Liberta' di Cura - 1
+
Consenso
Informato
1. Proteggere
l'essere umano dai pericoli
della medicina
ufficiale
e della biotecnologia.
2. Il diritto alla salute
deve ritenersi comprensivo non solo dell’incolumità fisica, ma anche del
benessere psichico dell’individuo e di tutto ciò
che vale a costituire la "qualità" stessa della
vita.
L' Art 32
della Costituzione Italiana recita:
"La
Repubblica tutela
la salute come fondamentale
diritto
dello individuo e interesse della collettività,
e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per
disposizione di legge. La legge
non può
in NESSUN caso
(NdR: neppure nel caso
dei
Vaccini)
violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".
Articolo da sempre DISATTESO
e CALPESTATO
!!
Il
compito dello Stato non è quello di "educare" i cittadini: è
quello piuttosto di "rimuovere" le condizioni che riproducono
discriminazioni e
disparità.
http://www.codici.org/codici/invito_alle_consulte.htm
Se
si desidera essere sani, questa società “buona
e progressiva”, con il suo potere tecnico, è in grado di
metterci a disposizione la salute sotto forma di farmaci a migliaia: tanti farmaci,…..
tanta salute……..
Conquistare
il "diritto alla salute" viene SEMPRE
inteso come "diritto al farmaco" (qualsiasi farmaco).
E la pubblicità dei mass media, provvede a ricordare continuamente
questo nostro “diritto”.
In
tal modo non si lotta insieme per la salute reale, intesa come benessere
globale, ma privatamente, individualmente, per la propria salute,
identificata fra l'altro come possesso del farmaco.
Questa idea di salute è un oggetto di consumo essa stessa, uno
stereotipo culturale riferito al corpo soltanto, non al proprio
benessere psichico o sociale, alla buona armonia con l'ambiente.
Tratto da CARTAduemila,
questa Associazione opera per
il diritto di libertà di scelta terapeutica e per la promozione, lo
sviluppo e la sperimentazione delle terapie atossiche e naturali ed il
risanamento ambientale.
PRINCIPI:
Il corpo ha la capacità di
autoguarirsi riparando i
danni causati da età, malattie e traumi e ripristinare le funzioni dei
tessuti. Ne sono responsabili alcune molecole, coinvolte nello sviluppo
embrionale, che vengono chiamate Hh (hedgehog).
Le Hg partecipano in vari processi che vanno dalla
differenziazione della cartilagine a dei neuroni allo sviluppo di vari
tipi di tumori. La naturale rigenerazione (specie negli adulti) è però
spesso insufficiente. Stimolando i processi di sintesi di Hh si hanno
profondi e validi effetti sulle cellule del sistema nervoso soggette a
degenerazione come nel morbo di Parkinson o nella sclerosi multipla.
Queste molecole sono in breve un valido strumento per aiutare la
popolazione anziana a combattere i processi dell’invecchiamento
riattivando il sistema genetico innato ed evitando dosi massicce di
farmaci.
(The BioMed Net
Magazine Ottobre 2001
)
Uno
degli scopi dei ns. Portali/siti è… illuminare i lettori sulle reali
potenzialità della medicina ufficiale, quella per la quale
TUTTI
paghiamo la…….
“tassa
sulla salute”. ……..ma
quale salute ??....
dove
sta la trasparenza e la “qualità” dei servizi erogati dalle
strutture sanitarie, pagate dai sudditi…….di
questo
monopolio ??
In
pratica, vogliamo mettere tutti in condizione di ragionare da soli
mediante l'acquisizione di elementi concettuali semplici, logici,
onesti, indicando anche le varie possibilità delle
tecniche alternative
a quelle
tossiche farmacologiche.
Questo perché, al di là dei proclami dei “tutori
della salute”, è ormai chiaro che la
medicina
ufficiale (a
parte la traumatologia, la chirurgia e la
rianimazione)
faccia
solo danni e, essendo completamente
svuotata, inefficace e addirittura
pericolosa (nel
caso dei
vaccini), non può far altro che
rendere i
cittadini dipendenti e paurosi, generando altre
malattie - iatrogene, non solo per l’utilizzo di
farmaci tossici
e vaccini pericolosi, ma
anche per il
linguaggio medico che induce ansia,
paura e disperazione nei parenti e pazienti che vi
si rivolgono ! (es. l'utilizzo delle parole
aids,
cancro,
ecc.).
Oggi,
molta gente ha
paura ad entrare in un ospedale, perche'
sa come entra,
ma non sa'
come esce...
Tutto
ciò avviene in quanto i medici sono istruiti dalle strutture
scolastiche (università) strettamente legate alle case farmaceutiche ed
alla ricerca fasulla, che insegnano (sbagliando) che la malattia è
causata solo dal virus, batterio, cioè dai microbi);
questa incompleta,
fuorviante, cioè disinformante ideologia, serve alla case farmaceutiche
per avere medici / rappresentanti, che sanno solo propinare ai malati le
bombe batteriologice (leggasi farmaci di sintesi) da esse prodotte,
senza conoscere tutte le possibili tecniche sanitarie, quelle
alternative ai farmaci.
Solo
la
traumatologia, chirurgia e la rianimazione
hanno fatto passi da gigante e
sono molto utili
in questa sanità che è incapace a prevenire ed a
sanare le malattie.
E’ naturale quindi che quella
sanità sia sempre più incapace a risolvere le aspettative di salute
dei malati, in quanto i medici sono incapaci a sanare, perché non sono
stati istruiti convenientemente per poter “tutelare” la salute dei
cittadini, secondo il comando Costituzionale (art. 32);
Oggi
per la
struttura sanitaria siamo solo
consumatori……….
stai
zitto
e paga
!
La
continua e crescente richiesta di trapianti, è il dichiarato fallimento
della medicina preventiva e terapeutica; medici incapaci a sanare
portano i malati verso la morte prematura e quindi il trapianto si erge
come unica possibilità di salvezza ! ma non si poteva, facendo le cure
appropriate non invasive e risolvendo cause e concause e non soffocando
i sintomi, evitare di portarli al trapianto
??
Certamente, basta sapere come fare ! la Medicina Naturale insegna il
come !
Oggi
Non esiste la Libertà di Cura, si è
obbligati, nelle strutture
sanitarie, a farsi curare solo secondo i principi ideologici delle
case
farmaceutiche, che attraverso i dirigenti della sanità (leggasi
Ist.
Sup. Sanità + Ministero della Sanità oggi chiamato, molto
impropriamente, della
"salute") da loro “messi” nei posti chiave, riescono ad
obbligare
persino i medici ad utilizzare protocolli terapeutici
solo da
loro indicati.
Neppure il
medico può secondo coscienza,
discostarsi da quei protocolli
!
Cittadini
svegliatevi dal vs. torpore e richiedete a gran voce……..
LIBERTA’
di CURA
!!
Le case
farmaceutiche non sono obbligate a
pubblicare TUTTI i risultati delle loro
ricerche....-
Gen. 2009
«Dalle sperimentazioni risulta che il risultato
complessivo della nuova generazione di
antidepressivi è sotto la soglia consigliata dei
criteri clinicamente significativi», scrivono
gli scienziati. Kirsch sottolinea, inoltre, la
necessità di cambiare il sistema attuale, che
permette alle case farmaceutiche di non
pubblicare una parte dei dati delle loro
sperimentazioni:
«La frustrazione sta in questo - dice Kirsch -.
Rende difficile determinare se i farmaci
funzionino.
Le
case farmaceutiche dovrebbero
essere obbligate, quando commercializzano un
nuovo prodotto, a pubblicare tutti i
dati». Stavolta, per accedere alle informazioni,
gli scienziati si sono avvalsi del Freedom of
Information Act, la legge sulla trasparenza.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.aspID_blog=38&ID_articolo=607&ID_sezione=243&sezione=News
RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che
MANTENGONO la MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA: RICHARD
J. ROBERTS. - MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina,
Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui operano
le grandi
industrie farmaceutiche
nel sistema capitalistico, anteponendo i benefici
economici alla salute e rallentando lo sviluppo
scientifico nella cura delle malattie perché guarire
non è fruttuoso come la cronicità.
Visionate questo video, parla un'informatore
farmaceutico, sul Business dei Farmaci e Vaccini
http://ildocumento.it/farmaci/il-business-farmaceutico-current.html
vedi:
Conflitti di
Interesse in Medicina
+
Conflitto
di Interesse +
Perche' vaccinare ?
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Il paziente ha
diritto di scegliere -
L’esperto:«Integriamo le Medicine Non
Convenzionali con la biomedicina»
IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO -
14 OTTOBRE 2008
Dottor Paolo Roberti
di Sarsina, quali sono le problematiche
giuridiche, oltre che terapeutiche, legate alle
Medicine non convenzionali (MNC)
emerse dall’indagine condotta nel vostro libro ?
«Anche se queste medicine sono state oggetto di
diversi progetti di legge, non c’è stata una
ricaduta positiva di informazione indirizzata
alla classe medica. Questo ha comportato da una
parte il fatto che i pazienti, spesso vittime
loro stessi di preconcetti, si informino
autonomamente sui diversi metodi di cura e,
dall’altra, che i medici, non essendo in
possesso di una conoscenza approfondita,
rimangano divisi tra chi è favorevole e chi è
contrario. Va detto che se in Italia dagli anni
’90 alla scorsa legislatura sono state
presentate a diverso livello una ventina di
proposte di legge, tutte naufragate, negli
ultimi venti anni solo gli enti privati di
formazione hanno portato avanti la formazione
medica post-laurea. Al contempo tutti
sottolineano la mancanza di fondi che impedisce
sostanzialmente l’impostazione di una strategia
organica di integrazione reale. Pazienti di ogni
estrazione sociale e affetti dalle più varie
patologie utilizzano terapie
MNC
quotidianamente, ma le informazioni sulle
modalità sono state stata integrate nelle varie
strutture e istituzioni mediche accademiche sono
ancora molto frammentarie».
Quindi manca l’informazione ?
«Non solo. Emerge l’esigenza di evitare
ulteriori frammentazioni regionalistiche, in
direzione di una legge nazionale che sancisca la
piena e paritaria accettazione e il
riconoscimento di tutte le
MNC, senza
discriminazioni demagogiche, per realizzare
compiutamente anche in questo campo il diritto
costituzionale della libertà di scelta e di pari
accesso alle cure. Libertà di scelta che non può
prescindere dalla piena informazione dei
possibili e diversi approcci diagnostici e
terapeutici e dalla piena disponibilità dei
medicinali usati dalle diverse
MNC.
Di conseguenza, occorreranno dei fondi...
«Certamente la sostenibilità economica del
sistema dell’integrazione diventa un problema,
specie se si considera che mentre sul lato
sanitario sono stati determinati i livelli
essenziali delle prestazioni che devono essere
garantiti a tutti i cittadini, il settore
sociale è ancora carente per quanto riguarda la
definizione dei livelli essenziali di
assistenza. Quindi in previsione dell’auspicato
inserimento delle prestazioni di
MNC nel
Servizio sanitario nazionale è indispensabile
ridefinire i criteri di accesso ai livelli
essenziali di assistenza».
Si parla tanto di umanizzazione terapeutica: una
speranza futura o una realtà che si sta già
affermando ?
«Ciò che appare in gioco, oggi, è lo stesso
concetto di salute come diritto garantito a ogni
essere umano nell'ambito della
libertà di cura
sancita dall'articolo 32 della Costituzione.
La tutela della salute della popolazione,
l’umanizzazione, la personalizzazione e la
sostenibilità dei trattamenti si basano sulla
centralità del paziente nella scelta delle cure.
Si deve, per ciascun essere umano, ricostruire
un centro di gravità diagnostico-terapeutico che
prenda in considerazione la globalità
dell’essere umano, vale a dire l’intrinseca
unità del suo essere, il piano fisico e mentale,
perché è su questi livelli incessantemente
interagenti che ogni persona si autostruttura
spiritualmente come un unicum che come tale va
interpretato per essere curato»
Quali sono le possibilità che si aprono
all’umanità di questo inizio Terzo millennio dal
punto di vista medico-sociale e assistenziale ?
«E’ ineludibile la necessità di interazione e
collaborazione tra diversi modi di intendere la
medicina in quanto ‘ars’; è indispensabile la
sinergia tra la biomedicina, quale sistema
dominante e le Mnc o medicine antropologiche
anche in termini di equilibrio sostenibile e di
farmaco economia; sul territorio si ha sempre
più la presenza di popolazioni migranti con
bisogni complessi che portano diversi saperi di
salute. Come richiede l’Oms è necessario ed
etico tutelare, salvaguardare, promuovere,
studiare, tramandare e applicare il patrimonio
culturale dei saperi e dei sistemi medici e di
salute antropologici sia occidentali sia
orientali, nell’assoluto rispetto dell’integrità
originaria e tradizionale dei singoli paradigmi
ed epistemi».
COSA SONO
Come spiega il dottor Paolo Roberti di Sarsina,
la Federazione nazionale degli Ordini dei medici
chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo)
riconosce dal 2002 nove medicine non
convenzionali (MNC): agopuntura, medicina
tradizionale cinese, medicina ayurvedica,
medicina omeopatica, medicina antroposofica,
chiropratica, fitoterapia, omotossicologia,
osteopatia.
Sia nel precedente Codice di Deontologia medica
(1998), sia nell’attuale (in vigore dal dicembre
2006) è dedicato un articolo (art. 15) alle
medicine non convenzionali. L’ articolo
sottolinea il principio di autoregolamentazione
della responsabilità professionale del medico,
che assume carattere più incisivo laddove si
tratti di medicine non convenzionali. Il medico
dovrà impegnarsi a far sì che il cittadino non
si sottragga a specifici trattamenti di
comprovata
efficacia.
Come è noto, le prestazioni sanitarie e
l’esercizio professionale delle medicine non
convenzionali sono un argomento che ha investito
direttamente la Federazione degli Ordini dei
medici, il cui Consiglio nazionale nel 2002
emanò ‘Le Linee guida delle medicine e pratiche
non convenzionali’. In Italia – pur in assenza
di una legge quadro nazionale sulle MNC,
richiesta a tutti gli stati membri dell'Unione
europea da specifiche risoluzioni del Parlamento
europeo (n. 75/1997) e del Consiglio d'Europa
(n. 1206/1999) –, sia la Suprema Corte di
Cassazione sia la Corte Costituzionale hanno
emanato sentenze inequivocabili sia sulle
responsabilità professionali e sulla esclusività
dell’esercizio delle medicine non convenzionali
dei soli laureati in medicina.
By
Renata Ortolani - Tratto da: cybermed.it
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Malattia e
Libertà di Scelta Terapeutica
By
Marcello Pamio – 25 settembre 2007
Oggi in Italia esiste la libertà di scelta
terapeutica ?
Una persona è libera di intraprendere una
strada terapeutica piuttosto che un’altra, e
soprattutto un medico, in scienza e
coscienza può - per aiutare il suo assistito
- decidere la cura migliore, anche se non
riconosciuta e se va contro gli interessi
delle lobbies del farmaco ?
La risposta a tutte queste domande purtroppo
è NO !
A cosa serve
allora riempirsi la bocca di belle parole
come: libertà, costituzione, diritti, se e
quando una persona malata di tumore, per
esempio, può solamente ‘scegliere’ tra
chemioterapia, radioterapia e chirurgia?
Un medico del terzo millennio, nonostante il
giuramento di Ippocrate (“primo non
nuocere”: la chemio è non è un veleno
mortale ?) e nonostante la Dichiarazione di
Helsinki del 1964 (dell’Associazione medici
mondiale), NON può scegliere una strada
terapeutica, ma DEVE stare ai protocolli
ufficiali.
Quando dico che
un medico NON può scegliere intendo dire che
se non si adegua, non si piega ai dettami
della medicina ortodossa (al paradigma
vigente) rischia prima di tutto la
professione (radiazione dall’albo
professionale) e poi anche la galera ! Sono
numerosissimi i medici che hanno toccato con
mano la pesante scure dell’inquisizione
moderna, che è passata dalla croce con gli
abiti neri, al caduceo con il camice bianco !
Personaggi come
Geerd
Ryke Hamer (radiato e incarcerato), Tullio
Simoncini (radiato), Liborio Bonifacio, Aldo
Alessiani, Rudolf Breuss, Luigi Di Bella,
Gianfranco Valsé Pantellini, Romano Zago,
Giuseppe Zora, e moltissimi altri, hanno
avuto il coraggio o l’incoscienza di mettere
davanti agli interessi economici, la salute
delle persone. Cosa questa estremamente
pericolosa per l’establishment
medico-scientifico, che mette invece il
dio-denaro dinnanzi ai pellegrini-malati.
vedi:
Ricercatori osteggiati
L’ultimo in
termini di tempo è il dottor Paolo Rossaro
di Padova, indagato addirittura per
“omicidio colposo”, perché avrebbe
utilizzato metodologie non convenzionali,
oltre a quelle ufficiali, in cure
oncologiche e nonostante il paziente
purtroppo deceduto (uno su migliaia di casi)
avesse firmato il consenso informato (quindi
era pienamente consapevole) !
Sarebbe molto interessante se tale metro di
giudizio, usato indiscriminatamente nei
confronti del dottor Rossaro, venisse
adoperato anche per tutte le centinaia di
migliaia di morti ogni anno in Italia: tutti
gli oncologi finirebbero in galera!
Oggi se una persona muore dopo (o a causa
della) chemioterapia è tutto ok, ma se muore
perché non ha voluto farla (in libertà di
coscienza) non va bene e bisogna indagare il
medico.
L’attuale paradigma nel caso del cancro,
anche se si può estendere a tutta la
medicina allopatica, impone come cura: la
chemioterapia, la radioterapia e la
chirurgia. Null’altro.
Si potrebbe
pensare a questo punto che i risultati di
queste terapie siano così straordinari, da
imporli per legge !
Ma non è così: basta leggere i dati sulla
mortalità per tumore - previa cura ufficiale
ovviamente - per comprendere che queste
terapie sono un fallimento su tutta la
linea: centinaia di migliaia di persone ogni
anno in Italia muoiono nonostante i
protocolli scientifici e nonostante le belle
e incoraggianti parole dei luminari della
scienza (gli stessi che poi fatturano nello
loro cliniche private migliaia di euro per
una visita e una pseudo-cura).
D’altronde è risaputo che la guerra al
cancro iniziata da Nixon negli anni ’70, e
che ha prosciugato investimenti per
centinaia di miliardi di dollari, è un
fallimento globale su tutta la linea !
Eppure si
continua perseverando su quella strada. Come
mai ?
La risposta può essere di tipo culturale ed
economico, anche se la seconda comprende e
condiziona la prima.
1) l’uomo viene
considerato dalla medicina ortodossa come
una semplice macchina proteica composta da
cellule, ormoni e organi e altro materiale
biologico (anche di scarto, vedi
DNA )
In questa semplicistica e molto riduttiva
visione il cancro è una incontrollata
proliferazione cellulare che porta alla
morte prima l’organo o l’apparato e poi
l’organismo umano ! La cura si basa
sull’estirpazione mediante bisturi, sul
bombardamento con radiazioni o con la
chimica di sintesi, di quella massa anomala
che si è formata ‘casualmente’ o per
‘difetti’ genetici.
Possiamo chiamare questa scienza ?
Una persona col tumore è sfortunata
(casualità), oppure è difettosa dalla
nascita (errori genetici) !
2) la
medicina
moderna è tutta nelle mani delle
corporation
chimico-farmaceutiche, dalla
ricerca vera e propria, alla produzione di
medicine: quindi dallo studio delle malattie
alla cura fisica delle stesse.
Se una multinazionale – società per azioni
non certo filantropa - spende milioni di
dollari e anni di lavoro in un prodotto,
questi soldi devono tornare indietro eccome,
e con gli interessi: è una legge economica.
Sempre in un’ottica economica: non può
esistere un rimedio definitivo, perché se
esistesse, le persone finirebbero per
curarsi, e non produrrebbero più utili ?
Chiuderebbero in pratica tutte le società
SpM, cioè le
Società
per la Malattia.
Come la mettiamo ?
Ecco perché
vengono scoperte e/o rispolverate malattie,
oppure inventate di sana pianta, il tutto
per allargare il bacino di pazienti che
inconsciamente e spesso ignorantemente
(ignorare significa non conoscere) cadono
nelle maglie economiche di queste
corporations.
La pistola fumante che conferma questo,
apparentemente cinico discorso, sono le
malattie rare. Appunto perché toccano una
percentuale bassissima della popolazione,
nessuno investe denari !
Se la medicina fosse
PER l’uomo e NON per il dio-denaro, non
dovrebbe esserci alcuna differenza tra una
malattia che colpisce 5 persone su 10mila
(definizione ufficiale di malattia rara) e
quella che invece colpisce il 30% della
popolazione !
Avete mai
sentito parlare di Antrasferrinemia
congenita, Agammaglobulinemia, Disfagocitosi
erpetiforme, Xantinuria ?
Queste 4 delle 581 “malattie rare” elencate
nel sito dell’Istituto Sanitario italiano
sono totalmente sconosciute, mentre tutti
conosciamo bene il “cancro”, le “malattie
cardiovascolari”, il “diabete”, ecc.
Se una malattia è mortale il discorso cambia
eccome, perché più una malattia ha una
percentuale bassa di guarigione più soldi
pubblici e privati vengono investiti e
quindi fagocitati dalle
Lobbies, ma non con
l’obiettivo della cura definitiva,
altrimenti come ho spiegato prima,
chiuderebbero i battenti. Infatti nonostante
tutte le ricerche, si continua a morire di
cancro, di problemi cardiovascolari, per
fare due esempi, più di prima.
Tornando invece
al primo punto di tipo culturale: vogliamo
veramente credere che l’essere umano sia un
piccolo ammasso sanguinolento formato da
miliardi di cellule, e il tumore una massa
informe che cresce e si sviluppa dentro per
un motivo sconosciuto o casuale ?
L’essere umano certamente ha un corpo fisico
(cellule, organi, ecc.) ma è anche
dell’altro.
Si tratta infatti di un essere spirituale
incarnato la cui
anima (NdR
per essere precisi si tratta dello
Spirito) funge da ponte di
comunicazione tra il mondo materiale e
quello immateriale. Si può affermare che
l’essenza spirituale "indossa" un corpo
fisico per fare esperienza, cioè conoscenza
(quindi coscienza), e l’anima ne permette
tale scambio !
Cosa fa funzionare il cuore con tutta la sua
circolazione sanguigna, se non la scintilla
divina ?
Possiamo pensare che siano le correnti
elettriche cardiache a mettere in moto un
meccanismo così perfetto e altrettanto
delicato ? E se fosse così: cosa attiva
queste correnti elettriche: il caso, una
pila o dell’altro ?
Quale magico
impulso dona la vita ad un ammasso di
cellule ?
In questa visione molto più completa (e
responsabile), il
cancro assume un aspetto
decisamente differente: da massa che cresce
caoticamente e casualmente, diventa una
parte di noi che si ‘ribella‘
all’ordinamento assumendo una forma e una
sua vita autonoma.
Ha senso allora distruggere con la chimica o
con le radiazioni una parte di noi, se tutto
poi è collegato ?
Bombardando con radiazioni o con
chemioterapici un fegato canceroso, uccido
anche tutte le altre cellule che non
c’entrano nulla, debilito fortemente
l’organismo e distruggo quel fondamentale
Terreno biologico del corpo umano, nel quale
avvengono tutte le reazioni e trasformazioni
cellulari di vitale importanza,
predisponendo (il corpo) alle infezioni, e
ad altre malattie.
Estirpando un
tumore con la chirurgia, ad eccezione di
alcune situazioni, viene certamente tolta la
parte cosiddetta malata, ma vado all’origine
del problema ?
La matrice che ha originato e/o innescato
tale crescita cellulare viene eliminata con
la rimozione delle cellule oncologiche ?
Assolutamente NO, e i dati ufficiali delle
recidive e della mortalità parlano da soli.
La sopravvivenza a 5 anni dalla
chemioterapia è intorno al 2%.
Significa che gli strumenti riconosciuti
come validi e adoperati dalla
medicina
allopatica tutta, sono pericolosi per la
salute stessa dei malati.
Ma se anche la
chemio funzionasse (cosa che
non è), non potrebbe mai e poi mai risolvere
o portare alla cosiddetta guarigione, perché
la guarigione non può avvenire dall’esterno,
ma solo dall’interno.
Dall’esterno è
possibile soltanto aiutare l’organismo a
ripristinare alcune funzioni, a proteggere e
rinforzare il corpo fisico, ma MAI guarire,
perché la guarigione contempla l’equilibrio
della triarticolazione dell’essere umano:
corpo, anima e spirito.
La medicina ufficiale, come anche parte di
quella alternativa, invece contempla SOLO
l’aspetto fisico (sintomatologico,
allopatico), tralasciando le altre due
importantissime parti: l’aspetto emozionale
e quello spirituale !
Basandosi solo sulla materia, (a cosa le
lobbie mirano se non alla cosa più materiale
che esista: il denaro ?) e abbandonando gli
aspetti sottili dell’essere, la medicina
smembra e separa l’Uomo.
Come può allora curare una medicina
materialista che crea solo separazione ?
Da quando il
filosofo matematico francese René Descartes
(XVII° secolo) meglio conosciuto come
Cartesio, ha spinto l’uomo occidentale a
identificarsi con la propria mente invece
che con l’intero organismo (Cogito Ergo Sum)
possiamo dire che ha dato origine alla
“separazione”, alla “divisione” dell’uomo
che nel corso dei secoli ha portato alle
specializzazioni mediche.
Prima il Medico era UNO e sapeva tutto o
quasi (rispetto ai tempi ovviamente), poi è
diventato specialista (cardiologo, urologo,
ginecologo, pneumologo, ecc.) perdendo la
visione totale. Tale frammentazione
cartesiana assieme alla concezione
meccanicistica ha portato a quello che oggi
possiamo assistere ogni giorno in ogni
ambulatorio: il cardiologo che non sa nulla
della prostata e l’urologo che non sa nulla
del cuore; il dermatologo che conosce solo
la pelle e il ginecologo solo gli organi
sessuali.
Possiamo
chiamarla scienza ?
Se allora in un contesto più ampio e
globale, si tiene in seria considerazione
oltre alla parte fisica (certamente
importante) soprattutto la parte emozionale
(corpo animico) e quella spirituale
(l’essenza divina) potremo seriamente
“rischiare” di guarire, mettendo in crisi le
lobbies del farmaco.
Il tumore (ad eccezione dei bambini, che
tocca aspetti molto più esoterici ed
occulti) è una parte di noi che ci sta
segnalando - anche a rischio della propria
vita - attraverso il corpo fisico, un
qualcosa che abbiamo perduto (equilibrio) o
che ci siamo dimenticati, o che non vogliamo
vedere e affrontare.
Ma non ci sono alterative: quando fa la sua
comparsa una massa cellulare dobbiamo
CAMBIARE qualcosa (l’aspetto emozionale, lo
stile di vita, i rapporti famigliari e
interpersonali, l’alimentazione, ecc.). La
guarigione è sempre e solo cambiamento,
mentre la stasi è la
morte !
La malattia in
generale ci da l’opportunità di cambiare
qualcosa di noi, dentro di noi ed
esternamente nei rapporti con l’altro (il
fuori). Sta a noi comprenderlo oppure no.
Certamente è più facile seguire i dettami
dell’‘esperto’ di turno, cioè il medico, ma
purtroppo o per fortuna, non è il medico che
sta vivendo la malattia, non è il medico che
rischia di morire, come non è il medico che
DEVE capire qualcosa e cambiare.
La funzione principale del medico dovrebbe
essere quella di accompagnare l’assistito
aiutandolo nella maniera più congeniale e
consona al suo essere: dare una dieta sana,
aiutare a rinforzare il sistema immunitario,
ovviamente assistere in caso di pericolo, e
se all’occorrenza prescrivere una cura di
emergenza, ecc.
Oggi tutto
questo rappresenta un’utopia: il medico è
quello che prescrive farmaci (spesso pure
sbagliando) da mattina a sera, parla con gli
informatori medici (i collegamenti con le
Lobbies) più che con le persone che ne
avrebbero veramente bisogno, ascoltando i
loro problemi come un vero e proprio
confessore, e manda infine dallo specialista
per quello o per quell’altro problema,
perché non rientra nel suo campo di azione.
In una simile situazione di separazione e di
totale assenza di Amore, pretendiamo
veramente di guarire?
Certamente no, e infatti la malattia (questo
disagio dell’anima) è sempre più presente
nella nostra società moderna.
Cosa fare
allora ? Ovviamente non può esistere un
decalogo che vada bene per tutti, questo
perché ognuno di noi è una individualità
(essenza spirituale) unica e irripetibile,
eppure ci sono delle cose che certamente
possono aiutare, sia nella prevenzione che
nel miglioramento dello stato generale
dell’organismo.
Partendo dal
fisico, è di fondamentale importanza
l’alimentazione.
Essendo fatti da ciò che mangiamo, il cibo
assume un ruolo di vitale importanza:
alimenti sani, vivi (cioè con tutta
l’energia della pianta), biologici o meglio
ancora biodinamici, privi di additivi e
sostanze chimiche di sintesi.
L’acqua è la fonte primaria di vita, assieme
alla luce e al calore, che permette tutte le
reazioni organiche, per cui è necessario
bere molta acqua pura (non di bottiglia)
ogni giorno e lontano dai pasti.
Secondo le ricerche dell’ingegner francese
Louis-Claude Vincent un’acqua ottima dev’essere
leggermente acida (più o meno pH 6) e con
pochissimi sali minerali sciolti.
Se qualcuno pensa che i sali minerali
dell’acqua siano utili sta sbagliando di
grosso, perché l’organismo non è in grado di
assimilare se non l’1% dei minerali, il
resto si deposita nelle articolazioni, nel
fegato, reni, ecc.
Gli unici sali minerali organici (cioè
biocompatibili) assimilabili dall’uomo, sono
quelli che sono stati prima vegetalizzati,
cioè sono passati attraverso le radici di
una pianta (frutta, verdura, ecc).
Un’acqua pura bevuta spesso nell’arco della
giornata permette lo scambio e le reazioni
cellulari, agevolando l’emissione delle
tossine che si depositano.
Il corpo animico
invece, altrettanto importante di quello
fisico, riguarda l’aspetto emozionale.
Una emozione negativa mal vissuta o vissuta
fortemente e nell’isolamento è causa di
notevoli e gravissime (alle volte mortali)
problematiche.
Ecco perché è di notevole importanza come
noi esprimiamo e viviamo le esperienze che
ci vengono incontro (dalle più banali agli
shock più intensi).
Le conoscenze iniziatiche del passato
possono essere d’aiuto: liberare le
emozioni, pensare fino in fondo e mantenere
in equilibrio pensare, sentire e volere (i
tre aspetti dell’anima), e soprattutto da
non sottovalutare, la potenza della "benedizione".
La liberazione emozionale può avvenire
attraverso l’arte, sotto ogni forma (arte,
pittura, musica, recitazione, ecc.), il
cambiare il modo di pensare è invece un
passaggio lento e comporta esercizi costanti
che poi divengono automatici, come pure
l’equilibrio della triarticolazione animica.
Per la
benedizione si possono citare le ricerche
scientifiche moderne che hanno dimostrato
come il DNA e le cellule umane sono in
diretta comunicazione con le emozioni che
proviamo: per ogni emozione (non fisica), il
corpo (fisico) crea una risposta chimica
corrispondente: se l’emozione è negativa la
risposta chimica sarà negativa e viceversa.
La benedizione (benedire à bene-dire,
dire-bene) è una qualità di
pensiero/emozione/sentimento che permette di
ridefinire (dare il giusto valore) quello
che proviamo rispetto a qualcosa che ci sta
facendo soffrire o che ci ha fatto soffrire.
La vera benedizione apre un canale
attraverso il quale le influenze del Cielo
possono scendere sulla terra, cioè
l’invisibile si fa visibile! Si tratta di
conoscenze gnostiche, di magia bianca, e
l’efficacia in questo caso è tanto più forte
quanto l’essere umano che la compie è
disinteressato e puro, padrone di sé stesso.
Per rilasciare le nostre emozioni, per farle
perdere di forza, dobbiamo riconoscere
(bene-dire) tutti gli aspetti della
sofferenza (chi la genera e chi la subisce,
per esempio noi stessi in caso di malattia).
Il suo ruolo centrale è di liberare le
esperienze dolorose, qualsiasi esse siano, e
soprattutto di assumere il potere
(responsabilità) di lasciare andare le
ferite più profonde e i sentimenti non
risolti.
Io benedico .....(nome della persona, della causa della
sofferenza, di noi stessi, ecc.)
Troppo semplice? Forse, ma come dice Gregg
Braden nel suo libro “La
scienza perduta della preghiera ”:
«uno strumento può essere facile o difficile
a seconda di come noi lo concepiamo», e come
lo realizziamo.
Quando nella nostra esperienza di vita
riusciamo ad andare oltre il concetto di
giusto o sbagliato, di bene e male,
ritroveremo il nostro massimo potere di
elevarci al di sopra di ciò che ci ha
feriti !
«Se porterete
alla luce quello che è dentro di voi, quello
che porterete alla luce vi salverà. Se non
porterete alla luce quello che è dentro di
voi, quello che non porterete alla luce vi
distruggerà». Vangelo di Tommaso
Il corpo spirituale, l’essenza divina, è
ovviamente inattaccabile dall’esterno, ma
certamente può essere accarezzato, coccolato
da pensieri, comportamenti e azioni di tipo
spirituale.
Sta quindi a noi, nel caso di una malattia,
rifiutarla facendo finta di non vederla,
curarla con le metodologia della medicina
allopatica (eliminando il sintomo) o
prendere in mano la nostra vita effettuando
un CAMBIAMENTO interiore.
Tratto da:
disinformazione.it
Quale
consulente di questo portale web, ho inviato questa
mail alla Fnomceo.it, alla Corte Costituzionale Italiana
ed altri enti a "tutela" della salute....si ma di quella
dei
fatturati di Big Pharma....
VACCINI
TOSSICI
...intossicati per legge....il giorno della nascita
vitamina K1, a 3 mesi 6 mesi, fino ai 12 anni...con i
vaccini
Chi vaccina compie un atto CRIMINALE perché i tutti i
Vaccini contengono tanti metalli tossici, ferro, nichel,
cobalto, ed altri metalli sottoforma anche di
nanoparticelle, ma ancora mercurio (thiomersal),
tossina invalidante pur in dosi minori a prima, ma nei
vaccini odierni vi e' soprattutto l'
alluminio,
che e' presente anche nella
Vitamina K1 propinata alla nascita, che generano
danni cerebrali come
autismo ecc.,
oltre ad altre sostanze cancerogene come la
formaldeide, proteine, es.
caseina, (
La caseina rappresenta la
principale causa di
allergia alimentare. Questa forma di allergia è più
frequente nei primi anni di vita, che e' periodo delle
vaccinazioni infantili (pediatriche) e tende poi a
ridursi con l'età anche se può talvolta portare anche a
gravi forme di
shock anafilattico ed è una forma di
allergia
difficile da controllare, poiché il
latte o la caseina stessa, è presente in moltissimi
alimenti e soprattutto nei Vaccini che vengono inoculati
nella
microcircolazione sanguigna attraverso i muscoli,
bypassando le normali ma principali
difese immunitarie: pelle e mucose.
Anche lo zucchero, il
lattosio anch'esso puo' provocare disturbi anche
seri, come la
intolleranza al lattosio, una
intolleranza alimentare che si trascina nell'età
adulta.
Tutte
queste sostanze tossiche vaccinali generano
allergie,
asma,
malattie
respiratorie e
gastrointestinali, ecc...ed anche la
morte
nella culla (SIDS),
non solo... ma anche le sostanze vaccinali
ingegnerizzate in laboratorio (virus = sostanze
geneticamente modificate = GM) per scopi occulti alla
popolazione ed ai
medici impreparati....clonazione
di
DNA umano....per generare degli automi...facilmente
controllabili psichicamente....
Inoltre....
.... i vaccini sono
propinati anche ai bambini per
immunodeprimerli in modo da creare mantenere ed
ampliare il
mercato
dei malati..
.. In piu' i vaccini sono irradiati dal
Cobalto 60 e la
radioattivita' ottenuta con l'irradiazione, viene
immessa nei corpicini dei bambini...e può danneggiarli
anche quando sono grandi od adulti...
... Insomma vaccinare un bambino e' un atto CRIMINALE
gestito da uno
"stato", sanita' collusa con le
case
farmaceutiche e con
medici
in malafede !
Di tutto cio' che affermiamo, abbiamo in mano tutte le
prove, ricerche,
studi
pubblicati,
scaricati anche dai data base medico-scientifici
mondiali US !
Il contenuto di questo testo, e' la sintesi della
QUERELA che stiamo presentando in tribunale (2017)
contro i
dirigenti della in-sanità italiana !
http://www.aifa.gov.it/content/italia-capofila-le-strategie-vaccinali-livello-mondiale#.WSMpRpWUAQc.facebook
La ministra della in-sanita' B. Lorenzin a
cena/pranzo con federazione case farmaceutiche....
Denunciata la ministra
B. Lorenzin (soggetto con diploma delle scuole superiori,...ma
ben collegata con
OMS finanziata da
Big Pharma....)
I nuovi
Vaccini sono propinati per ottenere la clonazione
del DNA umano in modo da poter controllare sempre meglio
psichicamente la popolazione....perche' diverranno
automi....
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