Le Malattie dello
Stomaco e del
duodeno - vedi l'elenco:
http://www.bruno
groening.org/italiano/heilungen/inx13.htm
Stomaco:
Organo dell'apparato
digerente, deputato alla
digestione
degli
alimenti. La maggior parte degli animali
presenta un solo stomaco, con l'eccezione degli
uccelli e dei
ruminanti che hanno organi digerenti
formati da due o più camere. La superficie
esterna dello
stomaco è liscia, mentre quella
interna è ripiegata in numerose creste che
favoriscono la miscelazione del cibo con i
succhi gastrici e contribuiscono a convogliare
gli alimenti digeriti nell'intestino
tenue, dove avviene l'assorbimento della maggior
parte delle sostanze nutritive.
Nell'uomo lo stomaco
si trova nella parte superiore della
cavità addominale, generalmente a sinistra
della linea mediana.
La grossa porzione a volta dello stomaco, il
fondo, si trova sotto la cupola sinistra del
diaframma; l'esofago entra nello
stomaco dalla parte superiore, la piccola curva,
posta poco sopra il fondo. La regione sotto il
fondo viene detta corpo. La parte superiore
dello stomaco, chiamata porzione cardiaca,
comprende il fondo e il corpo. La porzione
inferiore, pilorica, che si curva in basso, in
avanti e verso destra comprende l'antro e il
canale pilorico. Quest'ultimo continua nel
duodeno, la parte superiore
dell'intestino tenue.
Quando lo stomaco si ammala compaiono una serie
di disturbi: malessere digestivo, digestione
difficile, senso di fastidio in epigastrio,
bruciori, disturbi legati all'introduzione del
cibo che sono poi dominati dal “dolore di
Stomaco” con caratteristiche diverse per orario
di insorgenza, tipo, durata. Questo insieme di
dati può essere espressione di un'ulcera, di un
tumore e in quasi la metà dei casi, di una forma
funzionale di dispepsia, definita dispepsia non
ulcerosa.
vedi:
Gastrite +
Definizione della parola malattia +
Come nasce la
malattia +
Conflitti Spirituali +
Stress
vedi anche:
Diagnostica
Naturale
+
Disbiosi + DIGESTIONE
+
Decalogo della Vita Sana + Cura del Vomito
+
COPROTERAPIA (assunzione di feci
selezionate)
Anche se siamo contrari ad una alimentazione
industriale - vedi Vegetarianesimo (dieta
lacto-ovo vegetali, senza carne) e' bene e molto
utile per qualsiasi malattia o per stare sempre
bene, occorre l'alimentazione
adatta, la quale deve essere utilizzata con l'Emodieta
ed il
Crudismo !
ATTENZIONE:
I "protettori" gastrici, producono Demenza...(vedi
lo studio)
-
https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/protettori-gastrici-provocano-demenza/
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Mucosa Gastrica:
Come le pareti del tubo
digerente, anche le
pareti dello
stomaco sono formate
da più tuniche
sovrapposte. La
mucosa gastrica
è lo strato più interno
dell'organo; come tale,
si affaccia direttamente
sul lume dello stomaco,
a stretto contatto con i
prodotti della
digestione.
Procedendo verso
l'esterno, sotto la
mucosa, si
incontrano le rimanenti
tuniche: la sottomucosa,
la muscolare e la
sierosa (rivestimento
sieroso peritoneale).
A livello gastrico, le
tuniche più sviluppate
sono la muscolare e la
mucosa. La prima è
formata da tre diversi
strati di fibre, di cui
le più esterne sono
orientate
longitudinalmente, le
intermedie circolarmente
e le più interne in
maniera obliqua. La
contrazione dei muscoli
gastrici è fondamentale
per favorire il
rimescolamento del
bolo e lo
svuotamento dello
stomaco.
La mucosa gastrica
tappezza internamente la
cavità dell'organo e a
sua volta può essere
suddivisa in tre strati:
epitelio, lamina propria
e muscolaris mucosae.
L'epitelio di
superficie, cilindrico
semplice, è lo stesso in
tutta la mucosa dello
stomaco ed è costituito
da
cellule colonnari
che secernono
muco
e
bicarbonato, mentre
la componente
ghiandolare - che
affonda le proprie
radici nel connettivo
della lamina propria -
differisce nei vari
settori.
La secrezione di muco e
bicarbonato è essenziale
per proteggere la mucosa
gastrica dall'insulto
dei succhi digestivi
acidi secreti dalle
proprie ghiandole.
Quando questa coltre
protettiva viene erosa
dall'acido cloridrico,
un'area più o meno
estesa della tonaca
mucosa subisce la
digestione del
succo gastrico;
l'area lesa prende il
nome di
ulcera gastrica.
Nel vivente, la mucosa
gastrica assume
sfumature rosate al
termine del
piloro e rossastre o
bruno-rossastre sul
resto della superficie;
nell'infanzia le
tonalità sono più
brillanti ed il rossore
vascolare più marcato.
Spessa circa un
millimetro, di
superficie morbida e
vellutata, la mucosa
gastrica osservata al
microscopio appare
attraversata da numerosi
solchi, che la
suddividono in piccole
zone di forma
poligonale. Nei centri
di queste isole,
leggermente depressi e
chiamati fossette
gastriche, sboccano i
dotti delle ghiandole
situate in profondità.
Le ghiandole gastriche
vengono suddivise, per
posizione e struttura,
in tre diversi tipi:
- ghiandole cardiali
(situate nella regione
prossimale dello
stomaco)
- ghiandole del fondo e
del corpo (le più
abbondanti), dette
oxintiche o fundiche
- ghiandole piloriche
La regione cardiale
presenta le omonime
ghiandole cardiali di
tipo tubulo-acinoso, a
prevalente secrezione
mucosa.
La regione del
corpo-fondo presenta
ghiandole tubulari
semplici, dette
oxintiche. Questa
componente ghiandolare,
a cui è affidata la
produzione di importanti
fattori digestivi, è
costituita da diversi
tipi di
cellule:
- le cellule
parietali (che
costituiscono la
porzione superiore della
ghiandola e secernono
acido cloridrico e
fattore intrinseco)
- le cellule
principali o
zimogene
(localizzate nella
porzione inferiore della
ghiandola, secernono
pepsinogeno,
proenzima importante per
la
digestione delle
proteine che si
trasforma in
pepsina a contatto
con l'acido cloridrico)
- le cellule
endocrine, che
secernono principalmente
istamina,
serotonina e
somatostatina
- le cellule
mucosecernenti del
colletto (costituiscono
i precursori delle
cellule della
superficie mucosa.
Pepsinogeno,
acido cloridrico e
muco
rappresentano i
principali costituenti
del succo gastrico.
Nella mucosa gastrica
dell'antro e del piloro
si riscontrano ghiandole
a prevalente secrezione
mucosa, dette ghiandole
piloriche. La componente
ghiandolare di questa
regione si suddivide a
sua volta in
cellule mucosernenti,
cellule G secernenti
gastrina (ormone
sensibile allo stimolo
aminoacidico e
peptidico, favorisce la
sintesi di acido
cloridrico), cellule
enterocromaffini
secernenti serotonina
(stimola la contrazione
del
muscolo liscio) e
cellule endocrine di
diverso tipo producenti
ormoni come
somatostatina (cellule
D),
glucagone (cellule
A) ed istamina (un altro
stimolante la secrezione
gastrica).
Le
cellule endocrine,
comunque, non sono
localizzate
esclusivamente nella
regione dell'antro e del
piloro, ma un po' in
tutta la mucosa
gastrica.
Tratto da:
my-personaltrainer.it
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Gastrite - Cos'è (NdR:
questa e' definizione della
medicina
ufficiale che e' imprecisa ed in alcuni
punti falsa: HB)
La gastrite consiste
nell'infiammazione
della
mucosa, che e' il tessuto che riveste
internamente dello
stomaco.
Questa infiammazione (o
flogosi) può essere di entità variabile dal
semplice arrossamento (iperemia) a piccole
escoriazioni (erosioni). Le cause della gastrite
sono alcuni fattori aggressivi sulla mucosa come
i farmaci
(in particolare gli antinfiammatori) e la
contaminazione da Helicobacter Pylori
(NdR:
HB - batterio derivante da mutazione
batteriche endogene), un
batterio che si localizza caratteristicamente
nello stomaco, o dallo
stress
intenso.
La gastrite spesso è
asintomatica; quando presenti, i
sintomi sono:
digestione difficile (dispepsia) con senso
di ripienezza post-prandiale,
nausea, bruciore e/o
dolore alla parte centrale dell'addome, in
alto (epigastrio)
o al centro (mesogastrio).
Più raramente è presente
vomito, spesso alimentare, ma a volte anche
a
digiuno. A volte il dolore si riduce o
scompare dopo mangiato.
Quando sono presenti
sintomi suggestivi di gastrite, in soggetti
giovani, la prima cosa da fare è la ricerca
dell'Helicobacter Pylori che può essere eseguito
sulle feci o con il
Breath Test (test del respiro), in cui il
paziente, dopo avere bevuto una particolare
soluzione contenente
urea radioattiva, deve semplicemente
soffiare in una provetta. L'aria così emessa,
verrà poi analizzata per verificare la presenza
del microrganismo
Un altro test per la dimostrazione della
contaminazione da Helicobacter Pylori, è la
ricerca di
anticorpi anti-HP che viene eseguita su
sangue, ma che può essere effettuata anche
sulla saliva o su feci.
Se i sintomi insorgono dopo i 45 anni di età è,
invece, opportuno effettuare una
esofago-gastro-duodenoscopia o
EGDscopia.
Ciò perchè,
in tali pazienti, la sintomatologia potrebbe
essere espressione di altre e ben più gravi
patologie (tumore
gastrico). Inoltre con l'endoscopia, effettuando
dei prelievi di mucosa gastrica, è possibile
dimostrare anche la presenza di Helicobacter
Pylori nello stomaco.
La gastrite acuta
guarisce alla eliminazione delle cause.
Le forme croniche rimangono, per lo più, stabili
negli anni con periodi di riacutizzazione
sintomatica e periodi di benessere.
La gastrite può, raramente, complicarsi per
comparsa di
emorragia che può evidenziarsi con
melena o
ematemesi o di sviluppo di
neoplasie cioè il
carcinoma e il
linfoma gastrico.
Tratto da: paginemediche.it
Commento NdR:
Lo stomaco è facilmente il punto debole di molti
di noi ed e' legatissimo ai
Conflitti spirituali ed allo
stress,
oltre che all'alimentazione
errata, che altera il
pH
digestivo, la
flora batterica
ed il sistema enzimatico
dell'apparato
gastrointestinale, a
farmaci
e/o soprattutto
Vaccini.
Ma è soprattutto a primavera che ci dà problemi. Arrivano i primi caldi e, puntuali, partono
fitte, senso di pesantezza, dolore e facciamo
fatica a digerire ? Succede perché le variazioni
di clima, alimentazione e stile di vita errati
possono condizionano sia il lavoro del fegato,
rendendo più laboriose le funzioni digestive,
sia il sistema nervoso, a sua volta coinvolto
nello scatenare i disturbi caratterizzati dalle
componenti psichiche.
Gastrite cronica:
sintomi, cause, cura e dieta - 16 Mar. 2011
La gastrite, e' soprattutto fatta di dolori
lancinanti in corrispondenza dello stomaco e di
bruciori insopportabili, che rischia di
compromettere seriamente la qualità di vita di
molte persone. Quando il disturbo, da
transitorio e sporadico, assume i contorni più
preoccupanti e debilitanti del problema cronico,
i dolori si fanno meno evidenti, ma i problemi e
i disagi aumentano.
La gastrite acuta e cronica:
Si tratta dell’infiammazione
della mucosa gastrica, la parete interna dello
stomaco, che può essere acuta o cronica.
La forma acuta, solitamente, è un
disturbo transitorio, di breve durata, che si
risolve senza conseguenze e si manifesta con
vomito, nausea, bruciori di stomaco, forti
crampi e dolori nella parte alta dell’addome.
A differenza della forma acuta, la gastrite
cronica ha un profilo meno definito e una
sintomatologia meno riconoscibile. Infatti, il
disturbo cronico è particolarmente subdolo: gli
unici sintomi riscontrabili sono i disturbi
nella
digestione.
Possibili cause:
Tutta colpa, molto spesso, di agenti irritanti
ed
alimenti inadatti, che provocano l’infiammazione
della mucosa gastrica, ma non sempre son
solamente quelli, quando si tratta di gastrite
vi sono molteplici e possibili cofattori
scatenanti, come l’alimentazione
eccessiva e
inadeguata, l’ansia e lo
stress, il
fumo e l’alcol, le
amalgami
dentali e certi
materiali dentari (prodotti tossico-nocivi) che
alterano tutti i processi
digestivi e che vanno
eliminati
al piu' presto e sostituiti con
materiali non tossici e/o protesi NON nocive
!.!
Indicazioni della
Medicina
Naturale:
Le cure, soprattutto l’alimentazione
adatta.
L’alimentazione svolge un ruolo chiave
nella cura della gastrite: l’imperativo è
evitare gli eccessi, non saltando nemmeno un
pasto, soprattutto la colazione, scegliendo una
dieta equilibrata e ricca di
crudita', fatta di
cibi freschi, mangiando lentamente e con
moderazione.
NO alle abbuffate, ai pasti al volo,
latte vaccino (e' tollerato lo Yogurt) e
formaggi, meglio il pesce non grasso e non
grosso, fritti, salse ipercaloriche, spezie troppo
saporite, mangiare con piccole quantità
frequenti di cibo,
verdura cruda o poco cotta, cereali
integrali e ai frutti di stagione da assumere
NON dopo il pasto.
Cercare di ripristinare nella norma il
pH
digestivo che DEVE essere leggermente
basico nell'intestino tenue, la
flora batterica
ed il sistema enzimatico
dell'apparato
gastrointestinale, con supplementi (capsule
di multibatteri)
+
microdiete +
alimentazione adatta.
Combinazione di
Nigella sativa
(Cumino)
e Miele in caso di Eradicazione di infezione
gastrica da Helicobacter pylori
Iran Red Crescent Med J. 2016 21 giugno 18
(11): e23771. doi: 10.5812 / ircmj.23771.
eCollection 2016 nov.
By
Hashem-Dabaghian F 1 ,
Agah S 2 ,
Taghavi-Shirazi M 3 ,
Ghobadi A 3 -
Informazioni sull'autore
1 - Istituto di
ricerca per medicina islamica e complementare,
Iran University of Medical Sciences, Teheran,
Iran.
2 - Dipartimento di Gastroenterologia, Iran
University of Medical Sciences, Teheran, Iran.
3 - Istituto di ricerca per medicina islamica e
complementare, Scuola di medicina tradizionale
iraniana, Iran University of Medical Sciences,
Teheran, Iran.
Estratto
L' Helicobacter pylori gastrico è estremamente
comune in tutto il mondo.
OBIETTIVI:
Lo scopo di questo studio era di valutare
l'efficacia della combinazione di Nigella sativa
e miele (Dosin) nell'eradicazione dell'infezione
gastrica da H. pylori .
PAZIENTI E METODI:
Diciannove pazienti che hanno avuto un risultato
positivo per l' infezione da H. pylori mediante
urea breath test (UBT) senza una storia
pregressa di ulcera peptica, cancro gastrico o
sanguinamento gastrointestinale, sono stati
suggeriti di ricevere un cucchiaino della
miscela di Dosin (6 g / die di N sativa come
semi macinati e 12 g / giorno di miele) tre
volte al giorno dopo i pasti per due settimane.
Il secondo UBT è stato utilizzato per rilevare
la presenza di H. pylori quattro settimane dopo
il completamento del test.
Inoltre, i sintomi di dispepsia sono stati
valutati prima e dopo lo studio e analizzati con
il test Wilcoxon firmato.
RISULTATI:
Quattordici pazienti hanno completato lo studio.
UBT negativo è stato osservato nel 57,1% (8/14)
dei partecipanti dopo l'intervento.
La gamma mediana e interquartile (IQR) dei
sintomi della dispepsia totale è stata
significativamente ridotta da 5,5 (da 5 a 12) a
1 (0 - 4) (P = 0,005). Tutti i pazienti hanno
tollerato il trattamento con Dosin ad eccezione
di uno che era stato escluso a causa di una
lieve diarrea. Non sono stati segnalati eventi
avversi gravi.
CONCLUSIONI:
La Dosin si è conclusa per essere un anti H.
pylori e un agente anti-dispeptico. Ulteriori
studi sono raccomandati per studiare l'effetto
della Dosin più antibiotici (in concomitanza o
in seguito) sull'infezione gastrica da H. pylori
.
PAROLE CHIAVE:
Helicobacter pylori; Miele; Medicina; Nigella
sativa; Fitoterapia; Tradizionale
PMID: 28191328 - PMCID:
PMC5292131 - DOI:
10,5812 / ircmj.23771
-
Articolo PMC gratuito
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Reflusso gastroesofageo -
Cos'è il reflusso gastrico
Il disturbo da reflusso gastrico o
gastroesofageo (GERD - MRGE,
vedi:
A) è una sindrome
causata dalla risalita lungo l'esofago
del contenuto gastrico acido, cioè succhi
gastrici e bile, nell'esofago in cui normalmente
si trova un ambiente con pH piuttosto basico. Se
tale risalita è particolarmente intensa e
frequente si può parlare a tutti gli effetti di
malattia da reflusso gastroesofageo. Ciò è
dovuto ad una incontinenza della “valvola” posta
a separazione tra
esofago e
Stomaco, il
Cardias.
Questa valvola normalmente impedisce il reflusso
dei contenuti gastrici in direzione contraria a
quella normale dell'ingestione di cibo, ma se
danneggiata viene meno alla sua funzione e può
causare il malfunzionamento dell'apparato
digerente e disturbi più o meno gravi. È un
problema piuttosto frequente in entrambi i sessi
e può variare dal semplice fastidio che tutti
possono talvolta aver provato dopo un pasto
particolarmente abbondante, all'esofagite (cioè
all'infiammazione
dell'esofago) fino ad arrivare a patologie più
serie come la stenosi (restringimento del
diametro dell'esofago) e all'esofago di Barrett,
in cui alcune parti della mucosa esofagea si
trasformano (metaplasia) in mucosa di tipo
gastrico.
Sintomi del relflusso
I sintomi principali sono: pirosi retrosternale,
cioè bruciore nella parte del torace situata
dietro lo sterno, ma anche verso la gola e più
in basso verso lo stomaco; rigurgito di succhi o
contenuti gastrici; deglutizione difficoltosa e
dolorosa; aumento eccessivo di salivazione;
abbassamento della voce e raucedine; difficoltà
a respirare fino ad arrivare all'asma
bronchiale; disturbi dentali ed altri sintomi.
Prima di accertare una sindrome da reflusso
gastrico bisogna poter escludere altre patologie
che hanno sintomi simili, ad esempio patologie
cardiache che provocano dolori intercostale,
gastrite ecc.
(A)
MRGE - Questo e’ cio’ che in
medicina allopatica – ufficiale si dice in
sintesi, della MRGE: “il passaggio di una
parte del contenuto gastrico in esofago, con
conseguente azione
irritativa sulla sua mucosa”…ma
questa definizione e’ incompleta e di molto !
La
Medicina Naturale aggiunge dei
particolari NON noti ai
medici allopati, che di malattie
ne capiscono
proprio poco, tant’e’ che non riescono a
sanare i loro "pazienti"…i quali senza ormai
piu’ “pazienza”…si rivolgono altrove…
L’apparato gastrointestinale e principalmente l’intestino
e’ il
laboratorio elettrochimico principe del corpo
umano e da esso si diramano la maggior
parte delle sostanze nutrizionali per le
cellule
di TUTTI gli organi del corpo.
Quindi quando vi e’ una
malfunzione
intestinale
(dovuta a vari cofattori, e cofattori: Etici,
comportamentali errati=stress,
alimentari,
flora,
enzimi,
intossicazioni,
infiammazioni,
ambientali ecc,) tutti gli organi e sistemi
ovviamente ne risentono e quindi anche
l’apparato gastro intestinale.
Lo stomaco come e’ noto appartiene a
quest’apparato-sistema.
Le sostanze tossiche endo prodotte, nei processi
di malfunzione gastrointestinale (pH
e
flora alterati=irritazione della
mucosa - alterazione dell’osmoticita’ della
parete intestinale =malNutrizione cellulare e
corporea ecc.), mettono in stato di stress =intossicazione
= infiammazione
(cioe’ malfunzione) anche lo stomaco e/o altri
organi, a seconda delle predisposizioni
personali.
La malfunzione gastrica e’ dovuta a questi fatti
e quindi ecco spiegata la correlazione fra
intestino e malfunzione stomacale la quale puo’
produrre NON solo MRGE, ma anche altre malattie
ulcere comprese, altro che batterio Helicobacter….il
quale null’altro e’ che la mutazione di batteri
endogeni per alterazione della flora batterica,
(conseguenza NON causale) per le mutate
condizioni del pH e non solo….
La prova: riordinare le malfunzioni
dell’apparato (in causa), guarisce il malato da
qualsiasi malattia ad esso legata.
Se volete conoscere “Come
nasce la malattia” secondo la
Medicina
Naturale, potete visionare i particolari ben
descritti nel ns Portale sotto la voce
Cure naturali
+
Protocollo della Salute
Ricordarsi
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora,
del pH
digestivo e della
mucosa intestinale influenzano la
salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi
parte dell'organismo.
Chi ne soffre
Il reflusso gastroesofageo si manifesta in
persone che hanno familiarità per questo
disturbo (il che suggerisce cause genetiche), in
donne in stato di gravidanza, soprattutto dopo
gravidanze ripetute, in persone obese, in
soggetti che presentano altri disturbi
dell'apparato digerente, nell'anziano diabetico
che ha difficoltà di digestione e motilità delle
vie digestive e in individui che presentano
un'ernia iatale. Quest'ultima, che consiste
nella risalita di una piccola porzione dello
stomaco nel torace al di sopra del diaframma, è
spesso associata al reflusso, ma non sempre.
I disturbi legati al
reflusso gastrico sono una tra le più frequenti
affezioni del tratto digerente superiore. Si
stima che sia circa il 40% della popolazione
occidentale a soffrirne.
Ha una prevalenza del 5-6% della popolazione
generale, con picchi nell’anziano, nelle
gestanti, dove la pressione esercitata
dall’utero gravido facilita la risalita di acido
nell’esofago addirittura nel 48-79% di volte al
giorno. Può dare complicanze importanti quali
l’esofago di Barrett e l’esofagite, soprattutto
nel maschio
Molte persone infatti soffrono di reflusso senza
saperlo, altre tendono a banalizzare i sintomi,
altre ancora decidono di affrontarlo con mezzi
propri, modificando lo stile di vita o assumendo
farmaci antiacido.
La GERD-MRGE è una malattia benigna ma può
essere causa di disturbi cronici ricorrenti che
interferiscono con la normale qualità della
vita. Oggi si può parlare di malattia soltanto
quando questi sintomi (rigurgito e bruciore
retrosternale) compaiono almeno una volta alla
settimana.
Quando questa specie di valvola non funziona
correttamente il
chimo
gastrico può risalire verso l'alto irritando
l'esofago.
Le possibili cause
di reflusso gastroesofageo sono verosimilmente
molteplici, spesso, agiscono in sinergismo,
dall'ipotono dello sfintere-valvola faringoesofageo (che
non è un vero sfintere) all'aumento di pressione
nello stomaco, ai disordini della motilità
esofagea, alle numerose cause di aumento
dell'acidità dei succhi gastrici.
Il reflusso è
spesso asintomatico come tale, può verificarsi
anche nel sonno, ed essere causa di tosse,
raucedine, asma bronchiale e molto
frequentemente, stress, aritmie cardiache
(queste sono anzi fra i sintomi più frequenti).
Anche la terapia è quasi sempre
multidisciplinare: antiacidi tampone, inibitori
della secrezione acida, regolatori della
motilità intestinale, regole igieniche."
La prima causa:
La variazione di
pH
gastrico immediatamente dopo i pasti è la causa
di un aumento dei fenomeni di reflusso
gastroesofageo.
In alcuni pazienti che soffrono
di questo disturbo è stata individuata una sacca
ricca di succhi gastrici a pH molto acido a
ridosso dello sfintere esofageo inferiore.
Questa sacca si riempie a circa 15 minuti dalla
fine di un pasto e il suo pH si aggira intorno a
1,6 contro i 4,4 delle regioni circostanti, lo
ha dimostrato un articolo pubblicato sull'ultimo
numero della rivista Gut.
E' stato dimostrato che il reflusso
gastroesofageo, le cui cause non sono ancora ben
note, in alcuni soggetti è più grave perché
legato alla presenza di questa sacca acida. La
terapia della malattia da reflusso gastroesofageo si basa sull'impiego di farmaci
in grado di bloccare la produzione dell'acido
nello stomaco.
È importante, però, anche fare attenzione alla
dieta. Sarebbe preferibile fare pasti piccoli e
ripetuti nel corso della giornata ed evitare le
grandi abbuffate. Chi soffre di reflusso
dovrebbe anche evitare caffè, cioccolato, le
bevande alcoliche, le bevande gassate, i succhi
di agrumi e pomodoro, i pasti eccessivamente
grassi.
La seconda causa in ordine di importanza è il
rallentato svuotamento gastrico.
Quando mangiamo il cibo triturato e amalgamato
con la
saliva ..\bioelettrgiunge
nello stomaco, dove può rimanere per tempi più o
meno lunghi; tanto maggiore è il periodo di
permanenza gastrica del cibo e tanto maggiori
sono le probabilità che si verifichi un reflusso
gastroesofageo.
Questo problema si manifesta solitamente dopo un
pasto, soprattutto se abbondante e in
particolare dopo l'ingestione di latte o di
sostanze acide. Può manifestarsi nelle donne in
gravidanza in quanto il feto pesa sullo stomaco
e ne impedisce il normale svuotamento, ma anche
in seguito ad uno sforzo intenso, all'assunzione
della posizione supina o, ad esempio, della
tipica posizione assunta per allacciarsi le
scarpe.
Diagnosi. Per capire da cosa dipendano i sintomi
che lamenta il paziente (Attenzione agli altri
sintomi che si manifestano col
dolore toracico:
cardiopatie ischemiche - sarà indicato
l’esame esofagogastroduodenoscopico che consente
di operare una classificazione endoscopica
dell’esofagite che consegue alla GERD.
Vedi: Fegato +
Intestino
Per tutti coloro che decidono affrontarla con
mezzi propri, sia per chi si rivolge ad un
medico, la cura del reflusso gastroesofageo non
può prescindere dall'adozione di una dieta e di
uno stile di vita corretti.
Il ruolo della dieta e dello stile di
vita Uno stile alimentare sobrio è importante
sia per prevenire, sia per curare la malattia da
reflusso gastroesofageo.
Norme dietetiche e comportamentali: sono da
evitare formaggi molto grassi e abbondanti,
brodo di carne, fritture, insaccati, uova fritte
e sode, tè, caffè, liquori, eccetera. Bisogna
evitare di coricarsi subito dopo la fine del
pasto, ridurre il soprappeso, eccetera.
Un'altra categoria di sostanze delle quali
sarebbe indicato ridurre se non eliminare l'uso,
è quella che comprende sostanze che stimolano la
secrezione gastrica, ad esempio grassi, caffè,
alcol e fumo.
Inoltre bisogna eliminare le sostanze che
riducono la pressione della valvola tra esofago
e stomaco, e cioè menta e cioccolata. Altri
consigli da seguire per alleviare i sintomi da
reflusso possono essere: anticipare l'orario
della cena rispetto all'orario per coricarsi;
usare più cuscini a letto (infatti di notte le
deglutizioni che aiutano il giusto flusso
dall'esofago allo stomaco diminuiscono
fisiologicamente)
La cosa piu’ importante e’ cambiare
abitudini
alimentari,
fare almeno 15 giorni di
alimentazione
vegetariana
cruda,
contemporaneamente all’assunzione di Sali
basici, e
poi riprendere lentamente ad alimentarsi
convenientemente
PRIMA REGOLA: MANGIARE LENTAMENTE
La prima digestione, si sa, avviene in bocca e
questo è vero non solo perché la
saliva contiene una sostanza chimica con
proprietà digestive, ma anche perché la
triturazione del cibo durante la masticazione
facilità l'attività gastrica. Mangiare un panino
frettolosamente ingurgitando interi bocconi
favorisce il reflusso in quanto allunga il tempo
di permanenza del cibo nello stomaco.
BERE di PIU': la saliva ed i liquidi proteggono
le muscose esofagee dai
succhi gastrici
- SMETTERE di FUMARE: il fumo favorisce il
reflusso, aumenta l'acidità gastrica e rende più
suscettibili le pareti dello stomaco agli
attacchi dell'acido
- NON USARE FARMACI: come i
FANS (aspirina,
ibuprofene, alcuni sedativi e tranquillanti
ecc.).
-
LATTE ?
Il
latte, essendo un cibo
alcalino,
ha un immediato effetto positivo in quanto la
sua basicità va a contrastare (tamponare)
l'acidità del reflusso. Il latte, soprattutto
quello intero, è però ricco anche di
grassi e
proteine animali che aumentano l'acidità
gastrica e rallentano lo svuotamento dello
stomaco. Il latte ha quindi un effetto
benefico nell'immediato ma, soprattutto se si
esagera con le quantità, dopo il sollievo
iniziale può causare una veloce ricomparsa dei
sintomi trasformando il problema in cronico.
- SOVRAPPESO ed Obesita’
L'aumento della pressione intraddominale,
premendo contro le pareti dello stomaco,
favorisce la risalita del contenuto gastrico.
Tale pressione può aumentare in situazioni
assolutamente fisiologiche come la gravidanza o
in caso di
obesità e sovrappeso.
-
STRESS ?
Specie in questi ultimi anni, un po' come fosse
la madre di tutti i mali, quando si parla di
malattie dell'apparato
digerente lo
stress viene sempre chiamato in causa. In
presenza di reflusso gastroesofageo tale ipotesi
non va esclusa dato che l'ansia e la collera
trattenuta possono, per esempio, acuire i
sintomi tipici della patologia. E' invece assai
poco probabile che lo stress sia la causa
diretta della comparsa del reflusso.
- Di NOTTE ?
Il bruciore di stomaco di notte è
particolarmente fastidioso dato che tende a
durare a lungo. Tale bruciore è spesso causato
da una incontinenza della valvola cardiale che
favorisce la risalita degli acidi in esofago
dove rimangono a lungo irritando le mucose.
Oltre alla dieta può essere utile in questi casi
posizionare un rialzo sotto il materasso per far
sì che la forza di gravità ostacoli la risalita
degli acidi.
Oltre al cambio della propria
Alimentazione, questi sono
alcuni rimedi utili alla cura:
I Rimedi
o Prodotti naturali che possono alleviare i
sintomi del reflusso gastrico sono tanti,
bisogna solo usare l'accorgimento di non
utilizzare i preparati idroalcolici o le
tinture madri perché, come già accennato,
l'alcol interferisce con l'acidità dei succhi
gastrici. Sono da preferirsi gli estratti secchi
e le capsule.
L'
Alginato è sicuramente un ottimo rimedio: si
tratta di una sostanza ricavata dalle alghe che
impedisce il reflusso per azione meccanica,
formando cioè una barriera fisica al rigurgito.
Anche il Fucus,
essendo un'alga
marina, contiene alginati ed ha un'azione di
protezione della mucosa dello stomaco e di
riduzione della secrezione acida. Bisogna però
informarsi sul suo uso se si hanno patologie
della tiroide perché contiene iodio. Gli
alginati invece non hanno controindicazioni per
cui possono essere assunti anche durante la
gravidanza e l'allattamento.
Altre piante che in
fitoterapia vengono usate per questi
disturbo sono: la
liquirizia, il
mirtillo, l'incenso,
la
camomilla, la
malva, l'altea,
la
piantaggine, l'aloe,
la
cannella, la
calendula, il
fico, l'acero,
il
carcade' , il
lino, gli acidi grassi essenziali
omega 3.
Il tè verde è una pianta anticamente usata dai
cinesi come bevanda e come medicinale. Il
tè verde ha, infatti, proprietà antiossidanti,
rafforza il sistema immunitario e aiuta a
prevenire l'invecchiamento e i disturbi
cardiovascolari. È utile anche a chi soffre di
iperacidità di stomaco. Aiuta infatti la
digestione e allevia i bruciori di stomaco.
La frutta contiene, tra le altre, delle sostanze
chiamate acidi organici. Questi conferiscono
alla frutta profumo e aroma ma svolgono anche
un'azione alcalinizzante. Sono cioè in grado di
neutralizzare l'azione acidificante di altri
alimenti. In particolare, mele, mirtilli, fichi
e banane, riducono l'acidità gastrica e svolgono
un'azione gastroprotettiva. Aumentano cioè la
secrezione del muco gastrico, lo strato mucoso
che serve a proteggere lo stomaco. Anche i
cavoli hanno lo stesso effetto.
È bene
ricordare, però, che quando si soffre di
disturbi gastrointestinali (come il gonfiore di
stomaco) bisogna cercare di consumare la frutta
lontano dai pasti ed i sali antiacidi, vedi ad
esempio e soprattutto il
cloruro di
magnesio,
magnesio,
fra i pasti ed il
bicarbonato di
sodio dopo mangiato.
Anche il
digiuno, cosi come l'alimentazione
Crudista (frutta
e verdure crude)sono MOLTO
utili per ottenere una guarigione, cosi come il
Vomito
volontario, i
fermenti lattici,
gli enzimi vegetali e
le
micro diete.
Consigli:
buona norma e' l'utilizzo dei Cataplasmi di
argilla e/o di cavoli sullo stomaco e
sull'intestino, in quanto vi e' una strettissima
correlazione fra queste parti dell'apparato
digerente (intestino
e stomaco)
Un buon rimedio che aiuta nei casi di
problemi allo stomaco: reflusso esofageo, ernia
iatale, gastrite, ulcera, colite.
Succo mucillagine della "nopales" o pala su cui
nasce il fico d’india.
Nei paesi caldi mediterranei e’ stato da SEMPRE
UTILIZZATO, nella dose di 30gg, a DIGIUNO, 3
volte al di: mattina, mezzodi, e sera.
Dopo la prima settimana, dieci giorni circa, si
notano già i miglioramenti e dopo 30gg circa,
la guarigione, eccetto, ulcera e colite, ove
occorrono, in linea di massima, tempi più
lunghi, circa 60gg.
Per le prove scientifiche vedi il libro "CACTUS
MEDICINE", Le sorprendenti proprietà curative
del ficodindia e di altre cactacee, Ran
Knishinsky - edizioni RED.
By Ruggeri
H. pylori: ecco come agisce sulle
cellule dello stomaco
- 04/08/2010
L’infezione da ceppi CagA-positivi è in grado di
inibire l’attività di trascrizione della
proteina RUNX3, un importante fattore di
soppressione tumorale.
L’Helicobacter pylori è l’unico batterio noto a
"causare" un tumore, il
carcinoma dello stomaco.
(NdR: Cosi afferma la
medicina
ufficiale ma NON e' cosi' - vedi il commento alla
fine dell'articolo)
Infatti: Nel 2005 è stato conferito il premio Nobel per la medicina a due ricercatori australiani
– Barry S. Marshall e J. Robin Warren per aver scoperto che la causa dell’ulcera gastroduodenale
sarebbe dovuta al microbo helicobacter pilory.
E’ invece ormai certo che in molti casi si sono riscontrate ulcere in assenza di helicobacter pilory. Un medico, nel corso di un seminario, ha affermato che alcuni suoi colleghi che hanno assunto, a titolo sperimentale, l’helicobacter pilory non hanno sviluppato alcuna ulcera ma solo qualche lieve disturbo intestinale.
- vedi:
CONFLITTI SPIRITUALI
Scrisse l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca: “L’ulcera non deriva da ciò che si mangia ma da ciò che ci mangia, ci rode dentro ... Quando i teosofi, circa 100 anni fa, iniziarono a parlare di disturbi psicosomatici i medici li derisero ...
Definizione del
batterio Helicobacter
pylori
è un
batterio
gram negativo
flagellato
acidofilo, il cui habitat
ideale è il muco gastrico situato nello
stomaco umano.
La particolarità di questo
batterio è quella che vive soltanto in ambiente
acido protetto da uno strato
di muco, per questo
motivo si trova soltanto nello
stomaco. Produce un enzima
chiamato ureasi, che gli permette di
neutralizzare l'acidità gastrica e di
sopravvivere. Una volta insediato nello stomaco,
non fa altro che sottoporre la mucosa ai
metaboliti tossici da esso prodotti.
Il batterio può produrre
sostanze che causano danni alle
cellule e con il tempo
possono sopraggiungere gastrite ed ulcera.
Tale resistenza ad un
pH di 1 o 2 gli è conferita
dalla produzione dell'enzima
ureasi, il quale crea
intorno al batterio un microambiente compatibile
con la sua esistenza.
La presenza di questo enzima ha
reso possibile la messa a punto del
test del respiro, o URT,
secondo la dizione inglese.
Al paziente viene somministrata
urea marcata con l'isotopo
13C. Se è presente il
batterio avviene una reazione, catalizzata dall'enzima
ureasi, che porta alla
scissione dell'urea-13C con la
formazione di ammonio e
13CO2,
ovvero
anidride carbonica formata
da
ossigeno e l'isotopo
13C del
carbonio. Se
l'analisi del respiro del paziente rivela la
presenza di 13CO2
il test è positivo.
La maggior parte delle persone
ne è portatore ma, un buon equilibrio fra potere
patogeno del
microrganismo e difese
immunitarie del soggetto normalmente garantisce
un'adeguata protezione, proprio per questo
motivo i soggetti con una marcata
immunodeficienza sono particolarmente esposti a
tale agente.
Tratto da: it.wikipedia.org
Ora una nuova ricerca ha permesso di comprendere
il meccanismo biochimico che sta alla base di
questa correlazione, che secondo quanto si legge
nel resoconto pubblicato sulla rivista
Oncogene, è legato alla proteina di
virulenza denominata
CagA.
Precedenti studi avevano evidenziato come i
ceppi di H. pylori che risultano CagA-positivi
abbiano una maggiore probabilità di causare l’infiammazione
dei tessuti gastrici, ulcere e in alcuni casi
anche una proliferazione cellulare abnorme,
all’origine delle forme tumorali.
Sebbene infatti il batterio sia presente nello
stomaco di circa i due terzi della popolazione
mondiale, solo in una piccola percentuale di
casi dà origine a manifestazioni patologiche.
In effetti, il batterio, una volta entrato
nell’ambiente gastrico, è in grado di infettare
le cellule
dell’epitelio dello stomaco iniettando al loro
interno la CagA, che è in grado di disturbare
vari cammini di segnalazione biochimica,
interferendo quindi con le funzioni cellulari.
Altri studi hanno invece indicato nella proteina
RUNX3 un importante soppressore tumorale: una
sua minore espressione è associata
all’insorgenza del carcinoma gastrico. Secondo
le attuali conoscenze, esso infatti è
all’origine della produzione di fattori diretti
a colpire le cellule
malate, portandole alla morte.
“Sebbene evidenze scientifiche sempre più
numerose suggeriscano che RUNX3 sia un
soppressore tumorale la cui inattivazione è
coinvolta nell’insorgenza e nella progressione
del tumore gastrico – ha spiegato Lin-Feng Chen,
professore di biochimica dell’Università
dell’Illinois e primo autore dello studio – il
fattore che innesca l’inattivazione di tale gene
all’interno delle cellule
gastriche è in gran parte sconosciuto”.
“La proteina RUNX3 è un fattore di trascrizione
in grado di inattivare differenti tipi di geni
che controllano la crescita e la morte
cellulare”, ha concluso Chen. “Secondo i
risultati del nostro studio, l’infezione da H.
pylori CagA-positivi è in grado di inibire
l’attività di trascrizione della RUNX3 e di
ridurre i livelli della proteina RUNX3 nelle
cellule. Per contro, i
ceppi CagA-negativi non hanno influenza sui
livelli o sull’attività di RUNX3”. (fc)
Tratto da lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR: Non e’ vero che a causare
l’ulcera
gastrica od il tumore allo stomaco, sia lo
H.pylori;
Esso e' la conseguenza di determinati problemi,
sintomi precedenti =
infiammazione
della mucosa gastrica, che se ignorati
favoriscono la sua diffusione e proliferazione
nello stomaco, dato che sopravvive dentro nel
muco stomacale; cio' significa che piu'
muco vi e', piu'
possibilita' di proliferazione esiste per questo
batterio.
Questo batterio e’ solo una conseguenza delle
alterazioni del
pH
digestivo e quindi l’alterazione
della flora
batterica intestinale, in particolar modo di
quella esistente nel
duodeno, che se alterata nella sua
formulazione adatta, da un ambiente a pH otimale
ad uno verso l’acido, produce una mutazione
batterica in un batterio chiamato H.pylori, che
deve cercare una zona piu’ acida per
sopravvivere, trovandola solo nel
piloro e qui vi si insedia, ma se prolifera
in modo abnorme per l’ambiente reso ancor piu’
propizio, esso risale fin nelle pareti dello
stomaco ed inizia a produrre sostanze che
inibiscono la proteina RUNX3 alterandone l'attivita’
di trascrizione e quindi di protezione
all’esplosione del tumore stomacale, in un
Terreno Oncologico, gia’ predeterminabile
con appositi Test: esame della
Goccia di
sangue, per individuare gli eventuali
microcristalli e/o l’albero del cancro +
Test della
Semeiotica biofisica per la determinazione o
meno del
Rischio congenico oncologico.
Perché la patologia è più diffusa - vedi:
Gastrite
H. Pylori
difende i bambini dall'asma - La presenza del
batterio stimola una più ricca popolazione di
cellule T regolatorie
e rende il
sistema immunitario
più "tollerante"
PAROLE CHIAVE: H.
pylori
asma
Un malfamato batterio che convive con l'uomo da
almeno 50.000 anni, Helicobacter pylori,
potrebbe svolgere anche una funzione positiva:
secondo uno studio condotto da ricercatori della
New York University School of Medicine su
oltre 7000 soggetti l'agente patogeno
dell'ulcera peptica avrebbe infatti la capacità
di proteggere i bambini dallo sviluppare l'asma.
"L'assenza di H. pylori potrebbe essere una
delle spiegazioni dell'aumento del rischio di
asma infantile" afferma Yu Chen, che ha diretto
la ricerca e firma un articolo sui risultati
sull'ultimo numero del
Journal of Infectious Diseases.
Dalle indagini condotte risulta infatti che nel
range di età fra i 3 e i 19 anni quanti sono
sono portatori di H. pylori hanno una
probabilità inferiore del 25 per cento rispetto
ai controlli di sviluppare asma, mentre il
minore rischio è addirittura del 59 per cento se
si considerano i bambini fra i 3 e i 13 anni.
Fino ai vent'anni, la positività a H. pylori
risulta anche associata a una riduzione del 40
percento di manifestazioni febbrili associate ad
allergie e di eczemi o rash cutanei.
H. pylori, una volta pressoché universale fra le
persone, nel corso dell'ultimo secolo è andato
via via sparendo nei paesi sviluppati a causa
dell'uso progressivamente crescente di
antibiotici: secondo i dati dello studio "National
Health and Nutrition Survey" (NHANES IV)
condotto dal 1999 al 2000, negli anni novanta
solo il 5,4 per cento dei bambini nati negli
anni novanta è positivo al batterio.
"La nostra ipotesi
è che se si è portatori di Helicobacter, si
dispone di una più ampia popolazione di
cellule T regolatorie,
che sono responsabili di una più elevata soglia
di sensibilizzazione" spiega Blaser. "Per
esempio, se un bambino è privo di Helicobacter
ed entra in contatto con due o tre scarafaggi,
può diventare ipersensibile a essi. Ma se è
Helicobacter a dirigere la risposta immunitaria,
questo può non accadere perché il suo sistema
immunitario è più tollerante."
"C'è una crescente mole di dati che ci dice che
l'uso di antibiotici nelle prime fasi della vita
aumenta il rischio di asma" ha concluso Blaser.
(gg)
Tratto da: lescienze.espresso.repubblica.it
Commento NdR:
da questo studio si evince anche tentare di
eliminare dall'organismo questo batterio con gli
antibiotici, con
la scusa ERRATA
che sia il responsabile della gastrite e/o
dell'ulcera, e' un
GRAVE errore !
Queste due malattie dello stomaco dipendono da
altre concause = soprattutto dalle
infiammazioni
della
mucosa gastrica, dovute a
stress +
alimentazione
errata !
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Cure Naturali per lo Stomaco
Innanzitutto occorre ricordare che lo stomaco
NON deve essere sovraccaricato di cibo !
Ci si deve sempre alzare da tavola con un poco
di appetito. Solo in questo modo esso non
soffrira' e diverra' dolorante con il tempo e
non si dilatera' e la parte dello stomaco sara'
sempre vitale e con buona motilita'; ogni tanto
digiunare per qualche giorno, gli fornira'
sollievo dalle sue fatiche....
La
Tapioca e' un buon alimento per rilassare lo
stomaco.
Bere lontano dai pasti qualche bicchiere (2 o 3)
di acqua favorira' il deflusso di tutto cio' che
alle volte ristagna nello stomaco.
In caso di necessita': utilizzare tutte le erbe
amare, liquerizia (legno), quelle rilassanti,
ecc.
Ecco una
Tisana consigliata per problemi di stomaco
(colite, acidità ecc.):
Semi di finocchio, anice stellata, liquirizia
(in pari dosi)
Ottima anche per le coliche dei lattanti: la
mamma ne deve bere una tazza ogni sera, il
lattante ne succhia un po' con la suzione del
seno. Questa tisana aiuta anche per le nausee in
gravidanza.
Reflusso e Bruciore:
Se frequenti,
sono un campanello d’allarme che non va
trascurato. Se invece sono episodi sporadici,
possono essere d’aiuto sostanze come antiacidi
di tipo tampone, antisecretori e procinetici.
Soluzioni più naturali rispetto a quelle dei
medicinali, si utilizzera’ magnesio idrossido ed
estratti fitoterapici benefici per la digestione
come: menta piperita, liquirizia, finocchio,
camomilla, mirtillo nero: queste sono erbe
officinali che riequilibrano il
pH
digestivo ed aiutano lo stomaco a svolgere la
sua funzione, alleviando gli effetti di
irregolarità alimentari e di stress.
Vedi in
Prodotti Naturali - vedi Cumino,
per trovare quelle altre che possono essere
utili.
Molto
utile e' anche l'ARGILLA
(fango di terra argillosa)
mangiata come
un "dolce" ogni giorno
od ogni 2 o 3 giorni
per un certo periodo che in genere varia
da soggetto
a soggetto, con
un minimo
di 15 giorni; alle volte e' necessario
assumerla
per periodi
piu' lunghi. Fare
attenzione che
l'argilla
puo' portare
stitichezza.
L'argilla
con il suo potere mineralizzante,
cicatrizzante e
chelante, fornisce un ottimo ausilio
a
tutti coloro che si debbono
disintossicare dalle sostanze
tossiche, aiutando la
disinfiammazione
e la
disintossicazione dell'apparato
digerente ed il corpo intero.
Ricordarsi
che le alterazioni degli
enzimi, della
flora,
del pH
digestivo e della
mucosa intestinale influenzano la
salute, non soltanto a livello
intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi
parte dell'organismo. vedi:
Gastrite
Digestione
- vedi: Intestino
E' l'impiego più tradizionale del
Bicarbonato
di sodio. Attenzione però, alla
preparazione del rimedio: meglio non scioglierlo
nell'acqua, perche' in questa
formulazione, a contatto con l'acido cloridrico
presente nello stomaco, sviluppa anidride
carbonica, favorendo così aerofagia e gonfiori.
La soluzione consigliata: scioglierlo in una
spremuta di arance o limoni, da bere dopo che è
scomparsa la schiuma bianca. In questo modo si
ottiene il citrato di sodio, buon antiacido, che
migliora la digestione senza provocare gonfiori.
Ma la migliore soluzione per non avere problemi
digestivi e' alimentarsi con le crudita', di
verdure e frutta per un certo periodo.
Per le varie erbe utili anche per lo stomaco -
vedi:
Prodotti
naturali +
Crudismo
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I
germogli del
Broccolo proteggono lo
stomaco
Consumare una porzione al
giorno di
germogli del
broccolo potrebbe aiutare a
tenere sotto controllo il
batterio
H. pylori, "collegato" (NdR:
impropriamente)
con l'ulcera
o addirittura il
cancro allo
stomaco, suggerisce una
nuova ricerca.
Lo studio, pubblicato da
Cancer Prevention Research,
è stato condotto su 50 persone
in Giappone e ha scoperto che
mangiare 2,5 once (circa 70 gr)
di germogli di broccolo al
giorno per due mesi forniva una
certa protezione allo stomaco.
Questo alimento contiene infatti
sulforafano, già noto per le
proprietà antibiotiche. Il team
internazionale che ha condotto
lo studio ha dato a metà dei
pazienti una porzione
giornaliera di germogli di
broccolo e al resto dei germogli
di alfa alfa, che non contengono
sulforafano.
Nei soggetti che hanno mangiato
i germogli di broccolo, i
livelli di un
marker dell'H. pylori nelle
feci chiamato HpSA si è ridotto
del 40%, mentre lo stesso marker
non ha indicato variazioni negli
individui che hanno mangiato gli
alfa alfa.
Tuttavia, otto settimane dopo
aver interrotto l'assunzione di
germogli di broccolo, le persone
del primo gruppo hanno visto i
livelli di HpSA ritornare a
quelli che erano prima della
cura.
Ciò suggerisce, commentano gli
studiosi, che questi germogli
possono tenere sotto controllo
l'H. pylori, ma non
distruggerlo.
Secondo il Dr Jed Fahey, della
Johns Hopkins University degli
Stati Uniti, che ha diretto lo
studio: "Il fatto che i livelli
di infezione e
infiammazione si sono
ridotti suggerisce che le
probabilita' di ammalarsi di
gastrite e ulcera e persino di
cancro sono probabilmente
ridotte, se si consumano
regolarmente i germogli di
broccolo". Il Dr Fahey ha
scoperto che i germogli di
broccolo contengono sulforafano
alcuni anni fa e ha co-fondato
una società che produce questo
alimento.
Tuttavia, secondo un esperto che
non ha partecipato alla ricerca,
Nell Barrie della Cancer
Research UK, "Questo studio
indica che mangiare germogli di
broccolo può ridurre i livelli
di infezione da H. pylori, che
èun importante fattore di
rischio del cancro allo stomaco.
Ma solo una persona ogni 100 che
ha l'infezione da H. pylori si
ammala di cancro, il che vuol
dire che ci sono altri fattori
in azione. Mangiare germogli di
broccolo, dunque, puo' forse
aiutare contro gastrite e
ulcera, ma non contro il
cancro allo stomaco".
Tratto da: news.paginemediche.it
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Una pillola laser per sondare l'esofago
– 11 marzo 2013
La pillola endoscopica collegata
con una fibra ottica filma
immagini tridimensionali della
mucosa senza dolore
Una
pillola lunga meno di due
centimetri e mezzo potrebbe in
futuro sostituire l’endoscopio,
per chi deve tenere sotto
controllo l’esofago di Barrett,
un’alterazione delle pareti di
quest’organo, determinata da un
contatto troppo frequente con i
succhi gastrici, che alla lunga
può trasformarsi in tumore.
Al paziente basterà ingoiarla
con un bicchiere d’acqua; i test
già eseguiti mostrano che la
capsula raggiunge da sé
l’esofago, restando tuttavia
fisicamente connessa a un cavo
molto sottile, che ne consente
poi il recupero una volta che
l’esame è concluso. Il
dispositivo, descritto sulla
rivista Nature Medicine,
permette di ottenere immagini
tridimensionali della mucosa e
anche degli strati
immediatamente sottostanti,
grazie a un laser a infrarossi
collegato all’esterno da una
fibra ottica che corre lungo il
cavo.
IMMAGINI DETTAGLIATE
All’esame endoscopico, che
mostra le pareti dell’esofago
analogamente a come fa la
tecnica classica, si unisce
dunque una sorta di biopsia
virtuale, che tuttavia, andrebbe
confermata da un prelievo di
tessuto da analizzare in
laboratorio, qualora le immagini
mostrassero qualcosa di anomalo.
Al Wellman Center for
Photomedicine del Massachusetts
General Hospital di Boston, i
suoi inventori hanno
sperimentato il prototipo su 13
volontari ottenendo immagini
davvero nitide e dettagliate. In
nessun caso la procedura ha
richiesto anestesia né sedazione,
e i pazienti sono rimasti
soddisfatti dall’esame, che è
più rapido di quello
tradizionale e non provoca alcun
fastidio.
L'ALTERNATIVA
«Il dispositivo è molto
attraente dal punto di vista
tecnologico, e potrebbe in
effetti costituire
un’alternativa all’endoscopia
per i pazienti che devono
eseguire il test periodicamente,
per analizzare le pareti
dell’esofago.
Tuttavia, non permette di
esaminare lo stomaco, come
fa la normale gastroscopia» dice
Luca Elli, gastroenterologo del
Policlinico di Milano. «Il
prototipo, inoltre, andrebbe
perfezionato.
In particolare, come ammettono
gli stessi inventori, dovrebbe
poter essere pilotato
dall’esterno, per poter eseguire
biopsie di tessuto che oggi, nei
casi sospetti, vanno comunque
fatte con il metodo classico».
IL
RISPARMIO ECONOMICO
Pur senza dare cifre, lo studio
sostiene che, dal punto di vista
economico, il dispositivo
permetterebbe di risparmiare
parecchio, perché non è
richiesta la presenza di un
anestesista e perché, una volta
usciti dal centro di analisi, i
pazienti possono tornare
immediatamente alle loro normali
attività.
«Se riferito alla realtà
italiana, il risparmio sarebbe
però certamente inferiore»
osserva Elli; «infatti, le
gastroscopie negli Stati Uniti
sono fatte sempre in anestesia
totale e sono quindi più costose
che da noi, dove il paziente è
sedato, ma l’anestesia, quando è
usata, è comunque molto più
leggera.
Un vantaggio economico si può
invece avere nella fase
post-esame, perché oggi di
solito dopo l’endoscopia il
paziente sta a riposo per 24
ore, e il giorno di lavoro perso
è certamente un costo da
considerare».
By Margherita Fronte - Tratto
da: corriere.it
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ospedali hanno, prenota
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