LAMINARIE (vedi
nella voce Alghe, ve ne sono diversi tipi) Alghe brune.
Si utilizza il tallo e lo stipite. Contiene:
iodio, molti minerali fra i quali il sodio, potassio, calcio, magnesio, silice, oligo
elementi in gran quantità; glucidi, mucillagini, alcol, vitamine A, B, C, D, E,
clorofilla.
Deve essere utilizzata come integratore alimentare giornaliero, preso al mattino a
digiuno.
Ha proprietà toniche, stimolanti, correttore del terreno (i liquidi corporei ed il
terreno delle coltivazioni), mineralizzante, dimagrante, stimolante circolatorio, combatte
il gozzo ecc. utile negli affaticamenti, disturbi ghiandolari, rachitismo, tubercolosi,
ipertiroidismo ed ipotiroidismo, linfatismo, asma, coliti, reumatismi.
Può anche essere utilizzata per
bagni, cataplasmi, fanghi, fasciature, su fratture, contusioni, dolori ecc.
LAMPONE (Rubus idaeus,
Rosacee) è
un antiossidante naturale
I
lamponi contro il cancro al colon. Ricercatori della Ohio State University,
hanno scoperto, dopo i risultati di uno studio americano pubblicato sul Journal
of Neuroscience, che i lamponi, come molte altre bacche, mirtilli e fragole, ad
esempio e gli spinaci, sono ricchi di antiossidanti in grado di contrastare
l'azione dei radicali liberi, riducono fino all'80% il rischio di contrarre il
tumore e mantengono giovani le cellule nevose del nostro cervello.
Frutto molto acquoso; contiene minerali e vitamina C. Utile in dispepsie, problemi
intestinali, stipsi, astenie, insufficienza della traspirazione, affezioni febbrili. Le
foglie della pianta hanno proprietà astringenti, diuretiche e lassative; per uso esterno
su affezioni oculari, stomatiti ed angine.
LATTE di MANDORLE
Succo, questo latte o nettare è molto energetico ed è indicato per
tutti a tutte le età: esso deriva dalle mandorle dolci, uno dei frutti freschi e secchi
più nutrienti che madre Natura ci offre. Molto
indicato per lo svezzamento del lattante.
Il vero latte di mandorle, non quello che prepara lindustria alimentare che
viene addizionato con conservanti ed antiossidanti, è non solo piacevole al palato ma
salutare e curativo.
Particolarmente adatto per lo svezzamento e per gli anziani è utile anche per
tutti, bevuto regolarmente ogni giorno lontano dai pasti (fra 2 e 4 bicchieri) è
rinfrescante, dissetante ed è un potente anti infiammatorio per tutto lorganismo.
Pertanto è sempre bene averlo pronto in casa. La sua preparazione richiede tempi lunghi
ma in compenso è estremamente semplice.
1)
Immergere per circa 30 minuti 100 gr. di
mandorle secche in acqua tiepida.
2)
Per eliminare la pellicola che le ricopre,
basta premere le mandorle fra il pollice e lindice ed il frutto scivolerà fuori.
3)
Tritare grossolanamente le mandorle con una
mezzaluna; non usare il frullatore od il mixer in quanto il calore sprigionato dalle lame
può determinare il comparsa di un sapore oleoso.
4)
Pestare in un mortaio le mandorle tritate fino
a ridurle in pasta omogenea; durante loperazione ganare spesso le mandorle con poca
acqua fredda per impedire che trasudino olio.
5)
Sciogliere usando una frusta, 100 gr. di miele
in 1 lt. di acqua pura, proveniente da depuratore ad osmosi inversa oppure preventivamente
bollita e lasciata raffreddare in
questultimo caso travasare molto lentamente per eliminare leventuale deposito
di calcio che si è formato sul fondo.
6)
Stemperare la pasta di mandorle
nellacqua dolcificata con il miele, mescolare bene e lasciare riposare per 30
minuti.
7)
Filtrare per mezzo di una sottile garza
introdotta nel colino e conservare ben chiuso in frigorifero.
LATTE VEGETALE Linfa che si ottiene tritando
spremendo al torchio, semi oleosi ed aditivati con acqua, lasciando macerare alcune ore,
indi passare al colino. Ottimo il latte di avena e riso per i bambini nello
svezzamento.
LATTUGA (Lactica sativa
e virosa, Composite)
Si può utilizzare sottoforma di Foglie crude o cotte, in succo, sciroppo, decotto,
semenza.
Cataplasmi di foglie cotte con aggiunta a freddo di olio di oliva per le
scottature, acne, ascessi, foruncoli. La sativa è quella coltivata, la virosa è selvatica più attiva ma tossica a dosi
elevate.
Quella Romana ha una azione sedativa sul sistema nervoso specialmente se
bollita e consumata alla sera.
Contiene molta vitamina K, (meno di: A, B, C, D, E), e clorofilla; minerali.
Calcio, ferro, iodio, fosforo, zinco manganese rame, sodio, cloro, potassio, cobalto,
arsenico, fosfati, solfati, carotene e steroli.
Proprietà: Depurativo, rinfrescante, mineralizzante, analgesica, sedativa (però
non va consumata cruda alla sera), emoliente, lassativa, drena il fegato.
Utile in: Diabete, gotta, ittero, stipsi, asma, bronchite, tosse, spermatorree,
psicastenia.
LATTUGA MARINA (vedi
Alghe - Fucus Vesiculosus Fucacee-
nome scient.
Ulva lactuca L. ) Alga bruna
E' presente
soprattutto in luoghi inquinati con acque calme, fino ai
4-5 metri di profondità.
Ha forme variabili ma, in generale, si presenta con
foglie larghe, membranacee, di colore verde chiaro.
Se si mantengono in cattività degli animali che si
nutrono di essa, come ad es. le Lepri di mare (Aplisia),
può essere sostituita dalla lattuga da insalata per
alimentarli.
Si utilizza il tallo seccato e polverizzato; contiene: iodio, un olio essenziale,
mucillagini, vitamine B2, C, E, ricca in minerali: sodio, potassio, magnesio, calcio,
ferro, bromo, silice ecc.
Utile per dimagrire, cura il gozzo, lobesità, cellulite, reumatismi, gotta,
linfatismo, asma, adenite.
Si utilizza anche per impacchi, fasciature, cataplasmi.
Si utilizza in polvere nelle minestre in abbondanza, in decotto prima dei pasti,
frullato con finocchio e prugne secche. NON utilizzare con la birra, né con i farinacei.
LAVANDA (Lavandula
officinalis, Labiata) Pianta, fiore
Proprietà: Analgesico, calmante nervoso e digestivo, antispasmodico, antisettico,
antisettico, diuretico, vermifugo.
Utile in: Febbri, enteriti, parassiti,
affezioni alle vie respiratorie, oligurie, emicranie, vertigini, isteria, post paralisi,
leucorree, blenorragie.
Uso esterno: Piaghe, scottature, punture dinsetti, alopecia, eczemi,
leucorree.
LENTICCHIA (Ervum lens L.) Legume di antichissimo utilizzo di elevato valore
nutritivo; ottimo sostitutivo della carne per lalto tenore di proteine dotate degli
occorrenti amminoacidi; Composta da acqua 11%, protidi 26%, glicidi 54%, cellulosa 4%,
grassi 2%, ceneri 3% con calcio, magnesio, potassio, ferro, manganese, cobalto, nichel,
fosforo; vitamine A, B1, B2, C, E, K, PP, acido fitico, lecitina, fornisce molte calorie
Fra le leguminose è quella che fornisce il più alto valore energetico; utile
nelle convalescenze, nella crescita e per gli anemici, gli studenti, calmante per i
nervosi; azione lassativa per la loro corticola di forte fibra, regolatore intestinale,
buona digeribilità, producono un poco di flatulenze; in puree utile negli stomachi
delicati; tollerate dai diabetici pletorici. In
uso esterno, cataplasmi sugli ascessi (cotta e schiacciata).
LICHENE
ISLANDICO o Artico (Lichen Islandicus L.
- Cetraria Islandica) Tallo
Esso è costituito
dall'unione di un fungo e di un'alga ed a differenza
delle piante non possiede radici per ricavare il
nutrimento dal terreno e lo ricerca nell'atmosfera. Il
Lichene artico, infatti cresce spontaneamente nelle
lande del Nord, senza l'uso di fertilizzanti, e la sua
sopravvivenza è affidata unicamente alle capacità della
natura.
E' stato, per secoli, una risorsa importante per le
popolazioni scandinave aiutandole a mantenere la salute
nel periodo più freddo, contro i rischi di raffreddore,
bronchiti, pertosse e asma. Utilizzato sotto forma di
decotto ed infuso il lichene artico è servito anche da
nutrimento nella carestia che colpì la Norvegia tra il
1807 ed il 1914 e durante la seconda guerra mondiale.
Contiene polisaccaridi ed acidi lichenici che,
aumentando l'attività dei macrofagi, le cellule
coinvolte nella difesa del nostro organismo possono
agire come agenti antimicrobici naturali.
Oggi la ricerca scientifica ne ha confermato le
proprietà nella prevenzione dei problemi invernali di
gola e polmoni.
Disinfettante,
antibatterico, antimicrobico, tossifugo, espettorante,
anti-infiammatorio, antidiarroico, antiemetico, tonico.
Buona azione antibiotica con azione protettiva per le mucose dellapparato
digerente e di quelle delle vie respiratorie, azione decongestionante.
Utile in: infiammazioni delle vie respiratorie,
bronchiti, catarro, tosse, infiammazioni
gastrointestinali, gastriti e dispepsie, vomito,
diarrea. Uso esterno: foruncolosi, acne, dermatiti.
LIEVITO di BIRRA E
ricco in minerali e vitamine, sopra tutto B ed è utile e per migliorare la pelle.
Questo lievito costituisce un integratore alimentare ed il suo interesse è dovuto
principalmente al suo contenuto in proteine ad alto valore biologico, ai minerali, alle
sue vitamine ed al suo apporto enzimatico.
I suoi lieviti comunque non fanno parte della flora batterica intestinale né
transiente, né residente, quindi va utilizzato con
una certa cautela, MAI se vi
è sospetta “candida”
od altri funghi nell’intestino !
Va utilizzato di preferenza quello Bilanciato NON vivo, (non quindi quello che si acquista per
fare il pane) in dosi che vanno personalizzate dal soggetto a seconda degli effetti
riscontrati. In genere gli acidi dello stomaco uccidono i lieviti presenti.
Può essere utile in micro dosi e sporadicamente, nei lattanti allevati con latti
morti ed artificiali (derivati dai latti animali).
Non mancano nella sua composizione, elementi metallici, che possono renderlo
indicato in particolari condizioni: Stimolante del sistema endocrino e protettore del
sistema nervoso, anti anemico, antitossico; utile nelle avitaminosi, astenia, nervosismo,
infezioni intestinali, diabete, nevriti, foruncolosi e dermatiti.
Sotto forma di clisteri serve nelle gastroenteriti acute anche infantili.
Va comunque usato per brevi periodi in quanto tende a far produrre forti
fermentazioni intestinali in certi soggetti, fa aumentare la temperatura intestinale e di
conseguenza infiammare i villi della mucosa dellintestino, tendendo a produrre il
terreno per mutazioni pericolose (funghi) se utilizzato in dosi troppo forti per il
singolo individuo e per troppo tempo.
Il lievito di birra DEVE essere consumato cotto,
cioe' occorre uccidere i funghi affiche' sia apportatore
di eubiosi e non di
disbiosi !
LIMONE (Citrus limonum, Rutacee) frutto e foglie
Il limone è originario dell'Estremo
Oriente (India e Cina) dove si trova allo stato spontaneo. Il limone, sia pure come
frutto raro, era stato già trapiantato ed
acclimatato in Campania nel primo secolo dopo lera volgare, se si considera che
Pompei fu distrutta dall'eruzione del Vesuvio nell'anno 79 d.C e nei giardini di Pompei
sono stati effettuati dei riprovamenti che confermano la presenza del limone in quei
luoghi.
Molti hanno l'idea che il succo di limone sia acidificante, invece questo succo è
alcalinizzante ed antiacido gastrico ed ha notevoli proprietà toniche, antidiarroiche e
diuretiche.
Contiene: alte dosi di vitamina B1, B2, B3, C e K, PP;
sali minerali ed oligo elementi: ferro, calcio, silice, rame, manganese, fosforo.
Proprietà: disinfettante, battericide, anti reumatico artriti
artrosi (Si comincia con il succo di mezzo o un limone, che si prende a digiuno al
mattino, e si aumenta progressivamente tale dose fina ad ingerire, durante la giornata il
succo di 5-8 limoni, per diminuire progressivamente fino ad arrivare ad un solo limone al
giorno per un periodo di tre o quattro settimane), anti gottoso, anti sclerotico, anti
scorbuto, tonico per vene ed arterie, fluidifica il sangue, favorisce le secrezioni
gastriche e pancreatiche, calmante, anti acido gastrico, aiuta la digestione ed è un
potente antivirale. Fluidifica il sangue, aiutando fegato e pancreas.
Utile in: contro le tarme, vomito, inappetenza, iperviscosità sanguigna, varici,
scorbuto, reumatismi, infezioni varie, litiasi urinarie e biliare, arterosclerosi,
ipertensione, obesità, tubercolosi, anemia, ittero, insufficienza epatica e pancreatica,
emorragie, dissenteria, diarree, tifo, parassiti intestinali, asma, bronchiti, influenze,
sifilide, blenorragie, cefalee, anti diabetico, afte, gengiviti, infiammazioni della
lingua, raffreddore, otiti (qualche goccia nelle orecchie alcune volte al dì- va molto
bene anche la propria urina)
Con la bollitura di 5 minuti della scorza di limone, lasciata in infusione per
altri 10 minuti, si prepara unottima bevanda per tutti i problemi di stomaco e di
intestino.
Uso esterno: Emorragie nasali, sinusiti, otiti, stomatiti, afte, tonsilliti,
furuncolosi, verruche, herpes, geloni, piaghe, tigna, scabbia, cure della pelle, unghie fragili, contro le tarme
e le formiche.
Limoni, come già ricordato, sono "il rimedio
antico più conosciuto" e utilizzato dai nostri "padri": la
classica "limonata" dolcificata con Miele, era una medicina
onnipresente nelle famiglie, per qualsiasi disturbo o male.
Purtroppo, è anche vero però che presenta innumerevoli
svantaggi e controindicazioni, rispetto al primo
rimedio. Per questo motivo, si raccomanda di assumerlo con
molta "precauzione", soprattutto se decidete berlo puro,
ossia spremuto fresco senza nulla aggiunto.
In quanto per prima cosa: rovina lo smalto dei denti
(irrimediabilmente; lo smalto infatti, non si riforma),
anche se per le gengive risulta invece ottimo, dato il suo
potere disinfettante e antibiotico (eliminando i batteri,
previene la carie, meglio utilizzare la propria
urina);
sciacquate abbondantemente la bocca dopo averlo bevuto o
fatto dei gargarismi, se non volete far sparire precocemente
il vostro smalto dai denti a giovane età.
Altra contro-indicazione: nel caso di "gastrite" o altra
disfunzione grave dello stomaco. Mentre risulta ottimo
invece per l'
intestino; se preso tutti giorni alla mattina a digiuno,
per almeno un mese e non oltre i tre, sarebbe in grado di
guarire la diarrea
anche quella piu' forte.
Il fatto che guarisca la diarrea non significa infatti che
provochi stipsi. Questa viene guarita grazie al suo potere
antibiotico; stesso meccanismo che sta alla base anche della
guarigione da stitichezza.
In generale PULISCE il SANGUE, dato il suo alto potere
disinfettante.
Ha anche un effetto "stringente" sui tessuti, a tal punto
che è in grado di guarire e "far ritirare" (rientrar in suo
sito) completamente un ernia, se oltre a berlo ci si
massaggia col suo succo spremuto di fresco l'intera zona.
Questo di solito, si fa combinando (oltre al limone) anche
con dei massaggi di succo fresco di cipolla.
Evitate comunque di assumerne in eccesso.
Prendere la mattina presto appena svegli, un cucchiaino da
caffè di succo di limone appena spremuto, assieme a qualche
goccia di olio extra-vergine d'oliva (spremuto a freddo), e
se lo desiderate e tollerate, volendo rendere la miscela
ancora più efficace, un pezzettino minuscolo (basta un
millimetro..tant'è potente) di aglio. Dopo, aspettate almeno
20minuti o mezzora, prima di fare colazione.
Un'altra proposta, consiste nel prenderlo mischiato con
miele e acqua tiepida, sempre la mattina (per almeno un mese
se si vogliono apprezzare i risultati, fra i quali ci sono
la scomparsa dei fastidiosi foruncoli); oppure, nella tazza
calda del vostro the' preferito.
PELLE del viso:
il succo di limone ha fama di aver un effetto
"ringiovanente" sulla stessa; oltre a questo, toglie le
macchie (per una maschera "schiarente" in tal senso, si può
anche mischiare con miele), punti neri, rinfresca,
disinfetta e la rende più liscia e gradevole al tatto.
Per un effetto più completo in casi di vecchiaia prematura,
si consiglia oltre alle maschere, anche di berne
giornalmente il succo, fresco appena spremuto, per almeno
tre mesi: una settimana sì e una settimana no; non abbiate
paura di berne anche tanto (5-10 limoni).
Dopo si fa "pausa"
per un mese, poi si ricominica, se si vuole. Sempre facendo
"pausa" al quarto mese. Se si vuole evitare di rovinarsi lo
smalto, usare una cannuccia.
Se è poco tollerato, mischiatelo con il succo d'arancia.
Alcuni, per abituarsi, vanno incrementando: il primo giorno
un limone, il secondo due, e così via; fino ad arrivare a
10; poi si riscende, a scalare.
FORFORA: sembra sia
l'unico rimedio efficace e sicuro, in grado di combatterla,
se si lascia tutta la notte sul cuoio capelluto. Filtrare il
liquido, prima di cospargere la testa e massaggiarla in modo
che penetri più a fondo. Anche per i capelli è ottimo. Dona
brillantezza e morbidezza.
L'acqua ottenuta per macerazione delle sue bucce
(lasciandole tutta una notte in una bacinella, oppure in
acqua calda per qualche minuto) si versa sulla pelle di
tutto il corpo appena finita la doccia, e questo a parte
essere eccellente per i capelli e abbellire la pelle, aiuta
il pH della
stessa, rafforzandone le difese. Tanto che, dopo poco tempo,
ci si accorge che le zanzare non si avvicinano più.
VENE
VARICOSE: questa ricetta, vi aiuterà a risolvere
finalmente questo fastidiosissimo problema.
Oltre all'applicazione esterna, che "sbianca" e toglie le
macchie dalla pelle (anche quelle lasciate dalle varici),
bevete come acqua d'uso (e anche un po' di più di quella che
siete soliti) questo preparato:
Bollite del sedano (5 rametti) tagliato a dadini, per almeno
5 minuti in un litro e mezzo (anche due litri) d'acqua. Poi
togliete dal fuoco, filtrate e lasciate riposare. Aggiungete
quando già freddo, il succo di 6, 7 limoni. Importante:
siate costanti nel trattamento e non demordete fino a quando
non noterete dei miglioramenti.
CARNOSITA' nel CONDOTTO NASALE: in caso di adenoidi,
sappiate che se preso costantemente il succo di limone
riesce a far scomparire queste carnosità, a causa del suo
potere astringente che ne pulirebbe l'epitelio. Si procede
così: tutte le mattine, per tre mesi, si assorbe dal naso il
succo di un limone, e si fa un'inspirazione profonda. Può
anche darsi che spariscano prima dei tre mesi.
OSTEOPOROSI: nel
suo libro Nuovo Trattato di Medicina Naturale (a pag 113,
inizio del capitolo "Il Sistema Nervoso"), Raymond dextreit
ci descrive questa ricetta.
Specifica anche di non abusarne: un suo uso eccessivo
sarebbe troppo forte. Raccomanda, anche nei casi più gravi,
prenderlo solo tre volte alla settimana; per un minimo (e
anche massimo, vedi sopra) di tre mesi. Poi si "riposa" un
mese, e si riprende dopo se si vuole.
Ecco la ricetta:
Lavare bene un uovo SENZA TIMBRO, quindi quelli dei
supermercati oramai non vanno bene (purtroppo per noi, anche
qui sarà difficile trovarne..); procedere quindi ad
asciugarlo e, ben pulito, metterlo in un bicchiere che si
riempirà di succo di limone (fresco, appena spremuto) di
modo che l'uovo ne sia tutto coperto.
Si lascia riposare tutta la notte (meglio se in frigo) e la
mattina dopo, si toglie l'uovo (che si potrà usare per altre
cose) e si beve il liquido. Questo avrà assorbito il calcio
dal guscio, lo stesso che stimolerà le funzioni di
assimilazione, contribuendone alla sua fissazione nelle
ossa.
Questa stessa ricetta aiuta anche molto a superare la
FATICA
CRONICA, la quale è solo un sintomo che accompagna e
precede la demineralizzazione, così come l'anemia.
EMORRAGIE:
è risaputo che per piccole ferite, molta gente si disinfetti
usando il succo di limone. Per emorragie interne, ogni tre
ore, mescolare e bere il succo di limone ad una tisana
avente anch'essa effetti cicatrizzanti.
EMORRAGIA POST-PARTO: 2 cipolle a pezzi si fanno bollire in
un litro d'acqua, assieme a 6 foglie di cicoria verde.
Si
beve OGNI ORA una tazza di questo preparato, aggiungendo il
rosso di un uovo, un po' d' olio (meglio se d'oliva extra
vergine) e il succo spremuto di fresco di un limone.
Assumerlo fino a che non cessa del tutto il disturbo.
LINO vedi
Olio e Semi di Lino (Linum usitatissimum)
Appartiene alla famiglia delle Linacee e puo'
raggiungere un'altezza massima di circa un metro. Ha dei
fiorellini azzurri con dei petali ovali.
I semi di colore
rosso marrone si utilizzano nella cura di svariati disturbi perche' contengono elevate quantità di acidi grassi
polinsaturi utili per l'apparato circolatorio, nervoso,
pelle e sistema immunitario, oltre a mucillagini,
proteine, minerali, vitamine B1, B2, E e piccole quantità di
acido cianidrico.
I semi di Lino sono utilissimi se non addirittura necessari
nella nostra alimentazione.
L'ideale sarebbe utilizzare quotidianamente l'olio spremuto
a freddo nei condimenti di tutti i giorni (circa 1-2
cucchiai al giorno), cio' garantisce in maniera piu' che
sufficiente l'apporto quotidiano di acidi grassi polinsaturi,
che, in alternativa, il nostro organismo, non puo' produrre
da solo.
Inoltre, regolarizza i processi intestinali ed è utilissimo
in caso di affezioni dell'apparato gastroenterico (non
devono pero' essere assunti in caso di occlusione
intestinale e appendicite).
Utile per le affezioni dell'apparato respiratorio, catarro,
raucedine, tosse, tracheiti.
Macerato di semi di Lino
Lasciate macerare per circa una notte 1-2 cucchiai di semi
di lino in un litro di acqua fredda, (anche tritati) quindi
bere il tutto.
La bevanda puo' essere utilizzata in caso di disturbi
gastrointestinali, stitichezza (meglio se bevuto la mattina
appena alzati), oppure per integrare gli acidi grassi
polinsaturi.
Impacchi in caso di reumatismi, slogature, ecchimosi e
foruncolosi.
Prendete un sacchetto di cotone morbido e riempitelo con 50g
o piu' a seconda della zona da trattare, di semi di Lino
precedentemente tritati finemente e ponetelo nella vaporiera
per 15 minuti.
Dopo applicate il sacchetto nella zona colpita avvolto da
una stoffa morbida e coperto da una copertina calda.
Lasciate agire fino alla perdita del calore.
Consumando per 4 settimane, da uno a tre cucchiai di farina
di semi di lino eliminerete tutti i residui fecali ed il
muco presenti vostro intestino !
Olio di semi di Lino:
È estratto dai semi della pianta Linum usitatissimum, molto
utilizzata fino a qualche decennio fa per produrre capi di
abbigliamento.
A differenza degli altri oli vegetali, ricchi
di grassi omega 6, l'olio di lino è molto ricco di acido
linolenico, il capostipite dei grassi omega 3. Ne contiene
fino al 58%: per soddisfare il fabbisogno giornaliero di
grassi omega 3 ne bastano solamente 6 grammi al giorno.
L'acido linolenico è il più delicato tra gli acidi grassi:
si ossida molto facilmente e di conseguenza il processo di
estrazione dell'olio di lino deve essere fatto
accuratamente, possibilmente in assenza di aria e a
temperatura controllata.
Fino a qualche anno fa l'olio di lino spremuto a freddo
veniva prodotto esclusivamente con il
metodo Baglioni, a temperatura controllata, max 20°, per
lo più da piccole aziende biologiche.
Ora che il consumo è aumentato le aziende più grandi hanno
adottato metodi molto meno delicati nei confronti del
prodotto, che viene portato a temperature molto più alte che
possono ossidare l'acido linolenico.
Inoltre nessun produttore propone confezioni totalmente
opache che proteggano l'olio dalla luce; nessun negoziante
lo conserva in frigorifero per proteggerlo dalla
temperatura.
La probabilità di trovare un prodotto veramente fresco,
quindi, è molto bassa.
Consigliamo quindi di evitare il consumo di olio di lino, a
meno di non approvvigionarsi direttamente dal produttore,
assicurandosi che utilizzi il metodo Baglioni e che conservi
in frigorifero l'olio così prodotto. Il prodotto va
conservato in frigorifero in bottiglie scure, e va consumato
nel giro di qualche settimana. Ha un sapore caratteristico
di noce, leggermente amarognolo. Quando irrancidisce prende
un sapore sgradevole di pesce". – Tratto da cibo360.it
LIQUIRIZIA (Glycyrrhiza Glabra
L.) Radice
Utile nelle gastriti e nellulcera; emolliente e per aumentare le quantità
delle feci, espettorante, anti infiammatorio, antisettico, antispastico. Utile
nellalitosi e tutte le infiammazioni anche con tosse e catarro, delle vie
respiratorie. Può essere ipertensiva. Elimina le tossine, aumenta la voce disinfiammando
le corde vocali, la gola ed aumenta anche il latte materno; contro le emorragie e per gli
occhi infiammati.
Controindicata a coloro che hanno la pressione alta; si utilizza anche in polvere
con del miele ed il succo ricavato dalle radici, ha qualità simili allaltea,
lachillea e camomilla.
World J Gastroenterol.
2005 Dec 21;11(47):7499-507. Related
Articles, Links
Bactericidal and anti-adhesive properties of culinary and
medicinal plants against Helicobacter pylori.
O'Mahony R, Al-Khtheeri H, Weerasekera D, Fernando N, Vaira
D, Holton
J, Basset C.
Centre for Infectious Diseases and International Health,
Royal Free and
University College London Medical School, Windeyer Building,
46
Cleveland Street, London, W1P 6DB, United Kingdom.
AIM: To investigate the bactericidal and anti-adhesive
properties of 25 plants against Helicobacter pylori (H.
pylori)METHODS: Twenty-five plants were boiled in water to
produce aqueous extracts that simulate the effect of
cooking. The bactericidal activity of the extracts was
assessed by a standard kill-curve with seven strains of H.
pylori.
The anti-adhesive property was assessed by the inhibition of
binding offour strains of FITC-labeled H. pylori to stomach
sections.
RESULTS: Of all the plants tested, eight plants, including
Bengal quince, nightshade, garlic, dill, black pepper,
coriander, fenugreek and black tea, were found to have no
bactericidal effect on any of the isolates.
Columbo weed, long pepper, parsley, tarragon, nutmeg,
yellow-berried nightshade, threadstem carpetweed, sage and
cinnamon had bactericidal activities against H. pylori, but
total inhibition of growth was not achieved in this study.
Among the plants that killed H. pylori, turmeric was the
most efficient, followed by cumin, ginger, chilli, borage,
black caraway, oregano and liquorice. Moreover, extracts of
turmeric, borage and parsley were able to inhibit the
adhesion of H. pylori strains to the stomach sections.
CONCLUSION: Several plants that were tested in our study had
bactericidal and/or anti-adhesive effects on H. pylori.
Ingestion of the plants with anti-adhesive properties could
therefore provide a potent alternative therapy for H. pylori
infection, which overcomes the problem of resistance
associated with current antibiotic treatment.
PMID: 16437723 [PubMed - indexed for MEDLINE]
AAPS PharmSciTech. 2005 Sep 20;6(1):E74-82. Related
Articles, Links
Licorice: a possible anti-inflammatory and anti-ulcer drug.
Aly AM, Al-Alousi L, Salem HA. - Faculty of Pharmacy, Al-Isra
University, Amman, Jordan.
The purpose of this investigation was to study the
anti-inflammatory activities of both glycerrhitinic acid (GA)
and the aqueous licorice extract (ALE) in comparison with
diclofenac sodium (DS) (10 mg/kg), using the carrageenan-induced
paw edema model in male albino rats.
In addition, the
anti-ulcer activities of ALE, famotidine (FT), and a
combination of ALE and FT using indomethacin-induced
ulceration technique in rat stomach were investigated.
Conventional DS tablets containing GA, as well as DS
chewable tablets containing either GA or ALE with different
tastes were prepared. Also, rapidly disintegrating FT
tablets were prepared using direct compression and camphor
sublimation methods. ALE or GA produced significant
anti-inflammatory activity similar to DS, and when taken
concomitantly, there is no possible antagonism.
The anti-ulcer activity of licorice was found to be similar
to that of FT in indomethacin-induced ulceration technique
in rat stomach. Combination therapy of both FT and licorice
showed higher anti-ulcer activity than either of them alone.
Generally, tablets containing the crosslinked sodium
carboxymethyl cellulose (AcDisol) showed more rapidly
disintegrating effect than those including Sodium starch
glycolate (Primojel).
The oral disintegration was very rapid for all the tested
formulations.
Also, the amount of FT absorbed from the oral cavity was
nearly 9 from 10 mg theoretically present in each formula.
It could be concluded that both GA and ALE have
anti-inflammatory activity comparable with DS.
It may be recommended to add ALE to either FT or diclofinac
for more effective anti-inflammatory or anti-ulcer
formulations, respectively.
PMID: 16353966 [PubMed - indexed for MEDLINE]
LIQUORI (vedi Tinture e Vini)
LOTO
Ve ne sono
diversi tipi - Tonifica il cuore
regolarizza il battito cardiaco; calma ed estingue la sete; attenua le sensazioni di
calore; diuretico; combatte lacidità gastrica e le emorroidi.
LUPINO (Lupinus Albus
L.) Leguminose - Semi
E' una leguminosa da
granella destinata sia all'alimentazione zootecnica che a
quella umana; produce una elevata quantità di biomassa di
qualità (con basso rapporto C/N) che ne fa un'ottima coltura
da sovescio; la stessa biomassa però, a causa del pericolo
della lupinosi, non può essere utilizzata per
l'alimentazione biotecnica nè come foraggio fresco nè come
pascolo.
Si inserisce bene nelle rotazioni colturali e apporta
un'ottima quantità d'azoto migliorando così la fertilità dei
terreni che la ospitano; la semina autunnale le dà la
possibilità di usufruire in modo ottimale delle piogge
eliminando così la necessità di apporti irrigui.
Le uniche
difficoltà riguardano la raccolta della granella a causa
della maturazione scalare e della deiscenza dei baccelli.
La granella contiene degli alcaloidi, sostanze che
conferiscono sapore amarognolo, che la rendono poco
appetibile; è necessario quindi porre prima la granella in
acqua corrente o bollirla. Alcune varietà moderne contengono
un basso contenuto di alcaloidi.
La struttura delle proteine del Lupino permette di ottenere
ottimali caratteristiche reologiche ai prodotti finiti, in
particolare a paste e prodotti da forno.
In forma di farina è un emulsionante naturale che migliora
la lavorazione dell'impasto, mentre la ricchezza di fibre
permette di ottenere prodotti finiti più freschi e
fragranti.
Il contenuto in fibra della farina di lupino (15 - 20 %) è
più elevato rispetto a quello di altre leguminose ed apporta
meno grassi rispetto alla soia (8% vs 23%).
Il consumo di cibi derivati dai semi della pianta ha
dimostrato di ripulire le arterie riducendo di oltre il 10%
i livelli di colesterolo.
Funziona anche come
antiipertensivo
Sulle tavole europee riappare il lupino. “Già noto in epoca
romana – spiega il prof. Cesare Sirtori, ordinario di
Farmacologia Clinica all’Università
di Milano – il legume sta suscitando grande interesse da
parte dei ricercatori, che ne stanno scoprendo virtù
terapeutiche inaspettate: recenti studi italiani e
internazionali dimostrano che il consumo di lupino svolge
un’azione importante nel ridurre i livelli di colesterolo
nel sangue e nel prevenire ipertensione e diabete”.
I primi risultati presentati a Milano nel corso del
congresso Healthy-Profood, organizzato dall’Università di
Milano.
Le più significative ricerche condotte in vari Paesi europei
e gli orientamenti per la produzione di alimenti innovativi
a base di lupino sono al centro del dibattito. Ma questo
ritorno non coinvolge solo medici e ricercatori: anche i
cuochi, in particolare gli specialisti in cucina
vegetariana, hanno raccolto la sfida, preparando piatti a
base di proteine di lupino di grande livello.
Gli esperti ne sono certi, il gusto gradevole e
‘mediterraneo’ di questo legume ne favorirà la diffusione:
grazie all’alto contenuto di proteine (34-43% sul peso
secco), di olio (5,4-10%) e di amino acidi essenziali, il
legume rappresenta un elemento prezioso per l’alimentazione
umana superiore alla più nota soia.
Nell'ambito del Healthy-Profood, uno studio polacco
realizzato grazie a dei finanziamenti dell'Unione Europea,
si è scoperto che il lupino aiuta il cuore abbassando il
livello di colesterolo, glicemia e pressione.
In seguito ai primi risultati soddisfacenti di alcuni studi
preliminari, per il momento relativi ad alcuni animali da
laboratorio e uno studio clinico, si pensa che in futuro il
lupino potrebbe diventare un nuovo strumento terapeutico per
combattere l'ipercolesterolemia.
Lo studio clinico è stato condotto su un campione di
pazienti ipercolesterolemici. Durante il periodo del test,
nella dieta dei pazienti è stata inclusa una massiccia
presenza di lupini. Già dopo il primo mese i livelli di
colesterolo si erano abbassati drasticamente.
Dopo il primo mese i pazienti presentavano un calo del
colesterolo totale del 10% e di quello cattivo (LDL)
superiore al 12%.
Utile per combattere gli eccessi di zucchero nelle urine e per il diabete leggero
sopra tutto in infuso. Antielmintico contro i parassiti intestinali. Ricco di magnesio e
manganese e rame.
LUPPOLO (Humulus Lupulus L.) Infiorescenze Femminili
Favorisce la digestione, amaro tonico, sedativo, anafrodisiaco.
Utile nelle emissioni involontarie di sperma nei maschi e nelle affezioni
dellapparato gastro intestinale, nelle inappetenze, crampi allo stomaco, aerofagia,
nevrosi gastrica ed intestinale, diarrea nervosa, gonfiori addominali ed insonnie
iniziali.
MACA (Lepidium Meyenï) è coltivata
da più di 3.000 anni sugli altopiani
del Perù,
è il Viagra naturale...
E una specie erbacea perenne provvista di una
radice tuberosa (parte commestibile) con radicole laterali e
consistenza dura.
Le foglie basali sono grandi e picciolate, più ridotte ed
alterne quelle caulinari, decrescenti verso l’apice.
La Maca ha dei fiori piccoli e completi, mentre il frutto è
secco. La coltivazione della Maca sembra depauperare
talmente il terreno nei principi nutritivi da renderlo
inadatto per successive coltivazioni per almeno 5 e più
anni.
La Maca è un ottimo tubero commestibile particolarmente
valido sotto il profilo nutrizionale. In antichità era
diffusamente coltivata nell’America Andino-Meridionale
mentre oggi la produzione rimane limitata nel freddo deserto
dell’altipiano della Puna nel dipartimento di Pasco e del
Junìn dai 3500 ai 4500 m di altezza.
Esistono diverse varietà di Maca caratterizzate da diversi
colori (sono circa 7). Fra queste le più pregiate e
commercializzate sono rappresentate dalla varietà gialla e
dalla varietà rosso scuro. Il tubero può essere consumato
bollito, arrostito oppure allo stato fresco o essiccato per
circa 1 mese al sole. La polvere tostata trova impiego come
ingrediente per dolci o in bevande alcoliche.
Composizione e Proprietà
Anticamente il Ginseng delle Ande era coltivato dalla
popolazione Inca per le proprietà energetiche e per
l’elevata densità nutritiva.
La radice tuberosa, costituente la droga, risulta utile per
la presenza in proteine (10-18%) con discreto Valore
Biologico e quindi per il contenuto in aminoacidi essenziali
(leucina fenilalanina, lisina, valina, isoleucina, treonina,
metionina, istidina) difficilmente presenti nel regno
vegetale e particolarmente preziosi nelle zone andine dove
scarseggiano le proteine di origine animale.
Appare significativa anche la presenza degli aminoacidi
ramificati (valina, isoleucina e leucina) particolarmente
richiesti dalle masse muscolari per favorire la sintesi
proteica. In 100 g di prodotto secco sono presenti sali
minerali quali il Fe (16,6 mg), Mn, Cu (5,9 mg), Zn (3,8
mg), Na, K (2.050 mg), Ca (150 mg) e vitamine del complesso
B.
E’ presente una equilibrata proporzione tra ac.grassi saturi
(circa 40%) ed ac.grassi insaturi (circa 54%) con presenza
dell’acido grasso essenziale linoleico.
Si identifica inoltre una componente sterolica (in ordine
decrescente costituita da beta-sitosterolo,
delta-campesterolo, ergosterolo, brassacasterolo,
delta-ergostadienolo), alcaloidi, triterpeni, flavonoidi,
glicosidi.
Recentemente sono state
identificate macaridine (derivati benzilati del
1,2-diidro-N-idrossipiridina) e macamidi (alcamidi
benzilati).
I macamidi ed i macaeni sono considerati i
componenti marker della specie.
L’olio essenziale ottenuto dalle parti aeree contiene
principalmente fenil acetonitrile (85,9%), benzaldeide
(3,1%), 3-metossifenil-acetonitrile (2,1%).
Proprietà riconosciute al Ginseng delle Ande: Proprietà
nutritive ed integrative nutrizionali, Toniche,
Afrodisiache, Favorenti la fertilità, Adattogene.
Medicina popolare
La Maca viene impiegata nella etnomedicina tradizionale
andina per le proprietà nutrizionali, toniche,
rivitalizzanti, rafforzanti la fertilità.
Nei luoghi
umidi delle Ande peruviane settentrionali i bulbi della
specie vengono utilizzati sotto forma di tintura per uso
interno nel trattamento della sterilità femminile e
sotto forma di decotto come rimedio antirachitico in
caso di fragilità ossea.
La Maca viene altresì proposta come rimedio in caso di
ipertensione, di artrosi di origine reumatica, nelle
malattie respiratorie.
Rientra tra le specie dotate di proprietà adattogene in
grado di attivare in forma aspecifica un più efficace
adattamento dell’organismo alla fatica ed allo stress
psico-fisico ambientale. L’adattogeno contribuisce a
normalizzare le attività biochimiche e fisiologiche
dell’organismo nei confronti delle eccessive
sollecitazioni esterne fisiche, chimiche ed emozionali.
Proprietà favorenti la fertilità ed attivanti la
performance sessuale
In uno studio Peruviano,
somministrazioni orali di tavolette da 1500 e 3000 mg al
giorno di Maca per 4 mesi in 9 uomini di 24-44 anni
miglioravano la produzione di sperma e la mobilità
spermatica attraverso meccanismi non correlati né con la
dose di Maca né con l’attività degli ormoni LH, FSH,
prolattina, testosterone ed estradiolo, i cui valori
ematici rimasero inalterati.
Lo stesso Istituto in una successiva ricerca in
doppio-cieco, placebo-controllata, condotta per 3 mesi
su uomini di 21-56 anni, rilevò già dopo due mesi un
miglioramento nel desiderio sessuale senza modificare i
livelli sierici di testosterone e di estradiolo.
Recentemente gli stessi ricercatori hanno confermato che
il trattamento con Maca non influenza nell’uomo i
livelli ematici degli ormoni legati alla riproduzione.
Uno studio in passato aveva documentato in ratti femmine
un aumento della fertilità, del livello di estrogeni e
della stimolazione follicolare, mentre in ratti maschi
un innalzamento nella spermatogenesi. Somministrazioni
orali di un estratto acquoso di radice di Maca (66,7
mg/ml) 2 volte al giorno per 2 settimane potenziano
negli stadi iniziali la spermatogenesi in ratti maschi.
Una ricerca ha evidenziato che assunzioni di polvere di
radici di Maca migliorano significativamente i parametri
della performance sessuale. In questa esperienza 60
ratti maschi sono stati divisi in tre gruppi ed
alimentati con Maca per 15 giorni.
Nel primo e nell’ultimo giorno sono stati rilevati
alcuni parametri relativi al comportamento sessuale.
Supplementazioni più basse (15 mg/Kg) e più alte (75
mg/Kg) di Maca migliorano significativamente i parametri
riferiti alla prima monta (ML), alla prima intromissione
(IL), all’intervallo intercopulatorio (ICI) mentre solo
la supplementazione più elevata riduceva la latenza
posteiaculatoria (PEL) in forma probabilmente
dose-dipendente.
Dopo 15 giorni di trattamento entrambe le dosi
evidenziavano un significativo miglioramento nella
eiaculazione (EL), nella ML, nella IL e nella PEL,
mentre l’elevata assunzione riduceva l’intervallo
intercopulatorio.
Un altro studio per indagare gli effetti della specie
sul comportamento sessuale ha concluso che le
somministrazioni orali per 22 giorni dell’estratto
lipidico purificato potenziano le funzioni sessuali nei
topi e nei ratti. La ricerca ha infatti evidenziato in
topi normali un incremento nel numero delle complete
intromissioni e nel numero delle femmine risultate
positive allo sperma con riduzione del periodo di
latenza dell’erezione in ratti maschi affetti da
disfunzione erettile.
Lo studio quindi rivela, confermandola scientificamente,
l’attività afrodisiaca dell’estratto di Maca.
Indicazioni d’uso: Nella integrazione alimentare per
sportivi, per individui sottoposti a diete restrittive
(ipocaloriche, vegetariane), per soggetti debilitati,
nelle malnutrizioni per difetto. Anabolismo delle masse
muscolari in sportivi. Potenziamento della performance
sessuale.
Tratto da: inerboristeria.com
MAGGIORANA
(Origanum majorana, Labiata)
Proprietà: Antispasmodiche, vagotoniche, vaso dilatatrici, carminative, digestive,
espettoranti, per preservare la voce.
Utile in: ansietà, spasmi digestivi e respiratori, insonnie, meteorismo, eretismo
genitale.
MAHONIA con foglia di agrifoglio: la corteccia della
sua radice è benefica per il tratto digestivo. Contiene
alcaloidi (berberina, berbamina e oxyacantina) noti per i
loro effetti anti-infiammatori e antibatterici nel
trattamento dell'infezione. Mettere da 1 a 2 cucchiai di
radice essiccata e tagliata a pezzi e lasciare in infusione
10 minuti in 30 cl di acqua a 90 ° C. Bere prima di un pasto
abbondante.
MAIS
vedi Granoturco
MALVA
(Malva sylvestri L.) Foglie e Fiori
Con i suoi caratteristici
fiorellini viola, la Malva è diffusa nei luoghi erbosi incolti,
ai margini delle strade ed è possibile trovarla dal livello del
mare fino al piano montano.
Sin dall’antichità questa pianta era conosciuta per le sue
ottime proprietà, tanto che anche il nome scientifico della
pianta deriva del greco malaks, molle, con chiaro
riferimento alle sue proprietà emollienti, e dal latino
sylvestris, delle selve.
La pianta contiene numerosi principi attivi tra i quali
abbondanti mucillagini, vitamine (A, B, C) e sali minerali. La
Malva trova numerosi impieghi in fitoterapia e in cosmetica. Per
quanto riguarda l’uso cosmetico estratti e cataplasmi di malva
sono consigliati per l’azione anti infiammatoria (agisce sulla
pelle e sulle mucose con le quali viene in contatto), emolliente
e vulneraria. Da sempre pianta di bellezza e legata alla sfera
femminile.
Buon lassativo, emolliente, utile nelle tossi, bronchiti e nelle affezioni alle
mucose delle vie respiratorie.
Rinfresca le gengive e la bocca in generale.
Utile nelle infiammazioni degli organi dellapparato digerente e delle vie
urinarie, sopra tutto per le mucose viscerali dellapparato digerente,
anche per le prostatiti (infiammazione della prostata); un
decotto di malva alla sera ed uno alla mattina per 2 mesi,
disinfiammerà
non solo la prostata nei maschi ma anche tante altre
infiammazioni viscerali, anche nelle femmine.
MANDARINO (Citrus
nobilis, Rutacee) Frutto
Il mandarino arriva dall'Oriente: è infatti originario
della Cina e del Laos. È arrivato in Europa meno di due secoli
fa, nel 1828.
Oggi Il mandarino è coltivato soprattutto nei
paesi del Mediterraneo, negli Stati Uniti e nell'Africa
meridionale.
E' un frutto autunnale, proveniente dall'omonimo arbusto
sempreverde; è caratterizzato da una buccia di colore arancio,
profumata, poco aderente alla polpa di colore giallo-arancio,
succosa e zuccherina.
E' simile all’arancia, ma di dimensioni inferiori e più dolce ed
e' caratterizzato da una buccia di colore arancio, profumata,
poco aderente alla polpa che è gialla, succosa e molto
zuccherata.Contiene molta vitamina C ed è una buona fonte di
calcio, potassio e fibre. Il suo valore calorico corrisponde a
72 Kcal per 100 g.
Paragonabile
all’arancio è però meno ricco di sali minerali; grazie al bromo
che contiene è un sedativo del sistema
nervoso.
MANDORLA
dolce (Prunus
Amygdalus,
Rosacee) vedi anche Latte di Mandorle
Frutto molto nutriente, con il pane può sostituire completamente un pasto; 100gr.
di mandorle secche sono pari a 600 calorie.
Contiene: oleina (57-75%), emulsina, peptone,
minerali: calcio, potassa, zolfo, fosforo, magnesio, vitamine: A,B.
Frutto riequilibrante e disinfiammante il sistema nervoso, energetico,
mineralizzante, antisettico intestinale, se tostata è più digeribile, ma perde in
sostanze vitali. NON mangiare assieme ad altre proteine animali o vegetali, solo con
frutta o verdure crude.
Mangiare al mattino a digiuno, da 7 a 15 mandorle al dì, masticando bene.
Utile nelle astenie, gravidanze, super lavoro o studio, affezioni nervose,
infiammazioni alle vie respiratorie, genito urinarie ed intestinali, può essere consumata
dai diabetici.
In uso esterno è utile nelle dermatosi, pelle secca ed otalgie.
Lolio di mandorle dolci è purgativo; favorisce leliminazione dei
calcoli urinari ed è utile per la pelle e per lubrificare i genitali.
Con i fichi e luva passa costituisce il miglior dessert ed il
più igienico.
La mandorla amara sotto forma di cataplasmi è utile per le nevralgie reumatiche,
le coliche epatiche e renali; fa sparire le lentiggini ed è un ottimo deodorante per
piedi ed ascelle. Vedi anche Latte di mandorle.
Ingredienti per il burro di mandorle
- 250 gr di mandorle sgusciate
- 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino d’acqua (se serve)
- 1 pizzico di sale (facoltativo)
Tostare le mandorle per 5
minuti in una padella ben calda o in forno preriscaldato
a 180°C.
Versare le mandorle nel boccale del frullatore o nel
robot da cucina, frullare le mandorle fino ad ottenere
una farina. Continuare a frullare per amalgamare il
composto.
Durante il processo, le mandorle inizieranno a
rilasciare i loro oli naturali. Se il composto tende ad
attaccarsi alle pareti del frullatore, spingetelo verso
il centro con un cucchiaino e riprendete a frullare.
Per facilitare il tutto, aggiungete 1 cucchiaino d’acqua
e 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva alla vostra
preparazione.
Se però utilizzate un robot da cucina potente, non vi
servirà aggiungere né acqua né olio e il vostro burro di
mandorle perfettamente omogeneo sarà pronto in pochi
minuti. Con un comune frullatore invece dovete avere un
po’ di pazienza in più e aggiungere un filo d’olio per
frullare meglio se occorre.
Potete insaporire il burro di mandorle con un pizzico di
sale ma si tratta di un’aggiunta facoltativa, a seconda
che lo utilizziate per la preparazione di piatti dolci o
salati.
Il burro di mandorle fatto in casa si conserva in un
barattolo di vetro ben pulito o in un contenitore per
alimenti con coperchio da riporre in frigorifero per
circa una settimana.
Con gli ingredienti indicati otterrete circa 250 grammi
di burro di mandorle fatto in casa.
MANGOSTANO
(Garcinia Mangostana
L.)
Pianta sempreverde tropicale originaria delle Isole
della Sonda e dell' Arcipelago delle Molucche.
Il frutto commestibile, si
presenta tondeggiante, con un diametro di circa 5-7cm,
non richiede fecondazione e inizialmente si presenta di
un verde chiaro. Il Pericarpo del frutto si presenta di
un viola profondo quando giunto a maturazione.
Da un punto di
vista botanico l'Arillo
è suddiviso in 4-8 lobi, edibili, fragranti e cremosi,
dal vago sapore di pesca. Nei due mesi successivi la
formazione il frutto si scurisce e aumenta le sue
dimensioni, il
pericarpo rimane relativamente duro per tutta la
fase di maturazione.
La membrana sottostante la buccia del mangostano
comprende tutt' una serie di
Acidi
polifenolici tra i quali il
Tannino e lo
Xanthone che assicurano una certa astringenza che
scoraggia eventuali infezioni di
insetti,
funghi, virus vegetali, batteri e anche la
predazione degl'animali. Il cambio di colore (da verde
pallido a viola) e il contemporaneo ammorbidimento del
pericarpo fanno parte del naturale processo di
maturazione, e indicano che il frutto ha concluso il suo
sviluppo e può essere mangiato.
Non è più commestibile quando si presenta molto duro e
con il
peduncolo e il
calice
ossidati. Per gustarlo s'incide con un coltello
tutta la circonferenza e si divide il frutto a metà,
separando gli spicchi che si degustano con un
cucchiaino.
Dal frutto di questa pianta indiana, si ottiene un
estratto ricco di xantoni che mostrano una spiccata
attività antinfiammatoria.
In India e in Cina il frutto è
utilizzato anche con scopi erboristici e
fitoterapeutici:
la buccia viene seccata, polverizzata ed utilizzata come
rimedio per la dissenteria; è usata anche in forma di
unguento per curare eczemi e altre eruzioni cutanee
oppure in forma di decotto contro disturbi intestinali,
cistite e gonorrea. C'è da dire che la buccia del frutto
contiene un metabolita definito beta-mangostina che ha
effetti deprimenti sul sistema nervoso centrale e induce
aumento della pressione sanguigna. Nelle Filippine si
utilizza anche un decotto di foglie e corteccia come
antipiretico.
Anche la radice è sfruttata, un decotto di
questa parte della pianta è usato da queste popolazioni
per regolarizzare il flusso mestruale mentre un estratto
della sola corteccia, detto “amibiasina”, si dimostra
molto efficace nel trattamento della dissenteria da
amebiasi, una parassitosi causata da Entoameba
histolytica. Il Mangostano ha effetti simili all'Iperico.
Nelle ricerche
fatte dall’Università
di Tufts per l’antinvecchiamento e’ stato stabilito
che un uomo dovrebbe mangiare 10 portate di frutta e
verdura quotidianamente per ottenere il livello di
antiossidanti per impedire che si causano danni
cellulari, che provocano l’affaticamento, le malattie e
invecchiamento accelerato. vedi:
Stress
ossidativo
Gli antiossidanti di mangostano sono efficaci della
regolare frutta e verdura. Il mezzo più semplice per
recepire grandi quantità di questi dietetici protettori
e quello di bere questo delizioso estratto di mangostano
ogni giorno.
Bibliografia
J.F. Morton, Research Professor of Biology in
Miami University.
“Fruits of Warm Climates”. CRS Publishing. Miami, FL.
MANNA
La Manna nell'antichità era conosciuta ed apprezzata dai
grandi medici dell’Egitto, Palestina, Fenici, Ebrei,
Greci e Romani che la chiamavano miele di rugiada,
oppure sudore delle stelle.
I contadini delle Madonie in prov. di Palermo (Italy)
conservano ancora la "sapienza" necessaria per far
stillare al frassino la linfa che, solidificando
all'aria torrida dell'estate siciliana, diventerà la
manna.
Pier Andrea Mattioli nel 1554 scrive: "Solve il
corpo, quantunque debilmente per sé sola. Et imperò si
da alle donne gravide e ai piccoli fanciulli senza alcun
detrimento e timore. Messa tra l'altre medicine accresce
le virtù loro. Purga agevolmente la Chòlera, toglie la
sete, apre e mellifica le parti del petto e della gola".
La manna si ottiene praticando delle incisioni sul
tronco dei nostri frassini nel momento in cui la pianta
e' in amore. Da tali incisioni sgorga un succo che a
contatto dell'aria dell'estate siciliana condensa
rigando di bianco i tronchi, formando così un
fantasmagorico paesaggio fatto di terra bruna, chiome
verdi e tronchi rigati di bianco.
Proprietà: Digestive, blando lassativo, rinfrescante e
regolatore intestinale (può essere assunta anche dai
diabetici perché pur essendo dolcissima non altera il
livello glicemico del sangue)
Può essere usata come dolcificante nelle cure
dimagranti. Ottimo come integratore alimentare per la
ricchezza di sali minerali. Decongestiona il fegato e
svuota la cistifellea dalla bile. Espettorante,
fluidificante emolliente e sedativa della tosse. Rende
liscia e morbida la pelle, spiana le rughe.
MANUKA
e KANUKA (Leptospermum) Pianta.
Il Manuka (
Leptospermum scoparium ) è diffuso nell’area settentrionale della
Nuova Zelanda e appartiene alla famiglia del Tea Tree, di cui fanno
parte anche Cajeput, Niaouli e Kanuka. E’ un arbusto con piccole
foglie a punta e fiori con petali biancastri, noto da secoli agli
abitanti della Nuova Zelanda come pianta officinale e usata come
rimedio in svariate situazioni. Si conobbe in Europa dopo la grande
diffusione del Tea Tree, una essenza assai utile in Aromaterapia. Si
ottiene per idrodistillazione di foglie e ramoscelli; olfattivamente
si può definire piacevolmente caldo, un po’ terroso, speziato ed
erbaceo.
Per distillare 1 litro di o.e. di Manuka
servono 200 kg. Di foglie fresche.
E un olio essenziale proveniente dalla Nuova Zelanda e contiene una sostanza
importante (Leptospermone) per riordinare la struttura basale delle cellule della bocca ed
in particolare modo delle gengive. Si può utilizzare come colluttorio con qualche goccia
in acqua oppure al posto del nocivo dentifricio mettendo qualche goccia sullo spazzolino. E utile per lacne, dolori e
contratture muscolari, herpes, infezioni vaginali ed alle unghie, mal di gola e raucedine,
raffreddore, carie dentale e placca batterica, scottature, verruche.
MARSHMALLOW
(radice) è la pianta emolliente per eccellenza e tutte
le irritazioni, tutti i processi infiammatori sono le
sue indicazioni. Era un'abitudine eccellente dare un
pezzo di radice di marshmallow da masticare ai bambini
al momento della dentizione. Calma l'infiammazione delle
gengive; la mucillagine ingerita facilita i movimenti
intestinali.
MELA Discreta fonte
di vitamine e minerali in forma equilibrata. Contiene minerali: potassio, silice, sodio,
calcio, fosforo, zolfo, arsenico, allumina, bromo, manganese, cobalto, tannino ecc.;
vitamine B1, B2, PP, C; la parte più ricca è vicino alla buccia, quindi deve essere
sempre consumata con la buccia, la quale contiene anche carotenoidi, acido gallotannico e
pectina che produce unazione benefica sullintestino; una tisana di mela con la
buccia (lavata con sapone di marsiglia per togliere la cera messa dai commercianti
allingrosso) ha spiccata azione rilassante, specie sui bambini. 100gr. di mela
valgono 128 calorie.
Buon tonico muscolare e per il sistema nervoso, diuretico, antireumatico,
rinfrescante, antisettico intestinale, stimolante e decongestionante epatico, leggermente
astringente, depuratore del sangue.
Utile nelle: astenie, super lavoro, gravidanza, convalescenza, anemia, gotta,
artritismo, reumatismo, litiasi urinaria, oliguria, obesità, epatismo, diarree.
Consumata cruda al mattino depura, alla sera è un leggero lassativo; grattuggiata
senza buccia, serve per le diarree infantili, ma in quantità giornaliere adatte
alletà. In infuso (3 mele tagliate fini in 1 lt. di acqua) serve per le bronchiti,
affezioni intestinali. Il succo di mela oltre che essere un ottimo nutriente, rassoda i
tessuti della pelle; la mela sbianca i denti.
Il sidro di mele (succo fermentato) è unottimo riequilibratore del
pH
dello stomaco ed intestino in quanto crea reazioni basiche, se consumato in dosi adatte ad
ognuno.
Una mela o due alla sera e' utile in tanti casi di
acidita' e di cattiva digestione serale.
Per la scabbia e la tigna, tagliare in due una mela togliere il cuore ed i semi e
mettere nella cavità un poco di fior di zolfo; legare le due metà e cuocere in forno;
schiacciare e frizionare le parti malate con la poltiglia ottenuta.
MELALEUCA alternifolia (fam. Myrtaceae)
come il comune Eucalipto, ma, a differenza di questo, contiene un olio
essenziale costituito prevalentemente da a-terpineolo, un alcol che costituisce
circa il 40 % dell'olio oltre a monoterpeni (g-terpinene ed a-terpinene); l'
eucaliptolo rappresenta invece una piccola percentuale (3-4 %).
L’albero
che cresce solo in una limitata area paludosa, lungo la costa nord del Nuovo
Galles del sud, in Australia. Gli
aborigeni della tribù Bundjalung definiscono questa pianta come "il
guaritore più versatile della Natura" e fin dai tempi antichi hanno
utilizzato il suo estratto, l'olio di Melaleuca, olio essenziale estratto dalle sue foglie è
ovunque molto utilizzato a scopo disinfettante ed antimicrobico in cosmetici,
dentifrici, e preparazioni farmaceutiche.
Il Tea tree oil contiene ben 48
composti organici, ma le sostanze più significative per la sua attività
salutare sono due in particolare: il Terpinene e il Cineolo
Della
pianta si utilizzano le foglie, che, sottoposte ad estrazione in corrente di
vapore, forniscono l'olio essenziale, chiamato anche tea tree oil, ricco
quindi in alcoli e monoterpeni, comunemente ritenuto il rimedio per tutte le
infezioni batteriche o fungine, ben tollerato da cute e mucose.
Recenti
studi microbiologici e clinici hanno dimostrato che:
a)
dalla Melaleuca alternifolia si estrae un olio essenziale dotato di un ampio
spettro d'azione anti batterica ed anti fungina: Stafilococcus aureus,
Escherichia coli, Proteus spp., Pseudomonas aeruginosa,
Candida Albicans, ecc.
Usato
puro può irritare cute e mucose. Le caratteristiche organolettiche lo rendono
poi non particolarmente gradevole al gusto ed all'olfatto.
Utile
in: faringotonsilliti, rinosinusiti, acne, afte, infiammazioni gengivali,
bronchiti, cistiti, prostatiti, infezioni intestinali, micosi cutanee, delle
unghie, vaginale ed intestinali
Può
essere responsabile di reazioni cutanee e mucose di tipo irritativo o allergico,
e per questo può anche essere opportunamente veicolato in olio idi Iperico,
olio di mandorle dolci o gel di aloe vera.
L'
olio essenziale (tea tree oil) non deve mai essere usato puro, su zucchero o in
tisane, risulterebbe lesivo per la mucosa della bocca, della lingua e
dell'esofago, così come neppure prescritti su zolletta di zucchero o miele;
unica eccezione le micosi ungueali.
Vi
sono anche altre due Melaleuca, forse meno conosciute dal grande
pubblico, ma che certamente rappresentano la tradizione della fitoterapia: il Niaouli
ed il Cajeput.
Niaouli
(Melaleuca viridiflora Solander), è una mirtacea il cui olio essenziale, ricco
in eucaliptolo (50-60 %) entra nella composizione di alcune specialità
medicinali utilizzate come balsamici e fluificanti delle secrezioni
dell'apparato respiratorio e del distretto orecchio-naso e gola.
Non
è indicato utilizzarlo puro per inalazioni su fazzoletto o acqua bollente per
fomente, mentre utile e ben tollerato risulta l'uso per via orale, in capsule o
soluzione liquida.
Cajeput
(Melaleuca leucadendron L.), è forse la Melaleuca più utilizzata nella
tradizione fitoterapica come disinfettante ed antimicrobico, in particolare per
le vie urinari (cistiti e prostatiti), mentre non risulta dotato di effetti
analgesici come ritenuto nella medicina popolare.
Utile
in caso di dermatiti, prurito, lievi ustioni, eritema solare, micosi della pelle
e delle unghie, psoriasi, foruncolosi e acne, herpes, piede d'atleta, porri e
verruche, forfora, infiammazioni delle gengive e della mucosa della bocca, afte,
herpes labiale faringiti, tonsilliti; è anche un ottimo coadiuvante per
problemi ginecologici, micosi della pelle, come il piede d'atleta, ma
soprattutto per le unghie, l'olio di Melaleuca si rivela veramente efficace,
purché l'applicazione locale venga effettuata con costanza quotidiana e per un
tempo sufficientemente lungo; punture di insetti, per piccole ustioni.
Sotto
forma di lozione, con una concentrazione del 15%, il Tea tree oil è utile in
caso di infezioni vaginali, sia per lavaggi esterni, sia per lavande interne,
nella misura di un cc (un ml) per quarto di litro d'acqua; e per l'igiene della
bocca e dei denti, quando ci siano infiammazioni delle gengive, arrossamenti
della gola ecc., utilizzando 15-20 gocce in mezzo bicchiere d'acqua per sciacqui
e gargarismi.
La
lozione può essere utilizzata anche per massaggi locali antireumatici, ma anche
in caso di tosse spalmandola pura sul petto e sulla schiena.
Crema
al 5% è utile in caso di eritemi solari o da pannolino, prurito, infiammazione
della pelle, irritazione delle mani o dei piedi, anche per eccessiva sudorazione
e cattivo odore
Creme e lozioni
detergenti a concentrazione più alta, circa il 20%, sono indicate per
combattere l'acne, che contrastano efficacemente portando in breve alla sua
scomparsa.
MELANZANA (Solanim melongena, Solanacee) Frutto e foglie
Contiene: fosforo, calcio, essenze volatili, vitamina A.
Proprietà lassative, diuretiche, calmanti, stimolante epatico e del pancreas.
Stimola lievemente la funzione tiroidea, quindi è utile nel diabete; abbassa il
colesterolo e migliora la digestione gastrointestinale; aiuta nella stipsi. Utile nelle
aniemie, stipsi, oliguria, eretismo cardiaco, scrofolosi.
Con le foglie si fanno cataplasmi emolienti per le scottature, ascessi, dermatosi,
emorroidi.
MELASSA Ricca fonte di minerali, in particolare calcio e ferro;
aiuta nella costituzione del sangue salubre.
MELISSA (Melissa) Foglie e Fiori
La Melissa è una pianta
officinale le cui proprietà vennero apprezzate fin dall’antichità:
già utilizzata da Greci e Romani, viene però raramente menzionata
negli antichi trattati.
Gli Arabi nel X secolo la consideravano un buon tonico, capace di
dissipare tristezza e malumori, ma è soltanto nel tardo Medio Evo
che si cominciò a farne largo uso in Europa: l’acqua di Melissa era
usata come tonico e come sedativo negli attacchi isterici e nelle
convulsioni, e dal XVII secolo entrò a far parte di quella
composizione, allora detta miracolosa, chiamata “acqua di Melissa
dei Carmelitani Scalzi”.
Detta anche erba Limoncina è utilizzata contro lansia, lo stress
e la digestione, aiuta a superare problemi di insonnia, emicranie e stati depressivi.
Le foglie di melissa, ricche di olio essenziale, che conferisce alla
pianta un aroma gradevole e il sapore del limone, sono impiegate
negli stati d’ansia con somatizzazioni a carico del sistema
gastroenterico. Per la sua azione antispasmodica, antinfiammatoria e
carminativa è indicata in caso di dolori mestruali, nevralgie,
disturbi della digestione, nausea, flatulenza crampi addominali e
colite.
Questa pianta è utilizzabile anche nel trattamento del mal di testa,
causato da tensione nervosa. Il suo uso è particolarmente indicato,
perciò, in presenza di un quadro d’irritabilità generale, insonnia
causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale,
e tachicardia su base funzionale.
Contiene Clorofilla, sostanza indispensabile per avere buone digestioni e per
evitare le infiammazioni dei villi intestinali.
Utile anche nei disturbi della menopausa.
Utile nell'Insonnia
e/o a quelli legati al sonno strettamente connessi ad esempio, al
cambio dell'ora legale, della luce e dell’ attività in generale.
Semplice per chi non ha disturbi, più complesso per chi già dorme
male e poco, certamente l'insonnia è un disturbo molto comune, e
comprende un quadro che va dalla cattiva qualità del sonno, alla
fatica ad addormentarsi, ai risvegli notturni e alla difficoltà a
mantenere il sonno, con notevoli conseguenze sulla qualità della
vita diurna.
Svegliarsi al mattino come se non avessimo mai dormito, una
sensazione intensa di calo energetico, irritabilità e nervosismo,
disturbi gastrointestinali, insomma tutte situazioni che ci portano
ad uno stato di malessere e non ci permettono di vivere appieno il
momento di passaggio. Considerate tra l’altro che dormire bene,
innesca un ciclo corretto anche nel quadro metabolico.
Per gli usi culinari è
opportuno cogliere le foglie prima della fioritura, quando sono più
profumate, ed usarle sempre fresche, perché essiccate perdono gran
parte delle loro proprietà aromatiche.
In cucina le foglie fresche di Melissa costituiscono un ottimo
aromatizzante per insalate, salse, carni, pesce, bevande, dolci,
liquori a cui conferiscono un tipico sapore, simile a quello del
limone ma molto più aromatico.
MELOGRANO (Punica
granatum, Punicacee)
E'
una pianta antichissima che proviene dalle regioni del sud-ovest
asiatico, è diffusa e coltivata sia in Italia che in Spagna, nelle
zone dove il clima è più caldo.
Ha dato il nome alla citta' di Granada
(Spagna) e da sempre e' stato considerato il frutto della fertilita'.
Il melograno e' un albero leggendario di antica tradizione, sinonimo
da millenni della fertilita', per tutte le culture che si sono
lasciate sedurre dai suoi frutti, ricchi di semi di accattivante
colore rosso, espressione dell'esuberanza della vita.
Fin dai tempi antichi quest'albero ha
ispirato diverse leggende, come quella che vuole che il suo succo
sia il sangue del dio Dioniso, e proprio in suo onore la dea
dell'amore Afrodite lo piantò sulla terra. Sembra che un tempo la
Melagrana fosse conosciuta come "la mela di Cartagine", infatti
anticamente a questa città veniva attribuito il nome Punica, che
diede quindi il suo nome al Melograno, Punica granatum appunto.
Questo frutto “attraversa”
la storia essendone molte volte protagonista, molte volte compare
nei riti, racconti, simboli, sogni e tradizioni legati spesso alla
fertilità. in quanto questo frutto è un toccasana per la flora
intestinale; Un esempio sono le parole di Ippocrate, che ne
“decantava” le proprietà: un vero e proprio rimedio medicamentoso
come: antielmintico,
antinfiammatorio, per combattere i casi di
diarrea cronica, ferite
infette, sudori notturni e diffuse erano anche le sue applicazioni
antiparassitarie.
Ha proprietà antibatterica e antielmintica delle radici, diverse
proprietà benefiche che possono essere ricondotte alla presenza nel
frutto di sostanze polifenoliche, soprattutto acido ellagico, che
sappiamo avere un'azione preventiva contro l'insorgenza di affezioni
vascolari. I polifenoli sono sostanze
antiossidanti contenute in diversi alimenti che, consumati
regolarmente, forniscono una protezione contro le degenerazioni
dell'apparato vascolare, provocate dalle ossidazioni che portano
alla formazione di
radicali liberi.
Il succo di Melagrana è particolarmente ricco di polifenoli,
considerati sostanze scavenger (spazzine) che contrastano
l'ossidazione dei lipidi (perossidazione delle lipoproteine a bassa
densità LDL, che può portare a degenerazioni arterosclerotiche) e
l'azione dannosa dei radicali liberi, in misura superiore anche a
quella del vino rosso; in particolare si segnala la presenza di
acido ellagico e gallico, ma anche di sali minerali (quali calcio,
ferro, magnesio, fosforo, potassio, rame, zolfo) e di vitamine,
acidi organici e zuccheri.
Alcuni studi hanno messo in evidenza che la Melagrana esercita anche
un'attività gastroprotettiva. Nei semi della Melagrana sono presenti
alcuni
fitoestrogeni, oltre ad acido oleico e linoleico, indispensabili
acidi grassi essenziali.
Una ricerca condotta in Israele da Michael Aviram, biochimico al
Lipid research laboratory del
Medical center Rambam di Haifa, ha scoperto che questo frutto ha
delle proprietà terapeutiche, e svolge azioni antitumorali, perché è
ricco di flavonoidi, antiossidanti che proteggono il cuore e le
arterie. Il succo di melograno, secondo la ricerca, è addirittura
tossico nei confronti delle cellule cancerose.
Il melograno è infatti una ricca fonte di acido ellagico, una
sostanza recentemente individuata contenuta anche nei lamponi, nelle
fragole, nelle noci. L'acido ellagico, secondo l’Istituto del
Cancro della Università
della Sud Carolina, induce la morte delle cellule cancerose.
Proprietà: ottimo
frutto, ricco di antocianine, ad attività antiossidanti, Astringente, tenifugo, tonicardiaco; utile nella tenia, dissenteria, astenia.
Ottimo se utilizzato come succo, masticando i vari semini e sputando
il residuo; fare attenzione a non inghiottire il residuo perche'
puo' portare
stitichezza.
MELONE
Ottima fonte di elementi
nutrizionali: minerali, calcio, ferro, ecc.; vitamine B1, C, P, Proprietà: Rinfrescante,
lassativo (con il sale lo è meno), diuretico, eupeptico, ringiovanimento
tissutale. Contiene un enzima detossicante: il Sod.
Utile in: disturbi cardiaci, fluidifica il sangue, tubercolosi, oligurie, stipsi,
emorroidi, anemie, litiasi urinarie, gotta, reumatismi, cura della pelle.
MENTA PIPERITA (Mentha
Piperita Huds.) Foglie
Proprietà: Buon tonico (attenzione ostacola il sonno), antisettiche, favorisce il
deflusso della bile, facilita la digestione ed elimina i gas, stimola la secrezione
gastrica, eccita lappetito, aumenta il tono del tubo digerente.
Utile in: Affaticamento, atonia digestiva, asma, bronchiti, indigestioni, spasmi,
nausea e nei bruciori di stomaco, mal di testa, anti fermentativo, palpitazioni,
vertigini, mestruo insufficiente o doloroso, blocca i dolori ed è utile per la fatica,
insonnia, palpitazioni cardiache, mestruazioni dolorose, debolezza e nei casi di
indigestione.Uso esterno: contro i parassiti, antalgico, sinusiti, allontana le zanzare.
IMPORTANTE per
Disinfiammare:
Utilizzare menta
piperita (pianta) concentrata, tipo gli sciroppi di menta;
essa e' indispensabile per disinfiammare
TUTTE le vie respiratorie e non solo
- posologia: un fondo di bicchiere d'acqua di sciroppo, aggiungere
acqua, quello che si vuole e bere 3 volte al di lontano dai pasti
e/o nelle crisi.
MIELE
vedi Prodotti dellalveare
MIGLIO (Milium
effusum,
Setaria italica, Panicum miliaceum, Graminacee)
E' un cereale molto
antico, originario dell'Asia centroorientale,
coltivato anche dagli antichi egizi. Ha una grande
importanza nell'alimentazione di alcuni paesi
africani e asiatici, molto meno utilizzato in
Europa, dove è conosciuto più che altro come
becchime per pollame e uccelli da gabbia. Il miglio
ha una composizione simile al frumento, ma non
contiene glutine e quindi è adatto
nell'alimentazione dei soggetti affetti da morbo
celiaco.
È l'unico cereale con un effetto alcalinizzante,
quindi è indicato per chi soffre di acidità di
stomaco.
Il miglio si può
acquistare nei negozi specializzati in sementi e in
quelli di cibi biologici.
Il miglio è utilizzato per produrre torte dolci e
salate, sformati, biscotti, o semplicemente nelle
minestre come qualunque altro cereale.
E' uno dei cereali più
ricchi di minerali; acido silicico, fosforo, magnesio,
calcio, ferro, zolfo, fluoro e potassio. Contiene anche
11 aminoacidi, vitamina B1, vitamina B2,
vitamina
A., nicotinamide. Il
suo apporto in silicio ha una importante azione
nutrizionale sui capelli, le unghie e la pelle.
Nei paesi orientali, dove è
ancora largamente usato nell'alimentazione quotidiana,
uomini e donne possiedono capelli folti, brillanti e
resistenti.
Il miglio è di facile digestione ed è particolarmente
indicato, oltre che nella prima infanzia e nelle
malattie ricostituenti, anche nelle malattie di stomaco,
milza e pancreas.
Il miglio è naturalmente privo di glutine ed è perciò
indicato sia nel primo svezzamento sottoforma di fiocchi
o farine, sia nel contenere i disturbi causati dal morbo
celiaco, dove il glutine debba essere eliminato dalla
dieta.
Ha proprietà vitalizzanti e nutrienti; è utile nella gravidanze, convalescenze,
sforzo da lavoro e studio; consumare, crudo, in ammollo, stufato e mescolato ad
ortaggi.
MIGLIO BRUNO - Tratto
da: migliobruno.it
Il cereale piú ricco di minerali e
acido silicilico: le ossa, cartilagine, denti,
capelli, pelle, unghie sono tutti costituiti soprattutto
da un elemento: l’Acido Silicico. Il miglio bruno, la
forma selvatica del miglio, è il fornitore ottimale di
acido silicico per il nostro organismo.
Nella sua forma organica è facilmente assorbibile e in
combinazione genuina con altri minerali e vitamine ad
alta concentrazione favorisce la crescita dei capelli,
la stabilizzazione del tessuto connettivo, e contrasta
la degenerazione di ossa e articolazioni, la fragilità
delle unghie, la debolezza dei sensi e del sistema
nervoso.
Tra tutti i cereali il miglio bruno, conosciuto fin dal
medioevo, è quello più ricco di minerali di tutti e per
cui ha avuto un ruolo importantissimo per secoli
nell’alimentazione nel mondo occidentale.
Oramai quasi dimenticato, noi lo mettiamo di nuovo alla
luce come un alimento geniale, coltivato con metodi
biologici, certificato in Austria e Germania e adatto
anche per le persone intolleranti al
glutine.
MIMOSA TERMIFLORA
(Tepscohuita) Pianta sud americana, molto nota agli Inca e Maia; detta anche
"albero della pelle", è una pianta spinosa, simile all'acacia. Può
raggiungere fino agli 8 metri d'altezza e cresce esclusivamente nel
sud est del Messico, tra gli 800 e i 1000 metri d'altitudine.
E' un rimedio naturale per la ricostituzione dell'epidermide
alterata, già conosciuto dai guaritori Maya, che utilizzavano la
polvere della corteccia su lesioni cutanee. Questo antico rimedio fu
riscoperto in Messico nel 1984, in occasione di una catastrofe che
causò un gran numero di ustionati.
I principi attivi si ricavano dalla corteccia degli alberi che hanno
raggiunto i sei anni d'età.
I procedimenti d'estrazione variano in funzione del tipo di
principio attivo ricercato. In generale, avvengono per macerazione
prolungata delle piante in un sistema di solventi selezionati.
La composizione chimica, dalle spiccate proprietà rigeneratrici del
tessuto epidermico, contiene: bioflavonoidi, sostanze chimiche
anti-radicali liberi; tannini, che aumentano l'impermeabilità della
pelle; oligoelementi, indispensabili nei processi biochimici delle
funzioni cellulari.
In farmaceutica è utilizzata per le notevoli capacità cicatrizzanti;
in cosmesi s'impiega per le proprietà rigeneranti, riparatrici e
protettive.
Utilizzata come
cataplasmi, unguenti sulle ferite di ogni tipo, ripara, rigenera, cicatrizza i
tessuti colpiti.
Testata anche in Italia su circa cento pazienti, ha dato risultati sorprendenti
e "miracolosi", anche e specie sugli emangiomi:
termine molto generico con cui solitamente si vuole intendere sia l’emangioma
infantile sia la malformazione vascolare in età pediatrica.
MINERALI Sappiamo con certezza che
molti minerali sono assolutamente indispensabili alla nostra salute. Ogni giorno si
scoprono nuovi minerali utili ai nostri sistemi, organi, per il loro corretto
funzionamento. Ma di questi minerali il nostro corpo ne abbisogna in quantità minime,
più piccole dei granelli di sabbia, eppure essi sono indispensabili al corpo; questi è
costituito da liquidi per circa il 70% del nostro peso e questi liquidi assomigliano
allacqua del mare e contengono anche i sali minerali; queste dosi infinitesimali,
quasi omeopatiche dei sali minerali, devono rimanere tali per non costituire nel tempo, la
base per le varie patologie da carenza od eccedenza di minerali e siccome gli equilibri
sono infinitesimali, basta variare di poco in più od in meno i loro valori, per
ritrovarsi qualche grave problema.
Le fonti più comuni di oligo elementi, così si chiamano i minerali, sono i
prodotti organici ed in questi alimenti, i sali minerali, fanno parte di strutture più
complesse tali da facilitarne lassorbimento ed il loro trasporto nel corpo.
E stato dimostrato che il rischio di intossicazione è quasi nullo, se essi
vengono assunti in forma organica e non chimica; la loro fissazione nel corpo verrà
effettuata anche a seconda del tipo di ionizzazione corporea, cioè a seconda dei valori
elettronici del terreno, le acque corporee.
Gli animali approvvigionano la loro quota di minerali come gli altri nutrienti, da
altri animali o vegetali; questi ultimi traggono il loro nutrimento dal suolo e
dallacqua. Lanello iniziale della catena alimentare e di conseguenza anche
quello dei minerali è il SUOLO, il terreno, la Terra.
E da questo dato che deriva lassoluta cura ed attenzione alla quale si
deve arrivare nel controllo dei terreni agricoli da dove provengono le coltivazioni della
catena alimentare.
Il terreno è composto da diversi elementi, in parte organici ed in parte
inorganici; ogni terreno è diverso uno dallaltro; i minerali sono giunti nei vari
terreni, dalla corrosione nel tempo, di rocce e sassi; lacqua che scorre nei terreni
si arricchirà di minerali, che renderà solubili al suo passaggio, perché questi possano
essere assimilati dai vegetali.
Tutto ciò purtroppo comprende anche le sostanze inquinanti che luomo riversa
nellambiente, senza conoscerne le conseguenze.
Ogni terreno ha le proprie caratteristiche, molte ricerche hanno dimostrato la
estrema variabilità quantitativa dei minerali contenuti in vegetali dello stesso tipo, ma
coltivati in terreni diversi.
Occorre tenere presente che minerali, vitamine, enzimi,
variano nel corpo ogni qual volta la
flora batterica intestinale e stomacale non è nei
giusti rapporti; prima o dopo lassunzione degli integratori è opportuno utilizzare
a seconda delle necessità, i regolatori della flora batterica (fermenti lattici multi
batterici, enzimi, aceto di mele
alimentazione
che crei reazioni basiche, ecc.).
I minerali considerati i più importanti per luomo sono: Sodio, Potassio,
Calcio, Magnesio, Ferro, Rame, Cobalto, Iodio, Zinco, Cromo, Oro, Argento, Manganese,
Nichel.
Vi è sempre una stretta correlazione fra di loro; ciò significa che ad una
carenza di uno corrisponde uneccedenza del suo antagonista e viceversa.
Ecco perché è molto importante poter conoscere le correlazioni e le
interdipendenze che si instaurano fra i vari minerali e che sono alla base delle
modificazioni dei liquidi intra ed extra cellulari; queste variazioni (eccedenze o
carenze) attraverso un mineralogramma (su capelli e sangue) si possono conoscere, questo
per poter prevenire qualsiasi deviazione o malattia; molti altri minerali sono utili, ma
lo sono in dosi così minime, che questi non vengono a torto considerati; in commercio si
possono trovare prodotti minerali che possono essere integrati allalimentazione
giornaliera.
Bisogna tenere presente comunque che essi DEVONO far parte di strutture più
complesse, per essere assimilabili senza provocare danni; inoltre le carenze come le
eccedenze, producono danni gravissimi, per cui si raccomanda
un uso estremamente prudente e limitato nel tempo e nelle quantità.
Ricordiamo unottima cura ricostituente sopra
tutto per gli anemici, a base di minerali; da effettuarsi allinizio della
primavera ed in autunno per 30 giorni almeno con: Ferro lattato e Cloruro di Magnesio da
assumere a digiuno al mattino prima della colazione in piccole dosi; questa cura è utile
anche come anti anemica, fortificante per le convalescenze e gli stati di abulia psichica
e fisica; indispensabile in caso di paralisi, poliomielite, distrofia, sclerosi,
epilessie, ecc.
vedi anche
Protocollo della Salute
.
MIRRA (Balsamo
dendron Myrrha)
La
Mirra
appartiene alla famiglia delle Burseracee, è
originaria dell'Africa nord-orientale e dell'Arabia (Egitto), dove
veniva impiegata per preparare unguenti e balsami, per profumare gli
ambienti e anche per imbalsamare i defunti.
Ma fu anche uno dei doni portati dai Re Magi al Bambin Gesù. Oggi la
mirra viene impiegata soprattutto in profumeria ed è una delle
piante officinali più diffuse per le sue riconosciute virtù
terapeutiche.
Antisettico, disintossicante, tonico ed anti infiammatorio dellapparato
digerente.
Gommoresina trasudante alcune piante africane ed asiatiche; è raccolta sotto forma
di gocce che si rapprendono in grani; essa deve essere utilizzata attraverso la pelle
(massaggio per mezzo dellassorbimento percutaneo) o per mezzo dei suoi fumi dalle
vie respiratorie; ha proprietà antisettiche, batteriostatiche, antiparassitarie,
funghicida (sopra tutto anti candida), rigenerante anche del sistema nervoso (utile nelle
distrofie, epilessie, sclerosi ecc.), immunitario (malattie auto immuni, aids, ecc.) per
mezzo dellazione neuro-psico-endocrina-immunologica.
Ha anche proprietà astringenti sulle membrane e sulle mucose e
svolge un’attività antimicrobica.
Si impiega come antisettico delle mucose della gola e bocca. In
preparazione di collutori e dentifrici, aiuta a proteggere dalle
carie e a rinforzare il tessuto gengivale.
Per uso esterno viene utilizzata per far regredire le piccole
ulcerazioni della bocca, della gola e della pelle. È infatti un
ingrediente di molte creme per labbra screpolate, ferite e ulcere.
Ha anche proprietà aromatiche, balsamiche e dermopurificanti.
Per uso interno la mirra eccita l'appetito, stimola la secrezione
degli enzimi gastrici ed è un buon carminativo.
Qualche ricetta a base di mirra.
Acqua profumata sgrassante:
Procurati 60 grammi ciascuno di olibano (incenso) e
mirra, aggiungi 10 grammi d’ambra grigia, riduci gli
ingredienti in polvere, poi metti in un vaso di vetro,
aggiungendovi mezzo litro di acqua di rose. Lascia in
infusione per qualche tempo; poi distilla e conserva in
un’ampolla di vetro ben tappata. L’acqua ottenuta, oltre
al gradevole profumo, ha il potere di sgrassare
l’epidermide, ravvivandone la tinta.
Collutorio per rinfrescare l'alito:
Riempi per metà un bicchiere di vodka. Aggiungi una
punta di cannella macinata, 3 chiodi di garofano,
qualche goccia di olio essenziale di mirra e un anice
stellato. Versa in un vasetto, tappa e lascia in
infusione per 3 giorni, quindi elimina le erbe. Usane un
cucchiaio in mezzo bicchiere d'acqua per sciacquarti la
bocca. Non mandarlo giù! In alternativa puoi usare
menta, arancio, finocchio o prezzemolo.
Bagno d’olio per nutrire le unghie:
In 5 cucchiai d’olio extravergine d’oliva versa due
gocce di olio essenziale di limone, due di incenso, due
di benzoino e due di mirra.
Metti la miscela in una
vasetto dall’imboccatura larga e immergi le unghie per
almeno cinque minuti. L’olio che resta sui polpastrelli
va frizionato poi sulle mani.
MIRTILLO (Vaccinium Myrtillus, Ericacee)
Cresce nei nostri boschi montani; è un arbusto ramosissimo, alto sino a 50-70 cm;
il frutto è raccolto in grandi quantità ed è utilizzato per preparare conserve,
marmellate o gelatine o, mescolato allo zucchero, come frutta fresca. Il
succo è usato in medicina (tintura, infuso, estratto fluido, sciroppo)
La droga è costituita dalle bacche del Vaccinum myrtillus.
Queste bacche contengono numerosi flavonoidi, carotenoidi,
clorofilla, zuccheri semplici e complessi, acidi organici,
fitosteroli, procianidine ed antocianosidi, sali minerali e
vitamine, soprattutto la vit. C.
I principali componenti sono i tannini, presenti in percentuale
fino al 10%, ad essi si devono le proprietà astringenti della droga.
Questi composti esercitano un’azione benefica sulla
microcircolazione, rinforzando e proteggendo la resistenza dei
capillari, diminuendo la loro permeabilità ed esercitando un effetto
antiemorragico, favorevole nelle artropatie e nei disturbi della
permeabilità capillare.
Gli antocianosidi riattivano il
microcircolo
locale, migliorano il deflusso venoso e facilitano la rimozione
dei liquidi interstiziali, ne deriva la risoluzione degli edemi,
soprattutto perimalleolari.
Essi sono, quindi, in grado di aumentare la resistenza e diminuire
la permeabilità dei microvasi .
Considerato, per queste sue proprietà da moltissimo tempo un grande medicinale
della fitoterapia per la sua ricchezza in antociani.
Gli antocianosidi
del mirtillo dimostrano una serie di attività sugli enzimi retinici,
sulla velocità di rigenerazione dei pigmenti retinici e sull’acuità
visiva.
La foglia del mirtillo
è un tonico delle vene e dei capillari in quanto è ricca di fattori vitaminici P.
La pianta del mirtillo contiene, infatti, betamirtillina, una sostanza
praticamente identica all'insulina, quindi è utile nel diabete.
Contiene vitamina C, P, moderata azione ipoglicomizzante; utile nelle malattie
della vista e degli occhi, acutizza la vista notturna. Battericida, astringente,
dissolvente urico, anti sclerotico, protegge le pareti vascolari.
L’estratto di mirtillo possiede anche un’attività
antiossidante, confermata da diversi studi, e per questo i suoi
composti sono in grado di proteggere le membrane dalla
perossidazione lipidica e di ridurre l’ossidazione delle LDL.
Di recente si è scoperto che questa pianta inibisce l’adesione dei
colibacilli alla parete gastrointestinale e della vescica, spiegando
così il suo uso come antidiarroico e disinfettante.
Per questi motivi, l’estratto è utilizzato anche nel trattamento
delle
cistiti recidivanti assieme alla Uva Ursina.
La posologia giornaliera è di 2 o 3 mg per kg divisa in due o tre
somministrazioni meglio se lontano dai pasti.
Proprietà: antidiarroiche, antisettiche e astringenti, anche in usi esterni per
clisteri ed irrigazioni.
Viene anche utilizzata in dosi
minori, in casi di colite e per tutti i dolori di origine intestinale. I suoi costituenti aiutano a migliorare la
circolazione e la visione anche notturna.
Utile in: Enteriti, diarree anche infantili, dissenterie, stipsi, putrefazioni
intestinali, emorragie, arteriosclerosi, disturbi circolatori e vascolari, ulcere alle
gambe, epatismo, insufficienza biliare, azotemia, emorroidi, abbassa lo zucchero nel
sangue.
Uso esterno: eczemi, stomatiti, mughetto, afte, faringiti, utilizzabile oltre che
fresco, anche in decotti.
In Ginecologia, come in
Urologia le frequenti infezioni batteriche sono dovute a
numerosissime cause, non per ultimo specifici problemi
anatomici, ma anche difetti metabolici tra i quali
quello frequente di eccessiva acidita' delle urine.
L'abbassamento del
pH
urinario va effettuato con aggiustamenti alimentari e
qualche accorgimento, come assumere sostanze basiche e
basificanti.
Il mirtillo e' rosso, tutta la frutta e le verdure di
questo colore si comportano da basificanti.
Per scegliere, nel caso si volesse assumere comode
pillole il prodotto ad adeguata concentrazione e' il:
Mirtilene Forte, la concentrazione supera quella
considerata valida per un supporto basificante, anche
se, il prodotto e' venduto come supporto ai problemi
vascolari, alla rigenerazione ed al nutrimento della
Retina ( pazienti diabetici).
Questo dimostra,come in ambito naturale, una sostanza,
proprio perche' naturale e, non chimica di sintesi, si
comporta in maniera diversa, a seconda delle esperienze
del terapeuta.
AMJ
Gli integratori ( denominazione elaborata dal Ministero
della Salute e dall'Aifa Integratori alimentari,e/o
Medicinali Vegetali ), di integratori di mirtillo può
prevenire le infezioni del tratto urinario, ma i test su
sette popolari marche di pillole al mirtillo mostrano
che la maggior parte ne contiene quantità del tutto
insufficienti per un effetto antibatterico.
«C'è molta variabilità nella qualità e nell'efficacia
degli integratori al mirtillo, il che rende difficile
per i consumatori sapere quale scegliere» esordisce
sull'American Journal of Obstetrics and Gynecology Bilal
Chughtai, professore associato di urologia al Weil
Cornell Medical College di New York, spiegando che il
succo di mirtillo svolge un ruolo nella prevenzione
delle infezioni delle vie urinarie modificando l'acidità
delle urine.
Ricerche recenti dimostrano che il mirtillo contiene
proantocianidine, composti della famiglia degli
antiossidanti flavonoidi che impediscono ai batteri di
aderire alla parete della vescica iniziando il processo
di crescita.
«Ma per prevenire le infezioni urinarie i composti di
mirtilli dovrebbero contenere almeno 36 milligrammi di
proantocianidine per grammo di prodotto» osservano i
ricercatori, precisando invece che quasi nessuno di
quelli testati arriva a tali concentrazioni o
addirittura non le contiene del tutto.
Per giungere a queste conclusioni Chughtai e colleghi
hanno analizzato sette integratori a base di mirtillo
venduti in farmacia come prodotti da banco, testando
ogni confezione in termini di attività inibitoria sulla
crescita batterica. Ebbene, solo un integratore
conteneva 175 mg/g di proantocianidine ed era dotato di
una significativa attività batteriostatica in coltura.
Attività presente anche in un altro prodotto, in cui la
concentrazione di principio attivo era pari a soli 25
mg/g. Viceversa, gli altri integratori non arrivavano a
5 mg/g di proantocianidine e non avevano alcun effetto
antibatterico.
«La polvere di mirtilli può essere ottenuta dal succo o
dall'involucro essiccato dopo la spremitura, e
ovviamente i composti a base di succo sono più efficaci.
Ma dal momento che le aziende produttrici non sono
tenute a elencare quali parti del mirtillo sono
contenute nei loro integratori, il consumatore non ha
modo di fare una scelta informata» conclude Chughtai.
By Am J Obstet Gynecol. 2016. doi: 10.1016/j.ajog.2016.03.046
http://www.ajog.org/article/S0002-9378(16)30005-9/abstract
MORA selvatica (Rubus
fructicosus, Rosacee)
Contiene sali minerali, zucchero, pectina, olio essenziale, vitamine A, C.
Proprietà: Astringenti, lassative, depurative e nutrienti. Utile in: Angine,
affezioni polmonari, diarree.
Le more di rovo, nome scientifico Rubus ulmifolius, appartengono
alla famiglia delle Rosaceae e giungono a maturazione nei mesi
estivi, quando assumono un colore nerastro lucido. Una volta colte
vanno subito consumate, oppure possono essere conservate in frigo,
ma per pochissimi giorni.
Appartengono alla famiglia delle more sia quelle di rovo, di colore
nero e anche rosso, sia quelle di gelso,
tipicamente rossastre. Le more di rovo crescono spontanee in tutta
Europa, ed è facile trovarle nelle nostre campagne e nei boschi,
solitamente lungo il bordo delle strade. Il gelso, al contrario
viene coltivato e le sue foglie servono come alimento primario per
il baco da seta.
Fin dai tempi più antichi, in caso di problemi alle gengive, si
consigliava la masticazione di foglie di more. Molto spesso
le foglie vengono utilizzate quali ingredienti
per tisane e decotti che hanno come scopo quello di curare dolori
derivanti da ulcere gastriche.
Notizia recente dall’alto Adige, ove alcuni ricercatori hanno
scoperto una nuova tipologia di sostanze, gli ellagitannini.
Si tratta di sostanze composte, in grado di produrre notevoli
quantità di acido
ellagico, una sostanza con proprietà protettive non indifferenti
e presente solo in determinati alimenti.
Le more contengono l’88 % d’acqua, l’1,4 % di proteine, il 5,3 % di
fibre, lo 0,5 % di grassi, il 4,9 % di zuccheri divisi
principalmente tra destrosio, fruttosio e lo 0,4 % di ceneri.
Presente anche una buona quantità di beta-carotene.
Esse contengono acido folico (vitamina B9), durante le prime fasi
della gravidanza una eventuale carenza di tale acido aumenta il
rischio di una malformazione del feto o di problemi relativi alla
crescita del feto stesso, inoltre l’acido folico contribuisce a
regolare i livelli di omocisteina,
che in quantità elevate è in grado di provocare danni anche gravi.
I minerali che contengono sono: calcio,
sodio, fosforo, magnesio, ferro, potassio,
manganese,selenio, rame e zinco.
Le vitamine in esse contenute sono : vitamina
A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, E, K e J.
Inoltre contengono anche flavonoidi, acidi
organici (citrico, malico, tartarico), pectine e
antocianosidi.
Hanno caratteristiche antitumorali: uno studio condotto nell’Ohio e
pubblicato sulla rivista Cancer Prevention Research del Gennaio
2009, ha confermato l’attività antitumorale delle antocianine,
ovvero i pigmenti che danno la colorazione ai frutti di bosco, e
dei flavonoidi,
quest’ultimi in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali.
Esse hanno un buon contenuto di composti antiossidanti ed è utile
per contrastare gli effetti nocivi dei radicali liberi e protegge
l’organismo da una serie di malattie anche gravi causate dal danno
ossidativo.
Esse sono Diuretiche e depurative: oltre a questo importante aspetto
le more hannoproprietà depurative, diuretiche, antireumatiche e
dissetanti.
Essendo piene di composti antiossidanti aiutano a
prevenire le malattie cardiovascolari mantenendo pulite le arterie.
Le more possono anche apportare benefici alle funzioni cognitive ed
alla memoria. Recenti studi hanno evidenziato come i componenti
polifenolici presenti nelle more aiutano a ritardare il declino
dell’attività cognitiva proprio dell’invecchiamento.
La presenza di magnesio e calcio invece fa delle more un frutto
ideale per mantenere in salute le nostre ossa. Oltre a questo la
presenza di fosforo favorisce la regolazione del calcio ed aiuta a
rafforzare le ossa.
Contengono anche una buona percentuale di vitamina K che è d’aiuto
nella coagulazione del sangue, il loro consumo è quindi indicato per
chi ha eccessivi sanguinamenti e difficoltà di cicatrizzazione in
caso di piccole ferite.
Esse hanno un buon contenuto di fibre solubili ed insolubili che
sono essenziali per il buon funzionamento dell’apparato digestivo.
Consumate regolarmente nei mesi in cui sono disponibili le more
rappresentano un ottimo metodo preventivo nei confronti delle
stitichezza.
Le vitamine, minerali e fitoestrogeni che contengono rendono più
forte il
sistema immunitario.
MUIRA PUANA o Marapuama (Prycopetalum olacoides), chiamato anche Viagra naturale, è
una pianta tipica del Brasile molto conosciuta per i suoi effetti afrodisiaci.
(simile alla Damiana)
La Muira Puama é un piccolo
albero che raggiunge l'altezza di 5 metri diffuso nell'Amazonia
Brasiliana e altre zone della foresta Amazonica. Produce
dei fiori bianchi i quali hanno una forte profumazione.
Il Genere Ptychopetalum comprende solo due specie in Sud
America e cinque in Africa. Entrambe le specie presenti
in Sud America sono utilizzate nella medicina
tradizionale Brasiliana, viene però preferita la specie
olacoides poiché contiene maggior concentrazione di
lupeol, un principio attivo.
Prima di tutto
non facciamoci strane idee e restiamo con i piedi per
terra. I rimedi cosidetti eccitanti o afrodisiaci, sono
efficaci in molti casi ma non in tutti. Inoltre molti
disturbi della sfera genitale-sessuale, possono essere
segnali di patologie.
Questa pianta amazzonica ha azione anche sui centri del
midollo spinale responsabili dell’erezione nel maschio.
Le
antiche tribù brasiliane attribuivano a questa pianta delle proprietà fantastiche e la chiamavano
“erba dell’amore”; era usata in molte cerimonie propiziatorie
all’accoppiamento sessuale.
Vengono utilizzate le radici, nelle quali si trovano in quantità
notevoli sostanze di natura resinose ed un particolare alcaloide, che ha potenti
proprietà vasodilatatorie che gli conferiscono una spiccata azione afrodisiaca.
E’ indicato in molti casi di impotenza sessuale, nella diminuzione della
libido e nei casi di astenia psichica.
Quest’ultimo ha potenti proprietà vasodilatatorie che
conferiscono al Muira Puama una spiccata azione
afrodisiaca.
Il suo uso è indicato in molti casi di impotenza
sessuale, ma anche nella diminuzione della libido e nei
casi di astenia psichica
Studi scientifici hanno dimostrato che un ciclo di assunzione di due/tre
settimane, con la dose consigliata, migliora lo stato di erezione del pene, le
funzioni sessuali, il vigore ed il desiderio sia nell’uomo che nella donna.
Ottimo come stimolante nervoso.
Pare agisca sui
sistemi “catecolaminergici” del sistema nervoso centrale ed i suoi princìpi
attivi funzionerebbero da precursori dei neurosteroidi cerebrali, stimolando i
centri nervosi spinali responsabili dell’erezione maschile, e può anche nella
donna, provocare un inturgidimento dei genitali femminili (soprattutto nel
clitoride) con aumento del desiderio e del piacere.
- vedi:
Impotenza Sessuale
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