia si
andrebbero a sommare a una condizione di base già
sufficientemente stressante. Troppa caffeina ha
dichiarato uno degli autori, Pieter Cohen dell'Harvard
Medical School di Boston «potrebbe far passare una
persona dall'essere semplicemente un po' nervoso
all'avere un vero e proprio attacco di panico». Tratto
da:
JAMA Intern Med. 2013;():1-2. doi:10.1001/jamainternmed.2013.3254
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COSE
DA SAPERE:
Carenze
di micronutrienti nella dieta quotidiana
Anche se le autorita' sanitarie
continuano a dichiarare che sia possibile ottenere i micronutrienti
necessari da una "alimentazione varia e bilanciata"(1), c'e'
un crescente numero di studi scientifici a dimostrare che larghi gruppi
di persone non raggiungono il fabbisogno minimo giornaliero - stabilito
tramite livelli raccomandati d'assunzione - senza parlare dei livelli di
nutrienti necessari al conseguimento di una salute ottimale. Lo stato
micronutrizionale si e' mostrato particolarmente inadeguato per alcuni
gruppi di persone come i giovani, gli anziani, i vegetariani e le
persone con problemi di malassorbimento.(2,3)
Sono molti i fattori che riducono
l'assunzione dei micronutrienti, come l'inadeguata assunzione di frutta
fresca e verdura, l'aumentata consumazione di cibi processati, scelte
alimentari limitate, una minore assunzione di cibo a causa di uno stile
di vita meno attivo e metodi di cottura inappropriati. Inoltre, la
richiesta fisiologica di particolari micronutrienti aumenta con regimi
di allenamento intensivo e le conseguenti richieste fisiche aumentate,
con lo stress, col fumo e con l'esposizione ambientale a prodotti
chimici. Un esempio sono i fumatori che hanno bisogno di consumare 4
volte il dosaggio RDA della vitamina C per avere lo stesso livello
plasmatico di Vitamina C dei non fumatori.
Ricerche nel Regno Unito hanno
mostrato che delle minoranze considerevoli non arrivano alle quantita'
raccomandate secondo i cosiddetti
Reference Nutrient Intakes.
(5,6,7) Per esempio nel caso delle persone anziane, un'insufficiente
assunzione di vitamina D, magnesio, vitamina K e rame desta particolare
preoccupazione.(9)
Una vasta indagine svolta in
Inghilterra sulle abitudini alimentari tra i 4 e i 18 anni di eta'(8) ha
mostrato che i cibi piu' comunemente consumati sono pane bianco,
merendine, patatine, biscotti, patate e cioccolato. In piu', si e' visto
che i ragazzi mangiano, in termini di peso, 4 volte di piu' biscotti
rispetto alle verdure a foglia verde, mentre le ragazze, sempre in
termini di peso, mangiano dolci e cioccolata per un quantitativo 4 volte
superiore rispetto ai vegetali a foglia verde. La stessa indagine ha
rilevato anche che il 91% delle ragazze tra i 4 e 6 anni non raggiunge
l'RNI per lo zinco (un minerale chiave per il sistema immunitario);
mentre il 97% delle ragazze tra i 15 e i 18 anni non raggiunge l'RNI per
il magnesio, il 73% non raggiunge l'RNI per lo zinco e il 53% non
raggiunge l'RNI (200 microgrammi) per l'acido folico. E' da considerare
che studi recenti dimostrano che e' necessaria un'assunzione che va'
oltre i 400 microgrammi per minimizzare il rischio di problemi neurali.
Le
ragioni per la supplementazione
Recentemente si e' avuta una rapida
espansione della mole di evidenze scientifiche a dimostrazione che l'uso
degli integratori alimentari possa migliorare lo stato
nutrizionale ed importanti parametri biologici cosi' come ridurre il
rischio di malattie croniche.(11)
Pero' la maggior parte degli studi
clinici sono stati improntati per investigare gli effetti della
integrazione nutrizionale con un singolo nutriente o comunque con un
numero limitato, spesso con dosaggi non ottimali.
Questi studi tendono a sottostimare il beneficio dell'integrazione,
beneficio che si basa in gran parte sulle sinergie tra i singoli
nutrienti.
Un grande lavoro di valutazione
degli studi che rivelano relazioni tra l'assunzione vitaminica e alcune
malattie pubblicate tra il 1966 e il 2002 dimostra che i livelli non
ottimali di vitamine sono associati ad un aumento dell'incidenza di
malattie croniche inclusi cancro, malattie cardiache e osteoporosi.(10)
Gli autori di questo lavoro hanno concluso che molti medici
potrebbero essere inconsapevoli delle migliori fonti di vitamine negli
alimenti e potrebbero mancare di certezza su quali vitamine dovrebbero
consigliare ai loro pazienti. Gli ultimi studi scientifici consigliano
che per gran parte delle persone adulte sarebbe consigliabile integrare
la dieta giornaliera con un multivitaminico.(11)
Uno studio che ha seguito 11.178
persone tra i 67 e i 105 anni di eta' tra il 1984 e il 1993 ha concluso
che il rischio di morte e' stato ridotto del 42% per quei partecipanti
che prendevano alti dosaggi di Vitamina C e Vitamina E.
E' stato dimostrato con una prova a
doppio cieco condotta in 7 paesi che, se le donne assumevano integratori
con 400 microgrammi di acido folico, avevano un rischio ridotto di circa
il 72% di avere bambini con difetti neurali come la spina bifida.(11)
Un vasto studio ha seguito 88.756
donne partecipanti nel Nurses' Health Study (Studio sulla salute
delle infermiere) che non presentavano cancro nel 1980. Si ottenevano
valutazioni aggiornate della dieta, compreso l'uso di integratori
multivitaminici, e si sono seguiti i casi di cancro al colon.
L'uso a lungo termine (oltre i 15 anni d'utilizzo) di multivitaminici
con acido folico ha ridotto di circa 5 volte la frequenza di cancro al
colon. Questo effetto invece non si e' avuto con l'utilizzo a breve
termine (meno di 4 anni).
In un ulteriore studio
epidemiologico con la partecipazione di 87.245 infermiere, è stato
osservato, aggiustando i risultati per età e fumo, che la sola
assunzione a lungo termine di Vitamina E era associata ad una riduzione
del 9% nell'incidenza di malattie cardiache.(13) L'assunzione di
integratori di Vitamina C (1000mg al giorno) e di Vitamina E (800UI al
giorno) ha ridotto in modo significativo lo sviluppo dell'arteriosclerosi.(14)
In uno studio clinico d'intervento
(CHAOS)
basato su 2002 pazienti coronarici portato avanti dagli scienziati
dell'Università di Cambridge e' risultato che l'integrazione
giornaliera di 800UI di Vitamina E (nella forma di alfa-tocoferolo) per
oltre due anni e' associabile ad una riduzione di attacchi
cardiaci del 75% circa.(15)
E' stato dimostrato che carenze a
lungo termine di micronutrienti possono danneggiare il DNA in modo
simile alle radiazioni e un simile stress ossidativo contribuisce, con
alta probabilita', allo sviluppo del cancro.(16)
Ricordiamo (NdR): anche che la profilassi della
medicina
cellulare consiste nel riordino del fabbisogno di
vitamine e minerali degli organismi viventi, attraverso degli apposti
integratori di vitamine + minerali (in genere capsule), oligoelementi
(in genere liquidi), ed alcuni amminoacidi, da assumere giornalmente
per un periodo di tempo minimo di 45 giorni, prima dei pasti.
Inoltre occorre tener presente che il giusto apporto di ossigeno alle
cellule e' FONDAMENTALE per il buon funzionamento della cellula
stessa, infatti l'ipossia e' fondamentalmente la condizione in cui si
trova una cellula che non ha un adeguato apporto di ossigeno.
"Qualunque dolore sofferenza o malattia
cronica, e' causato anche da una insufficiente ossigenazione a livello
cellulare"; questo e' quanto ci
riferisce nel suo libro di Fisiologia Umana
il dr. Arthur C. Guyton, M.D. - Autore del testo.
Bibliografia:
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Micronutrient
deficiencies - A major cause of DNA damage. Ann New York Acad Sci,
1999; 889: 87-106.
By Ivan Ingrilli'
Tratto da: newmediaexplorer.org/ - laleva.cc
vedi:
Consigli Alimentari +
Crudismo
+
Micro diete - 1
+ Micro diete - 2
+
MINERALI +
Vitamine
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