Proteinato di Magnesio
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DeProteinato di Zinco - vedi:
Magnesio
Il MAGNESIO, il
più abbondante catione intracellulare insieme al potassio, presiede
numerose ed importanti vie metaboliche che coinvolgono il bilancio
energetico, meccanismi di trasporto e permeabilità della membrana
cellulare, all’attività di numerosi enzimi (circa trecento), alla
regolazione degli equilibri elettrolitici e plasmatici, alla modulazione
dell’eccitabilità della cellula nervosa centrale.
CONTENUTO
in MAGNESIO degli ALIMENTI (Mg./100 gr.):
FRUMENTO:
80- FRUTTA: 8- ARACHIDI: 200 - PESCE: 35- CARNE: 27- VERDURE: 20-
CIOCCOLATO: 400
E’ da tener presente che i trattamenti industriali o domestici di
cottura a cui gli alimenti vengono sottoposti determinano il
depauperamento di Mg. Inoltre una dieta ricca di fosfati organici
(caseina) e inorganici (fitati) e fibre ne riduce la biodisponibilità e
quindi I’ assorbimento.
DEFICIT
DI MAGNESIO: Di
seguito sono riportate le principali cause di deficit di magnesio.
IPOMAGNESIEMIE
PRIMITIVE:
IDIOPATICHE - DEFICIT DA ASSORBIMENTO TUBULARE IN CORSO Dl
TUBULOPATIE RENALI COMPLESSE
IPOMAGNESIEMIE
SECONDARIE da ALIMENTAZIONE INADEGUATA:
da
CAUSE GASTROINTESTINALI:
SINDROMI DA MALASSORBIMENTO - DIARREA PROLUNGATA - PANCREATITE -
ALIMENTAZIONE PARENTERALE TOTALE -ALIMENTAZIONE CON GAVAGE - MORBO Dl
CROH - COLITE ULCEROS
da
CAUSE RENALI:
GLOMERULONEFRITE - PIELONEFRITE - IDRONEFROSI - INSUFFICIENZA
RENALE CRONICA -IPERCALCEMIA- USO PROLUNGATO DI DIURETICI-USO PROLUNGATO
DIALCUNIANTIBIOTICI
da
CAUSE ENDOCRINE:
IPOTIROIDISMO - IPERPARATIROIDISMO - IPOPARATIROIDISMO -
IPERALDOSTERONISMO -DIABETE MELLITO INSULINODIPENDENTE
La
sintomatologia clinica da deficit di magnesio è riassunta nella tabella
seguente:
ETA’
NEONATALE e PRIMA INFANZIA:
IRRITABILITA’
- TREMORE - CRISI CONVULSIVE - SEGNI Dl TETANIA
SECONDA
e TERZA INFANZIA:
Segni
di interessamento del S.N.C. e neuromuscolari - APATIA E DEPRESSIONE -
DIFFICOLTA’ MNEMONICHE
- DIFFICOLTA’ Dl CONCENTRAZIONE - DISORIENTAMENTO - ALLUCINAZIONI E PARANOIA
- ATASSIA, MIOCLONIE, TETANIA - NISTAGMO, TORPORE - FORMICOLII, CRAMPI, DEBOLEZZAMUSCOLARE
- SINDROMI DELL’ASTENIACRONICA
SEGNI
CARDIOVASCOLARI: ARITMIE
La
somministrazione di Mg è consigliata in numerose sindromi cliniche che
si accompagnano a deficit di biodisponibilità delI’oligoelemento.Le
principali cause di deficit di Mg sono le ipomagnesiemie primitive e
quelle secondarie; inoltre la sintomatologia clinica da deficit di Mg è
presente in età neonatale e prima infanzia con irritabilità, tremore,
crisi convulsive e segni di tetania.
Infine
in seconda e terza infanzia, per il deficit di magnesio, si evidenziano
segni di interessamento del sistema nervoso centrale: apatia e
depressione, difficoltà mnemoniche, difficoltà di concentrazione, disorientamento,
atassia, mioclonie, tetanie, nistagmo.
CONTROINDICAZIONI: Nessuna, alle
dosi consigliate.
CONFEZIONI: - Scatola da venti bustine da I
g contenente ciascuna:
2,5mg di ZINCO IONE e 25mg di MAGNESIO IONE.
Flacone
da 30 TAVOLETTE da 400 mg contenente ciascuna :4 mg di ZINCO IONE e 50
mg di MAGNESIO IONE.
DOSI
CONSIGLIATE: nel
primo anno di vita: una bustina pro die. Bambini da uno a dieci anni:
due, tre bustine pro die. Dopo i dieci anni è consigliabile una, due
compresse al giorno, indifferentemente a digiuno o ai pasti.
Nell’età
pediatrica sono consigliate le bustine, che possono essere somministrate
diluendo il contenuto nel
latte o altri alimenti (acqua, succhi di
frutta, ecc.).
Le compresse invece possono essere deglutite come tali, o
masticate o sfarinate.
Lo ZINCO è un oligoelemento essenziale
che svolge nell’organismo umano un fondamentale ruolo metabolico, in
quanto componente importante di numerosi metalloenzimi che regolano e
controllano il metabolismo dei glucidi, Iipidi, protidi, la sintesi e la
degradazione degli acidi nucleici. Interviene inoltre, in concorso con
altri oligoelementi, in numerosi processi metabolici:
METABOLISMO GLUCIDICO - METABOLISMO
LIPIDICO - METABOLISMO
PROTIDICO -ERITROPOIESI e COAGULAZIONE - GUSTO
- METABOLISMO CEREBRALE -
VITAMINE
E’ da
sottolineare, inoltre, l’importante ruolo svolto dallo Zn nella
promozione della maturazione del timo, provocando un aumento dei T
linfociti, intervenendo quindi positivamente nella risposta immunitaria
e nel controllo delle infezioni
FONTI
ALIMENTARI Dl ZINCO (Mg./100 gr.):
OSTRICHE: 45 - LIEVITO: 8- FEGATO: 7-8 - CARNI: 1,1-4, 3-FORMAGGI: 4
CONTENUTO
IN ZINCO del LATTE MATERNO E DEL
LATTE VACCINO (ucgr./1)
(da: BLANC, 1978)
LATTE
MATERNO: media: 2510- range: 1000 -7400
LATTE VACCINO: media: 3370 - range: 220
-18.700
Del contenuto di Zn in questi alimenti soltanto il 20 - 30 % viene
assorbito, in quanto numerosi fattori presenti nelle diete, soprattutto
rappresentati dai fosfati organici ed inorganici, ne limitano la
biodisponibilità.
Fra
i fosfati organici particolarmente degna di nota è la caseina,
fosfoproteina molto più abbondante nel latte vaccino o formule da esso
derivate, il che rende ragione della dimostrata più bassa zinchemia dei
lattanti alimentati con Iatti artificiali rispetto ai coetanei
alimentati al seno.
Altri fosfati organici che limitano la biodisponibilità dello Zn sono
rappresentati dai fitati presenti in tutti i cereali, in molti legumi,
frutta, tuberi, ecc. E’ quindi evidente che il sempre più frequente
ricorso alla dieta mediterranea, ricca appunto di questi alimenti,
esponga alla carenza di Zn. Altrettanto può verificarsi nel lattante al
seno, in cui la migliore biodisponibilità di Zn nel latte materno
spesso è compromessa dalla pur piccola introduzione di cibi vegetali
(pere, mele, agrumi, ecc.)
SINDROME CLINICA da CARENZA
di ZINCO: HENKIM ed AAMOT (1985) hanno
descritto sindromi acute, subacute e croniche di cui è responsabile la
carenza di zinco.
Le
forme acute, osservabili soprattutto in soggetti sottoposti a nutrizione
parenterale protratta senza un adeguato apporto di Zn, sono
caratterizzate da anoressie, rash cutanei, confusione mentale, atassia,
ipogeusia, disgeusia.Le sindromi da carenza subacute sono caratterizzate
da turbe del gusto (disgeusia, ipogeusia) e dell’ olfatto (disosmia,
iposmia).
Più
complessa è la sintomatologia da carenza cronica di Zn, in cui è
possibile osservare un ritardo di crescita, iposomatismo, diarrea,
lesioni cutanee (acrodermatite enteropatica).
E’
stata inoltre segnalata I’ associazione tra il basso contenuto di Zn
nel siero materno con la comparsa nel feto di malformazioni a carico del
S.N.C., anencefalia, dello scheletro e dell’apparato genitourinario.
La
supplementazione alimentare di Zn è essenziale in corso di gravidanza,
allattamento, nel neonato pretermine, (in cui la riserva corporea di
zinco è tanto minore quanto più bassa è I’ età gestazionale), nel
lattante alimentato con latte vaccino o latti formulati.
E’ utile
inoltre nel favorire I’ accrescimento nell’infanzia e nella
adolescenza, nelle sindromi da deficit immunitario da carenza di Zn,
nell’ acrodermatite entropatica.
SINTOMI da IPERDOSAGGIO: Mentre sono noti i sintomi da intossicazione
acuta da zinco (vomito, diarrea, dolori addominali), non sono invece
noti sintomi riferibili a intossicazione cronica.
INDICE
Prodotti Naturali e FITOTERAPICI e NON, in
Ordine Alfabetico
(fiori,
piante, cereali, verdure, frutti, bulbi,
steli, radici, estratti,
macerati, pastigliati, incapsulati, in
ovuli, in polvere, ecc.)
Non possiamo inserire tutti i
prodotti del mondo, ma qui in questo
elenco trovate
solamente i principali da utilizzare
per i vostri problemi di salute, che
sono gia' noti.
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