DEPRESSIONE
Ansia, depressione, stress - La natura cura gli stati
d’animo - PDF
La
depressione
è un disturbo sicuramente diffuso tra la popolazione
generale e quindi molto ben conosciuto. Sembra, infatti,
che ne soffra dal 10% al 15% della popolazione, con una
diffusione maggiore tra le donne.
Generalmente chi ne soffre mostra un umore depresso,
una marcata tristezza quasi quotidiana e tende a
non riuscire più a provare lo stesso piacere nelle
attività che provava prima. Le persone che soffrono di
depressione, si sentono sempre giù, l’umore ed i
pensieri sono sempre negativi. Sembra che presentino un
vero e proprio dolore di vivere, che li porta non
riuscire a godersi più nulla.
Tratto da: Ipsico.org
Commento
NdR:
Inoltre, scaldiamo
cibi
precotti e poveri
o privi di
sostanze nutritive essenziali
(minerali,
vitamine
ed enzimi) nel
microonde invece di
coltivare ciò che mangiamo o cercare di mangiare almeno
cibi
biodinamici, (non trattati dall'industria
alimentare) indossiamo
vestiti facilmente
sintetici, invece di utilizzare quelli naturali
(lino, cotone, lana).
Il depresso è un soggetto molto carente di
minerali, vitamine, con sistema enzimatico
alterato e
sicuramente intossicato
da: metalli
tossici derivanti da
materiali
dentali (specie le
amalgami),
Vaccini,
farmaci,
alimentazione ecc., acque contaminati, ed è quindi
in disbiosi,
cioè in alterazione del proprio
microbioma intestinale (flora
batterica).
Anche le troppe comodità di ogni giorno facilmente
contribuiscono alla
crescita della depressione, anche perché rinunciare al lavoro
manuale priva il cervello delle ricompense che derivano
dalla fatica.
Disturbi mentali e
microbiologia – Dic. 2020
Nuove analisi confermano che la depressione maggiore è
associata a un'alterazione della composizione dei
microrganismi che popolano l'intestino, con livelli di
alcuni ceppi batterici più elevati del normale. Il
risultato può aprire la strada a metodi diagnostici di
questo disturbo psichiatrico basati su un esame
strumentale oggettivo.
Il microbioma intestinale, l'insieme dei microrganismi,
per la maggior parte batteri, che vivono nel nostro
sistema digerente, influisce notevolmente sulla salute
dell’intero organismo, di quella fisica e di quella
psichica. La conferma viene da un nuovo studio
pubblicato su “Science Advances” da Jian Yang della
Capital Medical University di Beijing, in Cina, e
colleghi di una collaborazione internazionale che ha
dimostrato come la composizione del microbioma sia
correlata alla depressione. ...
Tratto da: lescienze.it
vedi anche:
Stress
+
Ansia e cancro
vedi:
Attacchi di panico 1 + Attacchi di panico 2 + Depressione
da amalgami al mercurio
+
Danni dei vaccini +
BioEtica +
Stress
quotidiani +
Stress e
funzioni vitali + Terreno
Oncologico +
Elettroshock
+
Suicidio
Aumentano le donne in gravidanza e le
neomamme depresse, ed a rischio sono anche i bebè
- Italy, Ott. 2009
A puntare i riflettori sul fenomeno sono stati gli
psichiatri riuniti a Roma per il quarantacinquesimo
Congresso nazionale della Società italiana di
psichiatria (Sip). Il 10-20% delle neomamme va infatti
incontro a depressione durante o dopo la gravidanza e da
una ricerca condotta dall'Unità Operativa di Psichiatria
dell'Università Tor Vergata di Roma su circa 400
pazienti con disturbi dell'umore, emerge che un terzo di
loro ha avuto madri con depressione in gravidanza. I
figli di mamme depresse inoltre, avvertono gli
specialisti, manifestano più spesso problemi di
linguaggio, difficoltà di sviluppo e sono loro stessi a
rischio di problemi psichiatrici durante l'infanzia,
l'adolescenza e l'eta' adulta.
Da qui l'invito all'azione: tra gli obiettivi della Sip,
infatti, anche quello di promuovere programmi di
sostegno alle madri nei primi tempi dopo il parto
attraverso personale qualificato. La depressione vera e
propria colpisce tra il 10 e il 20% delle neo-mamme e la
sua insorgenza può essere lenta e manifestarsi nell'arco
dei primi mesi dopo la nascita già con conclamati e
gravi quadri depressivi. Esistono campanelli d'allarme
ben precisi che la donna stessa, ma soprattutto i suoi
familiari, non dovrebbero trascurare: come l'estrema preoccupazione per la salute del
bambino, o
la tendenza a trascurare se stessa e il bambino. In
presenza di questi sintomi è opportuno chiedere aiuto a
un medico specialista. Le donne più a rischio sono
soprattutto quelle che hanno già sofferto di episodi
depressivi ma sono in pericolo anche le ragazze giovani
e sole.
Tratto da:
Sanitànews
Terapia con Yoga e rilassamento, utile nel caso di
depressione ed ansia cronica PDF
Ecco quattro piante medicinali
riconosciute come riequilibrio dei neurotrasmettitori
coinvolti nella depressione:
- sulla serotonina: lo zafferano, Griffonia e iperico;
- sulla noradrenalina: erba di San Giovanni;
- sulla dopamina: fagioli di velluto
- Tilia Tormentosa: proprietà
Il macerato glicerico di tiglio malgrado il nome così
sgradevolmente lungo ed negativamente evocativo, è ai
fatti un’ottima cura per chi sta passando momenti di
ansia, per chi soffre di insonnia, cronica o meno,
oppure in caso di stress e depressione.
- Anche la Rhodiola è efficace anche in tempi di crisi
depressiva e sembra essere un ottimo trattamento
alternativo per la depressione, secondo un recente
studio pubblicato sulla rivista Fitoterapia dalla scuola
di medicina dell'Università della Pennsylvania.
Iperico: la pianta che cura la depressione
L'iperico
è un ottimo rimedio contro la depressione lieve:
ecco come quando utilizzarlo
Il nome iperico (Hypericum perforatum) deriva dal greco
"hypo", sotto, ed "erike", erica, e quindi
significa "pianta che cresce fra le eriche". L' iperico
è una pianta spontanea che cresce lungo le strade o ai
bordi dei campi, presente in pianura e nelle zone
montane superiori dell'Europa, Africa e America
settentrionale. Appartiene alla famiglia delle
Ipericacee.
Tutti conoscono i suoi fiori giallo carico e i cui
petali sono ricoperti di puntini neri, che, una volta
fregati, tingono le dita di rosso.
L' iperico è conosciuto anche come erba di S Giovanni:
nel Medioevo, la notte della vigilia di questo santo, si
metteva un mazzolino d'iperico sotto il cuscino,
affinché apparisse in sogno e proteggesse dalla morte
per un anno intero.
Iperico: proprietà terapeutiche
Assunto per via orale l' iperico ha un'attività
antidepressiva e sedativa confermata da numerosi test
clinici controllati. Secondo recenti studi, la pianta
avrebbe una buona attività antivirale. L'olio di
iperico, tradizionalmente ottenuto per macerazione delle
sommità fiorite in olio di oliva, presenta attività
antinfiammatorie e cicatrizzanti.
Si può impiegare per il trattamento della depressione di
lieve e media entità, ma anche per la depressione
stagionale e quella dovuta a menopausa. Lo possono usare
anche le persone colite da attacchi di panico. L'iperico
è utle anche nel trattamento delle enuresi notturne e
delle paure infantili, e lo si sta sperimentando nel
trattamento degli effeti collaterali dell'AIDS.
Iperico: quando e come
utilizzarlo
- Contro la Sindrome ansioso-depressiva: 50 gocce di
tintura madre di iperico con un po' di acqua 1-3 volte
al giorno per due mesi. Interrompere un mese e, se
necessario, ripetere il ciclo di trattamento. Per i
bambini in età scolare, 15 gocce 1-3 volte al giorno.
- Influenza: stomatiti vescicolari, herpes simplex:
assumere 300-900 mg di estratto secco di iperico al
giorno.
- Gastrite: assumere un cucchiaino di olio di iperico.
Per preparare l'olio, porre 90 g di sommità fiorite in
300 ml di olio di oliva. Far macerare per 6 settimane in
una bottiglia ben chiusa, a temperatura ambiente, quindi
esporre al sole per un giorno intero. Filtrare e
conservare in bottiglie di vetro scuro, al riparo dalla
luce e in un luogo fresco.
- Pelli arrossate e delicate, scottature e irritazioni
della cute in genere: lavare la parte interessata con
infuso di iperico (versare una tazza di acqua calda su 2
cucchiaini di iperico; lasciar riposare per 15 minuti,
quindi filtrare e usare freddo). Applicare poi un
leggero strato di olio di iperico.
Tratto da: riza.it
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La Depressione inibisce la Salute
Le persone con più di 80 anni sono spesso depresse e
più gravi sono i sintomi depressivi, maggiore è la
probabilità di essere gravati anche da patologie serie
ed invalidanti come diabete e obesità.
Uno studio pubblicato sulla rivista "Archives
of General Psychiatry" ha cercato di capire come si
sviluppa la depressione durante la vecchiaia e come
mitigarne la sintomatologia può migliorare sensibilmente
la condizione di salute generale.
I ricercartori hanno studiato i dati relativi a 7240
donne con più di 65 anni, che sono state seguite per
circa 12 anni con particolare attenzione circa le loro
abitudini sociali, l'abitudine al fumo, all'attività
fisica e al consumo di alcol: ebbene, dallo studio è
emerso che le donne con la sintomatologia depressiva più
grave erano anche quelle meno attive fisicamente,
abituate a consumare alcol, a fumare e con malattie come
diabete o patologie cardiovascolari.
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Male scuro, colpisce più di
tre milioni di anziani.
Al XVI Convegno Nazionale
Società Italiana di Neurogeriatria è emerso che in
Italia quasi il 30% della popolazione over 65 soffre di
depressione. Dolori senza motivo e ansia i sintomi da
riconoscere. Rivalutati i fattori ambientali e
l’alimentazione
Oltre 3 milioni di persone anziane imprigionate nel
male oscuro della depressione.
Questa è la stima, per difetto, che hanno elaborato, in
conclusione del XVI Congresso Nazionale della Società
Italiana di Neurogeriatria, gli esperti a Milano. Una
cifra più che attendibile e che purtroppo è destinata a
salire per il progressivo ed inesorabile
invecchiamento della popolazione. E se non si può
certo affermare che la vecchiaia stessa è una malattia,
gli esperti sono concordi nel sostenere che
l’allungamento delle aspettative di vita porterà a
vecchiaie sempre più lunghe che diventeranno a tutti gli
effetti un vero e proprio fattore di rischio.
“Buona parte degli anziani che soffrono di
depressione, danno segnali evidenti - afferma il
professor Pier Luigi Scapicchio ordinario di
Neuropsichiatria Geriatrica al Policlinico Gemelli di
Roma e past president della Società Italiana di
Psichiatria – immaginiamo una persona di età avanzata
che si rechi in ambulatorio per un consulto su alcuni
lievi fastidi fisici, il medico con tutta probabilità
gli dirà, ma che vuole che sia, alla sua età è normale”
.
Questa comprensibile risposta, è uno degli indicatori
che i medici generalmente non sono preparati a cogliere
le spie che contraddistinguono l’insorgenza della
depressione nell’anziano. “Dobbiamo fornire maggiori
informazioni ai colleghi ed incentivare l’attenzione ai
fattori di rischio ambientale della depressione. –
continua il professor Scapicchio – La depressione
nell’anziano è “pauci sintomatica” ; non ha le
caratteristiche della depressione maggiore che dimostra
una grande quantità di sintomi. Spesso l’anziano soffre
solo di uno, due o al massimo tre sintomi estremamente
pervasivi, molto angoscianti e decisamente patogeni sul
piano della sofferenza soggettiva. Questi sintomi sono
per lo più molto evidenti perché sono somatici. Il primo
in assoluto sono le affezioni dolorose “sine materia”
, che quindi non rispondono ad una patologia
d’organo ben definito. Il secondo, anch’esso ben
visibile, è l’ansia, che nell’anziano è potenzialmente
devastante proprio perché gli toglie la possibilità
stessa di reagire alla patologia.
Depressione che deve essere considerata non solo una
malattia psicosociale ma anche una vera malattia
biologica e che deve essere efficacemente
contrastata su tutti e tre i livelli: sociale,
psicologico, farmacologico. A questo proposito il
settore dove probabilmente meno si è fatto è senza
dubbio quello sociale o ambientale. Una delle principale
spie di depressione a livello ambientale è
l’alimentazione”.
“Una scorretta alimentazione deriva
fondamentalmente da una cattiva educazione –
conclude il professor Scapicchio – ed è un fatto che
nell’alimentazione dell’anziano ci siano luoghi comuni
sbagliati stratificati da anni di tradizioni. L’anziano
è convinto, per alcuni motivi anche a buona ragione, che
mangiar meno o mangiar poco favorisca la buona
prosecuzione della vecchiaia. Io parlerei quasi di
“sindrome da minestrina”, il classico brodino vegetale
preso la sera, in cui come “massimo lusso” ci si concede
di scioglierci il formaggino dentro. Un cibo che, nella
sua ripetizione ossessiva, rischia di diventare una
sorta di baluardo culturale oltre il quale l’anziano
ritiene di non poter andare. Questo oltre ad essere un
sintomo evidente di una possibile depressione è in
genere un grosso errore dal punto di vista alimentare
perché i
nutrienti sono il punto fondamentale di una buona
vita e di una lunga sopravvivenza”.
(19-12-2006) +
Malassorbimento delle sostanze nutritive
Tratto da:
salute-ambiente.it
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Chi è depresso non prenda l’aspirina -
11-05-2011
I ricercatori del
Fisher
Center for Alzheimer’s Disease Research della
Rockefeller University guidati da Paul Greengard,
Ph.D., e da Jennifer Warner-Schmidt, Ph.D., hanno
dimostrato che i
farmaci antinfiammatori (ibuprofene,
es. "moment", viene utilizzato anche per i bambini negli
stati febbrili,
aspirina e
naprossene es. naprossyn), riducono l’efficacia
della classe più diffusa tra i farmaci antidepressivi,
gli inibitori selettivi della ricaptazione della
serotonina (SSRIs), utilizzati per il trattamento della
depressione, del disturbo ossessivo-compulsivo e dei
disturbi d’ansia malgestita.
Questa sorprendente scoperta, pubblicata nel corso
dell’aprile 2011 su National Academy of Sciences,
potrebbe spiegare il perché tanti pazienti depressi che
assumono i farmaci inibitori la ricaptazione di
serotonina, nonché SSRIs, non rispondono al trattamento
antidepressivo: sembra che vi sia un’interferenza tra
l’azione degli antidepressivi e quella degli
antiinfiammatori.
Commento NdR: La
medicina naturale anche in questo caso, non utilizza
ne' psicofarmaci
ne'
vaccini per
risolvere qualsiasi problema di salute, e le sue terapie
NON costano quasi nulla perche' vertono principalmente
sull'alimentazione
Crudista,
per cui un cultore di
medicina naturale non cadra mai in depressione, ne'
infiammera' l'organismo
in qualche sua parte.
Il depresso si e'
alimentato molto male (malassorbimento
e malnutrizione = carenza di
minerali e
vitamine)
e probabilmente ha inserito in bocca (amalgami
dentali) o nell'organismo dei
metalli tossici,
attraverso l'alimentazione contaminata o per processi di
malnutrizione endogeni, oppure con l'utilizzo di
protesi e/o
vaccini.
Quindi la prima cosa da appurare e da eliminare sono i
metalli
tossici, le carenze di vitamine e minerali,
riordinando il tutto con l'opportuna
alimentazione (crudismo)
e con i relativi supplementi (microdiete)
per il ripristino degli enzimi
e della flora
batterica
intestinale, normalizzando le
digestioni
con il riordino del
pH
intestinale.
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DEPRESSIONE
La Cura:
- eliminazione delle
Amalgami dentali ed eventuali
protesi + Riordino della Flora batterica intestinale
+
Idro
colon terapia + Microdiete +
enzimi
+ eliminazione di
intossicazioni
ed
infiammazioni, +
alimentazione adatta +
Sistema Immunitario +
Conflitti Spirituali
vedi anche: Protocollo
della Salute
+
Immunodepressione
Oggi le convulsioni
(epilessia) si generano
nei bambini anche con i
Vaccini !
Oggigiorno
l'elettroshock viene
ancora applicato, in
alcune cliniche; questa
"tecnica" rimane
un'opzione nel
trattamento della
depressione grave,
trattamento che NON tiene in
nessun conto (cosi come
le terapie con
psicofarmaci) delle
cause che determinano
la
depressione e che sono, per la
Medicina Naturale:
intossicazioni
da
metalli tossici
(mercurio,
alluminio,
piombo, ecc.)
+
malnutrizione +
disbiosi croniche
+ mancanza di
minerali e
vitamine +
infiammazioni
+
Conflitti spirituali
irrisolti
con
stress cronico !
IMPORTANTE:
I
vaccini e le
amalgami dentali
producono anch'essi le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa intestinale
influenzano la salute, non soltanto
a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi
parte dell'organismo e quindi generando anche e non solo la depressione.
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DEPRESSIONE e MALATTIE
CORONARICHE SONO COLLEGATE. MA
NON SEMPRE
ASCA - Ago. 2009 - L'associazione tra depressione e
coronaropatia puo' variare con il passare del tempo.
E' quanto emerge dallo studio pubblicato su
Archives of General Psychiatry dai ricercatori
Virginia
Commonwealth University School of Medicine di Richmond
(Usa). ''Anche se e' stato riscontrata un'associazione
tra depressione e malattia coronarica - afferma Kenneth
S. Kendler, che ha coordinato lo studio -, le cause
restano tuttora poco chiare''.
Per comprenderle, gli studiosi hanno condotto la
ricerca, durata cinque anni, su 30374 gemelli svedesi,
dell'eta' media di 57 anni. Dall'analisi e' emerso che
''la durata dell'associazione tra depressione e
coronaropatia nel campione esaminato - spiega Kendler -,
e' stato modesta''. Rispetto alle differenze di genere,
e' emerso che gli uomini correvano un rischio maggiore
di depressione soprattutto nel primo anno di insorgenza
della malattia, mentre le donne negli anni successivi.
''Per quanto riguarda le cause dello sviluppo combinato
delle due patologie, e' emerso che per gli uomini
giocano un ruolo importante i fattori ambientali, mentre
per le donne quelli genetici'', conclude Kendler.
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Antidepressivi possono causare danni ai
feti
Le autorita' mediche britanniche hanno lanciato
l'allarme sull'uso degli antidepressivi nelle donne
incinte.
Sostanze come il Prozac
(A) e il Seroxat
(B) infatti, potrebbero causare
malformazioni nei feti e raddoppiare il rischio di
aborto. Sono stati i risultati di numerose ricerche
scientifiche a spingere la Medicines and Healthcare
products Regulatory Authority (Mhra) e il National
Institute for Clinical Excellence (Nice) a consigliare
ai medici di non prescrivere antidepressivi alle donne
incinte a meno che non fosse strettamente necessario.
"La maggior parte degli psichiatri non prescrive piu' il
Seroxat", ha detto Tim Kendall del National
Collaborating Centre for Mental Health. "Tuttavia, esso
viene ancora distribuito dai medici di base, anche alle
donne incinte".
Secondo le ricerche prese in considerazione dall'Mhra e
dal Nice, il Seroxat causerebbe malformazioni al cuore
dei feti se assunto nelle prime settimane di gravidanze,
e raddoppia il rischio di aborto dall'8 fino al 16 per
cento. Risultati simili sono anche stati associati
all'uso di Prozac.
Per gli esperti di legge inglesi, questa decisione delle
autorita' britanniche "potrebbe trasformarsi in un caso
di grandi proporzioni, producendo centinaia di azioni
legali contro i
produttori di antidepressivi"
Tratto da: paginemediche.it
(A)
Prozac: Gli
effetti collaterali non possono essere anticipati.
I più comuni effetti collaterali sono : danni ai feti,
sogni anormali, pensieri anormali, agitazione, reazione
allergica, ansia, bronchite, dolori al torace, tosse,
diarrea, vertigine, sonnolenza e fatica, bocca asciutta,
sintomi dell'influenza, febbre da fieno, mal di testa,
aumento dell'appetito, indigestione, prurito, dolore
muscolare, nausea, nervosismo, infiammazione del seno,
dolori di gola, disordini intestinali, tremore, perdita
del peso, sbadigli.
Altri Effetti collaterali: esclamazione improvvisa
anormale, portamento anormale, arresto anormale del
flusso mestruale, acne, gusto alterato, amnesia, apatia,
artrite, asma, dolore osseo, cisti alla mammella, dolore
alla mammella, breve perdita di coscienza, borsite,
confusione, congiuntivite, convulsioni, difficoltà di
deglutizione, pelle asciutta, dolore all'orecchio,
dolore all'occhio, sensazione di benessere esagerato,
emorragia eccessiva, gonfiore facciale per ritenzione di
liquidi, febbre, perdita di capelli, allucinazioni,
sintomi del post sbornia, singhiozzo, pressione del
sangue bassa o alta, ostilità, infezione, infiammazione
dell'esofago, infiammazione gengivale, infiammazione
dello stomaco, infiammazione della lingua, infiammazione
della vagina, intolleranza alla luce, movimenti
involontari, idee irrazionali, battito cardiaco
irregolare, dolore della mascella o del collo, mancanza
di coordinazione muscolare, disordini ovarici, reazione
paranoica, dolore pelvico, respirazione rapida, problemi
ai denti, vertigini, disturbi della visione, vomito,
aumento di peso.
(B)
Seroxat:
La paroxetina,
prodotta dalla casa farmaceutica
Glaxo-Smith-Kline con il
nome di Seroxat (un altro brand-name della stessa
molecola è “Sereupin”) è un antidepressivo appartenente
alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione
(SSRI) fra i quali si annoverano molecole come la
fluoxetina (Prozac, Fluoxerene, Fluoxetina), la
fenoxetina, la fluvoxamina (Maveral, Fevarin, Dumirox),
il citalopram (Elopram, Seropram) e la sertalina (Zoloft).
Effetti collaterali: NON deve essere utilizzato a chi
guida un automezzo
Ipersensibilità verso i componenti o verso altre
sostanze strettamente correlate dal punto di vista
chimico. Non somministrare in età pediatrica.
Controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
Inibitori delle monoamino-ossidasi (MAO-inibitori)
Come nella maggior parte delle terapie con
antidepressivi, paroxetina non dovrebbe essere
somministrata in associazione con MAO-inibitori o prima
di due settimane dal termine di tale trattamento. In
questo caso l’inizio della terapia richiede particolare
cautela e l’aumento del dosaggio deve essere graduale in
base alla risposta del paziente. Analogamente non è
opportuno iniziare una terapia con MAO-inibitori prima
di due settimane dal termine della terapia con
paroxetina.
Con associazione ad altri farmaci, sono stati riportati
sintomi indicativi di casi di “sindrome maligna da
neurolettici”,
Triptofano, sono stati riferiti eventi avversi in caso
di somministrazione contemporanea di triptofano e
inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina,
paroxetina.
Terapia elettroconvulsivante (ECT) - Esiste
un'esperienza clinica limitata nella somministrazione
concomitante di paroxetina con terapia
elettroconvulsivante (ECT).
Nell’anziano, è stata riscontrata iponatriemia, che
generalmente scompare con la sospensione del farmaco.
Puo' causare reazioni allergiche, come orticaria e
dermatite da contatto; più raramente si può verificare
broncospasmo.
Puo' comparire: insonnia, vertigini, sudorazione,
palpitazioni, nausea, ansia, irritabilità, parestesie e
cefalea. Pertanto, quando si decide di interrompere il
trattamento le dosi devono essere diminuite in modo
graduale per ridurre al minimo l’entità di tali sintomi
- Tenere fuori della portata dei bambini.
Commento NdR: dalle controindicazioni si evince
che come ogni psicofarmaco e'
pericoloso !
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Bluff degli
antidepressivi
- 12 febbraio 2010
Uno studioso americano ha messo le mani sulle carte
segrete delle
aziende che producono
antidepressivi. E ha
scoperto che non sono più efficaci dei placebo. Lo
abbiamo intervistato.
Colloquio con Irving Kirsch
L'imperatore è nudo: parola di Irving Kirsch, professore
al Department of Psychology dell'Università di Hull, in
Gran Bretagna, e docente emerito dell'Università del
Connecticut. Che ha pubblicato diversi studi per dire
che quei farmaci che dovrebbero aiutare a sconfiggere il
male di vivere, al contrario, non fanno nulla.
Per dimostrarlo, Kirsch si è avvalso del Freedom of
Information Act, la legge statunitense che tutela il
diritto di accesso alle informazioni di interesse
pubblico.
E ha costretto l'FDA
a tirare fuori dai cassetti ciò che, altrimenti, non
sarebbe mai diventato di dominio pubblico, ossia i dati
in base ai quali erano stati approvati sei tra gli
antidepressivi più venduti, e cioè citalopram (elopram e
altri), fluoxetina (prozac e altri), nefazodone (reseril,
ritirato per danni epatici), paroxetina (seroxat e
altri), sertralina (zoloft e altri), venlafaxina (efexor
e altri).
Kirsch ha così dimostrato
che, in 47 studi clinici controllati, in gran parte
sponsorizzati dalle
industrie produttrici, solo il 10-20
per cento dei pazienti avverte un beneficio dovuto
effettivamente all'azione farmacologica della molecola,
mentre l'80-90 per cento dei depressi si sente meglio
grazie al placebo. E aggiunge: tutti lo sanno, ma tutti
continuano a sostenere le pillole della felicità.
Per questo ha voluto intitolare un suo articolo "I
farmaci nuovi dell'imperatore: la disintegrazione del
mito degli antidepressivi".
Un mito che oggi vacilla sotto l'autorità di un grande
studio pubblicato su "Jama"
che sostiene chiaramente l'inutilità di questi farmaci
in chiunque non sia depresso in maniera molto grave.
La
ricerca si basa sui dati ottenuti sulle 160 mila donne
partecipanti alla Women's Health Initiative, così come
quella che dimostra come gli antidepressivi nelle donne
in menopausa aumentino il rischio di ictus e morte (dati
pubblicati sugli 'Archives of Internal Medicine').
Un colpo ferale, che arriva dopo anni di polemiche su
quanto l'uso intenso di questi farmaci aumenti il
rischio di suicidio.
Che cosa concludere ? Ecco che cosa ne pensa lo
studioso.
Professor Kirsch: dati nascosti, per coprire la scarsa
efficacia, ambiguità degli enti regolatori per farmaci
sostenuti da imponenti campagne pubblicitarie. Come è
stato possibile?
"Ci si muove su un terreno
scivoloso. Nelle sperimentazioni, i malati che assumono
questi farmaci spesso migliorano; tuttavia, ciò che non
si è detto per anni è che anche i pazienti trattati col
placebo migliorano all'incirca allo stesso modo. In
altre parole, i farmaci funzionano non grazie al loro
meccanismo d'azione, bensì all'effetto placebo, ma
questa verità è stata taciuta per anni. Nella pratica
clinica, d'altro canto, se un depresso migliora, il
medico non ha alcun modo per stabilire perché ciò
accade.
E quindi, spesso, pensa sia a causa del farmaco e
continua a darlo".
Nessuna cattiva coscienza
dei medici, allora ? Chi ha sbagliato ?
"Le informazioni più rilevanti
sono state tenute nascoste per
due decenni, anche se tutti gli specialisti
erano a conoscenza di quello che qualche mio collega
coinvolto negli studi registrativi ha in seguito
pubblicamente e senza vergogna definito, il nostro
piccolo sporco segreto'".
Oggi che 'il segreto' è
svelato, cosa dovrebbe accadere ?
"La criticità vera riguarda i meccanismi di approvazione
dei farmaci e, soprattutto, la possibilità che ancora
oggi hanno le aziende di tenere nascosti i dati non
favorevoli. I governi e le autorità devono da una parte
obbligare le aziende a tirare fuori tutti i risultati,
positivi e negativi, e dall'altra condurre propri studi,
indipendenti, per verificare quanto affermato ma,
soprattutto, per cercare altre cure.
Anche se nessuno
nega il grande ruolo svolto da
Big Pharma nella
ricerca
e le quantità enormi di denaro investite in essa, non si
può dimenticare che l'agenda degli enti regolatori deve
porre al primo posto la salute dei cittadini, non quella
delle aziende.
Per questo, molto semplicemente, le
agenzie di controllo
non dovrebbero in alcun modo essere finanziate
dalle aziende su cui devono esprimersi".
By Agnese Codignola - Tratto da: espresso.repubblica.it
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La depressione si cura con il sorriso Ciancaglini e
la medicina integrata
Il medico italiano insieme
ai colleghi torontini pubblicherà una ricerca che
dimostra i legami tra corpo e mente
CANADA Toronto 2008-09-08 - Dolore fisico e stato
mentale come due elementi collegati.
È questo, in estrema sintesi, il risultato degli studi
del professor Riccardo Ciancaglini. Una vita di studi
per migliorare le condizioni di vita dei pazienti,
collaborazioni in molte parti del mondo e ora uno
stretto rapporto con l’università di Toronto.
Un impegno che lo porta a lavorare con i pazienti
affetti da stress, ansia e depressione con un approccio
nuovo e multidisciplinare. Si chiama Smiline
stress clinic e ha come obiettivo il recupero del
benessere psico – fisico ed emotivo, mediante l’impiego
di strategie convenzionali e innovative. Insomma applica
a pieno il concetto di
medicina integrata.
Il medico milanese, ora a Toronto, parla del suo lavoro
e del suo impegno al Corriere Canadese, spiegandone
presupposti e obiettivi.
Riccardo Ciancaglini è da venti anni professore nella
facoltà di odontoiatria di Milano. Dirige il reparto di
dolori orofacciali e disfunzioni temporomandibolari
presso l’ospedale San Paolo di Milano. In sostanza si
occupa di mal di testa e dolori provocati da disfunzioni
della mascella e dei denti. È stato fondatore e poi
direttore del reparto di riabilitazione orale
all’ospedale San Raffaele di Milano.
Tra i tanti impegni professionali del professor
Ciancaglini ricopre un ruolo di primo piano la
collaborazione scientifica con la facoltà di
odontoiatria di Toronto, in particolare con il preside
David Mock e Barry Sessle, direttore del reparto dolori
orofacciali.
«Insieme facciamo ricerca – spiega Ciancaglini –
sull’origine e il trattamento dei dolori cronici in
generale, in particolare sul mal di testa, i dolori al
collo e alla schiena, i dolori muscolo scheletrici e i
difetti di postura. Tutti sintomi spesso tra loro
correlati».
Studi che hanno portato a risultati importanti che
presto verranno pubblicati. Si tratta di una ricerca
sulla sensibilità al dolore. «Abbiamo dimostrato
inequivocabilmente che il dolore cronico a qualsiasi
livello – prosegue il professore – è collegato allo
stato ansioso e depressivo del paziente».
By Layla Crisanti -
Tratto da: corriere.com
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Le donne depresse
hanno le ossa fragili
L'endocrinologo G. Cizza del National Institutes of
Health di Bethesda (USA) ha condotto una ricerca
pubblicata su Archives of Internal Medicine, che
dimostra che le donne depresse hanno le ossa piu'
fragili delle non depresse, ed in genere la depressione
viene a molte donne in menopausa od a quelle
immunodepresse.
Il
cioccolato cura la depressione o ne favorisce
l’insorgenza ?
Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università della
California gli individui con una diagnosi di depressione
mangiano maggiori quantità di cioccolata rispetto a chi
non soffre di questo disturbo.
I ricercatori guidati da Natalie Rose hanno esaminato il
consumo di cioccolato e i livelli di depressione in un
campione composto da 931 donne e uomini che non
assumevano antidepressivi.
I risultati hanno evidenziato che i soggetti che avevano
ottenuto un punteggio elevato ai test per valutare lo
stato depressivo mangiavano in media 8.4 porzioni di
cioccolato, contro le 5,4 porzioni delle persone che non
mostravano segni di depressione. Per i soggetti che
avevano ottenuto il più alto punteggio ai test il
consumo di cioccolato poteva arrivare a sfiorare le 11.8
porzioni al mese.
Questa ricerca sembra confermare l’utilizzo del
cioccolato come un gustoso e comune antidepressivo, ma
secondo i ricercatori può anche suggerire un’ipotesi
diversa: "alcune sostanze contenute nel cioccolato, come
la
caffeina o i grassi, possono giocare un ruolo nello
sviluppo di disturbi dell’umore", ha spiegato la
ricercatrice nordamericana sugli Archives of Internal
Medicine, così come è possibile che un’infiammazione
in atto possa favorire sia la depressione che la voglia
di cioccolato.
"Approfondiremo la questione con ulteriori studi per
capire se il cioccolato sia una cura per la depressione
o la sua causa", ha concluso la Rose.
Tratto da: news.paginemediche.it - 30/04/2010
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Negli Stati
Uniti l'undici per cento delle donne e il cinque per
cento degli uomini prendono
farmaci per
combattere la depressione.
Ma come mai questa condizione, che un tempo era
piuttosto rara, è diventata così comune ?
È domenica sera. L' Americana Medicalizzata - diciamo che
si chiama Julie, e che abita nel paese di Winterset,
nell'Iowa - si sta preparando per andare a letto.
Incombe il lunedì mattina, con tutte le sue pressioni:
la corsa per uscire di casa, il lungo tragitto da
pendolare, il trambusto dell'ufficio. Julie apre lo
sportello del mobiletto del bagno, tira fuori una
boccetta di pillole e si lascia cadere una capsula sul
palmo della mano. Poi riempie un bicchiere d'acqua, si
mette in bocca la capsula, e la butta giù. Potrebbe
essere una qualunque delle 30 medicine usate come
antidepressivo: per esempio:
Prozac = La
Fluoxetina viene venduta sotto il nome di Prozac
(produttore Eli Lilly),
Symbyax (composto con la
olanzapina), Sarafem, FLUX (Pakistan), Fontex
(Svezia), Foxetin (Argentina), Ladose (Grecia), Fluctin
(Austria, Germania), Fluctine (Svizzera), Prodep
(India), Fludac* (India)" Oxetin" (Bosnia Herzegovina) e
Lovan (Australia).
In Italia è disponibile anche il farmaco generico
Fluoxetina cps 20 mg.
(La
FDA americana, ha ricevuto più rapporti di reazioni
avverse per il
Prozac, che per qualsiasi altro prodotto negli
ultimi 24 anni),
Zoloft: (Lo zoloft mi
stava uccidendo.
Mi ha fatto aumentare l'ansia anziché
diminuirla e mi ha devastato l'intestino. L'ho sospeso
immediatamente - Side effects: Get emergency medical
help if you have any of these signs of an allergic
reaction: skin rash or hives; difficulty breathing;
swelling of your face, lips, tongue, or throat.
Call your doctor at once if
you have any new or worsening symptoms such as: mood or
behavior changes, anxiety, panic attacks, trouble
sleeping, or if you feel impulsive, irritable, agitated,
hostile, aggressive, restless, hyperactive (mentally or
physically), more depressed, or have thoughts about
suicide or hurting yourself.
Call your doctor at once if
you have any of these serious side effects: seizure (convulsions);
tremors, shivering, muscle stiffness or twitching;
problems with balance or coordination; or agitation,
confusion, sweating, fast heartbeat.
Other less serious side
effects are more likely to occur, such as: drowsiness,
dizziness, weakness; nausea, diarrhea, dry mouth, or
changes in appetite or weight; or decreased sex drive,
impotence, or difficulty having an orgasm.
Side effects other than
those listed here may also occur. Talk to your doctor
about any side effect that seems unusual or that is
especially bothersome),
Paxil: (Impunità farmaceutica “The Guardian”
(GB) – tratto da “Internazionale” 544, 18 giugno 2004:
La decisione del procuratore generale di New York di
citare in giudizio la
GlaxoSmithKline per “frode ripetuta e persistente" è
una grande sfida alle aziende farmaceutiche. Distratti
dalla modestia della multa richiesta - l'equivalente dei
profitti realizzati dalla
Glaxo vendendo ai bambini il
suo antidepressivo Paxil - siamo stati tentati di
liquidare il caso considerandolo poco importante.
Per
un'azienda che vale cento miliardi di euro, la multa di
210 milioni (questo il valore stimato delle vendite di Paxil ai minori di 18 anni), sarebbe infatti irrisoria.
Se la Glaxo avesse da temere solo questo, si
potrebbe archiviare l'episodio come imbarazzante. Ma
scegliendo di accusarla formalmente di frode, il
procuratore di New York potrebbe cambiare il modo in cui
le grandi
case farmaceutiche commercializzano e vendono
i loro prodotti. Al cuore del procedimento ci sono
infatti le accuse secondo cui la Glaxo avrebbe
deliberatamente tentato di insabbiare i risultati di
alcuni studi scientifici, in base ai quali il Paxil non
solo era inefficace, ma poteva spingere al suicidio.
Insomma, il procuratore Spitzer ha in mano una pistola
fumante: si tratta di alcuni memorandum della Glaxo, in
uno dei quali è scritto a chiare lettere che l'azienda
intendeva "gestire oculatamente la diffusione dei dati,
in modo da ridurre al minimo le potenziali conseguenze
negative sul piano commerciale".
La Glaxo respinge le accuse. Ma per il procuratore
Spitzer un'azienda che non informa i medici su tutti gli
effetti possibili di un farmaco è colpevole di frode. A
incoraggiarlo ci sono altri procedimenti intentati negli
ultimi tempi: per esempio la Pfizer,
il più grande
gruppo farmaceutico mondiale, ha dovuto pagare una
penale di 240 milioni di euro per aver promosso un
farmaco privo di effetti terapeutici. La stessa Glaxo è
sotto inchiesta in Italia in relazione a dei regali
illeciti ai medici per una cifra stimata in 225 milioni
di euro.
Lo stato di servizio del procuratore Spitzer è
significativo: lui che ha costretto le banche di Wall
Street a rendere conto lei loro misfatti, spingendole a
modificare alcune prassi poco corrette.
Il suo tentativo
di fare pulizia nel mondo delle grandi case
farmaceutiche merita sostegno. Non si deve permettere
alle industrie farmaceutiche di comportarsi come i
pubblicitari che lavorano per i teatri del West End
londinese, che scelgono le recensioni favorevoli e
scartano le altre. La posta in gioco in questo caso è
troppo alta.
Celexa:
Side effects - Get emergency medical help if you have any of
these signs of an allergic reaction: skin rash or hives;
difficulty breathing; swelling of your face, lips,
tongue, or throat.
Call your doctor at once if you have any new or
worsening symptoms such as: mood or behavior changes,
anxiety, panic attacks, trouble sleeping, or if you feel
impulsive, irritable, agitated, hostile, aggressive,
restless, hyperactive (mentally or physically), more
depressed, or have thoughts about suicide or hurting
yourself.
Call your doctor at once if you have any of these
serious side effects: seizure (convulsions); tremors,
shivering, muscle stiffness or twitching; problems with
balance or coordination; or agitation, confusion,
sweating, fast heartbeat.
Other less serious side effects are more likely to occur,
such as: feeling nervous, restless, or unable to sit
still; drowsiness, dizziness, trouble concentrating;
sleep problems (insomnia); nausea, gas, upset stomach,
loss of appetite; weight changes; urinating more than
usual; decreased sex drive, impotence, or difficulty
having an orgasm; or dry or watery mouth, yawning, or
ringing in your ears.
Side effects other than those listed here may also occur.
Talk to your doctor about any side effect that seems
unusual or that is especially bothersome),
Lexapro: Side effects - Get emergency medical
help if you have any of these signs of an allergic
reaction: skin rash or hives; difficulty breathing;
swelling of your face, lips, tongue, or throat.
Call your doctor at once if you have any new or
worsening symptoms such as: mood or behavior changes,
anxiety, panic attacks, trouble sleeping, or if you feel
impulsive, irritable, agitated, hostile, aggressive,
restless, hyperactive (mentally or physically), more
depressed, or have thoughts about suicide or hurting
yourself.
Call your doctor at once if you have any of these
serious side effects: seizure (convulsions); tremors,
shivering, muscle stiffness or twitching; problems with
balance or coordination; or agitation, confusion,
sweating, fast heartbeat.
Other less serious side effects are more likely to occur,
such as: feeling nervous, restless, or unable to sit
still; headache, trouble concentrating; drowsiness,
dizziness; sleep problems (insomnia); nausea, diarrhea,
heartburn; weight changes; decreased sex drive,
impotence, or difficulty having an orgasm; or dry mouth,
ringing in your ears. Side effects other than those
listed here may also occur. Talk to your doctor about
any side effect that seems unusual or that is especially
bothersome),
Luvox (fluvoxamine):
Side effects - Get
emergency medical help if you have any of these signs of
an allergic reaction: skin rash or hives; difficulty
breathing; swelling of your face, lips, tongue, or
throat.
Call your doctor at
once if you have any new or worsening symptoms such as:
mood or behavior changes, anxiety, panic attacks,
trouble sleeping, or if you feel impulsive, irritable,
agitated, hostile, aggressive, restless, hyperactive (mentally
or physically), depressed, or have thoughts about
suicide or hurting yourself.
Call your doctor at once if
you have a serious side effect such as: seizure (convulsions);
unusual thoughts or behavior; anxiety, restlessness,
memory problems, trouble concentrating, hallucinations,
feeling like you might pass out; high fever, chills or
goose bumps, loss of coordination, overactive reflexes,
stiff muscles; or confusion, sweating, fast or uneven
heartbeats, and rapid breathing.
Less serious side effects may include: loss of appetite,
weight loss; dry mouth, mild nausea or upset stomach,
diarrhea, constipation; sleep problems (insomnia);
dizziness, drowsiness; decreased sex drive, impotence,
trouble having an orgasm; or unusual dreams.
This is not a complete list of side effects and
others may occur. Tell your doctor about any unusual or
bothersome side effect.
BuSpar:
Side effetcts - Get
emergency medical help if you have any of these signs of
an allergic reaction: hives; difficulty breathing;
swelling of your face, lips, tongue, or throat. Call
your doctor at once if you have any of these serious
side effects: feeling light-headed, fainting; fast or
uneven heart rate; depressed mood, unusual thoughts or
behavior; or lack of balance or coordination.
Less serious side effects may be more likely to occur,
such as: drowsiness, dizziness, blurred vision; feeling
restless; nausea, upset stomach; sleep problems (insomnia);
or trouble concentrating.
This is not a complete list of side effects and others
may occur. Tell your doctor about any unusual or
bothersome side effect.
Nardil: Side effects cannot be anticipated.
If any develop or change in intensity, inform your
doctor as soon as possible. Only your doctor can
determine if it is safe for you to continue taking
Nardil.
More common side effects may include: Constipation,
dizziness, drowsiness, dry mouth, headache, liver
problems, low blood pressure upon standing, sexual
problems, sleep disturbances, stomach and intestinal
problems, water retention, weight gain
Elavil: Side effects
- Blurred vision, bone marrow depression, bowel problems,
breast enlargement (in males and females), constipation,
dry mouth, hair loss, heart attack, high body
temperature, problems urinating, rash, seizure, stroke,
swelling of the testicles, water retention
Side effects due to a rapid decrease in dose or abrupt
withdrawal from Elavil include: Headache, nausea, vague
feeling of bodily discomfort
Side effects due to gradual dosage reduction may
include: Dream and sleep disturbances, irritability,
restlessness
These side effects do
not signify an addiction to the drug.
Sinequan:
Side effects - Some of the adverse reactions noted below have
not been specifically reported with Sinequan use.
However, due to the close pharmacological similarities
among the tricyclics, the reactions should be considered
when prescribing Sinequan (doxepin HCl).
Anticholinergic Effects: Dry mouth, blurred vision,
constipation, and urinary retention have been reported.
If they do not subside with continued therapy, or become
severe, it may be necessary to reduce the dosage.
Central Nervous System Effects: Drowsiness is the most
commonly noticed side effect. This tends to disappear as
therapy is continued. Other infrequently reported CNS
side effects are confusion, disorientation,
hallucinations, numbness, paresthesias, ataxia,
extrapyramidal symptoms, seizures, tardive dyskinesia,
and tremor.
Cardiovascular: Cardiovascular effects including
hypotension, hypertension, and tachycardia have been
reported occasionally.
Allergic: Skin rash, edema, photosensitization, and
pruritus have occasionally occurred.
Hematologic: Eosinophilia has been reported in a few
patients. There have been occasional reports of bone
marrow depression manifesting as agranulocytosis,
leukopenia, thrombocytopenia, and purpura.
Gastrointestinal: Nausea, vomiting, indigestion, taste
disturbances, diarrhea, anorexia, and aphthous
stomatitis have been reported. (See
Anticholinergic Effects.)
Endocrine: Raised or lowered libido, testicular swelling,
gynecomastia in males, enlargement of breasts and
galactorrhea in the female, raising or lowering of blood
sugar levels, and syndrome of inappropriate antidiuretic
hormone secretion have been reported with tricyclic
administration.
Other: Dizziness, tinnitus, weight gain, sweating,
chills, fatigue, weakness, flushing, jaundice,
alopecia, headache, exacerbation of asthma, and
hyperpyrexia (in association with chlorpromazine) have
been occasionally observed as adverse effects.
Withdrawal Symptoms: The possibility of development of
withdrawal symptoms upon abrupt cessation of treatment
after prolonged Sinequan administration should be borne
in mind. These are not indicative of addiction and
gradual withdrawal of medication should not cause these
symptoms.
Pamelor (nortriptyline):
Side effects - Get
emergency medical help if you have any of these signs of
an allergic reaction: hives; difficulty breathing;
swelling of your face, lips, tongue, or throat.
Call your doctor at once if you have any new or
worsening symptoms such as: mood or behavior changes,
anxiety, panic attacks, trouble sleeping, or if you feel
impulsive, irritable, agitated, hostile, aggressive,
restless, hyperactive (mentally or physically), more
depressed, or have thoughts about suicide or hurting
yourself.
Call your doctor at once if you have any of these
serious side effects: fast, pounding, or uneven heart
rate; chest pain or heavy feeling, pain spreading to the
arm or shoulder, nausea, sweating, general ill feeling;
sudden numbness or weakness, especially on one side of
the body; sudden headache, confusion, problems with
vision, speech, or balance; confusion, hallucinations,
or seizure (convulsions); easy bruising or bleeding,
unusual weakness; restless muscle movements in your eyes,
tongue, jaw, or neck; tremors; extreme thirst with
headache, nausea, vomiting, and weakness; feeling
light-headed or fainting; or urinating less than usual
or not at all.
Less serious side effects may include: nausea, vomiting,
stomach pain, loss of appetite; constipation or diarrhea;
weight changes; dry mouth, unpleasant taste; weakness,
lack of coordination; numbness or tingly feeling;
blurred vision, headache, ringing in your ears; mild
skin rash; breast swelling (in men or women); or
increased sweating.
This is not a complete list of side effects and
others may occur. Tell your doctor about any unusual
or bothersome side effect.
Serzone:
Side effects -
Call your doctor if any of these symptoms are severe or
do not go away: nausea, drowsiness, weakness or
tiredness, nightmares, dry mouth, skin more sensitive to
sunlight than usual, changes in appetite or weight,
constipation, difficulty urinating, frequent urination,
blurred vision, changes in sex drive or ability,
excessive sweating.
Some side effects can be serious.
If you experience any of the
following symptoms or those listed in the IMPORTANT
WARNINGS section, call your doctor immediately: jaw,
neck, and back muscle spasms, slow or difficult speech,
shuffling walk, uncontrollable shaking of a part of the
body, fever, difficulty breathing o, swallowing, rash,
irregular heartbeat, seizures, painful erections of the
penis lasting more than 4 hours Nefazodone may
cause other side effects. Call your doctor if you have
any unusual problems while you are taking this
medication.
Desyrel:
Side effects - The most common side
effects associated with trazodone are nausea, dizziness,
insomnia, agitation, tiredness, dry mouth, constipation,
lightheadedness, headache, low blood pressure, blurred
vision, and confusion. Priapism (including clitoral
priapism in women), a painful condition in which the
penis (or clitoris) remains in an erect position for a
prolonged period, has been reported in patients
receiving trazodone. Priapism occasionally results in
permanent impairment of erectile function or impotence.
Patients should be warned of the possibility of priapism
and told to discontinue the drug at once and consult
with their physician if this reaction occurs. Trazodone
also may affect ejaculation, orgasm and libido.
Antidepressants
increased the risk of suicidal thinking and behavior (suicidality)
in short-term studies in children and adolescents with
depression and other psychiatric disorders. Anyone
considering the use of trazodone or any other
antidepressant in a child or adolescent must balance
this risk with the clinical need. Patients who are
started on therapy should be closely observed for
clinical worsening, suicidality, or unusual changes in
behavior.
Norpramin:
Side effects - cannot be
anticipated. If any develop or change in intensity,
inform your doctor as soon as possible. Only your doctor
can determine if it is safe for you to continue taking
Norpramin, may include:
Anxiety, confusion, dizziness, dry mouth, frequent
urination or problems urinating, high blood pressure,
hallucinations, hives, impaired coordination, irregular
heartbeat, low blood pressure, numbness, rapid heartbeat,
sensitivity to sunlight, sex drive changes, tingling,
tremors.
This is not a complete list of side effects and
others may occur. Tell your doctor about any unusual
or bothersome side effect.
Tofranil, Adapin, Vivactil, Ludiomil, Endep, Parnate,
Remeron.
Julie avverte il passaggio della capsula attraverso la
gola. Poi esamina il proprio viso allo specchio, fa un
sospiro. Spera che un giorno, un lunedì mattina del
futuro - se non proprio domani, almeno uno scintillante
e luminoso lunedì mattina che arriverà fra un mese o due
- la pillola avrà operato una specie di inesorabile
magia. Avrà corretto uno squilibrio chimico, o qualcosa
del genere, come diceva lo spot dello Zoloft. «Zoloft,
un farmaco venduto solo su ricetta medica, può far bene.
Funziona correggendo gli squilibri chimici del
cervello», declamava solenne la voce fuori campo.
Julie non sapeva di avere uno squilibrio chimico, e non
sa neppure cosa mai possa essere uno squilibrio chimico.
Non le era mai venuto in mente, in realtà, di poter
avere una malattia mentale. Però spera, fervidamente,
che la sua vita possa diventare un po' più facile, un
po' meno stressata. E presto. Spera, disperatamente, che
quelle pillole la faranno stare meglio. Che la polverina
bianca nascosta dentro la capsula verde si sciolga nel
suo stomaco, viaggi fino al cervello e lì faccia...faccia
qualcosa. Mentre si lava i denti, spera che un giorno si
sentirà meglio.
By Charles Barber - Mag. 2008 - Tratto da:
lescienze.espresso.repubblica.it
vedi:
BIG PHARMA
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Una stimolazione
elettrica efficace contro la depressione grave
Considerate la sua semplicità e la sua efficacia
potrebbe essere utilizzata nel prossimo futuro
come terapia coadiuvante nella depressione grave
in ambiente ospedaliero o ambulatoriale
È un dispositivo in grado di erogare una
corrente continua a bassa intensità - tra 1 e 2
mA - il cuore tecnologico di un nuovo
trattamento della depressione grave sviluppato
da Alberto Priori, direttore del Centro clinico
per la neurostimolazione della
Fondazione Ospedale maggiore Policlinico
Mangiagalli e Regina Elena e docente dell’Università
degli studi di Milano in collaborazione con
la Clinica Villa Santa Chiara di Verona che si è
guadagnato la pubblicazione sulla rivista “Journal
of Affective Disorders”.
Si tratta della stimolazione transcranica in
corrente continua (transcranial direct current
stimulation, TDCS): applicando sullo scalpo due
elettrodi per alcuni minuti, il trattamento
permette, senza procurare dolore o fastidio al
paziente, una buona percentuale di miglioramento
dei stintomi.
“Questa metodica, seppur ancora sperimentale,
viste la sua semplicità e la sua efficacia
potrebbe essere utilizzata nel prossimo futuro
come terapia coadiuvante nella depressione grave
in ambiente ospedaliero o ambulatoriale”, ha
commentato Roberta Ferrucci, del Centro per la
neurostimolazione di Milano, coautrice
dell’articolo.
Nel corso dello studio, la metodica è stata
applicata a 14 soggetti - 13 donne e un uomo -
di età compresa tra 37 e 67 anni, con
applicazioni due volte al giorno per cinque
giorni consecutivi. Il risultato è stato un
marcato miglioramento dei sintomi che si è
mantenuto per diverse settimane successivamente.
“Le forme depressive farmacoresistenti, pur
essendo una minoranza, costituiscono un
rilevante problema per il Sistema sanitario
nazionale: sono questi i casi in cui si sono
registrati almeno tre tentativi consecutivi
falliti di trattamento con farmaci differenti.
La loro gestione è spesso complessa e necessita
di essere affrontata in ambiente ospedaliero da
equipe specializzate”, ha concluso Carlo
Altamura, direttore dell’Unità
operativa di Psichiatria della Fondazione.
Ritengo che quando gli effetti della tDCS nella
malattia depressiva grave saranno confermati in
un’ampia casistica di pazienti, la metodica
possa rappresentare un grande progresso nella
gestione di tali malati, che sono spesso a
elevato rischio di suicidio.”
Per ora la sperimentazione prosegue con altri
250 pazienti reclutati presso la struttura della
Clinica Villa Santa Chiara. (fc)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: anche in questo caso la
medicina
ufficiale non cerca le cause della
malattia, mi si cerca di curare un
sintomo...che puo' essere utile ma come
coadiuvante, ma occorre in primis trovare ed
eliminare le cause che sono anche di ordine
Spirituale.
- vedi anche:
Il
senso della Vita
Ricordiamo
anche che le alterazioni degli
enzimi, della
flora, del
pH digestivo e della
mucosa
intestinale influenzano la salute, non
soltanto a livello intestinale, ma anche a
distanza in qualsiasi parte dell'organismo.
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vedi anche:
Medicina Quantistica
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