Corte
Europea – dal 2015 Battezzare i Neonati è reato
– Violenza Psicologica
– 11/04/2014
Corte Europea ha condannato l’Italia per aver
violato i
Diritti umani di una donna atea e
agnostica e del suo figlio, neonato all’epoca
dei fatti, la quale si era ribellata al
battesimo del bambino e che il padre senza il
consenso della moglie ha battezzato con il rito
cattolico come da tradizione.
Il caso è sorto con il ricorso della moglie che
era stata condannata da un Tribunale italiano
per minacce e abbandono del tetto coniugale, in
quanto era contraria al battesimo del figlio
fortemente voluto dal marito e dai nonni paterni
e che chiedeva che il battesimo fosse
giuridicamente annullato.
I giudici di Strasburgo spiegano nella sentenza,
che non entra nell’ambito teologico-dogmatico:
L’Italia, permettendo il battesimo ai neonati
viola la carta articolo 9 della Convenzione
Europea in combinato disposto con l’articolo 14,
in quanto i neonati non sono ancora in grado di
intendere e di volere o emettere un atto
personale e cosciente e, nella fattispecie sono
obbligati e far parte di un associazione
religiosa per tutta la vita.
L’imposizione del rito chiamato sacramento
tradisce il carattere di una dottrina che
considera le persone come oggetti, il cui
destino è deciso a loro insaputa da una
organizzazione religiosa. Infatti, il battesimo
impone al battezzato un sigillo indelebile,
facendolo diventare a tutti gli effetti un
iscritto e membro a sua insaputa e volontà e
assoggettandolo alla suoi regolamenti e alla sua
autorità. Come si evince nel canone 96 del
Codice Cattolico di diritto canonico: «mediante
il battesimo l’uomo è incorporato alla Chiesa di
Cristo e in essa è costituito persona, con i
doveri e i diritti che ai cristiani, tenuta
presente la loro condizione, sono propri».
Questa pratica lede il superiore interesse del
bambino: sancito dall’art. 3, dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell’infanzia
ratificata dall’Italia il
27 maggio 1991 con la legge n. 176. che prevede
che in ogni decisione, azione legislativa,
provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o
privata deve salvaguardare l’interesse superiore
del bambino.”
Il Governo Italiano, entro 6 mesi (pena le
sanzioni previste per le procedure di
infrazione) dovrebbe adottare le relative
riforme di Legge per rimediare alla violazione.
”Sono ovviamente entusiasta, è un’altro passo
avanti verso il progresso e servirà soprattutto
ai nostri figli” – ha commentato l’avvocato
della donna, Dott. Gianni Battisti. Mi auguro
che l’odierna sentenza della Corte Europea dei
Diritti Umani ci aiuti ad far approvare quanto
prima una proposta di legge che presenteremo in
parlamento con le 850.000 firme già raccolte,
che introduce il reato di violenza religiosa sui
minori.”
By Filippo Salomea – Corrispondente da Bruxelles
Tratto da: corrieredelmattino.altervista.org
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Lo
Sbattezzo
Come cancellare gli effetti civili del battesimo
cattolico, secondo
l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti
- 10-04-2005 - Fonte: uaar.it
- vedi anche:
CATTOLICESIMO
+
SBATEZZATEVI
+
SOVRANITA' INDIVIDUALE
Stando al catechismo della
chiesa cattolica, il
battesimo è il mezzo «mediante il quale ci si libera dal peccato
e, rigenerati come figli di dio, si diventa membra di Cristo, ci si
incorpora alla chiesa e resi partecipi della sua missione». Come
un bambino di pochi giorni possa essere reso partecipe della missione
della chiesa resta, ovviamente, un mistero della fede.
Va ricordato che il battesimo è un rito estraneo alla narrazione
evangelica: l’unico passo esplicito (Mt. 28,19) è spesso
considerato dagli studiosi come una manipolazione posteriore, mentre
Gesù, pur battezzato da Giovanni, personalmente non battezzò mai
nessuno, né tanto meno risulta siano mai stati battezzati gli
apostoli.
Commento
NdR: Inoltre il battesimo dei neofiti della chiesa cristiana
nascente, era effettuato per immersione e
NON per aspersione, come oggi
viene effettuato dalle chiese cristiane cattolico ed ortodossa,
infatti in greco la parola “Batismos” significa solo immergere !
PERCHÉ la CHIESA (cattolica ed ortodossa)
BATTEZZA i NEONATI ?
Gesù decise di farsi battezzare solo quando ebbe compiuto
trent’anni. Né la Madonna (Miriam), né Giuseppe
suo marito, gli imposero nulla
quando era in fasce.
Agli albori della cristianità il battesimo veniva impartito agli
adulti.
Successivamente, con l’affermarsi della nuova religione, il rito
venne gradatamente anticipato a causa dell’elaborazione teologica
del peccato originale, tuttora in vigore.
Ancora oggi, infatti, la chiesa "ritiene" che i bambini «nascono con
una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale» e
hanno bisogno del battesimo «per essere liberati dal regno delle
tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di dio».
Se un neonato non ha la potestà legale di stipulare alcun atto, non
si capisce a maggior ragione perché debba compiere, dopo pochi giorni
di vita, una scelta che potrebbe pregiudicarne - da un punto di vista
religioso - l’accesso al paradiso. La palese assurdità della cosa
ha spinto la maggior parte delle Chiese ad istituire la cresima, o
confermazione in età adulta della “presunta” volontà del neonato
di farne parte.
La chiesa cattolica ha tuttavia, anche in questo caso, giocato
d’astuzia, anticipando progressivamente l’età della Cresima, che
oggi viene somministrata anche a dieci anni.
Il BATTESIMO COME ADESIONE alla CHIESA CATTOLICA: È LEGALE ?
Il codice di diritto canonico, al canone 868, stabilisce questa
assurda norma: «il bambino di genitori cattolici e persino di non
cattolici, in pericolo di morte è battezzato lecitamente anche contro
la volontà dei genitori»!
Qualora si verificasse, i genitori dello sfortunato bambino potrebbero
denunciare il battezzante per violazione dell’art. 30 della
Costituzione.
Ricordiamo che tale articolo stabilisce che «è dovere e diritto
dei genitori mantenere, istruire ed educare i propri figli».
Attenzione, però: «istruire» non significa affatto «imporre».
Insegnare ai propri figli la verità della religione cattolica non
deve quindi avere come automatica conseguenza l’adesione vita
natural durante alla chiesa cattolica, così come insegnare ai propri
figli il gioco degli scacchi non deve comportare l’iscrizione vita natural durante al club degli scacchi.
La sentenza della Corte Costituzionale n. 239/84 ha inoltre stabilito
che l’adesione ad una qualsiasi comunità religiosa debba essere
basata sulla volontà della persona: difficile, a nostro avviso,
rintracciare tale volontà in un bambino di pochi giorni. Infine,
secondo la legge 675/96, l’appartenenza religiosa è considerata un
dato sensibile, esattamente come l’appartenenza sindacale e
politica, la vita sessuale e alla salute dell’individuo.
Non si
capisce pertanto perché, se la legge impedisce ai genitori di
iscrivere i propri figli ad un sindacato, ad un partito, ad
un’associazione gay, non debba conseguentemente impedire
l’adesione ad una organizzazione religiosa.
L’USO STATISTICO dal BATTESIMO da PARTE della CHIESA CATTOLICA
Ogni elaborazione statistica delle convinzioni religiose (e non) di
una comunità di essere umani si scontra, oltre con l’incertezza di
molte persone, anche e soprattutto con la tendenza degli enti cultuali
a sovrastimare i propri aderenti.
La chiesa cattolica non si astiene da ciò: anzi, con la politica dei
numeri riesce spesso a piegare la politica dei politici.
Essa, infatti, ogni dodici mesi pubblica un Annuario Pontificio col
quale sottolinea la propria condizione di religione "number
one" quanto a fedeli: oltre un miliardo. Di questi, circa 56
milioni sarebbero italiani, ovvero il 98% della popolazione.
Sono cifre chiaramente fantasiose, ma frutto di una loro logica: sono
infatti basate sul registro dei battezzati.
Tale registro è il frutto
di un semplice aggiornamento del dato in possesso al parroco alla data
di rilevazione precedente, aumentato dei battesimi e diminuito dei
funerali.
Il fatto che una persona, battezzata, finisca per maturare convinzioni
diverse non viene quindi automaticamente registrato dalla chiesa, che
teoricamente perpetua l’errore per l’eternità.
Con queste cifre gonfiate il Vaticano presenta poi il conto ai
governi, sostenendo di rappresentare ad esempio pressoché l’intera
popolazione italiana, ed ottenendo un ascolto e dei privilegi
assolutamente ingiustificati.
Tutti i sondaggi d’opinione concordano
nel dimostrare l’assurdità di certe cifre.
PERCHÉ CANCELLARE gli EFFETTI del BATTESIMO ?
Non certo per fare un contro-rito vendicativo: nessuna associazione
laica lo riterrebbe una cosa seria.
Ci sono invece motivazioni ben più importanti:
-
per coerenza: se non si è più
cattolici non vi è alcuna ragione per essere considerati ancora tali
da chi non si ritiene più degni della propria stima;
- per impedire alla chiesa cattolica di conteggiare tra i propri
sostenitori anche chi non lo è: andando poi a trattare con i governi
sbandierando cifre improbabili, ed ottenendo privilegi ingiustificati
a danno dell’intera comunità;
- per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico,
convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria
parrocchia, "invade" la vita altrui (pensiamo alle
benedizioni natalizie, o più banalmente al rumore prodotto dalle
campane). Si crea così una sorta di "imposizione
teocratica" e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare,
cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere
discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo
muro è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente
libera e laica.
- per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della
propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai
sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e
cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio
(misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di
segni di ripensamento da parte dell’interessato.
Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio
futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa,
non vedersi rifilare una estrema unzione (magari mentre si è
immobilizzati), e avere la sicurezza che i propri eredi non effettueranno
una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
L’ASSOCIAZIONE per lo SBATTEZZO
L’Associazione
per lo Sbattezzo nasce negli anni ’80 proprio su queste
tematiche, che porta avanti attraverso l’organizzazione di meeting
anticlericali, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni.
Suo il merito di aver sollevato il problema in Italia: attraverso
questa associazione sono partite le prime lettere verso le parrocchie
italiane. Oggi la parola "sbattezzo" è entrata a far parte
dei dizionari.
L’INIZIATIVA GIURIDICA dell’UAAR
Nel 1995 l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ha
avviato una campagna per la "bonifica statistica" dei
battezzati. Dopo aver verificato le risposte fumose ed evasive alle
richieste di cancellazione ricevute dai parroci (le poche volte che
costoro si degnavano di rispondere), ha preferito spostare il
confronto in sede giudiziaria.
Attraverso un socio individuato ad hoc, ha così intrapreso un ricorso
al Garante per la protezione dei dati personali (Stefano Rodotà),
chiedendo di intervenire nei confronti delle parrocchie refrattarie
alla cancellazione del battesimo.
IL SUCCESSO dell’INIZIATIVA GIURIDICA UAAR
Nel settembre 1999 il
Garante
per la protezione dei dati personali si è pronunciato sul ricorso del
socio UAAR.
Secondo il Garante non si può cancellare il battesimo, in quanto
documenta un episodio effettivamente avvenuto: inoltre, anche in
questo caso, la doppia ragione sociale di Stato estero e di ente
religioso permette alla chiesa di usufruire di privilegi che altre
confessioni non hanno.
È però possibile, per chiunque lo desideri, far annotare la propria
volontà di non appartenere più alla chiesa cattolica. Si tratta di
un riconoscimento importante, con il quale per la prima volta la
giurisprudenza italiana stabilisce un metodo per l’ottenimento di un
elementare diritto civile, quello di non essere più considerati
“figli della chiesa”.
Clicca
qui per il comunicato del Garante.
Lo sconcerto cattolico deve essere stato notevole, se persino un
esponente considerato "illuminato" come don Zega, dalla
prima pagina della "Stampa" del 29 settembre 1999, riusciva
a confondere UAAR e Associazione per lo Sbattezzo, cercando poi di
buttare tutta la vicenda sul goliardico.
Come conseguenza pratica, però, l’iniziativa dell’UAAR ha
costretto la Conferenza Episcopale Italiana ad emanare già il 20
ottobre 1999 un Decreto Generale sull’argomento.
L’UAAR, incassato il parziale successo, ha comunque deciso di
ricorrere al tribunale di Padova, che ha in sostanza confermato quanto
statuito da Rodotà, sancendo però che «è lo Stato che si
riserva il potere di verificare se sussistano i presupposti per
escludere il proprio intervento con riguardo agli atti dell’autorità
ecclesiastica».
Nel novembre 2002 la Conferenza dei vescovi italiani, riunita in
assemblea plenaria, ha dovuto confermare la legittimità delle
richieste formulate col modulo UAAR.
COSA BISOGNA FARE per non ESSERE CONSIDERATI PIÙ CATTOLICI ?
· se si conosce la chiesa presso la quale si è stati battezzati,
bisogna semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si
chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte
della chiesa cattolica. Non è necessario fornire alcuna motivazione.
Clicca
qui per una lettera modello,
oppure
qui per scaricarla in formato *.RTF; è altresì
disponibile in
formato *.pdf.
· se non la si conosce (oltre a fare un tentativo collegandosi a
www.parrocchie.it),
è possibile spedire una lettera dello stesso tenore al vescovo della
diocesi di origine (elenco disponibile su
www.chiesacattolica.it/cci_new/diocesi
).
Clicca
qui per una lettera modello, qui
per scaricarla in formato *.RTF; anche di questa lettera è
disponibile
la
versione in formato *.pdf .
Consigliabile una raccomandata con
avviso di ricevimento: indispensabile richiedere la conferma
dell’avvenuta annotazione e allegare la fotocopia della carta
d’identità.
Nel caso vengano frapposti degli ostacoli, chiediamo a tutti di
segnalarcelo a
[email protected]
per ottenere una consulenza sull’argomento. La campagna avviata
dall’UAAR ha infatti provocato un discreto sgomento all’interno
delle gerarchie cattoliche. Sul magazine dei sacerdoti Vita
Pastorale del luglio 2002 mons. Battaglino, pur riconoscendo come «del
tutto legittima la richiesta presentata per iscritto dall’avente
diritto di far annotare a margine dell’atto di battesimo come parte
integrante di esso il sopravvenuto rifiuto dell’appartenenza alla
chiesa cattolica e di pretendere dal responsabile dei registri la
comunicazione scritta dell’avvenuta annotazione», è arrivato a
sostenere che «mancando tutt’ora il regolamento attuativo,
promesso ma non ancora stilato, di queste disposizioni, si suggerisce
di accusare ricevuta della richiesta notificando la riserva di
renderla operativa appena possibile». Una posizione arbitraria e
giuridicamente non sostenibile.
Ricordiamo che - in mancanza di risposta da parte della parrocchia -
è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati
personali: alcuni soci UAAR hanno già avuto soddisfazione proprio in
virtù di un intervento del Garante stesso.
Clicca
qui per un estratto della Relazione sull’attività
2002 presentata dal Garante stesso.
Il 13 luglio 2003 il
quotidiano
La Repubblica ha pubblicato con grande rilievo l'articolo «La mia
lunga battaglia per essere sbattezzato» a firma di Jenner Meletti,
sulla storia di una richiesta formulata da un socio UAAR e sulla sua
vittoriosa lotta contro il parroco che non voleva provvedere
all’annotazione.
Il Vicariato di Roma aveva preso l’abitudine di contattare i
richiedenti per avere conferma della richiesta nel corso di un
colloquio. Questo colloquio non è assolutamente necessario per il
buon esito della richiesta, come ha sancito ancora una volta il
Garante della Privacy nel novembre 2003.
LO SBATTEZZO all’ESTERO
Il problema dello sbattezzo non è solo italiano: lanciato in Belgio
alcuni decenni fa da Alternative Libertaire, ha calamitato
l’attenzione dell’opinione pubblica soprattutto in Francia.
Qui la legge ha sancito sia il diritto alla cancellazione, sia il
dovere dell’ente ecclesiastico di fornire prove della stessa: i
vescovi di Carcassone e Mende hanno rischiato pesanti condanne per non
aver provveduto nei termini stabiliti.
Clicca
qui per aggiornamenti sulla campagna di sbattezzo in Francia, a cura
di Europe et Laïcité
oppure
qui, a cura di Vivre au Présent.
In Germania le cose sono ancora più semplici: una legge del 1919
impone alle religioni di "contare" i propri membri in base
alla volontà dei propri fedeli di versare una somma variabile tra
l’8 e il 10 per cento delle proprie imposte.
Se non si vuole pagare
questa tassa si è automaticamente fuori dalla chiesa e cessano gli
effetti del battesimo, mentre se si è battezzati si è invece
obbligati a pagare le tasse alla propria chiesa.
La dichiarazione ufficiale di uscita dalla chiesa è effettuabile a
partire dal raggiungimento della maggiore età (ovvero a quattordici
anni, per quanto riguarda l’appartenenza religiosa).
Clicca qui
per
quanto riguarda il problema in Svizzera.
Ultimo aggiornamento: 26 febbraio 2005
Tratto da:
www.uaar.it
vedi:
CATTOLICESIMO
+
SBATEZZATEVI
subito !
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SBATTEZZO
CANCELLAZIONE dalla CHIESA CATTOLICA
In molti
hanno chiesto alla redazione di
Axteismo
come ci si
SBATTEZZA
e ci si
CANCELLA
dalla sètta della
chiesa cattolica. Facilissimo
!
Ecco qui sotto il modulo fac simile da compilare
e spedire alla parrocchia. Non è necessario
spiegare al prete-stregone motivazioni o cose
simili.
Egli deve soltanto eseguire e soddisfare la tua
richiesta entro 15 (quindici) giorni dalla
ricezione della raccomandata.
Tu richiedente dovrai ricevere una lettera nella
quale il prete-stregone dichiara l'avvenuta
cancellazione dalla sètta della
chiesa cattolica.
Se il prete-stregone facesse il furbo o lo
gnorri non esaudendo la richiesta può essere
denunciato
alla Procura della Repubblica.
Se il prete-stregone affiggesse nella bacheca
pubblica parrocchiale la tua richiesta di
SBATTEZZO
CANCELLAZIONE dalla setta della
chiesa
cattolica, come una sorta di messa al bando,
può essere
denunciato alla Procura della Repubblica
con relativa richiesta di
risarcimento
danni subiti
e gli si può fare un
esposto
alla magistratura in base alla Legge del
Diritto alla
Privacy.
Il tempo della
caccia alle streghe e agli
eretici è finito !
Fai girare questo modulo
tra i tuoi amici e conoscenti così apprenderanno
anche loro che basta un semplice foglio di carta
per chiudere per sempre coi preti-stregoni-vescovi-maghi-cardinali-cartomanti-papi
del
Vaticano e con la loro "setta
malefica e perniciosa"
come affermavano
Giuseppe Flavio,
Plinio il Giovane e
Svetonio, togliendo loro alla radice e per
sempre il
potere
che, con inaudita
arroganza
e violenza,
si sono
presi da soli.
Ci risulta che per
l'evento qualche sbattezzato-cancellato
organizzi anche una bella festicciola tra amici
con tartine, pasticcini, caffè, the' e torta.
dopo tutto ci si libera di un malsano peso
psicologico e sociale.
Ci si libera dal cristianesimo, cancro
dell'Umanità.
Auguri di Buon Sbattezzo da Axteismo ! - Modulo fac simile:
SBATTEZZO CANCELLAZIONE dalla CHIESA CATTOLICA
Raccomandata A/R
data: ../ ../ ....
Al Parroco della
parrocchia di: .................
indirizzo:
.............
cap ..... città
..........
OGGETTO: Istanza ai
sensi dell'art. 7 del Decreto Legislativo n.
196/2003.
Io sottoscritto/a
............... , nato/a a ............ il
......... e residente a
............................ ,
con la presente
istanza, presentata ai sensi dell'art. 7, comma
3, del Decreto Legislativo n. 196/2003, mi
rivolgo a Lei in quanto responsabile dei
registri parrocchiali.
Essendo stato
sottoposto/a a battesimo nella Sua parrocchia,
in una data a me non nota ma presumibilmente di
poco successiva alla mia nascita, desidero che
venga rettificato il dato in Suo possesso,
tramite annotazione sul registro dei battezzati,
riconoscendo la mia inequivocabile volontà di
non essere più considerato/a aderente alla setta
religiosa denominata "chiesa cattolica
apostolica romana".
Chiedo
inoltre che dell'avvenuta annotazione mi sia
data conferma per lettera,
debitamente
sottoscritta.
Segnalo che, in caso
di mancato o inidoneo riscontro alla presente
istanza entro 15 (quindici) giorni, mi riservo,
ai sensi dell'art. 145 del Decreto Legislativo
n. 196/2003, di rivolgersi all'autorità
giudiziaria o di presentare ricorso al Garante
per la protezione dei dati personali.
Dichiaro di rinunciare fin da subito a
qualsivoglia pausa di riflessione o di
ripensamento in ordine; avverto che considererò
ogni dilazione come rifiuto di provvedere nel
termine di legge (15 giorni, ai sensi dell'art.
146, comma 2, del D. lgsn. n. 196/2003) e che
quindi ricorrerò immediatamente all'autorità
giudiziaria o al Garante per la tutela dei dati
personali, qualora Lei illegittimamente
differisse l'annotazione richiesta ad un momento
successivo al quindicesimo giorno dal
ricevimento della presente.
Ciò, in ottemperanza del Decreto Legislativo n.
196/2003 (che ha sostituito, a decorrere
dall'1/1/2004, la previgente Legge n. 675/1996),
in ossequio al pronunciamento del Garante per la
protezione dei dati personali del 9/9/1999 e
alla sentenza del Tribunale di Padova depositata
il 29/5/2000.
Si DIFFIDA dal
comunicare il contenuto della presente richiesta
a soggetti terzi che siano estranei al
trattamento, e si avverte che la diffusione o la
comunicazione a terzi di dati sensibili può
configurare un illecito penale ai sensi
dell'art. 167 del D.lgs. n. 196 del 2003.
Si allega fotocopia
del documento d'identità.
Distintamente.
Firma ..............
Mittente: .................
Tratto da:
http://nochiesa.blogspot.com
Perche' e' utile sbatezzarsi ?
Perche' la chiesa cattolica ha in mano, se siete
stati battezzati nella sua congregazione, setta,
chiesa come dir si voglia, il vostro Nome e
Cognome e sesso. Essa puo' utilizzare le
informazioni che ha per vari scopi, business,
es.; emettere dei titoli a vostra insaputa,
vendere i dati a terzi...meglio
dunque togliergli i dati e diffidarli da usarli
Video
IMPORTANTE, sullo
"SFIDANTE", il parassita, satana l'avversario, il
diavolo, il guardiano della soglia...ecc. cosa
e', dov'e' e chi e' ?
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