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BANCA CENTRALE EUROPEA
(BCE) e
Costituzione della Banca d'Inghilterra, le sue  origini segrete...

I Veri Pirati = Banchieri, Banche, Multinazionali

"L'attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari.
La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto
". (By Maurice Allais, premio Nobel per l'economia)

Nell'anno 1776, Thomas Jefferson dichiarava: “Se gli Americani consentiranno mai a banche privati di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente.” By Thomas Jefferson 

Comunque la SOLUZIONE a TUTTI i PROBLEMI del MONDO e' GIA' QUI - vedi: Padroni del mondo, e' finita per voi !
SOVRANITA' INDIVIDUALE (Dichiarazione)

I mutui bancari sono una FRODE: come difendersi ?
http://marcodellaluna.info/sito/2015/07/26/i-mutui-bancari-sono-una-truffa-come-difendersi/

Negli USA l'agenzia (privata) di riscossione delle Tasse, non paga le Tasse ed e' in mano ai soliti Criminali !

vedi: QUESTI i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali + BCE + FEDERAL RESERVE & C. (nei fatti tutte private)

Chi ha creato la Federal Reserve Bank ?

Le origini segrete della Banca d’Inghilterra
Dall’A.D. 757 fino alla morte nel 791, il grande Re Offa governò il regno di Mercia (1), uno dei sette regni autonomi della eptarchia anglosassone. Offa era un saggio ed abile amministratore dal cuore gentile, benchè fosse duro con i suoi nemici. Egli fondò il primo sistema monetario in Inghilterra (diversa dalla Britannia romano-celtica). Causa la scarsità di oro, usò l’argento per il conio e come riserva di ricchezza. L’unità di conto monetaria era una libbra di argento, divisa in 240 pennies.
Sui pennies veniva impressa una stella (antico inglese “stearra”), dalla quale deriva la parola “sterling”. Nel 787 Offa introdusse una legge che proibiva l’usura, cioè caricare di interesse il prestito della moneta. Le leggi contro l’usura furono ulteriormente rafforzate dal Re Alfredo (r. 865- 99) che ordinò la confisca delle proprietà degli usurai, mentre nel 1050 Edoardo il Confessore (1042-66) decretò non solo la confisca, ma anche che l’usuraio fosse dichiarato fuorilegge e condannato al bando perpetuo.

PRIMA MIGRAZIONE ed ESPULSIONE EBRAICA..
Gli ebrei giunsero per la prima volta in Inghilterra nel 1066 in seguito alla sconfitta di Harold II ad Hastings provocata da Guglielmo I il 14 ottobre. Questi ebrei arrivarono da Rouen, 75 miglia da Falaise, dove Guglielmo venne al mondo illegittimamente come Guglielmo il Bastardo. Nonostante le registrazioni storiche non dicano se essi appoggiarono l’idea di una invasione militare dell’Inghilterra, questi ebrei per lo meno la finanziarono. Per questo sostegno essi furono riccamente remunerati permettendo loro di praticare l’usura sotto la protezione reale (2). Le conseguenze per il popolo inglese furono disastrose. Facendo pagare ratei di interesse del 33% l’anno sui terreni ipotecati dai nobili ed il 300% l’anno sugli strumenti di mestiere e su tutti i beni impegnati dai lavoratori, entro due generazioni un quarto di tutte le terre inglesi cadde nelle mani degli usurai ebrei. Inoltre questi immigrati minavano l’etica delle corporazioni ed infuriavano i mercanti inglesi vendendo una gran quantità di merce “sotto lo stesso tetto” (con una singola licenza). Ebbero inoltre un ruolo primario nel limare le monete d’argento fondendo la limatura in lingotti e placccando d’argento lo stagno.

Il famoso economista Dr. William Cunningham paragona l’attività degli ebrei in Inghilterra dall’11° secolo in poi ad una spugna, che succhia tutta la ricchezza della terra e ne compromette lo sviluppo economico. E’ interessante notare che vi sono le prove che perfino in questo periodo iniziale il Governo fece tutto ciò che era in suo potere per indurre gli ebrei a commerci decenti e lavoro onesto e quindi amalgamarsi con il resto della popolazione, ma senza successo. (3).
Nel 1233 e nel 1275 furono approvati gli statuti sulla Giudea che abolivano qualsiasi forma di usura. Siccome gran parte di questi ebrei non potevano “guadagnarsi da vivere”, fu approvata una legge del Re Edward I (1272-1307) il 18 luglio1290 che obbligava tutta la popolazione ebraica di 16.000 persone a lasciare l’Inghilterra per sempre (4). A differenza della pratica moderna di pulizia etnica, agli ebrei, dopo il pagamento di 1/15° del valore dei loro beni e 1/10° delle loro monete, fu permesso di uscire con tutti i loro beni ed attrezzi. Qualsiasi ebreo che restasse in Inghilterra dopo il 1° novembre 1290 (Tutti i Santi) era passibile di esecuzione.

Il GLORIOSO MEDIO EVO
Con il bando dei prestatori di denaro e l’abolizione dell’usura (5), c’erano ben poche tasse da pagare e nessun debito statale, perché il Governo usava i “tally sticks” (bastoni di legno con le tacche), denaro senza interessi. L’Inghilterra ora godeva un periodo disviluppo e prosperità senza paragoni. Il lavoratore medio lavorava solo 14 settimane l’anno e godeva da160 a 180 giorni di festivi. Secondo Lord Leverhulme, uno scrittore dell’epoca: “Gli uomini del 15° secolo erano molto ben pagati “, così bene che il potere d’acquisto delle loro paghe ed il loro standard di vita sarebbe stato superato solo nel tardo 19° secolo.

Houston Stewart Chamberlain, il filosofo anglo-tedesco, conferma queste condizioni di vita ne “ The Foundations of the XIX Century”: “Nel 13° secolo, quando le razze teutoniche cominciarono a costruire il loro nuovo mondo, l’agricoltore in quasi tutta l’Europa era un uomo libero, con una assistenza più assicurata di quanto lo sia oggi. La proprietà del terreno era la regola, cosicchè l’Inghilterra, oggi sede del latifondo – era fino al 15° secolo quasi interamente in mano a migliaia di agricoltori, che non solo erano proprietari legittimi della loro terra, ma possedevano in aggiunta il diritto al libero accesso a pascoli e boschi comuni”

FINE dell’ETA’ dell’ORO
Durante il 17° secolo questa età dell’oro si concluse tragicamente. Un gran numero di ebrei che erano stati espulsi dalla Spagna nel 1492 da Isabella I di Castiglia e da Ferdinando II di Aragona (8) si stabilirono in Olanda. Benchè gli olandesi all’epoca fossero una potenza marittima, gli usurai ebrei che si erano stabiliti ad Amsterdam desideravano ritornare in Inghilterra, dove le prospettive per espandere le operazioni di prestiti di denaro erano più promettenti. Durante il regno della Regina Elisabetta I (1558-1603) piccoli gruppi di “marrani” – ebrei spagnoli che si erano convertiti ad una forma falso cristianesimo - si stabilirono a Londra.
Molti di essi erano orafi, accettavano depositi di oro in custodia e quindi emettevano ricevute dieci volte l’ammontare dell’oro custodito come ricevute di oro, cioè prestiti con interesse. Queste ricevute, precursori del sistema fraudolento di riserva frazionaria delle banche, erano all’inizio prestate alla Corona o al tesoro all’8% l’anno, ma secondo Samuel Pepys (9), diarista e segretario dell’Ammiragliato, il rateo di interesse aumentò fino al 20% o addirittura il 30% l’anno (10)
L’ interesse che i mercanti pagavano spesso eccedeva il 33% l’anno, anche se il rateo legale era il 6% l’anno (11). Operai e bisognosi sopportavano il peso di questi interessi estorsivi dovendo pagare 60%, 70% o fino all’80% l’anno (12). Secondo Michael Godfrey, autore dell’opuscolo intitolato “A short Account of the Bank of England”, da 2 a 3 milioni di sterline si erano perdute per bancarotta di orafi e scomparsa dei loro commessi (13).

Nel 1534, con la Legge sulla Supremazia, la chiesa d’Inghilterra fu dichiarata religione ufficiale dal Re Enrico VIII (1509-1547). Durante i secoli 16° e 17° le credenze puritane basate sugli insegnamenti di John Wycliffe e John Calvin (14) guadagnarono un crescente numero di aderenti. I Puritani consideravano la Bibbia la vera Legge di Dio e incoraggiavano la sua lettura, la preghiera ed i sermoni e la semplificazione del rituale dei sacramenti.
Il Re Stuart Charles I (1625-1649), che desiderava mantenere la preminenza della chiesa anglicana, giunse ad aspro conflitto con i Puritani, che stavano facendo grandi progressi nel proselitismo della intera popolazione. Dopo l’assassinio dell’amico fidato e consigliere di Carlo, il duca di Buckingham, nel 1628, gradualmente si isolò dalla gente.

Le crescenti divisioni religiose fornirono la perfetta opportunità di sfruttamento ai cospiratori ebrei. Come scrisse Israel Israeli, il padre del Primo Ministro Benjamin Israeli ne “The Life and Reign of Charles I” “la nazione fu artatamente divisa fra Sabatariani e violatori del Sabato (15).
Nel 1640 uno dei capi della comunità ebraica clandestina Fernandez Carvajal, mercante e spia, conosciuto anche come “The Great Jew”, organizzò una milizia armata di circa 10.000 membri, che furono utilizzati per intimidire i londinesi e seminare la confusione. Furono distribuiti un gran numero di opuscoli e volantini (16).
Ben presto scoppiò la guerra civile fra i Realisti (Anglicani) e “Rounbdheads” (Puritani) che durò dal 1642al 1648.
I Roundheads con il loro esercito “New Model Army” furono vittoriosi e si stima che morirono190.000 persone, il 3,8% della popolazione. Il capo dei Roundheads (o Parlamentaristi) era Oliver Cromwell (1599-1658), il cui esercito “NewModel Army” non solo era attrezzato e approvvigionato dal capo imprenditore ed agitatore di mestiere, Fernando Carvajal, ma anche rifornito di denaro dagli ebrei prestatori di soldi di Amsterdam.
Il capo degli ebrei olandesi, Monasseh ben Israel (17), inviò una petizione a Cromwell chiedendogli che fosse permesso agli ebrei di immigrare in Inghilterra in cambio dei favori finanziari, da lui generosamente forniti (18).

L’ASSASSINIO di RE CARLO I
Il tradimento a cui si abbassò Cromwell è rivelato nella corrispondenza fra lui e la sinagoga di Muelheim (Germania): “16 giugno 1647. da A.C. (Oliver Cromwell) a Ebener Pratt: In cambio del sostegno finanziario sosteniamo l’ammissione degli ebrei in Inghilterra. Questo è impossibile con Re Charles vivente.
Charles non può essere giustiziato senza processo, non esistono al momento ragioni adeguate.
Quindi consigliamo che Charles sia assassinato, non sarà difficile procurare un assassino, che lo aiuterà a fuggire”.
La risposta: “Ad Oliver Cromwell da Ebebener: Forniremo aiuto finanziario appena Carlo sarà rimosso e gli ebrei riammessi. L’assassinio è troppo pericoloso. A Charles sarà data l’opportunità di fuggire: la sua cattura giustificherà il processo e l’esecuzione. Il sostegno sarà liberale, ma non è il caso di discutere i termini fino a quando comincerà il processo” (19).

Re Charles era trattenuto come virtuale prigioniero a Holmy House, Northamptonshire. Il 4 giugno 1647 500 rivoluzionari catturarono il Re, ma gli consentirono di fuggire all’isola di Wight, dove fu in seguito arrestato.
Il 5 dicembre 1648 la Camera dei Comuni decise “che le concessioni del Re erano soddisfacenti per un accomodamento” (20). Cromwell quindi epurò la Camera dei Comuni con l’assistenza del colonnello Pryde fino a quando rimase un gruppetto di 50 membri, che votarono opportunamente che il Re fosse processato.
Non un singolo avvocato se la sentiva di vergare un atto di accusa contro il Re. Alla fine fu un ebreo olandese che provvide alla bisogna, Isaac Dorislaus. Il Re fu costretto a partecipare ad un processo spettacolo in una Alta Corte di Giustizia nella quale due terzi dei suoi membri erano ””levellers” (agitatori cromwelliani) dell’esercito.
Il Re Charles rifiutò di chiedere la grazia, ma fu dichiarato colpevole e giustiziato il 29 gennaio 1649.
Quando la processione si avvicinò al patibolo, moltissimi componenti della folla gridarono: “God save the King!” Quando tutto fu finito si udirono molti gemiti di angoscia.

SECONDA IMMIGRAZIONE EBRAICA
Dal 7 al 18 dicembre 1655 Cromwell tenne una conferenza a Whitehall allo scopo di ottenere l’approvazione per l’immigrazione su vasta scala degli ebrei. Nonostante la sala fosse gremita di sostenitori di Cromwell, la schiacciante maggioranza dei delegati, in massima parte preti, legali e mercanti, votò contro l’ingresso degli ebrei in Inghilterra (22). Nell’ottobre 1656 ai primi ebrei fu surrettiziamente permesso di entrare liberamente in Inghilterra, nonostante forti proteste registrate dal sottocomitato del Consiglio di Stato, che dichiarò che questi ebrei “sarebbero stati una grave minaccia per lo Stato e per la religione cristiana”.
I mercanti, senza eccezione, parlarono contro l’ammissione degli ebrei. Essi dichiararono che gli immigranti proposti sarebbero stati “moralmente pericolosi per lo Stato e che la loro ammissione avrebbe arricchito gli stranieri a spese degli inglesi” (24).

Cromwell morì il 3 settembre 1658, succeduto dal figlio, Richard, che governò per nove mesi. Charles II (1660-1685), figlio del giustiziato Charles I, succedette al padre. Nonostante egli fosse l’ultimo monarca inglese ad emettere banconote con pieno diritto, fece due errori fatali nell’esercizio del potere.
Il 1° agosto 1663 approvò la legge eufemisticamente di sondaggio per l’incoraggiamento del commercio che permise l’”esportazione di tutte le monete straniere, lingotti d’oro o d’argento, liberi da interdizione, regolamentazione o imposte di qualsiasi genere” (25).
Tre anni più tardi con la legge per l’ incoraggiamento della coniatura permise a privati, bancari ed orefici di coniare le monete del regno nella zecca reale e con ciò acquisire i considerevoli benefici del reddito del signoraggio (26) per loro conto privato.

Il regno di suo fratello James II (1685-1688) regnò appena tre anni. Egli fu vittima di opuscoli senza scrupoli e propaganda, provenienti in gran parte dall’ Olanda. Una spedizione militare condotta dal principe William d’Orange alla fine lo detronizzò. Benchè l’esercito di James fosse numericamente superiore, fu scoraggiato dall’attaccare dopo che John Churchill, primo duca di Marlborough, lo aveva improvvisamente abbandonato. Secondo l’enciclopedia ebraica, Churchill ricevette uno stipendio annuale di 6.000 sterline dall’ebreo olandese Solomon Medina in pagamento della sua condotta traditrice. (27)

La campagna militare di William d’Orange come quella dell’altro William il Conquistatore nel 1666 era stata finanziata da banchieri ebrei. In cambio del loro appoggio William III (1689-1702) avrebbe trasferito le prerogative reali di emettere la valuta dell’Inghilterra libera da debito ed interesse ad un consorzio conosciuto come “Governor and Company of the Bank of England.” A.N. Field in “All these Things” riassume questi gravi momenti come segue: “Trentatre anni più tardi dopo che Cromwell aveva ammesso gli ebrei in Inghilterra, un principe olandese arrivò da Amsterdam circondato da uno sciame di ebrei di quel centro finanziario. Estromettendo suo suocero dal regno, graziosamente accettò di ascendere al trono d’Inghilterra.
Un risultato naturale che seguì questo evento fu la inaugurazione del debito nazionale in seguito alla fondazione della Banca d’Inghilterra allo scopo di prestare denaro alla Corona. L’Inghilterra aveva sempre pagato di tasca sua fino all’arrivo degli ebrei.
Si aprì in quel momento il monte di pietà e la risultante situazione in cui si trova oggi non potrebbe essere descritta meglio delle parole che Shakespeare con visione profetica mette in bocca al morente John de Gaunt:
“This blessed plot, this earth, this realm, this England … ./this land of such dear souls, this dear, dear land/Dear for her reputation through the world,/is now leas’d out, (I die pronouncing it,/like to a tenement, or :/or pelting farm/England, bound in with the triumphant sea,/Whose rocky shore beats back the envious siege/Of wat’y Neptune, is now bound in with shame,/with inky blots,and rotten parchment bonds: That England, that was wont to conquer others,/Hath made a shameful conquest of itself.”
(Richard II, Act 2, Scene 1).
La storia del secondo insediamento ebraico in Gran Bretagna è una lunga scia di obbligazioni di pergamena che incatenano la nazione al debito. Ogni passo dell’ascesa ebraica negli affari della nazione è stato contrassegnato dall’aumento e moltiplicazione del debito.

La BANCA d’INGHILTERRA
La necessità di una banca centrale privata fu affrontata da un pirata in pensione, (29), William Paterson, quando scrisse un opuscolo nel 1693 intitolato “A Brief Account of the intended Bank of England” (30).
Si sarebbe più avanti vantato che “questa banca avrebbe il beneficio dell’interesse sul denaro che egli avrebbe creato dal nulla”(31).
Il 21 giugno 1694 si aprirono le liste di sottoscrizione della banca, che aveva un capitale di 1.200.000 sterline.
Il seguente lunedì questa somma era stata interamente sottoscritta

Lo scopo apparente della banca era di prestare al Re William somme illimitate all’8% annuo per permettere la prosecuzione della guerra, ed in particolare il conflitto contro Luigi XIV di Francia (32).
La banca avrebbe quindi ricevuto dalla Corona interesse di 100.000 sterline all’anno, le ulteriori 4.000 sterline come imposta amministrativa. La banca acquistò inoltre il diritto di emettere 1.200.000 sterline in banconote senza copertura aurea.
Prima degli elenchi, gli statuti della banca erano attentamente esaminati da Serjeant Levinz allo scopo di accertare che la banca si attenesse ai suoi scopi nascosti, cioè derubare perpetuamente il popolo inglese permettendo la creazione della moneta nazionale e mezzi di scambio dal nulla, con interessi.
Tutto questo denaro contraffatto era accompagnato da interesse composto. Levinz era un ebreo di Amsterdam che praticava l’avvocatura (33).

Ci fu forte opposizione alla fondazione della banca. I più contrari erano gli orefici ed i prestatori di denaro, che a buona ragione temevano che essa avrebbe condotto al loro usuraio racket della riserva frazionaria bancaria fondata sulle loro ricevute di oro.
I proprietari di case e la piccola nobiltà terriera temevano una scalata dei ratei di interesse poiché la banca avrebbe tenuto sotto controllo la circolazione monetaria della nazione.
C’erano affermazioni che la banca avrebbe favorito certi mercanti con bassi ratei di interesse. Il più grande timore era che la banca sarebbe cresciuta troppo potente e sarebbe divenuta la pietra angolare del commercio mondiale (34). Sfortunatamente ciò è esattamente ciò che accadde, quando la Banca d’Inghilterra diventò il modello sul quale furono copiate le altre banche centrali.
A quell’epoca la Camera dei Comuni aveva 512 membri, di cui 243 Tories, 241 Whigs e 28 membri di cui non conosciamo l’orientamento (35). Circa due terzi dei membri erano gentiluomini di campagna e si crede che di 512 membri il 20% di essi fosse illetterato. La legge fu dibattuta nel luglio 1694, nel pieno dell’estate, quando la maggior parte dei membri rurali erano occupati negli affari della campagna e nella raccolta della produzione agricola (36).

In quel fatale venerdì 27 luglio 1694, quando fu concesso l’atto costitutivo, solo 42 membri erano presenti , tutti Whigs, poiché i Tories avversavano la legge (questo dimostra come fosse composto il quorum all’epoca),
Il titolo della Legge on faceva menzione della proposta Banca d’Inghilterra, che è descritta solo, o meglio, secretata, con un inintelligibile linguaggio per i profani.
Le parole della Legge cominciavano come segue:”William and Mary by the grace of God, King and Queen of England, Scotland, France and Ireland, defenders of the faith, etc. To all for whom these presents shall come greetings. …” La terza frase, contenente 242 parole, comincia: “Whereas in and by a certain Act made in Parliament entitled an Act for granting to Their Majesties several rates and duties upon tonnage of ships and vessels, and upon beer, ale, and other liqueurs, for securing certain recompenses and advantages in the said Act mentioned, to such persons as shall voluntarily advance the sum of fifteen hundred thousands pounds towards carrying on the war it is amongst other things enacted…..(37).”

L’essenza dei primi due terzi della legge elenca la necessità di imporre un complicato insieme di nuove aliquote di tasse e imposte su navi, birra, ale ad altri liquori. Il vero motivo di queste tasse era la necessità di pagare gli interessi sui futuri prestiti governativi. Poco dopo furono introdotte ulteriori tasse inclusi imposta fondiaria, tassa su carta da parati, testatico (imposta su ogni persona sopra i quindici anni, tassa sul sale, imposta di bollo, imposta sulle finestre, che rimpiazzava la tassa sul focolare o tassa sulla ciminiera.
Altre tasse introdotte furono la tassa sui venditori ambulanti, tassa su carrozze d noleggio, tassa sulle nascite e sui matrimoni e funerali e per finire la tassa sugli scapoli (38). Comunque, la più punitiva delle tasse introdotte fu l’imposta sull’entrata, riscossa al 20%. Fu applicata non solo sulle società, ma anche sugli individui (39).

GUERRA e SCHIAVITU’ del DEBITO
Da quel momento sarebbe emerso il disegno di preparare guerre non necessarie che avrebbero elevato istantaneamente il debito nazionale e i profitti degli usurai.
Significativamente, molte di queste guerre furono iniziate contro Paesi che avevano attuato sistemi di banche statali senza interesse, come fu il caso delle colonie nordamericane e Francia sotto Napoleone.
Questo schema di attaccare ed imporre il sistema bancario dell’usura è stato largamente impiegato nell’era moderna e comprende la sconfitta della Russia imperiale nella I Guerra mondiale, Germania, Italia e Giappone nella Seconda, e recentemente Libia nel 2011. Questi erano Paesi che avevano sistemi bancari statali, che distribuivano la ricchezza prodotta su basi uguali e provvedevano ai loro popoli con una qualità di vita di gran lunga superiore a quella dei loro rivali e controparti.

Entro due anni dalla sua fondazione nel 1696 la Banca d’Inghilterra aveva un valore circolante in banconote di 1.750.000 con una riserva aurea solo del 2% o 36.000 sterline (40). Il 1 maggio 1707 si ebbe l’unione fra Inghilterra e Scozia, motivata in gran parte dalla necessità di assumere il controllo della zecca reale di Edimburgo, che ebbe luogo nel 1709.
Nel 1720 dopo la conclusione della Guerra di Successione spagnola (1701-1714) il debito nazionale era salito a 30 milioni di sterline con un costo della guerra stessa di 50.000.000 di sterline- (41).
Dopo la guerra di indipendenza americana (1776-1883) che si combattè dopo che i colonialisti avevano obbligato i coloniali a rimpiazzare la loro valuta senza debito con moneta inglese, il che risultò in una disoccupazione del 50% ed il debito nazionale schizzò a 176 milioni di sterline.

Nel 1786 il Primo Ministro Wiliam Pitt il Giovane cercò di abolire il debito nazionale con un accantonamento periodico che generò interessi di 1 milione di sterline l’anno per pagare il debito (42).
Questo schema fu presto abbandonato per l’enorme aumento riscontrato per finanziare la guerra contro Napoleone. Nel 1797 allo scopo di pagare il peso crescente dell’interesse si dovette introdurre una graduale tassa sull’entrata.
La guerra contro Napoleone durò dal 1792 al 1815. Fra i principali obbiettivi di questo sanguinoso conflitto c’era la distruzione del sistema finanziario napoleonico senza debito e senza interessi.
Il 18 gennaio 1800 Napoleone fondò la Banque de France come banca di Stato.
Poichè Napoleone detestava i banchieri si autonominò Governatore della banca ed anche Ministro del Tesoro. Durante questo periodo l’Inghilterra intraprese una guerra contro gli Stati Uniti dal 1812 al 1814.
Questa guerra fu fomentata dalla Gran Bretagna dopo che il Congresso degli Stati Uniti rifiutò di rinnovare la carta della banca degli Stati Uniti di proprietà straniera, che era stata la banca centrale americana dal 1791 al 1811 (43).

Nel 1815 il debito nazionale era ingigantito a 885 milioni di sterline. Questa guerra inutile e non vincibile che ebbe il risultato di tre milioni di morti fra il personale militare ed almeno un milione di civili, costò 831 milioni di sterline (44), di cui più di 2,5 miliardi di sterline erano ancora in sospeso nel 1914. Il capitale di504 milioni di sterline aumentò di cinque volte per gli interessi composti.
Un astuto agrario e parlamentare, William Cobbett (1763-1835) percepì che cosa stava succedendo, e scrisse quanto segue:
 “I set to read the Act of Parliament by which the Bank of England was created. The investors knew what they were about . . . lands . . . houses . . . property . . . labour. The scheme has produced what the world never saw before: starvation in the midst of abundance".

Gli affari della Banca d’Inghilterra restarono segreti, e non fu prima del 1833, 139 anni più tardi, che una versione edulcorata fu presentata in Parlamento mediante la Legge del 1833 (46).
Nel 1800 un deputato, Sir William Pultney, propose la formazione di una banca nazionale dopo avere sferrato “vigorosi attacchi” contro la banca (47). Nel 1924 un altro membro del Parlamento, David Ricardo, presentò un piano dettagliato (48) per convertire la Banca d’Inghilterra in Banca Nazionale. Entrambi i tentativi fallirono.

All’inizio della Prima Guerra Mondiale nel 1914, il debito nazionale inglese stava a 650 milioni di sterline.
Il 31 marzo 1919 era aumentato a 7.434 miliardi di sterline (49), di cui 3 miliardi sono ancora in sospeso dopo 94 anni con lo sconto del 3,5% l’anno.
Nella Seconda G.M. il debito nazionale salì di circa il 200%, da 7,1 miliardi nel 1939 a 20,1 miliardi nel 1945. Attualmente si aggira a quasi 1,2 trilioni di sterline.

CONCLUSIONE
Per oltre 300 anni l’Inghilterra è stata trascinata nella schiavitù da una cricca di banchieri internazionali senza scrupoli, il cui impero parassitario minaccia l’esistenza di questa nazione-isola.
L’orgoglioso popolo di piccoli proprietari terrieri e contadini di una volta, per ignoranza ed indifferenza, è diventato un crogiolo multiculturale di schiavi del debito nazionale. A meno che i suoi cittadini autentici non si assumano la responsabilità di familiarizzare con la vera natura del loro problema, sono destinati entro poche generazioni ad irreversibile schiavizzazione e distruzione genetica.
By Stepehn Goodson -  Tratto da: rinascita.eu

Note finali: Le note finali sono troppo lunghe da tradurre. Consigliamo di consultare il testo originale: www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=17542

Note sull’Autore:
Stephen Goodson è il capo del partito “Abolition of Income Tax and Usury Party” in Sudafrica. Ha studiato economia e giurisprudenza alla Stellenbosch University e all’ Università di Ghent.
Per 15 anni ha gestito investimenti di portafoglio in varie istituzioni finanziarie. E’ attualmente un direttore della South African Reserve Bank.
Tratto da “The Barnes Review” vol XVIII n.5 set/ott 2012
Tradotto da Alfio Faro


Come si e' creato il sistema di SCHIAVITU' FINANZIARIA e BANCARIA nel mondo intero:
L’Inghilterra nel tardo medio evo, già attivamente presente nei principali mercati mondiali, si trovò a fronteggiare in quel periodo una stretta finanziaria: tra il 1642 e il 1647 orafi e mercanti avevano contribuito al finanziamento della “rivoluzione” di Oliver Cromwell – che sottometterà Irlanda e Scozia al giogo britannico, aprirà le porte dell’Isola agli Ebrei (espulsi dalle isole britanniche dal 1290 dopo una serie di casi di crimini rituali) e, per un breve periodo, decapiterà la dinastia sostituendola con una propria dittatura d’impronta ultra-conservatrice protestante – ma quando venne ripristinata la monarchia (alla fine del XVII.mo secolo) le casse dello Stato erano vuote.
Il “Currency Act” venne varato essenzialmente come programma di prelievo fiscale dalle colonie americane per pagare gli interessi alla Banca d’Inghilterra.
Sarà la decisione britannica di far approvare il “Currency Act” nel 1764 a provocare deliberatamente nelle colonie d’oltre oceano una grave depressione che aumentò la disoccupazione: da quello che fu un vero e proprio atto di guerra economica avrà inizio la guerra d’indipendenza che porterà alla formazione degli Stati Uniti d’America.
Nell’ottenere l’Atto di autorizzazione ad aprire la Banca d’Inghilterra nel 1694, William Paterson affermò: “The Bank haths benefits of interest on all money which it creates out of nothing” – “la banca beneficia degli interessi su tutto il danaro che essa crea dal nulla”

Patterson riunì un cartello di ricchi mercanti, si appellò ai più noti presta monete del Regno e decise di concedere a re Guglielmo III (che governò dal 1689 al 1702) un prestito di 1,2 milioni di sterline con tassi d’interessi annui dell’8% e la promessa reale che istituiva la creazione di quella che sarebbe diventata la Banca d’Inghilterra (istituita ufficialmente il 27 luglio 1694) notoriamente rinomata anche come The Old Lady of Threadneedle Street, la vecchia signora di Threadneedle Street, dal nome della strada in cui si trova dal 1734.
Il sistema bancario inventato da Patterson si reggeva su una colossale truffa, la stessa che da quel fatidico 1694 fino ai giorni nostri, regge le sorti del sistema bancario e finanziario internazionale: l’uso dei “certificati” o ricevute che sostituivano i depositi in oro dei privati cittadini.
Così come l’energia elettrica nasce nella lampadina così il valore monetario nasce nel pezzo di carta che sta in tasca di ogni cittadino che lo spende lavorando e vivendo.
Bernard Maris: "L'economia è resa appositamente incomprensibile, è il canto gregoriano della sottomissione degli uomini"
La storia del Grande Capitale cosmopolita gronda di sangue: è la storia di un’entità rapace e sciacallesca che ha divorato le carni delle vittime di conflitti e tragedie che hanno investito negli ultimi tre secoli l’intera umanità.
E’ la storia dei grandi usurai che sono alla guida del Sistema Mondiale di sfruttamento: due o trecento famiglie, 1200 nominativi, qualche migliaia di individui ‘affiliati’ che controllano e determinano le sorti del pianeta.

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FERMIANO le BANCHE:
Associazione per la difesa dei Cittadini nelle cause contro le banche + Banche Truffano Stati e Persone

vedi: La struttura della TRUFFA EUROPEA
Nessun politico ci spiega come mai la BCE, una banca privata straniera, crea il denaro dal nulla e lo presta pur non essendone la proprietaria secondo il Trattato di Maastricht

Come l'Europa "moderna" si e' formata ? vedi qui:
http://nexusedizioni.it/it/CT/esoterismo-e-politica-le-origini-segrete-delleuropa-unita-4368

La Banca centrale europea
(
BCE, con sede a Francoforte, in Germania) gestisce l'euro, la moneta unica dell'UE, e dovrebbe garantire la stabilità dei prezzi nell'UE.

"La BCE contribuisce anche a definire e attuare la politica economica e monetaria dell'UE.
Obiettivo
La Banca centrale europea (BCE) è una delle istituzioni dell'UE. I suoi obiettivi principali sono:
- mantenere la stabilità dei prezzi (tenendo sotto controllo l'inflazione) specialmente nei paesi dell'area dell'euro
- mantenere stabile il sistema finanziario, assicurandosi che i mercati finanziari e le istituzioni siano controllati in modo appropriato.
La Banca lavora in collaborazione con le banche centrali dei 27 paesi dell'UE. Insieme costituiscono il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC).
Ne deriva così una cooperazione tra le banche centrali dell'area dell'euro, detta anche eurozona, ovvero i 17 paesi dell'UE che hanno adottato la moneta unica. La cooperazione all'interno di questo gruppo di banche è chiamata Eurosistema.
Compiti 
Rientra tra i compiti della BCE:
- fissare i tassi d'interesse di riferimento per l'area dell'euro e controllare la massa monetaria
- gestire le riserve in valuta estera dell'area dell'euro e comprare o vendere valute quando si presenta la necessità di mantenere in equilibrio i tassi di cambio
- accertarsi che le istituzioni e i mercati finanziari siano adeguatamente controllati dalle autorità nazionali, e che i sistemi di pagamento funzionino correttamente
- autorizzare le banche centrali dei paesi dell'area dell'euro a emettere banconote in euro
- monitorare le tendenze dei prezzi valutando il rischio che ne deriva per la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro".
Tratto dal sito della BCE - Tante belle parole, ma nei fatti essa serve solo ai privati suoi proprietari, i Banchieri....
vedi: Cosa e' la BCE ?

.....ma in questa definizione NON si dice che la BCE e' in mano ai PRIVATI e non agli stati della UE ed essa stampa degli euro FALSI !

La BCE crea denaro dal nulla per se stessa ed i suoi padroni e si fa pagare anche gli interessi a chi li "presta"....
https://scenarieconomici.it/la-bce-si-arrende-ammette-la-creazione-di-moneta-dal-nulla/

Il Prof. Auriti diceva gia' 45 anni fa....
Un aspetto importantissimo della sentenza, che dà ragione a quanto enunciato per oltre quarant'anni da Auriti, lo troviamo nell'ammissione della vìolazione dell'Art.1 della CEDU  (Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo).

La Corte Costituzionale, infatti, dichiara quanto segue in merito a tale violazione:

- La norma contrasterebbe all’art. 1 del Protocollo addizionale alla CEDU, in quanto realizzerebbe, di fatto, una sorta di espropriazione ai danni dei possessori delle banconote in lire, della quale beneficiano in prima battuta lo Stato, mediante il trasferimento del relativo controvalore al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, e in ultima analisi i possessori dei titoli del debito pubblico, che vedono così rafforzata la garanzia dei loro crediti.

L'Art.1 del CEDU sancisce che Ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni. Nessuno può essere privato della sua proprietà se non per causa di utilità pubblica e nelle condizioni previste dalla legge e dai principi generali del diritto internazionale.

Quindi osserviamo che oltre agli Artt. 3 e 42 ,di cui abbiamo detto sopra, anche l'Art.1 del CEDU viene in nostro favore e la Corte Costituzionale riconosce la moneta come un bene di proprietà del cittadino confermando ciò che Auriti ha sempre detto quando si appellava alla Costituzione ed alla Carta dei Diritti Umani per far riconoscere la proprietà della moneta al portatore, al singolo individuo che la possiede.

 

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Corte EDU) considera come "bene" anche un profitto futuro, se il guadagno è stato acquisito o è stato oggetto di un credito esigibile, sicché l’eventuale interesse generale sotteso alla scelta legislativa non sarebbe sufficiente, nel caso concreto, a legittimare l’espropriazione disposta dalla norma denunciata.

 
A questo punto crolla qualsiasi pretesa giuridica delle banche della BCE sul loro diritto di proprietà della moneta, perchè se la lira è stata riconosciuta dalla Consulta di proprietà del possessore e se essa ha subìto solo una conversione in nuova moneta a corso legale, chiamata Euro, e se è lo Stato che dà valore legale alla moneta, di cui è il cittadino a crearne il valore con l'accettazione, l'Euro non può essere considerato di proprietà delle banche partecipanti al capitale della BCE né può essere prestato allo Stato essendo lo Stato l'insieme della collettività di cittadini proprietari della moneta di valore legale tramite la Legge. Proprietari !!
Come sancito dalla Corte Costituzionale. Proprietari di un bene economico a contenuto patrimoniale di proprietà del cittadino che lo ha acquisito a fronte dell'esigibilità derivante dal credito prodotto e commisurato con il suo lavoro ( come definisce il CEDU ).

Si desume che sono da riconoscere anticostituzionali tutti gli atti legislativi promulgati in favore di un Eurosistema bancario al quale è stata concessa una posizione privilegiata e discriminatoria nei confronti degli altri soggetti (fisici e giuridici di cui all'Art.3 della Costituzione) con l'esproprio dei beni monetari senza alcun indennizzo. Beni monetari che vengono prestati allo Stato generando debito la cui restituzione con prelievo fiscale non genera alcuna utilità pubblica ma soltanto benefici ai privati che prestano moneta.

http://www.giacintoauriti.eu/notizie/117-la-consulta-sentenzia-la-truffa-della-conversione-lire-euro.html
 

La TRUFFA degli EURO – By Paolo Majolino – (provo a chiarire, in via definitiva, come ci truffano)
E’ premessa evidenziare che la BCE è privata perché i suoi ‘azionisti’ sono privati; ad esempio un azionista con il 15% circa è la banca d’Italia che è una "istituzione pubblica" ma di proprietà di privati al 95%! 
Allo stesso modo lo sono le altre banche nazionali e quindi sono privati che "posseggono il controllo" della BCE.
Gli euro stampati hanno – TUTTI – come anno di stampa il 2002 ed un numero di serie che inizia con una lettera. Per l’Italia è la S, per la Francia H, ecc.
E’ EVIDENTE che gli EURO SONO STAMPATI OGNI ANNO o MESE e PUO’ CAPITARE di TROVARNE ALCUNI con la FIRMA del PRESIDENTE DRAGHI che, nel 2002, NON AVEVA TALE RUOLO-TITOLO alla firma ! a COMPROVA CHE NON SONO STATI STAMPATI TUTTI nel 2002 MA SONO STATI STAMPATI PERIODICAMENTE anche SUCCESSIVAMENTE (NdR: con la stessa data e firma).
La BCE, NON indica la serie delle banconote emesse, a differenza della banca d’Italia e delle altre banche nazionali che, quando erano loro ad emettere banconote, rendevano note le serie.
Una banca commerciale, non potendo sapere le serie, come fa a verificare se la banconota è genuina  ?
In special modo oggi che la falsificazione ha raggiunto livelli di "eccellenza".
Nel mentre prima un cassiere accedeva al controllo del numero sul biglietto se era nelle serie di emissione della banca d’Italia controllando appositi archivi, poiché questo non è possibile, hanno escogitato un tecnicismo.
Il totale dei numeri di ogni banconota deve dare una cifra a due numeri che, sommati, DEVONO dare SEMPRE un determinato numero in base al Paese e per l’Italia, le cui banconote iniziano con S, questo numero è 7 e quindi la somma dei singoli numeri deve dare una cifra del tipo 43, 52, 61 ed infatti 4+3,5+2,6+1: è sempre 7.
E’ un sofisticato software che nello stampare i numeri assegna questa combinazione numerica.
Detto ciò c’è da chiedersi perché mai è stata messa in atto questa ‘astuzia’.
Avevo e da tempo indicato una delle ragioni, vale a dire che questi ‘privati’ quando dicono che hanno ‘immesso’ 500 miliardi di euro è qualcosa che dobbiamo credere e basta non potendo verificare le serie; nei fatti – questi privati – possono aver stampato 100 miliardi di più o ben altra somma!
L’indicare sempre lo stesso anno non consente, a chi ha studiato statistica, di poter risalire, pur con approssimazione, a quante banconote la BCE stampa perché con l’indicazione dell’anno potrebbe essere possibile. Esemplificando, un po’ come con gli exit poll , verificando in una determinata area campione quante banconote di un certo taglio con un anno specifico ci sono, attuando semplici modelli matematici, si è in grado di sapere – ribadisco con ragionevole approssimazione – la quantità di banconote stampata di quel taglio.
Ero nella convinzione che la ratio sottostante fosse solo quella di stampare, celatamente, maggior denaro.
E non è così, ovvero e meglio, il tutto è fatto per ben altra e più consistente ‘ragione’.

E’ importante evidenziare che il bilancio della BCE presenta un’anomalia, vale a dire che al passivo è indicata la somma di denaro stampato ed emesso al valore ‘facciale’ e chiarisco con un esempio.
ATTIVO
1.000 mld € Crediti derivanti dall’allocazione delle banconote in euro all’interno dell’Eurosistema.
PASSIVO 
1.000 mld € Debiti derivanti dall’emissione delle banconote in euro all’interno dell’Eurosistema

Nel mentre nei costi (passivo) andrebbe riportato il SOLO costo sostenuto per la stampa delle banconote; così non è, perché se facessero in questo (giusto) modo gli utili sarebbero così tanti la cui tassazione porterebbe un beneficio tale da poter azzerare il debito pubblico dell’area Europa!
Oggi ho scoperto, in via definitiva, un’altra e più concreta ragione sottostante al fatto che gli euro sono stampati TUTTI con lo stesso anno: 2002.

La BCE doveva risolvere il problema che, allorquando insisteva la restituzione del denaro prestato e dovendo riportarlo nelle entrate, ciò ripresentava la problematica di enormi utili che era stata risolta con l’indebita collocazione al passivo del denaro stampato !
Soluzione (astuzia): la BCE indica che il denaro che le è restituito lo distrugge ?!?
Nessuno ha mai assistito a questa distruzione e dovrebbero filmarla, stante ovviamente la presenza di Cittadini non collusi !
La banca d’Italia, quando emetteva le lire e ne doveva distruggere un quantitativo per necessità ‘fisiologiche’ di banconote usurate, oltre ad indicare taglio/serie, aveva il vezzo di regalare mazzetti di banconote tagliate, a maggior prova dell’avvenuta distruzione.
E’ opportuno ora ricordare cosa accadde tanti anni fa e che fu dante causa della creazione della banca d’Italia.
La Banca di Roma era una delle tre banche a cui era concesso l’emissione di banconote (previo corrispettivo di riserve auree in proporzione alle banconote emesse), ancorché la stampa avveniva per il tramite della banca d’Inghilterra che emetteva denaro solo sulla certezza delle proporzionali riserve auree della Banca di Roma che ebbe grosse difficoltà di liquidità perché impegnata a finanziare amici e politici che acquistavano immobili all’asta dei tanti sventurati caduti sotto le grinfie della banca che prestava a soggetti dei quali sapeva che avrebbero avuto difficoltà alla restituzione e quindi aggrediva il patrimonio poi messo all’asta.
Il Governatore della Banca di Roma trovò il modo (truffaldino) di procurarsi liquidità. Rendeva noto alla banca d’Inghilterra di aver mandato al macero una certa quantità di denaro indicando taglio e serie e, giustamente, la banca d’Inghilterra le inviava denaro nuovo in proporzione a quando distrutto. Accadde che un Direttore di una filiale siciliana della Banca di Roma ebbe tra le mani due banconote con la stessa serie.
Avvisò prontamente, ligio al dovere, il Governatore e questo gli procurò l’essere stato poi ammazzato in circostanze mai chiarite ed invero, perché uomo probo, avvisò anche la Magistratura che avviò le indagini e fu uno scandalo messo poi politicamente a tacere perché erano coinvolti finanche ministri e presidenti del consiglio ! 
Nei fatti ciò determinò la nascita di un istituto terzo che emettesse denaro e quindi significò la costituzione della banca d’Italia.

Tutto ciò detto, la BCE doveva risolvere il problema di come non portare a bilancio in attivo la restituzione delle ingenti somme che presta ed ecco la ‘storia’ della distruzione del denaro.
E’ evidente che dovendo distruggere denaro è impensabile che sia denaro stampato nell’anno corrente o immediatamente prima e certamente chi restituisce le somme avute in prestito non fa incetta di banconote vecchie; ne consegue che non siamo in grado di valutare se le banconote sono distrutte ed in special modo se si distruggono quelle vecchie, nella considerazione che dal 2002 sono passati 10 anni e, ragionevolmente, quelle realmente emesse in quell’anno sono usurate e da "rottamare".
Con l’indicazione dell’effettivo anno di stampa e col passare degli anni non dovremmo più veder circolare banconote del 2002, poi del 2003 e così di seguito, con tutte le eccezioni ovviamente, ma la maggior parte delle banconote ‘vecchie’ non dovrebbe più vedersi con la stessa frequenza.

Tutto questo è reso vano dal fatto che le banconote stampate anche nel 2012 riportano come indicazione l’anno 2002!
Poiché TUTTE le banconote sono del 2002 non sapremo mai se c’è stata effettivamente una ‘distruzione’ ovvero, come è stato dimostrato, la BCE trasferisce questo denaro in conti esteri in Paesi offshore e la quantità di conti esteri in dote BCE è enorme e c’è da chiedere loro ‘A cosa vi servono questi conti bancari ?’

B A S T A, B A S T A, B A S T A e B A S T A !
P.S.: di recente ho scoperto che questi "privati" della BCE, con una semplice delibera del loro Consiglio Direttivo, hanno determinato che l’8% degli euro stampati sono per loro uso ?!? Comprendete bene che parliamo di somme inverosimili !
Tratto da: lanuovaitalia.eu

La BCE crea denaro dal nulla per se stessa ed i suoi padroni e si fa pagare anche gli interessi a chi li "presta"....
https://scenarieconomici.it/la-bce-si-arrende-ammette-la-creazione-di-moneta-dal-nulla/
ECCO cosa e’ la BCE = vedi  PDF

TV Tedesca smaschera Mario Draghi (BCE)

La DITTATURA della UNIONE EUROPEA
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201887081354517&set=gm.220884378109366&type=1&theater

L’elezione in quanto tale non produrrà un’estensione dei poteri del Parlamento. Quindi la mobilitazione di 180 milioni di elettori per eleggere un’assemblea priva – o quasi – di poteri si risolverà in un inganno, in una specie di colossale presa in giro dei cittadini europei

Il Parlamento europeo non legifera (ma può soltanto approvare risoluzioni e pareri senza valore vincolante), dispone di poteri di bilancio limitati (esso infatti controlla soltanto una parte – equivalente a circa il 20% – del bilancio comunitario) ed il suo controllo sull’esecutivo si riduce alla facoltà finora mai esercitata – di votare, a maggioranza di 2/3, la censura nei confronti della Commissione: cioè soltanto nei confronti di uno dei due organi – allo stato dei fatti il meno importante – del bicefalo esecutivo europeo; mentre l’altro, quello che decide nelle materie di maggiore importanza – il Consiglio dei ministri – è sottratto a qualsiasi controllo da parte dell’Assemblea.

Questo baraccone, di cui tutti possono quotidianamente constatare l’inutilità, il solo ed esclusivo organo della UE con una qualche pretesa di democraticità, visto che parte dei deputati vengono eletti nei rispettivi paesi, viene a costare ai comuni cittadini europei 1,5 miliardi (1’500 milioni) di euro all’anno, che è come dire che ogni parlamentare costa 2 milioni (1’500 : 754, siamo lì) anno per anno. Non può legiferare di propria iniziativa e scade quindi al rango di legislativo che non legifera, è cioè perfettamente inutile, può solo avallare, congiuntamente al Consiglio europeo, le leggi proposte dalla Commissione UE. Deve anche approvare i bilanci, ma in pratica movendo il capo solo in senso antero-posteriore, le spese essendo fissate da contratti firmati dal Consiglio UE e le entrate decise dagli stati membri.
La realtà vera, quella che non appare mai alla luce perché formulata negli “antri bui”, è che a Bruxelles imperano le “camarillas”, conventicole e combriccole di genere vario e variegato, costituite da politici delegati (nessuno eletto), superburocrati, esperti e periti di questo e di quello, con tutta una corte di giornalisti e di procacciatori al servizio di grandi aziende e finanza. Al punto che si parla adesso apertamente del governo della “comitologia”: comitato per questo e comitato per quello, chi ci capisce ancora qualcosa è bravo, ciò che favorisce naturalmente il potere di chi siede ai piani alti.
.A queste condizioni il parlamento europeo non potrà mai avere un ruolo.
Del resto, se non legifera su imposte e spesa a che serve un parlamento ?

Per finire, un’informazione di dettaglio: il parlamento di Strasburgo in realtà ha 3 sedi, come il Ticino dell’Ottocento: Strasburgo, Bruxelles e Lussemburgo. Era una scelta simbolica. Adesso è un simbolo dell’inefficienza e degli sperperi dell’UE. A Strasburgo si tengono sedute una volta al mese, a Bruxelles durante 3 settimane al mese, a Lussemburgo stanno i burocrati con l’amministrazione, la biblioteca e i servizi di traduzione. Una volta al mese colonne di autoveicoli trasportano 754 deputati, 3’000 burocrati e centinaia di giornalisti e procacciatori, con montagne di documenti, dal Belgio a Strasburgo e ritorno. Questa specie di Circus Knie si mette in movimento 12 volte all’anno. Un’insensatezza qualificata. Perché non si resta a Bruxelles, dove già si sta per 3 settimane? Semplice: la Francia si oppone. Per evitare la perdita per gli alberghi della cittadina alsaziana, stimata in 200 milioni di euro all’anno, la Francia fa spendere più di un miliardo ai contribuenti europei. Un istituto inglese specializzato in ecologia ha calcolato che l’andirivieni parlamentare produce, anno per anno, 19’000 tonnellate di anidride carbonica, CO2. È la prova che non è vero che il parlamento europeo sia improduttivo !

Il Parlamento europeo dunque non legifera (ma può soltanto approvare risoluzioni e pareri senza valore vincolante), dispone di poteri di bilancio limitati (esso infatti controlla soltanto una parte – equivalente a circa il 20% – del bilancio comunitario) ed il suo controllo sull’esecutivo si riduce alla facoltà finora mai esercitata – di votare, a maggioranza di 2/3, la censura nei confronti della Commissione: cioè soltanto nei confronti di uno dei due organi – allo stato dei fatti il meno importante – del bicefalo esecutivo europeo; mentre l’altro, quello che decide nelle
materie di maggiore importanza – il Consiglio dei ministri – è sottratto a qualsiasi controllo da parte dell’Assemblea.
Tutto ciò ha spinto molti a comprendere che l’elezione a suffragio universale del Parlamento europeo è una pura e semplice messa in scena, ma purtroppo assai costosa per gli elettori: così gabbati due volte. L’elezione in quanto tale – si è detto – non produrrà un’estensione dei poteri del Parlamento. Quindi la mobilitazione di 180 milioni di elettori per eleggere un’assemblea priva – o quasi – di poteri si risolverà in un inganno, in una vera e propria colossale presa in giro dei cittadini europei
A queste condizioni il parlamento europeo non potrà mai avere un ruolo.
Del resto, se non legifera su imposte e spesa a che serve un parlamento ?


Il BUSINESS di BRUXELLES - THE BRUXELLES BUSINESS - video
https://www.youtube.com/watch?v=nvvtamZIPWQ#t=98

QUESTO VIDEO SPIEGA anche CHI E' CHE COMANDA "VERAMENTE" IN EUROPA...
http://6viola.wordpress.com/2014/04/14/amato-sapevamo-che-leuro-sarebbe-fallito/

Video di Paolo Barnard, Rivoluzionario !

Dalla BANCA CENTRALE PORTOGHESE un MISSILE CONTRO la BCE: ''POICHE' NON GARANTISCE i DEBITI SOVRANI,
E' un DISASTRO
'' – 30/05/2014
Lisbona - La Banca centrale del Portogallo, in una nota ripresa da Jornal del Negocios, scrive come l'Unione bancaria europea potrebbe non raggiungere nessuno degli obiettivi che si è prefissata. 
Secondo la banca centrale di Lisbona, infatti, molte debolezze dell'impalcatura creata non permettono di rompere il legame tra il rischio del debito sovrano e quello delle banche, dimostratosi così pericoloso durante la crisi.  
Le banche, secondo la nota, rimarranno altamente dipendenti dalle economie nazionali, in una situazione in cui le crisi finanziarie hanno generato una concentrazione addizionale del debito pubblico dei paesi nei sistemi bancari dei paesi in difficoltà.
La Bce, infine, poichè non sarà un prestatore di ultima istanza, i rischi continueranno ad essere associati con i debiti sovrani. "L'Unione non ha i mezzi per evitare i problemi di free riding dei legislatori nazionali e permetterà a questi di emettere leggi favorevoli ai loro sistemi finanziari, facendo pagare i costi ai contribuenti o alle banche di altri paesi", ha concluso.
La presa di posizione della Banca centrale del Portogallo - che fa parte del board della BCE - è di una gravità inedita nello scenario della direzione della Banca Centrale Europea. E questa dura delegittimazione della BCE, giudicata incapace proprio da uno dei membri della direzione della stessa BCE, non a caso arriva giorni dopo la travolgente vittoria del Partito Socialista del Portogallo alle elezioni europee e alla cocente sconfitta della coalizione di partiti che sorreggono l'ormai traballante governo filo-UE e filo-Troika.
Infatti, PSP ha nel proprio programma la fine immediata della politica recessiva imposta dalla UE al Portogallo e per conseguenza la fine dell'euro.
Il "segnale" è stato dato oggi dalla Banca Centrate portoghese. Ed è un segnale di guerra alla UE degli oligarchi di Bruxelles. 
Redazione Milano. Si ringrazia L'Antidiplomatico per la notizia. 
Fonte. http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=3060#.U4hopcsr_sQ.facebook

Video da visionare per comprendere il meccanismo del FURTO dei nostri beni da parte di questi CRIMINALI a livello mondiale !

Ecco la BCE !

vedi: QUESTI i SOCI delle VARIE BANCHE Centrali + BCE + FEDERAL RESERVE & C. (nei fatti tutte private)
vedi: La struttura della TRUFFA EUROPEA

Ma la BCE è al servizio di Bush e della Federal Reserve  ? - 05/12/2006  
vedi:  BANCA CENTRALE EUROPEA - più ombre che luci
«Gli inglesi volano in massa a New York per gli acquisti natalizi», segnala Dee Byrne, portavoce dell'associazione degli agenti di viaggio britannici, e non sa se rallegrarsi o no.
Il dollaro che cala rapidamente rende la sterlina fortissima, e le merci americane sono di colpo a buon prezzo per i cittadini di sua maestà. La Banca di Inghilterra, che mantiene la sovranità monetaria che noi europei abbiamo perduto, si tiene pronta a prendere misure di adeguamento. Il suo governatore Mervyn King ha segnalato alla commissione parlamentare che gli esportatori inglesi cominciano ad avere difficoltà a vendere in USA. Presto taglierà i tassi primari sulla sterlina, facendola calare rispetto al dollaro per mantenere la competitività relativa. Lo stesso faranno le banche asiatiche.
«Giappone e Corea del Sud sono famose per intervenire pesantemente sui mercato monetari allo scopo di impedire un eccessivo apprezzamento delle loro monete rispetto al dollaro», dice Brian Brenner, direttore della sede di Hong Kong di Business Week.
«E la Cina non ha alcuna fretta di lasciare libertà al cambio del suo yuan».
Ciò significa che le merci cinesi, giapponesi e coreane si manterranno competitive sul mercato americano, perchpè quelle monete vengono mantenute artificialmente deprezzate.
Unica eccezione, la Banca Centrale Europea, BCE.
Dura, mantiene alti i tassi, anzi minaccia di alzarli ancora per «tenere a bada l'inflazione». Così tiene l'euro sempre più forte, sopravvalutato. Conclusione di Brenner: «Saranno gli europei a sopportare tutto il peso del dollaro debole».
Tanto più che l'euro si è già apprezzato del 50 % sul dollaro in cinque anni, e lo yen solo del 6 %. Quest'anno, l'euro ha avuto un rincaro sul dollaro quasi dell'11 %, mentre lo yen solo dell'1,5 %, e lo yuan cinese non si è mosso affatto. L'ostinazione della BCE a mantenere «forte» l'euro penalizza le nostre esportazioni. Il peso che ci fa sopportare consisterà di decine di migliaia di posti di lavoro perduti o non creati in tutta Europa.
Perché lo fanno, gli eurobanchieri ?
La scusa ufficiale è che l'euro deve restare forte per «tenere sotto controllo l'inflazione».

Strano: quando  sono i cittadini-consumatori europei a lamentarsi del costo della vita, la BCE giura che l'inflazione non c'è - e così nega ai risparmiatori europei  frutti decenti sui loro depositi e risparmi; oggi invece sancisce che l'inflazione è dietro l'angolo e va «controllata» tenendo alto l'euro.
E a noi cittadini che abbiamo tutti gli svantaggi di un euro «forte» e «debole» (da una parte penalizza le nostre esportazioni, ma dall'altra non fa calare i prezzi nei negozi), i banchieri eurocratici ci tengono pure la lezione: allegri, con l'euro alto paghiamo meno il petrolio, che si vende in dollari.
Ma il petrolio, che è sceso ai 60 dollari mentre pochi mesi fa sfiorava gli 80, è già basso.
La verità è un'altra, e non ci viene detta: la BCE sta aiutando la Federal Reserve e il governo Bush  a nostre spese.
Gli Stati Uniti hanno bisogno di alleggerire i loro immensi debiti pubblici e privati lasciando scivolare il dollaro; ed hanno bisogno che la caduta del biglietto verde sia «soffice» e non si tramuti in un crollo e in un panico globale.
Siccome  cinesi e giapponesi non aiutano, visto che fanno cadere le loro monete insieme al dollaro, annullando così i vantaggi del deprezzamento della moneta americana, ecco la servizievole BCE prestarsi a tener alta la moneta europea: così gli americani comprano meno delle nostre merci, e rallentano la loro folle corsa agli acquisti di merci importate a credito.
E noi avremo più disoccupati e recessione.
Insomma, a dirlo chiaro, la Banca Europea non fa l'interesse dei suoi cittadini, ma dei cittadini americani e del loro governo dilapidatore.
Il solo che abbia messo in guardia contro il rincaro dell'euro è stato Thierry Breton, il ministro delle Finanze francese.
I francesi hanno ragione di preoccuparsi, perché la loro crescita economica, nel terzo trimestre, è stata pari a zero.
I tedeschi però, data la qualità tecnologica delle loro produzioni riescono ad esportare (per ora) anche con l'euro carissimo, ed hanno fatto orecchie da mercante.
Joaquin Almunia, il discutibile commissario europeo alle Finanze, s'è rifiutato di parlare di un abbassamento dei tassi europei.
«La ripresa continua», ha detto.
Quale ripresa, pardon ?

I francesi speravano nell'appoggio degli italiani, visto che la nostra economia soffre
di problemi di competitività anche più della loro.
«Ma il ministro italiano Padoa Schioppa s'è mostrato poco loquace in proposito», ha scritto
Le Monde: sottolineando che il ministro italiano «è stato un membro del direttorio della Banca Centrale Europea», insomma uno del giro dei tecnocrati che fanno la loro politica, senza rispondere a noi.
Perché questo è il fatto: questi signori non li abbiamo votati, ma decidono le cose veramente importanti che ci toccano da vicino, scavalcando anche i governi eletti.
Non abbiamo votato né Almunia né Padoa Schioppa; non possiamo nemmeno mandarli via.
Chi li ha messi lì ?
La risposta sarebbe lunga.
In breve: il potere finanziario anglo-americano.
E' quel potere che servono.
Per loro, noi cittadini siamo le pecore - e non da tosare, ma da scorticare.
Un esempio ?
Il ministero di Padoa Schioppa ha comunicato che probabilmente non farà le aste dei BOT di metà novembre e fine dicembre: «in seguito alle ridotte esigenze di finanziamento», dice.
Capito ?
Non hanno bisogno di farsi prestare denaro da noi cittadini risparmiatori.
E il perché è ovvio: hanno fatto una finanziaria che ci risucchia dalle tasche oltre 30 miliardi quando, per loro stessa ammissione, ne bastava una da 15.
E ci hanno detto: abbiamo dovuto farvi piangere perché i conti dello Stato sono messi malissimo, a causa di Berlusconi e Tremonti… invece non era vero.
Tanto che non hanno bisogno dei nostri prestiti.
Anche perché, fateci caso sui prestiti (cioè sui BOT) ci devono pagare degli interessi, sia pur ridicoli.
Invece hanno trovato un metodo più comodo e per loro meno costoso: i soldi ce li strizzano dalle tasche con la torchia fiscale.
Comodissimo.

Così ora «loro» navigano nell'oro nostro, e possono pagare gli stipendi tipo Cimoli (194 mila euro mensili) o Padoa Schioppa (segreto di Stato).
Noi cittadini diventiamo più poveri, le nostre aziende perdono colpi per l'euro forte, ma le paghe dei miliardari di Stato non devono soffrire, né gli devono mancare le auto blu, né le pensioni-baby.
La verità è che non siamo governati da politici ladri che, bene o male, in teoria almeno, possiamo rimandare a casa non votandoli più.
Siamo governati da ladri assolutamente intoccabili, a cui i politici da noi eletti obbediscono senza fiatare, e che sono al disopra delle leggi. La prova si è avuta nell'ultima riunione di Bankitalia.
Dove Mario Draghi (un altro che non abbiamo eletto) si è fatto incoronare per sei anni raddoppiabili, ed ha stabilito le regole dell'autogoverno di lor signori.
Ebbene: da quando ha regalato alla BCE la sua più importante funzione (l'emissione sovrana della moneta), alla Banca d'Italia ne resta una sola cruciale: la vigilanza sul sistema bancario.
A questo scopo, deve essere indipendente dalle banche che controlla.
Insomma, le banche private non devono essere azioniste di maggioranza della Banca Centrale.
E infatti anche lo Statuto voluto da Draghi recita solennemente (articolo 3): «Dovrà essere assicurata  la permanenza della partecipazione maggioritaria - nell'azionariato di Bankitalia - da parte di Enti pubblici».
Invece, come sappiamo, i tre primi azionisti di Bankitalia sono tre banche private: Banca Intesa, Unicredit e SanpaoloImi, ciascuna con 50 voti nel consiglio d'amministrazione.
Un «Ente pubblico»  fra i soci della Banca Centrale si trova solo dopo i sei primi azionisti: è l'INPS, il settimo, con 34 voti.

Visto ?
Le banche che Draghi dovrebbe controllare e su cui dovrebbe vigilare sono le azioniste del  controllore, le sue padrone.
E questa non è nemmeno una novità.
La novità è che le banche si sono accaparrate il controllore in aperta violazione dello statuto che lo stesso Draghi ha voluto, che la Banca Centrale si è data da sé in piena autonomia, e che le banche private azioniste hanno accettato.
Non s'è mai vista un disprezzo più aperto e arrogante della legalità.
Vedrete alla prossima vendita di bond argentini, o di Parmalat, come ci tutelerà il Draghi dalle truffe dei suoi padroni.
Ci vorrebbe un magistrato che con lo Statuto di Bankitalia  in mano, ne contestasse la violazione, e iscrivesse Draghi e azionisti nel registro degli indagati.
Ma da chi prendono i soldi i magistrati ?
Sempre da noi.
Le superfinanziarie che ci strizzano, Visco e Prodi le fanno per pagare anche loro.
Alle finanziarie predatorie, hanno un comune interesse.
By Maurizio Blondet

E la Banca d'Italia:
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani: BANKITALIA: “Ciò che sta accadendo senza che nessuno lo sappia” - Gennaio 2014
Riportiamo quanto pubblicato nel profilo facebook dell’europarlamentare Marco Scurria, già noto al nostro blog per essersi più volte battuto per la proprietà della moneta. Invitiamo pubblicamente tutti alla divulgazione di questo articolo e di tutti gli altri presenti sulla rete (tra cui questo post di Lucio di Gaetano nel blog beppegrillo.it) che informano sulla vicenda della svendita di Bankitalia.
L’ultimo grande furto ai danni degli ignari italiani.
By Marco Scurria

Nei prossimi giorni la Camera dei Deputati è chiamata a dare il parere definitivo al Decreto Legge di Letta e Saccomanni emanato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 27 Novembre, proprio mentre le telecamere dei media di tutto lo Stivale erano concentrate sulla decadenza da Senatore della Repubblica di Silvio Berlusconi. Il DL va a modificare l’assetto dei proprietari della Banca Centrale Italiana, oggi in mano ai maggiori cartelli finanziari operanti nel Belpaese, tra cui Intesa San Paolo, Unicredit e Assicurazioni Generali.
Continua QUI: Banca Italia

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Cari lettori guardate come disinformano tutti coloro che non sanno...:
1) quando depositate della moneta in banca, ne perdete la proprietà !
Articolo 1834 del Codice civile. Depositate moneta in contanti e la banca in cambio vi rilascia una “promessa” che vi restituirà “l’equivalente”. Quindi se depositate 10 dollari che avete “segnato” con la vostra firma e il giorno dopo li prelevate, non c’è nelle banconote che vi daranno il vostro “segno”

2) Le banche creano denaro dal NULLA ! Non c’è nessun “oro” come controvalore ! Domanda: “Se c’è denaro per 10 volte il valore di tutte le merci, perchè dobbiamo pagare interessi ?”
Mi spiego meglio; se ce n’è cosi tanto significa che non è merce rara (lo si crea dal nulla con un click) e quindi non costa nulla produrlo; perchè abbiamo un costo del denaro che è altissimo ?
Veniamo al debito pubblico; la questione è questa: l’Italia ha un debito pubblico, ma tutti i paesi ce l’hanno. Ora, se pensate allo stato come una famiglia comprendete che lo stato “DEVE” essere in debito !
Se è lo stato che “garantisce” la moneta, allora “DEVE” essere in debito, in modo che le famiglie abbiano “moneta”. Il capofamiglia che con la sua busta paga dà i soldi alla moglie che li dà ai figli !
Ecco è più o meno così.

Il fatto è che l’economia è semplice in sè stessa, se è diventata complicata, astrusa, incomprensibile, significa che c’è il trucco ! Significa che non vogliono che sappiate come e perché ! Semplice.
Il denaro lo creano al 95% le banche ! Dal nulla ! Ogni volta che andate in banca e chiedete un mutuo, la banca crea moneta ! Per la questione dell’aver complicato le cose per ingannarvi, vi fa apparire le cose come se dovesse prelevare soldi dai depositi, invece non è così: gli basta premere un click et voilà ecco un milione di euro !

Su questo milione di euro che è stato creato dal nulla loro “pretendono” il pagamento di interessi, oltre alla restituzione del capitale creato dal nulla !
Ecco perchè ci sono gli “economisti”: per non farvi capire che è questo il trucco. Non ci credete ?
Lo ha raccontato proprio un mese fa il capo della Banca d’Inghilterra ! Ecco la questione !
Sappiate dunque che i politici, i sindacati, i banchieri, i preti, i professori universitari, i mezzi d’informazione, sono tutti dalla stessa parte. Perchè non si sappia che i pasti “gratis” spettano solo a loro e a voi tocca solo pagarglieli !
Tratto da: iconicon.it

CONTRO le BANCHE SI puo' VINCERE: Video

Settemila tedeschi fanno causa alla Bce – Gen. 2013
BERLINO, Germania -- Settemila cittadini tedeschi hanno fatto causa alla Banca centrale europea (Bce) perchè ha intenzione di acquistare bond di paesi a rischio.
Il ricorso è stato presentato alla Corte di Giustizia europea per fermare il programma di acquisto dei bond da parte della Bce.
Secondo quanto riferisce il giornale tedesco "Die Welt", dopo il ricorso alla Corte costituzionale di Karlsruhe per fermare l'istituzione dell'Esm e le operazioni di acquisto di bond annunciate dall'Eurotower, sostanzialmente rigettato dall'alta corte nel settembre scorso, non cala il dissenso in Germania per il ruolo giocato dalla Bce nella crisi dell'euro.
Cosa e' la BCE ? - vedi PDF

IMPORTANTE
La Banca d’Inghilterra conferma attraverso il documento (dettagliatissimo in lingua originale) raggiungibile al link sottostante, la creazione di denaro dal NULLA attraverso la riserva frazionaria e il signoraggio bancario in mano a banche private e autorizzate dalle banche centrali anch’esse di proprietà delle suddette banche in percentuale più o meno variabile:"
http://www.bankofengland.co.uk/publications/Documents/quarterlybulletin/2014/qb14q102.pdf
In più, quest'altro link come ulteriore, robusta conferma:
http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/mar/18/truth-money-iou-bank-of-england-austerity
 
AVVISATE TUTTA LA POPOLAZIONE CON QUESTO VIDEO, FATELO GIRARE ALL'INFINITO !!
Che sappiate o meno che cosa sia, il Fondo di Redenzione Europeo (E.R.F.) ci rovinerà la vita per i prossimi 20 anni !!
vedi e'
IMPORTANTE:
http://attivo.tv/player/documentari/i-media-stanno-censurando-allintera-popolazione-un-nuovo-trattato-europeo-sconvolgente.html#sthash.4QWK6rLY.dpuf
 
EURO FALSO:  TUTTI I DEBITI CONTRATTI CON LE BANCHE SONO ANNULLABILI !
Nel contrato non è scritto chi è il proprietario della moneta….quindi: chi è il creditore ? chi il debitore ?...e per cui TUTTI i debiti sono nulli “tutti i debiti contratti con le banche sono infatti annullabili”.
“Il sillogismo è semplice: siccome le banche evitano di iscrivere in contabilità, a patrimonio netto, la quota annuale di denaro virtuale che creano dal nulla, è evidente che lo considerano esse stesse “denaro falso“.
I debiti contratti con denaro falso ovviamente non sono giuridicamente validi.”
Ecco quindi che, se non tutti in generale, almeno quei debiti che implicano come creditore o controparte una banca, devono essere considerati nulli dalla nascita !
In sostanza, parafrasando, se il denaro non risulta “battezzato” contabilmente alla nascita certificandone l’origine, non può godere dei diritti civili.
Tratto dal testo dell’economista Nino Galloni, IL FUTURO DELLA BANCA, da dove si impara che la contabilità bancaria attuale è completamente falsa.
 
INOLTRE
Interrogazione UE con richiesta di risposta scritta E-000302/2012 alla Commissione Articolo 117 del regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto: Natura giuridica della proprietà dell’euro
In risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on. Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare del conto su cui sono addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione ?
Risposta: Olli Rehn non fa altro che ribadire che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali appartiene al nuovo proprietario.
....e se uno e' proprietario del denaro, non puo' essere contemporaneamente debitore, dato che il denaro precedentemente all'emissione nei fatti apparteneva al NULLA.....e non alla banca ! e quindi e' al NULLA che semmai va reso....

 
Guardate cosa afferma il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea – BCE
- (Tratto dal sito ufficiale www.ecb.int) nel  loro documento: “Decisione della Banca Centrale Europea del 6 dicembre 2001 relativo all’emissione delle banconote in euro”, al comma 3: “L’emissione delle banconote in euro non necessita di essere soggetta a limiti quantitativi o di altro tipo, visto che la immissione in circolazione di banconote è un processo indotto dalla domanda.”
Tratto da: http://www.ecb.europa.eu/home/html/index.en.html
 
Commento NdR: L'Eurosistema e' nei fatti di proprieta' di PRIVATI cosi come le varie Banche Centrali Nazionali dei paesi aderenti alla UE, quindi tutto il sistema bancario europeo e' in mano ai privati cosi pure come l'emissione della moneta (denaro)
Ricordiamo a tutti che le Banche facendo sorgere dal "nulla" (che non esiste, per proprieta' intrinseca) il denaro, esse lo "prendono" dal TUTTO presente ed esistente SOLO ed UNICAMENTE nell'INFINITO, e ce lo accreditano nel nostro conto corrente di cui siamo proprietari e non debitori;, se noi chiediamo ad esse di darci un credito,  quindi trattasi di DONAZIONE dell'Infinito a tutti noi, che le Banche ci RUBANO e ci chiedono pure gli interessi, I banchieri e le banche, sono dei veri e propri CRIMINALI, protetti dalle leggi inique degli "stati" (a loro volta aziende private) loro servi, perche' i Banchieri immettono, sponsorizzano o pagano, i "loro" uomini politici e non, nei posti chiave degli stati, per ottenere cio' che vogliono... da questi ultimi, alla faccia del popolo che rimane in TOTALE schiavitu' !
 
Quindi:
Cari amici e lettori, dovete rendervi conto che quando andate a chiedere un "prestito" ad una banca...voi subite un FURTO da parte della banca, perche l'emissione del denaro viene effettuata dal NULLA (che e’ di proprieta’ dell’INFINITO), sul vostro NOME e COGNOME; la banca non lo emette/accredita sul suo proprio conto corrente e poi gira la cifra a Voi con un bonifico dal proprio conto, ma lo accredita direttamente sul Vs conto corrente,  e quindi siete voi gli UNICI proprietari del denaro, cosi come ha confermato recentemente anche la UE, in una risposta ad una interrogazione fatta su: chi e' il proprietario del denaro..?
Se il denaro viene emesso sul vs NOME e COGNOME, significa semplicemente che e' VOSTRO e NON della banca, e siccome viene emesso dal NULLA (di proprieta’ dell’INFINITO e non della banca), quindi e’ a credito NON a debito ….. la banca non ha NESSUN titolo, ne’ diritto, per chiedervi di restituire il capitale, che non e’ mai stato suo, ne' tanto meno di richiedere degli interessi su di un capitale che nei FATTI e' SOLO VOSTRO all’atto della emissione fatta per mezzo del vostro NOME e COGNOME, infatti non puo’ mai dimostrare di aver avuta la proprieta’ del denaro che e’ stato emesso sul vs conto corrente !
Inoltre le leggi italiane e quelle dei vari paesi occidentali, sui “prestiti”, confermano che: se un soggetto non e’ proprietario di un bene non puo’ prestare nulla, anzi se viene attuato, diviene un’atto illegale.
Qui siamo alla totale follia illogica bancaria, per tentare di legalizzare un FURTO !
In piu’ le banche, una volta sottratto il VOSTRO denaro, con la vostra firma, su di un modulo prestampato e senza la firma dell’amministratore della banca …. essa lo immette nel proprio bilancio, nei debiti, e non nei crediti, come sarebbe se fosse tutto regolare oltre ad essere logico amministrativamente, (cosa che non e’, commettendo un falso in bilancio)  ma e cosi, non solo non paga neppure l’iva sul servizio, ma non paga neppure le tasse allo stato…perche’ trattasi di un “debito”….ecco perche’ le banche dichiarano sempre un bilancio facilmente in passivo od a zero….


Video del prof. Auriti sul Debito pubblico, Signoraggio ed Usura dei Banchieri del mondo !
 


Sovranita’ monetaria e Signoraggio bancario - "DEBITO PUBBLICO"
La competenza europea non è più Costituzionale. Possiamo rientrare, persino "legalmente".
Ciò non toglie che le regole sono state costruite raggirando i popoli, e che quindi in ogni caso i popoli hanno la sovranità necessaria per ribaltare una qualsiasi legge elitaria.

SOLUZIONE:
Dovremmo per risolvere il problema della Sovranita' monetaria, innanzi tutto nazionalizzare le Banche Centrali (FED + BCE
, ecc.), togliendole dalle mani dei privati, cosi come la Banca Italia (NON d'Italia, perche' anch'essa in mano ai privati), poi stampare carta moneta, come Stati uniti d'Europa (UE), pari al debito "pubblico" delle varie nazioni UE che gli uomini di governo dei vari stati hanno contratto (e' tutto fatto di carta straccia, che i banchieri,del mondo piazzando i loro uomini negli stati o comprandoseli...hanno fatto si che gli stati si indebitassero con loro....e quindi ci potessero tenere per le palle....ricattandoci con il debito stesso), ed inviare la carta moneta stampata (la parte che li compete) al Fondo monetario internazionale (il FMI e' di proprieta' dei banchieri...e' una loro creatura)contemporaneamente, riscatta-ricompra i titoli statali emessi, che hanno acquistato i privati, gli altri stati e le banche) in modo da eliminare il debito, e cosi' ci riapproprieremmo degli interessi che ogni anno paghiamo (in Italia c.a. 100 miliardi di euros l'anno) e li potremmo investire nell'industria, nel turismo, nei servizi...e cio' per i vari stati indebitati...
CMQ ma sara' una gara dura, perche' gli USURAI del mondo hanno i loro uomini piazzati ovunque nel mondo e nei posti chiave....che faranno di tutto per impedirci di arrivare a farlo...!
Ma noi ce la possiamo fare !

Altra proposta per la soluzione-annullamento del cosiddetto falso Debito Pubblico:
in circa 30 anni l'Italia ha pagato interessi annui per il debito pubblico per un totale di circa € 3.400.000.000.000 (3 mila quattrocento miliardi), mentre il debito pubblico ammonta al 2014 a c.a. € 2.200.000.000.000 (duemila duecento miliardi
) per cui sottraendo dal totale, la somma gia' pagata, vi e' una plus valenza di c.a. 1.200.000.000.000, che le banche dovrebbero ridarci.....ma anche se non ce li ridanno, noi possiamo cessare di pagarle immediatamente investendo la stessa cifra annuale di falsi interessi, nella nostra economia....e cio' vale per tutti i paesi cosiddetti "indeebitati" del mondo, che TUTTI hanno regalato alle banche la Sovranita' monetaria !

Pagato in agosto 2018 TUTTO il cosiddetto DEBITO PUBBLICO, ecco la descrizione dell'avvenimento epocale !

ISTRUZIONI PER RATIFICARE il pagamento gia' effettuato, del presunto debito pubblico
a) CREARE UN NUOVO MESSAGGIO PEC
b) inserisci nei destinatari le seguenti 5 email PEC, a:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
cc:[email protected]
d) INSERIRE l'OGGETTO nel seguente modo:
"RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO PER CONTANTI DEBITO PUBBLICO"
e) Inserire testo nella prima riga la seguente dicitura (SCRIVERE SEMPRE CON IL COLORE BLU) :
"RATIFICA DI NOTIFICA DI PAGAMENTO, email pec del giorno 04/09/2018 alle ore 12:53:06 (+0200) il messaggio
"NOTIFICA DI PAGAMENTO" proveniente da "[email protected]"
ed indirizzato a:
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")
[email protected] ("posta certificata")

CONSEGNATA E DA VOI RICEVUTA CON
Identificativo messaggio: [email protected]
CONTENENTE NR.1 ALLEGATO PDF A COLORI PROT.AC-2018-08-28-090909 DEL 28/08/'18 PAGAMENTO DEBITO PUBBLICO A SALDO PER CONTANTI"
f) inserire la vostra firma come autodeterminati o come cittadini italiani (sempre in colore blu)
g) cliccare con molta energia positiva (come hanno fatto in ISLANDA) nel tasto "invio"
h) conservare le ricevute di ACCETTAZIONE e di CONSEGNA come prova inconfutabile e casomai inviarne una copia a "[email protected]"

Continua
in:
Denaro mondiale + Denaro Illegale + Usurai = Banchieri + Sovranita' monetaria + Sistema monetario + Raggiro del debito "pubblico" + Schiavi delle banche

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