I VERI PADRONI della
SANITA' nel MONDO
La descrizione del meccanismo che nel
secolo scorso permise ai grossi capitali
finanziari di impadronirsi dell’intero sistema medico
americano e non solo, attraverso il
controllo dell’insegnamento
universitario, i
Rockefeller amavano chiamarla “filantropia
efficiente”,
e' qui ben descritto.
https://koenig2099.wordpress.com/2017/12/30/dalla-seconda-guerra-mondiale-ai-giorni-nostri-come-cibo-e-medicine-sono-stati-completamente-corrotti-dai-grandi-del-governo-delle-agenzie-e-delle-case-farmaceutiche/
Google, lunga
mano, anzi socio di
Big
Pharma
Il dott.
Mercola si unisce con il suo sito e relativi
video, a
Brighteon, i messaggi del potente video
espongono la frode ed il racketering di Google
Il pioniere dell'informazione sanitaria
online Dr. Joseph Mercola ha pubblicato alcuni
video potenti, che aprono gli occhi, li trovate
su Brighteon.com.
In un video, presentato
oggi, il dottor Mercola espone l'oltraggiosa
frode e il racket di Google, rivelando come
Google sia ora solo un'estensione corrotta di
Big Pharma.
Racketeering, frode,
corruzione antitrust e altro ancora..... questo
è ciò che Google rappresenta veramente oggi,
mentre spinge farmaci pericolosi e tossici sui
vostri figli (e censura i siti web di salute
naturale).
Leggi la storia completa (e guarda
il video) qui:
https://www.naturalnews.com/2019-11-10-mercola-video-google-racketeering-fraud-health-publishers.html
La maggior parte
delle
case farmaceutiche è stata fondata a
meta-fine ottocento o primi del novecento.
Inizialmente le nazioni trainanti in questo
settore furono Svizzera, Germania ed Italia.
Nel novecento il concetto di scoperta
scientifica si è fuso con quello di bene di
consumo di massa, per cui la aziende
farmaceutiche hanno imposto un nuovo modo di
fare medicina pratica.
"La
professione medica viene comprata dall'industria
farmaceutica, non solo in termini di
pratica medica, ma anche in termini di
insegnamento e
ricerca. Le istituzioni accademiche stanno
diventando
gli agenti pagati dell'industria farmaceutica.
Penso che sia vergognoso".
By Arnold Seymour Relman (1923-2014), professore
di medicina a Harvard ed ex redattore capo del
New England Medical Journal.
Le
industrie corteggiano gli studenti
di medicina
L’industria
farmaceutica
continua a cercare attenzione da parte
dei medici in formazione: più precoce è
il primo contatto e maggiori sono le
probabilità che una volta entrato nella
professione la confidenza tra il medico
e l’azienda possa consolidarsi e portate
dei vantaggi a quest’ultima e, secondo
qualcuno, anche al professionista
stesso.
Una revisione a
cui hanno contribuito autori molto
esperti come Avorn e Kesselheim e
pubblicata nel 2011 dimostrava che 9
studenti su 10 negli Stati Uniti avevano
ricevuto soldi o favori da aziende.
In generale i
ragazzi giustificavano questi rapporti
perché davano un po’ di sollievo alla
loro difficile situazione finanziaria:
non c’era nulla di male anche perché non
comportavano rischi non condizionando la
loro attività (1).
Conseguenze sempre
minimizzate anche perché, viene
ripetuto, quando presta servizio in
ospedale lo studente non può prescrivere
(2).
Qualche stagione
dopo, una survey su studenti francesi
aveva rilevato una maggiore
consapevolezza e attenzione (3).
Gli studenti
comprendono i concetti di base del
conflitto di interessi, ma non possono
applicare il loro scetticismo a causa
della mancanza di una conoscenza
approfondita della materia. Erica Brodie
Perry (4)
Si ritiene però in
diversi paesi che le università
dovrebbero proteggere gli studenti
cercando in ogni modo di assicurare un
percorso formativo indipendente da
interessi commerciali.
“Mentre in Nord
America molte scuole di medicina hanno
formulato e implementato politiche sui
conflitti di interesse (COI), sono poche
le politicy istituzionali promosse in
Germania” scrivono gli autori di un
articolo uscito da poco. (5)
La ricerca sulle
38 facoltà di medicina tedesche mostra
che solo 2 di esse ha una policy per la
gestione dei conflitti di interesse,
talvolta addirittura senza che i presidi
ne siano a conoscenza e, per di più, si
tratta anche di raccomandazioni
incomplete, che non prendono in
considerazione molte delle numerose
forme in cui i conflitti possono
manifestarsi.
Si tratta di
risultati che confermano il disinteresse
della medicina accademica per un
problema già segnalato anni fa da uno
studio sulle università canadesi (6) e
tutt’ora non soltanto irrisolto, ma
destinato probabilmente a diventare più
grave.
“L’anno scorso,
quando facevo parte del board degli
specializzandi della Società italiana di
igiene e medicina preventiva, avevamo
realizzato uno studio per indagare
proprio il tema della percezione del
conflitto di interessi tra i giovani
igienisti” mi dice Stefano Guicciardi.
“I dati non sono ancora stati
pubblicati, ma l’anno scorso al
congresso societario è stato presentato
un abstract con i risultati
preliminari.”
La survey online
ha invitato a partecipare gli
specializzandi iscritti alle 36 Scuole
italiane. Ha risposto più della metà
degli iscritti (104 specializzandi): il
94% di loro aveva sentito parlare dei
conflitti di interesse ma solo il 20%
riferiva di aver saputo di un momento di
formazione dedicato a questo argomento
nell’ambito del corso di
specializzazione.
Solo tre studenti
non ritenevano di trattasse di un tema
importante e l’89% pensava si trattasse
di argomenti che avrebbero dovuto essere
oggetto di un approfondimento specifico
nell’ambito del corso.
La metà dei
partecipanti all’indagine ha sostenuto
di esser capace di riconoscere i
conflitti di interesse sia nella pratica
clinica sia nell’attività di ricerca. La
Federspecializzandi sta lavorando da
tempo per costruire consapevolezza sui
conflitti di interesse, anche
organizzando dei workshop sul tema e il
suo impegno andrebbe sostenuto.
L’etica della
professione è talmente importante che
potrebbe essere opportuno selezionare
gli studenti più idonei a frequentare un
corso di laurea in medicina anche
valutando la loro rettitudine e rigore
morale. (7)
Riferimenti
Bibliografici:
- Austad KE, Avorn J,
Kesselheim AS. Medical students’
exposure to and attitudes about the
pharmaceutical industry: a systematic
review. PLoS medicine 2011, 8(5),
e1001037.
- Austad KE,
Kesselheim AS. Conflict of interest
disclosure in early education of medical
students. JAMA 2011; 306(9), 991-992.
- Etain B, Guittet
L, Weiss N, Gajdos V, Katsahian S.
Attitudes of medical students towards
conflict of interest: a national survey
in France. PloS one 2014, 9(3), e92858.
- Perry HB.
Undergraduates’ Perceptions of Conflict
of Interest in Industry-Sponsored
Research. portal: Libraries and the
Academy. 2018;18(1):163-82.
- Grabitz PR, et
al. Conflict of Interest Policies at
German medical schools – A long way to
go. Biorxiv https://doi.org/10.1101/809723
- Shnier A,
Lexchin J, Mintzes B, Jutel A, Holloway
K. Too few, too weak: conflict of
interest policies at Canadian medical
schools. PloS one 2013, 8(7), e68633.
- Wayne DB, Green
M, Neilson EG. Teaching medical students
about conflicts of interest. Jama
2017;317(17):1733-4.
Tratto da:
http://dottprof.com/2019/10/le-industrie-corteggiano-gli-studenti-di-medicina/
Case farmaceutiche e
Corruzione: lo scandalo planetario della
Glaxo
Smith Kline - 26/04/2014
https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/26/case-farmaceutiche-e-corruzione-lo-scandalo-planetario-della-glaxo-smith-kline/964564/
https://koenig2099.wordpress.com/2017/12/30/dalla-seconda-guerra-mondiale-ai-giorni-nostri-come-cibo-e-medicine-sono-stati-completamente-corrotti-dai-grandi-del-governo-delle-agenzie-e-delle-case-farmaceutiche/
GLAXO:
ecco i suoi Report (EFPA, certificati), sui
finanziamenti fatti a medici, ordini dei medici,
Istituto superiore di sanita' Ass. Medici,
Universita', ecc.
= come corrompere tutti a
tutti i livelli.....
http://www.ninconanco.info/anche-listituto-superiore-di-sanita-sul-libro-paga-glaxo-smith-kline/
BIG PHARMA CORROMPE TUTTE LE ISTITUZIONI !
-
Corruzione
Grecia, file
Fbi su "presunta" maxi frode Novartis. Coinvolti
dieci tra ex ministri ed ex premier
I documenti Usa hanno rivelato i nomi dei
politici che, secondo l'accusa, avrebbero
ricevuto milioni in tangenti per far ottenere
alla multinazionale elvetica una posizione di
forza nel mercato ellenico
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/06/grecia-file-fbi-su-presunta-maxi-frode-novartis-coinvolti-dieci-tra-ex-ministri-ed-ex-premier/4140095/#commenti-mobile
Audizione del
24/01/2019, alla Camera del Parlamento
Italiano, da parte della Commissione Vaccini,
della Associazione Corvelva, che ha effettuato
le analisi di laboratorio sui vaccini in
Commercio, scoprendo tutte le porcherie inserite
in essi....
Ecco chi finanzia la OMS, vedi elenco di coloro che la
pagano per ottenere favori.....
https://koenig2099.wordpress.com/2017/12/30/dalla-seconda-guerra-mondiale-ai-giorni-nostri-come-cibo-e-medicine-sono-stati-completamente-corrotti-dai-grandi-del-governo-delle-agenzie-e-delle-case-farmaceutiche/
EMEA
(oggi
EMA) ha legami
con l'Industria
Farmaceutica .....per
far vendere farmaci
- Roma, 09 giugno 2006
"Nessuno ha ricordato una cosa: l'Emea,
l'agenzia europea del farmaco (oggi EMA), non dipende
dall'amministrazione comunitaria della sanità ma
da quella dell'industria. Un distinzione che
dovrebbe far riflettere. A Bruxelles la forza
delle lobby è grandissima". L'osservazione è di
Luca Poma, portavoce di "Giu'
le mani dai bambini", Comitato sui disagi
dell'infanzia che raggruppa quasi cento
associazioni di volontariato e promozione
sociale. "Continuano a trattare i bambini come
fossero, dal punto di vista metabolico, degli
adulti", protesta Poma: è "assurdo somministrare
ai bambini
farmaci
pensati per gli adulti.
Soprattutto il Prozac, psicofarmaco molto forte,
che richiede prudenza nella somministrazione
anche negli adulti".
Prudenza che "sarebbe stato
naturale attendersi, soprattutto dopo drammatici
fatti di cronaca avvenuti negli Stati uniti -
come le stragi nelle scuole causate da
ragazzi in cura
antidepressiva - ma che non è stata
usata".
Fonte: DIRE
Cosi come i
CDC e
la FDA,
OMS, oltre al
Ministero della salute italiano,
ISS, gli
ordini dei medici, le
universita' ecc., i politici ed i
partiti....
CORRUZIONE di
BIG PHARMA nella sanita' e con i medici
Il mio nome è Peter Gotzche, Direttore del
Nordic Cochrane Centre di Copenaghen (Cochrane
collaboration) e Professore di Clinical Research
Design and Analysis, presso l'Università di
Copenhagen.
Due anni fa ho scoperto che le prescrizioni di
tutti i farmaci che prescriviamo sono la terza
causa di morte, dopo I problemi cardiaci e il
cancro.
I nostri farmaci uccidono circa 200.000 persone
in America ogni anno e la metà di queste persone
muoiono perché fanno quello che il loro medici
dicono loro di fare, quindi muoiono a causa
delle reazioni avverse. L'altra metà muore a
causa degli errori, e spesso sono i dottori che
commettono gli errori, perché ogni medicinale
viene con circa 20 o 30 o 40 controindicazioni,
precauzioni, ecc.
Nessun dottore (medico) al mondo conosce tutto
questo, quindi danno ai loro pazienti dei
farmaci che non dovrebbero dare, perché hanno
interazioni pericolose con gli altri farmaci o
prodotti alimentari.
Quindi i pazienti muoiono. Questa è l'altra
metà.
Quindi un'altra cosa che ho scoperto in questi
due anni, è stato che, per la maggior parte ciò
che fa l'industria
farmaceutica, è crimine organizzato, secondo
la legge americana e in molti modi loro si
comportano come fa la mafia, corrompono tutti
quelli che possono corrompere, hanno comprato
ogni tipo di persona, perfino incluso il
ministro della sanità in alcuni paesi.
C'è un grande quantità di corruzione; nel mio
paese, per esempio, la Danimarca, siamo
conosciuti per essere un paese con poca
corruzione, ciononostante ci sono migliaia di
medici sul libro paga delle
case farmaceutiche e in Danimarca siamo solo
20.000 dottori (medici), questo è davvero un
tipo di corruzione reale, le case farmaceutiche
prima comprano i professori, poi altri
direttori, medici e assistenti, non comprano i
giovani dottori.
Quindi quando ci sono molte migliaia di dottori
(medici) nella libro paga dell'Industria
farmaceutica, questo è davvero un male, e
questo è il motivo per cui ho scritto il mio
libro: "farmaci mortali e crimine organizzato e
di come
Big Pharma ha corrotto il sistema della
salute pubblica".
Spero di convincere i pazienti che non devono
prendere così tanti farmaci perché così tante
persone muoiono a causa delle medicine che
usano.
Nel mio paese le persone prendono tante medicine
e ogni singolo cittadino può essere sotto
trattamento con una medicina e mezza da quando è
nato fino a quando muore.
Questo è INCREDIBILE ! E i farmaci non sono così
buoni per la salute e uccidono molte persone.
Noi lo sappiamo, perché il farmaci sono al terzo
posto come causa di morte, dopo i problemi
cardiaci e il cancro.
Quindi, quello di cui abbiamo bisogno negli anni
a venire, prendere molte meno medicine di quelle
che prendiamo attualmente, se noi facessimo
questo, se fossimo attenti, potremmo vivere più
a lungo e più sani, perché le medicine hanno
molti controindicazioni e reazioni avverse, e i
pazienti spesso non capiscono che quando loro
salute peggiora, potrebbe essere un effetto
collaterale proprio delle medicine, e continuano
a prenderle, perché questo è quello che dicono
loro i dottori.
Quando ero uno specialista di Medicina Interna,
quello che facevo spesso era fermare il
trattamento farmacologico, specialmente nelle
persone anziane, ed è incredibilmente rivelatore
il fatto che quando un anziano messo molto male
veniva dentro il mio studio e quando
interrompevo loro il trattamento, stavano meglio
e sembravano molto più giovani.
Molte di queste medicine hanno un negativo
effetto sul cervello, la maggior parte delle
persone non li tollera affatto, cadono e quando
si rompono le anche, un quarto di essi poi
muoiono.
Per esempio, molti antidepressivi vengono usati
sui nostri anziani per oltre il 10%, sembra che
uccidono il 3% di questi, ogni anno, intendo, su
100 anziani che prendono antidepressivi per un
anno, 3% di loro cadono e si rompono le anche e
muoiono, questo è un tasso molto elevato di
mortalità.
Così anche altri farmaci, specialmente
antidepressivi, possono fa cadere le persone e
ucciderli, e possono interferire con la
cognizione, la memoria, la coscienza e tutte
queste cose, e interagiscono in un modo di cui
non sappiamo praticamente nulla, molti anziani
prendono più di 5 farmaci al giorno e nessuno sa
come questi farmaci interagiscono gli uni con
gli altri; quello che invece sappiamo è che
tutte le medicine hanno molte reazioni avverse
nel corpo, e alcune di queste interferiscono con
il loro metabolismo, cosicché si può avere
un'alta concentrazione di farmaci nel corpo, se
si utilizzano tanti farmaci simultaneamente.
Facciamo così tanto di quel male che nemmeno ci
accorgiamo.
Ho una collezione piuttosto colorita di come la
gente mi ha chiamato durante tutti questi anni,
qualche volta i giornalisti mi hanno chiesto
perché tu stai sempre cercando diatribe, e io ho
risposto io non le cerco, sono le diatribe che
cercano me, perché non è popolare dire la verità
per quanto riguarda la salute, si fanno molti
nemici, perché molte persone fanno soldi su
false premesse, tanto i dottori quanto le
industrie farmaceutiche, e i nostri controllori
farmaceutici e i politici, sono tutti a bordo
del carrozzone, ci sono poche persone
indipendenti dal denaro della Salute, ovviamente
per questo sono stato attaccato molte volte
durante la mia carriera, perché ho toccato molte
vacche sacre, la gente ha urlato forte a me, in
una rivista francese sono stato chiamato
"masturbatore statistico", perché facevo vedere
delle statistiche che gli screening mammografia
non funzionavano, sono stato accusato di
miscondotta scientifica dall'associazione delle
industrie farmaceutiche danesi, è stato
veramente ridicolo, non è stato nient'altro che
molestia, dall'inizio alla fine, si sono
presentati con argomenti vaghi che non hanno
riconosciuto le conclusioni dei miei studi, e
potevano essere presentati con statistiche e
dire che le mie erano sbagliate, ma non hanno
fatto nulla, solo molestie, il tutto è durato in
totale 18 mesi, mi pare, e poi quando siamo
stati assolti, ho fatto in modo che questo
comportamento sgradevole fosse raccontato sul
British Medical Journal.
Dopo di questo fatto, l'industria farmaceutica
danese ha deciso di non perseguirmi più di
tanto.
Quando è uscito il mio libro sul crimine
organizzato, hanno raccontato un sacco di bugie,
come sempre fanno, dicendo che i miei esempi
erano vecchi e andavano indietro di 90 anni e
così via, ma io sono riuscito a dimostrare che
le 10 principali
case farmaceutiche sono crimine organizzato.
Questi esempi in realtà non sono vecchi, vanno
indietro di 10-15 anni al massimo, i crimini
sono aumentati, perché è così che funziona il
crimine, più si guadagna e più crimine aumenta,
è così che funziona il capitalismo.
https://telegra.ph/Farmaci-mortali-e-crimine-organizzato-e-di-come-Big-Pharma-ha-corrotto-il-sistema-della-salute-pubblica-10-23
Big Pharma,
FINANZIA le varie associazioni dei
medici
pediatri, fondazioni politiche....! -
vedi il video....
http://www.infovax.it/news/i-soldi-delle-case-farmaceutiche-a-chi-decide-sui-vaccini/
e le UNIVERSITA':
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1211856718867508&id=100001295757504
By
Laura Dana Popescu ha aggiunto
32 nuove foto — con
Paolo Colpani e
altre 41 persone - 4 febbraio 2017
L'azienda
Farmaceutica Glaxo Smith Kline, leader mondiale
nella distribuzione di vaccini! Ho fatto un
piccolo reportage per capire come mai le
istituzioni mediche ci spingono cosi ferocemente
a vaccinarci! Questo mostro farmaceutico
sponsorizza Associazioni, Federazioni,
Fondazioni nazionali, europee e globali!
Incentiva i medici e gli ospedali a scopo di
produrre sempre più soldi con i vaccini.
Guardate le Federazioni Globali delle malattie
rare, autoimmune, HIV / AIDS, tumori, anziani,
sclerosi multipla parkinson etc hanno tutte
ricevuto finanziamenti!!! Noi diventiamo i loro
pazienti a vita! ( L'articolo è stato creato
dalla sottoscritta
Laura Dana Popescu e le slide provengono dai
siti ufficiali della Glaxo Smith Kline)
Italia:
Telethon
Dynamo Camp
Save the Children
Leggere per Crescere
AIPI Associazione Ipertensione Polmonare
Italiana Onlus
AMIP Associazione Malati di Ipertensione
Polmonare Onlus
A.N.I.Ma.S.S. Associazione Nazionale Italiana
Malati di Sindrome di Sj¿ogren Onlus
Federanziani Senior Italia FederAnziani
Federasma e Allergie Onlus Federazione Italiana
Pazienti
Gruppo LES Gruppo Italiano per la lotta contro
il LES Onlus
UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare Onlus
Pan European:
Alzheimer Europe (AE)
Associazione Immunodeficienze Primitive (AIP)
European Federation of Allergy and Airways
Disease Patients Association
European Institute of Womens Health
European Multiple Sclerosis Platform
European Organisation for Rare Diseases
European Parkinsons Disease Association
European Patients Forum
Global Alliance of Mental Illness Adocacy
Networks
International Diabetes Federation
LUPUS EUROPE
Pulmonary Hypertension Association Europe
National European
Groups:
Countries with websites:
Austria
Belgium
Bulgaria
Czech Republic
Denmark
Estonia
Finland
France
Germany
Greece
Ireland
Italy
Latvia
Lithuania
Netherlands
Norway
Poland
Portugal
Romania
Serbia
Slovak Republic
Slovenia
Spain
Sweden
Switzerland
Countries without websites:
Israel
Cyprus
Hungary
Malta
Portugal
UK
Asthma UK
British Lung Foundation
Bloodwise
Eczema Outreach Scotland
Epilepsy Scotland
Genetic Alliance UK
Herts Aid
Jo’s Cervical Cancer Trust
Melanoma UK
Meningitis Now
Meningitis Research Foundation
Parkinsons UK
Pulmonary Hypertension Association UK
Target Ovarian Cancer
WellChild
Emerging Markets and
Australasia:
Agentina:
- Alua - Systemic Lupus Erythematosus (SLE) and
supports SLE's
- Casa Angelman - Angelman disease
- FundEPOC - respiratory problems (COPD).
Australia:
- ViiV Healthcare - HIV Company
- Stiefel dermatology - global leader in the
field of dermatology
Brazile Website
Canada Website
Cile: Chilean Association of Pulmonary Arterial
Hypertension (HAPCHI)
Ecuoador: Ecuadorian association in favour of
cancer Patients “Esperanza y Vida”
Hong Kong: The Hong Kong Asthma Society – Hong
Kong
Korea:
- Korean Lupus Support Group
- Pulmonary Hypertension Association Korea (PYEISA)
Malaysia Website
Mexico:
- Programa Compañeros, A.C. – HIV / AIDS
- Ministerios de Amor, A.C.
New Zealand:
- ASTHMA NEW ZEALAND
- BODY POSITIVE NEW ZEALAND – HIV/ AIDS
- POSITIVE WOMEN – HIV/AIDS
Philippines: Bravehearts Coalition of the
Philippines, Inc. (“Bravehearts”)
Russia: New Zealan Website
Taiwan: Russian Website
Thailand: The Foundation for the Deaf Under The
Royal Patronage of Her Majesty The Queen
Turkey: Turkey Website
Ukraine: Down Syndrome Charitable Foundation
Global:
Confederation of Meningitis Organisations (CoMO)
International Alliance of Patient Organisations
(IAPO)
International Brain Tumour Alliance (IBTA)
International Patient Organisation for Primary
Immunodeficiencies (IPOPI)





Complaint to the European Medicines Agency (EMA)
over maladministration at the EMA
CLASS ACTION COMPLAINT: VIOLATION OF CIVIL
RIGHTS AND CRIMINAL CONSPIRACY
La frase di Henry W Gadsden, direttore
generale della multinazionale farmaceutica
Merck
tra il 1965 e il 1975 (durante la sua leadership
i guadagni della Merck quadruplicarono):
“Il
nostro sogno è produrre farmaci per le persone
sane, questo ci permetterebbe di vendere a
chiunque”.
OGNI COMMENTO E’ VERAMENTE SUPERFLUO !
Purtroppo il
medico che volesse domandarsi oggi da dove
nascano tante di quelle “certezze” che gli
vengono contestate .... da chi non si fida più
della
medicina ufficiale, dovrà risalire di
quasi un secolo per trovarne l’origine.
D’altronde, è lui stesso ad insegnare che il
miglior rimedio contro una
malattia
non sia la semplice rimozione del
sintomo, ma quella della causa stessa.
vedi anche:
http://www.youtube.com/results?search_type=&search_query=cancro+ieri+ed+oggi&aq=f
http://www.youtube.com/results?search_type=&search_query=cancro+e+medicina+naturale&aq=f
"Noi medici siamo plagiati, fin dall'inizio,
dagli insegnamenti universitari che ci vengono
propinati da un manipolo di "professori" che
hanno il solo interesse di lasciarci
nell'ignoranza sulla vera origine delle
malattie. Alcuni di noi, alla fine, raggiungono
la consapevolezza e mettono in moto delle grosse
energie che provocano reazioni positive nel
Tutto."
By Dott. Giuseppe De Pace (medico ortopedico
ospedaliero)
Chi
finanzia oggi le università, non sono i governi,
ma bensi le compagnie mafiose che si
mettono dentro come lupi e finanziano solo i
progetti che sono di loro interesse o per
cercare cio’ che si deve trovare… e se non sono
finanziate con denaro....sponsorizzano le
ricerche che i medici e ricercatori delle
universita', fanno .....per far trovare cio' che
Big Pharma vuole e non la ricerca della
verita'...ed immettono anche i loro
uomini nelle posizioni chiave della sanita'
mondiale e nelle universita', affinche le
loro linee guida siano attuate sull'IGNORANZA
della popolazione e dei politici che li
schiavizzano per contro dei proprietari di
Big Pharma = i
Banchieri !
Italy - Le associazioni dei medici rispondo
alla federazione FNOMCEO degli Ordini dei
medici, il 50% degli studi medici
pubblicati, sono FALSI ! - Gen. 2017
http://www.freedompress.cc/vaccini-radiazione-medici-le-associazioni-sindacali-medici-rispondono/
Ecco chi guida e
controlla il mondo:
http://www.incazzaticontrolacasta.com/2016/05/13/la-denuncia-milena-gabanelli-tremare-mezzo-mondo-comanda-veramente-video-report-supercensurato-sbrigatevi-vederlo-ed-condividerlo-sparisca/
Ex VICEPRESIDENTE
PFIZER
- dr. Peter Rost afferma su: "il
malaffare farmaceutico"
"Le università, le istituzioni sanitarie e tutti
coloro che ho incontrato quand'ero a capo di una
casa farmaceutica, tutti vogliono soldi.
Nessuno ha soldi e tutti ne hanno bisogno. Il
governo non ha soldi, le università non ne
hanno.
Le uniche coi soldi, sono le grandi
multinazionali e loro ne hanno tanto, e lo usano
per esercitare influenza.
Il modo in cui viene fatto è il seguente: dai a
queste istituzioni e organizzazioni delle
donazioni per ricerche contro il cancro, per
sviluppare insieme delle ricerche, sviluppi
delle amicizie, ti assicuri che queste
istituzioni siano in debito con te, e paghi i
professori, i ricercatori e dottori direttamente
o come Speaker, li fai andare in giro per il
paese per parlare a conferenze, li paghi 1.000,
2.000 dollari al giorno, a volte di più...".
- vedi
video intervista su :
http://www.infoautismo.it/radioautismo.org/watch.php?vid=39bdbae70
vedi:
Corruzione
Video documentario su chi controlla il mondo
Ecco la tabella dei pagamenti di
Big Pharma alle industrie,
associazioni, universita', centri, ecc.
UNIVERSITA’,
Scuole di medicina: stringere la corda sui
conflitti di interesse - Marzo 2010
Harvard, a Boston in Massachusetts, è stata la
prima scuola di medicina che ha richiesto ai
professori di dichiarare le loro relazioni
finanziarie con l'industria.
E' stato il risultato del movimento di 200
studenti di Harvad critici verso l'influenza
dell'industria, che hanno denunciato tre
professori per non aver informato dei
finanziamenti ricevuti in
7 anni per un valore di 4,2 milioni
di dollari, per gli 8,6 milioni di dollari per
la ricerca e i 3 milioni per la formazione che
Harvard ha ricevuto dall'industria
nel 2008. Inoltre, 149 professori avevano
legami finanziari con
Pfizer e 130 con Merck.
L'AMSA (Associazione
degli studenti di medicina degli USA) ha
classificato Harvard al grado 'F' [del loro
punteggio delle università riguardo alle norme
per i conflitti di interesse].
A Sidney, in Australia, un comitato definirà
quali relazioni costituiscono conflitto. A
Feinberg, Chicago, analizzeranno le relazioni
con l'industria di tutti i loro professori.
Altre 35 Università dell'Unione Europea stanno
elaborando politiche di trasparenza per i centri
accademici.
Il lavoro di AMSA è stato decisivo per spingere
le Facoltà di Medicina a controllare il
Conflitto di interesse nelle scuole e ospedali
universitari. Yale, Stanford, Pennsylvania, Vanderbilt e Pittsburgh hanno già adottato
politiche concrete e lo stesso sta succedendo in
Canada, anche se i livelli di abuso sembrano
minori in quel paese.
Fonte:
http://www.cmaj.ca/cgi/reprint/182/3/E161
Italy
L'università
italiana sta morendo di nepotismo, scarsa
selezione nel vagliare il corpo docente,
mancanza di incentivi alla produzione
scientifica, incapacità di individuare
prospettive da seguire da parte di chi ha il
compito di governarne l'evoluzione.
L'università italiana non è produttiva né equa,
non facilitando la mobilità sociale.
Praticamente ogni ministro ha legato il proprio
nome a una rivoluzione dell'università,
suscitando dibattiti infiniti su ogni comma di
legge. Ma un osservatore esterno che guardasse
ai risultati invece che ai mille rivoli delle
normative non si accorgerebbe di nulla. Ciò che
serve è una cosa sola: abbandonare l'illusione
di poter controllare tutto dal centro e
introdurre invece un sistema di incentivi e
disincentivi efficaci.
Proposta di un sistema dove sia nell'interesse
stesso degli individui cercare di fare buona
ricerca e buona didattica ed evitare
comportamenti clientelari. Un sistema in cui
ogni ateneo possa fare quello che vuole, ma dove
chi sbaglia sia chiamato a pagare. Un sistema
che elimini la straordinaria iniquità attuale,
in cui le tasse di tutti finanziano l'università
gratuita dei più abbienti.
Sintesi tratta dal libro: L'universita'
truccata, By Perotti Roberto.
Dato che le
aziende farmaceutiche
pretendono, come condizione per erogare un
finanziamento, di essere capillarmente coinvolte
in tutti gli aspetti della
ricerca che sponsorizzano, è facile per loro
introdurre falsificazioni dirette a far apparire
i loro farmaci migliori e più sicuri di quel che
sono, anche per mezzo dei medici e/o
cattedrattici universitari che per conto Loro,
fanno gli studi ed alcune volte le ricerche
stesse..
Lauree, Master ed "optional" oggi, non sono
altro che prodotti commerciali e le università
non sono altro che i moderni centri commerciali
della cultura e i professori degli aridi
commessi.
Ed è per questo che vale la pena di approfondire
i propri studi nelle biblioteche ed attraverso
internet.
Il tutto gratis e senza la mediazione di
professoroni privi di carisma che si avvitano su
se stessi (materie letterarie, filosofiche,
mediche, ecc.) o alla meglio sono frutto della
corruzione economica (es.: economia e commercio)
o peggio ancora del foraggio delle case
farmaceutiche (medicina e psichiatria).
Generano masse di "laureati" lobomotizzati per
l'indotrinamento accademico, ed il più delle
volte non sanno neanche cosa vuol dire passare
giornate insieme a Kant, Platone, Cartesio,
Pascal e/o a verificare cio' che hanno
"imparato" all'Universita'....
Le critiche principali mosse all'istituzione
universitaria, riguardano l'obsolescenza di
corsi e programmi, la pigrizia agli
aggiornamenti ed in certi casi la corruzione del
corpo insegnante, e la scarsa motivazione
scientifica degli studenti, che si iscrivono
solo per ottenere il “titolo” necessario ad
accedere alle professioni.
Parlamentari pagati dalle Lobbies ? -
Roma Ott. 2013
L'intervista a un assistente di un Senatore che
svelerebbe i traffici illeciti tra parlamentari
e
Lobbies.
Video dell'intervista:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/390060/roma-parlamentari-pagati-dalle-lobbies.html
vedi
anche: CNR e Corruzione
+
CDC e conflitti di interesse - 1 +
CDC e conflitti di interesse - 2 +
OMS +
FDA +
EMEA
+ Aifa
+ Ministero della Sanita'
+ ISS +
Ordini dei medici
+ Mafia sanitaria
+
Costituzione ROCKEFELLER SYNDICATE
+ Comparaggio
farmaceutico +
Psichiatria e frodi
CDC e Conflitti di interesse - 1 +
CDC e Conflitti
di interesse - 2
+
CDC e Conflitti
di interesse - 3
+
Corruzione
CDC conflitti di interesse
anche per i vaccini
http://healthimpactnews.com/2014/cdcs-purchase-of-4-billion-of-vaccines-a-conflict-of-interest-in-overseeing-vaccine-safety/
Informatore dei
CDC
CONFESSA la FRODE e le FALSIFICAZIONI sugli
studi della correlazione VACCINO=AUTISMO
RICERCA DEVIATA ai MEDICINALI che MANTENGONO la
MALATTIA CRONICA.
INTERVISTA al PREMIO NOBEL per la MEDICINA:
RICHARD J. ROBERTS. - MEDITATE e CONDIVIDETE !
Il vincitore del Premio Nobel per la Medicina,
Richard J.Roberts, denuncia il modo in cui
operano le grandi
industrie farmaceutiche
nel sistema capitalistico, anteponendo i
benefici economici alla salute e rallentando lo
sviluppo scientifico nella cura delle malattie
perché guarire non è fruttuoso come la
cronicità.
Visionate questo video, parla un'informatore
farmaceutico, sul Business dei Farmaci e Vaccini
http://ildocumento.it/farmaci/il-business-farmaceutico-current.html
COME si INVENTANO le
MALATTIE (ovvero come i sintomi sono promossi a
malattie) +
Malattie Inventate
La strategia della
creazione di malati
Costituzione Italiana: Art. 28
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli
enti pubblici sono direttamente responsabili,
secondo le leggi penali, civili e
amministrative, degli atti compiuti in
violazione di diritti. In tali casi la
responsabilità civile si estende allo Stato e
agli enti pubblici.
Commento NdR: questo articolo come altri
della Costituzione Italiana sono da sempre
trasgrediti e disattesi proprio da coloro che lo
rappresentano, specie nella Sanita', Finanza,
tutela, commercio, agricoltura, ecc.
Per cui invitiamo i cittadini di questi stati
trasgressori, compresi i loro rappresentanti e
dirigenti, a DENUNCIARE all'autorita'
giudiziaria tutti questi farabutti che
trasgrediscono la Costituzione; verra' il
momento, il tempo comunque nel quale il Popolo
Sovrano, si sollevera' ed arrestera' tutti
questi "soggetti" che compiono questi misfatti,
sulla pelle del Popolo reso suddito... !
Video da visionare per
comprendere il meccanismo del FURTO dei nostri beni da
parte di questi
CRIMINALI
a livello mondiale !
Video, parla una biologa:
vedi anche:
Conflitto
di interesse
+
Conflitti di
interesse PDF - 1
+
Conflitti
di interesse PDF
- 2 +
Conflitti di Interesse, denuncia del Governo Ii
- PDF
+
CDC - 1
+
CDC - 2
+
FDA
+
Conflitti di Interesse,
business farmaci e vaccini
+
Conflitti
di interesse dell'AIFA
vedi anche:
ISS
+
Ministero
della salute
+
EMA
+ CNR e Corruzione
+
Consenso Informato
Commento NdR:
Oggi sono ben noti i
misfatti dell’industria
farmaceutica, e sono solo la punta
dell’iceberg, ma nell’articolo non
vengono tenuti in nessuna considerazione i
GRAVISSIMI MISFATTI degli
enti
governativi Italiani ed esteri, a “Tutela della
Salute”; dove sono stati, e dove sono
ancora oggi
questi enti che dovrebbero controllare con i
loro laboratori, i farmaci ed anche i
vaccini…..forse
al bar a prendersi un caffe’….? ..e chiudendo tutti i due
occhi su queste azioni Criminali,
cio’ significa che sono collusi con i
produttori di farmaci
e
vaccini, ma
significa anche che le
case
farmaceutiche hanno corrotto e/o immesso nei
posti di potere di questi enti, i “loro”
uomini affinche’
nascondessero e chiudessero i due occhi su
questi CRIMINI
contro l’Umanita’ …altro che
HITLER….quello ERA un BRAVO RAGAZZO in
CONFRONTO a QUESTI
CRIMINALI di OGGI !
La
sperimentazione ufficiale dei
farmaci e'
consentita solo se si seguono le
”regole” dettate da chi ha
commissionato la ricerca (case
farmaceutiche) e quindi da chi
in mano il potere, politico o economico;
il resto sono solo illusioni.
E' la societa', che, tramite i politici e
le eventuali apposite leggi, “dovrebbe
tutelare” le menti piu' fertili,
consentendo loro di sperimentare in
liberta' le loro idee senza che scappino
all’estero….
Al contrario essa oggi, con la scusa di
tutelare i cittadini ritenuti solo dei
poveri ignoranti, tutela solo gli
interessi dei potenti, a danno dei
malati e dei “cittadini”..
Del resto, la storia ci insegna come
l’atteggiamento paterno dei sovrani e
dei pre-Potenti, nei confronti del
popolo ignorante, e' stato sempre e solo
una scusa per perseguire i propri
interessi.
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Le
grandi aziende
farmaceutiche
incrementano le "collaborazioni"
con le università......
Alcuni esempi:
GSK ha dato vita ad un accordo del valore di 25
mln di dollari, che la vedrà supportare per 5
anni la ricerca dell'Università di Harvard sulle
cellule staminali per la cura di malattie
cardiache e del cancro;
AstraZeneca collaborerà con la
Columbia University per la ricerca di nuovi medicinali
per le malattie metaboliche;
Pfizer impiegherà 14 mln di dollari per
partnership di ricerca sul diabete con 4
università.
Recensione/presentazione del suo libro
"La verità sulle case farmaceutiche" (Truth
About The drug Companies).
Recentemente il senatore repubblicano
Charles Grassley, membro della commissione
Finanze del Senato USA, ha avviato
una indagine finanziaria sui legami tra
l'industria farmaceutica, i medici ed il mondo
accademico, che in gran parte influiscono sul
prezzo di mercato dei farmaci da prescrizione.
Egli non ha avuto molte difficoltà a trovare
riscontri.
Prendiamo il caso del Dr. Joseph L. Biederman,
professore di psichiatria presso la Harvard
Medical School e direttore
dell'Istituto di Psicofarmacologia pediatrica
presso il Massachusetts General Hospital di
Harvard. A lui si deve in larga misura se a
bambini di due anni è stata fatta diagnosi di
disturbo bipolare" e se sono stati trattati con
un potente cocktail di farmaci, molti dei quali
mai approvati per tale patologia dalla Food and
Drug Administration (FDA) e nessuno dei quali
autorizzato per minori di dieci anni.
Legalmente, i medici possono utilizzare per
qualsiasi altra indicazione farmaci già
approvati per una particolare indicazione, ma
tale uso deve essere basato su una buona
evidenza scientifica pubblicata. Non sembra
proprio che qui ricorra tale ipotesi. Gli studi
di Biederman sui farmaci con i quali
si propone di trattare il disturbo bipolare
nell'infanzia, sono stati - così il New York
Times sintetizza il giudizio degli esperti
interpellati - "tanto modesti e così
mediocremente concepiti da
risultare in larga misura inconcludenti."
Nel mese di giugno, il senatore Grassley ha
rivelato che le aziende farmaceutiche, compresi
i produttori dei farmaci per l'infanzia che B.
prescrive per il disturbo bipolare, hanno pagato
1,6 milioni di dollari a Biederman per
consulenze e conferenze tra il 2000 e il 2007.
Due suoi colleghi hanno ricevuto somme analoghe.
Dopo che la cosa è venuta alla luce, il
presidente del Massachusetts General Hospital e
il presidente della sua sezione medica hanno
inviato una lettera ai medici dell'ospedale
invitandoli a non aggravare ulteriormente questi
casi di macroscopici conflitti di interessi, ma
anche ad esprimere la propria solidarietà a chi
ne aveva beneficiato: "Sappiamo che si tratta
di un momento di incredibile dolore per i medici
e le loro famiglie, e il nostro cuore è con loro"!
Altro caso è quello del Dr. Alan F. Schatzberg,
titolare della cattedra di psichiatria del
dipartimento di Stanford e presidente
eletto della American Psychiatric Association.
Il senatore Grassley ha scoperto che Schatzberg
ha gestito più di 6 milioni di dollari di
prodotti nella Corcept Therapeutics,
una società che ha collaborato a fondare e che
testa il "Mifepristone" - farmaco abortivo
altrimenti noto come RU-486 - da lui impiegato
per trattare gli stati depressivi. Allo stesso
tempo Schatzberg figura quale principale
referente in un "Istituto Nazionale di Salute
Mentale", che sovvenziona la ricerca sul
Mifepristone per questo impiego, e figura tra
gli autori di tre articoli sul tema. In una
dichiarazione rilasciata alla fine di giugno,
l'ateneo di Stanford dichiarò di non veder nulla
di male in questa convenzione, anche se un mese
dopo il consiglio universitario annunciò la
sostituzione di Schatzberg, quale ricercatore di
riferimento, "al fine di eliminare qualsiasi
fraintendimento".
Il caso forse più eclatante tra quelli finora
esposti dal senatore Grassley è quello del
dottor Charles B. Nemeroff, presidente della
Emory University-Dipartimento di Psichiatria e,
insieme con Schatzberg, coeditore di un rinomato
Textbook of Psychopharmacology. Nemeroff è stato
il ricercatore di punta, percependo una
sovvenzione di 3,95 milioni di dollari in cinque
anni dall'Istituto Nazionale di Salute Mentale,
1,35 dei quali destinati alla Emory dalla
GlaxoSmithKline a titolo di contributo per lo
studio....di diversi farmaci da lei prodotti.
Per attenersi ai regolamenti universitari ed
alle leggi dello stato, egli era tenuto a
comunicare alla Emory quanto percepito da
GlaxoSmithKline, ed a sua volta la Emory doveva
informarne, per importi superiori a 10.000
dollari annui, il National Institutes of Health,
unitamente all'assicurazione che il risultante
conflitto di interessi sarebbe stato eliminato.
Ma il senatore Grassley, confrontando i registri
della Emory con i documenti contabili della
multinazionale, scoprì che Nemeroff aveva omesso
di indicare qualcosa come 500.000 dollari
ricevuti da GlaxoSmithKline per decine di
conferenze dirette a promuovere i prodotti della
società.
Nel giugno 2004 la Emory ha condotto la sua
indagine sull'operato di Nemeroff, ed ha
riscontrato molteplici violazioni dei suoi
regolamenti. Nemeroff ha risposto assicurando la
Emory in una nota:
"in considerazione della convenzione National
Institutes of Health/Emory/GSK
(GlaxoSmithKline),
ho già comunicato a GSK (che ne ha già preso
buona nota) che limiterò a cifra inferiore ai
10.000 dollari all'anno le mie spettanze per le
consulenze fornite".
Ma in quell'anno ricevette 171.031 dollari dalla
società, nello stesso momento in cui denunciava
alla Emory, perché ne desse comunicazione al Nat.
Inst. Of Health, un...timido importo di 9.999
dollari, per rimanere sotto alla
soglia di 10.000.
Peraltro la Emory è stata
destinataria di borse di studio e di altre
entrate procurate da Nemeroff, e
questo autorizza il
sospetto che la sua supervisione lassista sia
dipesa dai propri conflitti di interesse. Come
riportato da Gardiner Harris sul New York Times,
Nemeroff stesso aveva sottolineato i suoi buoni
servigi alla Emory in una lettera del 2000
indirizzata al preside della facoltà di
medicina, nel corso della quale giustificava
così il personale coinvolgimento in una dozzina
di accordi per consulenze aziendali......,
dicendo:
"Sicuramente lei ricorderà che la Smith-Kline
Beecham Pharmaceuticals ha procurato una
cattedra importante al dipartimento e che vi è
qualche ragionevole probabilità che la Janssen
Pharmaceuticals farà altrettanto. Inoltre, la
Wyeth-Ayerst Pharmaceuticals ha finanziato un
programma di ricerca Career Development Award
nel dipartimento, e personalmente ho chiesto sia
ad AstraZeneca Pharmaceuticals che alla
Bristol-Meyers Squibb di fare altrettanto. Se
sarò ricompreso in questo affare, ciò
contribuirà a farli decidere per un
finanziamento alla nostra facoltà".
Poiché era stato il senatore Grassley a fare il
nome di questi psichiatri, a costoro è stata
dedicata molta attenzione dalla
stampa; ma l'intero mondo della medicina è
invaso da analoghi conflitti di interesse. (Per
la cronaca il senatore ha rivolto adesso la sua
attenzione ai cardiologi). In effetti, la
maggior parte dei medici prendono soldi o
accettano regali, in un modo o nell'altro, dalle
case farmaceutiche. Molti di loro
sono pagati in veste di consulenti, o come
relatori in congressi sponsorizzati dalle case
farmaceutiche, o perché si prestano a mettere il
loro nome su lavori scritti dai
produttori di farmaci o da loro incaricati, o
anche in qualità di apparenti "ricercatori", il
cui vero compito spesso consiste semplicemente
nell'indirizzare i propri pazienti su un
determinato farmaco e nell'informarne la ditta.
Sempre più medici beneficiano di pranzi gratuiti
e altri di regali veri e propri. Inoltre, le
aziende farmaceutiche sovvenzionano i più
importanti convegni delle organizzazioni
professionali e la maggior parte dei periodici
corsi di aggiornamento indispensabili
ai medici per mantenere attiva la loro
abilitazione all'esercizio della professione.
Nessuno conosce esattamente le cifre complessive
pagate dalle ditte farmaceutiche ai medici, ma
ritengo, sulla base dei bilanci delle nove più
importanti aziende farmaceutiche americane, che
si tratti di decine di miliardi di dollari
l'anno. Con tali strumenti l'industria
farmaceutica ha acquisito il controllo totale
sulla valutazione e la prescrizione dei propri
prodotti da parte dei medici. Tutto ciò asserve
i medici, particolarmente i cattedratici di
prestigiose scuole mediche, influenza i
risultati della ricerca, la pratica
medica e persino la definizione di ciò che
costituisce una malattia!
Occorre considerare che gli studi clinici per
l'impiego di farmaci vengono testati sull'uomo.
Prima che un nuovo farmaco entri in commercio,
il produttore deve finanziare studi clinici per
dimostrare alla Food and Drug Administration che
il farmaco è sicuro ed efficace, solitamente
facendo un confronto con un placebo o un
"manichino pillola". I risultati di tutte le
prove (che possono essere svariate),
sono sottoposti alla FDA, e se una o due prove
risultano positive - dimostrano cioè efficacia
della sostanza senza rilevanti rischi - il
farmaco è generalmente autorizzato, anche se
tutte le altre prove fossero negative. I farmaci
sono autorizzati solo per una specifica
indicazione (ad esempio, per trattare il cancro
ai polmoni) ed è illegale per le case
farmaceutiche commercializzarli per qualsiasi
altra indicazione.
Ma i medici possono prescrivere farmaci
autorizzati come "off-label", vale a dire, senza
riguardo per l'indicazione approvata, di modo
che forse la metà di tutte le prescrizioni sono
state redatte per indicazioni off-label. Dopo
che i farmaci sono sul mercato, le imprese
continuano a sponsorizzare studi clinici, a
volte per ottenere l'approvazione FDA per
ulteriori usi, a volte per dimostrare un
vantaggio rispetto ai concorrenti, e spesso solo
come pretesto per ottenere che i medici
prescrivano questi farmaci ai pazienti. (Tali
test sono giustamente chiamati "semina" studi.).
Dal momento che le aziende farmaceutiche non
hanno accesso diretto ai pazienti, esse hanno
l'esigenza di appoggiare le loro sperimentazioni
ad atenei medici, dove i ricercatori ottengono
di poter utilizzare, a scopo didattico, pazienti
di ospedali e cliniche, o di società private di
ricerca (CROs), che attraverso i medici di base
arruolano pazienti. Sebbene le CROs siano di
solito più efficienti, i finanziatori
preferiscono utilizzare le scuole mediche, sia
perché la ricerca condotta da queste
è formalmente più quotata, ma soprattutto perché
consentono loro di sfruttare la grande influenza
di medici ritenuti poter rappresentare
l'opinione prevalente o essere considerati "key
opinion leaders "(KOLs). Sono queste le persone
che scrivono libri e articoli su riviste
mediche, redigono le "linee guida", occupano
posti importanti nella FDA governativa ed in
altri gruppi di consulenza, o in rinomate
società professionali, e prendono la parola in
innumerevoli riunioni e cene che si svolgono
ogni anno per ragguagliare i clinici sui farmaci
da prescrivere. L'avere un "KOLs" come il Dr.
Biederman sul libro paga vale ogni centesimo
speso.
Pochi decenni fa, le scuole mediche non
disponevano di estesi rapporti finanziari con
l'industria, ed i ricercatori universitari che
portavano avanti la ricerca finanziata da case
farmaceutiche non avevano altri legami con loro.
Ma oggi le università hanno molteplici rapporti
con l'industria e si trovano in una
posizione morale che li metterebbe in difficoltà
se volessero rimproverare alla propria facoltà
di comportarsi come loro fanno. Un recente
sondaggio ha rilevato che circa i due terzi dei
centri medici accademici hanno rilevanti
partecipazioni nelle aziende che sponsorizzano
la ricerca all'interno della stessa istituzione.
Una inchiesta sul settore universitario medico
ha scoperto che i due terzi dei cattedratici
dovevano il loro incarico alle aziende
farmaceutiche e che i tre quinti avevano
ricevuto da queste incarichi personali. Nel 1980
le facoltà mediche iniziarono a dettare norme
che disciplinano i conflitti d'interesse, ma
generalmente queste sono assai variabili, il più
delle volte molto permissive ed oggetto di
disinvolte forzature.
Dato che le aziende farmaceutiche pretendono,
come condizione per erogare un finanziamento, di
essere capillarmente coinvolte in tutti gli
aspetti della ricerca che sponsorizzano, è
facile per loro introdurre falsificazioni
dirette a far apparire i loro farmaci migliori e
più sicuri di quel che sono.
Prima del 1980 veniva data ai ricercatori
universitari una totale autonomia nella
conduzione dei lavori, ma ora le case
farmaceutiche impiegano spesso i loro dipendenti
ed i loro agenti nel progettare gli studi,
eseguire i test, scrivere i lavori, e decidere
se e in quale forma pubblicare i risultati.
Talvolta le facoltà mediche procurano
ricercatori che sono poco più che manovali, per
cui l'arruolamento di pazienti e la
raccolta dei dati seguono le direttive
dell'azienda.
In considerazione di un controllo simile e dei
conflitti di interesse che permeano la ricerca,
non c'è da meravigliarsi che i
risultati negativi degli studi sponsorizzati
dalle case farmaceutiche (e pubblicati su
riviste scientifiche a loro tornaconto), non
vengano in gran parte resi noti, mentre la
pubblicazione di quelli positivi venga
riproposta in altri lavori appena variati nella
forma; oppure che quelli negativi vengano
presentati come positivi. Per fare un esempio,
un controllo su 74 studi clinici
relativi ad antidepressivi, ha svelato che 37 su
38 risultati positivi siano stati pubblicati, ma
dei 36 dei 37 o sono stati occultati o
pubblicati spacciandoli per positivi. Non è poi
raro che un documento pubblicato focalizzi
l'attenzione sull'effetto secondario che sembra
più favorevole.
L'occultamento dei risultati fallimentari emersi
da ricerche è oggetto di un coinvolgente libro
scritto da Alison's Bass, dal titolo "Effetti
collaterali: un accusatore, uno che ha fatto la
soffiata ed un bestseller, in una ricerca su
antidepressivi". Questa è la storia di come il
gigante farmaceutico britannico, la
GlaxoSmithKline, abbia sepolto prove che il suo
antidepressivo, il Paxil, top nelle vendite, è
inefficace e potenzialmente dannoso per i
bambini e gli adolescenti. Bass, ex reporter del
Boston Globe, descrive il coinvolgimento di tre
persone: uno scettico psichiatra universitario,
un moralmente indignato esponente del reparto di
psichiatria della Brown University (il cui
presidente ha ricevuto nel 1998 più di $ 500.000
per consulenze da industrie farmaceutiche, tra
le quali la GlaxoSmithKline), e un infaticabile
sostituto procuratore generale di New York.
Hanno preso posizione contro la GlaxoSmithKline
ed il sistema psichiatrico, e alla fine l'hanno
avuta vinta contro ogni previsione.
Il libro segue le singole lotte di queste tre
persone nel corso di molti anni, culminati con
la GlaxoSmithKline obbligata, nel 2004, a
transare sulle accuse di frode pagando 2,5
milioni di dollari (una sciocchezza rispetto
agli oltre 2.700 milioni di vendite annuali del
Paxil). Ha inoltre preannunciato di rendere nota
una sintesi di tutti gli studi clinici
completati dopo il 27 dicembre 2000.
Di ancor maggiore rilievo l'attenzione dedicata
alla deliberata e sistematica prassi di
occultare i risultati sfavorevoli della ricerca,
che mai sarebbe emersa senza un'inchiesta
giudiziaria. Uno dei documenti interni della
GlaxoSmithKline - precedentemente segreto -
recita: "sarebbe commercialmente
inaccettabile dichiarare che l'efficacia non è
stata dimostrata, in quanto ciò potrebbe
compromettere il profilo della paroxetina (Paxil)".
Molti farmaci che si pretende siano efficaci,
hanno probabilmente un'efficacia leggermente
superiore al placebo, ma non c'è modo di
appurarlo, visto che i risultati negativi sono
tenuti nascosti. Un indizio è stato individuato
sei anni fa da quattro ricercatori che,
invocando il Freedom of Information
Act, hanno ottenuto dalla FDA relazioni su ogni
studio clinico - che prevedesse il
confronto-pacebo - presentato per ottenere
l'approvazione iniziale dei sei più usati
farmaci antidepressivi approvati tra il 1987 e
il 1999: Prozac, Paxil , Zoloft, Celexa, Serzone
e Effexor. Essi hanno scoperto che, in media,
l'80 per cento dei placebo hanno la stessa
efficacia di questi farmaci.
La differenza tra farmaco e placebo è stata così
piccola che era improbabile che essa potesse
rivestire un qualche significato clinico. I
risultati sono stati più o meno gli stessi per
tutti e sei i farmaci: tutti sono risultati
egualmente inefficaci. Ma visto che sono stati
pubblicati solo i risultati
"favorevoli" e quelli sfavorevoli sono
stati....sepolti (in questo caso, all'interno
della FDA), il pubblico e la professione medica
hanno ritenuto questi farmaci potenti
antidepressivi.
Le sperimentazioni cliniche sono influenzate
anche tramite criteri di ricerca adottati
unicamente allo scopo di produrre risultati
favorevoli per gli sponsor. Ad esempio, il
farmaco del finanziatore può essere confrontato
sì con un altro farmaco, ma somministrato a una
dose così bassa che quello del finanziatore
appare più potente. Oppure un farmaco destinato
a patologie dell'anziano può essere testato sui
giovani, in modo che gli effetti collaterali
abbiano minori probabilità di manifestarsi. La
stessa metodica distorsiva utilizzata
normalmente nel confrontare un nuovo farmaco con
un placebo viene adottata anche quando il
confronto riguarda un farmaco preesistente. In
breve, ed è questa la ragione fondamentale per
la quale i ricercatori devono essere veramente
disinteressati nei confronti dei risultati del
loro lavoro, spesso è possibile guidare le
sperimentazioni cliniche in modo che diano i
risultati che si desiderano.
Più della ricerca, sono i conflitti di interesse
ad influire sui dati. Essi determinano inoltre
gli indirizzi e gli strumenti ai quali si
conforma la medicina praticata, attraverso la
loro influenza sulle linee-guida rilasciate da
organismi governativi e professionali, e
attraverso i loro effetti sulle decisioni FDA.
Alcuni esempi: in un sondaggio effettuato presso
duecento esperti che hanno redatto linee guida
pratiche, un terzo dei membri della giuria ha
riconosciuto di avere interessi finanziari in
relazione ai farmaci prescelti. Nel 2004, dopo
il National Cholesterol Education Program
indetto per riportare drasticamente
entro livelli desiderati il colesterolo
"cattivo", è stato rivelato che otto dei nove
membri che avevano redatto il "manifesto" di
indicazioni avevano legami finanziari con i
produttori di farmaci per abbassare
il colesterolo. Novantacinque tra i 170
nominativi che avevano collaborato a redigere la
più recente edizione del "Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali" dell'American
Psychiatric Association (DSM), avevano
intrattenuto relazioni finanziarie con le
aziende farmaceutiche, intercorse peraltro con
la totalità di coloro che avevano curato le
sezioni dedicate ai sui disturbi dell'umore e la
schizofrenia. L'aspetto comunque più allarmante
è che molti membri delle commissioni permanenti
di esperti che offrono consulenza alla FDA per
l'approvazione dei farmaci hanno anche legami
finanziari con l'industria farmaceutica.
Negli ultimi anni, le aziende farmaceutiche
hanno messo a punto una nuova ed estremamente
efficace strategia per espandere i loro
fatturati. Invece di propagandare farmaci per il
trattamento di malattie, hanno iniziato a
propagandare le malattie alle quali adattare i
loro farmaci! La strategia è quella di
convincere quante più persone possibili (insieme
ai loro medici, ovviamente) che le loro
condizioni di salute richiedono un lungo periodo
di terapia. Talvolta chiamato "malattia del
cantastorie", questo è il tema di due nuovi
libri. Il primo è di Melody Petersen Meds, del
nostro quotidiano: "Come le case
farmaceutiche hanno trasformato sé stesse in
abili macchine da mercato e preso all'amo
l'intera nazione in tema di prescrizione di
farmaci"; il secondo di Christopher Lane's:
"La timidezza: come la si è fatta diventare
una malattia".
Per inventare nuove malattie o ingigantire le
preesistenti, le aziende affibbiano loro
denominazioni altisonanti attraverso
acronimi. Così ora il bruciore di stomaco è
diventato "sindrome gastroesofagea da reflusso"
o GERD; l'impotenza "disfunzione erettile" o DE;
la tensione premestruale "sindrome premestruale"
o PMMD e la timidezza è "ansia sociale" (ancora
non è stata coniata l'abbreviazione). E' bene
notare che queste (supposte) malattie sono
impropriamente definite sindromi croniche che
colpiscono essenzialmente le persone normali,
per cui il mercato è enorme e facilmente
ampliato. Ad esempio, un alto dirigente della
rete di vendite suggerì ai rappresentanti come
incentivare l'acquisto del Neurontin: "Neurontin
per il dolore, Neurontin per la monoterapia,
Neurontin per i disturbi bipolari, Neurontin per
tutto." Sembra che la strategia di marketing
del farmaco - ed è stato un notevole successo -
sia di convincere gli americani che ci sono solo
due tipi di persone: quelle che hanno problemi
che richiedono un trattamento farmacologico e
quelle che ancora non sanno di averne. Queste
strategie sono state ideate nel settore del
farmaco, ma non avrebbero potuto affermarsi
senza la complicità della classe medica.
Melody Petersen, che era un reporter del New
York Times, ha scritto un'ampia, convincente
requisitoria contro il settore farmaceutico.
Essa stabilisce in dettaglio i vari modi, sia
legali che illegali, con i quali le aziende
farmaceutiche possono realizzare autentici
exploit (vendite annuali di farmaci per oltre un
miliardo di dollari) e il ruolo essenziale che
svolgono i KOLs. Il suo esempio è
soprattutto il Neurontin, che è stato
inizialmente approvato solo per una indicazione
molto limitata, il trattamento dell'epilessia
nell'ipotesi che altri farmaci risultassero
inefficaci nel controllo degli attacchi.
Attraverso bustarelle pagate a nomi eccellenti
del mondo accademico per poter mettere i loro
nomi sugli articoli esaltando il Neurontin per
altri usi (malattia bipolare, stress
post-traumatico, insonnia, stanchezza delle
gambe, vampate di calore, emicrania, tensione da
cefalea, e altre ancora), tramite il
finanziamento di conferenze nel corso delle
quali venissero raccomandati questi utilizzi, la
casa farmaceutica è stata in grado di
trasformare il farmaco in un "blockbuster", con
un fatturato di $ 2,7 miliardi nel 2003.
L'anno seguente, in un caso ampiamente trattato
da Petersen per il Times, la Pfizer ha ammesso
le proprie responsabilità in ordine alla
commercializzazione illegale ed accettato di
pagare 430 milioni di dollari per evitare il
danno di ulteriori spese comportate da cause
penali e civili intentatele. Un sacco di soldi,
ma per la Pfizer è stato più o meno come un
costo commerciale, e ne è valsa la pena, visto
che il Neurontin ha continuato ad essere
utilizzato come un tonico per tutti gli usi,
generando miliardi di dollari di vendite
annuali.
Il libro di Christopher Lane ha messo a fuoco un
soggetto più limitato, e cioè il rapido aumento
del numero di diagnosi psichiatriche nella
popolazione americana e l'uso di psicofarmaci
per il loro trattamento. Poiché non vi sono
prove oggettive per rilevare la malattia mentale
e il confine tra normale e anormale è spesso
incerto, la psichiatria costituisce un campo
particolarmente fertile per la creazione di
nuove malattie o per drammatizzare quelle
preesistenti.
I criteri diagnostici sono terreno esclusivo
dell'attuale edizione del "Manuale diagnostico e
statistico dei disturbi mentali", prodotto di un
gruppo di psichiatri la maggior parte dei quali,
come ho già detto in precedenza, avevano legami
finanziari con l'industria farmaceutica. Lane,
docente di letteratura alla Northwestern
University, traccia l'evoluzione del DSM dal suo
timido inizio nel 1952, come modesto prontuario
(DSM-I), all'attuale formulazione di 943 pagine
(la versione riveduta del DSM - IV), che
costituisce l'indiscussa "bibbia" della
psichiatria, standard di riferimento per i
tribunali, le carceri, le scuole, le imprese di
assicurazione, il pronto soccorso, i distretti
medici e le strutture mediche di ogni genere.
Data la sua importanza, si potrebbe pensare che
il DSM rappresenti l'autorevole distillazione di
un ampio corpus di prove
scientifiche. Ma Lane, utilizzando documenti
inediti degli archivi della American Psychiatric
Association e interviste con i suoi
rappresentanti di spicco, dimostra che è invece
il frutto di tutto un complesso di politica
accademica, di ambizione personale, di
ideologia, e, cosa forse più grave,
dell'influenza dell'industria farmaceutica.
Quello di cui difetta il DSM è il
rigore scientifico. Lane riporta la
dichiarazione di un collaboratore del team del
DSM-III: "C'è stata una ricerca sistematica
molto scarsa, e gran parte della ricerca che
esisteva era realmente un pot-pourri slegato,
incoerente, e ambiguo. Penso che la maggioranza
di noi ha riconosciuto che la quota di quella
buona, solida scienza alla quale ci ispiriamo
per prendere le nostre decisioni, sia stata
piuttosto modesta".
Lane utilizza la timidezza, come caso di
indagine sulla "malattia-del cantastorie" in
psichiatria. La timidezza come malattia
psichiatrica ha fatto il suo debutto come "fobia
sociale" nel DSM-III nel 1980, anche se al tempo
veniva descritta come rara. Nel 1994, quando il
DSM-IV è stato pubblicato, essa era diventata
"ansia sociale", ed oggi si sostiene che sia una
malattia estremamente diffusa. Secondo Lane, la
GlaxoSmithKline, sperando di aumentare le
vendite per il suo antidepressivo, il Paxil, ha
deciso di promuovere la sindrome da ansietà
sociale a "grave condizione medica".
Nel 1999, la società ha ricevuto l'approvazione
FDA a commercializzare il farmaco per il
trattamento....dell'ansia sociale. Essa ha
lanciato una vasta campagna mediatica per
realizzarlo, ricorrendo anche a poster, esposti
nelle pensiline degli autobus di tutto il paese,
che raffigurano individui in condizioni pietose,
con la didascalia "Immagina di essere allergico
alla gente ...": aumentando così le vendite.
Ecco un'affermazione fatta da Barry Brand,
direttore di produzione del prodotto Paxil: "il
sogno di ogni venditore è trovare un mercato non
capito o sconosciuto e sfruttarlo. Questo è ciò
che siamo stati in grado di fare con la sindrome
da ansia sociale".
Alcuni dei più grandi blockbuster sono
psicofarmaci. La teoria che i disturbi
psichiatrici derivino da uno squilibrio
biochimico è usata quale giustificazione per il
loro uso diffuso, anche se la teoria deve essere
ancora dimostrata. I bambini sono obiettivi
particolarmente vulnerabili. Forse che i
genitori osano dire "No" quando un medico dice
loro che un bambino difficile è malato e
raccomanda un trattamento farmacologico ?
Oggi ci troviamo nel bel mezzo di una presunta
epidemia di malattia bipolare nei bambini (che
sembra aver rimpiazzato la sindrome da
iperattività e da deficit di attenzione come
situazione più pubblicizzata nell'infanzia), con
un incremento della diagnosi di
quaranta volte dal 1994 al 2003. Questi bambini
sono spesso trattati con diversi farmaci
off-label, molti dei quali, indipendentemente
dalle loro proprietà, sono sedativi, e quasi
tutti caratterizzati da effetti indesiderati
potenzialmente gravi.
I problemi che ho discusso non si limitano alla
psichiatria, anche se in questo campo
raggiungono la loro più florida estensione.
Simili
conflitti di interesse e pregiudizi
riguardano quasi ogni campo della medicina, in
particolare quelli che dipendono in larga misura
da farmaci o tecniche terapeutiche. E'
semplicemente impossibile dare credito a buona
parte della ricerca clinica pubblicata, od alle
opinioni del medico di fiducia o ad autorevoli
linee-guida. Non mi fa certo piacere arrivare a
questa conclusione, formatasi gradualmente e con
riluttanza nel corso degli oltre vent'anni come
direttore del "The New Journal of Medicine".
Un risultato di pregiudizi diffusi è che i
medici imparano a praticare una medicina basata
su un uso esasperato di farmaci.
Anche se cambiamenti negli stili di vita
sarebbero più efficaci, i medici ed i loro
pazienti spesso sono convinti che vi sia un
farmaco per ogni malattia ed ogni
insoddisfazione. I medici sono anche portati a
credere che i nuovi e più costosi farmaci di
marca siano superiori ai vecchi
farmaci o a quelli generici, anche se raramente
vi è qualche prova in tal senso, visto che gli
sponsor non sono soliti confrontare con i loro
altri farmaci a dosaggi equivalenti. Inoltre i
medici, influenzati da rinomati docenti
universitari, imparano a prescrivere farmaci per
uso off-label senza prove di
efficacia.
E' facile per le aziende farmaceutiche, che
sicuramente ne portano grande responsabilità,
muoversi a loro agio in una situazione come
questa. La maggior parte delle grandi aziende
farmaceutiche si sono sobbarcate gli oneri
conseguenti a frodi, commercializzazione farmaci
off-label, e altri reati.
TAP Pharmaceuticals, per esempio, nel 2001 si è
dichiarata colpevole ed ha accettato di pagare
875 milioni di dollari per sistemare il
contenzioso penale e civile sorto dalla lesione
della legge federale in seguito all'impiego
fraudolento del Lupron, un farmaco usato per il
trattamento del cancro alla prostata. Oltre a
GlaxoSmithKline, Pfizer e TAP, altre case
farmaceutiche si sono accollate gli oneri per
transare su simili frodi: come Merck, Eli Lilly,
e Abbott.
Le ammende, seppure in alcuni casi enormi, sono
poca cosa se paragonate ai profitti procurati da
tali attività illegali, e quindi non sono niente
di più che mezzi dissuasivi. Ancora, quanti
sostengono le ragioni dell'industria
farmaceutica, sostengono che sta semplicemente
cercando di fare realizzare il suo scopo
principale, quello di fare gli interessi dei
suoi investitori, anche se talvolta va un....po'
troppo lontano.
I medici, le università e le organizzazioni
professionali non hanno scusanti, avendo una
grande colpa verso i pazienti che ripongono
fiducia in loro. La missione delle scuole
mediche e degli ospedali universitari - e questo
giustifica il loro stato di esentasse - è quello
di educare le future generazioni di medici,
effettuare ricerche importanti per il progresso
scientifico e curare i cittadini malati, non
quello di allacciare rapporti d'affari con
l'industria farmaceutica. Per quanto sia
riprovevole la prassi usuale di tante case
farmaceutiche, credo che il comportamento di
gran parte della professione medica
lo sia ancora di più. Le industrie farmaceutiche
non sono enti di beneficenza; esse si aspettano
un ritorno dal denaro che spendono, ed
evidentemente non è per loro indifferente avere
utili o meno.
Sarebbero indispensabili riforme così numerose
per ripristinare l'integrità della ricerca
clinica e della pratica medica, che è
impossibile riassumerle in breve. Molti
vorrebbero cambiamenti radicali nella
legislazione e nell'attività della FDA, compresi
gli iter per l'approvazione dei farmaci. Ma vi è
anche, ovviamente, la necessità assoluta che la
professione medica si affranchi in misura
prevalente dai settori economico-finanziari.
Sebbene la collaborazione tra industria
farmaceutica ed università possa dare importanti
contributi scientifici, di solito questi sono
apportati dalla ricerca di base, e non dagli
studi clinici, ed anche questa sarebbe
discutibile se comportasse l'arricchimento
personale dei ricercatori. Gli esponenti delle
facoltà universitarie che realizzano studi
clinici non devono accettare alcuna somma da
parte delle aziende farmaceutiche, eccetto il
mero sostegno alla ricerca, e questo sostegno
non dovrebbe mai essere subordinato
all'accettazione di patti aggiunti, inclusa la
pretesa dell'industria farmaceutica di avere il
controllo sulla progettazione, l'interpretazione
e la pubblicazione dei risultati della ricerca.
Le scuole mediche e gli ospedali universitari
dovrebbero applicare rigorosamente tale norma, e
non dovrebbero stipulare accordi con le aziende
sui cui prodotti membri delle loro facoltà
stanno conducendo studi. Infine, di rado esiste
una valida ragione per la quale i medici
dovrebbero accettare doni da aziende
farmaceutiche, anche quelle di piccole
dimensioni; anzi dovrebbero provvedere
autonomamente a pagarsi le spese dei convegni e
dei corsi di aggiornamento.
Dopo tanta sfavorevole pubblicità,
università e organizzazioni professionali stanno
cominciando a parlare di controllo dei conflitti
di interesse, ma finora la risposta è stata
tiepida. Essi parlano prevalentemente di
"potenziali" conflitti di interesse, come se si
trattasse di una mera ipotesi lontana dalla
realtà, e per giunta limitatamente alla loro
divulgazione e "risoluzione", non già del loro
divieto.
In sostanza, sembra che ci sia il desiderio di
eliminare solo l'odore di corruzione, mentre si
continua a prendere soldi.
Rompendo la dipendenza dall'industria
farmaceutica, la classe medica avrà più
prerogative sulla designazione di membri di
commissioni e su altre importanti funzioni.
Questo rappresenterà la rottura con un
modello comportamentale estremamente redditizio.
Ma se la professione medica non pone fine a
questa corruzione di sua iniziativa, perderà la
fiducia del pubblico, e il governo (non solo il
senatore Grassley) intensificherà e imporrà una
regolamentazione. E nessuno dell'ambiente medico
vuole questo.
Testo
originale:
http://www.nybooks.com/articles/22237
Tratto da: disinformazione.it
In Italia cosi
come in tutte le nazioni del mondo vi sono dei
"patti"
tra le
universita' e gli importanti settori
produttivi (particolarmente
settore farmaceutico)
e quello delle università, centri di ricerca e
poli scientifici pubblici e privati.
un esempio in Italia:
Partnership
imprese-Università: al via progetto tra
Bristol-Myers Squibb e Ateneo di Catania
Roma, 18 ottobre
2012 - Bristol-Myers Squibb e Università di
Catania scrivono una nuova pagina nei rapporti
tra aziende farmaceutiche e Università: uno
specializzando in Farmacologia della Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell’Ateneo catanese
integrerà la sua formazione specialistica
svolgendo presso l’azienda uno stage sulla
Metodologia Clinica.
vedi anche:
Conflitto di Interesse
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Se è in
gioco il marcio della politica,
i mass media,
TV, radio e la stampa adorano mettere in
prima pagina fatti di
tangenti
regalate ai
vari politici o sulle "pressioni" che molti di
essi ricevono... e che facilmente accettano..
Silenzio
assoluto dei media invece, quando
Big Pharma
corrompe, intimida,
impone,
finanzia
ricerca,
universita' e campagne di politici,
ecc., per ottenere con i suoi lacche' il
controllo delle linee guida di
Universita',
scuole di medicina,
politiche statali, dei vari
ministeri
della salute...
L'industria - sistematicamente depredata
dalla finanza
che con favolose riserve di
contanti -
fa regnare,
su tutti i protagonisti, un preoccupante
controllo delle
opinioni e delle ideologie. I fatti
di corruzione ordinaria indotta da queste
pratiche hanno finito con il corrompere, a tutti
i livelli, il contratto sociale relativo alla
sanità pubblica. Avendo ormai raggiunto il
controllo piu' o meno forte dei mass media nel
mondo intero,
Big Farma
puo' generare con il
terrorismo
mediatico, quello
farmaceutico
e sanitario.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
CORRUZIONE
–
BROGLI –
NEPOTISMO…..i
BARONI
Sta crescendo l'onda del
malcontento che nelle
università italiane travolge
professori e studenti, impotenti di fronte a
sfacciati e frequenti casi di nepotismo che
vedono gli atenei gestiti come feudi privati.
Alla Sapienza di Roma il clamore sollevato dalla
mancata visita del Papa ha per un po' coperto la
notizia dell'iscrizione del rettore Guarini nel
registro degli indagati con l'accusa di abuso
d'ufficio. Si indaga su un presunto scambio di
favori tra il rettore e Leonardo di Paola,
docente di Estimo e presidente della società che
si è aggiudicata i lavori per la realizzazione
dei parcheggi all'università. Ma Di Paola è
anche il presidente della commissione che ha
promosso la figlia del rettore, Maria Rosaria
Guarini, a ricercatrice in Estimo.
A Palermo è dovuto intervenire il Tar per
restituire a Maria Rita Gismondo il posto da
ordinario che le era stato soffiato da docenti
che avevano spacciato per pubblicazioni
scientifiche dei semplici atti congressuali.
Anche a Bari è dovuto intervenire il Tribunale
Amministrativo Regionale affinchè un professore
di biochimica ottenesse il laboratorio che gli
spettava ma negatogli dall'endocrinologo F.
Giorgino. Quest'ultimo era anche indagato dalla
procura (insieme al padre) per il concorso da
ordinario grazie al quale ha ereditato la
direzione del reparto.
Ma lo scandalo non si fermerebbe al settore
dell'Università.
Sul sito
Ateneopalermitano si legge che "...gli
Atenei stanno alla Malauniversità come il Cnr
sta alla “Malaricerca”.
L'USI/RDB ha realizzato e presentato al Ministro
Mussi un libro bianco che denuncia brogli nei
metodi di valutazione per l’avanzamento di
carriera ai concorsi interni del
Cnr.
Il libro bianco denuncia, tra le altre cose, che
i membri delle Commissioni esaminatrici nel
definire i punteggi per i candidati dei concorsi
dell'ente attribuiva punti anche "agli elenchi
delle pubblicazioni, quelli che accompagnano i
lavori". E sarebbero stati assegnati punteggi
-secondo le testimonianze raccolte dall’Usi/RdB-
anche alle e-mail che alcuni candidati "con
padrino" hanno presentato come titoli, ignorando
invece in blocco validi attestati internazionali
di altri candidati senza padrino.
Tra i titoli valutati ad un candidato poi
risultato vincitore ci sarebbero anche nove
lettere di raccomandazione allegate alla domanda
di partecipazione al concorso, tra cui una, in
particolare, in cui il padrino raccomandante
sottolinea, a dimostrazione della validità del
candidato, il suo spiccato senso di ospitalità,
la generosità e il carattere gioviale
mostratigli in occasione di una sua visita in
Italia.
Qualcosa sta cambiando ?
Sono sempre di più le persone che hanno deciso
di non restare a guardare. Le nefandezze vengono
raccontate alla magistratura ma anche nei blog e
le notizie degli scandali corrono molto più
velocemente di un tempo: su
Ateneopulito,
Ateneopalermitano,
Università degli orrori,
Malauniversitas,
Concorsopoli,
Il senso della misura... si racconta di
raccomandazioni, sprechi, concorsi truccati e
truffe.
Tommaso Gastaldi, ricercatore di statistica, nel
suo blog
Concorsopoli scrive: "Questo è un luogo di
azione, ove se tu invii una segnalazione o
"denuncia" seria di malcostume verra' inserita
in un vortice e inviata agli amici che operano
per il bene. Nelle televisioni, nelle radio, nei
giornali e un gran numero di persone e gruppi
che lavorano per un mondo migliore".
Smascheriamo i
baroni -
Tratto da: studenti.it
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MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE: GOVERNI IN
TASCA, SALUTE IN VENDITA - Aprile
2000
La
Fondazione Robert Wood Johnson (RWJF)
è la più ricca fondazione al mondo
dedicata alla salute.
La RWJF è l’organo “filantropico” della
Johnson & Johnson (J&J), il più
gran produttore
mondiale di
medicine e altri prodotti
concernenti la salute. La maggior parte
della sua ricchezza viene dalla
partecipazione azionaria della J&J.
Nel l992, la fondazione era quotata a
più di tre miliardi di dollari USA
[6.000 miliardi di lire], di cui più di
due miliardi di dollari [4.000 miliardi]
in azioni della J&J. Nel l998, essa era
quotata a quasi otto miliardi di dollari
[16.000 miliardi], di cui più di cinque
[10.000 miliardi] in sole azioni della
J&J.
In parole povere tutte le istituzioni
private e non hanno ricevuto e/o
ricevono fondi per la ricerca fasulla,
ma confacenti alle linee ideologiche di
Big Pharma
Le multinazionali farmaceutiche hanno
letteralmente comprato l’evidenza
scientifica, la propaganda,
i media,
i
medici, le
università, i politici
e i giornalisti americani e
d’altri Paesi, per avanzare un cinico
marketing dei loro prodotti e di
controllo
politico sanitario.
Migliaia di miliardi di dollari spesi
per comprare il consenso alle
frodi
e le
falsita'
da loro gestite, e per esagerare
o mentire ai popoli d’intere
nazioni; ecco perché l’aberrazione
sociale e morale pseudo salutista non e’
solo un fenomeno confinato all’America,
ma si e' espanso a tutti i Paesi del
mondo, Italia compresa.
Diffondere ed informare su
queste gravi
aggressioni alla nostra
salute sono l’unico modo che
il cittadino ha per combattere contro
forze schiaccianti che s’infiltrano
nello stato, e che stabiliscono come noi
dobbiamo pensare e comportarci in
materia di salute e malattia.
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Mentre negli
Stati Uniti e’ uscito "Sicko",
il nuovo documentario di Michael Moore
contro l'industria
farmaceutica americana, un libro
di Jacky Law spiega in che modo "Big Pharma" (l'insieme
delle multinazionali farmaceutiche) si è
progressivamente
allontanata dal suo obiettivo
primario: la salute e il benessere delle
persone.
L'autrice ci svela un sistema nel quale la
ricerca dei profitti
non coincide più con la tutela della nostra
salute, ma con una gigantesca impresa dove
il marketing orienta la ricerca scientifica e
induce essa stessa il bisogno di farmaci spesso
inutili quando non dannosi.
Dove il costo delle medicine cresce senza sosta,
mentre diminuiscono i nuovi prodotti immessi sul
mercato; dove gli
studi scientifici
sono manipolati, i
ricercatori e le autorità di controllo corrotti
od intimiditi.
Tutto questo anche a detrimento di una ricerca
orientata verso malattie "meno redditizie" e con
la complicità di
moltissimi medici a libro paga
del mostro "Big Pharma".
Ma Law ci fornisce anche preziose indicazioni
per sottrarci a una medicalizazione della
società imposta dal mercato e farci
riconquistare il controllo sulla nostra salute,
non più come passivi consumatori ma come
cittadini
finalmente responsabili
e informati.
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Harvard Medical
Students Rebel Against Big Pharma Ties - 200 Studenti della
Havard Medical School si
ribellano ai legami
delle universita' con
Big Pharma -
Essi chiedono la fine
dell'influenza
di Big Farma
nelle scuole di medicina !
Two hundred Harvard Medical School students are
confronting the school’s administration,
demanding an end to pharmaceutical industry
influence in the classroom.
The students worry that
pharmaceutical industry scandals
in recent years, including criminal convictions,
billions of dollars in fines, proof of bias in
research and publishing
and false marketing
claims, have cast a
bad light on the medical profession.
The students have criticized Harvard as being
less vigilant than other leading medical schools
in monitoring potential
financial conflicts by faculty members.
Harvard received the lowest possible grade, an
“F,” from the American Medical Student
Association, a national group that rates how
well medical schools monitor and control drug
industry money.
The students were joined by Dr. Marcia Angell, a
faculty member and former editor in chief of the
New England Journal of Medicine,
who has vigorously
advocated for an end
to liaisons between
academia and
Big Pharma.
Fonte:
Alliance for Human Research Protection March 3,
2009
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Ricerche
truccate su pressioni degli Sponsor …..
Da:
Corriere della Sera: pag. I, II Messaggero: pag.
14 -
14 giugno
2005
Nei
laboratori USA il 15% dei ricercatori ha ammesso
di aver modificalo
i risultati dei propri lavori, di non aver
rispettato le regole etiche negli studi clinici,
di aver coperto colleghi che
utilizzavano dati falsi o proposto interpretazioni
non
corrette
dei dati stessi.
L'indagine e' stata svolta negli Stati Uniti
da Health Partners Research Foundation di Minneapolis.
I ricercatori intervistati, il cui lavoro era finanziato
dai National Institutes of Health, dichiarano che
c'e' tanta
competizione e le pressioni
commerciali sono sempre piu'
forti.
http://www.aboutpharma.it/notizia.asp?id=8643
Le
case farmaceutiche
non sono obbligate a pubblicare TUTTI i risultati delle
loro ricerche....-
Gen. 2009
«Dalle sperimentazioni risulta che il risultato
complessivo della nuova generazione di antidepressivi è
sotto la soglia consigliata dei criteri clinicamente
significativi», scrivono gli scienziati. Kirsch
sottolinea, inoltre, la necessità di cambiare il sistema
attuale, che permette alle case farmaceutiche di non
pubblicare una parte dei dati delle loro
sperimentazioni:
«La frustrazione sta in questo - dice Kirsch -. Rende
difficile determinare se i farmaci funzionino.
Le
case
farmaceutiche dovrebbero essere obbligate, quando
commercializzano un nuovo prodotto, a pubblicare
tutti i dati». Stavolta, per accedere alle informazioni,
gli scienziati si sono avvalsi del Freedom of
Information Act, la legge sulla trasparenza.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.aspID_blog=38&ID_articolo=607&ID_sezione=243&sezione=News
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Le ricerche
finanziate dalle
industrie finiscono sulle riviste più
prestigiose, anche se non sono migliori delle
altre.
Questa è l'amara
conclusione di un gruppo di ricercatori guidati
da Tom Jefferson, del Cochrane vaccine field
italiano, che ha fatto le pulci a 274 studi
sui
vaccini
pubblicati sulle
riviste biomediche.
Solo il 4 per cento degli studi è risultato a
"basso rischio di errori", mentre il 58 per
cento è di dubbia qualità. I peggiori sono gli
studi che sovrastimano
l'efficacia del
vaccino,
osservano i ricercatori sul
British Medical
Journal.
Il 70 per cento degli studi è favorevole al
vaccino, ma
solo il 18 per cento mostra una stretta
concordanza tra i dati riportati e le
conclusioni. Il problema è che le riviste con un
alto impact factor – l'indice usato da
cinquant'anni per stilare la classifica delle
migliori riviste scientifiche – pubblicano anche
studi scadenti.
Se poi si analizza da dove vengono i
finanziamenti, si
scopre che le
ricerche sponsorizzate dall'industria non
solo appaiono sulle riviste a più alto impact
factor, ma di solito sono citate
più spesso di altre dello stesso livello, ma
finanziate con fondi pubblici.
Il
motivo è che le industrie
fanno di tutto per
dare la massima visibilità alle ricerche che
sponsorizzano: comprano molte copie delle
pubblicazioni e le fanno tradurre in molte
lingue. (Fonte: Internazionale, Mar. 2009)
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L'industria farmaceutica
padrona della ricerca
Negli ultimi 20 anni, l’industria farmaceutica
ha esercitato un controllo senza precedenti sui
suoi prodotti e sulla ricerca.
Le ditte finanziano la maggior parte delle
ricerche cliniche sui farmaci da prescrizione ed
esistono evidenze crescenti sull'alterazione dei
risultati in modo da fare sembrare il
trattamento in studio migliore e piu' sicuro. Il
problema non e' tanto la sponsorizzazione ma
piuttosto i termini in cui viene implementata.
Prima degli anni ’80, finanziavano studi: ne' gli
sperimentatori ne' le loro istituzioni di
appartenenza avevano altri legami economici con
le ditte sponsor.
Piu' recentemente, invece, le
ditte sponsor sono strettamente coinvolte in
tutti gli aspetti della ricerca: spesso
disegnano gli studi, effettuano le analisi,
scrivono i manoscritti, decidono se, quando e in
che forma pubblicare i risultati. Oltre ai
finanziamenti per gli studi, gli sperimentatori
universitari hanno anche altri legami con
l’industria: spesso sono dei consulenti pagati,
fanno parte di board di relatori e
talvolta possiedono delle azioni della
compagnia. Visti i conflitti di interesse che
permeano la ricerca clinica, non sorprende sia
stato dimostrato che gli studi sponsorizzati
dall’industria favoriscono il farmaco
sponsorizzato. La pratica di occultare i
risultati negativi e' stata evidenziata nel corso
di cause legali o di congressi ma non dalla
comunita' accademica. Gli studi clinici
pubblicati spesso comprendono dei bias
finalizzati a raggiungere inevitabilmente
risultati positivi per lo sponsor. I conflitti
di interesse possono influenzare le linee guida
e le agenzie regolatorie.
Fonte: SIMGNEWS n. 128-2008; Angell M.
Industry-sponsored clinical research. A broken
system. JAMA 2008; 300: 1069-71.
http://www.aamterranuova.it/article2922.htm
- 25/01/2009 - C.B.
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Ecco cosa
afferma il dott. F. Franchi:
"Il piu' grande ostacolo al progresso della
scienza e' il monopolio che ne fanno gli esperti,
tra i quali si crea una rete (il cosiddetto
establishment) che controlla i fondi per la
ricerca, le pubblicazioni, gli incarichi
accademici, le royalities per i test ed i
farmaci, e mira a mantenere la sua posizione
dominante di successo evitando per quanto
possibile che altre idee, altre soluzioni, altre
teorie possano filtrare scalzando le loro.
La censura c’e', e mentre una volta i
"dissidenti" venivano fisicamente eliminati,
oggigiorno lo stesso effetto viene ottenuto
escludendoli dal circuito scientifico e
mediatico che conta. Viene incoraggiata la
raccolta di dati, una massa di dati sempre
crescente, mentre scoraggiata e' la loro
elaborazione critica".
Tratto da:
http://www.dissensomedico.it
EMEA ha legami
con l'Industria
Farmaceutica
Roma, 09 giu 2006
- "Nessuno ha ricordato una cosa: l'Emea,
l'agenzia europea del farmaco, non dipende
dall'amministrazione comunitaria della sanita' ma
da quella dell'industria. Un distinzione che
dovrebbe far riflettere. A Bruxelles la forza
delle lobby e' grandissima". L'osservazione
e' di
Luca Poma, portavoce di "Giu'
le mani dai bambini", Comitato sui disagi
dell'infanzia che raggruppa quasi cento
associazioni di volontariato e promozione
sociale. "Continuano a trattare i bambini come
fossero, dal punto di vista metabolico, degli
adulti", protesta Poma: e' "assurdo somministrare
ai bambini
farmaci
pensati per gli adulti.
Soprattutto il Prozac, psicofarmaco molto forte,
che richiede prudenza nella somministrazione
anche negli adulti". Prudenza che "sarebbe stato
naturale attendersi, soprattutto dopo drammatici
fatti di cronaca avvenuti negli Stati uniti -
come le stragi nelle scuole causate da
ragazzi in cura
antidepressiva - ma che non e' stata
usata".
Fonte: DIRE
SOLUZIONE al problema
UNIVERSITA' -
RICERCA e CAMBIAMENTO - vedi:
Riforma della Sanita'
La crisi della
Universita' nell' ambito della societa'
della conoscenza e essenzialmente causata dalla
insensibilita' della accademia ai cambiamenti
che hanno il loro fulcro in un profonda modifica
della struttura organizzativa e
trans-disciplinare delle conoscenze.
(NdR: ...ma anche dalle interferenze nel
caso della ricerca, per i finanziamenti e le
sponsorizzazioni piu' o meno occulte
dell'industria, specie quella
farmaceutica, le
quali condizionano sia il tipo di ricerca, sia i
risultati della ricerca stessa, facendosi che
sia SOLO a
favore degli
interessi del finanziatore...)
Il mantenimento
della formazione specialistica delle
lauree comporta che
la ricerca sia troppo spesso fine a se stessa
anziche' fornire un contributo fondante dello
sviluppo della societa' della conoscenza
condivisa, cosi che il risultato è che, più
aumenta la formazione professionale disciplinare
più aumenta il livello di incomprensione del
cambiamento cognitivo che necessita di
contestualizzare e di sviluppare nella ricerca
un pensiero critico e creativo.
Il cambiamento della
societa' della conoscenza rispetto alla vecchia
societa' industriale e infatti conseguenza che l
sviluppo sociale ed economico non ha piu la sua
funzione primaria basata sulla produzione
materiale in quanto il sistema economico ha
spostato la circolazione del denaro su i “beni
intangibili”, tra essi hanno subito un elevato
valore aggiunto nella fase attuale della
economia della informazione l' entertainement,
cioe' “tutto quanto fa spettacolo”.
La Universita' e la
ricerca attualmente sono pertanto in estremo
ritardo; infatti per mantenere i privilegi di
categoria ha agito come un sistema chiuso
proprio al fine di evitare nel comprendere il
cambiamento sociale ed economico dove la
produzione di ricchezza non e' piu' fondata su
un modello della vecchia societa' industriale e
della sua organizzazione del lavoro la dove si
distingueva nettamente lavoro manuale ed
intellettuale in professionalita'
gerarchicamente distinte.
Indipendentemente dalla impermeabilita'
accademica al cambiamento nella societa'
contemporanea si e' sviluppata una nuova
divisione del lavoro favorita da un sistema di
comunicazione interattivo delle conoscenze.
Inoltre assieme al superamento progressivo della
societa' industriale di indole cognitiva
meccanica, ormai in declino , si sta sviluppando
un nuovo processo di produzione basato sulla
ricerca e la innovazione delle scienze e delle
tecnologie della vita dando luogo ad uno
sviluppo bio-economico sintetizzato dalla
strategia Europea denominata Knwoledge Based
Bio-Economy (KBBE), dove la ricerca scientifica
e tecnologica diviene l' elemento centrale del
cambiamento.
Adeguarsi al
cambiamento necessita pertanto per le
Universita' e la Ricerca, l'attivarsi nel
modificare i criteri che la rendono chiusa al
cambiamento della societa' della conoscenza
basata sulla condivisione dei saperi; cio'
comporta una modifica strutturale sia delle
lauree specialistiche, ancora basate sulle
tradizionali e standardizzate suddivisioni
disciplinari, in quanto le nuove strategie di
formazione di dovrebbero consentire la
formazione di competenze innovative ad elevata
capacita di disseminazione del necessario
rinnovamento trans-disciplinare dei contenuti
della ricerca.
Infine la Ricerca Universitaria necessita oggi
di essere finalizzata per potenziare la
strategia della GREEN-ECONOMY , proprio per
superare definitivamente il modello di sviluppo
meccanico della societa' industriale ormai del
tutto obsolescente.
La Universita
riattivandosi su questo profilo strategico di
supporto alla GREEN-ECONOMY , potra rinnovare il
proprio ruolo di fonte el rinnovamento
cognitivo, proprio in quanto il cambiamento
della produzione non potra' essere solo il
risultato del cambiamento
tecnologico-produttivo, ma frutto di una
risposta ecologica orientata al superamento
delle concezioni e delle cognizioni meccaniche
dell' era, che ormai induca al disastro
ambientale, basata dell' energia derivata dal
petrolio e quindi delle concezioni che sono
state coniate ed ereditate dal passato dell'
epoca industriale.
By Paolo manzelli
BIBLIO on LINE
Progetto Conoscenza :
http://www.descrittiva.it/calip/dna/progetto-conoscenza.pdf
Ceativita ed Innovazione:
http://www.steppa.net/html/scienza_arte/scienza_arte27.htm
Intelligenza territoriale:
http://www.caosmanagement.it/art51_09.html
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Commento
NdR: Il sottoscritto ha richiesto ai vari
docenti che insegnano nelle 4 Universita'
italiane ove solo oggi nel 2008 si tengono dei corsi sulle
Medicine Naturali, se essi hanno pubblicato
qualche loro studio sulle varie ideologie e
meccanismi delle varie tecniche della
Med.
Naturale, ricevendo conferma scritta che
tutti quanti hanno una conoscenza della
Med.
Naturale molto parziale e
minima e
solo due
su una diecina di risposte, hanno confermato che alcune
tecniche le praticano anche in prima
persona.
Cio' dimostra quale e' il reale "livello" di preparazione dei
"docenti" nelle Universita' italiane, che
dovrebbero insegnare la
Medicina
Naturale !
Questa la copia di una e.mail di richiesta dati
ad una Universita' Italiana:
A: omissis
Oggetto:
domanda importante
Egregio professore,
ho
saputo che Lei assieme al prof.
(Omissis) dirigete il Master di
Medicina Naturale all'Universita'
di (Omissis); in esso vedo che
sono indicati medici che ne
gestiranno i vari temi del
corso.
Dott. Omissis (fitoterapia)
+ prof. Omissis (Agopuntura
e medicina tradizionale
cinese) + prof. Omissis
(Medicina Naturale).
Gradirei avere i
Curricula e gli studi
pubblicati sulla
Medicina Naturale, dai
vari professori che
insegneranno in quel
Master, dato che il
sottoscritto insegna e
pratica da 40 e piu'
anni la Medicina
Naturale, sarei
interessato a
parteciparvi.
I Curricula e gli studi
pubblicati dei
professori, mi
permetteranno di capire
il livello di
preparazione dei
suddetti professori,
dato che per ora non ho
ancora incontrato medici
e non, sufficientemente
preparati su tale
materia, quindi non
vorrei iscrivermi ad un
corso di non sufficiente
livello di insegnamento
sulla Medicina Naturale.
GPaolo
Vanoli -
Giornalista
(Albo
speciale)
-
Consulente
in
Scienza
della
Nutrizione
e
Medicine
Naturali
-
webmaster
di www.mednat.org
Risposte:
Tutti
non
hanno
inviato
i
curricula
e le
loro
risposte sono
state
evasive,
da parte
di
quei
pochissimi
docenti
che
hanno
risposto,
due su
10....
>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Importante:
….pur segnalando in questo Portale
Guida alla Salute Naturale le gravi anomalie (anche
criminali)
della Sanita’ Mondiale gestita dalle
Lobbies farmaceutiche e dei
loro “agenti-rappresentanti”
inseriti a tutti i livelli, Politici e Sanitari nel
Mondo intero, vogliamo anche ricordare e spendere per
Giustizia delle parole per gratificare e
ringraziare quei centinaia di migliaia di
medici (quelli in buona
fede) che, malgrado le interferenze degli interessi
di quelle Lobbies,
incessantemente si prodigano ogni giorno aiutare i
malati che a loro si rivolgono e che con i progressi
delle apparecchiature tecnologiche per la diagnostica
e delle tecniche interventive, stanno facendo
notevoli progressi e raggiungono per essi risultati ed
effetti benefici, che fino a qualche anno fa erano
impensabili.
Vediamo ogni
giorno progressi in tal senso, ma la terapeutica
indicata dalla direzione della Sanita’ ufficiale
Mondiale = OMS (che e' legata alle
linee guida di dette Lobbies),
non segue, salvo rari casi, quella curva progressiva di
benessere per i malati.
Se questi bravi medici che
operano giornalmente sul campo, conoscessero anche la
Medicina Naturale,
potrebbero migliorare e di molto le loro tecniche
terapeutiche, con grande beneficio per tutti i malati.
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