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Epidemie
Anche alcuni eminenti studiosi
NON parlano mai di virus "vivi", ma di
Proteine virali
a DNA (dizione esatta) vedi ad es.:
PARLANDO del VACCINO UNIVERSALE NASALE:
«Non ho letto ancora il lavoro
scientifico» commenta il professor
Massimo Galli, ordinario di infettivologia
dell'università di Milano, «ma la
pubblicazione su una rivista come PLos ONE
fa pensare che si tratti di una ricerca
condotta con metodi affidabili». «Tuttavia,
da quanto si apprende siamo ancora a
uno stadio molto lontano da una verifica
della sua efficacia e della sua sicurezza
nell'uomo, quindi non è il caso di pensare
che sia una possibile arma contro questa
"nuova influenza"». «Dal punto di
vista tecnico l aspetto che mi lascia
perplesso, non avendo però, sottolineo
ancora, letto ancora l'articolo originale, è
quale sia l'antigene utilizzato. In altre
parole, per ottenere davvero un effetto
universale sarebbe necessario bloccare una
proteina virale
comune a tutti i ceppi e cruciale per la
penetrazione nelle cellule, e mi sembra una
faccenda non facilissima».
Tratto da: Ansa del 30/04/2009
VIRUS = Aggregati proteici = sono fra
le sostanze tossiche che producono
intossicazioni e quindi anche
infiammazione, che si accumulano nei
tessuti perché i sistemi emuntori e ed in
primis sist. Linfatico, pelle e mucose, non
funzionano a dovere.
In genere si formanoper vari motivi,
vitamina k1 alla nascita, vaccini, cibi
inadatti al soggetto, auto produzione di
tossine, che poi si accumulano nei tessuti
che, arrivati al limite della loro
specifica "sopportazione o tolleranza" , si
infiammano producendo
aumento termico (febbre)
generale che cerca di resettare le funzioni
cellulari e tissutali ed organiche e
quindi
ammalamento.
Quindi un virus, è quindi un'insieme
di molecole/sostanze (proteine di lipidi che
compongono l'involucro, il capside)
contenente, nella sua parte interna, lo
spezzone (File del programma) di DNA (od Rna),
il quale è composto da 4 SOSTANZE -
adenina,
guanina,
citosina e
timina
- legate assieme in un modo
spazial-geometrico ben preciso e
distinguibile, diverso a seconda delle
funzioni che comunica, atto a generare anche
una "scala" nella struttura cromosomica, ed
è anche atto a contenere TUTTE le
informazioni sul
Progetto Vita, mi pare sia chiaro e
accettato da tutti; i virus non si
autoriproducono MAI, ma è la
cellula stessa che li riproduce, secondo
le sue proprie funzioni e le sue proprie
programmazioni di duplicazione cellulare, ed
occorre che vi siano degli
enzimi
appropriati che taglino i File di DNA dei
virus, e li ricolleghino se necessario,
riformulino specializzandoli se necessario,
e/o duplichino ed infine li rilasciano
nei liquidi sanguigni, in giro
nell'organismo, ecc. (non voglio fare qui un
trattato di biologia).
Durante questo processo di tentativo di
eliminazione attraverso la disgregazione di
questi aggregati proteici, vi contribuiscono
i batteri autoctoni che nel processo (ammalamento)
lavorano per ripristinare i tessuti e quindi
muoiono facilmente e producono, nelle
apoptosi cellulari, che avvengono nel
processo di disgregazione fisiologica del
loro cadavere, dei cosiddetti "virus", che
provengono proprio dal disgregamento dei
mitocondri e dei nuclei delle cellule che
componevano i tessuti dei batteri morti.
Oltre a quelli della disgregazione dei
mitocondri delle cellule dei tessuti
intossicati ed infiammati in fase di
riparazione dell'ammalamento.
Ecco come si formano le proteine virali a
DNA, che poi, siccome questi scarti vengono
in parte (più si è sani e più si eliminano),
buttati fuori dalle vie emuntorie note, si
possono quindi ritrovare anche nella
circolazione sanguigna e che, alle volte non
sempre, si individuano con le analisi del
sangue... e che per falsa convenzione
(inventata da
Big Pharma e suoi ricercatori collusi)
si credono essere causa di malattia e non il
prodotto/conseguenza dello ammalamento di un
determinato tessuto....
Alle volte molte
di queste funzioni cellulari sono inibite
per problemi latenti dovuti a vari
cofattori: farmaci, vaccini, mutazioni
genetiche acquisite, per cui la cellula non
riesce a distinguere i virus endogeni da
quelli eterologhi=estranei es. quelli
vaccinali geneticamente mutati, ed allora
sono guai....ecc.
Quindi, per poter far si che vi possa essere
una "autoriproduzione" da parte del virus,
occorrerebbe che il "file" del DNA o RNA
contenesse i bit necessari e quindi i geni,
che determinerebbero lo scatenamento del
meccanismo di autoriproduzione, cosa che non
è, perchè questo tipo di geni non
esistono
nel DNA/Rna virale !
Infatti è il meccanismo di una delle varie
funzioni cellulari che li riproduce e non
viceversa, ovviamente se e quando
questo virus è
eterologo, può scatenare reazioni
anomale ben note, oltre alla riproduzione di
esso nelle cellule, che possono generare
facilmente vari tipi di
sintomi, detti impropriamente "malattie",
a seconda del tipo di
tessuto e quindi di organo colpito.
Per il capside, che è un contenitore formato
una proteina di lipidi molto lunga e
complessa (che contiene nell'involucro che
forma, del RNA-DNA), la cosa è ancora
più semplice e chiara,
NON si autoriproduce, ma comunque può
anch'esso destabilizzare le funzioni
cellulari e quindi tissutali, per l'apporto
di
proteine complesse ed eterologhe nel
citoplasma cellulare, e con le informazioni
contenute nel materiale genetico apportato,
che viene alcune volte detettato/rivelato/copiato
dal
DNA
mitocondriale, con tutte le
interferenze, problemi del caso !
Cosa
quindi sono i virus
?
Quando una cellula muore, essa viene
disintegrata dai lisosomi, potenti enzimi
intracellulari che frammentano i componenti
cellulari in particelle ultra-minute
affinché il corpo possa prontamente
riciclarle o espellerle come scarti.
Ogni giorno, a seconda del nostro livello di
tossicità, muore un numero di cellule
comprese fra 300 milioni e oltre mezzo
trilione di cellule; ognuna di esse contiene
in media dai 5.000 ai 20.000 mitocondri.
Quando le cellule muoiono esse vengono
autodistrutte dai loro stessi lisosomi, ma i
nuclei e i genomi dei mitocondri sono
protetti assai meglio rispetto ad altri
organelli, perciò spesso non si decompongono
completamente.
Ed è qui che la spiegazione diventa
interessante.
Secondo il
Guyton’s Textbook of Medical Physiology,
un virus può definirsi come una parte minuta
di materiale genetico (detto genoma) le cui
dimensioni equivalgono a circa un
miliardesimo di quelle della cellula. Il
genoma è circondato da una protezione detta
capside, che è di solito una guaina proteica
a doppi lipidi ed è composta di due membrane
(quasi identiche alla membrana cellulare)
che, per inciso, rappresentano l’ossatura
stessa del nucleo mitocondriale.
Questa descrizione di un “virus” è
virtualmente identica a quella di ciò che
resta dei genomi dei mitocondri cellulari,
alla loro disgregazione quando vi è l'apoptosi
cellulare.
Le
fotografie dei presunti virus che “si
iniettano” all’interno della cellula
mostrano in realtà la cellula che
letteralmente inghiotte il virus. Si forma
allora un’incavatura, ed il materiale
organico viene circondato dalla sostanza
cellulare che poi si richiude, formando uno
“stomaco” improvvisato, in cui il virus
scompare. Lo “stomaco” si riempie allora di
potenti enzimi lisosomici che digeriscono il
materiale organico, frammentandolo in
amminoacidi o acidi grassi per il
riciclaggio o l’eliminazione: questo è un
normale processo della fisiologia cellulare
nota come fagocitosi.
Gli enzimi lisosomici hanno caratteristica
anche battericida ed in pratica sono
anch’essi dei mediatori dell’infiammazione,
intensificando tutti fenomeni, se non
vengono contrastati opportunamente con le
tecniche della
medicina naturale.
I “virus”
quindi, non sono microrganismi, ma
semplici frammenti senza vita di materiale
mitocondriale disgregato.
I virus non sono
altro che materiale organico inerte,
completamente privo di qualsiasi
caratteristica di vita, che nessuno ha mai
visto in azione.
Per questo
motivo i virus non possono provocare
malattie:
Attribuire ai
virus una qualsiasi attività è più o meno
come attribuire delle azioni ad un cadavere
!
Questa invece è la "definizione" della
medicina ufficiale di un virus:
Un virus è una complessa proteina tossica
rivestita da una capsula proteica (Lipidica)
detta "capside"
costituita da tante unità elementari dette
capsomeri che si dispongono secondo un
particolare ordine geometrico che
permette di riconoscere un virus da
un altro. Un virus è costituito da
antirecettori ossia delle molecole
presenti sulla superficie del capside
virale che riconoscono i recettori presenti
sulla superficie della
cellula. Gli antirecettori e i ricettori
sono due molecole che si riconoscono e si
possono legare insieme.
I virus sono tutti parassiti
endocellulari obbligati. All'esterno delle
cellule ospiti sono costituiti da un
virione, formato da una capsula proteica
(detta
capside) contenente
acido nucleico (DNA).
I virus degli
Eucarioti possono possedere anche una
membrana che avvolge il capside.
Il DNA è un lungo
polimero costituito da unità ripetute di
nucleotidi. La catena del
DNA è larga
tra i 22 ed i 26 Ångström
(da 2.2 a 2.6 nanometri)
ed ogni unità nucleotidica è lunga 3.3 Ångstrom
(0.33 nanometri).
Sebbene ogni unità occupi uno spazio
decisamente ridotto, la lunghezza dei
polimeri di DNA può essere sorprendentemente
elevata, dal momento che ogni filamento può
contenere diversi milioni di nucleotidi. Ad
esempio, il più grande
cromosoma umano (il
cromosoma 1) contiene quasi 250 milioni
di
paia di basi.
Essi possono essere
responsabili di malattie in organismi
appartenenti a tutti i regni biologici:
esistono infatti virus che attaccano batteri
(i batteriofagi), funghi, piante e animali,
compreso l'uomo.
Teoria tutta FALSA !
Virologia:
La virologia è nata sull’onda della
“forzatura ideologica” che ha portato i
virus sul banco degli imputati.
Alla morte della cellula (e ne abbiamo ben
300 miliardi che muoiono (apoptosi
cellulare)
regolarmente ogni giorno, ovvero 9 miliardi
di cellule/ora) la cellula stessa si
autodistrugge coi suoi enzimi interni (i
lisosomi), che la disintegrano in
infiniti pezzi di detriti cellulari,
compresi i mitocondri (detriti da
eliminare), che divengono e sono definibili
successivamente come virus endogeni-interni,
autoprodotti=autologhi.
Alcuni tipi di virus autologhi, possono
essere utilizzati dal
sistema immunitario
assieme a certi batteri e funghi, nei
processi di riparazione-disnfezione di certi
tessuti cellulari, gli altri debbono essere
eliminati attraverso gli organi emuntori.
La
Bio-Chemical Society di Toronto (Canada)
condusse una serie di esperimenti dove
colture di germi della tifoide, difterite,
polmonite, tubercolosi e meningite, vennero
fatte consumare in abbondanza a un gruppo di
volontari sani e ben pagati.
Che rimasero sani
!
Ecco spiegato il perche’ molti sani, pur
venendo a contatto con “malati da virus” (cosi’
ci dicono erroneamente i
medici
allopati) non contraggono la malattia…
Anche le origini dei virus sono
misteriose.
Secondo alcuni studiosi, si sarebbero
evoluti contemporaneamente alle prime
cellule ancestrali; secondo altri, si tratta
invece di parti del materiale genetico di
batteri divenute indipendenti, ma senza
conquistare la capacità di riprodursi da
sole.
Oggi vi sono
due teorie
sull'origine dei virus:
- la prima
teoria è quella della degenerazione
parassitaria che afferma che essi
derivano da organismi cellulari che
avrebbero perduto quasi tutte le loro
strutture in quanto sfruttavano quelle della
cellula ospite;
- la seconda teoria
è quella che i virus deriverebbero da
porzioni del genoma degli ospiti che si sono
rese indipendenti.
A favore della
seconda ipotesi c'è l'esistenza
dei
trasposoni e dei
repliconi autonomi che mostrerebbero
l'esistenza di forme intermedie. Anche i
viroidi, che differiscono dai virus
solo per l'assenza del capside, possono
svolgere questo ruolo.
Qualsiasi tipo virus non ha un proprio
macchinario molecolare per la replicazione
di se stesso.
I virus, deve essere ben chiaro quindi, non
sono altro che proteine complesse, cioè
sostanze prive di vita, che ogni corpo
vivente (cellule) può produrre e/o
riprodurre e se non necessarie, li deve
espellere fisiologicamente a ritmo, senza
soluzione di continuità e normalmente senza
intoppi, fin quando uno è sano, altrimenti
quell'organismo se li tiene dentro.....e
possono essere forieri nel tempo, di
intossicazioni
ed
infiammazioni
anche gravi.
Poi vi sono i virus (scarti proteici,
capsidi/contenitore con Dna) che
introduciamo nel corpo attraverso
alimenti contaminati (liquidi e solidi),
farmaci
e soprattutto
Vaccini
- questi sono i virus detti "eterologhi"
- vedi sopra:
(E),
e se inseriti per esempio, con i
vaccini,
sono i più pericolosi, perchè
saltano le normali difese
immunitarie naturali,
essendo iniettati nei tessuti dei muscoli
con una siringa, passano direttamente nel
sangue che li distribuisce assieme ai
contaminanti e gli
eccipienti tossici ed una volta
raggiunta la
micro circolazione in qualsiasi tipo di
tessuto di qualsiasi organo, ed aggrediti da
macrofagi e/o globuli bianchi, inviati dal
sistema immunitario per difendere
l'organismo dalle aggressione di queste
sostante nocive, possono generare, per
l'aumento dimensionale del cluster che si è
prodotto fra sostanze tossiche e macrofagi
e/o globuli bianchi, anche e non solo delle
micro ischemie tanto pericolose, tant'è che
possono indurre specie nei
bambini anche
malattie autoimmuni,
allergie,
celiachie,
malassorbimento,
autismo,
adhd,
adem,
disfunzioni dello sviluppo,
paralisi dette flaccide,
meningiti,
distrofie,
sclerosi ecc.., NON esiste malattia
che non possa essere indotta con le
sostanze vaccinali.
Ma i virus (tutti) sono stati invece
"dipinti" SOLO come dei "mostri
distruttori"...mentre
possono avere, quelli autoctoni, delle
funzioni riparatrici, guaritrici.....e
ciò è stato inventato
dalle
case farmaceutiche...per
spaventare le popolazioni
del mondo e per poter vendere a tutti i loro
prodotti, i
vaccini
ed i
farmaci "antivirali".
In realtà i virus sono stati posti sul banco
degli imputati
senza alcuna prova di reale colpevolezza
!
IMPORTANTE:
NON è vero che i
virus sono nell'aria,
come ci raccontano i
medici
allopati e gli "esperti" che
vogliono spaventare
le popolazioni con la paura delle
epidemie
(es.
influenze tipo
Spagnola,
Sars,
Aviaria,
Suina, ecc.) che si diffondono
nell'aria che
respiriamo, per il semplice motivo che i
virus (proteine complesse a DNA con
involucro, capside, di grassi/lipidi) NON
possono galleggiare e quindi
viaggiare nell'aria, cioè nelle
bollicine di vapor acqueo o gas in
sospensione nell'aria - vedi:
Flugge,
come ci raccontano i cosiddetti "esperti",
gestiti dalle
multinazionali dei
farmaci
e
vaccini, perche essi,
i cosiddetti "virus", sono da 100 a 1000
volte più grandi
della più grossa bollicina di vapor
acqueo di gas che compongono l'aria !
Quindi non
possono essere veicolati od essere sempre
fluttuanti nell’aria… come ci raccontano
i rappresentanti di
Big Pharma, per
spaventare i popoli affinché si
Vaccinino…..
Guardate QUI l'immagine di ciò che scriveva qualche
anno fa Focus.....per
inciso questi dati sono scomparsi dal data base della
rivista....ma sono comunque stati immortalati dalla foto
della pagina che li riportava:
MUTAZIONI VIRALI ?
Sono solo Balle NON scientifiche, i
virus NON sono microorganismi, ma
solo una aggregato proteine di lipidi
(capside) contenenti
DNA,
per isolarli dalle altre sostanze e dai
liquidi del corpo nei quali sono immersi,
quindi NON possono mutare, il fatto che vi
siano proteine virali che siano simili ma
non identiche, è perché queste proteine
virali si creano nell'ammalamento di
qualsiasi tipo, perché le cellule sotto
stress ossidativo, tendono ad andare in
apoptosi (morire) e nel loro disfacimento
cellulare, il
DNA mitocondriale e nucleico, si sparge
ed entra nel circolo dei liquidi
extracellulari ed i lipidi (grassi) in
sospensione in essi, li avviluppano formando
il "capside" dei virus, affinché siano poi
possibilmente eliminati dalle vie emuntorie,
oppure immagazzinati nei grassi dei tessuti.
Queste "proteine virali a DNA/Rna" sono
sempre simili e/o diverse da soggetto a
soggetto e variano a seconda del tipo di
ammalamento, che i medici impreparati,
chiamano impropriamente "malattie",
in realtà solo sintomi dell'unica
malattia: l'Ammalamento
!... questa è la vera Biologia del Vivente.
I Virus sono proteine derivanti dalle
apoptosi e disgregamento dei mitocondri
delle cellule dei tessuti, quindi NON sono
causa di "malattia", ma conseguenza
dell'ammalamento ....
Cosa
sono i virus ?, vedi QUI
Visto che stanno magnificando, da CRIMINALI FALSARI.....i
pericolosi vaccini, raccontando che il
morbillo si prende perche circola il
presunto e cosiddetto virus del
morbillo, per cui vi ricordo la sentenza
della Cassazione Tedesca sul merito del
fatto che:
il
virus del morbillo, NON ESISTE, perchè fino
ad ora non è stata dimostrata la sua
esistenza !!
Leggetela con attenzione: FINALMENTE la
VERITA' sui VIRUS, VIENE a GALLA !
"In attesa del video relativo all'intervista
a Stefan Lanka che verrà messo in rete nel
WEB, dall'associazione Salute Attiva e
dell'eventuale traduzione della sentenza
della Corte d'Appello del 16/2/2016 che
rigetta quella del Tribunale del 2015,
- In Youtube ci sono, in tedesco, i video
del dr. Lanka, biologo/virologo:
https://www.youtube.com/watch?v=yC1eZsk2kGM
Il dr. S. Lanka afferma
Categoricamente, a seguito di suoi
Lunghissimi Studi e Sperimentazioni, che
Nessun Virus Produce Malattie negli Uomini,
Animali o Piante, semplicemente
perchè il VIRUS NON ESISTE come Problema
Negativo per il Corpo Umano, ma e perche'
essi sono piccolissimi componenti di Acido
Nucleico ricoperte di Proteine di lipidi
(capside), utili alla Sopravvivenze e
Rigenerazione dei Batteri Benefici (autoctoni).
Nelle Colture di Laboratorio le Cellule
vengono Affamate e Ricevono l’Antibiotico
Streptomicina che le fanno Morire ma Non
Muoiono perchè Infettate con Saliva di un
Malato di Morbillo.
Come al Solito gli
Stati Governativi tendono a Proteggere
Vecchie Autorità Scientifiche a Danno di
Nuovi Ricercatori per tenere Bloccato il
Potere di
Big Pharma.
Il Dr. S. Lanka cita il
Prof. Karl-Heiz Lüttke che afferma come la
Virologia Comune si sia Contraddetta varie
volte nella sua storia e già nel 1951/2 si
era Constatato che tutto ciò che era
considerato Veleno come Tossine ed Enzimi,
in Realtà erano Particelle del tutto
Normali.
La Moderna concezione
di Virus è che queste Particelle di Acido
Nucleico ricoperte da Proteine di grassi,
che Non hanno la capacità di attaccare le
nostre Cellule, moltiplicarsi ed ucciderle.
Il Dr. Lanka fa
eseguire gli Esperimenti di Controllo che il
dr. Enders non aveva mai eseguito,
contravvenendo alla “Lege Artis” (per quanto
Riguarda gli Esperimenti Scientifici),
Dimostrando chiaramente che le Cellule
Muoiono, perchè Private del loro Nutrimento
(ossigeno e nutrienti) e/o Avvelenate
dall’Antibiotico e Non per Infezione.
Il Dr. Lanka cita il
Neurologo Prof. Herold Hillmann che dal 1972
afferma, suffragato da sue Centinaia di
Pubblicazioni Scientifiche, che il Modello
delle nostre Cellule così come lo abbiamo
pensato sino ad oggi, Non è Reale e che NON
ha quell’Aspetto ma questi è sempre stato
Artefatto !
Solo con modernissimi
Microscopi a Raggi Laser è possibile
Visualizzare le Cellule nella loro
Interezza.
Oggi dobbiamo Cambiare
modo di pensare: Tutto parte dal Tessuto (il
Terreno /Matrice)
e NON dalle
Cellule !
Tutto di cui abbiamo
bisogno, il nostro Corpo lo produce e basta.
Non parte sempre Tutto dalle Cellule.
MUTAZIONI VIRALI ?
Sono solo Balle NON scientifiche, i virus NON
sono microorganismi, ma solo una aggregato
proteine di lipidi (capside) contenenti
DNA,
per isolarli dalle altre sostanze e dai liquidi
del corpo nei quali sono immersi, quindi NON
possono mutare, il fatto che vi siano proteine
virali che siano simili ma non identiche, è
perché queste proteine virali si creano nell'ammalamento
di qualsiasi tipo, di tessuti dei vari organi, perché le cellule sotto
stress ossidativo,
tendono ad andare in apoptosi (morire) e nel
loro disfacimento cellulare, il
DNA
mitocondriale e nucleico, si sparge ed entra nel
circolo dei liquidi extracellulari affiché siano
poi possibilmente eliminati dalle vie emuntorie,
oppure immagazzinati nei grassi dei tessuti, ma
alle volte vanno ad intasare i linfonodi del
sistema linfatico.
Queste "proteine virali a DNA/Rna" sono sempre
simili e/o diverse da soggetto a soggetto e
variano a seconda del tipo di
ammalamento
e di tessuto dal quale provengono, che i medici impreparati, chiamano
impropriamente "malattie",
in realtà solo sintomi dell'unica
malattia:
l'Ammalamento
!... questa è la vera Biologia del Vivente.
I Virus sono proteine derivanti dalle apoptosi e
disgregamento dei mitocondri delle cellule dei
tessuti, quindi NON sono causa di "malattia", ma
conseguenza dell'ammalamento ....
Cosa sono i virus ?,
vedi QUI ed in pagina 2
Visto che stanno
magnificando, da CRIMINALI FALSARI.....i
pericolosi vaccini,
raccontando che il
morbillo
si prende perche circola il presunto e
cosiddetto virus del
morbillo,
per cui vi ricordo la sentenza della Cassazione
Tedesca sul merito del fatto che:
il virus del morbillo, NON ESISTE, perchè fino
ad ora non è stata dimostrata la sua esistenza
!!
FINALMENTE la VERITA' sui VIRUS, VIENE a
GALLA ! - Leggete con attenzione:
"In attesa del video relativo all'intervista a
Stefan Lanka che verrà messo in rete nel WEB,
dall'associazione Salute Attiva e dell'eventuale
traduzione della sentenza della Corte d'Appello
del 16/2/2016 che rigetta quella del Tribunale
del 2015,
- In Youtube ci sono, in tedesco, i video del
dr. Lanka, biologo/virologo:
https://www.youtube.com/watch?v=yC1eZsk2kGM
RIVOLUZIONARIA SENTENZA di
TRIBUNALE TEDESCO - 2016
Questa la
sentenza della Corte
Federale di cassazione del 16.2.2016
Sentenza in Italiano: PDF
La sentenza della Cassazione Tedesca RIVELA le
MALEFATTE
e le
BUGIE
della cosiddetta:
SCIENZA
MEDICA ALLOPATICA
o
FALSA SCIENZA,
inventata e gestita da Big
Pharma
....+ vedi:
Corruzione nella "sanita"
NON si TROVA il virus del morbillo...perchè non
c'è:
-
http://anonhq.com/anti-vaxxer-biologist-stefan-lanka-bets-100k-measles-isnt-virus-wins-german-federal-supreme-court/
-
https://reseauinternational.net/la-cour-supreme-federale-allemande-le-virus-de-la-rougeole-nexiste-pas/
Forse l'italico virologo ed immunologo,
sig Burioni sà dovè
lo si trova...., quindi potrebbe andare a
Stoccarda (D) al tribunale della Cassazione
Tedesca ad incassare i € 100.000, ma per
incassarli dovrà sotto giuramento, dimostrarne
l'esistenza.....ci sarebbe da ridere vedere lo
pseudo virologo che non ci riesce.....
Le cosiddette "malattie
contagiose"
come l'AIDS,
le malattie veneree, il piede dell'atleta, non
sono più contagiose di qualsiasi altra "malattia".
Ma ad alcuni
interessi commerciali
è utile che la gente creda che lo siano.
Fondamentalmente, l'accettazione della "teoria
del contagio"
presuppone l'accettazione della "teoria
dei germi" come
causa delle malattie: e cioè che specifici
batteri od i cosiddetti "virus"
possano produrre i sintomi di malattie
specifiche.
Questa teoria è stata più volte dimostrata
erronea in campo scientifico, e perfino Pasteur
ammise la sua insostenibilità.
vedi:
il sogno dell'impostore
Pasteur +
Pasteur e le sue bugie
+
l'ultima Cospirazione,
l'apparato medico
Nonostante ciò, la "teoria del contagio"
continua ad essere propagandata dal moderno
sistema medico, il cui prestigio, i cui profitti
e il cui potere dipendono largamente dalla
fiducia in questa assurda teoria.
In sostanza, la popolazione crede a ciò che
l'establishment medico vuole che creda.
La
teoria del contagio
serve a tenere alta la domanda di farmaci,
vaccini, cure mediche ed ospedaliere.
esempio Brasile:
microcefalia inventata come causa da parte del
presupposto virus Zica, leggete lo studio di
un medico brasiliano che invece dimostra che:
sono stati i Vaccini
inoculati alle donne incinta, che hanno rovinato
i loro figli.
- QUINDI Il
VIRUS del
MORBILLO
NON ESISTE (quale causa del morbillo o di
qualsiasi altra "malattia"...), cosi come gli
altri
virus...., cosi
come descritto nella "teoria"
inventata della
FALSA
scienza
medica ufficiale e conferma tutto ciò che la
Medicina Naturale afferma da sempre; i
VIRUS sono scarti
proteici e
NON sono
le cause delle malattie, ma
la loro conseguenza...e con
questa
INVENZIONE
divulgata a mezzo i
canali
pseudo scientifici, le
riviste
mediche ed i mass media
tutti gestiti e/o
sovvenzionati da
Big
Pharma, si
immettono le PAURE di un "demone"
invisibile, il "virus",
che "possiede i corpi viventi ammalandoli",
questa FALSA teoria è esattamente una
teoria religiosa, molto cara e nota fra i
Cristiani...e
cosi si spingono le persone a
Vaccinarsi, e
farsi iniettare molte
tossine pericolose, per
creare ed ampliare il
mercato
dei malati....tutto ciò con la
guida ed il beneplacet dei politici ignoranti o
collusi
del mondo intero ed i
medici impreparati allopati in quanto
"fedeli" e quindi al servizio (servi) di
Big
Pharma....ecco la nuova
religione allopatica od antipatica, figlia
del
cristianesimo.
Qui
sul sito di Stefan Lanka gli atti del
processo relativo all’inesistenza del virus
del
morbillo
http://wissenschafftplus.de/blog/de?caribaCMS=624e8acd548d3e8fa7387dde66f23a0a
Gli studi presentati alla Corte di
cassazione Tedesca, avrebbe evidenziato che il
supposto virus del morbillo NON sarebbe mai
stato riscontrato in animali e/o umani, in
quanto sarebbe stato confuso fino ad ora, con
dei normali costituenti delle cellule umane in
apoptosi per cui degli scarti (di
DNA mitocondriale), ma ciò vale anche per
qualsiasi altri supposto virus....quindi
qualsiasi virus detto impropriamente "patogeno"
non sarebbe altro che una proteina contenente
DNA derivante dalla apoptosi cellulare nella
disgregazione dei mitocondri si formerebbero
questi "virus patogeni", che a seconda del tipo
di membrana protettiva (tipo di proteina)
detto capside, verrebbero falsamente
identificati come eterologhi e quindi
"patogeni" e non autologhi....cioè provenienti
dallo stesso corpo dell'ammalato, misteri della
falsa scienza di
Big Pharma, la quale ha tutto
l'interesse a inventarsi virus "alieni"...per
generare PAURA nei
medici e nella
popolazione ignorante !
Tutto ciò non fa che confermare ciò che il
sottoscritto ha da sempre affermato, che i virus
detti "patogeni" null'altro sono che la
conseguenza dell'ammalamento
e MAI la causa della malattia !
Quindi se i virus non sono le cause delle
malattie, per quali ragioni si
preparano vaccini da inoculare per, come
affermano i produttori, salvare dalle
malattie provocate da quei virus....che nei
fatti NON sono patogeni ?
Definizione dal diz. Treccani, di
TOSSICITA':
In tossicologia,
capacità di una sostanza chimica o di un
preparato farmaceutico di provocare, a
determinate dosi o concentrazioni, disturbi o
danni a carico di organismi viventi (animali o
vegetali), ai quali siano stati somministrati o
con cui siano venuti a contatto. Tale azione
lesiva, rigorosamente valutabile secondo intere
serie di parametri biologici, si configura in
turbe o arresti funzionali, espressione di
lesioni biochimiche ed eventualmente
strutturali. Per ogni sostanza, la t. è in
rapporto alla dose impiegata (ed eventualmente
alla sua concentrazione), alla via di
somministrazione o di penetrazione, alla
sensibilità di specie o individuale e ad altri
fattori. Nella ricerca farmacologica, di ogni
preparato (sintetico, semisintetico o
estrattivo) sottoposto al vaglio della
sperimentazione tossicologica in vista di un
eventuale impiego terapeutico, occorre
determinare la t. nell’animale di laboratorio in
condizioni fisiologiche.
Quindi,
ripetiamo: Cosa sono i virus ?
..trattasi nei fatti di
materiale
proteico lipidico (grassi), contenente,
nell'involucro formato
dalla
struttura proteica, un frammento
DNA, ed in molti casi, endoprodotto e/o
degradato, cioè materiale di scarto
derivante dal normale e fisiologico
processo di
catabolismo che riguarda tutte le
cellule
dei corpi di Umani, animali, vegetali,
microbi, e derivante dall'apoptosi
cellulare (dal disfacimento del
mitocondrio=microforno cellulare dotato di
DNA), questo è quanto dichiarano tutti i
microbiologi seri e trasparenti.
Salvo i
virus, quelli introdotti (saltando le
naturali difese immunitarie = Pelle e
mucose, iniettando direttamente nei
tessuto e quindi nel
sangue) con i
VACCINI (manipolati appositamente in
laboratori, delle varie
Big
Pharma) e/o con sostanze
contaminate, eterologhe, anch'esso
materiale proteico virale e cellulare, che è
altamente TOSSICO, perchè NON compatibili
con la vita sana dell'ospitante.
La trasformazione dei batteri e
simil-batteri, come ad esempio i mitocondri
in sottoprodotti virali (Virus), è
stata
fotografata dal
ricercatore Naessens.
Un virus, meglio dire scarto di proteina
virale, è quindi, per definizione, un
pezzetto=frammento di
DNA,
acido nucleico (cioè
informazione
su di un supporto biochimico) avvolto in una
capsula proteica (detta
capside, che in genere è
coeso/preparato dalla
melanina con i grassi in
sospensione in tutti i
liquidi dei corpi di: umani,
animali, vegetali, batteri); che è formato
da
molecole di proteine complesse di lipidi,
oltre a certe proteine che il capside
contiene (P)
e che
intossicano gli organismi viventi ed
in molti casi determinano per reazione stati
infiammatori
(più o meno intensi) e quindi anche ed
alle volte, reazioni immunitarie abnormi (le
cosiddette
malattie autoimmunitarie,
allergiche, ecc., NON esist5e malattia
che non possa essere scatenata da queste
Intossicazioni/Infiammazioni
alimentale dalle reazioni a queste proteine
virali non riconosciute come utili ma
tossiche, dagli organismi viventi)
Sindrome
infiammatoria chiamata "Asia" scatenata
dai
vaccini
!
ASIA_Sindrome
infiammatoria-dai-vaccini-Riassunto.pdf
Tratto da: http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIARiassunto.pdf
vedi:
SINDROME INFIAMMATORIA "ASIA"
... ed è noto che... le
infiammazioni sono foriere di qualsiasi
tipo di sintomi, che i
medici impreparati
allopati
chiamano erroneamente "malattie"..
- vedi le
proteine "infiammatorie" che si formano
principalmente nel
fegato:
Le
proteine di fase acuta sono proteine
presenti nel plasma sanguigno la cui
concentrazione aumenta (proteine positive
di fase acuta) o diminuisce (proteine
negative di fase acuta) in presenza di
infiammazione e questa è la reazione
psico-nervosa della
mente inconscia, che attiva il
sistema
endocrino >
immunitario, alle
intossicazioni dei
tessuti colpiti dalle
sostanze tossiche, e
soprattutto quelle dei
vaccini, per insegnare alla
mente conscia del soggetto che sta
compiendo azioni
contro la sua stessa vita !
Una ricerca scientifica ed ufficiale, spiega
perché le infezioni/infiammazioni, in tenera
età non sono ottimali, cioè sono pericolose:
http://www.lescienze.it/news/2017/01/26/news/infezioni_infantili_lunghezza_telomeri_salute_globuli_bianchi-3397169/
...ed è proprio ciò che i
vaccini inducono.....Brutto colpo per
chi sostiene di
vaccinare a 3 mesi i
bambini indifesi...
Cari vaccinatori vi inchioderemo alle vostre
Responsabilità CRIMINALI !
IMPORTANTE ricordare nuovamente che
anche, dal degrado-morte
dei Batteri (microbi),
cosi come dall'apoptosi
cellulare,
si formano dei
virus (dal loro
DNA), questo processo di
"trasformazione" è stato fotografato
e filmato da G.
Naessens con
apposito microscopio !
Questi virus (proteine virali complesse
a
DNA = scarti)
devono
poi essere eliminati dagli organi
emuntori e, se ciò non avviene, questi
prodotti di scarto (virus
endoprodotti) vengono immagazzinati nei
grassi dei tessuti.
Altro problema quello dei virus e batteri
dei
Vaccini, che provengono da altre
specie e che chiamiamo eterologhi, estranei
e da manipolazioni di laboratori delle varie
Big Pharma.....come quelli
contenuti nei vaccini, assieme alle
nanoparticelle...;
- vedi sopra:
(E),
in questo caso la cosa è molto più
complessa ed
altamente pericolosa per gli
organismi umani ed animali !
Per cui
NON vaccinate
i vostri figli
nè voi stessi ! - vedi:
Meccanismi dei Danni dei Vaccini
VIRUS =
PRODUZIONE delle Proteine di lipidi a DNA
= Chiamate Virus e/o
prioni
Aggregati proteici nucleici = sono fra le
sostanze tossiche che producono
intossicazioni e quindi anche
infiammazione, che si accumulano nei
tessuti, perché i sistemi emuntori ed in
primis il sist. Linfatico, pelle e mucose,
non funzionano a dovere.
In genere si formano per vari motivi,
vitamina k1 alla nascita, vaccini,
cibi inadatti al soggetto, auto
produzione di tossine, che poi si
accumulano nei tessuti che, arrivati al
limite della loro specifica
"sopportazione o tolleranza", si infiammano
producendo aumento termico (febbre)
generale, che cerca di resettare le funzioni
dei liquidi del corpo, cellulari, tissutali
e batteriche e quindi quelle organiche,
generando il cosiddetto
ammalamento.
Durante questo processo di tentativo di
eliminazione attraverso la disgregazione di
questi aggregati proteici, vi contribuiscono
i batteri autoctoni che nel processo (ammalamento)
lavorano per ripristinare i tessuti e quindi
muoiono facilmente e producono, come le
apoptosi cellulari, nel processo di
disgregazione fisiologica del loro cadavere,
dei cosiddetti "virus", che provengono dal
disgregamento dei mitocondri e dei nuclei
delle cellule che componevano i tessuti dei
batteri morti, oltre a quelli della
disgregazione dei mitocondri delle cellule
dei tessuti intossicati ed infiammati in
fase di riparazione nell'ammalamento.
Ecco come si
formano le proteine virali a DNA (virus),
che poi, siccome questi scarti vengono in
parte, (più si è sani e più si eliminano),
buttati fuori, eliminati dalle vie emuntorie
note (quelle principali sono: Pelle e
mucose), e quindi si possono ritrovare anche
nella circolazione sanguigna e che alle
volte non sempre, si individuano con le
analisi del sangue... e che per falsa
convenzione si credono da parte dei
medici allopati, che ignorano la
medicina naturale e la biologia, essere
causa di malattia e non il
prodotto/conseguenza dello
ammalamento di un determinato
tessuto....
Quindi i virus non sono causa di ammalamento
ma un prodotto di scarto di esso, al massimo
possono aggravare lo stato corporeo nella
fase di eliminazione delle tossine.
MORBILLO,
ROSOLIA, VARICELLA, DIFTERITE, MENINGITE,
SCARLATINA, PAROTITE, ecc..... od altre
malattie dette in modo improprio e
depistante, "batteriche" e/o "virali"
!
Le "malattie"
dette batteriche, specie ad esempio, le
meningiti, sono provocate dalle
infiammazioni, generate anche e soprattutto
dai vaccini (qualsiasi), termine tecnico
dell'infiammazione (ASIA) che è
indotta dalle
intossicazioni vaccinali, che partono
dall'intestino e si propagano
nell'organismo.
Quando queste
forti
infiammazioni intestinali, che causano
aumento termico viscerale, vanno ad
interessare anche e non solo le mucose
nasali, possono in certi casi arrivare da
queste ultime (attraverso varie vie
sanguigne e/o linfatiche), alle meningi, od
alla pelle che si manifesta con
vari sintomi chiamati impropriamente,
morbillo, varicella, rosolia, ecc.,
infiammandole e generando problemi che se
mal curati (ad esempio non curando
parallelamente l'intestino, zona dalla quale
si generano le infiammazioni, scatenate
soprattutto dai vaccini) possono degenerare
e provocare anche la morte, perché malcurate
da
medici impreparati !
I batteri che i
medici trovano nel sangue o in altri liquidi
del corpo, sono la CONSEGUENZA, dell'ammalamento,
nel caso specifico ad esempio della
cosiddetta "meningite", dell'
infiammazione delle meningi e NON sono le
cause della cosiddetta falsamente malattia,
che in quel caso viene chiamata "meningite",
per confondere le idee...e ciò vale per
qualsiasi supposta "malattia", che in realtà
sono solo SINTOMI dell'infiammazione
...unico ammalamento (UNICA
malattia).
La
febbre
che può essere facilmente controllata con
clisteri di camomilla, crudismo, e riposo,
mette I agitazione I genitori che non
conoscono le vie naturali di eliminazione,
pelle e mucose buccali in modo particolare,
I quali per una semplice infiammazione che
sta uscendo naturalmente dal corpo, gli
somministrano, consigliati da medici
ignoranti, la
TOSSICA
Tachipirina
La causa di questa infiammazione non sono i
batteri, ma è al 99,9% l'intossicazione da
alimenti inadatti, acque malsane, sostanze
tossiche: farmaci, vaccini, che producono
l'infiammazione intestinale, ma è
soprattutto con i VACCINI che la si produce
specie nei bambini, ragazzi e che si chiama
in termine scientifico- ben dimostrata con
vari studi pubblicati: ASIA, e che se arriva
alle meningi, cambia nome e viene
impropriamente definita "meningite" !
Basta con le bugie !
I vaccini sono propinati per creare il
mercato dei malati tanto caro a
Big Pharma ed ai medici vaccinatori, ed
i "polli umani", il gregge ignorante sulla
biologia/fisiologia umana, ne paga le
conseguenze....
NOVAXX !!
Ripetiamo:
I batteri od i
virus
ritrovati in loco, sempre DOPO l'ammalamento,
sono derivanti dall'infiammazione
intestinale circolante nell'organismo, e
sono mutazioni batteriche endogene, non
arrivano dall'esterno, ma sono indotte
dall'aumento della temperatura e del pH in
loco, dei tessuti infiammati ove i batteri
si recano per tentare la riparazione dei
tessuti ove vi sono le apoptosi cellulari in
loco dovute alle forti
alterazioni/infiammazioni del tessuto
locale.
Questo meccanismo infiammatorio importante,
termine tecnico "ASIA",
a seconda di dove si reca, dai medici
impreparati od in mala fede, viene chiamato
in vari nomi; morbillo, rosolia, varicella
difterite, epatite, cioè con i vari nomi
delle cosiddette malattie, in realtà sono
solo sintomi della infiammazione che circola
nel corpo), tutto ciò per spaventare
il GREGGE umano ignorante in fisiologia;
ecco perché si vaccina e cosi il cerchio
dello sfruttamento dell'ignoranza si chiude
e si sfrutta ben bene....il mercato dei
malati che si crea e si mantiene con i
VACCINI !
Inoltre i vaccini creano e propagano le
varie malattie per le infiammazioni,
disbiosi intestinali e quindi della
immunodepressione che ESSI, i
VACCINI, CREANO ed ATTIVANO !
SVEGLIA CARE PECORELLE....la Supposta "immunità
di gregge" NON.esiste ! ....Ma in
compenso esiste il GREGGE (medici
allopatici compresi) che ignora i FATTI
biologici veri, perché mantenuto
ignorante dalle
Autorità in-sanitarie
serve e colluse con
Big Pharma !
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I virus detti "selvaggi" (INESISTENTI)
non sono responsabili di nessuna
"malattia", né generano direttamente l'ammalamento,
che è invece dovuto alle
intossicazioni di cellule e tessuti ed
ai successivi fatti
infiammatori da esse scatenati,
principalmente del e nel tubo digerente,
essi i "virus naturali", sono solo
scorie prodotte dalla infiammazione e dal
metabolismo alterato che produce la morte
cellulare e quindi il disfacimento dei
mitocondri che contengono DNA, oppure parti
del DNA mitocondriale vengono espulsi dalle
cellule quando si trovano in situazioni di
stress ossidativo.... generando i cosiddetti
virus !...
Infatti nei corpi sani NON SI TROVANO MAI i
virus cosiddetti impropriamente patogeni,
salvo quelli ingegnerizzati in laboratori
farmaceutici ed introdotti nella
microcircolazione con i
VACCINI
appositamente per creare
reazioni immunitarie anomale e quindi
per ammalare !
Nel mese di luglio 2017,
ho scritto all'
Istituto Superiore di Sanita (ISS), al
suo dirigente dr.
RICCIARDI, quello che fa od ha fatto, il
consulente per la
Glaxo, ed a lui ho chiesto di fornirmi
le ricerche e gli studi che dimostrano, sia
l'esistenza che il luogo in natura dove si
troverebbero i "virus selvaggi"....Siccome
non esistono i virus selvaggi, voglio
vedere come risponde.
Fino ad ora non ha risposto, forse è ancora
in giro a cercarli....
La copia della PEC inviata a RICCIARDI e
stata inviata anche alla "dis-onorevole
LORENZIN ed al dirigente del settore vaccini
del ministero della NON salute sig.
GUERRA, anche lui consulente della
Glaxo, produttore dei vaccini e corruttore
condannato in vari paesi del mondo.
Intanto malgrado tutto, quei soggetti in
malafede dello
ISS, scrivono nel loro sito che i virus
sono "vivi" ed in alcuni vaccini vengono
uccisi....
E non sanno o fanno finta di non sapere che
i virus sono proteine a DNA....e non sono
quindi vivi, ma solo sostanze....quindi non
possono neppure MAI ucciderli....eppure quei
soggetti hanno in mano l'Istituto
Superiore di Sanita !
Chissa perchè il
sig. Burioni & compagni, non rispondono
sui cosiddetti "virus selvaggi", che nei
fatti non esistono....
Potrebbero guadagnare facilmente € 100.000,
se dimostrassero esistenza virus
morbillo...alla Corte di Cassazione Tedesca
di Stoccarda....ove sono a disposizione per
chi dimostra la sua esistenza...
Il virus del morbillo NON ESISTE !:
http://telegra.ph/Il-Virus-del-Morbillo-Non-Esiste-04-07
Infatti i Virus
"vivi", non esistono in quanto essi sono
proteine con porzioni di Dna, non nascono e
non possono morire, ed al massimo sono dei
cristalli che circolano anche nel sangue !
I virus vengono creati e/o duplicati dalle
cellule viventi, quando la cellula malata li
introduce in essa, che poi riproduce fin
tanto che muore e morendo essa crea, con il
disfacimento dei suoi mitocondri, milioni di
virus che possono essere incapsulati nei
grassi ed immagazzinati in essi,
oppure vengono "cristallizzati e circolano
sotto questa forma nel sangue, per tentare
di essere eliminati dalle vie emuntorie,
però alle volte producendo sintomi strani,
ad esempio dalla pelle e creare sintomi,
tipo varicella, morbillo, rosolia, varicella
e/o dalle mucose interne tipo parotite,
difterite, pertosse, scarlattina, ecc !
Quindi i virus non c'entrano NULLA,
sono conseguenza dell'ammalamento e MAI
causa, e per questi vari motivi; domanda:
Perche si ammalano alcuni, MAI TUTTI (fino
ad ora al massimo il 10% della popolazione
si ammala di influenza)....?? ancora molto
ma molto meno delle "malattie" per le quali
di vaccina.....siamo attorno allo 0,005%
della popolazione....
Semplice, siccome le eliminazioni corporee
delle
intossicazioni,
infiammazioni, vengono ad essere
attivate normalmente (salvo i casi gravi nei
quali il tentativo di eliminazione avviene
quasi subito...se non viene fermato da
farmaci tipo tachipirina ecc..) dalle
interferenze della pressione atmosferica,
del caldo, del freddo, cioè dalla carica
elettronica dell'aria, rispetto alla carica
bioelettronica corporea, infatti nei cambi
di stagione, e/o quando si cambia luogo di
abitazione (mare, montagna, campagna) ove la
pressione e la temperatura e quindi anche la
carica elettronica dell'atmosfera e quella
dei corpi viventi, sono diverse dal luogo
ove si abita normalmente, il corpo reagisce
ed approfitta per eliminare le tossine
e le infiammazioni aumentando la temperatura
corporea (FEBBRE),
le eruzioni cutanee, i mal di gola (pelle e
mucose, quali organi emuntori/eliminatori)
ed ecco che tutti coloro che hanno simili
problemi latenti e carica bioelettronica
corporea simile, si ammalano facilmente
nello stesso periodo, ma sono sempre una
infima minoranza !
Avete compreso le interrelazioni fra carica
bioelettronica corporea e quella ambientale
ed ammalamento ?
Tutto ciò salvo quando si vaccina, e si
introducono le tossine vaccinali ed i loro i
virus creati in laboratorio. Essi sono
preparati in laboratorio appositamente per
destabilizzazione del sistema immunitario
e per ammalare con le loro tossine, ma sono
veicolati con i vaccini stessi !
Inoltre:
Nessun
virus gira per aria....MAI !
Quindi per riassumere:
Ogni sintomo chiamato impropriamente "malattia":
Sono semplicemente le intossicazioni del
Terreno (I
liquidi del corpo) e di conseguenza i
vari
tessuti di qualsiasi tipo (la
matrice) che essendo intossicati,
generano sempre, per reazione
nervosa-immunitaria, per poter eliminare le
tossine, fatti infiammatori che possono
uscire subito con vari sintomi o rimanere
latenti, principalmente del e nel tubo
digerente, generando disbiosi e quindi
qualsiasi tipo di sintomo che i
medici che ignorano questi FATTI,
chiamano impropriamente "malattie".
Le forti infiammazioni chiamate ASIA,
lo ripetiamo
sono indotte principalmente da
Vitamina k1, Vaccini, che generano a
loro volta,Disbiosi, ed anche con l'Errata
alimentazione, Stress emotivo, ecc, che
rimangono latenti e che in
genere tentano di uscire nei cambi di
stagione soprattutto, oppure quando l'infiammazione
supera certi limiti. Vedi quella
chiamata ASIA che in genere è provocata dai
Vaccini, farmaci, alimentazione inadatta,
Fuoco di s Antonio, varicella, morbillo,
meningite, rosolia, influenza, pertosse,
scarlattina, mali di gola, raffreddamenti,
influenze, ecc...
Non esistono "malattie", che sono solo
sintomi, ma malati dell'UNICA malattia: l'Ammalamento
indotto dalle cause sopra indicate !
Essi i "virus naturali", sono solo
scorie prodotte dalla infiammazione e dal
metabolismo alterato che produce la morte
cellulare e quindi il disfacimento dei
mitocondri che contengono DNA generando
virus... Ricordatevi che anche i batteri
contengono i loro virus...
I virus essendo proteine di grassi
contenenti porzioni di DNA, non
possono volare da un posto ad
un'altro...perché precipitano per gravita, a
terra !...quelli che trovano nei malati
null'altro sono che prodotti di scarto
derivanti dalle apoptosi cellulari, morte
delle cellule e disgregazione dei mitocondri
e nuclei, rilasciando quindi porzioni di Dna
che vengono avviluppate dai grassi in
sospensione nei liquidi extracellulari,
divenendo i cosiddetti virus, per isolarli e
farli se possibile eliminare dalle vie
emuntorie naturali, generando quei sintomi,
che i
medici impreparati chiamano
impropriamente "malattie".
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
SEQUENZIAMENTO dei VIRUS (secondo la
medicina e la
ricerca ufficiale)
Per comprendere e per individuare
somiglianze-differenze dei virus, nel tempo
e nello spazio, si valuta la variazione
genomica.
Si utilizzano sia il sequenziamento del
virus che il polimorfismo di lunghezza dei
frammenti di restrizione (RFLP).
Il sequenziamento del virus confronta gli
acidi nucleici amplificati, agli aminoacidi
corrispondenti, presenti in una regione
bersaglio, in base all’omologia
percentuale (A) e al
clustering. La regione utilizzata più
comunemente è l’ORF5.
(A) =
Il termine omologia si applica anche a
sequenze di acidi nucleici e proteine. ...
Un errore ancora più grave è di parlare di
'percentuale di omologià, che non ha NESSUN
SENSO...
Per l’RFLP,
si utilizzano enzimi per tagliare gli acidi
nucleici e si confrontano i pattern.
Il sequenziamento del virus è più preciso
dell’RFLP. Ceppi simili possono avere
pattern
RFLP diversi, mentre ceppi con un
pattern RFLP simile possono avere acidi
nucleici sufficientemente dissimili da
essere collocati in raggruppamenti
filogenici diversi.
Per questi motivi, il sequenziamento del
virus sta diventando l’approccio
raccomandato. Nessuno di questi due
strumenti viene utilizzato per monitorare la
presenza di PRRSV (malattia respiratoria dei
suini), tuttavia sono stati ritenuti il test
ottimale per confermare la specificità della
RT-PCR.
L’analisi delle sequenze dei genomi virali è
ormai il metodo di elezione per la
caratterizzazione degli isolati di PRRSv.
Il sequenziamento e l’analisi filogenetica
vengono eseguiti su prodotti
PCR provenienti da campioni (NdR:
Chi determina che questi sono campioni, lo
si fa perché magari lo ha detto qualcuno di
Big Pharma, oppure vi sono ricerche
specifiche, non sponsorizzate da
Big Pharma, effettuate per poterli
chiamare "campioni"); i dati più attendibili
vengono forniti dal siero e dai tessuti
infetti (NdR: cioè malati, non
sani !).
In genere e ad esempio si prendono tessuti o
sieri dai maiali malati di PRRS = La
sindrome respiratoria e riproduttiva dei
suini (PRRS, dall’inglese Porcine
reproductive respiratory sindrome) è una
malattia che porta sia disturbi della
fertilità sia problemi polmonari di
respirazione......
Commento
NdR: ...Quindi tutto parte dalle analisi dei
tessuti/sieri MALATI, NON sani !
Ciò significa che tutta la teoria dei
virus quali cause di malattia è FALSA,
perchè questi semplici meccanismi
dimostrano che i virus sono la
conseguenza della
malattia/ammalamento e non la sua causa,
infatti nei tessuti de/o sieri degli
individui sani questi virus NON si
TROVANO MAI !
.......Generalmente, i dati relativi alla
sequenza ORF5, altamente variabile, sono i
più attendibili per distinguere i ceppi, ed
è disponibile un’ampia libreria di sequenze
ORF5 per il confronto. I rapporti
filogenetici fra i ceppi vengono
visualizzati con l’ausilio di alberi
genealogici, che possono essere generati a
livello di singolo allevamento per
monitorare le variazioni locali all’interno
dell’ allevamento, come la comparsa di un
nuovo ceppo oppure la ricomparsa di
un’infezione. Tuttavia, le mutazioni non
casuali, per esempio quelle dovute alla
ricombinazione o alla selezione genetica,
possono influire sui pattern degli alberi
genealogici.
Occorre dunque adottare cautela
nell’interpretazione dei dati relativi ai
potenziali nuovi virus all’interno
dell’allevamento..(NdR: in realtà non si
tratta di "allevamento", termine improprio,
ma di duplicazione/moltiplicazione da parte
di cellule o microbi adatte/i allo scopo).
Commento NdR: quanta imperizia,
superficialità, imprecisione e
pressapochismo si vedono in questi
meccanismi per il sequenziamento dei
virus....,da parte di questi
"ricercatori".....
Sono gli stessi autori e ricercatori che
lavorano sul/nel sequenziamento dei virus,
che confermano ciò che gridiamo da decine di
anni, i virus sono le conseguenze
delle
malattie/ammalamento e MAI la loro
causa !
vedi anche:
L'invisibile mondo dei Microbi
+ Somatidi + Microbi + Funghi + Flora
batterica Autoctona +
Virus e Batteri NON
"volano" nelle Bollicine di gas o vapor
acqueo + Pseudovirus
+ HIV
virus inventato ?
+ Sistema
Ontogenetico dei Microbi
+
Pleoformismo
+
La teoria dei
Germi di Pasteur è FALSA
+
La bugia di Pasteur
+
Cosa sono i Prioni ?
+
Trasmissione Patologica
+ Parassiti
e Veleni
+ VIRUS e/o Microbi
in sospensione nell'aria ? = Nulla
di più fantasioso, quindi
FALSO !
Importante scoperta:
Ospedale San
Raffaele, Come i virus metterebbero KO il
sistema immunitario - 24/10/2016
Comunicato stampa - I ricercatori
dell’Ospedale San Raffaele hanno osservato
per la prima volta dal vivo i meccanismi
attraverso i quali alcuni virus riescono a
impedire l’attivazione efficace del sistema
immunitario.
(P)
Milano, 24
Ottobre 2016 – Uno studio coordinato da
Matteo Iannacone all’IRCCS Ospedale San
Raffaele di Milano, una delle 18 strutture
di eccellenza del Gruppo Ospedaliero San
Donato, e pubblicato questa settimana su
Science Immunology svela, per la prima
volta, un meccanismo utilizzato da alcuni
tipi di virus per mettere fuori gioco il
sistema immunitario e permanere all’interno
dell’organismo più a lungo. Questa strategia
potrebbe spiegare la capacità che hanno
alcuni virus come l’HIV, l’Epatite B e
l’Epatite C di evadere la risposta del
sistema immunitario.
Per la scoperta, i ricercatori hanno usato
una rivoluzionaria tecnica di microscopia in
vivo (la microscopia intravitale), che ha
consentito di osservare dall'interno e in
tempo reale come si comportano le cellule
del sistema immunitario in azione.
Quando un virus entra nell’organismo, i
linfociti B, un tipo di globuli bianchi, si
attivano e producono anticorpi specifici,
delle proteine a forma di Y, che si
attaccano alla superficie del virus,
disattivandolo o segnalandolo ad altre
cellule del sistema immunitario, che possono
così riconoscere il corpo estraneo ed
eliminarlo. Esistono tuttavia alcuni virus –
come ad esempio il virus dell’epatite B,
dell’epatite C e dell’HIV – che sono in
grado di bloccare questo processo e riescono
quindi a proliferare nell’organismo senza
che il sistema immunitario sia in grado di
fermarli. Il motivo per cui alcuni virus
vengono eliminati immediatamente
dall’organismo e altri no è rimasto fino a
oggi sconosciuto. Il nuovo lavoro su Science
Immunology fornisce una prima spiegazione a
livello molecolare di questi meccanismi.
“Siamo andati a osservare con la microscopia
intravitale cosa accade nei linfonodi, dove
normalmente i linfociti B si attivano per
produrre gli anticorpi. L’obiettivo era
capire cosa va storto nel funzionamento
della risposta immunitaria”, spiega Matteo
Iannacone, a capo dell’Unità di ricerca in
Dinamica delle Risposte Immunitarie nella
Divisione di Immunologia, Trapianti e
Malattie Infettive del San Raffaele.
Grazie alla microscopia intravitale i
ricercatori hanno visto che questi virus
sono capaci di richiamare nei linfonodi una
popolazione particolare di cellule del
sistema immunitario – i monociti
infiammatori – e di scatenarle contro i
linfociti B, uccidendoli: questo blocca la
produzione di anticorpi, che a sua volta
permette la proliferazione del virus.
“Una volta identificato il meccanismo che i
virus sfruttano per persistere
nell’ospitante” dice Iannacone, “Abbiamo
provato a intervenire direttamente sui
monociti infiammatori che sembravano
ostacolare la risposta immunitaria e abbiamo
scoperto che eliminandoli, impedendone
l’arrivo nei linfonodi o ancora
disattivandone la funzione – si ripristina
una corretta risposta immunitaria: i
linfociti B riescono di nuovo a produrre
anticorpi così da eliminare il virus”.
Per visualizzare le varie fasi della
risposta immunitaria, Matteo Iannacone e
colleghi hanno utilizzato il virus LCMV, un
virus dei topi molto usato dai ricercatori
per mimare alcuni tipi di infezioni virali
nell’uomo, quelle causate dai cosiddetti
virus non-citopatici, come il virus
dell’HIV, dell’epatite C o dell’epatite B.
Ecco perché il meccanismo messo in atto dal
virus LCMV potrebbe essere lo stesso usato
da questi virus per evitare di farsi
eliminare dal sistema immunitario nelle
prime fasi dell’infezione.
Lo studio potrebbe avere applicazioni anche
nella progettazione dei vaccini, il cui
obiettivo è appunto indurre la produzione
degli anticorpi: capire come alcuni virus
sono in grado di impedirla può aiutarci a
disegnare vaccini migliori. La
MICROSCOPIA INTRAVITALE
La simulazione dell’interazione tra fattori
fisici, cellulari e biochimici che
influenzano il comportamento delle cellule
nei vasi, nei tessuti o negli organi è
ancora fuori dalla portata dei più
sofisticati metodi in vitro. La microscopia
intravitale è una tecnica avveniristica che
permette di visualizzare – in tempo reale e
con altissima risoluzione – il comportamento
di singole cellule all’interno di organi e
tessuti in vivo (cioè direttamente
nell’organismo).
I FINANZIAMENTI
Lo studio è stato finanziato dallo
European Research Council (ERC), da
Fondazione Giovanni Armenise-Harvard,
dell’Associazione Italiana per la Ricerca
sul Cancro (AIRC), della European Molecular
Biology Organization e del Ministero della
Salute.
Matteo Iannacone è responsabile dell’Unità
di Dinamica delle Risposte Immunitarie
dell’Ospedale San Raffaele (MI). Il suo
rientro da un lungo periodo di ricerca negli
Stati Uniti e l’apertura del nuovo
laboratorio al San Raffaele sono stati
possibili grazie alla vittoria del Career
Development Award della
Fondazione Armenise-Harvard.
Tratto da lescienze.it
Commento NdR:
Primo:
questa ricerca è la conferma e la
dimostrazione, che alla base di tutte le
cosiddette falsamente "malattie", anche
virali, (che in realtà sono solo sintomi
dell'unica
"malattia" = l'ammalamento), vi è un
processo
infiammatorio scatenato dal
riconoscimento (bioelettronico
e biochimico), da parte anche e non solo del
sistema nervoso ed
immunitario, di quei
virus
NON adatti alla Perfetta Salute che di fatto
sono proteine complesse con capside di
lipidi e contenenti anche
DNA/RNA),
e dalle
sostanze tossiche
ad esempio quelle
dei Vaccini, inoculati bypassando le
normali difese immunitarie (pelle e mucose);
tutto ciò è esattamente quanto affermato da
sempre, dalla
Medicina Naturale.
Secondo:
Ciò dimostra che è l'ambiente il "terreno",
la
matrice che, informato della presenza di
agenti non salubri, dai suoi sensori
elettronici (DNA
antenna - frequenziali-vibrazionali, in
quanto esso si comporta come un
spettrofotometro scandagliando ad ogni
istante l'organismo alla velocità della
luce, seguendo i ritmi, per ridondanza, cioè
capaci di svolgere le stessa funzione
vibratoria, come quelle delle
vibrazioni della melanina nella quale
sono immersi) e biochimici, e quindi,
attraverso le sue part: sistema nervoso ed
immunitario, agisce-reagisce, però solo se i
neurotrasmettitori sono regolarmente
funzionali a tutti i livelli ed in tutti i
sistemi, organi, tessuti ed i loro vari
livelli, cellule, DNA, per attivare le
difese, sempre se tutto è in ordine, ma se
non lo è, allora il sistema immunitario
agisce di conseguenza in modo alterato,
"facilitando" batteri, virus, funghi, alla
loro riproduzione nel terreno adattato ed
alla distribuzione successiva nell'organismo
ospite, generando in quel modo la
possibilità di slatentizzare i sintomi i più
disparati (le cosiddette falsamente "malattia"
= l'ammalamento"), cioè lo scatenarsi di
qualsiasi sintomo,"malattia", per un circolo
vizioso che, se non interrotto dalle
tecniche della
medicina naturale, può arrivare fino
alla morte dell'ospitante.
Terzo fatto,
con quella ricerca si conferma anche che i
virus (qualsiasi) è in grado di contenere,
non sempre ma molte volte, delle proteine
anomale, che fanno scatenare la risposta
infiammatoria...come quei virus introdotti
ad esempio con i
Vaccini; infatti queste
sostanze tossiche
scatenano proprio quelle risposte
infiammatorie anche perchè i virus
vaccinali sono un intruglio di
sostanze tossiche, che l'organismo
vivente sano vorrebbe se possibile,
eliminare al più presto, pena l'ammalamento
grave
dell'ospitante ed anche la possibile
morte.
Come sono contaminati/ingegnerizzati in
laboratorio, volutamente, per creare il
mercato dei malati..
I
virus
(proteine virali complesse a DNA
OGM_sintetico) usati per costruire/produrre
i vaccini, NON sono quelli che una persona
potrebbe trovare in modo naturale, in gergo
più tecnico non sono ceppi wild/naturali.
Sono dei virus ricostruiti (ingegnerizzati)
in laboratorio, in alcuni casi ricombinati,
in altri attenuati nella virulenza, ma
incrementati nello spettro di azione sulle
cellule, in altri casi ancora creati da
zero. Sono TUTTI dei "patent pending" (sotto
brevetto) delle rispettive aziende che li
producono.
Quindi secondo la falsa ideologia allopatica
ufficiale, questi virus manipolati, nel
periodo in cui una persona che ha fatto il
vaccino, essa sarebbe contagiosa (per le sei
settimane ad esempio per il MPRV), ma NON
sarebbe "CONTAGIOSA"
/intossicante/infiammante, per il CEPPO
WILD/naturale, ma SOLO per QUELLI CHE HANNO
COSTRUITO in LABORATORIO....
Esempi di
ingegnerizzazione dei virus vaccinali:
- Virus Rosolia WISTAR RA 27/3 Brevetto
della Wistar e sviluppato dal Dr. Stanley
Plotkin negli anni 70.
- Virus Parotite ceppo JERYL LYNN TM
sviluppato da Maurice Hillemann e di
proprietà della MERCK & CO.
- Virus Morbillo ceppo EDMONSTON 749D
ricombinato dopo 40 passaggi in embrioni di
pollo, questo virus risulta attenuato come
virulenza, ma ha uno spettro di
infezione/intossicazione/infiammazione, più
ampio su più tipologie cellulari...queste
sono le VAERS /danni dei vaccini, causate
dal ceppo edmonston.
vedi:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK236288/
Ora potete
CAPIRE perchè un VACCINATO può lo STESSO
somatizzare la MALATTIA/SINTOMO per la
quale è stato vaccinato od un'altra che si
scatena per l'intossicazione/infiammazione
vaccinale !
CHIEDETE ai VOSTRI
MEDICI pediatri o di famiglia, SE LO
SANNO e state attenti a COSA vi DICONO.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Negli esseri umani esistono due sistemi
che contribuiscono all’IMMUNITA'
(vedi
sotto):
il
sistema immunitario innato o aspecifico
e il sistema adattativo o specifico,
suddiviso in umorale e in cellulo-mediato.
Entrambi questi sistemi sono essenziali per
la sopravvivenza della specie.
Alcuni "Virus" (sostanze complesse a Dna)
vengono replicati non solo dalle
cellule, ma anche nei e dai
macrofagi primari umani, SENZA
stimolare l'immunità innata, nonostante
la trascrizione inversa di RNA genomico in
DNA a doppio filamento, attività che ci si
potrebbe aspettare per attivare i recettori
dei “pattern recognition” (immunitari)
innati.
Cio’ significa che alcuni "virus" NON
vengono riconosciuti dal sistema immunitario
e quindi possono andare ove li porta il
flusso di liquidi ove vengono o sono
inseriti, ad esempio con i
vaccini.
Recenti scoperte hanno dimostrato che
un cosiddetto "virus", che non è stato mai
inserito in uno dei 5 regni con i quali si
distinguono gli esseri viventi, quando
è fuori dalle cellule e circolante nei
liquidi del corpo, può essere visto ed "interpretato",
oltre che come una "sostanza lipidica
complessa a DNA", anche come un
cristallo, ed avere caratteristiche
simili od identiche ai cristalli.
I Virus e la cristallizzazione
La cristallizzazione è una
transizione di fase della materia, da
liquido a
solido, nel quale composti disciolti in
un
solvente solidificano, disponendosi
secondo strutture
cristalline ordinate. Da un punto di
vista
fisico, è quindi una trasformazione che
implica diminuzione di
entropia. La cristallizzazione può
avvenire anche nei corpi viventi (animali,
umani e vegetali).
Nel 1955, Conrat e Williams hanno fatto una
sorprendente scoperta dimostrando che il
virus del mosaico del tabacco (TMV) si
formava spontaneamente a partire da una
miscela di RNA genomico e proteine di
rivestimento purificate. Infatti la
struttura del TMV è autoregolata.
La morfologia dei virus, evidenziabile
solo da pochi decenni grazie alla
microscopia elettronica, è estremamente
varia in quanto ogni virus è caratterizzato
da forma geometrica (sferica, filamentosa,
poliedrica) e dimensioni proprie dell’ordine
delle centinaia di micrometri.
Tali dimensioni hanno fatto considerare i
virus più piccoli come molecole, al pari
delle quali i virus presentano la proprietà
di cristallizzare.
Le preparazioni cristalline dei virus ne
consentono lo studio della costituzione
chimica, che risulta più o meno complessa in
relazione alla grandezza del virus stesso,
ma che è sempre caratterizzata dalla
presenza di nucleoproteine cui possono
aggiungersi lipidi e carboidrati. Gli acidi
nucleici sono rappresentati da RNA e/o DNA
(i virus delle piante superiori contengono
solo
RNA, quelli batterici solo
DNA, quelli animali possono contenerli
entrambi).
Le proteine, che formano una sorta di guscio
attorno all'acido nucleico e sono
caratterizzate dalla presenza di subunità
che si ripetono tipicamente, pur essendo
responsabili di gran parte delle proprietà
morfologiche e sierologiche del virus, non
vengono sintetizzate dal virus che non hanno
queste possibilità, bensì provengono
dalle cellule parassitate
cui il virus stimola gli
enzimi
necessari a tale sintesi. In genere i virus
non sono sensibili alle basse temperature ma
sono termolabili e più o meno sensibili
all'azione delle radiazioni e degli
antisettici. (nota bene, infatti in uno
stato febbrile possono rivilurentare e
generare problemi). Una classificazione
universalmente valida dei virus non è ancora
stata realizzata per quanto siano stati
effettuati tentativi di sistemazione
all'interno dell'ordine virales della classe
Microtabiotes, secondo le caratteristiche
morfologiche e fisico- chimiche.
Al pari di tutti i parassiti obbligati, i
virus possono stimolare, per reazione, le
cellule a svolgere le attività metaboliche e
duplicative e solo nell'ambito di cellule
viventi, animali e vegetali, che li
duplicano e quindi li moltiplicano, che le
cellule ricavano dai materiali
energetici e plastici. Fuori dalle cellule i
virus sono inerti in quanto incapaci di
qualsiasi azione metabolica, essendo
sostanze lipidiche complesse a Dna: il loro
studio è possibile perciò solo in colture di
tessuti vivi.
Il trasporto di un virus da un organismo
all'altro viene spiegato, “ammettendo”
l'esistenza di particelle virali, costituite
dalla catena nucleica propria del virus in
questione, e di un involucro di proteine
formate nell'ultimo ospite, quando un'altra
cellule
ospite li accoglie, perché ormai già
malata, la particella virale perde la sua
membrana proteica (si scioglie) e si
interpone nel metabolismo dell'ospite
sostituendosi al DNA o all'RNA di
quest'ultimo e provocando ovviamente
disordini di entità variabile, più o meno
gravi.
Se il metabolismo dell'ospite subisce gravi
alterazioni la cellula muore, il virus prima
dell’apoptosi viene comunque riprodotto ed
alla morte cellulare, viene espulso e invade
altre cellule; è invece verosimile che, se i
disordini metabolici sono di minor entità,
le cellule parassitate già indebolite,
integrino la porzione nucleica del virus nel
loro patrimonio cromosomico (come se si
trattasse di un gene aberrante) e diventino
cellule malate (anche e non solo cancerose).
Ciò è proprio dei virus oncogeni, che sono
retrovirus, cioè capaci di effettuare la
trascrizione inversa dell'RNA in DNA, che
viene incorporato nel genoma della cellula,
solo se le cellule sono già predisposte da
acidosi cellulare.
Il primo tipo di alterazioni, è proprio il
sintomo di infiammazione (influenza, febbre
gialla, rosolia, morbillo, ecc.):
l'organismo infiammato mette in atto
rapidamente una reazione immunitaria nei
confronti del guscio proteico sciogliendolo,
il che consente agli anticorpi (globuli
bianchi e macrofagi, ecc.) di rintracciare e
distruggere il virus.
Nel secondo caso la reazione immunitaria è
invece difficile da realizzarsi in quanto
l'RNA o il DNA sarebbe praticamente
integrato a quello delle cellule
dell'individuo, per cui risulterebbe
protetto. Le
cellule che hanno introdotto virus
eterologhi, reagiscono anche con la
produzione di interferon.
La patogenicità dei sintomi scatenati
dall’introduzione in
cellule dei virus, è suscettibile di
ampie variazioni in quanto i virus, al pari
di altri microrganismi, producono spesso
mutazioni proprie dovute alla continua
azione delle sostanze presenti nel
citoplasma cellulare, che, anche mantenendo
la stessa struttura dei progenitori virali,
presentano notevoli variazioni nella
virulenza. Inoltre certi virus (vegetali)
hanno la proprietà di sommarsi ad altri
complicandone l'azione patogena.
Le modalità “riproduttive” dei virus non
sono ancora del tutto note, alla
medicina ufficiale, infatti essi non
hanno nessuna proprietà autoriproduttiva
perché sono le cellule stesse che li
riproducono, in quanto le nozioni relative
note alla medicina classica, derivano per la
maggior parte dagli studi condotti sui virus
batterici (batteriofagi).
Comunque "si ritiene" che molti virus
derivanti da cellule di animali, siano
provvisti, al pari dei batteriofagi, di
strutture specifiche - corrispondenti a
recettori superficiali delle cellule
sensibili - che ne consentono la fissazione
e la penetrazione, nelle
cellule già malate, i cui meccanismi
sono peraltro sconosciuti, perché non si
tiene conto del meccanismo e delle
proprietà di richiamo o permemabilità delle
cellule stesse già malate.
Probabilmente la penetrazione del virus è
concomitante a un aumento della
permeabilità cellulare, grazie a cui la
maggior parte dell'acido nucleico virale
entra nella cellula, mentre la frazione
proteica ne resta quasi del tutto esclusa.
Segue quindi un periodo (di eclisse) in cui
il virus non è evidenziabile, dopo di che
l'acido nucleico virale determina la sintesi
di nuovo acido nucleico e di altre proteine.
I virus neoduplicati dalla cellula
ospitante, lasciano la cellula ospite a
volte subito dopo essere stati formati,
altre volte dopo la disintegrazione
cellulare.
I virus animali
possono essere trasmessi direttamente dal
malato al sano tramite escrementi, cibi e
bevande inquinati da portatori, acque
malsane, polveri infette, mediante il morso
di animali infetti, le escrezioni di
vertebrati inferiori, la puntura di un
artropodo vettore. - vedi:
i Virus
e batteri non viaggiano nelle bollicine in
sospenzione nell'aria
I virus dei vegetali si trasmettono
prevalentemente tramite l'innesto di una
porzione di pianta malata in una sana
sensibile, predisposta all’ammalamento, ma
talvolta possono essere veicolati da insetti
i quali iniettano in loro delle tossine.
Farmacologia
La cristallizzazione di una proteina (virale
o non) è generalmente difficile, la crescita
dei cristalli può essere molto lenta ed
ottenere cristalli sufficientemente grandi
(>0.5mm) può richiedere diversi mesi.
Ciò che rende i cristalli proteici diversi
da quelli di una piccola molecola è il
contenuto in solvente: nei cristalli delle
molecole tutti gli atomi possono essere
descritti in termini di reticolo regolare,
mentre per i cristalli proteici un reticolo
cristallino coesiste con un elevata quantità
di materia allo stato liquido.
La soluzione madre, il cui contenuto nel
cristallo può variare ca. dal 30 all’80%, ha
una forte influenza sul comportamento dei
cristalli stessi determinandone pregi e
difetti caratteristici tra cui il principale
è il fatto che i cristalli proteici sono
molto meno ordinati dei cristalli classici,
sia per l’elevato contenuto di materiale
disordinato presente all’interno del
cristallo, ma anche perché i gruppi sulla
superficie della macromolecola in contatto
con il solvente possono avere una forte
mobilità.
Gli agenti circolanti e precipitanti
biologici dell’organismo sono
principalmente:
Sali (inorganici: AS, Na2SO4, NaCl, KCl,
NH4Cl, MgSO4, CaCl2, NH4NO3, LiCl, etc.–
organici: Citrato, Acetato, Formiato, etc.)
i quali agendo nel tempo, creano la
cristallizzazione dei vari tipi di proteine
presenti e circolanti nella matrice, virus
compresi.
La cristallizzazione può avvenire anche per
un processo di dialisi nel quale la membrana
di filtro e’ rappresentata dalla membrana
cellulare.
Poiché in un cristallo proteico vi sono
poche interazioni dirette di impaccamento
tra le molecole di proteina, piccole
variazioni della soluzione di
cristallizzazione, come ad esempio piccole
variazioni nel pH, stati febbrili (aumento
temperatura corporea, oppure la alterazione
bioelettronica della matrice rispetto ai
cristalli virus e sostanze entro contenute)
possono portare ad avere impaccamenti
diversi e si possono quindi ottenere forme
cristalline differenti.
Le strutture di alcune molecole di proteina
(ad esempio il lisozoma e la mioglobina)
sono quindi state determinate in diverse
forme cristalline, ma risultano
sostanzialmente uguali, ad eccezione di
alcune catene laterali che sono coinvolte
nell’impaccamento.
Proprio perché le interazioni tra le
molecole proteiche in un cristallo sono
poche, esse non modificano la struttura
complessiva della proteina anche avendo un
diverso impaccamento. Tuttavia, diverse
forme cristalline possono avere un diverso
grado di ordine e quindi dare un quadro di
diffrazione di diversa qualità. In generale,
più le molecole sono strettamente impaccate
e quindi meno acqua contiene il cristallo,
migliore è la diffrazione che si ottiene
poiché le molecole nel cristallo sono più
ordinate.
Il microscopio
elettronico è stato utilizzato per ottenere
informazioni a bassa risoluzione sulla
struttura dei virus. Il termine
"risoluzione“, usato in questo contesto, sta
ad indicare la dimensione di una unità
strutturale, che può essere vista
chiaramente. Con il microscopio elettronico
il livello di risoluzione è 5 nm (1 nm=10-9
metri).
Il microscopio elettronico e le
informazioni sulla forma dei virus.
Per la risoluzione di strutture atomiche, la
sola tecnica idonea è la cristallografia a
raggi X, che richiede che il virus sia stato
cristallizzato.
La prima cristallizzazione di un virus è
stata eseguita nel 1930.
I virus hanno una struttura definita
(geometrica), che può essere identificata
dal tipo di diffrazione.
Fred Sanger ha determinato la prima sequenza
aminoacidica di una proteina, l’insulina,
nel 1950,
John Kendrew ha descritto la prima struttura
cristallica di una proteina, la mioglobina,
agli inizi del 1960.
La prima risoluzione della struttura atomica
di un virus è stata fatta solo nel 1978.
Da allora sono state determinate molte
strutture virali e non le conosciamo tutte…e
nuove risoluzioni sono frequentemente
descritte nelle riviste scientifiche.
Ricordiamo che NON tutti i virus sono
pericolosi o nocivi: alcuni (quelli
autologhi) si sono
rivelati preziosi alleati per diverse e
importanti attività umane, purtroppo degli
ultimi due secoli,
con i Vaccini
però si sono introdotti virus "eterologhi"
(estranei di altre specie oppure sintetici)
negli esseri viventi umani ed animali, che
sono infatti delle
sostanze tossico-nocive contenenti,
anche non solo virus (cristalloidi e
non), che hanno
destabilizzato e destabilizzano, con le
mutazioni genetiche da
essi indotte,
trasmissibili anche alla
prole, le normali e
naturali funzionalità atte a
mantenere la
perfetta salute.
Pandora, i mega-virus che potrebbero
ridefinire la vita così come la conosciamo
- 24 luglio 2013
Megavirus
Un team di ricercatori francesi ha
pubblicato su Science lo studio
Pandoraviruses:
Amoeba Viruses with Genomes Up to 2.5 Mb
Reaching Thatof Parasitic Eukaryotes,
nel quale spiega che "Dieci anni fa, la
scoperta del Mimivirus, un virus che infetta
le Acanthamoeba, ha avviato un riesame dei
limiti del mondo virale, sia in termini di
dimensioni delle particelle (>0,7
micrometri) che della complessità del genoma
(>1000 geni), dimensioni tipiche del
parassita dei batteri. La diversità di
questi virus giganti (i Megaviridae) è stata
valutata mediante il campionamento di una
varietà di ambienti acquatici e dei loro
sedimenti associati in tutto il mondo".
I ricercatori segnalano «L’isolamento di due
virus giganti, uno al largo della costa
centrale del Cile, l’altro in un laghetto di
acqua dolce nei pressi di Melbourne
(Australia), senza somiglianza morfologica e
genomica con eventuali famiglie di virus
precedentemente definiti. Le loro particelle
ovoidali di dimensioni micrometriche
contengono genomi di Dna rispettivamente di
almeno 2,5 ed 1,9 megabases,. Questi virus
sono i primi membri del proposto genere “Pandoravirus”,
un termine che riflette la loro mancanza di
somiglianza con microrganismi descritti in
precedenza e le sorprese previste dal loro
studio futuro».
Come spiega Science, questi megavirus di
dimensioni spropositate scoperti di recente
"Raggiungono il micron di lunghezza e
all’apparenza potrebbero essere scambiati
per batteri. Possiedono un genoma
spropositatamente grande rispetto agli altri
virus, nel quale sono presenti geni
completamente diversi da quelli che
caratterizzano archea, batteri ed eucarioti,
suggerendo che possano derivare da antichi
parassiti appartenenti a un nuovo dominio
della vita". Quindi, la conclusione a cui
sono giunti i biologi che li hanno scoperti
è che "Archea, batteri ed eucarioti non
sarebbero i tre soli domini della vita
esistenti".
Science sottolinea che "La collocazione dei
virus nell’albero della vita è sempre stata
alquanto incerta e controversa. Secondo una
teoria, i virus sarebbero antichi parassiti
che avrebbero progressivamente perso quasi
tutto il loro armamentario biologico, mentre
altri biologi – vista l’assenza di funzioni
metaboliche e la totale dipendenza per la
riproduzione dagli apparati delle cellule
ospiti – li considerano solo aggregati di
proteine". I due “Pandoravirus”
sembrano cosa diversa dai Mimivirus,
che pure hanno dimensioni fisiche e
genetiche simili a quelle di molti
batteri, ma i circa 900 presunti geni
identificati in questi virus erano
considerati dalla maggioranza dei virologi
geni acquisiti casualmente dalle cellule in
cui era avvenuta la riproduzione del virus.
Una spiegazione non ha mai convinto
Jean-Michel Claverie, un ricercatore del
Cnrs dell’università di Aix-Marseille, che
ha sequenziato il genoma di Mimivirus e
guidato la ricerca sui “Pandoravirus”,
«Perché le sequenze geniche identificate
risultavano molto diverse da quelle dei geni
del suo ospite, Acanthamoeba».
Il team di Claverie è andato quindi a caccia
di altri virus giganti nei i sedimenti
marini e lacustri dove era stato
trovato il Mimivirus e si è imbattuto nei
“nuovi” mega-virus: il Pandoravirus salinus,
trovato nei sedimenti della foce del fiume
Tunquen in Cile, e i Pandoravirus dulcis,
ancora più grande, nei fondali di un
laghetto di acqua dolce vicino a Melbourne.
Ognuno di questi megavirus è anche in
possesso di circa 2.500 geni, dei quali
2.300 sono del tutto nuovi per la biologia.
I Pandoraviruses, in altre parole, sono
molto più di enormi, sono anche
inequivocabilmente distinti, di qualsiasi
virus conosciuto sulla Terra, compresi gli
altri virus giganti. Il fatto che questi “Pandoravirus”
siano geneticamente unici e che siano
stati trovati in continenti diversi e
separati dall’Oceano Pacifico, suggerisce
che i generi virali giganti possono essere
più comuni di quanto si credesse, mentre
aumentano gli interrogativi su quali siano i
confini tra le cellule viventi ed i virus
“inanimati”.
A prima vista sembrano simili a batteri,
anche perché non possiedono il
caratteristico capside; ma a un attento
esame microscopico, ottico ed elettronico, è
evidente che si tratta di virus: non hanno i
geni per produrre energia, così come non
possono produrre autonomamente proteine.
Inoltre, quando si riproducono non si
dividono in due come fanno i batteri, ma
producono centinaia di nuove particelle
virali, fino all’esplosione della cellula
ospite.
Science sottolinea: "Particolarmente
notevole è il fatto che la maggior parte dei
geni dei pandoravirus non compare in alcun
database, il che non solo rafforza
l’ipotesi che i virus giganti discendano da
cellule a vita libera che a poco a poco
hanno perso la maggior parte dei geni in
seguito a un parassitismo sempre più
spinto".
Claverie sostiene "Che abbiano avuto
origine da una stirpe cellulare primitiva
totalmente diversa da Archea, Bacteria e
Eukarya". Per questo nuovo
raggruppamento è stato proposto il nome di
Things Resisting Uncomplete Classification,
abbreviato in “Truc”, che in francese
significa “coso”.
Il biologo molecolare Luis Villarreal su
Scientific American si chiede se i virus
siano vivi e spiega: "Inizialmente erano
visti come veleni, poi come forme di vita,
quindi come prodotti chimici biologici, oggi
si pensa ai virus di come ad una zona grigia
tra vivente e non vivente. Non possono
replicarsi in proprio, ma vengono replicati
da
cellule davvero viventi e possono anche
influenzare profondamente il comportamento
dei loro ospiti".
L’ambiguità deriva in gran parte dalla
natura paradossale dei virus: da un lato,
possiedono molte caratteristiche associate
alla vita, come ad esempio il Dna e l’Rna, e
la capacità di evolvere. Sono anche abili
simulatori che si impadroniscono del
meccanismo cellulare dei loro ospiti, che
sfruttano per riprodursi, diffondere e
infettare, a volte con efficienza letale. Si
tratta di un impressionante e spaventoso
armamentario per qualcosa che non è in grado
di produrre proteine.
Forse per la loro natura subdola i virus
sono stati visti a lungo come qualcosa di
relativamente semplice: dato le loro piccole
dimensioni, gli scienziati pensavano che i
loro genomi fossero piccoli, non hanno
parete cellulare e nemmeno processi
metabolici, tutte caratteristiche che hanno
impedito ai virus di diventare un piccolo
rametto nell’albero della vita disegnato
dall’uomo.
Ma ora i Pandoravirus rischiano di
riedificare quell’albero fin dalle sue
radici: "Dato che più del 93% dei geni dei
Pandoravirus non somigliano a nulla
conosciuto – scrivono i ricercatori su
Science – la loro origine non può essere
fatta risalire ad un qualsiasi lignaggio
cellulare conosciuto. Tuttavia, la loro
polimerasi del Dna fa cluster con quelle del
Dna di altri virus giganti, suggerendo
l’esistenza di un quarto controverso dominio
della vita".
Tratto da Science
SINTESI:
Ma cos’è quindi un "virus" ?
La storia della virologia è costellata di
scoperte, ma e da grandi abbagli. Ma
questo è comune anche a tutta la
biologia.
Su alcuni testi di
Patologia clinica, troviamo questa
definizione:
- un virus è una informazione (brutta
notizia) avvolta in una
proteina.
La seconda parte della definizione fa
riferimento alla struttura comune a tutti i
virus:
- uno strato proteico che ricopre il file
del DNA (genoma).
Molti virus si limitano a questa struttura,
altri aggiungono strati aggiuntivi, quasi
sempre formati da
fosfolipidi.
Questo secondo rivestimento è chiamato
envelope, (capside) sul quale sono
evidenti le spikes o spicole (lancia,
spuntone, chiodo), che non fanno parte del
capside ma che sono vere e proprie
proteine di membrana, spesso
glicoproteine.
Esistono poi altri tipi di
proteine, si va dalle proteine
importanti per la fusione delle membrane a
quelle
emoagglutinanti, l’importante è capire
che comunque tutte sono indispensabili al
virus: in una struttura piccola ed
essenziale come quella virale non c’è spazio
per strutture inefficienti.
Nei virus con envelope, il capside e il
genoma virale sono spesso chiamati con
l’unico nome di
nucleocapside, mentre il capside è
spesso chiamato core.
Esistono poi, nei virus con
envelope o per-capside, oppure tunica,
ma ci può essere anche uno strato di
matrice, delle proteine con funzione
strutturale, situate proprio al di sotto
dello strato fosfolipidico, chiamate
proteine di matrice o proteine M. Infine,
alcuni virus portano con se degli
enzimi.
Esistono virus di tutti i tipi: piccoli o
molto grandi, allungati, a forma di mattone
o proiettile, rotondi, icosaedrici…,
complesso (come nei fagi T pari o il capside
a mattone del Poxvirus).
Quando il virus è nudo, il capside è l’unico
rivestimento della particella. In questo
caso presenta le proteine necessarie per il
riconoscimento recettoriale (spikes o
spicole).
Le dimensioni variano da 18 a 700 nm di
diametro (anche se esistono i filovirus, con
particella allungata, la cui lunghezza può
arrivare ad 1 μm) e contengono un solo tipo
di acido nucleico;
Un virus e’ quindi costituito da una catena
di acido nucleico, che può essere
DNA o RNA, a seconda del tipo di virus;
ciò significa che in sintesi, il virus è un pezzetto di DNA/RNA circondato,
avvolto da una capsula proteica, più o meno
complessa.
Nessun virus può MAI
entrare nelle bollicine di
vapor acqueo in sospensione nell'aria)
perché esso è 1.000 volte più grande
di una singola Flugga.
Comunque la vera Funzione ed il
Significato biologico dei virus, è
quello di "trasportare
materiale genetico", cioè informazione,
per promuovere il cambiamento della e nella
Natura in senso lato, nel tempo !
Nel 1940 finalmente la prima foto: veniva
fotografato (l'involucro esterno, non il
contenuto) il TMV al
microscopio elettronico, e nel 1952
Harshey e Chase dimostrarono, con l’uso di
un batteriofago, il cui codice genetico
risiede nel
DNA
che è all'interno e non
nelle proteine
che lo avviluppano.
Un batteriofago o fago è una proteina
complessa virale detta anche virus,
che parassita un determinato
batterio, di cui può provocare la
distruzione per
lisi.
I batteriofagi più complessi, come quelli
della serie T, hanno una forma a spillo. La
parte chiamata testa, contiene l'acido
nucleico, sotto a questa si trova una
specie di collare, seguito da una coda che
si sfrangia all'estremità libera in 5 o 6
fibre.
Il batteriofago attacca il batterio fissando
le fibre su un punto preciso della
superficie del batterio. Con un meccanismo
di contrazione inietta il suo
acido nucleico, mentre l'involucro
proteico rimane all'esterno. Una volta
iniettato, il genoma fagico può seguire due
vie.
Nel
ciclo litico (tipico dei batteriofagi
T), utilizzerà l'apparato di replicazione
dell'ospite per produrre nuove particelle
fagiche, fino al raggiungimento del volume
di scoppio, momento in cui la cellula si
disgregherà per lisi.
Nel
ciclo lisogenico invece, il genoma
fagico (solitamente quello di λ) si
integrerà in un punto specifico del
cromosoma batterico, attλ. In questo stato
integrato, il fago viene chiamato
profago, e ogni qual volta il cromosoma
batterico si replica, il genoma di λ
integrato replica anch'esso. Un batterio che
contiene un profago è detto "lisogeno".
Lo stato di profago è mantenuto da una
specifica
proteina prodotta dal fago stesso.
L'allontanamento di questo repressore induce
il ciclo litico.
I "virus" sono quindi strutture=sostanze
(proteine complesse a DNA) non
visibili ad occhio nudo, così piccole da
non possedere nel loro "file"
di DNA, tutte le funzioni necessarie per
essere “accettati”, dalle
cellule e quelli (files = segmento di
DNA) per farsi riprodurre dalla
cellula, oltre agli
enzimi adatti alla
loro lettura nella
cellula, contrariamente a quanto
affermano alcuni
medici poco preparati della
medicina ufficiale.
I virus, quando riescono a passare le
barriere
immunologiche:
pelle, mucose. batteriofagi, ecc, si
ancorano alla membrana delle cellule con i
loro spikes ed attendono che la cellula li
decodifichi e se la funzione cellulare non è
stata alterata in precedenza, li introduca
nel citoplasma cellulare; in seguito alla
decodifica l'informazione virale passa al
genoma cellulare,
specie quello
mitocondriale,
modificando e/o
alterando, es. nel caso dei
Vaccini,
SEMPRE
tossici e
contenenti anche virus eterologhi =
estranei, le funzioni principali cellulari,
che sono principalmente: produzione e
specializzazione delle
proteine e generazione di energia con il
sistema
ATP nel mitocondrio.
Una volta introdotti all'interno di una
cellula, i virus eterologhi, modificano la
funzionalità della
cellula che li
ospita, per mezzo del loro
DNA e con le reazioni
cellulari e quindi
immunitarie
al capside proteico complesso del virus
stesso, specie quelli eterologhi che passano
le prime e più importanti e le varie
barriere
immunitarie (pelle
e
mucose), compromettendola
e generandole
stress
ossidativo ed a volte molto più
gravemente, tanto da provocarne la morte (apoptosi),
per questi processi, contro la vita
cellulare, nasce quindi l’alterazione
nutrizionale della cellulla stessa, e quella
di tutte le cellule viciniore ammalate e
non, nel tessuto ove queste cellule, che
contengono virus risiedono; la conseguenza
e’ che il tessuto si
intossica,
si
infiamma
e/o scatena
ischemie,
infarti (di tutti i tipi), oppure va in
necrosi.
Quindi non è il "virus" in sé che produce
la
malattia, ma la degenerazione
delle funzioni cellulari indotte dal DNA
virale, per l'intossicazione indotta, da e
per le reazioni alle proteine del capside
virale che esso la scatena, ma è la
malfunzione della
cellula
che
scatena l'ammalamento,
questo perché un "virus" è lo ripetiamo una
ennesima volta, un'applicazione (file
di
DNA) che si attacca od informa ad altre
applicazioni (file
di DNA cellulare) nei
quali modifica l'informazione normalmente
contenuta a pro della Vita sana, oltre all'intossicazione
introdotta nella cellula con quelle sostanze
tossiche chiamate "virus".
Anche
Stephan Lanka (virologo) ed altri
virologi non indottrinati, vanno vicino alla
verità, Lanka afferma e riconosce che in
vita sua non ha mai visto un virus uccidere,
aggredire, comportarsi da killer. Anche lui
dice che che è
follia
terroristica
parlare di
virus pericolosi ed
assassini, come fanno i
medici
in malafede, giornalisti analfabeti,
indottrinati e/o pagati, di quotidiani,
riviste, televisioni, gestite da
Big Pharma.
Anche Lanka riconosce quindi che un virus,
non è un essere vivente, che non si può
"uccidere o attenuare", essendo esso un
residuo proteico non-ammazzabile e
non-attenuabile.
Aggiungete poi il concetto importante della
NON propagabilità nell’atmosfera,
formata da
vapor acqueo, per cui nessun
virus al mondo può entrare nelle
bollicine di gas o vapor acqueo in
sospensione nell'aria - vedi: Flugge
(la qual cosa fa apparire ancora più
ridicoli e deficienti tutti quelli che
indossano le mascherine, allo stesso
demenziale modo di quelli che cercano di
proteggersi coi profilattici dai
papillomi e dall’Aids).
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Gli
scienziati studiano la meccanica dei gusci
(capside) dei "virus" - 10 dicembre
2013
SISSA Trieste, Italy – Il genoma dei virus
è solitamente racchiuso in un guscio
chiamato capside. I capsidi hanno proprietà
meccaniche uniche: devono essere resistenti
e al tempo stesso in grado di dissolversi
per rilasciare il genoma nella cellula
infettata.
Gli scienziati della
Scuola Internazionale Superiore di Studi
Avanzati (SISSA) di Trieste hanno
coordinato uno studio sulle proprietà
meccaniche dei virus che ne ha migliorato la
comprensione, tanto da fare previsioni sul
comportamento di virus ancora poco
conosciuti.
I virus sono come navicelle che contengono
una parte attiva, cioé il materiale
genetico, in grado di infettare una cellula
ospite. La navicella, chiamata capside o
vettore, è sostanzialmente un guscio che si
deforma quando deve penetrare nella cellula
da infettare, e può addirittura andare in
pezzi.
Il gruppo di ricerca, fra cui Guido Polles e
Cristian Micheletti della SISSA, hanno usato
simulazioni al computer e modelli teorici
proprio per capire come questa “navicella”
risponda alle sollecitazioni termiche e
meccaniche. Così facendo hanno individuato i
punti deboli dei capsidi e ne hanno dedotto
il processo di assemblaggio spontaneo.
Ogni guscio è formato da tanti tasselli
proteici che si incastrano spontaneamente
come pezzetti di Lego.
Un capside può essere formato da centinaia
di queste sub-unità, ma ogni tassello è
formato da un numero limitato di proteine. I
bordi dei tasselli rappresentano le linee
“deboli” dove avviene la deformazione della
struttura generale e lungo le quali il
guscio si frammenta in caso di rottura.
Per alcuni tipi di virus sono state fatte
delle osservazioni sperimentali, proprio per
capire la dinamica interna del vettore
(deformazione) e la forma dei singoli
tasselli (che è di solito piuttosto regolare
- pentagoni, esagoni, triangoli).
Micheletti e colleghi hanno prodotto un
modello al computer che, in linea di
principio, può essere applicato a qualunque
virus di cui sia nota la struttura.
“Partendo dalle conoscenze sulla struttura
molecolare del capside abbiamo provato a
‘stuzzicarlo’ un po’ per vedere come
cambiava forma. Abbiamo infatti simulato
delle fluttuazioni termiche (banalmente
l’abbiamo virtualmente scaldato e
raffreddato) osservando lungo quali linee il
guscio si modificava.
Molto probabilmente queste linee sono anche
i punti in cui il capside tende a
frantumarsi”. Hanno spiegato Polles e
Micheletti. “Il nostro modello si è rivelato
molto robusto. Le simulazioni infatti hanno
riprodotto le condizioni che sono state
osservate sperimentalmente su una serie di
capsidi noti. Per questo motivo abbiamo
prodotto altre previsioni su capsidi di cui
non esiste conoscenza diretta in questo
senso”.
La ricerca, che è stata condotta insieme
all’Università di York (UK), all’Università
di Torino e all’Istituto Max Planck di Mainz
(Germania), è stata pubblicata su Plos
Computational Biology. Gli studi sulla
natura dei capsidi virali sono importanti
per conoscere i meccanismi di azione dei
virus (e studiare metodi per contrastarla).
I vettori virali inoltre sono usati in
farmacologia e per la terapia genica. I
gusci dei virus infatti possono essere
utilizzati come vettore per far entrare una
terapia direttamente dentro le
cellule, una metodologia che oggi
rappresenta l’avanguardia in medicina. La
possibilità di identificare i punti
meccanicamente deboli potrebbe, in
prospettiva, essere sfruttata per modificare
i capsidi naturali ottimizzandone la loro
resistenza per un più efficace trasporto e
consegna del contenuto farmacologico
Tratto da: lescienze.it
Commento NdR: qui manca anche
un fatto molto importante, siccome ogni
sostanza ha una sua specifica carica
elettronica individuabile e detettabile ad
esempio con uno
spettrofotometro, l’analisi delle
reazioni che intervengono fra la carica
elettronica del capside e quelle della
membrana cellulare NON e’ stata fatta ed e’
uno dei fattori più importanti nelle
“relazioni” fra una sostanza che si avvicina
alla membrana cellulare e la membrana
stessa.
Inoltre una delle caratteristiche dei
liquidi extracellulare ed intracellulari,
ove i virus possono arrivare per mezzo della
via linfatica, nervosa e sanguigna, è che
essi, i liquidi possono variare, per vari
motivi innanzi tutto per quelli
intracellulari, l’alterazione del
metabolismo - anche i virus lo possono
indurre - il loro pH e quindi interferire più o meno sulla rottura del capside il
quale rilascia il DNA nei liquidi con
conseguenze difficili da prevedere.
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"VIRUS": il "nemico invisibile" viene
descritto dalla
medicina allopatica ufficiale, come se
fosse un essere vivente, essi in realtà sono
solo come abbiamo visto, proteine tossiche
con "frammenti di materiale genetico"
endogeno o/o
eterologo
interno, i virus (lo ripetiamo una ennesima
volta, NON sono quindi esseri viventi, ma
solo sostanze
lipidiche a
DNA),
quelli eterologhi, estranei alla specie sono
una minaccia per l’uomo, gli animali e le
piante, alcuni dei quali vengono introdotti
negli esseri viventi ad esempio con i
vaccini per umani ed animali.
Quelli "autologhi" provenienti dall'apoptosi
cellulare con il
disgregamento del
mitocondrio, sono molto meno tossici ed
in genere vengono espulsi per le vie
emuntorie naturali e, se non espulsi, si
immagazzinano nei grassi dei
tessuti (o nel linfonodi procurando
problemi) e possono rimanere latenti
(virus lenti) per decenni, senza provocare
danni, ma ad esempio, in uno stato febbrile
intenso, possono ritornare e svolgere le
loro funzioni e generare qualche problema al
soggetto essendo tossine a
DNA.
Ricapitoliamo: I virus
NON sono "forme di vita semplici", ma
sostanze proteiche (lipidi
= grassi) complesse a DNA,
che tuttavia sono state in grado di far
sviluppare alle
cellule nelle quali vengono introdotti,
delle reazioni od azioni chimiche complesse
ed in genere molto pericolose (in in
specie quelli eterologhi=estranei - vedi
sopra: (E),
e le
cellule che li ricevono, consentono loro
di rimanere e successivamente vengono
replicati-fotocopiati e ridistribuiti
all'organismo intero nel quale sono stati
introdotti.
Però servono anche all’evoluzione della
Vita, che segue il
Progetto vita, insito dentro nell'energia
(atomi) e quindi nella materia solida
(qualsiasi essa sia)
I pezzetti di
DNA e di RNA, racchiusi in queste
proteine complesse a
DNA (virus
eterologhi), che viaggiano anche nella
cellula, quando questa li fa entrare nel
citoplasma,
lasciano tracce durature in quasi ogni
genoma (specie nel
mitocondrio), generando mutazioni
genetiche latenti ed occulte, se non si
attivano subito od in qualche anno, che si
possono trasmettere anche alla prole.
Ecco dimostrati i
Danni dei
vaccini !
Queste sostanze proteiche a DNA,
parassitando le
cellule, dal
momento che vengono ad essere moltiplicate
dalle cellule stesse, i virus sono fra le
sostanze biologiche (proteine complesse a
DNA) più frequenti del pianeta: con circa
5000 tipi conosciuti e centinaia di miliardi
ancora
senza scheda segnaletica, esse
abbondano in ogni ecosistema terrestre,
perche vengono autoprodotte anche dai
sistemi viventi. Quindi
se, come abbiamo fino ad ora dimostrato, i
virus
non sono le
cause primarie, ma
secondarie, di determinate "malattie",
cosi come li identificano e li chiamano i
ricercatori ed i
medici
della
medicina ufficiale, serva di
Big Pharma, cosi
come non lo sono i batteri detti
impropriamente "patogeni", il principio
stesso della
vaccinazione
e dei
vaccini
è TOTALMENTE ERRATO; per cui
vaccinando i Viventi
si
inseriscono tossine
con DNA,
bypassando le
normali barriere immunitarie, che
altereranno
le funzioni del
Terreno,
della matrice e
quindi quelle
immunitarie,
cellulari,
tissutali e quindi
sistemiche ed
organiche, generando anche
mutazioni genetiche da "regalare" alla
prole.
Quando leggete o sentite le parole "virus
vivi", ricordate questo FATTO:
I “virus vivi” sono sempre
"MORTI"
I termini “virus vivo” indicano
semplicemente quei virus creati dalla
coltura di
tessuti viventi in vitro (cioè in
laboratorio), dai quali si possono ottenere
trilioni di virus che sono SOLO
proteine complesse di
lipidi, a
DNA.
Ma proprio qui sta il punto: anche se alcune
colture da laboratorio vengono tenute
vive, nel corso del processo si verifica un
massiccio ricambio cellulare ed è
dalle cellule morenti che vengono
ottenuti i “virus”.
Infatti i virus detti autologhi (autogenerati)
provengono
alla disgregazione dei
mitocondri delle
cellule morenti=morte (apoptosi),
quelli eterologhi al contrario, sono quelli
che vengono introdotti dall'esterno con:
farmaci,
cibi inadatti, acque malsane, ma e
soprattutto con i
Vaccini.
I virus quindi contengono acido nucleico
(file - spezzoni - di DNA) e proteine, ma
salvo alcuni e sono estremamente rari,
mancano di
enzimi e non
possiedono una vita propria, poiché mancano
dei prerequisiti fondamentali della vita, e
cioè dei meccanismi di controllo metabolico
(che perfino i batteri “inferiori”
possiedono).
Il
Guyton’s Medical Textbook riconosce che
i virus non hanno
nessun sistema riproduttivo,
nessuna capacità
di locomozione, nessun metabolismo e
non possono essere riprodotti in
vitro come entità viventi.
Essi, i virus detti falsamente "vivi", sono
comunque inattivi,
quindi NON vivi, poiché non
possiedono né metabolismo, né vita e
non sono altro che molecole di
DNA e
proteine, ma quelli eterologhi possono,
se introdotti in un
terreno vivo come i corpi viventi,
attivare nelle cellule delle anomale
reazioni chimiche e rilasciare il loro
potere informazionale contenuto nei file del
loro DNA,
alterando
le funzioni cellulari
ed il DNA mitocondriale, cofattori che di
conseguenza
ammalano il soggetto fino a poter in
certi casi, far morire l'ospitante.
VIRUS Eterologhi = estranei - vedi
sopra: (E)
Le reazioni fisiologiche,
immunitarie e
cellulari, ai
virus
eterologhi=estranei,
sono determinate
SOLO dal capside; quelle cellulari
anche dal contenuto (DNA-RNA).
Sono le complesse catene molecolari delle
proteine lipidiche del capside a scatenare
le
reazioni immunitarie, alle sostanze
estranee all'organismo; queste
reazioni possono essere
più
o meno importanti e/o
estreme, a seconda del tipo di
molecole complesse delle
proteine
del capside, specie quelle create in
laboratorio (leggasi
Vaccini).
Mentre il DNA/RNA dei virus eterologhi,
generano malfunzione cellulare non
solo per le
intossicazioni del
citoplasma
dovuto alle sostanze vaccinali, ma anche per
le alterazioni alle informazioni del DNA
mitocondriale, che quello eterologo -
vedi sopra: (E)
produce in esso.
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- VIROGENESI
(riproduzione dei "virus" da parte della
stessa cellula che lo "ospita").
A differenza degli altri agenti patogeni
infettanti (batteri, miceti, ecc.), i virus
non possono essere coltivati sui comuni
terreni di coltura perché, essendo privi di
metabolismo
proprio, presentano un parassitismo
endocellulare obbligato, vale a dire possono
essere moltiplicati esclusivamente dalle
cellule viventi animali, vegetali o
batteriche.
Essi, infatti, non si riproducono per
suddivisione, ma si formano o si duplicano
dall’organizzazione di materiale prodotto
all’interno della
cellula ospite e per mezzo di essa,
utilizzando le sue specifiche funzioni di
duplicazione e specializzazione delle
proteine.
Quest’ultima, dopo la penetrazione e/o il
contatto sulla sua membrana dei virus,
presenta la cosiddetta induzione virale,
ossia una profonda deviazione del proprio
metabolismo, tale che i processi della
cellula sono quasi totalmente rivolti
alla formazione di nuove entità virali e non
rivolti alla produzione ed alla
specializzazione delle proteine ed altre
sostanze utili alle altre cellule, tessuti,
organi, degli organismi ai quali
appartengono.
Le modalità di aggressione dei virus alla
cellula sono state
studiate cimentando dei batteriofagi con dei
batteri, per cui si è visto che dapprima il
virus aderisce per assorbimento alla
superficie batterica, per penetrare subito
dopo con la “”coda”" nella parete e
inoculare quindi, nell’interno del corpo
batterico, la parte attiva (DNA)
una volta dato il via all'introduzione, da
parte della cellula.
(NdR: sempre se il
sistema immunitario
non è efficiente, ma già
compromesso -
esempio da precedenti
vaccini,
farmaci
o tossine - infatti solo nel 25% dei
casi vi è l' introduzione del virus
all'interno della
cellula, scatenando una
reazione immunitaria che crea degli
anticorpi - nell'altro 75% dei casi il
sistema immunitario informa la
cellula, la quale
impedisce l'introduzione del virus nel
suo
citoplasma e quindi
non si scatena una reazione immunitaria
che produce anticorpi).
Questo file virale di DNA eterologo e
relativa proteina, viene quindi riprodotto
dal
DNA cellulare e la
cellula riproduce gli involucri proteici
virali a DNA, che poi espelle; ecco
descritto il meccanismo della duplicazione
virale da parte della
cellula.
A questo punto, si entra nella cosiddetta
“”fase di eclissi”" o periodo latente,
durante il quale il virus sfugge ad ogni
osservazione, perche veicolato fuori dalla
cellula per
osmosi nei liquidi extracellulari e
sempre per
osmosi passa nei vari circuiti,
sanguigno, linfatico ecc e quindi
distribuito nell'organismo.
Segue la fase di “”sviluppo”", nel corso
della quale gli involucri dei virus vengono
riempiti di DNA duplicato dalla
cellula.
Successivamente la
cellula batterica, piena di nuovi virus,
si disgrega liberandoli nel
terreno, i
liquidi del corpo.
Un fenomeno particolare della virogenesi è
quello detto di interferenza, essa consiste
nell’inibizione dei processi moltiplicativi
dei virus in cellule intossicate da un altro
virus. Il fenomeno non è costante, perché a
seconda delle condizioni sperimentali e
della stessa natura dei virus, può
verificarsi, invece dell’interferenza, la
moltiplicazione contemporanea ed
indipendente dei due diversi virus.
I meccanismi di duplicazione dei virus da
parte delle cellule,
da essi intossicate, non sono al momento
molto chiari e certi, questo è evidente, per
cui tutti i meccanismi non si conoscono
perfettamente, per cui pensare di giocare
con i virus (es. con i
Vaccini
o con gli
OGM) è una delle follie della
medicina moderna, legata e
sostenuta ed indirizzata, dagli
interessi di
Big Pharma.
Connessa alla moltiplicazione dei virus vi
è, inoltre, la comparsa, di taluni
sintomi, nelle
inclusioni cellulari o corpi inclusi.
Sono queste delle particolari formazioni,
per lo più e per ora, "considerate come la
sede" della moltiplicazione dei virus,
osservabili anche al comune microscopio.
Possono essere situate nel
nucleo e nel citoplasma.
- Variabilità.
I virus possono presentare variazioni, a
volte stabili, a volte transitorie, di
alcuni loro caratteri, modificazione del
potere
antigene, e ciò dipende dal tipo di
"lavorazione nella duplicazione dei virus da
parte della cellula").
Queste variazioni sono dovute ora a
mutazioni indotte dal
DNA delle
cellula, dovuti a
processi di adattamento.
- Caratteristiche immunologiche.
I virus "animali" (cioè quelli che si
trovano nelle cellule degli animali) per la
loro struttura chimica sono dotati di azione
antigenica, ossia della possibilità a
generare una reazione chimica per la sintesi
di anticorpi da parte dei
linfociti.
Tratto in parte da: medinasalute.com
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VIROFAGI
- Luglio 2012 - Le contraddizioni della
scienza medica=scemenza medica
Il Virophago scoperto recentemente,
suggerisce che i virus siano vivi
Questi ricercatori pensano che, la prova
della malattia “indotta” nel virus gigante,
sembrerebbe indicare che i virus siano vivi,
ma così NON è !
La scoperta
di un virus gigante che si ammala attraverso
l' “infezione” da un altro virus, sta
alimentando il dibattito sul fatto che i
virus siano o meno vivi.
"Non c'è dubbio che questo è un organismo
vivente", dice Jean-Michel Claverie,
virologo presso il laboratori del CNRS UPR a
Marsiglia, parte della Francia di
basic-agenzia di ricerca. "Il fatto che si
può ammalare lo rende più vivo."
Virus giganti sono stati trovati dai
virologi fin dal 2003, quando un team
guidato da Didier Raoult Claverie e al CNRS
UMR, anche a Marsiglia, hanno riferito la
scoperta del primo “monster” virale.
Il virus era stato isolato più di un
decennio prima in ameba prelevata da una
torre di raffreddamento a Bradford, Regno
Unito, ma è stato inizialmente scambiato per
un batterio a causa della sua dimensione, ed
è stato relegato in freezer.
Un esame susseguente di esso, più
approfondito, ha mostrato che quel microbo
sembra essere enorme virus, come più tardi
hanno rivelato i lavori sul suo genoma,
capace di ospitare più di 900 proteine
codificanti genes3 – con dimensione
superiore di almeno tre volte a quelle dei
più grandi virus già noti e più grande di
quello di alcuni batteri. È stato quindi
chiamato Acanthamoeba polyphaga mimivirus (perchè
mima un microbo), ed è stato pensato essere
parte di una famiglia molto più grande. "Cio’
è stata la causa della grande eccitazione in
virologia" - dice Eugene Koonin presso il
National Center for Biotechnology
Information in Bethesda, Maryland, USA - "Ha
attraversato il confine immaginario tra
virus e organismi cellulari; non c'è dubbio
che questo è un organismo vivente; il fatto
che si può “ammalare” lo rende più vivo. " –
(* NdR: vedi sopra)
Ora Raoult, Koonin e colleghi hanno
segnalato l'isolamento di un nuovo ceppo di
virus gigante prelevato da una torre di
raffreddamento a Parigi, che hanno chiamato
mamavirus perché sembrava leggermente più
grande dei mimivirus.
I loro studi di microscopia elettronica
hanno anche rivelato un secondo, piccolo
virus strettamente associato con mamma virus
che si è guadagnato il nome di Sputnik, come
il primo satellite artificiale.
Con soli 21 geni, Sputnik è piccolo rispetto
alla sua mamma - ma insidioso. Quando il
gigante mamavirus “infetta-informatizza” –
vedi sopra - un'ameba, usa la sua vasta
gamma di geni per costruire una "fabbrica virale", un hub dove sono create nuove
particelle virali da parte della cellula
ospitante. Lo Sputnik informa con il suo
DNA, il DNA di questa nuova
fabbrica viral-cellulare, la quale sembra
dirottare i propri macchinari al fine di
replicare l’informazione virale.
Il team ha scoperto che le
cellule co-infettate, cioè informatizzate
dal DNA di Sputnik induce a produrre meno
particelle mamavirus e spesso deformate,
rendendo meno “infettivo” del virus matrice
dell’informazione.
Questo suggerisce che Sputnik è
effettivamente un parassita virale che
disgusta il suo ospite - apparentemente il
primo esempio del genere.
Il team suggerisce che Sputnik sia un “virophago”,
proprio come i virus batteriofagi che
infettano-informatizzano il DNA dei batteri
in modo da farli ammalare o mal funzionare,
come anche avviene nelle
cellule, quando
sono parassitate-informatizzate-infettate da
un virus che incontra la membrana cellulare
o passa attraverso di essa, perché il
sistema immunitario
cellulare e sistemico è in quel momento
immunodepresso=malfunzionante,.
ecco come "nei fatti 'infetta-informatizza
questa fabbrica, e come un fago
infetta-informatizza un batterio", Koonin
dice. "Sta facendo quello che ogni parassita
può fare - sfruttando il suo ospite per
farsi replicare da esso".
Il Genoma di Sputnik rivela una visione più
completa della sua biologia. Anche se 13 dei
suoi geni mostrano poca somiglianza con
tutti gli altri geni noti, tre sono
strettamente legate ai geni mimivirus e
mamavirus, perche’ informatizzato-infettato
dal minuscolo virus, in quanto ha
confezionato le sue necessarie particelle.
Questo suggerisce che il virus satellite può
eseguire il trasferimento genico orizzontale
tra virus – parallelamente al modo in cui i
geni traghetti batteriofagi trasferiscono
l’informazione del loro DNA nel DNA dei
batteri o viceversa.
I Virophagi possono essere comuni nel
Plancton (Blooms.J plancton. Schmaltz /
NASA)
I risultati potrebbero avere implicazioni
globali, secondo alcuni virologi. Uno studio
metagenomica nelle acque degli oceani (4) ha
rivelato l'abbondanza di sequenze genetiche
strettamente legate al virus gigante,
portando sospettare che essi siano
parassiti comuni nel plancton.
Questi virus erano stati dimenticati da
molti anni, dice Claverie, perché i filtri
utilizzati per rimuovere i batteri
eliminavano anche i virus giganti.
La squadra di Raoult ha anche scoperto i
geni relativi allo Sputnik in un enorme
campionamento di dati, quindi questo
potrebbe essere il primo di una nuova,
comune famiglia di virus. "Si suggerisce che
ci sono altri rappresentanti di questa
famiglia virale, là fuori nell'ambiente",
dice Koonin.
Regolando la crescita e la morte del
plancton, i virus giganti ed i virus
satelliti Sputnik - come potrebbero avere
effetti importanti sui cicli dei nutrienti
ed il clima degli oceani. "Questi virus
possono essere i principali attori di
sistemi globali", dice Curtis Suttle, un
esperto di virus marini presso la University
of British Columbia a Vancouver.
"Penso che alla fine troveremo un gran
numero di nuovi virus nel mare e in altri
luoghi", dice Suttle - il 70% dei geni
virali identificati nelle indagini
oceaniche, non sono mai stati visti prima.
"Si sottolinea quanto poco si sa di questi
organismi".
Commento NdR: ma il “contatto”
o la vicinanza, di cui si parla
nell'articolo, fra proteine complesse a
DNA (virus) - vedi:
DNA antenna
ricetrasmittente - può alterare il
DNA della proteina gigante (Virofago),
facendo credere a questi ignoranti
“ricercatori”, che i virus siano “vivi”,
cosa assolutamente inesatta, in quanto anche
fra "virus", batteri e parassiti, i loro DNA
si scambiano informazioni, ciò se
necessario o per errore, nei fatti essi si
informatizzano l’un l’altro
indipendentemente dal contatto fisico, per
via delle emissioni elettromagnetiche dei
vari Cromosomi-DNA esistenti e propri dei
vari virus, batteri, parassiti, presenti
(autoctoni e/o introdotti dall'esterno=eterologhi,
nell’organismo ospitante. Infatti il loro
vari DNA, nella loro parte misconosciuta (il
90% di esso) fanno parte e sono una vera
e propria rete Web biologica che comunicano
fra di loro, utilizzando i vari campi
elettromagnetici propri, di virus, batteri,
parassiti, per mezzo del Campo
Elerttromagnetico dell’ospitante, utilizzato
come vero e proprio supporto-oceanico per le
onde trasmesse e ricevute.
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Come si "fotografa" un "virus" - 04
Feb. 2011 - vedi:
Come si
isola un Virus
È possibile fotografare un virus. La singola
particella virale deve restare in posa solo
per qualche frazione di un miliardesimo di
secondo: tanto basta per ricreare la sua
struttura. Considerando che per dare una
forma all’adenovirus (NdR: quello che
dicono essere "causa" delle congiuntiviti e
delle gastroenteriti, ma
così NON è ! ), ci sono voluti 12 anni
di lavoro, potremmo dire che ci troviamo
davvero di fronte a uno di quegli
avanzamenti tecnologici che cambiano la
storia della scienza.
Questa è, in effetti, la speranza,
confessata su
Nature, di un’ottantina di ricercatori
(di 21 diversi centri) che hanno collaborato
allo scatto. Il primo nome dei credit
dell’immagine, però, spetta a
Janos Hajdu, dell’
Università di Uppsala in Svezia.
La macchina fotografica è il
Linac Coherent Light Source (Lclc), il
primo
laser al mondo a elettroni liberi che
produce raggi X duri (con una lunghezza
d’onda di 0,1 nanometri). È proprietà del
dipartimento per l’energia statunitense e si
trova presso lo Stanford Linear Accelerator
Center (Slac).
Il fascio di Lcls è un miliardo di volte più
luminoso dei classici raggi X, e così
intenso che può attraversare l’acciaio. In
teoria, grazie a questa macchina si
potrebbero osservare gli atomi in movimento,
o la formazione e la distruzione dei legami
chimici in tempo reale; per ora, gli studi
appena pubblicati (gli articoli su Nature
sono in realtà due) danno un assaggio delle
potenzialità di questo laser nel campo della
biologia.
Veniamo al sodo. Come hanno fatto a
fotografare un virus intatto ?
Hanno preso quello più grande che si
conosca, il
mimivirus, e lo hanno messo sulla
traiettoria del laser, poi hanno aperto il
fuoco. Ovviamente il virus viene
disintegrato, ma ciascun impulso è talmente
veloce, dura pochi milionesimi di un
miliardesimo di secondo, che si riescono a
ottenere tutte le informazioni necessarie a
ricreare la sua immagine prima che esploda.
Ma come sempre non si dice che se ne scopre
solo la forma !
Foto
di un Virus: Come potete osservare,
se ne vedono solo gli aspetti esterni
Dei centinaia di
mimivirus messi sotto i raggi X, solo
due hanno prodotto abbastanza dati !?.
Le loro foto mostrano la struttura a 20 lati
dell’involucro virale; un’area di materiale
più denso è inoltre visibile all’interno, e
"potrebbe" essere il DNA. Secondo i
ricercatori, impulsi ancora più brevi e più
brillanti, focalizzati su aree più piccole,
potrebbero aumentare di molto la risoluzione
di queste immagini, per rivelare dettagli
grandi quanto un nanometro. Magari, per
riuscire a cogliere persino le variabilità
individuali.
Hajdu aveva immaginato questo metodo di
indagine circa un decennio fa, e i
ricercatori all'
Arizona State University, dello
Slac e dell’Università di Uppsala hanno
speso anni per sviluppare la strumentazione
specializzata: quella necessaria a iniettare
il campione nel fascio di raggi; poi, il
Max Planck Advanced Study Group ha
prestato la sua strumentazione
ultrasensibile,
Camp, in grado di registrare ogni
singolo fotone.
“Questi primi dati e queste prime immagini
lasciano davvero scorgere una nuova
frontiera della ricerca”. Parola di
Persis S. Drell, direttrice dello Slac.
By Tiziana Moriconi - Riferimenti:
Wired.it - Tratto da galileonet.it
Commento NdR: ciò comprova che il
virus
dell'AIDS NON è MAI stato
fotografato, ma hanno
spacciato foto fasulle con dei disegni
...e che quando "fotografano" un virus,
fotografano l'aspetto esteriore, cioè la
forma di queste proteine complesse a DNA =
Virus, ma non il contenuto e/o le vere
funzioni di queste proteine complesse
eterologhe e non.
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"Virus" e
cervello,
ecco come avvengono le infezioni
SCOPERTA VIA con cui i VIRUS INFETTANO il
CERVELLO
Bloccare il percorso con cui certi virus,
detti "neurotropici", vengono veicolati
attraverso il sangue, la linfa ed il sistema
nervoso fino ai neuroni del cervello, dove
possono concausare encefaliti o
meningiti. E’ quello che vogliono
arrivare a fare Matteo Iannacone e i suoi
collaboratori dell’
Harvard Medical School di Boston e del
San Raffaele di Milano.
Gli scienziati, in particolare, in uno
studio pubblicato su Nature sono riusciti a
ricostruire tutti i passaggi dall’ingresso
del virus nell’organismo al momento in cui
invadono il sistema nervoso centrale.
Normalmente, spiegano gli stessi esperti, i
virus entrano nell’organismo attraverso la
cute (anche con i
Vaccini) o le mucose attraverso
l'acqua od i cibi adulterati; prima di
raggiungere la circolazione del sangue
devono però passare attraverso i linfonodi,
che hanno l’importante compito di bloccare
sul nascere le invasioni dei microrganismi e
di sviluppare la risposta immunitaria, ma se
non sono sufficientemente efficienti essi
non bloccano il loro "passaggio", per cui
entrano nella via sanguigna, specie quelli
introdotti con i
vaccini, che li distribuisce in
tutto l'organismo, ma specialmente nei
due
cervelli...
Proprio analizzando tutti questi passaggi, e
grazie a tecnologie d’avanguardia come la
microscopia intravitale multifotone,
Iannacone e collaboratori sono riusciti a
ricostruire tutti i momenti che portano il
virus fino al
cervello.
L’importanza di questo studio, spiegano i
suoi autori, ”e’ nella dimostrazione che i
linfonodi sono riccamente innervati e che
alcuni virus possono usare questa
caratteristica per raggiungere il sistema
nervoso”.
Scoperte importanti affinche’ si scopra
anche il modo di bloccare questa diffusione,
e che potrebbero avere un forte impatto su
molte malattie: tra i virus neurotropici
dell’uomo, infatti, ci sono anche quello
della rabbia e quello che provoca la febbre
del Nilo occidentale. Fonte: L'Unità
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Evoluzione: un "virus" nel
cervello ha influenzato il
nostro cammino evolutivo ?
Un subdolo virus che si intrufola nel
cervello umano, capace di lasciare tracce
permanenti ed in grado persino di
influenzare l’evoluzione della nostra
specie. Fantascienza o nuova affascinante
scoperta ?
Queste le scoperte di un gruppo di
ricercatori giapponesi, pubblicate sulla
rivista
Nature.
La novità presentata nello studio del team
di ricercatori giapponesi sta nella scoperta
delle tracce, nel genoma umano e di altre
specie di mammiferi, del
bornavirus, che infetta principalmente i
neuroni.
Sequenze simili al gene endogeno N dei
bornavirus sono state rintracciate in
diverse linee di mammiferi e lo studio
suggerisce che questi eventi di integrazione
siano avvenuti in tempi diversi, circa 40
milioni di anni fa nel caso dei Primati,
meno di 10 milioni di anni fa per gli
scoiattoli.
Un altra straordinaria sorpresa, viene dal
fatto che due di queste sequenze, presenti
nel genoma umano, contengono le cosiddette
Open Reading Frames, ovvero obbligano le
cellule a dare
origine a certe proteine.
In uno di questi due casi è stato dimostrato
che, la proteina co-prodotta da questo gene
ereditato dal bornavirus, sia anche in grado
di interagire con diversi processi
cellulari.
Non solo una testimonianza molecolare
fossile di un’antica infezione virale
dunque, ma una vera e propria partecipazione
all’evoluzione da parte del piccolo
bornavirus, che inserendo il suo materiale
genetico DNA ha dato
il via ad una nuova imprevedibile fonte di
innovazione del nostro genoma.
Fonte: pikaia.eu
La
Merck ammette l'inoculazione del
virus del cancro -
La divisione vaccini della
farmaceutica
Merck,
ammette l'inoculazione del virus del cancro
per mezzo dei
vaccini.
La sconvolgente intervista
censurata, condotta dallo
studioso di storia medica Edward Shorter per
la televisione pubblica di Boston WGBH e la
Blackwell Science, è stata
tagliata dal libro "The
Health Century" a causa dei sui
contenuti - l'ammissione che la Merck ha
tradizionalmente
iniettato il virus (SV40
ed altri) nella popolazione di tutto il
mondo.
Questo filmato contenuto nel
documentario "In Lies We Trust: The CIA,
Hollywood & Bioterrorism", prodotto e
creato liberamente dalle associazioni di
tutela dei consumatori e dall'esperto di
salute pubblica, Dott.
Leonard Horowitz, caratterizza
l'intervista al
maggior esperto di vaccini del mondo, il
Dott. Maurice Hilleman, che spiega perché la
Merck ha diffuso l'AIDS,
la
leucemia e altre orribili piaghe
nel
mondo :
http://www.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
Nei
vaccini venduti al terzo mondo
si é scoperto che molti di questi
contenevano l'ormone B-hCG un anti
fertile se immesso in un
vaccino.
La corte Suprema delle Filippine ha scoperto
che oltre 3 milioni di ragazze e donne hanno
assunto questi vaccini contaminati, cosí
come in Nigeria, Tailandia ecc...
Per chi non abbia ancora visto questi
video-documenti scioccanti:
http://uk.youtube.com/watch?v=edikv0zbAlU
http://it.youtube.com/watch?v=wg-52mHIjhs&feature=related
Sembrerebbe che oltre al profitto a tutti i
costi, ci sia dietro qualcosa d'altro....impedire
alle donne dei paesi del terzo
mondo... di avere figli....
I
Vaccini
quindi creano
sempre più o meno frequentemente,
Mutazioni Genetiche
nei
Mitocondri delle
cellule, mutazioni che
sono trasmissibili alla prole,
dalla via materna. Nelle cellule
infettate da virus si
risvegliano
i virus più vecchi.
Dei ricercatori hanno osservato che
quando il metabolismo della cellula
infettata da un virus (NdR: che può
essere anche
vaccinale) essa viene
ingannata al fine di riprodurre il
virus che la infetta, però in essa
decade
la funzionalità di alcune
reazioni biochimiche di contenimento
e di funzione cellulare:
sintesi e specializzazione delle
proteine,
specializzazione degli
enzimi e
duplicazione del
DNA.
Quindi anche l'infezione
da virus
vaccinale è in grado
quindi di riattivare genomi di
precedenti virus, o di quelli
iniettati
con i vaccini ai genitori,
nonni, avi del vaccinato, virus, che
erano divenuti parte del genoma
delle cellule dei genitori, nonni,
avi, generando anticipatamente
qualsiasi tipo di patologia; il
meccanismo si chiama
slatentizzazione = liberare
anticipatamente patologie.
Di fatto i
Vaccini sono un
cocktail di Tossine
altamente pericolose
che possono
rimanere inerti per anni e
riesplodere come
bombe a tempo anche dopo
30-40 anni o più, in uno stato
febbrile… che alterano il
Terreno in modo
importante, specie negli organismi
non perfettamente sani, per problemi
ereditari e/o di alimentazione
inadatta alla Perfetta Salute.
Un esempio
sulle
alterazioni genetiche del DNA da parte
dei virus
vaccinali
(contenuti
nei
vaccini):
AUTISMO:
FINANZIATO STUDIO su DNA dei VIRUS - 22 Gen.
2011
Il Laboratorio di Psichiatria Molecolare e
Neurogenetica del Campus Bio-Medico ha
ottenuto uno dei tre assegni del primo
programma ‘Trailblazer’ della
Fondazione statunitense Autism Speaks,
dedicato a ricerche sulla sindrome autistica
con forte impatto potenziale di novità
Gameti infettati da virus con un genoma
in grado di restare ‘intrappolato’ al loro
interno o, addirittura, di andare ad
aggiungersi alle sequenze genomiche delle
cellule riproduttive umane, per trasmettersi
al nascituro nel momento della fecondazione;
sequenze di DNA virale capaci di mantenersi
‘latenti’ fino al primo trimestre di
gravidanza e quindi di attivarsi, provocando
la compromissione del funzionamento di
alcune cellule del sistema nervoso e, di
conseguenza, l’emergere della malattia: è la
suggestiva ipotesi di studio sull’autismo,
pienamente fondata a livello scientifico,
per mezzo della quale il
Laboratorio di Psichiatria Molecolare e
Neurogenetica dell’Università Campus
Bio-Medico di Roma, diretto dal Prof.
Antonio Persico, ha ottenuto un
finanziamento di circa 80 mila dollari
nell’ambito del primo ciclo del programma
Trailblazer della Autism Speaks, fondazione
nordamericana che finanzia ricerche
rivoluzionarie nella lotta contro la
sindrome dell’autismo.
“L’idea – spiega il docente – è frutto, tra
le altre cose, dell’immenso rispetto per le
ricerche compiute negli ultimi vent’anni da
dozzine di genetisti su questa patologia,
con le quali si sono cercate ricorrenze
significative di mutazioni genetiche nel DNA
dei genitori di bambini affetti da questa
sindrome.
I risultati, tuttavia, hanno evidenziato che
tali mutazioni genetiche possono spiegare
non più del 15-20% dei casi di autismo.
Per
questo, riteniamo che almeno una parte del
restante 80% delle sindromi autistiche
potrebbe essere causata dal meccanismo che
ipotizziamo”.
Secondo gli scienziati, occorre considerare
anche la cosiddetta ‘ereditabilità’ della
malattia: i dati scientifici, infatti,
indicano con certezza che una coppia con
figlio autistico ha 150 volte più della
popolazione generale la possibilità che una
seconda gravidanza dia un altro figlio
affetto da autismo.
Ecco, dunque, l’ipotesi che quel ‘qualcosa’
che necessariamente si trasmette da genitori
a figli per produrre in questi ultimi la
sindrome autistica non sia genoma umano, ma
DNA virale celato all’interno delle sue
sequenze.
Lo studio del Prof. Persico verrà condotto
in collaborazione con l’Istituto di
Endocrinologia dell’Università Cattolica del
Sacro Cuore per l’ambito andrologico, con
l’Unità Operativa di Anatomia Patologica del
Policlinico Universitario Campus Bio-Medico
per l’attività di microscopia elettronica e
con il contributo del Dipartimento di
Neuropsichiatria Infantile del Policlinico
Universitario di Tor Vergata per completare
il reclutamento dei soggetti padri di
individui autistici, in parte reclutati
anche presso l’Ambulatorio di
Neuropsichiatria Infantile del Policlinico
Universitario Campus Bio-Medico, diretto
dallo stesso Persico.
“La nostra teoria – aggiunge il Prof.
Persico – sarebbe tra l’altro compatibile
anche con tutta una serie di alterazioni
tipicamente presenti nei soggetti autistici
a livello immunitario, biochimico e della
curva di crescita: elementi che ci fanno
ritenere possibile una patogenesi che
affianchi alla disfunzione regolativa a
livello immunitario anche una sorta di
‘interruttore’ di tipo virale”.
Per questo, una parte dei finanziamenti
saranno usati per testare la presenza di
migliaia di sequenze virali nel seme di
soggetti che hanno accettato di sottoporsi
all’esperimento.
Le prospettive, in caso di conferma
dell’ipotesi allo studio, sono importanti:
la facilità, in ambito diagnostico, di
confermare la presenza di specifiche
‘sequenze virali tipiche’ nel DNA dei
soggetti autistici, così come la
possibilità, a livello di prevenzione, di
impedirne la diffusione, di controllarne
l’attivazione, oppure di limitarne i danni
nel nascituro.
“Anche dal punto di vista delle cure –
chiarisce Persico – pur non esistendo
farmaci efficaci contro tutti i virus,
saremmo in grado di indirizzare in modo
molto più ‘mirato’ le terapie esistenti e la
ricerca farmacologica”.
Il Prof. Antonio Maria Persico si occupa di
autismo dal 1997. Ha coordinato la raccolta
di oltre 400 famiglie (DNA, RNA, plasma,
siero, etc.) con uno o più soggetti
autistici reclutate in tutta Italia per
studi di genetica, biochimica, immunologia e
psicopatologia dell’autismo. È co-fondatore
e segretario della SIRFA, la Società
Italiana per la Ricerca e la Formazione
sull’Autismo, nata nel marzo 2006 per
promuovere a tutti i livelli la formazione,
la ricerca, le iniziative e le pubblicazioni
utili alla cura della sindrome autistica.
Fonte: unicampus.it
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